Il Ritratto di Dorian Bergoglio Gray, Tracciato da Mons. Ics…E non Solo.

23 Ottobre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mons. Ics ha preso visione del messaggio rivolto ai potenti della Silicon Valley (Big Tech, tanto per intenderci) dal pontefice regnante. Vediamo che cosa ne pensa…buona lettura.

§§§

Mons ICS a Tosatti.

Caro Tosatti, prima di fare il dovuto commento, chiederei di leggere questo articolo riportato da A.M. Valli scritto da uno scrittore e conduttore televisivo americano conservatore, Paul Joseph Watson, noto per aver scritto che Hillary Clinton soffriva di vari problemi “di salute”.

In pratica potremmo considerarlo un esperto di valutazione di problemi mentali dei leader…Tra questi il self-considering (autoconsiderante) Pontefice della Chiesa romana; Bergoglio:https://www.aldomariavalli.it/2021/10/20/bergoglio-chiede-ai-giganti-della-tecnologia-piu-impegno-contro-le-teorie-del-complotto/amp/

Avete letto? non sorge anche a voi la naturale domanda: Ma quale è la salute mentale del Pontefice? Per capirlo un pò meglio suggerisco di rileggere il <Ritratto di Dorian Grey > di Oscar Wilde.

Ma nel frattempo, leggendo il pezzo riportato da Valli si percepisce con sorpresa che che Bergoglio sembri invocare “satana perchè censuri satana”.Si percepisce che chiede ai suoi sostenitori americani “davosiani” di smettere di fare affari e profitti dopo tutti gli investimenti che hanno fatto per assicurarsene.

Chiede loro di non sfruttare le debolezze umane e preoccuparsi invece di di non diffondere notizie false e manipolatorie.

Chiede loro di non fare il loro mestiere, ma attenzione! quello che riescono a fare con successo proprio grazie al pontificato di Bergoglio che con la confusione morale creata in otto anni ha creato il terreno fertile in cui prosperano. (Omne regnum diviso contra se desolabitur?)

Ma le responsabilità del nostro sono da valutare dopo un serio esame della sua salute mentale, per questo propongo la similitudine con Dorian Grey, entrambi narcisisti.

Maurizio Blondet il 15 settembre 2017 scrisse un articolo che invito a rileggere proprio oggi, dopo questa ultime esternazioni bergogliane pubblicata da Valli. L’articolo si intitolava “Il Credo di Bergoglio. Un referto clinico?”, e vi si  descrivevano direttamente ed indirettamente i disturbi narcisistici della sua personalità.

Riportava una dichiarazione di un famoso giornalista argentino, Horacio Verbitsky, nel 2013, annus horribilis della nomina al soglio: “Non fidatevi di Bergoglio è un grande attore“.

Mah! grande? Era grande Dorian Gray?

Sempre in questo articolo Blondet riporta anche l’informazione che nel 1990 i vertici della Compagnia di Gesù cacciarono Bergoglio da Buenos Ayres mandandolo a Cordoba perchè, si diceva, fosse <malato pazzo>.

Si dice infatti che dalla sua elezione non torna in Argentina perchè ivi ha devastato la Compagnia di Gesù spaccandola quasi con uno scisma. Io non ci credo, se ciò fosse (se cioè Bergoglio sapesse generare uno scisma) i gesuiti che io conosco e apprezzo, sarebbero ridotti male. Cosa che non è.

Sempre Blondet cita un ex gesuita (MiguelDebussy), vittima del nostro, in questo periodo argentino, che visse con lui ben undici anni. Dice la vittima che “ Bergoglio era manipolatore, manipolava le persone, seducendole, minacciandole, punendole,…”, aveva tratti psicopatici.

Già allora?? (pensate al ritratto di Dorian Grey…)

Ecco appunto una specie di ritratto di Dorian Bergoglio Gray, se-considerante riformatore della chiesa, che nel suo ritratto vede le conseguenze dei suoi squilibri e dà la responsabilità al pittore del ritratto (i giganti della Silicon Valley), li vuole colpire, ma colpendoli colpisce se stesso.

