Esolen, The Catholic Thing. La Nostra Disastrosa Incapacità di Capire la Scienza.

9 Aprile 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra opportuno portare alla vostra attenzione questo articolo di Anthony Esolen, apparso su The Catholic Thing, che ringraziamo per la cortesia. La traduzione è di Vincenzo Fedele, a cui va la nostra gratitudine, come sempre, per il lavoro. Buona lettura.

§§§

 

La nostra disastrosa incapacità di comprendere la scienza

Antonio Esolen   

Considerate queste affermazioni:

 “La terra gira intorno al sole”.

“Le donne, come gruppo, non possiedono la forza fisica per essere dei buoni soldati”.

“La terra ruota attorno al proprio asse”.

“È un’assurdità biologica fingere che un uomo possa sposare un uomo, o una donna una donna”.

“L’inclinazione della terra sul suo asse è responsabile del susseguirsi delle stagioni”.

“Un bambino ha bisogno di un padre e di una madre”.

“L’orbita della terra attorno al sole è un’ellisse. In estate, nell’emisfero settentrionale, la terra è  più lontana  dal sole”.

“È sbagliato fare l’atto di procreare figli se non si è sposati e quindi disposti a prendersi cura del bambino, fornendogli una famiglia ben consolidata per il resto della sua vita”.

“Venere risplende sulla terra in fasi, come la luna”.

“I ragazzi gravitano naturalmente verso giochi aspri e talvolta pericolosi o distruttivi, mentre le ragazze no.”

Per tutta la vita ho sentito raccontare quale grande peccatrice, contro la verità e l’indagine scientifica, sia stata la Chiesa, perché si è comportata male nell’affare Galileo, condannando quel genio irascibile agli arresti domiciliari in una villa signorile di Firenze. Se qualcuno ha i mezzi, io e la mia famiglia saremmo lieti di sapere quale crimine contro un’opinione consensuale devo commettere per guadagnare una simile simile.

Le accademie americane commettono più crimini  contro la verità , e in modo più eclatante, in una sola settimana, di quanti ne abbia commesso tutta la Chiesa nell’intero Medioevo e Rinascimento. Un’esagerazione? 

Riflettiamo nel merito dell’argomento.

Galileo non aveva prove per la sua tesi eliocentrica. Uno degli argomenti da lui addotti, che la rivoluzione della terra attorno al sole fosse responsabile delle maree, era debole, e gli astronomi del papa lo sapevano meglio di lui. Ciò su cui Galileo insisteva non poteva essere visto. [A posteriori la teoria galileiana sulle maree si è dimostrata anche sbagliata – NdT]

Nessuna delle affermazioni astronomiche che ho fatto sopra è ovviao immediata. In effetti, ho scoperto che pochissimi studenti universitari possono spiegarmi perché il sole appare, a noi nordici, nell’emisfero sud. O dove il sole sarà a mezzogiorno del giorno dell’equinozio, dato che stanno sulla terra a una particolare latitudine. O cosa abbia a che fare l’orbita ellittica con la velocità di rivoluzione terrestre. O che la terra non si muova ad una  velocità costante. O perché Venere si mostra in fasi se la guardi con un telescopio, ma Marte no. O cosa abbia a che fare la posizione di Polaris in rapporto al luogo in cui ti trovi, e così via.

Non sanno che l’argomento principale  contro  la posizione eliocentrica aveva a che fare con la parallasse: lo spostamento,apparente, nelle posizioni relative degli oggetti a seconda dell’angolo del tuo punto di osservazione, in modo che se la terra si muovesse attorno al sole, le stelle dovrebbero sembrarci in posizione leggermente alterata dalla primavera all’autunno, a meno che quelle stelle non fossero così tremendamente lontane da non poterne discernere la parallasse. Né c’era, allora, alcuna ragione chiara per supporre che le stelle fossero così lontane.

