Mons. Ics Commenta un’Intervista sul “Caso Ratzinger” a Monaco.

24 Gennaio 2022 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriale, mons. ICS ci offre questa riflessione sull’intervista che Aldo Cazzullo, del Corriere della Sera, ha pubblicato domenica mattina con mons. Camisasca sugli attacchi a Joseph Ratzinger quando era titolare della diocesi di Monaco. Buona lettura. 

§§§

Caro Tosatti, qualche tempo fa un amico vescovo cattolico, mi commmentava quanto nella chiesa si tenda negli ultimi tempi, a confondere la prudenza con la viltà.

Direi che un esempio di questa sofferente constatazione sta nella intervista, rilasciata al Corriere, di mons. Massimo Camisasca, ex Vescovo di Reggio Emilia (non prorogato per i due anni rituali da Papa Francesco e sostituito da mons. Giacomo Morandi ).Mons Camisasca si era recentemente distinto mediaticamente per aver dimostrato di saper passare rapidissimamente da una posizione paternamente critica verso la comunità LGBT di Reggio Emilia a paternamente favorevole alla stessa, partecipando persino alla veglia antiomofobia. (Facendo saltare sulla sedia mezzo mondo cattolico reggiano).

Nell’intervista di Cazzullo, che appare oggi (ieri per chi legge, N.d.R.)  sul Corriere e di cui sintetizzerò di seguito qualche punto interessante, mons. Camisasca dichiara di voler difendere Benedetto XVI dalle accuse recentissime di aver coperto casi di pedofilia quando era Arcivescovo a Monaco di Baviera, ma oltre a farlo male, appare avere avuto come vero obiettivo quello di ingraziarsi Papa Fancesco, visto che lo discolpa ed esalta.

Il titolo della intervista:< Mons Camisasca “il Report sulla pedofilia? Una manovra contro Ratzinger, ecco perché”>.

A domanda di Cazzullo su che sta succedendo, Camisasca risponde: “E’ una manovra contro Ratzinger e viene da dentro la chiesa”.

Accipicchia, mi son detto, che coraggio Camisasca, ora magari racconterà le trame con cui elementi di un certo ordine religioso stanno cercando di anticipare alcune prevedibili reazioni alle proposte di taluni autorevoli teologi gesuiti su aborto e eutanasia. Magari si tratta degli stessi elementi che pensano di ostacolare un prossimo processo di beatificazione di Benedetto XVI. E forse si tratta degli stessi elementi che sperano di riuscire a confondere qualche altro scandaletto, assimilabile, di cui parla mons. Viganò da tempo. Andiamo avanti.

Nella domanda successiva riferita al ruolo che avrebbe potuto avere Bergoglio, Cazzullo chiede: “E Papa Francesco”? Risponde Camisasca: “ha continuato questa linea (di Ratzinger) con numerosi interventi, etc”. Davvero?

Prosegue Cazzullo: “perché questo accanimento contro Ratzinger”? Risponde Camisasca:” L’unica ragione mi sembra la insofferenza dei settori liberal della chiesa e della società…” Domanda: “Quali sono i settori liberal”? Risposta: “coloro che si rispecchiano nella deriva del sinodo tedesco..”. Mamma mia! Il card. Marx è così forte?

Cazzullo fa finta di non aver capito e domanda astutamente conferma: “Quale è il ruolo di Papa Francesco in tutto ciò”? Risposta di Camisasca, chiarificatrice della intervista e della promessa non mantenuta di dare spiegazioni: “Assolutamente nessuno. Non c’è nessuna trama di Papa Francesco contro Ratzinger. Francesco ha una profonda stima e affetto per il suo predecessore”. A questo punto, mi son ricordato del mio caro amico Mons. Luigi Negri…

Domanda raffinata, semi conclusiva, di Cazzullo, una specie di regalo-tranello per far abboccare il pesciolone e trarlo nelle reti della riposta ambigua: “Come sarà ricordato Bergoglio”? (mai una domanda così è stata fatta se non concordata, al fine di poter dare un messaggio).

Risposta di Camisasca: “Come un Papa che ha richiamato tutta la chiesa a prendere coscienza di essere una minoranza, ma attiva, in ascolto dell’urlo dei poveri, emarginati, degli uomini di ogni condizione a cui solo Cristo può rispondere…”.

Chi mai avrebbe risposto così?

Mons. Luigi Negri, anche lui vescovo e anche lui allievo di Giussani, avrebbe risposto, secondo voi cosi?

 

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25 commenti

  • don Z ha detto:

    leggendo REPUBBLICA di oggi , pag 14 , il vaticanista Rodari titola : Ratzinger cambia versione e si scusa.
    leggendo l’intero paginone , si intuisce esattamente il contrario di quanto ha voluto affermare mons-Camisasca .Leggendo il passaggio sul ruolo del card.Marx e Ganswein comincio anche io , come mons.ICS, ad aver dubbi sulla estraneità di Bergoglio alla vicenda .