Mons ICS

§§§




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

46 commenti

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

    ZUZZ
    24 Ottobre 2021 alle 17:07
    E se la signora Rosa Rita fosse solo lo pseudonimo utilizzato dal di lei marito per inserirsi in questo club di opinionisti ? Strano che una signora perbene conosca il pittoresco linguaggio goliardico ! In Sicilia poi !

    Caro autore, dimmi chi ti stima, e ti dirò chi sei.
    Se entro in un blog e trovo un commento anonimo che si esprime a me, sconosciuta, dubitando dei miei costumi, probabilmente per l’assenza di argomenti, e non potendomi censurare come fatto altrove (esiste una sentenza passata in giudicato per un fatto simile avvenuto su un social in una discussione fatta in un gruppo, dove uno fu cacciato malamente ma ingiustamente).. si renda conto che quanto lei vuole attaccare con l’articolo, viene immediatamente supportato dai commenti sottostanti.
    Infatti, si evidenzia che c’è ormai la totale anarchia di giudizione nei cattolici nel postare pensieri calunnianti contro tutto e tutti. Pertanto, io ripeto che sono convinta che il bisogno di porre freno ai contenuti squalificanti tutta la Chiesa sia necessario.
    Chi si avvicina per la prima volta ad un gruppo di fedeli e trova un ambiente così che differenza può fare con un gruppo di satanisti acidi che si apprestano a fare omicidi rituali contro i preti? L’analisi psicologica degli psicopatici insegna l’assenza di senso morale nel nuocere al prossimo…

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

    Sua Santità PapaFrancesco: farò pulizia.
    E mise filippini ovunque… 😀

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      I Filippini sono i seguaci di San Filippo Neri, detti anche Preti dell’Oratorio. Acerrimi antagonisti dei Gesuiti, anche se non ufficialmente. Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini era stato allievo (esterno) del collegio Arici di Brescia gestito dai Gesuiti, ma quando, per qualche giorno di vacanza, ritornava nella sua città andava a trovare Padre Bevilacqua (da lui poi nominato cardinale) Padre Manziana ( da lui poi nominato Vescoso di Crema) Padre Cotttinelli (suo padre spirituale) tutti Filippini….. non Gesuiti.

  • Dal Salmo 5 ha detto:

    Tu non sei un Dio che vuole l’ingiustizia,
    presso di te non abita il malvagio;

    gli iniqui non resistono al tuo sguardo. Hai
    in odio quanti tramano ingiustizia,

    fai perire chi dice menzogne ; il Signore detesta l’uomo di sangue e di frode.

  • Andrea Cionci ha detto:

    Caro Mons. Ics, io La stimo, ma evidentemente anche Lei sta seguendo il diktat di Bergoglio, dato che non parla MAI del fatto che lui non abbia le carte in regola per essere il papa. Il che è la spiegazione più ovvia e teologicamente coerente che si possa avere. Qui in fondo tutta l’inchiesta: https://www.byoblu.com/2021/10/23/papa-antipapa-inchiesta-34/ La questione più importante e basilare relegata a bagattella burocratica, a complottismo inutile. Perché non legge e non scrive qualcosa in proposito? Magari una volta tanto parliamo del perché – e non del come o del cosa.

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    A Mons. X.
    Sinceramente più che una critica mi pare una bella benedizione.
    Al “The new Index librorum prohibitorum” che le BigTech stanno stilando.
    Sarà fastidiosa e importuna, ma quella posta da Cionci resta LA questione.

