Una Vox, don Curzio Nitoglia: la Questione Ucraina.

11 Marzo 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, ci sembra interessante portare alla vostra attenzione questo articolo di don Curzio Nitoglia, che ringraziamo di cuore, apparso su Una Vox, e che contribuisce a fornire elementi al dibattito sulla crisi in corso e sulla guerra in Ucraina. Buona lettura.

§§§

LA QUESTIONE UCRAINA

febbraio 2022

Articolo di Don Curzio Nitoglia

 


L’immagine è nostra



Prologo

Molti esperti di geopolitica hanno scritto oppure hanno fatto diverse interessanti video/conferenze, in cui hanno spiegato – molto meglio di quanto possa fare io – le ragioni per cui non tutta la colpa dell’attuale guerra russo/ucraina ricadrebbe sopra di Putin.

In quest’articolo cerco di riassumere brevemente i motivi che hanno spinto la Russia a impedire che la Nato (spinta dagli Usa) entrasse in Ucraina per poi aggredire la Russia stessa.

I parte

La teoria

LA GUERRA di Putin è una guerra GIUSTA?

La guerra giusta è un intervento, a mano armata, di uno Stato contro un altro Stato. Ne segue che mai un privato cittadino ha il diritto di organizzare o di fare la guerra; perciò 1°) la prima condizione perché una guerra possa essere detta giusta è che sia di uno Stato contro un altro Stato; 2°) bisogna, inoltre, che tutte le strade per addivenire a una soluzione pacifica del conflitto siano state percorse e 3°) che vi sia la causa giusta, vale a dire una colpa proporzionatamente grave e responsabile da correggere; 4°) infine che ci si ostini a non voler riparare il torto fatto da parte dello Stato aggressore, la qual cosa rende indispensabile una reazione così grave come la guerra da parte dello Stato aggredito.

S. Agostino d’Ippona gettò le prime fondamenta alla soluzione del problema della guerra giusta (1).
Il santo insegnò che il fine di ogni guerra è la pace. Inoltre, abbozzò la teoria delle tre condizioni perché si abbia una guerra giusta: 1ª) essa deve esser dichiarata dall’autorità competente. 2ª) Chi è attaccato deve aver commesso una colpa da punire. 3ª) La guerra dev’esser fatta non per odio, ma per evitare un male maggiore e ottenere un bene.

S. Tommaso perfezionò tali basi agostiniane nella Somma Teologica (II-II, q. 29). L’Angelico spiega: “Si richiede una causa giusta affinché, coloro che sono attaccati meritino di esserlo, a causa di una certa colpa grave. […]. Se una nazione è stata negligente nel vendicare ciò che è stato fatto d’iniquo da uno dei suoi membri, o nel rendere ciò che era stato rubato ingiustamente da un suo cittadino, è una colpa contro la giustizia che può essere punita dalla nazione lesa” (2).

Perciò, una guerra di espansione o di conquista è un’aggressione ingiusta, mentre la guerra di legittima difesa è giusta.  In breve, ciò che rende giusta la guerra è la legittima difesa (come per il singolo): vim vi repellere licet.

Vi può essere il caso di una guerra apparentemente offensiva, ma realmente difensiva, come quando, per esempio, una guerra “offensiva” è motivata da una colpa contro il diritto, commessa dallo Stato che si attacca.

“Infatti, uno Stato che lasciasse commettere contro di sé impunemente tutte le ingiustizie possibili, s’avvierebbe fatalmente verso il declino e il disfacimento e questo sarebbe un male più grande di tutti i mali che una guerra trascinerebbe dietro a sé” (3).

Tuttavia, se lo Stato che attacca giustamente volesse sorpassare, nella repressione, i limiti della colpa commessa e infliggere un castigo sproporzionato, la guerra che era inizialmente giusta diventerebbe ingiusta.

Inoltre, la guerra essendo un intervento a mano armata di uno Stato contro un altro Stato, per risolvere – mediante la forza – un problema sorto tra i due Stati, ne segue che l’essenza del conflitto consisterà nel proporzionare il modo d’intervento alla natura del conflitto. Il fine che si vuole ottenere è di ridurre lo Stato che si ritiene “ingiusto aggressore” ad accettare, con la forza, le condizioni di giustizia che non ha voluto accettare liberamente e pacificamente. Quindi, si ha il diritto di condurre la guerra in modo tale che lo Stato in torto sia ridotto – mediante la lotta – alla sottomissione allo Stato aggredito ingiustamente. Non si tratta di un atto di predazione, né di un atto del boia che deve annichilare la vittima, come invece è divenuta la guerra a partire dal primo conflitto mondiale (1914-1918); perciò l’atto violento o la guerra deve essere onesto vale a dire che nella lotta sia rispettato il diritto naturale, evitando di uccidere – possibilmente – in modo intenzionale innocenti, donne, bambini e vecchi. Inoltre, non è giusto rendere lo Stato vinto, una tabula rasa, quando si può riottenere il mal tolto con un castigo parziale; oggi (dopo il 1914/18) purtroppo la guerra è diventata un’azione non più di forza, ma di annientamento, in cui tutti i mezzi sono necessari per distruggere il nemico, anche gli innocenti!

