19 Marzo. San Giuseppe, il Capofamiglia. Era Anche a Fatima…
19 Marzo 2022
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra giusto offrire alla vostra attenzione, oggi, 19 marzo, questa riflessione e questo augurio che vengono da un amico fedele del nostro sito. Auguri, e buona lettura.
§§§
Rileggendo il vangelo ho fatto caso (per me la prima volta) che il nome del papà di San Giuseppe è Giacobbe (Mt 1,16). Mi sono balenati in mente il significato di questo nome (calcagno, da Genesi 25,26) e il sogno della scala (Genesi 28,12) protesa tra terra e cielo, con gli angeli che salgono e scendono. Calcagno e sogno saranno molto importanti per Giuseppe, per cui anche il nonno paterno di Gesù ha lasciato un’eredità cospicua!
San Giuseppe è stato istruito in sogno da un angelo perchè scacciasse ogni dubbio sulla sua sposa. Maria è chiamata a farsi compimento della volontà divina verso il serpente invidioso, che fece perdere il paradiso all’umanità: “Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Genesi 3,15). Quel calcagno schiaccerà la testa del serpente!
Giuseppe in sogno apprende che Gesù, la stirpe, salverà il popolo dai suoi peccati (Mt 1,21) e destatosi dal sonno fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa (Mt 1,24).
Il Santo Sposo di Maria è un uomo molto concreto e responsabile; presa la decisione vi si dedica con intelligenza ed efficacia. Un artigiano, un lavoratore sapiente; un uomo che riceve e ascolta l’angelo del Signore, attingendo a una speciale sapienza: sappiamo che Maria è la Regina degli angeli. Tutti gli angeli in cielo le cantano incessantemente, come dice san Bonaventura: «Santa, santa, santa Maria, Madre di Dio e Vergine»; e le offrono milioni e milioni di volte al giorno la Salutazione angelica: «Ave Maria, ecc.», prostrandosi davanti a lei e domandandole come grazia di onorarli di qualche suo comando. Perfino san Michele, dice sant’Agostino, quantunque il principe di tutta la corte celeste, è il più zelante nel renderle e farle rendere ogni sorta di onori, sempre in attesa di avere l’onore di andare, ad una sua parola, a rendere servizio a qualcuno dei suoi servi… Maria è il paradiso terrestre del nuovo Adamo, ove s’incarnò per opera dello Spirito Santo, per operarvi meraviglie incomprensibili (dall’
La giustizia di cui parla la Bibbia in definitiva è la possibilità della creatura di essere ordinata al suo Creatore.
L’ordine della creazione viene solo dalla fede (esperienza vitale della coscienza aperta al trascendente e non reclusa nel naturalismo o nell’immanentismo) e la fede spinge l’uomo ben oltre un credere intellettuale per condurci alla santificazione, l’intimità vitale con Dio.
E’ tutt’altro dal becero legalismo e infatti l’angelo induce San Giuseppe a spostarsi dalla possibilità di ripudiare in segreto la sposa al fare come ordina il Signore. La Legge di Dio è solo l’immagine riflessa nello specchio della Verità, del Logos. Si capisce bene perchè Gesù dirà che non è la legge a salvare… eppure Lui, La Verità, Verbo incarnato, non è venuto a modificarne nemmeno uno iota. San Giuseppe è giusto perché compie la Legge, tutta, ma le sa dare compimento riconoscendone la Verità ed essendo dedito a Dio, non a una norma.
Giuseppe è il pio israelita che vive fedelmente e coerentemente questa pietas. La pietà, uno dei doni dello Spirito Santo, va intesa nel senso classico, antico: una familiarità, la confidenza, l’affidamento, una cura, un’attenzione, una dedizione… Habitus e habitat: San Giuseppe è in confidente abitudine con Maria e Gesù, addirittura da capofamiglia, abitando insieme per trent’anni circa. Il Signore gli risparmiò di vedere Gesù in croce, ma anche lui è partecipe della redenzione del genere umano di cui diciamo corredentrice la sposa.
In una parola, San Giuseppe è il modello della devozione al Cuore Immacolato di Maria che proprio in questi giorni è tornata a far parlare di sé. Chi è ordinato a Dio, perciò giusto, vive questa trionfale raccomandazione che salva l’umanità, secondo la promessa divina del calcagno che schiaccia la testa del serpente (collegando Guadalupe a Lourdes e a Fatima).
Nell’intervista del 26 dicembre 1957 di Padre Fuentes a Suor Lucia si legge che … “la devozione al Cuore Immacolato di Maria, consiste nel considerarLa la sede della clemenza, della bontà e del perdono e come la via sicura attraverso la quale entreremo in Paradiso”! L’aver avuto una tale considerazione di Maria Santissima è la prerogativa peculiare di San Giuseppe, che credette che Dio avesse stabilito di salvare e redimere l’umanità attraverso Gesù, con Maria e lui capofamiglia, a fare da mini-paradiso terrestre per l’incarnazione del Nuovo Adamo e dar vita, nel sangue della croce, alla Nuova ed Eterna Alleanza, salvando il popolo dai suoi peccati.