Ma le cose che ho detto riguardo a uomini e donne, e anche ragazzi e ragazze, ti faranno perdere il tuo sostentamento se le dici  nella quasi totalità delle  accademie nel decadente mondo occidentale. 

Qualcuno osa negarlo? Coloro che sono irritati per quello che sto dicendo sugli attuali peccati contro la verità saranno i primi a denunciarti e a cacciarti dall’accademia se lo dici in una classe, o in un’aula universitaria o sui social media. Forse puoi dirle da solo nel tuo bagno, per ora.

C’è dell’altro. Quelle cose sui sessi non erano questioni controverse fino a pochi secondi fa, storicamente e culturalmente parlando. Questo perché sono immediatamente evidenti. I ragazzi diventano uomini e le ragazze diventano donne.

I ragazzi hanno corpi che gridano all’azione e al gioco ruvido: il metabolismo, le ghiandole endocrine e la muscolatura determinano il senso del gioco, nei ragazzi come in altre creature fisiche. Le ragazze hanno corpi diretti al sostentamento ed alla cura dei bambini. Lo sanno tutti. Per questo viene energicamente e rumorosamente negato, con ovvie e severe punizioni per chiunque voglia negare la negazione.

Se un uomo giace sanguinante sul campo di battaglia, la donna soldato accanto a lui, tranne in rarissime circostanze, non sarà in grado di sollevarlo e portarlo via. Anche se potesse, a causa di una combinazione estremamente fortunata di una donna robusta e un uomo di bassa statura, deve comunque pagare un prezzo per questa assurdità, perché un altro uomo sarebbe in grado di portarlo più facilmente e fare il lavoro più rapidamente.

E qui si tratta solo di uno dei mille modi in cui entrano in gioco in guerra la maggiore forza degli uomini, la loro maggiore velocità di marcia e il loro sangue più ossigenato.

È uno spettacolo da clown che un uomo che finge di essere una donna dovrebbe competere contro le donne nel  nuoto,  uno sport in cui la maggiore percentuale di grasso corporeo della donna la rende naturalmente più esuberante, quindi deve fare meno lavoro per spostare lo stesso peso di quanto non faccia l’uomo. È una perfetta bolgia di pagliacci deliranti ubriachi mandare le stesse donne a combattere contro gli uomini; senza alcun vantaggio militare, e un danno per entrambi i sessi, per non parlare dei bambini non ancora nati che quelle donne potrebbero avere.

In molti luoghi, la Chiesa è sospesa solo a un filo che la mantiene attaccata alla sanità mentale e all’impegno per la verità. Unirebbe anche la sua voce alla follia, per continuare allegramente a perseguitare coloro che dicono la verità, salvo che il suo divino Fondatore non glielo permetterà, nonostante le superstizioni di quei prelati che credono che un altro giro di adorazione all’altare di Belial porterà felicità invece di confusione, decadimento culturale, infedeltà e morte, tradendo uomini e donne e favorendo un olocausto di bambini.

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28 commenti

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Scienza in fondo no è che costante tentativo di sublimazione protervia umana…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Milly ha detto:

    Per approfondire consiglierei  un libro straordinario uscito anni fa dal titolo: DIO E LA SCIENZA di Jean Guitton, filosofo francese,  che insieme a due grandi fisici,  analizza il rapporto misterioso e stupendo esistente tra la fisica contemporanea  e la Creazione voluta e amata da Dio!

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    L’autore di questo articolo ha fatto una gran confusione tra scienza in senso universale e le diverse discipline scientifiche. La meccanica celeste non c’entra nulla con la sessuologia, la biologia non c’entra con la psicologia, la psicologia sociale non c’entra con le religioni e la loro storia. Un articolo per me tutto da rifiutare.