Quindi, “nella lotta vi sono regole di giustizia e di morale naturale imprescrittibili. Perciò, non si potrà colpire un nemico disarmato che si arrende; a maggior ragione se è ferito” (4). Onde non tutto è necessariamente giusto, nella guerra giusta.

Per rendere chiara questa divisione, possono servire come esempio la legge di guerra italiana dell’8 luglio 1938 e gli annessi della convenzione dell’Aja del 18 settembre 1907. Il principio direttivo è che “non si devono recare al nemico, sofferenze superflue e danni in distruzioni inutili”.

Applicazioni concrete di questo principio sono quelle con le quali si proibisce: 1°) di adoperare veleni e armi avvelenate; 2°) di usare violenza proditoria, ovvero uccidere o ferire un nemico a tradimento, o quando questi, avendo deposto le armi o non avendo più modo di difendersi, si sia arreso a discrezione; 3°) di sparare contro i naufraghi del mare o dell’aria; 4°) di dichiarare che non si dà quartiere; 5°) di impiegare proiettili esplosivi; 6°) di impiegare pallottole che si dilatano o si schiacciano facilmente nel corpo umano; 7°) di saccheggiare le località; 8°) di distruggere i beni nemici o di impadronirsene” (5).

La “justa vindicatio”

Padre Antonio Royo Marin ha scritto: “La vendetta ha lo scopo di punire il malfattore del peccato che ha commesso. A questa virtù si oppongono due vizi: uno per eccesso, la crudeltà, e un altro per difetto, l’eccessiva indulgenza, che può animare il colpevole a continuare le sue cattive azioni” (6).

Egli cita la Somma Teologica di san Tommaso il quale spiega che l’istinto di vendicare un male, come moto di ripulsa verso esso, è buono; perciò, la giusta vendetta che vuol riparare l’ordine violato dal delinquente facendo il male ed emendare il colpevole è cosa buona e giusta; occorre specificare che l’elemento primario della pena è vendicativo (ristabilire l’ordine e punire il male); mentre quello secondario è medicinale (aiutare il colpevole a riscattarsi). Invece oggi la pena è vista solo come medicinale e si ignora il suo lato afflittivo, correttivo, riparatore o “vendicativo”.

Inoltre bisogna conoscere il significato etimologico della parola vendetta, che nulla ha a che fare con odio o rancore o farsi giustizia da sé, come oggi comunemente si crede. Vendicare significa: proteggere, liberare. La parola è composta di “VIM” (forza) e “DICARE” o “DICERE” (proferire, dire, offrire); ossia denunziare o minacciare la violenza.

Così la vendetta è l’atto della redenzione o liberazione; e il vindice o vendicatore è colui che riscatta o libera l’oppresso e punisce l’ingiusto aggressore, per poterlo poi anche emendare (7).

Conclusioni sulla guerra

Parlando della guerra occorre evitare due estremi: l’errore per eccesso e quello per difetto.

A) ERRORE PER ECCESSO

Il darwinismo politico applica ai popoli il principio di sopravvivenza del più forte. I popoli son nati per combattersi e per far prevalere il più forte sul più debole.
Inoltre la filosofia politica, con Machiavelli e Nietzsche e gli adoratori della ragion di Stato, i sostenitori della teoria del superuomo e del super/Stato o della super/Razza inneggiano alla forza quale unico fondamento delle relazioni tra Stati.

B) ERRORE PER DIFETTO

La guerra è sempre illecita. L’umanitarismo, il filantropismo, la globalizzazione, il mondialismo vorrebbero che non esistessero le divisioni nazionali, per dare ai popoli la “pace” perpetua sognata anche da Kant. I pacifisti seguono questi “idealisti” e filantropi, e infine sfilano i “cristiani per la pace”, che appoggiandosi erroneamente ad alcuni passi del Vangelo, mal interpretati, concludono che la guerra è sempre immorale, pur facendo azioni di guerriglia “urbana”!

C) LA DOTTRINA CATTOLICA

In medio et in culmine tra questi due errori si erge la dottrina cattolica, come una vetta tra due burroni.

Essa ha sempre considerato la guerra come un flagello e ha cercato quindi di renderla il meno disumana possibile. Alla base della concezione cattolica della guerra vi è il dogma del Peccato Originale che spinge, senza determinare, l’uomo alla violenza, agli istinti brutali, all’orgoglio e alla volontà di potenza; tuttavia, l’uomo resta libero e padrone dei suoi atti dei quali è perciò responsabile.

