Korazym: perché Roberto Speranza e Mario Draghi Devono Dimettersi. Subito.

16 Gennaio 2022 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mi sembra giusto e opportuno condividere questo articolo di Korazym.org, in cui si affronta ancora una volta il problema dello stato di follia imposto dai politici. E che sta portando persino Amnesty International (!) a doversi interessare del nostro povero Paese, in mano a una banda di malfattori, coadiuvata da magistrati assenti, o che guardano altrove, e da mass media che spargono terrore, odio e discriminazione. L’unica cosa che allevia il mio imbarazzo a dover ammettere di far parte della categoria dei giornalisti è la consapevolezza di poter dire di non essere un magistrato. Buona lettura.

§§§

Cronache dello stato di follia organizzata da un #brancodibalordi

Mentre il #brancodibalordi che ci “governa” litiga sul bollettino quotidiano con i numeri Covid-19 ufficiali falsi, con la prospettiva di ulteriori proroghe dell’infame Green Pass Super Rafforzato fino ad inizio estate (quando ci penserà Fratello Sole con il suo calore e i suoi raggi Uv-A e Uv-B – che uccidono il Coronavirus cinese di Wuhan in meno di un minuto – a combattere efficacemente il Covid-19 che provoca), una donna incinta con Green Pass, però priva di tampone, viene respinta al pronto soccorso di Sassari e perde il bambino, e il Tar del Lazio boccia il protocollo “tachipirina e vigile attesa” del bullonato Ministro della Follia Speranza (mantenuto dal Dragone che sputa fuoco), causando tantissimi morti.

 

In Italia litigano sul bollettino, in Inghilterra aboliscono il Green Pass
L’annuncio del Ministro della Salute inglese: bye bye lasciapassare. Da noi invece solo restrizioni
di Nicola Porro
Nicolaporro.it, 15 gennaio 2022

Ma guarda un po’: oltre la Manica, c’è qualcuno che ragiona. Mentre da noi ci si è arrovellati per tre giorni sul bollettino di contagi e ricoveri, per poi decidere di non decidere, cioè lasciarlo inalterato, in Gran Bretagna, dove il governo ha ormai deciso che il Paese è entrato nella fase in cui dovrà (anche coraggiosamente) convivere con il Covid-19, il Ministro della Salute annuncia: goodbye Green Pass.

La decisione di Londra: addio Green Pass

Lo ha riferito ieri il Times, citando le dichiarazioni di Sajid Javid, pronto a liquidare il passaporto vaccinale all’inglese entro il 26 gennaio. In realtà, il certificato verde, nella terra di Sua Maestà la Regina Elisabetta, serviva a poco e niente: utile solo per accedere ad attività ludiche. Di sicuro, non è mai stato necessario praticamente per vivere, come qui da noi. Ma cosa ha portato Londra a mandare in soffitta questo orpello burocratico? Semplice: un bagno di realtà. I consiglieri scientifici dell’esecutivo si sono limitati a osservare che il vaccino, in particolare se si hanno solo due dosi, serve a poco a niente, se l’obiettivo è limitare il contagio da Omicron. Esattamente il contrario di quanto, con una nobile menzogna o una colpevole presa per i fondelli (decidete voi), Mario Draghi disse la scorsa estate, presentando il nostro green pass: una colpevole presa per i fondelli (decidete voi), Mario Draghi disse la scorsa estate, presentando il nostro green pass: una “garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose”.

Calano i ricoveri in Gran Bretagna

Manco per idea… Javid, peraltro, ha subito intercettato la tendenza discendente dell’ondata di coronavirus e, pur riconoscendo che c’è una significativa pressione sugli ospedali, il ministro ha sottolineato che “ci sono segnali precoci che il tasso di ricoveri stia iniziando a rallentare”. Dunque, tanti saluti al documento che, in Gran Bretagna, serviva ai ragazzini per andare a ballare e che in Italia, invece, è il simbolo di una deriva illiberale e persecutoria, non giustificata da alcuna evidenza scientifica. Neppure se lo scopo reale della sua sconfinata estensione fosse quello di convincere la gente a vaccinarsi: tant’è che, per smuovere gli ultracinquantenni, il governo Draghi ha pensato bene d’introdurre direttamente un obbligo di legge [QUI].

