Catherine Austin Fitts: perché Mr. Global Impone i Vaccini. Terza Parte.

27 Novembre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ecco la terza parte dell’intervista di Catherine Austin Fitts nella traduzione di Agostino Nobile. Le due puntate precedenti sono apparse qui, e qui. Buona lettura.

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CATHERINE AUSTIN FITTS: PERCHÉ MR GLOBAL IMPONE I VACCINI

          (3a PARTE)

Rivolte di Covid-19: Un piano di acquisizione immobiliare

“Se ti viene detto cosa cercare, non puoi vedere altro” [Edward Tufte, è uno statistico americano e professore emerito di scienze politiche, statistica e informatica alla Yale University. È noto per i suoi scritti sul design dell’informazione e come pioniere nel campo della visualizzazione dei dati – Ndt).

 

Catherine Austin Fitts: «Andiamo alle rivolte. Quando sono iniziate le rivolte e la leadership ha preso la posizione che non si poteva andare in chiesa a causa del pericolo del virus magico, ma si poteva andare alle rivolte e protestare [risate], io e il mio team abbiamo iniziato a guardare le rivolte. La prima cosa che abbiamo fatto è stato quello di guardare lo Stato e le città e se il governatore era democratico o repubblicano e poi quali erano i casi e le morti COVID. Poi abbiamo detto, Ok, controlleremo una casella chiamata rivolte.

Abbiamo iniziato a guardare i modelli delle rivolte rispetto al controllo della macchina politica e all’operazione del virus magico COVID e c’era qualcosa di sbagliato quando guardavo i dati e lo sentivo. Sono una persona molto intuitiva. Dicevo: c’è qualcosa, c’è qualcosa qui. Così ho detto al meraviglioso compagno di squadra che stava costruendo questo, “fammi un favore. Voglio che tu metta una casella chiamata Federal Reserve. E voglio che controlli la casella. Ci sono 12 banche, una sede centrale, e poi le filiali per un totale di 37 sedi. Voglio che controlliate la casella in qualsiasi città in cui abbiamo una filiale o una banca o la sede centrale, voglio un controllo”.

Quello che abbiamo scoperto è che 34 delle 37 sedi bancarie hanno dei disordini. E ho detto, beh, aspetta un attimo, questo è uno schema. C’è qualcosa qui, approfondiamo. Così abbiamo iniziato con Minneapolis e abbiamo detto, prendiamo i dati di tutti gli edifici che sono stati danneggiati o bruciati o le imprese, e li mapperemo. Faremo un software GIS e mapperemo dove erano queste attività e quanto erano vicine alla Federal Reserve Bank. Il primo che abbiamo controllato è una strada che attraversa Minneapolis chiamata Lake. E li abbiamo mappati. Una delle cose che abbiamo fatto quando le abbiamo mappate è stato disegnare dove erano le zone di opportunità.

Sapete cos’è una zona di opportunità? Una zona di opportunità è un meccanismo di rifugio fiscale creato nel 2018 per aiutare i miliardari della tecnologia a vendere le loro azioni ed evitare le plusvalenze. Quindi puoi, se sei Jeff Bezos che ha venduto 10 miliardi di dollari di azioni quest’anno, e se tu dovessi rotolare i tuoi proventi in investimenti nella zona di opportunità e gestirli in un certo modo, potresti evitare tutte le tasse sulle plusvalenze. Quindi questo è fantasticamente redditizio.

Ora, se guardate le rivolte, quando ho visto per la prima volta come tutti gli edifici e le imprese distrutte lungo Lake Street erano proprio alla base dell’opportunità, ho iniziato a ridere e ho detto: “Sapete che sono stato assistente del segretario agli alloggi. Quello non è un piano di rivolte. Quello è un piano di acquisizione immobiliare”. 

Intervistatore: Quindi cosa sta dicendo? È per abbassare i prezzi in città?

CAF: «Allora, ho una serie di piccole imprese fiorenti, molte di proprietà di afro-americani e ispanici lungo un particolare Boulevard nella zona delle opportunità. Se prima dichiaro le attività non essenziali le chiudo – giusto? – virus magico. Prima li ho dichiarati non essenziali. Ora sono davvero nei guai. Giusto? Perché non possono fare i loro affari. E poi ho delle rivolte e li brucio e li danneggio. Se fossi davvero furbo, toglierei la loro assicurazione subito prima di farlo. Non so quale fosse il caso, ma vedremo. Così ora la loro attività è chiusa. Ora sono appesi al loro debito. Che sia il loro mutuo o la loro carta di credito, ma ancora peggio ora, il loro edificio è stato danneggiato. E naturalmente l’assicurazione non copre tutte le riparazioni e i lavori di riparazione. Inutile dire che sarà molto più facile ed economico per me andare a comprare tutti quegli edifici. Giusto? Voilà! Si chiama capitalismo del disastro.