La pace è dunque un bene da mantenere possibilmente. Però non è un bene da mantenersi ad ogni costo col sacrificio del diritto e della giustizia che vanno piuttosto difesi. L’uso della forza e la guerra hanno come scopo la pace, l’ordine del consorzio civile, e possono essere adoperati contro i perturbatori. La dottrina cattolica è pacifica ma non pacifista, è umana ma non umanitarista.

Quest’approvazione di principio dell’uso della forza non è contraria agli insegnamenti del Vangelo. Infatti «il Vangelo è un codice di vita dettato per la santificazione dell’individuo, al quale sono rivolti i consigli della non resistenza al male […] I medesimi precetti e consigli non possono essere trasferiti alla vita collettiva, senza che ne segua l’impunità dei malvagi e la disgregazione sociale» (8).

Un’Obiezione: la guerra totale o nucleare

La guerra moderna, totale o mondiale, che coinvolgerebbe tutta la nazione nelle ostilità, compresi gli innocenti, le donne, i vecchi e i bambini, non rende nulla la distinzione tra guerra giusta o difensiva e guerra ingiusta o offensiva?

I teologi cattolici accreditati rispondono che la guerra difensiva è sempre un atto lecito e giusto, poiché il diritto permette allo Stato aggredito ingiustamente di esercitare la facoltà naturale della legittima difesa, respingendo la forza con la forza (vim vi repellere licet).

Padre Angelo Brucculeri scrive: «Non tutti certamente consentiranno a quell’altro atteggiamento di pensiero, con cui si afferma che al presente la guerra è sempre illecita. Il 19 ottobre del 1931 alcuni teologi pervennero alla seguente conclusione: “La guerra moderna non potrebbe essere una procedura legittima. Giacché essa, a causa della sua tecnica genera sì grandi rovine materiali, spirituali, individuali, familiari, sociali, religiose, e diviene una tale calamità mondiale ch’essa cessa di essere un mezzo proporzionato al fine, ossia: l’instaurazione d’un ordine più umano e la pace”. Secondo questi teologi parrebbe la guerra moderna sempre illecita. Che cosa si deve rispondere? […] Se con queste proposizioni si vuole intendere che lo scoppio d’una guerra non può mai esser lecito ai nostri giorni, […] non potremmo per parte nostra sottoscrivere a una tesi così assoluta. Nella civiltà presente è ancora concepibile che uno Stato sia obbligato a una guerra giusta, fosse pure una guerra di sterminio. Quindi non si può sostenere in maniera assoluta che la guerra ai nostri giorni sia sempre illecita. Si può – anche oggi – supporre che uno Stato, per esempio il Sovietico, muova guerra con l’intento espresso di distruggere i princìpi giuridici e morali della nostra cultura cristiana. Si ha allora il dovere di affrontare tutti i mali della guerra, che sono sempre inferiori alla rovina della civiltà cristiana. […] Un nuovo problema è nato sull’applicazione dell’arma atomica. Alcuni moralisti pensano che non possa in maniera assoluta condannarsi l’uso della bomba atomica, giacché è un mezzo sicuro e rapido di distruggere le forze militari ed economiche del nemico e per convincerlo di porre fine al cozzo armato. La morte di tanti innocenti si giustificherebbe per le stesse ragioni con cui si giustificava allorché era prodotta da altre armi. Altri tengono una via intermedia, una discriminazione fondata sulle circostanze e gli obiettivi dell’attacco con la bomba atomica. Altra cosa sarebbe, per esempio, usarne contro le squadre nemiche in pieno oceano, altra cosa sarebbe usarne contro i grandi centri industriali o abitati ” (9).

Fine della guerra: la pace

S. Tommaso afferma che “pure coloro i quali fanno la guerra, la dovrebbero fare soltanto in vista della pace” (10).

Perciò è estremamente importante, quando si dichiara guerra, che essa termini come conviene, vale a dire con una pace onorevole, che armonizzi le volontà degli Stati già opposti l’uno l’altro. Altrimenti la guerra non sarebbe davvero finita e ci si preparerebbe soltanto a ricominciarla (come fu la seconda guerra mondiale dopo l’iniquo patto di “pace” di Versailles che “poneva fine” alla prima).

E’ vero che una pace assoluta, perfetta e perpetua su questa terra, è una chimera; ma, bisogna cercare di non lasciar sussistere o non creare cause di nuovi confitti, mediante trattati di pace, quando queste dipendono da noi.

Altresì è pericoloso e sconveniente esigere la resa incondizionata, invece di adoperarsi a chiedere una resa onorevole, poiché difronte alla resa incondizionata spesso si è costretti alla resistenza incondizionata.