Tanti auguri a chi è padre: naturale, putativo o spirituale; e a chi porta il nome di Giuseppe o di Giuseppina.
R.S.
§§§
SE PENSATE CHE
STILUM CURIAE SIA UTILE
SE PENSATE CHE
SENZA STILUM CURIAE
L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA
AIUTATE STILUM CURIAE!
*
Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:
IBAN: IT24J0200805205000400690898
*
Oppure su PayPal, marco tosatti
*
La causale può essere: Donazione Stilum Curiae
Ecco il collegamento per il libro in italiano.
And here is the link to the book in English.
Y este es el enlace al libro en español
STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM
@marcotosatti
(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)
E ANCHE SU VK.COM
stilumcuriae
SU FACEBOOK
cercate
seguite
Marco Tosatti
SE PENSATE CHE
STILUM CURIAE SIA UTILE
SE PENSATE CHE
SENZA STILUM CURIAE
L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA
AIUTATE STILUM CURIAE!
*
Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:
IBAN: IT24J0200805205000400690898
*
Oppure su PayPal, marco tosatti
*
La causale può essere: Donazione Stilum Curiae
Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto. Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.
Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.
L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto
Condividi i miei articoli:
Tag: R.S., san giuseppe
Categoria: Generale
Oggi si celebra il Capofamiglia per eccellenza, figura sparita da ormai più di 50 anni. Col postconcilio, anche tra la grande maggioranza dei cattolici, che usano la parola capofamiglia davanti alle mogli con la stessa frequenza con cui la sentiamo in chiesa e al catechismo. Segno che la cultura del ’68 è profondamente radicata nella coscienza cattolica, che per timore di metterla in discussione nega uno dei fondamenti dell’istituto familiare.
Il capofamiglia oggi è lo Stato, nella persona del giudice e la donna il suo luogotenente di stanza nel focolare, che nel 70% dei casi si incarica di sfasciare una famiglia, spesso per futili motivi.
Forse il gentile lettore penserà che non si dovrebbe parlare di certi argomenti, ma il crescente tasso di divorzi (pressoché identico a quello dei non credenti, dai frutti li riconoscerete) e la diffusa denatalità suggeriscono che non è troppo presto per cominciare.
Ma forse l’amico lettore ha ragione, meglio stendere un velo pietoso e lasciare che i matrimoni in chiesa cessino del tutto entro il 2031, secondo le stime più attendibili. Non hanno forse ragione certi articoli, che affermano che secondo molti vescovi italiani, il futuro del cattolicesimo è l’Africa (almeno quella non trasmigrata in Italia)? Non più l’America Latina, dove grazie anche alla “gestione Maradiaga” i protestanti hanno sorpassato i cattolici già in Honduras.
Pur non avendone necessità, Gesù volle nascere in una famiglia, con San Giuseppe capofamiglia. Esempio pedagogico di come l’istituto familiare (capofamiglia compreso) sia iscritto nell’ordine naturale. Forse anche per questo non se ne parla, per non disturbare la sovversione antinaturale del genere umano
… visto che oggi (San Giuseppe) è la Festa del papà”;
… visto che oggi sui giornali si “piangono” i morti dell’”assassino” Putin;
… visto che oggi, come ieri, come domani APRIREMO il RUBINETTO… per gli “innocenti” ucraniani …
Ecco cosa leggo su Infocatolica.com:
“Le agenzie di maternità surrogata in Ucraina chiedono alle loro donne incinte di abortire.
L’Ucraina è uno dei paesi del mondo in cui la maggior parte delle donne affitta il proprio corpo per concepire e dare alla luce i figli di altri, la stragrande maggioranza dei quali sono stranieri. L’invasione della Russia ha spinto le agenzie di maternità surrogata a chiedere loro di abortire.” (19/03/22 11:17)
https://www.infocatolica.com/?t=noticia&cod=42951
Umanitaristici (laici e consacrati) di tutto il mondo: “Che dite di questa Ucraina cattolica, di queste agenzie, di queste ucraniane filantropiche, delle nostre femmine “occidentali”, di queste “proposte liberatorie”?
Per restare alle femmine occidentali, posso dire che la moglie di Lot, divenuta statua di sale per nostalgia di Sodoma e Gomorra, gli fa un baffo
Grazie, “amico fedele R.S.”, per questa “cristiana” meditazione.
Auguri al Padrecito Rodriguez per il suo “cumpleaños”.
Vorrei aggiungere anche una nota pungente per soddisfare il mio “spiritello”.
L’atteggiamento che ho sempre ammirato in San Giuseppe è il SILENZIO.
Sempre muto.
Che felicità se il Chiacchierone Regnante lo imitasse un poco…!
Chè piacere Accido ricevere tuoi auguri ! Anche se qualche volta ho risposto ai tuoi commenti accidamente….dimostri hai un grande cuore e che solo è ironia tuo nickname….contracambierò offrendo 9 Santi Sacrifici per tue intenzioni. Grazie e Dio ti Benedice.
Il patercito da Caracas…
Mamma mia queste cc e ss, scusa ACIDO ED ACIDAMENTE…
San Giuseppe prega per noi e per questo mondo martoriato.