  • Iginio ha detto:

    Chi vuol divertirsi, vada alla chiesa del Gesù a Roma ad ammirare i santini di padre Arrupe in tutte le lingue, arabo compreso, insieme col libro per scrivere intenzioni di preghiera.
    Forza, leoni tradizionalisti! Andate a venerare il nuovo futuro santo del Progresso!

  • acido prussico ha detto:

    “La zizzania (nome scientifico “Lolium”) contiene diverse specie molto importanti come erbe da foraggio e per i tappeti erbosi, in particolare il Championships Stadium, Wimbledon. Per il bestiame, producono un foraggio di ottima qualità e appetibile. Queste specie sono anche utilizzate per programmi di controllo dell’erosione del suolo.” (https://es.wikipedia.org/wiki/Lolium)
    [C.d.P.] – La specie che piú semino si chiama ‘Lolium temulentum’ cioè Loglio ubriacante perché ubriaca i miei nemici.

  • joao de v. ha detto:

    redicolo ed irriverente affermare l’equivalenza potenziale di comportamento tra mons Camisasca e mons.Negri , solo chi non conosceva mons Negri potrebbe affermarlo . Quanto alla “zizzania” , chissà perchè quando si vuole denigrare qualcuno nella chiesa che si oppone alla linea bergogliana , si dice che “costruisce muri” , “è divisivo” , semina ” zizzania” . Cioè lo si accusa esattamente di fare quello che fanno i pro-bergoglio . Mah ! poveri noi…Meglio un nemico intelligente che un amico stupido.

  • Milly ha detto:

    Bravo Mons Ics!
    Penso che abbia colto perfettamente la nota di violino, suonata sempre più ad alto volume, da una grande maggioranza di pastori che, a forza di bastone e carota, piegano il capo!

    • LL.B. ha detto:

      cara Milly, costoro la testa la piegavano anche prima . appena avvertiti . Da 8 anni la piegano prima di aver avuto avvertenza . L’articolista dice una cosa estremamente vera , che non è affatto zizzania , dice che oggi si confonde prudenza con viltà . Appunto , viltà. Viltà che crea rischi di confusione dottrinale .

  • acido prussico ha detto:

    Se Aldo Cazzullo non fosse stato una lingua-di-gatto avrebbe dovuto fare alla lingua-di-bue Camisasca queste domande:
    – “Perchè il monsignorin argentino Zanchetta – accusato e inquisito per abusi sessuali in Argentina – è “protetto” in vaticano dal papa argentino con una funzione creata ad hoc c/o l’APSA, l’ente chiave che gestisce le proprietà immobiliari e finanziarie del Vaticano in tutto il mondo?”
    – Asinus fricat asinum?
    – Similis simili gaudet?

    • Piffer ha detto:

      a AcidoPrussico , come direbbe il signor Ettore : a che pro seminare zizzania ? Se la zizzania si semina dove la zizzania è già stata seminata e coltivata ?

      • Marco Tosatti ha detto:

        Scrivo qui il commento di chiarimento al primo commento e che per ragioni tecniche misteriose non si riesce a pubblicare:

        In realtà io mi riferivo a quanto detto da Mons. Ics.

        Vedo che ci sono commenti pro e contro, come è legittimo che sia.

        Io sto con quanto sostenuto da Mons. Camisasca, così come hanno scritto sia A.M. Valli che Vik van Brantegem sui loro siti:

        https://www.aldomariavalli.it/2022/01/23/abusi-camisasca-una-trama-anti-ratzinger-dentro-la-chiesa/

        http://www.korazym.org/70570/quando-muore-il-leone-gli-sciacalli-escono-dal-burrone-proverbio-africano/

        • ex : ha detto:

          Sono anch’io d’accordo con A. M. Valli e Vik van Brantegem, per quanto si legge in quei due articoli linkati: è vero che Mons. Camisasca nell’intervista ha difeso Benedetto XVI, e i due articoli si riferiscono a questo. Però alle domande dirette su Bergoglio (che i due articoli, se ho letto bene, non hanno riportato) Mons. Camisasca avrebbe fatto meglio a rispondere “No comment”, se non voleva dare una risposta completa, soprattutto all’ultima: «Come sarà ricordato Bergoglio?».