Speranza insiste col Green Pass

Naturalmente, la ragionevolezza inglese non è l’unico esempio di risvegli alla logica. Persino la Spagna di Pedro Sánchez, che certo non è un liberalconservatore, ha annunciato un piano per trattare il Covid come un’influenza e, addirittura, è intenzionata a promuovere questo approccio in sede europea [L’infettivologo Bassetti: «Cambiare la testa di chi ci governa soprattutto nell’ambito del Ministero della Salute». Fare come propone la Spagna: «Trattare il Covid-19 come un’influenza» – 11 gennaio 2022]. E benché tedeschi, austriaci e olandesi abbiano introdotto una serie di misure draconiane, tra lockdown più o meno selettivi e obblighi vaccinali, il Paese più estremista rimane il nostro. Ostaggio di una banda di nostalgici di Berlino Est, come Roberto Speranza, l’uomo che godeva nel vedere le saracinesche dei bar abbassate alle 18, quello che sulla pandemia voleva ricostruire l’egemonia culturale della sinistra e che non fa nulla per impedire che i sanitari, con la scusa dei tamponi, rifiutino di visitare una donna incinta che accusa perdite.

A proposito: in Francia, il portavoce del partito di Emmanuel Macron, il presidente intenzionato a “rompere le palle ai no vax” [QUI], ha già giurato che il green pass non sarà una misura permanente. Da noi quello super doveva scadere il 15 gennaio, dopodiché abbiamo scoperto che dovevamo trascinarcelo fino a marzo e, visto che l’obbligo dura fino al 15 giugno, possiamo immaginare ulteriori proroghe fino a inizio estate. D’altronde, che fai? Non vorrai mica “abbassare la guardia” proprio nella stagione di massima mobilità? Ecco: qualcuno, in Italia, ci dice quando la finiremo, una volta per tutte, con green pass, obblighi vaccinali e stato d’eccezione?

Sassari, donna incinta respinta al pronto soccorso perché priva di tampone: perde il bambino
I fatti sabato scorso al Pronto soccorso di Sassari. L’infermiera “ha detto a mia moglie che se non riusciva a gestire i dolori doveva prendere una tachipirina e tornare il lunedì”
di Biagio Chiariello
Fanpage.it, 15 gennaio 2022

Sono ancora sotto choc Enzo e Alessia Nappi. Quest’ultima, 25enne, ha perso il bambino che portava in grembo alla quinta settimana dopo che lo scorso sabato sarebbe stata respinta dal pronto soccorso della clinica ostetrica dell’ospedale San Pietro di Sassari, perché sprovvista di tampone molecolare anti-Covid-19, che neanche la stessa clinica aveva. Il Ministero della Salute ha ora disposto un’ispezione al Pronto Soccorso della Clinica Ostetrica Ginecologica dell’Aou locale, per fare luce sulla vicenda. Gli ispettori dovranno fare chiarezza su cosa è accaduto veramente con l’obiettivo di accertare eventuali responsabilità, fa sapere l’Ufficio stampa dello stesso Ministero. Nel frattempo la coppia ha annunciato che presenterà denuncia in Procura nei prossimi giorni.

Tutto è successo la mattina di sabato 8 gennaio. Alessia avverte dei dolori e accusa delle perdite. Chiede al marito Enzo, 51enne, di portarla urgentemente al pronto soccorso di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale San Pietro di Sassari. La coppia attende un figlio da 5 anni. “Mia moglie ha avvertito un forte dolore addominale – racconta l’uomo all’Adnkronos – Era incinta da non meno di 5 settimane, il secondo test l’aveva fatto una settimana prima. Ha sentito il medico e dato che aveva delle piccolissime perdite lui le ha consigliato di andare al Pronto Soccorso”.