    • Vinfe ha detto:

      Forse a Lei sfugge il senso profondo dell’articolo. Verità non dimostrabili (ed a volte errate) del passato, sono oggi sbandierate come dimostrazioni inoppugnabili dell’oscurantismo della Chiesa che, invece, è sempre andata incontro al nuovo in qualsiasi campo, instaurando le università, favorendo gli studi in qualsiasi settore. L’autore non approfondisce il discorso Galileo che, invece, sarebbe bene sviscerare. La teoria eliocentrica, ai tempi di Galileo, era già stata esposta ed era insegnata anche nelle università (cattoliche). Ma lasciando questi aspetti “scientifici” ritengo sia più importante il succo dell’insegnamento che da questi aspetti si trae. Oggi vengono negate verità inoppugnabili, nel campo sociale, medico, sessuologico, ecc. e si è messi all’indice, con grande giubilo del progressismo avanguardista, mentre si continua a tacciare la Chiesa di essere illiberale quando ci andava con i piedi di piombo sull’accettare e far passare per vere delle verità non dimostrate e, in parte, errate. Mi sembra che non si confonde un settore scientifico con altri. Mi sembra che si cerca di trarre un insegnamento che vale in ogni campo e che si chiama ricerca della verità, rilievo della menzogna, discussione aperta dei fatti senza discriminazioni e ostracismi precostituiti per difendere menzogne camuffate da verità e che, ripetute all’infinito, diventano verità anche contro l’evidenza. Questo, purtroppo è il mondo accademico moderno, dove si festeggia Darwin e l’evoluzione della specie, che non ha nulla a che fare con la creazione, ma che è fittiziamente contrapposta ad essa anche se i due aspetti non hanno nulla a che vedere tra loro.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Sulla seconda parte del suo commento non ho nulla da eccepire. Però se è questo ciò che l’autore dell’articolo voleva dire poteva dirlo con maggior chiarezza e senza far ricorso ai soliti luoghi comuni sull’aretratezza della Chiesa, sugli errori di Galileo ecc. ecc. Per il resto cosa vuole? La differenza tra un moscone e una mosca la conoscono anche le mosche, senza università e senza pontificie accademie.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Evoluzione della specie e creazione sono due fedi.

        Riconosciuto questo, le conseguenze conflittuali sono inevitabili.

        Vince il pensiero più forte, cioè quello che riesce a fare breccia nelle menti della massa.

        La fede nella creazione è ai minimi termini. La causa non può essere identificata soltanto con lo straripare della fede nell’evoluzionismo.

        Il forte vince perché l’altro è debole.

        Nulla di nuovo sotto il sole.

        • Vinfe ha detto:

          Caro Enrico. Spero che la sua disamina del tranello del vedere contrapposti darwinismo e creazione dipenda dal constatare come si siano elevate entrambe, falsamente, alla dignità di fede, mentre è solo la teoria del più forte, che lei cita opportunamente, che li pone in antitesi. La stima che ho per lei non mi fa pensare a nulla di meno. Il darwinismo, infatti, non ha nulla a che vedere con la creazione, e quindi il contrapporli, e discuterci sopra da tifosi, è solo frutto del potere del più forte che vuole sviare l’attenzione da una verità altrimenti inconfutabile. Non entro nel merito del darwinismo, se non per dire che è largamente menzognero. 150 anni fa si accettarono, ideologicamente, quelle idee buttandosi a capofitto per cercare “l’anello mancante”. 150 anni di forsennati studi archeo-antropologici non hanno portato a nulla. Anche se avessero portato a qualcosa non avrebbero comunque dimostrato nulla. Miliardi di dollari investiti tuttora per cercare di “creare” la vita da una massa inerte non hanno portato a nulla ed a nulla porteranno. Intanto si è dimostrato che anche cercando di variare artificialmente il DNA di una specie si approda a nulla in quanto in pochi cicli di vita delle nuove generazioni il DNA tende ad autoripararsi per tornare al DNA originale. In ogni caso una variazione, o un miglioramento, in base alla diversa alimentazione, al diverso clima o situazioni, non spiegherebbe assolutamente la nascita di una nuova specie e tanto meno la creazione.
          Io so per certo che la domanda fondamentale della vita è una sola : è nato prima l’uovo o la gallina ?
          Ma anche la risposta a questa fondamentale domanda è certa: è nata prima la gallina.
          La gallina è stata creata. Tutte le uova sono solo un evento susseguente a questo evento iniziale.
          Un caro saluto.

