I Vescovi Italiani e i Nuovi Sacramenti Pandemici. La Porte Latine.

26 Gennaio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mi sembra interessante offrirvi, nella mia traduzione, questo articolo sferzante de La Porte Latine, che ringraziamo per la cortesia, sul comportamento di alcuni vescovi italiani riguardo alla psico pandemia, frutto evidente di una sottomissione acritica alla propaganda diffusa dal regime e dai suoi organi retribuiti, giornali e televisione. Forse da successori degli Apostoli ci si potrebbe attendere qualcosa di diverso, no? Ma che Chiesa è? Buona lettura.

§§§

 

 

Mentre la Società di San Pio X ha mille problemi a tenere aperte le sue chiese in Quebec – e talvolta è costretta a chiuderle – perché non è tenuta a rispettare l’obbligo di vaccinare i fedeli che frequentano le sacre funzioni, i vescovi italiani vanno oltre le richieste del governo e creano nuovi poteri sacramentali riservati ai vaccinati.

 

Attualmente, nonostante l’Italia abbia un “superpass verde” che richiede la vaccinazione per partecipare a quasi tutte le attività della vita civile, l’accesso ai luoghi di culto e la partecipazione alle funzioni sacre rimangono regolati da un protocollo governativo del 7 aprile 2020, controfirmato dalla Conferenza episcopale italiana.

 

Non è questa la sede per discutere il valore – anche partendo dagli iniqui principi della Costituzione italiana e dal pessimo Concordato del 1984 – di un tale documento. Resta il fatto che l’accesso alle funzioni sacre è ancora possibile senza vaccinazioni o timbri, pur rispettando le distanze, le maschere, la comunione in mano e altre simili distorsioni del culto.

 

I vescovi italiani, tuttavia, cavalcando l’onda dell’entusiasmo per l’estensione dei requisiti di vaccinazione da parte del governo, non vogliono restare indietro.

 

Da mesi ormai, molte diocesi hanno imposto, di propria iniziativa, il vaccino o il test ogni due giorni a preti, diaconi, ministri eucaristici, operatori pastorali, ecc. con uno zelo certamente degno di una causa migliore.

 

Obbligo morale del vaccino

Ma non ci si ferma qui. Per il vescovo di Bergamo Francesco Beschi, il vaccino è letteralmente “un obbligo morale”, non solo legale.

 

Bisogna ricordare che i vaccini Covid 19 attualmente disponibili in Italia sono prodotti in modo moralmente discutibile, e accettabili solo per gravi motivi secondo la Congregazione per la Dottrina della Fede, che fino a poco tempo fa raccomandava di usare prodotti che hanno utilizzato linee fetali abortite solo in queste condizioni ristrette.

 

Siamo anche oltre le raccomandazioni di Papa Francesco di vaccinare come “atto d’amore”. Nella diocesi, tutte le attività, tranne quelle strettamente di culto, sono vietate a chi non ha un pass verde rinforzato.

 

Per l’intronizzazione del nuovo vescovo di Reggio Emilia, monsignor Giacomo Morandi, arrivato direttamente dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, è stato richiesto anche il super pass verde per entrare in cattedrale.

 

Obbligo di coscienza e divieto di ministero ai non vaccinati

Ma non è ancora niente. L’arcivescovo di Salerno, Andrea Bellandi, presenta il vaccino come un obbligo di coscienza, e aggiunge una regola alle tante altre già imposte dal governo:

 

“Esigo espressamente che l’Eucaristia, durante le celebrazioni, non sia distribuita da sacerdoti, diaconi o ministri straordinari che non siano vaccinati. In caso di assoluta necessità, autorizzo che per la distribuzione sia scelta ad actum una persona di fiducia – religiosa o catechista – che sia stata vaccinata”.

 

Sappiamo da molto tempo che i modernisti sostengono che il dogma del Concilio di Trento (sess. XXIII, cap. I, DS 1764), secondo il quale il potere del sacramento dell’Ordine esiste per consacrare e distribuire l’Eucaristia, non esiste. Oggi vediamo che il potere sacramentale è stato sostituito dal super-pass, che soppianta tutti i ministeri ecclesiali antichi e moderni.