Dopo Minneapolis, abbiamo mappato Kenosha e Portland, e ora stiamo analizzando un luogo in Ohio. I modelli che stiamo vedendo, se guardate i cluster di dove sono i danni, parlando solo come Assistente Segretario di Housing, sono a mio parere piani di acquisizione immobiliare. Soprattutto quando si aggiungono alla dichiarazione di non indispensabilità di tutte quelle piccole imprese e alla loro chiusura o limitazione, e sono sicura che ci sono molti ristoranti lì dentro. Così, per esempio, se guardate a San Francisco, si prevede che il 49% delle imprese di San Francisco saranno fuori uso entro la fine dell’anno. Sapete quanti immobili sarete in grado di prendere a poco prezzo con questo? È fenomenale. [Centinaia, se non migliaia di aziende ed esercisi californiani si sono trasferiti negli Stati governati dai repubblicani, soprattutto in Texax – Ndt.]» 

«Ora, quando vi rendete conto che se vendono i loro titoli tecnologici in alto, possono raccoglierli davvero a buon mercato, ciò che è importante capire è che questo rende l’economia della costruzione della rete intelligente nelle città federali – ricordate che ho detto che 34 delle 37 città hanno una banca o una filiale della Fed. Quindi questo rende la costruzione della rete intelligente intorno alle Fed Bank molto più economica, cosa che presumo vogliate fare se state per uscire con un sistema crittografico.

Intervistatore: Puoi spiegare chi è Mr. Global?

L’offerta di Mr. Global

CAF: «Mr. Global è il soprannome che ho dato al comitato che gestisce il mondo. La caratteristica che definisce la vita sul pianeta Terra è che il nostro vero sistema di governo globale è un mistero. Pensateci. È fenomenale [che] viviamo su un pianeta e non pretendiamo di sapere come funziona veramente il nostro sistema di governance. Invece è un segreto.

Quindi Mr. Global sta implementando la robotica. Questa è una delle nuove tecnologie che sta davvero iniziando a fare un’enorme differenza. Ecco il nostro robot ed ecco il nostro umano. E naturalmente, la domanda per Mr. Global è: quale è più efficiente nel fare cosa? In altre parole, se devo gestire il pianeta e tutte le risorse naturali e raccoglierle a mio beneficio e assicurarmi che il mio rischio sia ridotto, per quanto voglio usare i robot e per quanto gli umani?

La genialità di agganciare tutti nel cloud con un sistema di crittografia è che con l’IA e il software posso avere gli umani che insegnano ai robot attraverso il software IAN come fare tutti i loro lavori. Infatti ero all’Aspen Institute nel 2017 e stavo discutendo con un venture capitalist, di tipo miliardario, e lui mi ha guardato con questi occhi incredibilmente morti e ha detto: “Guarda, tesoro, posso prendere ogni azienda, automatizzarla completamente con software e robotica e licenziare tutti gli umani. Non abbiamo più bisogno di loro”. [Tema che ho descritto più volte nei miei articoli che trattano l’intelligenza artificiale – Ndt]

Non ho mai parlato con nessuno che non capisse la parte della rivolta, perché questo è un vecchio gioco molto tipico. Soprattutto nei quartieri poveri.

Quindi abbiamo il signor Global al vertice. Abbiamo il database e i sistemi software che usano l’intelligenza artificiale. Una parte molto importante ora è il sistema satellitare che viene messo su nella piattaforma orbitale. E usando le telecomunicazioni e la tecnologia digitale si ha la capacità 24 ore su 24, 7 giorni su 7, di seguire e monitorare sia gli umani che i robot. La domanda per Mr. Global è: cosa è più efficiente? Se posso fare tutto con i robot, allora cosa faccio con gli umani? Non ho più bisogno di loro.

Intervistatore: Li stiamo vedendo costruire una specie di agricoltura umana o qualcosa del genere?