          • Milly ha detto:

            Perfettamente d’accordo!

          • Rolando ha detto:

            Caro VINFE, prima l’uovo poi la gallina ed il gallo. Anche tu forse sai che il gallo serve a fecondare. E se covi uova non fecondate diventano “sbarlotte” e non nasce gallina alcuna, né gallo! Ovvio no, Dio crea il maschio e la femmina e dice loro: moltiplicatevi! E tutte le forme di vita intesero!
            Certo che è più bello credere alle favole, si ha l’impressione di essere già nella vita eterna. Un modo per illudersi di rimanere bambini; infatti: nisi efficiamini sicut parvuli non entrabitis in regum coelorum. Speriamo risorgano anche le galline con i loro galli e non ritornino a riprodursi altrimenti siamo punto e da capo. Vale.

          • Rolando ha detto:

            “Energia e massa sono interscambiabili”.
            Se Dio è energia la materia è massa. Se Dio è massa la materia è energia. La Realtà è Unica, una ed infinita.

          • SOLDATO AGLI ORDINI DI CRISTO ha detto:

            @ ROLANDO
            Perché possediamo due conoscenze scientifiche ci permettiamo di paragonarvi Dio, il Sommo Fattore. Capisco l’influsso bergogliano ormai, ma guai… E siamo pure ancora all’ABC dello scibile umano, compresi i vaccini ideati ad mRNA e loro effetti… O credete che tutto è stato ben calcolato?

          • Enrico Nippo ha detto:

            Caro VINFE,

            la ringrazio per la stima. Le chiedo, se vuole, di esplicare meglio il suo : “siano elevate entrambe, falsamente, alla dignità di fede,” riferendosi alla creazione e la darwinismo.

            Non capisco: lei afferma che anche la creazione è stata elevata falsamente a fede?

            La ringrazio.

          • Rolando ha detto:

            Ad Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, due GRANDI DONNE, va il merito della scoperta del metodo CRISPR, uno strumento potente per riscrivere chirurgicamente il codice del genoma umano quando c’è un difetto.
            Praticamente hanno scoperto un “giocare a fate Dio” (kevin Davies).
            Due DONNE. GRANDI. W le donne sostegno e gloria d’umanità.

          • Rolando ha detto:

            Corrige: “GIOCARE A FARE DIO”.

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    Può essere interessante confrontare questo ottimo articolo con le dichiarazioni del prof. Strumia, che ha denunciato i favoritismi verso le donne all’università (di cui sia io che altri siamo stati testimoni diretti):
    https://www.ilpost.it/2018/10/01/cern-scuse-alessandro-strumia/
    La cosa diede talmente fastidio che persino in spazi maschili, un sedicente accademico tentò di screditare Strumia:
    https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,846.msg2386.html#msg2386
    Vedo una sola ragione per tali favoristismi: distogliere le donne dalla loro missione naturale col miraggio di carriere, titoli ed onori.
    Come scriveva la prof.ssa Jane Jacobs, l’università ha perso la sua funzione formativa ed è diventato uno strumento di selezione di soggetti graditi al potere.
    Mi auguro di non leggere commenti del tipo: “Tante donne si laureano e hanno figli”, ché la demografia italiana è al collasso e i matrimoni religiosi cesseranno nel 2031 (quelli civili poco dopo).
    La “carriera” femminile è, insieme al divorzio, all’aborto e alla moda LGBT (senza dimenticare i social e gli altri passatempi deresponsabilizzanti della “società ricreativa”) un’altra arma dell’arsenale globalista per cancellare interi popoli.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Io ormai sono lontano da molti anni dal mondo accademico per cui non sono in grado di dare giudizi. Però da quanto raccontate voi sembra che le Università siano diventate puri e semplici titolifici, più che centri di ricerca e di diffusione del sapere. Se è così, siamo a terra.