          Perché, anche dando per buono che sarà ricordato «come un Papa che ha richiamato tutta la chiesa a prendere coscienza di essere una minoranza, ma attiva, in ascolto dell’urlo dei poveri, emarginati», ecc. (lo dico per evitare discussioni su questo, facendo però notare che non è che i Papi precedenti non ascoltassero quegli “urli”), non c’è dubbio che sarà ricordato molto di più (almeno da coloro che si atterranno ad una critica obiettiva di questo “pontificato”) per cose molto più strabilianti rispetto a quelle – che in fondo fanno parte dell’essenza della Chiesa e di ogni pontificato – di “soccorrere i poveri, gli emarginati, ecc.”. D’altro canto non fu lui stesso che all’inizio del “potificato” disse (cito a memoria) che avrebbe portato dei cambiamenti tali che non si potrà più tornare indietro? E – che l’abbia detto o no – non è evidente che in effetti tali cambiamenti nella Pastorale, nella Morale, nella Dottrina e nei Dogmi (ex cathedra o non ex cathedra; e comunque con decreti, Motu propri, Discorsi ufficiali, o privati ma ufficializzati e da lui stesso non contraddetti e quindi tacitamente confermati, ecc.) si sta sforzando al massimo e quasi quotidianamente di apportare?

          Questi sì che sono motivi per i quali sicuramente sarà ricordato, altro che il soccorso ai poveri ed emarginati, cose che per la Chiesa sono una mera ovvietà, in quanto fa parte del Suo Essere.

          A. M. Valli e Vik van Brantegem hanno limitato i riferimenti dell’intervista a Mons Camisasca al tema proposto, cioè all’attacco a Benedetto XVI, e hanno fatto bene. Ma Mons. Ics ha aggiunto un altro aspetto, inerente a quell’intervista.

          • Padre M. ha detto:

            ma una difesa “camuffata” fatta NON per difendere Ratzinger ,ma per captare benevolenza da parte di Bergoglio , io la trovo piuttosto inconsistente e controproducente .

          • ex : ha detto:

            Non so se la difesa di Ratzinger sia «”camuffata”» per quello scopo meschino da Lei ipotizzato. Non faccio processi alle intenzione; ancor meglio, non valuto le intenzioni altrui, che non siano dichiarate. Ho solo tenuto a far notare la correttezza della sua posizione nel porsi in difesa di Benedetto XVI, in confronto all’evasività – per essere benevoli – delle risposte alle domande su Bergoglio, che risultano senz’altro quanto meno insufficienti. In particolare l’ultima.

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    “Quando sono troppi galli a cantare non si fa mai giorno”.
    E, al contrario dei poltrenti cronici, chi patisce d’insonnia conta le ore smaniando di veder spuntare le prime luci dell’alba, durante una nottata che pare interminabile.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Piaccia o non piaccia, Ratzinger è acqua passata che non macina più, tranne che nella fantasia di coloro che, se potessero, lo imbalsamerebbero per (ri)porlo sul trono di Pietro per omnia saecula saeculorum.

    Piuttosto, è interessante quanto segue.

    In “Roma senza papa” (1974), lo scrittore Guido Morselli ( 1912-1973) immagina il futuro della Chiesa cattolica del Novecento sotto un papa irlandese, Giovanni XXIV, che ha abbandonato il Vaticano per vivere in una villetta a schiera a Zagarolo.

  • emma ha detto:

    dice giustamente mons ICS che spesso si confonde prudenza con viltà. Questo Ettore confonde chiarezza con zizzania . Quel che dice Camisasca è unitivo, quel che scrive Mons ICS è divisivo ?

  • Giampietro Ferrario ha detto:

    Apprezzo in genere gli interventi di Monsignor X, ma stavolta ho trovato le sue osservazioni eccessivamente critiche. Camisasca non poteva certo far risalire a Bergoglio le manovre in atto contro Benedetto XVI. Sarebbe stato un cattivo esempio di dietrologia ecclesiale. E di tutto abbiamo bisogno meno che di questo nell’attuale confusione all’interno della Chiesa.
    In quanto al suo operato a Reggio con gli esponenti LGBT non si può certo dire che sia stato accondiscendente. È andato nella tana del lupo, se così si può dire, a dare ragione della posizione della Chiesa sull’omosessualità con coraggio e con la paternità che un vescovo deve avere verso tutti. Credo che Monsignor Negri non avrebbe fatto diversamente.

    • don Z ha detto:

      si vede che lei Mons.Luigi Negri non lo ha mai conosciuto ! ,Piuttosto che dire una sciocchezza , come ha detto Camisasca , avrebbe rinunciato alla intervista . Intervista da leccacalzini , peraltro . Alla ricerca di benevolenza .

  • ettore ha detto:

    Bah!
    A che pro seminare zizzania?
    Tiremm innanz.

    • GuidoL ha detto:

      giusto , scriva a mons.Camisasca di smettere di seminare zizzania fra i cattolici .Come ha fatto qui a ReggioEmilia per il caso della omofobia .