II parte

L’attualità

Le guerre della Nato dal 1991 a oggi

La Nato nel 1991 ha bombardato l’ex Jugoslavia, causando centinaia di migliaia di morti. Nel 1999, sempre la Nato, ha partecipato alla guerra in Kossovo. L’Italia, con Sergio Mattarella, come Ministro della Difesa, ha partecipato alla guerra contro la Serbia. Nel 201l, ancora la Nato, ha guidato un intervento militare internazionale in Libia, creando una destabilizzazione che dura ancora. Nel medesimo 2011, nuovamente la Nato, ha appoggiato l’Isis per devastare la Siria, causando oltre mezzo milione di morti. Nel 2014, di nuovo la Nato, ha diretto un colpo di Stato in Ucraina, che ha dato inizio a una strisciante guerra civile che non è mai cessata e ci ha portato alla guerra attuale (2022). Nel 2015, la Nato daccapo, ha dato sostegno alla guerra contro lo Yemen condotta e guidata dall’Arabia Saudita, con centinaia di migliaia di vittime.

Partendo dalla Palestina (1948) si arriva alla Russia (2022)

Studiando la questione del Vicino e Medio Oriente – a partire dalla Palestina (1948), dall’Iraq (1990/2003), dalle “Rivoluzioni arancioni” in Cecenia (1990), dalle “Primavere arabe” in Egitto, Libia e Tunisia (2011) e specialmente in Siria (marzo 2011) – si può constatare che il “Nuovo Ordine Mondiale” oramai (v. Ucraina 2022) sta lanciando l’ultimo assalto a quella porzione di mondo che non è stata ancora assorbita nell’orbita atlantico/americanista la quale non ha conosciuto la rivoluzione illuminista (XVIII secolo) e nichilista (XX secolo)  al suo massimo grado, come in occidente e nella Vecchia Europa americanizzata nel 1968.

Aggressione ideologica contro la Russia nel 2014

Nel gennaio 2014 vi è stato un attacco “ideologico” dell’Occidente, durante le Olimpiadi in Russia, contro Putin perché contrario al principio delle unioni omosessuali pubbliche legalizzate e alla pedofilia, principio che prevede un corso di “educazione sessuale/occidentale” per i bambini di 4 anni, i quali debbono frequentare obbligatoriamente gli asili di Stato e nei quali li si inizia anche in pratica alla masturbazione solitaria ed in compagnia persino con bambini appena quattrenni dello stesso sesso: corso di “depravazione” che dal 2010 a partire da Monaco (in Germania) sta arrivando a 53 Paesi europei e anche in Italia (11).
Putin non ha ceduto. Quindi, nel febbraio 2022 si è passati alla seconda fase: l’attacco fisico e bellico dall’interno, foraggiato dagli Usa, provocando la Russia, cosicché la sua eventuale reazione sarebbe stata fatta passare come un’aggressione atta a giustificare una guerra contro di essa.

2008 e 2014 la rivoluzione “ucraina”

Prima della “Rivoluzione ucraina” (2008) a tutti gli anti/mondialisti era chiaro il piano dei neo/conservatori statunitensi di attaccare la Siria come trampolino di lancio per invadere il Libano e l’Iran e quindi accerchiare la Russia e contenere la Cina. Perciò, mi sembra, che la reazione della Russia nel febbraio 2022 sia una guerra difensiva e non offensiva.

Infatti, la Russia di Putin per motivi di sopravvivenza geopolitica non poteva permettere che gli Usa estendessero il loro potere sino ai suoi confini (Iran, Afghanistan, Pakistan e men che mai in Ucraina dopo aver “occupato” i Paesi dell’ex Patto di Varsavia), inoltre la Cina per motivi economici non gradiva tale espansione atlantica nel Medio Oriente asiatico e quindi i due colossi russo e cinese si son schierati a fianco della Siria e dell’Iran ed hanno impedito sino ad ora la loro invasione.

Ora, già nel febbraio del 2014 in Ucraina era successo qualcosa di nuovo: una nuova Rivoluzione “spontanea” ai confini con la Russia. L’Ucraina chiedeva già allora di entrare in Europa, di entrare nella Nato e di uscire dalla Russia.

Questa è stata un’ennesima Rivoluzione mondialista finanziata e appoggiata esplicitamente dagli Usa e dell’Ue. Rivoluzione ben congegnata, ben preparata, non solo “ideologica” ma anche ben armata (vedi Ucraina, febbraio 2022), nella quale abbiamo rivisto un copione già noto, tale e quale, si era svolto in Egitto, Tunisia, Libia e Siria: cecchini armati sui tetti che sparavano sulla folla, i mass media occidentali che li accusavano di essere militari russi, mentre si è appurato che sono guerriglieri qaidisti/jiadisti ceceni e mercenari al soldo dello “Zio Sam”, che ritornano all’assalto in Ucraina e Crimea dopo la disfatta in Cecenia del 1990.