      • Forum Coscienza Maschile ha detto:

        Purtroppo è così, e ho potuto constatare come le mie compagne somare al liceo fossero miracolate all’università. Ho persino sostenuto un esame con una, cui il professore poneva domande facilissime mentre a me chiedeva segreti arcani che non erano nel manuale.
        Parlando di manuali, erano verbosi tomi di 2000 pagine (più supplementi) che non preparavano a nulla, pensi che uno degli autori vi riportava le sue esperienze psicanalitiche.
        All’estero il mondo cattolico (e non solo) ha reagito creando scuole parentali e testi propri, mentre qui purtroppo si pensa ancora che un giorno verrà qualcuno su un cavallo bianco e provvederà, basta pregare e stare a guardare.
        Credo invece che il Signore ci metta alla prova per vedere se dimostriamo di essere Suoi discepoli anche con i fatti: un organismo (sociale) sano di fronte alle sfide reagisce e si adatta come fecero i cristiani in momenti simili, dai primi secoli al Medio Evo, in cui nella società al collasso morale e burocratico si formarono oasi di fede e civiltà.

    • ex : ha detto:

      Solo all’Università? Ovunque.
      E questo è un grave torto per le donne. Voglio dire per le donne meritevoli e che hanno dignità. Perché dove una di loro viene eletta in un posto di responsabilità non può non avere il dubbio se la carica le viene conferita per i suoi meriti o perché è donna. Le famose “queste rosa” sono l’istituzionalizzazione di questa offesa alle donne e sono ormai diffuse ovunque, “legalmente” in alcuni campi (in politica, nei Consigli d’Amministrazione delle grandi Aziende, ecc.), ma tacitamente ovunque. Ripeto: non capisco come le donne che assumono una carica o un ufficio in quel modo, essendo anche degne di assumerle per i loro meriti, anzi ancor più in questo caso, non si sentano sminuite per il “meccanismo” col quale l’ottengono.
      Le Femministe nulla dicono su questo fatto, che riducono le donne alla pari di una “razza protetta”? O ne sono fiere?

      • ex : ha detto:

        “Quote rosa”, naturalmente, non “queste rosa”.

      • Forum Coscienza Maschile ha detto:

        Incidentalmente, le quote rosa (ufficiali o di fatto) sono un torto anche agli uomini, non le pare?
        Sono le femministe a chiederle, perché secondo loro vigerebbe una presunta oppressione patriarcale. Ma stranamente non le vogliono nei cantieri stradali o tra i netturbini, gli idraulici o i muratori.
        Curioso questo oppressore, che muore in guerra e sul lavoro e in caso di divorzio (chiesto nel 70% dei casi dalle donne per lo più per futili motivi) finisce per strada: si veda il film “Gli Equilibristi”.
        Problemi evidentemente inesistenti per il mondo cattolico (ma la gerarchia ne è perfettamente a conoscenza), che sembra vivere ancora nel mondo di dame e cavalieri, quando non ripete i mantra femministi su “emancipazione & parità”.
        E nel frattempo gli uomini rinunciano a sposarsi, o rimangono vittime dell’industria del divorzio di cui anche i figli cresciuti senza padre pagano il prezzo.
        Urgerebbe una riforma legislativa (patti prematrimoniali, abolizione del mantenimento, convenant marriage come negli USA) ma tanto per cambiare silenzio assoluto, al massimo si fa qualcosa contro gli aborti, peraltro in diminuzione perché gli italiani non fanno più figli neppure per sbaglio.
        Sulla formazione delle coppie di nubendi meglio sorvolare, si parla di amore serafico (che il più delle volte neanche c’è) e mai degli impegni, leggi trappole, che gli uomini si assumono in caso di divorzio (di lei) senza neanche saperlo. Senza contare che queste “pie” donne che vedi in chiesa a fare adorazioni e genuflessioni, si accostano al matrimonio dopo una molteplicità di esperienze con soggetti innominabili, quando non addirittura aborti, che rendono la durata del matrimonio una pia illusione:
        https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1155.0.html
        Meno male che i matrimoni in chiesa cesseranno nel 2031, almeno non si profana il sacramento (in un noto movimento cattolico uno si è risposato in Comune e ha pure distribuito le partecipazioni, neanche le apparenze si salvano più)

