Il Ritorno del Comunismo. Il Modello Cinese è Già Qui. In Streaming.

29 Novembre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, riceviamo e volentieri pubblichiamo questo annuncio di un evento che si prospetta molto interessante. Buona lettura, e partecipazione.

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IL RITORNO DEL COMUNISMO

IL MODELLO CINESE È GIÀ QUI

Diretta multistreaming

di presentazione del Rapporto dell’Osservatorio

Mercoledì 1 dicembre 2021, alle ore 18,00

canale YouTube dell’Osservatorio

VEDI QUI

 

Mercoledì prossimo 1 dicembre 2021, alle ore 18,00, terremo il Convegno di presentazione del nostro 13mo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo a cui siete tutti invitati. Si potrà partecipare al convegno nel canale YouTube dell’Osservatorio e in altri canali amici. La trasmissione sarà visualizzabile anche in differita.

Il titolo del Convegno è di per sé eloquente: si assiste ad un ritorno di comunismo nell’Occidente e il Modello cinese, a cui è dedicato il Rapporto dell’Osservatorio, suscita qui da noi un notevole appeal. Non perché l’Occidente voglia diventare la Cina, ma certamente perché intende applicare qui i principali aspetti del Modello cinese.

Alla Diretta parteciperanno Stefano Fontana, che illustrerà il Rapporto, Riccardo Cascioli, che spiegherà le origini del Modello cinese dalla diplomazia del ping-pong ad oggi, Julio Loredo che ci segnalerà i molti segni che testimoniano il ritorno del comunismo in occidente sotto mentite spoglie, Stefano Magni che parlerà del Modello cinese del controllo della popolazione e Maurizio Milano che si soffermerà sugli aspetti economici della questione. Condurrà i lavori Federico Catani.

I Rapporti dell’Osservatorio analizzano ogni anno le dinamiche sociali emergenti. Negli anni scorsi ci si è occupati di Islam, di Europa, di popoli e nazioni, di globalismo ed ecologismo. Quest’anno il Rapporto, tramite una quindicina di saggi e cronache dal mondo e un intervento del Cardinale Zen si occupa di un tema che non riguarda solo la Cina, ma il mondo intero.

Mentre vi invitiamo a partecipare in diretta al Convegno, o a vederlo poi in differita, ricordiamo che potete saperne di più sul Rapporto e sulle modalità di acquisto direttamente presso di noi in questa pagina del nostro sito: https://www.vanthuanobservatory.org/il-modello-cinese-capital-socialismo-del-controllo-sociale-tredicesimo-rapporto-sulla-dottrina-sociale-della-chiesa-nel-mondo/

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6 commenti

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    Se voleva essere un titolo provocatorio non potevate sceglierne uno peggiore.
    Gli iper-stra-miliardari stanno riducendo a merce quotata in borsa i nostri stessi corpi e il nostro dna, Stati e politica tutta obbediscono ai diktat dei Mercati e hanno ridotto la democrazia a timbro di ipocrisia sulle decisioni dei cda, ci marchiano come nemmeno il dominus dell’antica Roma per concederci la “grazia” di lavorare alle loro condizioni, stiamo toccando con mano il compimento ultimo del capitalismo liberal-liberista, che è riuscito a fare alla Chiesa ciò che nessuna persecuzione in duemila anni era riuscita, e il nemico da additare sarebbe il comunismo morto e sepolto sotto il Muro di Berlino?
    La Cina modello tecno-sociale di Wall Street, che ha venduto i suoi operai alla globalizzazione come esercito industriale di riserva esattamente come a suo tempo i coolie servirono agli Usa per la costruzione della ferrovia transcontinentale, sarebbe la realizzazione dell’esproprio proletario dei mezzi di produzione?

    In termini -spero- comprensibili: chi a Lepanto preferisce Costantinopoli 29 maggio 1453, meglio il turbante turco della tiara latina e la battaglia che vuol combattere è sul colore delle ali degli angeli, padronissimo e buon pro gli faccia.

    Non vorrei davvero essere così tranchant, ma per come siamo messi non se ne può fare a meno.
    Bisogna ormai prendere atto che non c’è nessuna differenza fra chi insiste con le categorie dei “bei tempi” e chi agita lo spauracchio uguale e contrario. Se non che quelli almeno li abbiamo di fronte.

    (Black Friday apocalittico e “comunista”.)
    «Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.» (Ap 13,16-17)

  • Slave of JMJ ha detto:

    Holylove.org message:
    God The Father
    November 29, 2021
    “Once again, I (Maureen) see a Great Flame that I have come to know as the Heart of God the Father. He says: “Children, this bears repeating. You are on earth to earn your eternal resting place. The only way to obtain eternal salvation is by obeying My Commandments.* Therefore, it behooves every individual to know My Commandments and all the ways he must obey them. At your judgment, you will not be given time to compromise or argue your points of disobedience.”

    “When you obey My Commandments, you are predestined for eternal life in Heaven. Here in this Mission,** I call you to obey the Two Great Commandments – Love your neighbor as yourself and love Me above all else. You can do this only by obeying every nuance of every Commandment. Spend your earthly existence by doing so.”

    “If this Holy Love was adopted in every heart, you would have world peace.”

    “Let this Advent Season bring a fresh start to your efforts in Holy Love.”

    Read 1 John 3:18-24+

  • Pablo ha detto:

    Penso che sia molto comodo, nominalistico e protestante chiamare tutto ciò che non ci piace con il sostantivo che ci provoca il maggior orrore del mondo secondo la nostra soggettività senza fare alcuno sforzo per discriminare i termini.

  • Adriana 1 ha detto:

    Ma Mons. Sanchez Sorondo ne era entusiasta.

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

    Un titolo da horror… nei peggiori cinema 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀

    • Pablo ha detto:

      Non sono d’accordo sull’etichettare come comunismo uno sviluppo autoritario del capitalismo e di tutta la civiltà moderna. Mi sembra un eccesso di nominalismo e di ideologizzazione. Con gli stessi criteri, molti comunisti potrebbero dire che questo processo è il frutto del meccanismo di concentrazione del capitale derivante dall’utopia liberale e semplicemente etichettare la deriva autoritaria come “fascismo” come difesa degli interessi corporativi dei trust e dei monoliti che usano lo stato borghese come garante. Penso che sia il momento di arricchire la riflessione con altri pensatori che hanno analizzato il processo della modernità e la rivoluzione scientifico-tecnica da prospettive diverse, pensatori che si trovano in tutto lo spettro ideologico.