Giustamente Matteo D’Amico, scrive: «La mossa di Putin [febbraio 2022, ndr] non è offensiva, è difensiva: la ricerca di quella profondità strategica che freni la tentazione degli Usa di sferrare un primo colpo nucleare contro le strutture militari russe» (La battaglia dell’orso, in @matteodamico).

Infatti se la Nato, dopo essersi impadronita di tutti i Paesi dell’ex Patto di Varsavia, fosse entrata anche in Ucraina, sarebbe arrivata pure al cuore della Russia.

Non voglio dire che Putin sia l’Immacolata Concezione, neppure che i Russi siano tutti totalmente buoni e gli “occidental/atlantici” siano tutti e totalmente cattivi, ma è innegabile che Putin abbia difeso la sua Patria da un’aggressione ingiusta la quale era iniziata già con il crollo del muro di Berlino e poi dalla Germania dell’Est si era avanzata nell’Europa del Patto di Varsavia per giungere in Ucraina e quindi a Mosca.

Siamo arrivati, infine, allo scontro titanico e globale tra il colosso atlantico Usa/Australia/UK e Ue (quest’ultima usata quale base aerea filo/americana per i necessari rifornimenti, data la distanza tra l’occidente e l’oriente) e quello euro/asiatico (Russia e Cina).

In breve stiamo assistendo all’ultimo atto del dramma “Terrore infinito” (iniziato in Iraq nel 1991) della mondializzazione globalista dal quale dovrebbe uscire o il “Nuovo Ordine Mondiale” sionista (12) /statunitense o la sua scomparsa dal primato egemone, che ha giocato – specialmente a partire dalla prima guerra mondiale sin ad ora – sulla scena di questo mondo.

Come andrà a finire? Nei minimi dettagli solo Dio lo sa, noi possiamo prevedere solamente un probabilissimo conflitto universale e nucleare verso il quale il mondo postmoderno e nichilista si è avviato a passi da gigante soprattutto a partire del 1968 che ha toccato il suo apice con la guerra batteriologica dell’autunno 2019 e infine con quella (forse) atomica iniziata nel febbraio 2022.

NOTE

1 –   S. AGOSTINO, De Civitate Dei, lib. 19, cap. 12, 1.
2 –   S. Th., II -II, q. 40, a. 1.
3 –  T. PEGUES, Saint Thomas d’Aquin et la guerre, Paris, Tequi, 1916, pagg. 12-13. Cfr. anche: FRANCISCO SUAREZ, De Charitate. Disputatio XIII, De Bello, sectio I, n. 2, pag. 737, Opera omnia, Venetiis, Sebastianus Coleti, 1740-1751. FRANCISCO DE VITORIA, De Jure Belli, I, Opera omnia, Salamanca, 1565.
4 – T. PEGUES., Saint Thomas d’Aquin et la guerre, cit., pag. 27.
5 –  Enciclopedia Cattolica, vol. X, coll. 526-530, Città del Vaticano, 1953.
6 –  A. ROYO MARIN, Teologia della perfezione cristiana, Edizioni Paoline, 6ª ed., Roma, 1965, pagg. 696-697.
7 – Cfr. O. PIANIGIANI, Vocabolario etimologico della lingua italiana, Firenze, 1907.
8 – Cfr. S.Th., II-II, q. 40. Pio XII, ha tenuto vari discorsi sul soggetto: il 20 ottobre 1939 ha promulgato l’Enciclica Summi Pontificatus; il 21 aprile 1940 ha tenuto un Discorso, un altro Discorso il 24 giugno 1944, un Radiomessaggio il 24 dicembre 1948, il 19 luglio 1950 ha promulgato un’altra Enciclica, la Summi Maeroris, il 19 ottobre 1953 ha tenuto un’Allocuzione, e nel 1954, il 30 settembre, un Discorso, infine un Radiomessaggio il 23 dicembre 1956. Cfr. F. DE VITORIA, Relectiones theologicae. De Indis; De bello, Salamanca, 1565. F. SUAREZ, De caritate, disp. XIII, De bello, Opera omnia, Venetiis, Sebastianus Coleti, 1740-1751.  F.  MOLINA, De justitia et jure, Conchae-Moguntiae, 1593-1609. H. MAZZELLA, Il catechismo della guerra, Roma, 1916. L. TAPARELLI, Saggio teoretico del diritto naturale, 8ª ed., Roma, 1950.
9  – A. BRUCCULERI, Moralità della guerra, Ed. La Civiltà Cattolica, Roma, 1953, pagg. 61-65.
10 –   II-II, q. 29, a. 2, ad 2um.
11 –  Il documento per “l’Educazione Sessuale in Europa” è stato redatto durante tutto il corso del 2010. Esso consta di una cinquantina di pagine, è stato realizzato dal “Centro Federale per l’Educazione alla Salute” di Colonia in Germania e diretto dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) a cura di una ventina di esperti. Dopo quattro anni, a partire dalla stesura, il manuale inizia purtroppo ad essere diffuso in 53 Paesi. L’edizione italiana è stata finanziata dalla “Federazione Italiana di Sessuologia Clinica”. Il testo integrale può essere scaricato sul sito web www.fissonline.it/pdf/STANDAROMS.pdf
12 – L’ambasciatore israeliano ha incontrato nel 2014 il capo della “destra ucraina”, il quale ha concordato un piano congiunto tra Israele e la “nuova Ucraina” per combattere l’antisionismo, l’antigiudaismo, la xenofobia e l’omofobia della Russia di Putin e ottenere una democrazia “trasparente” (come voleva – negli anni Ottanta/Novanta – la perestroika di Gorbaciov ed Eltsin, che hanno mandato in frantumi la Russia e l’hanno svenduta agli speculatori “russi” di origine israeliana, sconfitti poi da Putin, il quale ha rimesso in piedi la Russia dopo le rovine lasciate dal bolscevismo collettivista sovietico e dalle privatizzazioni del super/capitalismo individualista del liberismo ebraico/americanista).