        • ex : ha detto:

          Beh! E’ ovvio… come nelle bilance a due piatti. Se il sistema è equilibrato i due piatti sono allo stesso livello; se qualcosa ne turba l’equilibrio uno va su, e anche l’altro subisce uno spostamento, in senso inverso, fuori dal piano d’equilibrio. E così abbiamo le donne mascolinizzate e gli uomini effeminati. Attenzione, non mi riferisco all’ambito sessuale e relative deviazioni: queste sono solo una conseguenza del “sistema squilibrato”. Non che le deviazioni sessuali non siano sempre esistite, ma se un tempo erano considerate tali, ora non solo vengono definite normali addirittura per legge, ma perfino considerate tali dalla maggioranza della gente (o almeno lo dicono).
          Certo che dire che la neve è bianca e il sangue rosso, o per dirla con Chesterton, che le foglie in Estate sono verdi, vuol dire essere tacciati di maschilismo, di chi conserva la “concezione medioevale del ruolo della donna”, da coloro che Lei giustamente definisce i «cavalier serventi non richiesti», i quali non sono altro che dei complessati.

          A costoro consiglierei di leggere un libro della medievalista Régine Pernoud: «Medioevo, Un secolare pregiudizio» (G.E. Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas, Milano 1983), in particolare il cap. VI («La donna priva di anima», il cui titolo riprende con ironia la convinzione di tanti “illuministi” moderni: che cioè nel Medioevo avvenissero accese discussione sul fatto che la donna avesse oppure no l’anima).

          Il capitolo, come dal titolo, è dedicato alle donne nel Medioevo; periodo nel quale, contrariamente a quanto appare dalla lettura «delle “chansons de geste”, dei romanzi di cavalleria, o di tutte quelle fonti letterarie che vengono troppo spesso scambiate per delle fonti storiche!» – dice la Pernoud – «la posizione della donna nella Chiesa [e – ne parlerà in seguito – anche nella vita sociale -N.d.R.] è stata certamente diversa da quella dell’uomo […] ma fu una posizione eminente».

          Del capitolo riporto le considerazioni finali, condotte dopo aver mostrato che il decadimento del ruolo della donna è incominciato all’inizio dell’età moderna, ed «è con il codice napoleonico che la donna non è neppure più padrona dei suoi propri beni e svolge in casa propria solo un ruolo subalterno».

          «La reazione [a questo decadimento N.d.R.] si è fatta sentire solo ai nostri giorni. Una reazione, però, davvero deludente: tutto accade come se la donna, colma di soddisfazione all’idea di essere penetrata nel mondo maschile, restasse incapace dello sforzo immaginativo supplementare di cui avrebbe bisogno per recare a quel mondo la sua personale impronta […]. E invece le basta poter imitare l’uomo […]. Vien da domandarsi se la donna oggi non sia mossa da un’inconscia ammirazione, che si può ben trovare eccessiva, per un mondo maschile che essa ritiene necessario e sufficiente copiare […].
          Simili constatazioni ci portano lontano dal mondo feudale; comunque, possono condurre ad auspicare che il mondo feudale sia un po’ più conosciuto da quelle donne che in buona fede credono che la donna “finalmente esce dal Medioevo”: hanno ancora parecchio da fare prima di ritrovare il posto che fu della donna ai tempi della regina Eleonora o della regina Bianca…».