Tanti auguri di buon onomastico a Papa Benedetto, Joseph Ratzinger.
Chè meditazione così bella, grazie R.S. la ritengo grande regalo oggi nel mio 60 esatto di vita…
Ieri 18.3 la lettura nel venerdì della seconda settimana di Quaresima, era l’ episodio dell’ invidia dei fratelli di SAN GIUSEPPE D’ EGITTO, prima lo volevano uccidere e dopo per intervento di Ruben, venduto, e come andò finire secondo dopo il Faraone, in beneficio di tutti i fratelli…e sono Giacobbe, dopo chiamato ISRAELE, e questo Giuseppe, prefigure specchio di Giacobbe e suo figlio SAN GIUSEPPE, padre putativo del Nostro Signore.
Caro Marco Matteucci che fai grande apostolato pure diffondendo, e ti ringrazio, i messaggi di NOSTRA SIGNORA D’ ANGUERA…la stessa IMMACOLATA MADRE SEMPRE VERGINE ASSUNTA E CORREDENTRICE che ci parlò 105 anni fa a Fatima, è la stessa che in questi giorni dice il contrario di quanto nell’ enessima messinscena diavolica intende fare schwaberORGOGLIO con alcuni vescolupi fascinerosi, nella Solennità dell’ Incarnazione, la cui non crede…poveri.
ET EXPECTO TRIUMPHUM IMMACULATI CORDIS MARIÆ.
‘Fra le lodi che la Chiesa gli offre, si trova il titolo di vincitore dell’inferno. Egli meritò questo glorioso titolo quando, per sottrarre il divino Infante a cui Erode mirava, lo trasportò in Egitto. Infatti, essendo quel cattivo principe la figura ed il ministro del nemico infernale, Giuseppe, vincendo quel principe, vinse il demonio’. (Da ‘Il mese di marzo in onore di San Giuseppe’ del Beato Bartolo Longo).
San Giuseppe, nel giorno della tua Festa, ti affidiamo tutti i bambini, minacciati dal siero genico.
Bellissima meditazione : non avevo mai riflettuto sul significato del nome Giacobbe.
Nella Bibbia tout se tient: è proprio vero.
Non potevo aprire questo giorno solenne in modo migliore.
Grazie , dott Tosatti a lei e al nostro amico.
San Giuseppe vi compensi!
A giorni invece, al posto del Patriarca San Giuseppe, a Fatima ci sarà l’elettricista del Vaticano, che a nome e per conto di Bergoglio, che per paura d’inciampo non si presenterà, consacrerà Russia e Ucraina al cuore della pachamama, attirando su tutta l’umanità la giusta ira del Cielo.
…Come cambiano i tempi!
In nove anni di simil-pontificato, ha trovato il tempo per convocare i vescovi da tutte le parti del mondo per il sinodo sull’Anazzonia, na non per questo evento eccezionale, come chiesto a suo tempo dalla stessa Santa Vergine Maria
Ha aggiunto l’Ucraina, come tempo addietro ha osato fare con la Dottrina della Chiesa (Pater, Gloria, Litanie ecc.).
Tutta questa fuffa mediatica abborracciata in fretta e furia all’ultimo minuto è la riprova lampante che costui usa il suo indubbio potere mediatico acquisito (?) come ben farebbe qualsiasi furbo imprenditore, anche non necessariamente Santo.
Questo è uno che aggiunge, che dice sempre qualcosa in più, ma sempre confermando i fratelli nella fede, quale fede direte voi.
Elementare … La sua!
Grazie per questa meditazione!
Permettetemi, però, di esprimere il mio disagio perché si continua a presentare San Giuseppe come un vecchio e io, pur avendo 81 (ottantuno) anni, la trovo una cosa assolutamente disdicevole e ingiusta! Perché lo si fa? Per dare autorevolezza a San Giuseppe? Non ha senso né razionalmente né storicamente.
Applicate lo stesso criterio a Gesù: sarebbe una follia! Gesù non è autorevole perché presentato come un vegliardo ma per quello che é stato ed è: un Giovane nel pieno della vitalità! Io sono convinto che per San Giuseppe è stata la stessa cosa. E questo è quello che noi sappiamo dai Vangeli e non dalle fantasie dei posteri a cominciare dai cosiddetti vangeli apocrifi!
Giuseppe, secondo il costume del tempo, probabilmente si fidanzò con Maria quand’era all’incirca un trentenne, l’età alla quale la Legge (libro dei Numeri) stabilisce il servizio alle cose sacre.
Almeno un paio di mistiche, Maria d’Agreda ne “La mistica città di Dio e Cecilia Baij ne “La vita del glorioso San Giuseppe”, attribuiscono al santo sposo questa età al momento del fidanzamento. Anche dalle visioni di Caterina Emmerick e di Maria Valtorta si ricava un’età di San Giuseppe sui trent’anni all’epoca del fidanzamento.
Le quattro mistiche scrivono in epoche diverse e non è noto che le successive avessero letto le precedenti.
Gli apocrifi … sono apocrifi.