    A Tosatti chiedendo venia, approfitto per intervenire su una polemica che qualche inavveduto sta iniziando altrove.
    (Ho già mandato en Tierra del Fuego -el de abajo- un hermano argentino che, per attenuare la posizione del suo conterraneo, lo paragonava a Giovanni Paolo II. Ora mi tocca mandare in gulag un tovarish nostrano -peraltro simpatico- che ha scelto il momento sbagliatissimo per tirar fuori vecchi sassolini dai valenki.)

    Per dare giudizi avveduti su papa Wojtyla sarebbe auspicabile aver letto, oltre un paio di biografie ben fatte, almeno tre libri belli corposi di storia della Polonia. Storia “tragica ed eroica” di una nazione e un popolo che lo sono restati -nazione e popolo- contro ogni probabilità e potendo contare quasi sempre solo su se stessi. E su Dio.
    Giovanni Paolo II ha commesso errori, anche gravi? Certamente.
    Per preservare l’unità formale della Chiesa non affondò il bisturi quanto avrebbe dovuto.
    Per liberare dal giogo russo-sovietico la sua Patria usò mezzi discutibili e accettò l’aiuto di persone e ambienti che, (ora) lo possiamo dire, spussavano di zolfo.
    Secondo una voce (scoop NBC-21 sett. ’82, ufficialmente negato ma non smentito), quando l’Urss era in procinto di invadere la Polonia per reprimere la svolta di Solidarnosc -agosto ’80- spedì Marcinkus a Mosca (e ciò spiegherebbe la benevolenza eccessiva e successiva) avvertendo Breznev di essere disposto a tutto, anche a dimettersi e raggiungere i suoi compatrioti sulle barricate. I russi non gliela perdonarono.
    Fu uno strumento della vittoria “capitalista”? Sì, oggettivamente. Ma non fu né remissivo né complice di ciò i cui estremi stiamo vivendo. Tutt’altro. Basta sfogliare a caso uno qualsiasi dei suoi documenti o delle encicliche dall’89 in poi.

    A titolo di testimonianza, riporto una paginetta di un compianto collega del nostro ospite, che non era esattamente nel club degli ammiratori entusiasti di Giovanni Paolo II.

    “Dopo aver contribuito a scuotere le basi morali della piramide del «socialismo reale», il papa polacco non ha tardato a condurre la Chiesa lungo un percorso differente da quello tracciato dalla sola potenza mondiale rimasta, su alcuni dei massimi problemi di politica internazionale: egli si è dissociato apertamente dalla guerra condotta nel 1991 dagli Stati Uniti e dai loro alleati in nome dell’ONU per la restaurazione della legalità internazionale in Kuwait, violato dall’invasione di Saddam Hussein.
    La campagna guidata da Wojtyla nei viaggi in Polonia, in Ungheria e nei Paesi Baltici, a ridosso del fatidico 1989 del Muro infranto, è stata dominata da una critica martellante dei modelli materialistici diffusi in Occidente. Nei viaggi in Africa e in America Latina il Papa ha impegnato la Chiesa cattolica – seconda forza religiosa mondiale per numero di seguaci dopo l’Islam – a misurarsi sulle questioni delle «strutture perverse» dell’economia mondiale e in una enciclica, la Centesimus annus, la prima che affrontasse i problemi del mercato, ha sostenuto che lo scacco del sistema comunista non squalifica qualsiasi forma di socialismo né accredita il capitalismo liberale di virtù incontestabili.
    In un discorso all’Università di Vilnius, il 4 settembre 1993, egli ha sottolineato che «il marxismo non è stata l’unica tragedia del nostro secolo» e che «le stesse democrazie, organizzate secondo la formula dello Stato di diritto, hanno registrato e ancor oggi presentano, vistose contraddizioni tra il formale riconoscimento delle libertà e dei diritti umani e le tante ingiustizie e discriminazioni sociali che tollerano nel proprio seno». Proseguendo nel suo viaggio nei Paesi Baltici il papa che ha «abbattuto il comunismo» ha invitato – in un discorso all’Università di Riga il 10 settembre – a riconoscere «l’anima di verità del marxismo» nella critica allo sfruttamento capitalistico e all’alienazione della merce: una tesi difficile da sovrapporre allo stereotipo del comunismo come «intrinsecamente perverso» che aveva alimentato alcune condanne del passato. Egli ha fatto rilevare che «dopo il fallimento storico del comunismo, io stesso non ho esitato a sollevare seri dubbi sulla validità del capitalismo», ricollegandosi a una tradizione della dottrina sociale della Chiesa che, «fin dalla Rerum Novarum di Leone XIII, ha sempre preso le distanze dall’ideologia capitalista, ritenendola responsabile di gravi ingiustizie sociali».”
    (Giancarlo Zizola, Il conclave, 1993, cap. XVI)

