Osservatore Marziano Commenta il Tracollo dei Giornaloni in Italia.

24 Maggio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilimCuriali, l’Osservatore Marziano offre alla vostra attenzione questa riflessione piuttosto mesta sullo stato dell’Informazione nel nostro Paese. Buona lettura…

§§§

Caro Tosatti, mi son convinto che è la scelta dei giornali da leggere un indice di democrazia, ben più del voto.

Nessuno può imporre l’acquisto e lettura di un quotidiano, così possiamo interpretare questa scelta libera (o almeno molto più libera di quella fatta in cabina elettorale) un indice chiave di ciò che pensano e vorrebbero gli italiani.

Basterebbe vedere ciò che è successo negli ultimi 12 mesi dove importanti quotidiani nazionali (quelli definiti mainstream) son crollati nelle vendite, mentre quotidiani di nicchia (come La Verità, per esempio) sono esplosi.

Eppure i grandi quotidiani mainstream sembrano non accorgersene e continuano imperterriti a perdere copie e perdere soldi pur di cercare di imporre il pensiero che è stato loro commissionato, a tutti i costi (appunto).

E continuano a farlo con intellettuali-giornalisti che continuano a propinare “palle, palle e palle”.

La settimana scorsa ho analizzato su Stilum Curiae, un articolo di Galli della Loggia.

A conferma di quanto sostengo, invito a leggere una intervista fatta oggi da Giulia Cazzaniga su La Verità, pag. 11, al prof Alberto Contri, uno dei massimi esperti di comunicazione.

Il titolo è chiarissimo: “La cattiva comunicazione ha spaccato il mondo in due”; prosegue il sottotitolo: “Invece di informare contrappongono buoni e cattivi. Ci dobbiamo sorbire le lezioni di direttori ed editorialisti che hanno dimezzato le vendite dei loro giornali”. Nell’intervista Contri fa riferimenti precisi a fatti, quali soprattutto la Guerra in Ucraina e la creazione del personaggio Zelensky (e del suo “governo fantoccio”), che riporta con dettagli originali, quali i miliardi di dollari investiti per la sua elezione e la “creazione “ del mito di eroe.

Spiega chi sono i cosiddetti fact-checker (i controllori delle fake news) che son finanziati dai colossi del Web ed hanno in mano tutto. Spiega che quotidianamente ci dobbiamo sorbire analisi di direttori di giornali e di editorialisti che in alcuni anni hanno solo fatto perdere il 50% delle copie vendute in precedenza dai loro giornali. Come se niente fosse.

Nell’ultima domanda viene chiesto al . Contri che cosa pensa della dichiarazione del presidente Mattarella che l’informazione libera è il termometro della nostra democrazia.

La risposta di Contri è: “E dove sarebbe la nostra democrazia? Per le prossime elezioni prevedo un disastro. La politica va ricostruita a partire dal tessuto sociale promuovendo la realtà dell’essere umano. Solo così salviamo la democrazia. Altro che vivere continuamente nel terrore, in continua emergenza”.

E aggiungo io: leggendo solo “palle, palle, palle..”.

Ma gli azionisti dei quotidiani, i loro supporter, se ne son resi conto?

Non comperare un quotidiano mainstream è scelta democratica o, come direbbe probabilmente oggi (e come disse riferendosi alla Brexit) il prof. Mario Monti, è sintomo di plebea ignoranza. Quella per cui non si dovrebbe far votare un referendum al popolino, populista, zotico e ignorante ….

OM, da Marte.

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18 commenti

  • acido prussico ha detto:

    Il Cor…Sera “regge” perché sa come accalappiare gli atei indecisi.
    Così intitola oggi una notizia di “fede”:
    “Prete «di strada» che piace al Papa: Zuppi è il nuovo presidente dei vescovi italiani”.

  • acido prussico ha detto:

    Nella Lista non vedo l’Osservatore Romano e l’Avvenire.
    Nulla “fertilità” ossia effetto “clima..terio”?

  • Nicola ha detto:

    Non è un caso che l ‘unico quotidiano ad aumentare le vendite sia LA VERITÀ…..eh eh

  • Lo statistico ha detto:

    Caro il mio osservatore marziano ma l’hai studiata la statistica ?
    La classifica che ci proponi è decisamente incompleta. Afferma che Repubblica ha avuto una grossa perdita ed è vero, ma lo specchietto in questione non ci dice quanto sia la percentuale di lettori di Repubblica passati al Domani. Se ci fosse concesso di fare un raffronto forse riusciremmo a vedere che i lettori di Repubblica si sono trasferiti al Domani.
    E inoltre il quadro statistico non ci dice quanti siano gli abbonamenti digitali.
    Vede, caro il mio marziano, che per qualche giovane avere il tablet con l’abbonamento al Fatto Quotidiano era uno status simbol. E questo già qualche anno fa.
    Come si fa a vivere senza un tablet ?