All’entrata la coppia viene accolta da un’ostetrica alla quale spiega la situazione. Le viene chiesto il super green pass che la giovane, vaccinata con due dosi e già prenotata per la terza, esibisce. L’ostetrica a quel punto richiude la porta e li fa attendere “venti minuti, dicendo che si era dimenticata”, prosegue Enzo. Quindi sale “al quarto piano per chiedere cosa fare” e, quando scende, chiede ad Alessia se ha eseguito un tampone molecolare, presentato come requisito essenziale per poter procedere alla visita. “Era sabato, non sapevamo nemmeno che dovesse essere necessario ed eravamo nell’angoscia più totale – ricorda l’uomo con voce rotta -. Abbiamo chiesto cosa potessimo fare, ma era di sabato, in ospedale non eseguivano i tamponi e ci hanno detto che dovevamo tornare lunedì”.

A quel punto l’uomo insiste, ma in tutta risposta l’ostetrica gli risponde che “doveva prendere una tachipirina e tornare il lunedì” racconta Enzo. A quel punto la situazione precipita. “Sono passato a prenderla in macchina, e l’ho trovata piegata in due dai dolori”, racconta, e “le perdite sono diventate copiose: si capiva che non ci fosse più niente da fare, e una volta a casa abbiamo capito che aveva abortito”.

Vogliamo far sentire il nostro dolore, è una cosa indegna, non capisco cosa avrei dovuto fare -si lamenta il marito di Alessia- E se avesse avuto il Covid-19 cosa avrebbero fatto, non l’avrebbero visitata? Chi ti da l’onnipotenza di decidere se mio figlio deve morire perché non abbiamo un molecolare? Non si lasciano morire delle persone nei parcheggi dell’ospedale, mia moglie è stata lasciata andare con dolori atroci, come un cane, è gravissimo”.

Enzo spiega non intende chiedere risarcimenti, “non vorremmo fare nemmeno queste interviste perché stiamo malissimo, non puntiamo il dito su nessuno ma vogliamo che queste cose non succedano mai più. Queste cose non devono più succedere”, scandisce l’uomo.

Covid-19: il Tar del Lazio annulla la circolare ministero sulla “vigilante attesa”
Accolto il ricorso del Comitato Cura Domiciliare Covid-19
ANSA, 15 gennaio 2022

Il contenuto della nota ministeriale con la quale, in merito alla gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2, si prevede una “vigilante attesa” e la somministrazione di Fans e Paracetamolo, “si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia professionale”.

Così il Tar del Lazio in una sentenza con la quale ha accolto un ricorso del Comitato Cura Domiciliare Covid-19.

Il Tar annulla la Circolare nella parte in cui prevede la “vigilante attesa” nei primi giorni della malattia e pone indicazioni di non utilizzo di farmaci.

Il ricorso è firmato dal presidente e avvocato Erich Grimaldi e dall’avvocato Valentina Piraino. Si annulla quindi la Circolare del Ministero della Salute aggiornata al 26 aprile 2021, nella parte in cui, oltre a prevedere la “vigilante attesa” nei primi giorni d’insorgenza della malattia, pone anche indicazioni di non utilizzo di tutti i farmaci generalmente utilizzati dai medici di medicina generale per i pazienti affetti da Covid. Per il Tar, “in disparte la validità giuridica di tali prescrizioni, è onere imprescindibile di ogni sanitario di agire secondo scienza e coscienza, assumendosi la responsabilità circa l’esito della terapia prescritta quale conseguenza della professionalità e del titolo specialistico acquisito. La prescrizione dell’AIFA, come mutuata dal Ministero della Salute, contrasta, pertanto, con la richiesta professionalità del medico e con la sua deontologia professionale, imponendo, anzi impedendo l’utilizzo di terapie da questi ultimi eventualmente ritenute idonee ed efficaci al contrasto con la malattia Covid-19 come avviene per ogni attività terapeutica”.

