Se Fare un Figlio è come un Master. Un Commento di Gotti Tedeschi.

19 Maggio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il prof. ettore Gotti Tedeschi ci ha mandato questo messaggio, di cui lo ringraziamo di cuore, e che condividiamo alla vostra attenzione. Buona lettura.

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Caro Tosatti, le segnalo questo splendido articolo di Roberto Pecchioli uscito oggi su InterMultiplices Una Vox. Poiché tratta un tema di importanza fondamentale,le propongo di segnalarlo su SC.

Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie – Articolo di Roberto Pecchioli

Poiché non mi stanco mai di cercare di sensibilizzare, chi posso e quanto posso, sul tema natalità, così tanto stupidamente affrontato e mal interpretato, vorrei aggiungere un breve commento su un altro intrigante articolo. Senza dubbio lo scopo di detto articolo è diverso da quanto la mia reinterpretazione cercherà di spiegare, ma è talmente interessante ( con la rilettura che propongo) che mi permetto di proporlo ai suoi lettori.

Su Repubblica -mercoledì 18maggio,pag. 32 – “Fare figli è come un master” di Daniela Hamaui.

Con un originalissimo intuito Daniela Hamaui compara la situazione di una donna manager che riceve ( felicemente ) la notizia di essere incinta, con la situazione di un giovane associato di una società finanziaria che riceve ( felicemente ) la notizia che è stata accettata la sua domanda per fare un Master in Business Administration (MBA) a Stanford ( una delle più prestigiose università americane). La sintesi dell’articolo sta nel rappresentare la gioia del giovane associato in comunione con la soddisfazione del suo capo ( di lui orgoglioso), comparata alla preoccupazione della futura mamma che il suo capo possa arrabbiarsi e punirla per l’assenza dal lavoro per il periodo di maternità.

I sentimenti espressi nell’articolo si possono semplificare nella percezione che allontanarsi dal lavoro (per fare il Master) per 18 mesi significhi creazione di valore per la persona, per l’azienda e per la società, mentre assentarsi per 18 mesi per congedo di maternità significhi, al contrario, rischio di perdita di valore. Molto correttamente chi scrive il pezzo suggerisce alle future mamme lavoratrici una serie di interessanti spiegazioni da dare al proprio capo, affinchè apprezzi la valorizzare del suo periodo di maternità ( assimilabile al famoso Master ) poiché in questo periodo la mamma-professionista acquisisce conoscenze ed esperienze organizzative e psicologiche uniche e valorizzabili nel proprio lavoro. Persino superiori ad un MBA.

Vero, verissimo. Ma in più contribuisce a valorizzare il ruolo della donna-madre, il valore della vita che si apprezza, il valore anche economico delle nascite. La nascita di una creatura amata è valore per la stessa società, persino superiore alla formazione postuniversitaria. Si potrebbe persino immaginare un piano di potenziale valorizzazione nella carriera per le donne che hanno questa aspirazione, con il senso dovuto, ma anche per i loro “capi” che lo incoraggiano e supportano, con il senso dovuto.

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6 commenti

  • Silvia ha detto:

    Jeff Bezos, imprenditore illuminato, sulla maternità delle dipendenti la pensa molto diversamente…..
    https://www.iltimone.org/news-timone/vuoi-abortire-no-problem-paga-amazon/

  • Giovanni ha detto:

    Il problema è che tra i cattolici che esortano a far figli spiccano i laici che fanno professione di celibato e che invece di figli forniscono alla società parole,parole,parole……..

    • MA COSA MI DICI MAI? ha detto:

      Mammà, mi ha spiegato che bisogna essere almeno in due per andare sotto i cavoli… E i due devono essere di diverso gender, pardon: genere.

      • Topo gigio ha detto:

        Che bello ! C’è un ‘altro topo in giro nell’orto !
        Speriamo di incontrarci

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Tema cruciale per il nostro Paese affrontato di rado.
    Sembra che il master sia più sacro della maternità, perché non sempre c’è un’impellente necessità economica. Un cane o un gatto portato in carrozzina, e il gioco è fatto:
    https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,29.msg100.html#msg100
    Ci dicono che il lavoro femminile di massa è indispensabile all’umanità, ma sono più indispensabili i figli. Il capo non li vuole ma sono le donne a volere il capo: al capofamiglia patrarcale e maschilista, si preferisce il capo pescecane ma politicamente corretto.
    Comunque la si veda, questo modello sociale non funziona e cercare di convincere le donne che dedicano la loro vita alla “carriera” (fenomeno soprattutto italiano) o varare altre leggi a loro favore è come lottare coi mulini a vento.
    Forse il mondo cattolico dovrebbe rivedere i suoi paradigmi e mettere la famiglia al centro, invece di cercare di rincorrere i cliché mercatisti dell’epoca presente.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Con il conseguimento di un Master in “maternità” si potrebbe anche correre il rischio del perfezionamento in “figliolanza” … Non sia mai! si dovesse finire “come conigli” !!! trasgredendo oltretutto un insegnamento molto … molto… autorevole.
    Che poi, in altro contesto, si sia attirata l’attenzione sull’inverno demografico italiano, è parte di un’ istruzione pseudo politico-economica… da concretizzarsi ad opera di altri. Ovviamente. E se questi altri non sono menti “illuminate”… mai che sorga il dubbio che sia anche per (ir)responsabilità di istruttori poco o niente qualificati e/o per mancanza di una qualche forma di cooperazione sinergica.