  • Milly ha detto:

    Ben gli sta! Tutti questi “giornaloni” che ci hanno ammorbato con la loro propaganda a senso unico a tratti anche ridicola, potrebbero presto diventare “giornalini”, successivamente solo foglietti ciclostilati e infine cestinati!
    Molti giornalisti di carta stampata vanno ogni santo giorno in televisione a pontificare, un bel megafono per i loro bla bla bla!

  • Enrico Nistri ha detto:

    Il fenomeno, secondo me, è più complesso. Oggi i giovani, e anche i meno giovani, non comprano più i giornali, perché sono abituati a leggere le notizie, e anche i commenti, sul cellulare. E’ un fenomeno che riguarda un po’ tutti i quotidiani cartacei e di cui non c’è da essere entusiasti. Certo, comunque, la mancanza di pluralismo nell’informazione influisce sulle vendite.
    Quanto ai dati per quotidiani, noto un calo netto per quasi tutti i giornali, a parte il Corriere, che sostanzialmente “tiene”, e “La Verità”, che registra un considerevole incremento. Però noto che è in netto calo anche “Il Fatto”, giornale di cui non sono certo entusiasta, ma che sulla guerra in Ucraina ha assunto posizioni fuori del coro.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Basterebbe farsi conseguente domanda… perché a tale tracollo vendite in ultimi dieci anni… no è affatto seguito tracollo emolumenti elargiti a pappafichi imbrattacarte che ogni giorno ci dispensano ogni genere di menzogna?…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Ricostruire il tessuto sociale? Forse su Marte, qui siamo sulla Terra.

  • Andrea ha detto:

    Ma stiamo parlando, in totale, di una vendita di 1700 copie circa al giorno!? Com’è possibile che la stampa sia così influente sull’intera popolazione? Io credo che il grosso, ormai della propaganda, sia in mano a chi governa TV e social, mentre i giornali esistono ormai solamente per legittimare ed accreditare i loro direttori presso i talk show. Voi che ne pensate?

  • Andrea ha detto:

    Ma stiamo parlando, in totale, di una vendita di 1700 copie circa al giorno!? Com’è possibile che la stampa sia così influente sull’intera popolazione? Io credo che il grosso, ormai della propaganda, sia in mano a chi governa TV e social, mentre i giornali esistono ormai solamente per legittimare ed accreditare i loro direttori presso i talk show.

  • Adriana 1 ha detto:

    ” Il Comitato centrale del partito ha deciso: poichè il popolo non è d’accordo, bisogna nominare un nuovo popolo “. ( Bertold Brecht )….quello che i giornaloni hanno tentato di fare, per ora, pare, senza riuscirci.

    • Davide Scarano ha detto:

      Se è innegabile la crisi di vendite dei quotidiani è altrettanto vero che, molto spesso, gli opinionisti di tali quotidiani vengono “riciclati” come esperti dalla TV, quindi il cerchio si chiude, senza altra possibilità di uscita per il comune utente televisivo. E’ come se vi fosse un “pilota automatico” che rende impossibile qualsiasi modifica dall’itinerario prestabilito. Tutto ciò presenta vistose analogie con la politica, ma non vorrei andare fuori tema e perciò mi taccio..Osservo anche che la crisi dei quotidiani è comunque un male, perchè la parola scritta offre maggiori possibilità di riflessione e comprensione rispetto a strumenti quali i video che invece richiedono minore attenzione ed offrono maggiori possibilità di spettacolarizzazione.
      La domanda che mi pongo invece è un’altra: chi occupa lo spazio già occupato dai cosiddetti giornaloni? Fedez e la Ferragni? I social? l’Huffington Post?

  • ugo G.M. ha detto:

    Monti Mario, l’uomo cha ha affossato l’Italia nel 2011 . L’uomo che , su mandato della Merkel, voleva convincere Papa Benedetto XVI a riconciliarsi con i protestanti tedeschi , l’uomo che disse che la Brexit non poteva esser votata con un referendum da proporre al popolo bue . Ma con quale faccia sto qui gira ancora per il nostro paese ?

  • FG. ha detto:

    se Mario Monti fosse direttore di un quotidiano , questo ultimo avrebbe già chiuso. Basti pensare che alle edicole ,se il potenziale acquirente di un quotidiano vede che sul Corriere c’è un editoriale di Monti, compra Repubblica.

  • laura cadenasso ha detto:

    E sulla TV -accesa o spenta- che ne dice Osservatore Marziano ? Esistono dati disponibili ? Personalmente non sono stata iudotta in tentazione : spenta dal luglio 2021 -24 ore su 24- lo GIURO dinanzi a Dio.

    • Nuccio Viglietti ha detto:

      Ottima semplice soluzione… per vivere meglio!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Oggi su RAI 2 si vedrà una splendida tappa del Giro d’Italia.
      Lì non si parla di Covid, di politica, di CCC o CDC.
      Non se la perda, se non altro, per la bellezza dei paesaggi .
      🙂 🙂 🙂

    • LUCIANO MOTZ ha detto:

      Da trent’anni vivo senza televisione e mi trovo benissimo. Non vedo partite di calcio o tappe ciclistiche e vi assicuro che non ne sento la mancanza.