La conclusione è che “il contenuto della nota ministeriale, imponendo ai medici puntuali e vincolanti scelte terapeutiche, si pone in contrasto con l’attività professionale così come demandata al medico dalla scienza e deontologia professionale”. “Finalmente un punto fermo a una battaglia che portiamo avanti da due anni, è la fine della vigile attesa – ha commentato l’avvocato Grimaldi – per dimostrare che le linee guida ministeriali fossero di fatto uno strumento per vincolare i medici di medicina generale alle eventuali responsabilità che derivano dalla scelta terapeutica. Il Governo, andando a vincolare i medici, ha di fatto privato i cittadini delle cure domiciliari precoci, paralizzando la sanità territoriale, e portato al collasso il sistema ospedaliero, con le drammatiche conseguenze che migliaia di famiglie conoscono purtroppo molto bene”. “Le scelte terapeutiche sono da sempre un dovere e un diritto dei medici, eppure chi ha curato a casa è stato ingiustamente bistrattato e accusato più volte di agire in malafede – ha aggiunto la portavoce di CDC-19, Valentina Rigano – invece di ascoltare e recepire le costanti richieste di collaborazione che abbiamo più volte proposto al Ministero, per trovare una soluzione comune all’emergenza, chi ha preso decisioni ha ignorato le capacità e l’esperienza di migliaia di medici. Questa decisione cristallizza una volta per tutte quale sia il ruolo del medico di medicina generale, ovvero agire e non lasciare i malati Covid ad attendere l’evolversi della malattia”.

* * *

La notizia è stata commentata con soddisfazione da Giorgia Meloni su Facebook: «Il Tar del Lazio accoglie il ricorso del Comitato per le cure domiciliari e boccia le famigerate linee guida del Ministero della Salute su “tachipirina e vigile attesa”.
Dopo due anni di fallimenti conclamati la sentenza del Tar del Lazio mette una pietra tombale sull’operato del Ministro Speranza, che ha la grande responsabilità di non aver mai voluto ascoltare le numerosissime esperienze cliniche portate dai medici di base.
È chiaro che Speranza non può rimanere un minuto di più, Mario Draghi e le forze di maggioranza prendano atto del fallimento».

Postscriptum

Per chi non è ancora chiaro di cui stiamo parlando.

Covid-19: muoiono fratelli gemelli, uno vaccinato e l’altro no. A pochi giorni l’uno dall’altro, avevano 71 anni

(ANSA) – MILANO, 12 GENNAIO 2022 – Sono morti a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro per il Covid-19, uno era vaccinato e l’altro no.
È la storia di due gemelli di 71 anni originari di Cogozzo, frazione di Viadana, in provincia di Mantova, Carlantonio e Paolo Mantovani.
Entrambi sono morti stroncati dal Covid-19, come si legge sulla pagina Facebook della parrocchia Beata Vergine delle Grazie di Viadana che ha ricordato i due uomini, conosciuti da tutti anche perché figli della maestra del paese.
“Dopo pochi giorni dalla scomparsa del suo fratello gemello, ha concluso la sua esistenza terrena il caro Carlantonio Mantovani – si legge sulla pagina della parrocchia -. Informatore farmaceutico, come suo fratello, trascorreva con lui molto tempo durante i mesi invernali, mostrando un legame di sintonia molto profondo”.
Al contrario del fratello, Carlantonio aveva ricevuto due dosi di vaccino anti Covid-19 ma nonostante questo è deceduto all’ospedale San Raffaele di Milano, a pochi giorni di distanza dal gemello. (ANSA).

«La cosa più sbagliata, miope e disastrosa che possa fare un Governo è vessare, opprimere o far sentire oppressa, parte del suo popolo. È sbagliato anche se lo fa con il consenso del 90% dello stesso popolo. Tra poco ci renderemo conto del perché e di cosa produrrà. Ma sarà tardi» (Guido Crosetto @GuidoCrosetto – Twitter, 15 gennaio 2022).