 

Ma non si ferma qui. Scopriamo che è possibile annullare non solo il Concilio di Trento, ma lo stesso spirito evangelico più profondo e indiscutibile, che nessun eretico avrebbe pensato di mettere in discussione.

 

Infatti, il vescovo Bellandi ha affermato che “nel caso delle visite agli anziani e ai malati, bisogna fare molta attenzione, valutando ogni singolo caso e chiedendo il consenso esplicito dei familiari”. In ogni caso, è assolutamente vietato fare queste visite a coloro che non hanno un pass verde rinforzato.

 

Anche altri vescovi campani, come il vescovo Cirulli di Teano-Calvi e il vescovo Soricelli di Amalfi, hanno preso provvedimenti simili, chiedendo a sacerdoti, diaconi e religiosi della diocesi di vaccinarsi “in modo vincolante in coscienza”.

 

 

 

Nostro Signore ci ordina esplicitamente, sotto pena di dannazione eterna, di visitarlo nella persona dei malati. Ogni sacerdote ha un dovere di carità a questo riguardo, specialmente nell’amministrazione dei sacramenti.

 

Quanto più un parroco, che si è assunto il compito di visitare i malati, dovrebbe rinunciarvi perché non è in possesso di un documento governativo – che non è richiesto per visitare le case private – anche se è in perfetta salute? (In Italia, non esiste un divieto sistematico di visitare gli anziani per chi non è vaccinato).

 

Dovrebbe aver paura di trasmettere per contagio perché non è vaccinato, anche se sa di essere “negativo”, quando è provato, apertamente e ufficialmente, che le persone vaccinate possono essere infettate e infettare?

 

Il governo italiano non vieta alle persone non vaccinate di visitare chi vogliono e a chi vuole di riceverle. Possono i vescovi proibire ai loro parroci di visitare i malati e gli anziani?

 

Dobbiamo rinunciare ai comandamenti del Vangelo – e ai doveri di stato dei parroci – per un’esigenza che non è né legale, né morale, né ragionevole? I sacramenti dovrebbero essere amministrati da laici vaccinati piuttosto che dal parroco sano ma non vaccinato? E questi laici ascolteranno anche le confessioni?

 

L’obbedienza che porta i prelati ad obbedire non solo alle leggi inique dello Stato, ma addirittura allo “spirito” di quelle leggi, ricorda il modo in cui è stato applicato il Vaticano II, senza fermarsi ai già gravissimi errori registrati negli atti dell’assemblea, ma giustificando ogni aberrazione con lo “spirito” del Concilio.

 

Oggi, lo “spirito” del governo Draghi non solo ispira ai vescovi la negazione dei concili dogmatici (cosa abituale), ma vieta anche l’esercizio della più elementare carità evangelica, quella di cui parla con tante belle parole Papa Francesco quando si tratta di accogliere i migranti.

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6 commenti

  • Luciano Motz ha detto:

    La barzelletta riuscita sa cogliere in poche battute uno o più aspetti tragicomici della realtà.
    Anni addietro, tra Cattolici, girava una che vedeva lo Spirito Santo assente da Roma dal tempo della rinuncia di Benedetto XVI. Mai una barzelletta colse meglio la realtà: è di evidenza solare che lo Spirito Santo non agisce più sulla gerarchia, salvo pochi privilegiati con i quali trattiene un rapporto strettamente personale.

  • unaopinione ha detto:

    ““Esigo ….”.
    Il palazzo della Curia di Salerno sta proprio a fianco della cattedrale. Questo vuol dire che la salma di S.Matteo riposa a meno di cento metri da dove dorme il vescovo (ma anche se non dormisse lá, dai suoi uffici).
    Mi piacerebbe ora immaginare che un apostolo che sta nella stessa posizione di S. Matteo, un giorno apparisse in sonno (o in ufficio) ad un vescovo di una cittá qualunque e, cosí come Gesú per la Valtorta, lo portasse con lui a ripercorrere la strada che ha fatto a fianco di Gesú circa duemila anni fa.
    E strada facendo mi immagino che il vescovo, quando Gesú sta per guarire un malato di lebbra, tutto scandalizzato per quello che Gesú intende fare, (un miracolo di Gesú a quel tempo non puó essere considerato equivalente ad una Grazia sicura che Gesú intende concedere ad un credente attraverso la distribuzione della Eucarestia da parte di un sacerdote?) intervenga e Gli dica: “E no, caro Gesú, tu stai facendo dei miracoli …” e poi tirando fuori un foglio di carta dalla tonaca “vedi?” lo dice proprio qui l´ultimo decreto del governo Lizardo … perché cosí facendo tu potresti far ammalare gli altri anziché guarirli …”.
    Gesú preso alla sprovvista: „Ma perché … cosa c´é ora che non va? … non é questo il motivo per cui il Padre mio mi ha mandato qui?”.
    Il Vescovo tutto spazientito e agitando per l´aria il foglio di carta in segno di rimprovero: “Poche scuse … esigo che per compiere il miracolo tu sia vaccinato … e poi senza la mascherina …”.

  • acido prussico ha detto:

    Personalmente ringrazio il Signore di averci mandato questa correzione-covid per ora “fraterna” (per quanto ancora sarà “fraterna” vista e rivista la “religiosa” pedagogia dei nostri pastori?). Lo ringrazio perché mi ha liberato dalla liturgia dello “scambiatevi un segno di pace”. Andare a ricevere il corpo di Cristo nella mano dopo aver ricevuto un biliardo di germi dalla mano pacificatrice sudorosa e appiccicosa del vicino di banco? Liturgia degna dell’assemblea luterana N.O.
    Spero duri il nuovo “protocollo” anche se ci sono avvisaglie di “attualizzazioni”.
    Infatti si incomincia a sollecitare questa “pacificazione” muovendo la testa verso i vicini. Come fanno gli asini e gli struzzi nel loro rituale “amoroso”.

  • Adriana 1 ha detto:

    Gentile Tosatti, basta cliccare su Google e troviamo che il vescovo di Vienna, Schonborn, ha dato ordine di vaccinare i fedeli nel duomo di S. Stefano. Incaricati del compito : i pronti soccorritori dell’Ordine di Malta.
    Habemus un nuovo sacramento che pare più “affascinante”
    di ogni altro, ( pare prometta: vita -terrena- eterna, salute e giovinezza per tutti i fedeli e altissimi guadagni per alcuni fedeli al conto in Banca ).

  • SOLDATO AGLI ORDINI DI CRISTO ha detto:

    Le apparizioni della Santissima Vergine alla piccola Adelaide Roncalli avvennero proprio vicino Bergamo, ma ella fu fortemente osteggiata.
    Poi, la consacrazione delle ostie può compierla solo il sacerdote che ha ricevuto il sacramento dell’Ordine da parte di un vescovo inserito nella successione apostolica. Non potrà mai affermarsi il contrario altrimenti sarà una menzogna del diavolo. Questa insistenza verso una vaccinazione (ricordo che vaccino non è il termine adatto per questo tipo di farmaco verso il Covid) non etica (che coinvolge linee cellulari provenienti da feti umani vivi cui è seguito aborto procurato) non viene dall’ascolto dello Spirito Santo (il Quale consacra le ostie con la Sua
    Effusione che, a mio avviso, comprende tutta la sua Essenza). La Tradizione è ancora sicura per non essere inghiottiti dalle tempeste che Satana solleva. Però, guarda caso, mantengono in piedi il dogma dell’infallibilità papale quando neanche Gesù Cristo ha mai detto di essere infallibile (infatti disse ‘Il Padre è più grande di me’). E se qualcuno può spiegarmi come mai anche se un Papa dice eresie o bestemmia e offende Gesù Cristo, la Vergine Santissima e la Trinità, va tutto bene poiché non ha parlato ‘ex cathedra’ anche se ha parlato pubblicamente, gliene sarei grato.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Ben magra figura di vescovi italiani curie e vertici vaticani in avallo totale di infami misure discriminatorie di questa tragica dittatura tecnosanitaria nazifasciocomunista di Macelleria Italia…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/