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16 commenti

  • Pio g. ha detto:

    Tutti questi Pastori così inclini alle analisi sociopolitiche dovrebbero essere più attenti alle dinamiche erosive interne alla Chiesa Cattolica, dove da decenni si sta consumando un feroce saccheggio della dottrina da parte del Clero e della teologia Modernista, vero virus da debellare quanto prima.
    La mia non vuol essere una critica all’autore dell’articolo, ma, più in generale, un invito ai Pastori ad essere più coraggiosi nel denunciare la grave malattia della Chiesa Cattolica, che vive una stagione drammatica (a cominciare dalla presenza di due Papi, di cui uno legittimo ma autore di rinuncia invalida e di teologia modernista ultraidealista, e l’altro, Papa a sua insaputa, in odore di eresia).
    C’è qualcuno tra le sterminate praterie ecclesiastiche che abbia il coraggio di porre il problema e individuare soluzioni? O dobbiamo attendere altri insulti alla teologia morale, al Magistero perenne (almeno per quasi due secoli), al dogma?

  • daouda ha detto:

    Riflessioni sull’articolo di Curzio Nitoglia:

    a) non è vero che un singolo od un’associazione di privati non possa fare la guerra in modo giusto per quanto concerne il punto 1
    b) non è ugualmente vero che la guerra debba essere l’ultima ratio per quanto concerne il punto 2
    c) il punto 3 pur nella sua aleatorietà è corretto
    d) il punto 4 è un non punto perché altrimenti non si starebbe affatto parlando di guerra

    Il problema di citare Agostino cade subito su quel che è appunto il punto 1 giacché bisognerebbe chiedersi se l’autorità in sè sia quella legittima e non essa stessa usurpata per altri versi.
    Stare a discutere poi che la guerra sia fatta non per odio o guadagno o cos’altro ma appunto per evitare un male maggiore ed ottenere un bene e dunque anche la pace è comunque irrisorio giacché a rigore, praticamente, si sottende che non si avrebbero mai guerre essendo che la clausola del mantenimento di tale atteggiamento può essere simulata.

    Citando il perfezionamento di Tommasso infatti si svela il problema reale poiché si parla perlappunto di governanti CRISTIANI, non di governanti tou court, il che rende allora del tutto inservibile tali punti discriminatori della faccenda nel valutare gli attori in campo.

    Giunti alla legittima difesa ( come era appunto per il singolo ) ed alla spiegazione che anche le guerre offensive sono difensive per determinate ragioni viene da chiedersi appunto che differenza ci sia fra la NATO e la Russia, cosicché non si possa per comprensione necessaria accusare gli uni senza gli altri ossia nella fattispecie in oggetto prendere parte ad una delle due fazioni è immorale.
    Ora tralasciando i buoni propositi delle regole d’ingaggio guerresche, e sorvolando sul fatto che la vendetta deve essere al contempo medicinale e correttiva come pari grado equipollenti e non subordinado l’uno all’altra qualsivoglia, tralasciando che più o meno da dopo Carlo Magno tutti i capi di stato feudali del tempo, in quanto si guerreggiavano fra cristiani appunto con modalità non proporzionate e d’onore, erano scomunicati de facto, fa un po’ ridere questa presa di posizione “fra due burroni” quando nessuno l’ha ascoltata dal 1000 in avanti.
    D’altronde don Curzio si è scordato che il popolino rimaneva nelle sue bieche superstizioni e gli aristocratici amavano l’occultismo, al tempo di quel che rimpiange, lui amante delle apparenze…non che io neghi che prima era meglio.