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12 commenti

  • Pio g. ha detto:

    Il problema non è solo Speranza/Draghi, ma anche la pantomima del presidente di Confindustria, da cui partì la proposta di Green Pass quest’estate (mi pare di ricordare) e poi il pressing all’obbligo vaccinale. A lui si unisce la Triade sindacale, che ormai rappresenta solo se stessa, come i più classici sindacati di regime. A lui si uniscono alcuni Governatori di Regione, tanto inutili e costosi quanto arroganti e pretestuosi.
    È tutto un coro di professionisti al servizio di un progetto ben individuabile, di cui l’Italia sta sperimentando la bontà sulla sua pelle.

  • giovanni ha detto:

    Costoro hanno sul groppone ( non riesco a parlare di coscienza perche’ pare ne’ siano sprovvisti ) una montagna di morti, per le scellerate politiche adottate durante la ”pandemia ”. Sono anche onusti del fallimento di tante attivita’ commerciali che, sarebbero ancora in piedi, ove private dei loro ”buoni uffici ”. Speriamo seguano il consiglio dato ,ma ho piu’ di un dubbio, essendo letteralmente saldati alla cadrega col beneplacito di una platea di lacche’ adoranti in trance. Ove le dimissioni non arrivassero, come probabile, aspettiamoci ulteriori gravi danni .

  • Milly ha detto:

    Lasciamo perdere la “soddisfazione ” di Giorgia Meloni, che fa veramente pena! Con la sua “opposizione ” all’acqua di rose, lei e il suo partito avrebbero dovuto fare loro, quello che hanno fatto i privati cittadini!

    • Marco Tosatti ha detto:

      👏👏👏

    • emma ha detto:

      brava Milly, commenti sempre perfetti . La Meloni dovrebbe esser a capo della opposizione ? MyGod ! Tra lei e Salvini siam in buone mani davvero. Il gioco del potere è così perfettamente fatto : creare e gestire lui la opposizione. Ma dura minga …Tra poco verrà fuori un vero leader di opposizione : Antonio Socci .

      • Corrado Bassanese ha detto:

        Già, ve lo raccomando!

      • ex : ha detto:

        «La Meloni dovrebbe esser a capo della opposizione ?»

        La Meloni sarebbe a capo dell’opposizione se i non vaccinati fossero il 90%, e il 10% i vaccinati (lei è molto sensibile ai sentimenti e all’umore… della maggioranza…).

        «…Tra poco verrà fuori un vero leader di opposizione : Antonio Socci»

        Humour britannico?

    • Giovanni B. ha detto:

      La Meloni, insieme ai suoi, si mise a strillare molto per la presidenza della commissione servizi segreti. Poi su altre questioni ben più importanti per tutti noi, solo belati…

  • Giovanni B. ha detto:

    Per quel che riguarda la decisione del Tar, meglio tardi che mai, viene da dire. Per il resto, non essendoci fondate motivazioni sanitarie per gli ultimi decreti, dobbiamo pensare che tali motivazioni siano di ordine politico, commerciale ma financo psicologico riguardo alla condizione di coloro che li hanno emessi.

  • GINO ha detto:

    Io li consiglierei di fuggire in Groenlandia.

    • GIOPAV ha detto:

      GINO scusami l’ironia.
      Ma in Groenlandia fa troppo freddo.
      Spero che si riscaldi il pianeta come afferma “GRETA”,
      benedetta da papa francesco. (Tutto ciò che lui benedice
      finisce male).

  • Alda ha detto:

    Chissà se la signora in questione avrebbe perso il bambino se non si fosse vaccinata?
    Si pone l’accento sull’assurdita’ del mancato ricovero in assenza di tampone ma il problema è a monte….
    Il siero venefico uccide 👿