          Mi auguro solo che la Pernoud non venga accusata di maschilismo.

    • Rolando ha detto:

      Quelli che qui vengono definiti “favoritismi” verso le donne altro non sono che prestiti maschili per essere scelti dalla femmina come maschio prestante. Niente più, niente meno; la Natura delle cose non conosce tradimenti, viaggia diritta secondo le sue leggi e le sue leggi sono tutte propositive (Max Weber): non conosce tomi di morale alcuna. Non si può imputare alla donna il clinamen naturale del povero maschio. Quando la Divinità, nello scorrere evolutivo dei tempi, da femminile è diventata maschile, anch’essa si è piegata e lo stessa YHWH aveva la sua ASERATH come bibbia ebraica ed archeologia documentano con assoluta certezza. Certo il maschio volendo mantenere il suo potere deve ricorrere alla forza bruta, ma ciò lo rende più animale della donna, e mi scusino gli animali che certamente non sono coscienti di crudeltà gratuita alcuna.

      • Rolando ha detto:

        Vorrei sciogliere un canto d’amorosa ed affettuosa riconoscenza alla DONNA. E far qui notare che se il cristianesimo ad Efeso non avesse dichiarato la Donna, madre di Dio, il Dio maschile del cristianesimo. sarebbe stato capitolo chiuso. Bisognava infatti dare anche nel cristianesimo un ruolo importante alla divinità femminile di Efeso ed in genere ad Iside. Come archeologia, scultura e pittura confermano in Siria ed in tante parti del nostro oriente. Paolo VI ha voluto una piccola lapide tra i resti della chiesa di Efeso dove avvenne la proclamazione del dogma che il Dio Padre maschile e battagliero della bibbia ha per madre di suo Figlio divino una femmina umana.

      • Forum Coscienza Maschile ha detto:

        Vede Rolando, con le donne non ho mai alzato la voce, figurarsi le sue immaginifiche crudeltà gratuite (forse parla di lei?) e mi dà un tantino fastidio che nello studio e nel lavoro vengano preferite asine, promosse solo “in quanto donne”.
        Ma come è noto negli spazi maschili, a criticare certe derive femminili di oggi spuntano mille cavalier serventi non richiesti.
        Per la cronaca, nel mio forum ci sono due donne e si trovano benissimo

        • Rolando ha detto:

          Pienamente d’accordo. Figuriamoci. È il maschio insegnante e giudicante che criticavo e pensavo di metterne in evidenza la colpevole debolezza causa di ingiustizie fomentatrici di asinità.

  • Zefiro ha detto:

    In effetti faccio fatica a seguire il discorso astronomico.
    L’importante è ripetere che Galileo aveva ragione (anche se sbagliava in qualcosa pure lui, poveri uomini che non possiedono tutto il sapere) e la Chiesa torto o meglio che la Chiesa era oscurantista. La verità, la verità voleva negare e invece Galileo la voleva diffondere. Per fortuna l’uomo si è illuminato e ha dato inizio al progresso. Progresso dopo progresso eccoci arrivati ai nostri giorni. Come erano primitivi gli uomini del medioevo! Alcune medioevalate permangono ma presto le vinceremo: via il maschile (che credete che un asterisco in fine di parola sancisce la parità dei sessi o la dignità della donna?); via la riproduzione sessuale, meglio quella asessuata; via i neuroni, meglio i chip; via l’uomo, meglio il robot. Via il divino Fondatore… ops… ha creato l’uomo, si è fatto uomo, ha redento l’uomo… non lascerà distruggere l’uomo. Egli ama. Egli salva. Egli dona il Suo Spirito, la sua gioia. Tornerà, un giorno. Ne siamo certi. Intanto è alla porta del tuo cuore e bussa. Apri se desideri la vita eterna.