CAF: «Lo descriverebbero come ‘gestione delle risorse’. Se guardate la tecnocrazia e gli scritti sulla tecnocrazia, molti di noi descrivono che ci stiamo muovendo da qualsiasi sistema che usiamo ora verso una tecnocrazia.

In una tecnocrazia si hanno due diverse visioni del mondo. La mia visione del mondo è che gli esseri umani sono individui sovrani la cui libertà viene dall’autorità divina. Questo è ciò su cui ruotano la Carta dei Diritti, la Dichiarazione d’Indipendenza e la Costituzione – l’immagine di un individuo sovrano come qualcuno che è libero per autorità divina.

Nella visione della tecnocrazia, un uomo è una risorsa naturale come un giacimento di petrolio e deve essere usato come tale. Non è un individuo sovrano; è lavoro. Sono più o meno efficienti di un robot in diverse funzioni.

In altre parole, quello che sto dicendo è che il signor Global vede la razza umana come bestiame, non come qualcuno con cui condividere l’empatia. Non ci vedono come la loro stessa specie. Infatti, con molte delle biotecnologie, pensano che vivranno molto più a lungo di noi e vivranno in modo molto diverso da noi.

Una delle sfide con la segretezza, come un gruppo diventa sempre più tecnologicamente avanzato, si separa culturalmente, legalmente e finanziariamente da tutti gli altri gruppi. In altre parole, si sono letteralmente staccati e hanno creato una civiltà separata. Non si considerano più parte della nostra civiltà».

Trad. Agostino Nobile

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3 commenti

  • arrendersi all'evidenza ha detto:

    Il robot nasce imparato, sa quello che deve fare, venendo istruito da una scheda a farlo. Può rompersi, soffrire di qualche sbalzo elettrico o può patire un black out, ma in generale il suo unico rischio è l’obsolescenza. Se non serve più, si ricicla il riciclabile e lo si sostituisce. Non è una finzione, ma è pura funzione.

    Prima c’era l’animale: la bestia da soma, il bue a tirare l’aratro o a girare in tondo per azionare la macina. Se crepava e non ce n’era un altro era un problema. Ma serviva anche a dare caldo, d’inverno nelle stalle.

    Tra l’animale e il robot ci sono state macchine sempre più sofisticate: l’umanità sempre più alleggerita di compiti, connessa e ipersofisticata ha liberato tempo per poterlo passare digitando e guardando uno smartphone, tra una app e l’altra, gestendo da remoto il conto corrente e il termosifone, prenotando la visita medica e l’estetista, condividendo social filmati osceni con gli amici, moltiplicando ogni sospiro scolastico sul gruppo whatsapp della classe dei figli, interessandosi al comitato per la salvaguardia del fringuello della valtaldeitali, ordinando su amazon e just it quello che prima cercavi personalmente o te lo cucinavi.
    Chi prima parlava da solo con la zappa o i panni da sciacquare, adesso parla da solo al telefonino, tracciato dal gipiesse, registrato da una cella, catalogato nei gusti da google cliccando su “consento” a tutela della privacy.

    Un’interminabile ipocrisia priva di cielo, incapace di stare in silenzio a contemplare qualcosa di diverso da uno schermo, una tastiera o una applicazione funzionale, fino a essere implicitamente, ontologicamente ridotti ad essere una funzione.

    Ci si è dimenticati d’essere creature di un Creatore, per diventare funzioni di un software che ci codifica funzionalmente, permettendo o impedendo la funzione.

    Del Creatore vero sappiamo la Volontà, detta con Verità.
    Del gestore del software sappiamo solo l’intenzione, detta con falsità crescente e mezzi sempre più sofisticati.

    Rimanendo umani, tenendo in mano la zappa e spegnendo TV e telefonino, non sfugga che chi detiene i mezzi finanziari deve nascondere la realtà di aver creato dal nulla soldi finti facendoli valere per veri. E’ lì il fulcro della menzogna. Per non dover ammettere umanamente di aver sbagliato e fallire, deve trasformare tutti in animali. Chi di noi infatti restituirebbe un debito al suo cane? Anzi: se soffrisse troppo, poverino, con tutto l’amore che gli si vuole si va dal veterinario e ci si accorda per un’iniezione e poi la cremazione. Ciò che è hardware è polvere. Il software è nell’anima, ma un mondo senz’anima non può avere che il software riciclato di chi l’ha venduta al diavolo.

  • Donna ha detto:

    C’è di che invocare l’ira Divina!…siamo all’uomo Dio