    Nota: la Centesimus annus è l’enciclica del monito a dir poco profetico sulla democrazia che può degenerare in «totalitarismo aperto oppure subdolo».
    Se le encicliche siano “contentini” o semi dipende da chi le legge. Quindi nostra culpa.
    Gli uomini di Chiesa possono rendere il Vangelo valium delle masse pro potenti di turno?
    Vero. Com’è vero che nemmeno duemila anni di tonache sono riusciti a diminuire di uno iota la potenza dell’Annuncio.

    Stare stretti nella stessa trincea significa pestarsi i piedi e darsi gomitate. Ci sta. Purché non lo si faccia apposta.
    Domanda: siamo nelle trincee del Piave o in quelle russe del ’17?
    Siamo commilitoni, o qualcuno pensa di approfittarne per “fare” à la Lenìn?
    Perché costruire ponti è già impegnativo in tempo di pace, sotto gli shrapnel è impresa da medaglia al valore. Con qualcuno che si diverte a darti martellate sulle dita è semplicemente impossibile. E qualcun altro ringrazia.

  • Paoletta ha detto:

    Comunque complimentoni ai cardinaloni che lo hanno votato!Anni e anni di studi, concili, messe ecc. per ritrovarsi con la pachamama

  • Dunque ha detto:

    Dunque mi scuso con gli amici ma non sono in grado di commentare. Ovvero ho sentito molto parlare dei romanzo di cui Dorian Grey è il protagonista, ma non l’ho mai letto e, cosa più importante, non ricordo assolutamente quale sia il finale.
    Tante e interessanti le considerazioni di monsignor ics, ma relative, esclusivamente alla persona Bergoglio.
    A mio modestissimo avviso manca un’osservazione di una certa importanza ; tutti i fari della comunicazione religiosa sono stati puntati sulla figura di Bergoglio e tutto il resto della chiesa è praticamente scomparso. Come se la Chiesa fosse costituita solo da lui.
    Dice monsignor ics che esistono dei gesuiti validissimi che godono della sua stima.
    Qualche giorno fa mi è venuta la curiosità di cercare in internet quel gesuita che ha avuto l’incarico di commissario dei vari ordini religiosi.
    Internet riserva a volte sorprese. È uscito il nome di un’altro padre gesuita tal Gianfranco Gherardi che, missionario in Africa, ha costruito vari ospedali e, udite udite, perfino un’università. Se Gino Strada avesse fondato un’università lo saprebbe tutto il mondo.

    • mons ICS ha detto:

      Grazie per l’attenzione al mio pezzo , anzitutto.
      Vorrei ricordare ai lettori di StilumCuriae che solo i gesuiti difesero Papa Pio IX nella sua difesa del ruolo del Pontefice e della sua infallibilità, solo i gesuiti difesero la pubblicazione del Sillabo , solo i gesuiti sostennero l’opportunità del Concilio Vaticano I°. Mentre i domenicani furono contro , contro Pio IX e le sue proposte . E godettero pure per la Breccia di Porta Pia.

      • dunque ha detto:

        e se i domenicani fossero stati più consapevoli della tradizione della chiesa mentre i gesuiti cercavano di costruire sovrastrutture nel timore dell’arrivo dei Savoia ?