    Ad ogni modo che dire a don Curzio? Se non capisce come la recita vada avanti ed i fratelli massoni ( scrivo massoni come se parlassi a lui, i massoni sono solo una vasca di reclutamento d’altronde ) euroatlantici ed eurorussi si spartiscano la torta ed i compiti…beh…non resta che ben poco da dire.
    D’altronde anche a lui come a vari papi di quelli che rimpiange, più che lo spirito interessava la politica, di certo contrariando il santo Vangelo come scrisse Giovanni 18,36 “Rispose Gesù: -Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù”

  • Iginio ha detto:

    “i motivi che hanno spinto la Russia a impedire che la Nato (spinta dagli Usa) entrasse in Ucraina per poi aggredire la Russia stessa”
    Basterebbero queste scemenze – perché sono scemenze, qualcuno lo spieghi al Nitoglia da Oricola (prov, dell’Aquila) – a rendere inutile tutta la pappardella sciorinata dal Nostro.
    Se poi invece qualcuno ci crede davvero, buon suicidio (intellettuale e morale) a lui o lei.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Tra la guerra combattuta e vissuta e la filosofia della guerra c’è un abisso, come sempre, quando la filosofia non serve a capire ma a confondere. La guerra è una contraddizione perchè non danneggia soltanto l’attaccato ma anche l’attaccante. E non sempre è distinguibile quale parte delle sue motivazioni dipenda dall’orgoglio personale dei Governanti delle due comunità in lotta e quale parte dipenda dal sentimento e dalla volontà dei governati.

  • maria ha detto:

    Nessuna giustificazione alla guerra scatenata da Putin!
    Ma, benedetti cattolici, cercatevi un altro protettore per sfuggire alle potenze che detestate; perché proprio Putin
    e la sua alleata Cina con cui ha in comune la matrice comunista?
    O santi martiri dell’Est pregate per noi!

  • Lucia Buttaro ha detto:

    È utile confrontare questo testo con il commento di Cantalamessa e Paglia per i quali la guerra non è mai giusta. Normalmente coloro che si attardano in simili considerazioni non hanno chiaro che il castigo per i sodomiti è stato è e sarà la dannazione eterna. L’inferno esiste e i castighi sono un richiamo alla creatura di ricordare che UNO solo è Dio e Lui solo bisogna obbedire e adorare. La cacciata dei progenitori dal Paradiso terrestre attesta che alla disobbedienza della creatura il Padre Celeste ha risposto con una purificazione dell’umanità che durerà fino alla seconda Venuta nella Gloria di Gesù Cristo, nuovo Adamo. Maria, Madre della Chiesa, nuova Eva schiaccerà ( non accarezzerà ma schiaccerà) la testa al serpente ( nuovo ordine mondiale) e il preziosissimo sangue di Gesù Cristo salverà coloro che avranno segnato il TAU sulla loro fronte. La storia della Salvezza si svolgerà per tutto il corso della storia terrena e la falce che stermina l’empio sarà messa da Dio nelle mani di uomini che saccheggiano, stuprano, affamano, umiliano la infedeltà di Israele. Ma poi, il Popolo di Dio ritornerà a prendere possesso della Terra Promessa, sarà un piccolo resto, quel numero di eletti che non avevano adorato la bestia ( Il nuovo ordine mondiale) . Paglia, Livio, Cantalamessa che inneggiate alla libertà del regime Ucraino di offendere la Legge di Dio mentre chiamate omicidi coloro che difendono l’onore di Dio e della Chiesa, fate attenzione a voi. Allontanatevi dal nuovo ordine mondiale perché è il regno di Satana al quale vi siete con ogni evidenza prostrati. Il cristiano è chiamato a lottare contro il maligno e San Michele Arcangelo si serve della spada per scacciare Satana e gli angeli ribelli dal Paradiso, per legare Satana e i suoi angeli nell’abisso per mille anni al tempo della battaglia tra la Donna vestita di Sole e il serpente antico a cui schiaccerà la testa. L’Ucraina oggi rappresenta Sodoma e Gomorra che governano Europa NATO e Stati Uniti d’America. L’ora di Dio si abbatterà su queste nazioni versando le sette coppe dell’Apocalisse su di esse. Coloro che saranno segnati dall’obbedienza alla Croce di Cristo saranno salvi, gli amanti del Nuovo Ordine Mondiale NO!

    • maria ha detto:

      Trasgredire il quinto Comandamento è più grave che trasgredire il sesto. Dove hai letto, nel Vangelo, che bisogna bombardare i sodomiti? Perché pensi che Gesù Cristo abbia sottratto l’adultera alla lapidazione? Il Giudizio universale spetta a Dio, non a Putin che ha avuto le sue brave amanti con figli illegittimi.

      • Lucia Buttaro ha detto:

        La sodomia è il più empio atto di disobbedienza della creatura all’ordine stabilito dal Creatore. Infatti l’empio vuole stabilire “un nuovo ordine” mondiale alterando il DNA per creare la nuova creatura satanica , fluida, gender che partorisce in laboratorio negli uteri in affitto, fino ad ottenere la capacità di partorire nell’uomo e la vita immortale su questa terra. Questo è il progetto satanico del Nuovo Ordine Mondiale che sferra con la sodomia il più orrendo affronto direttamente contro Dio il creato la creazione e l’uomo che è Immagine e Somiglianza di Dio. Che cosa c’entra l’adulterio i l’atto impuro con tale atto sacrilego? Ma lei si chiama Maria per imitare Madonna ciccoline? Sa…quella che canta balla e non si accorge del precipizio istantaneo in cui precipiterà?

        • maria ha detto:

          Mi chiamo Maria perché così si chiamava mia nonna. Poi mi spiegherà che relazione c’è tra il mio post e la cantante che lei ha già collocato nel precipizio. Diciamo che non mi ha vista né ballare né cantare (ho 73 anni)
          A Satana interessano le anime immortali, non i corpi destinati a infradiciarsi. E il peccato più grave non è quello che fa più impressione a lei. Se uno è ateo, e non sappiamo perché, manco gli passa per la testa di avere offeso Dio. Poi ci sono le tare, i condizionamenti psicofisici e culturali, per non dire che Gesù ci ha proibito tassativamente di addentrarci nei meandri del giudizio.
          E comunque, peccato o non peccato, dove sta scritto che i peccatori si giustiziano con le bombe? In quale Vangelo l’ha letto?

      • Enrico Nippo ha detto:

        “Perché pensi che Gesù Cristo abbia sottratto l’adultera alla lapidazione?”

        Risposta facile facile: per dirle subito dopo “va e non peccare più”.

        • maria ha detto:

          Certo, e per insegnare a noi di impicciarci dei peccati nostri. Non è che se l’adultera disobbediva e ci ricascava quelli erano autorizzati a lapidarla…

        • Enrico Nippo ha detto:

          D’accordissimo sull’impicciarsi dei fatti propri.

          Ma allora quel che vale per l’adultera deve valere anche per Putin.

          Che facciamo? Lasciamo stare se l’adultera ci ricasca e lo Zar lo lapidiamo in ogni caso?

          • maria ha detto:

            E chi ha detto di lapidare lo Zar? È lui che ha dato ordine di distruggere l’Ucraina e ha finito per immolare i suoi soldatini nel fiore della giovinezza. Chi ci guadagna da una guerra? Solo i trafficanti di armi. Non poteva pazientare e risolvere i problemi per vie diplomatiche?
            Per questo è innervosente ascoltare chi giustifica l’attacco armato come risolutore dei problemi morali che affliggono l’Occidente. Ammesso che in Russia siano santi e non vivano di nascosto quello che non possono fare pubblicamente.

  • Signor Brega ha detto:

    Non vorrei fare il ”precisino” (ormai sono diventato, un po’ come tutti, un ”ucrainista”), ma credo che le zone russofone dell’Ucraina siano molto più estese di quelle chiazze marroni (che credo rappresentino, invece, le aree occupate dai russi nelle prime giornate della loro ”operazione militare”).

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4f/2022_Russian_invasion_of_Ukraine.svg/1280px-2022_Russian_invasion_of_Ukraine.svg.png

  • Obiettivo ha detto:

    More solito, il lume dottrinale di don Curzio splende ovunque tranne laddove deve giudicare della materia giudaica…
    A ognuno tocca un chiodo nella carne: il suo è la simpatia per SS. V’è di peggio. E per fortuna nostra di lettori è il solo difetto che si trova nelle sue esposizioni.

    La Russia è uno dei pochi stati in cui i Protocolli dei Savi di Sion sono illegali (alla faccia delle fake news).

    I giudei religiosi non sono nemici della cristianità. Nella misura in cui praticano la Legge di Dio sono anzi amici della cristianità. Timor Dei gloria et gloriatio vale per tutti.

  • ex : ha detto:

    «noi possiamo prevedere solamente un probabilissimo conflitto universale e nucleare verso il quale il mondo postmoderno e nichilista si è avviato a passi da gigante soprattutto a partire del 1968 […]»

    E noi, grazie alla furbata del Signor Draghi, con l’avallo del Garante della Costituzione, saremo uno degli obiettivi (la distanza oggi non conta nulla).