    • mons ICS ha detto:

      caro Dunque , la sua osservazione che tutti i riflettori son puntati su Bergoglio è vera e intrigante. La sola ragione , probabilmente , è che il Papa è Vicario di Cristo , assistito dallo SpiritoSanto, seguitore di SanPietro. Se detto papa si comporta come Lutero , è comprensibile che i riflettori siano su di lui. Cioè su LuterBergoglio voglio dire . Che ne sia consapevole o nò , è materia psichiatrica , ma è evidente che in soli otto anni Bergoglio ha distrutto la credibilità della figura del Pontefice. E’ bene che i riflettori stiano accesi su di lui .No? Anche perchè i luterani , consapevoli, sono quelli che lo esaltano ,lo sostengono , lo acclamano. Non possono farlo gli indigeni che adorano Pachamama , ma i luterani dominano il mondo , non sono solo in Germania e Olanda , sono soprattutto nelle mille sette protestanti che imperano negli Stati Uniti . Chiaro no ?

      • dunque ha detto:

        fino al 1000 (e dintorni) la Chiesa era retta da 5 Patriarcati . Oltre a Roma si dovevano considerare Costantinopoli, Antiochia, Alessandria (d’Egitto) e Gerusalemme.
        E’ Roma che ha scelto di allontanarsi da questa sinfonia dei 5 patriarcati.
        Il compito di Pietro era quello di confermare gli altri Apostoli nella fede. Pasci ecc.
        Subito dopo l’allontanamento volontario di Roma, Ildebrando di Soana meglio noto col nome di Gregorio VII ha apportato significative modifiche alla struttura della chiesa di Roma. Ma mille anni, per il Signore sono come un solo giorno.

    • mons ICS ha detto:

      caro Dunque , la sua osservazione che tutti i riflettori son puntati su Bergoglio è vera e intrigante. La sola ragione , probabilmente , è che il Papa è Vicario di Cristo , assistito dallo SpiritoSanto, seguitore di SanPietro. Se detto papa si comporta come Lutero , è comprensibile che i riflettori siano su di lui. Cioè su LuterBergoglio voglio dire . Che ne sia consapevole o nò , è materia psichiatrica , ma è evidente che in soli otto anni Bergoglio ha distrutto la credibilità della figura del Pontefice. E’ bene che i riflettori stiano accesi su di lui .No? Anche perchè i luterani , consapevoli, sono quelli che lo esaltano ,lo sostengono , lo acclamano. Non possono farlo gli indigeni che adorano Pachamama , ma i luterani dominano il mondo , non sono solo in Germania e Olanda , sono soprattutto nelle mille sette protestanti che imperano negli Stati Uniti . Chiaro no ?

    • OC ha detto:

      DorianGrey è la figura simbolo inventata da quel genio di OscarWilde per proporre una diversa versione del Faust di Goethe . Si tratta di “patti con satana” in pratica ?
      Nel nostro caso la rifessione sta nel fatto che una specie di nullità è diventata la persona più influente al mondo , esaltata dal mondo , che sta cambiando il mondo. I sospetti alla Blondet in questo caso sono legittimi. Osservatore Clandestino

  • Virro ha detto:

    Si, davanti a tanto squilibrio c’è stupore e dolore,
    ci sono però tanti SACERDOTI CATTOLICI che attraverso WhatsApp cercano di comunicare il Vangelo del giorno.
    E’ vero non basta, ma fra tante bestemmie papali (da poter dire quotidiane) è un piccolo conforto ed una speranza,
    presto finirà anche lui,
    ma gli effetti di questo pontificato, quanto dureranno?
    Come persona, davvero malata, fa pena,
    ma CHI lo HA sostenuto e CHI tutt’ora lo sostiene, è ben più colpevole di Bergoglio stesso.

  • Alessandro ha detto:

    Paul Joseph Watson dovrebbe essere inglese, non americano (qualcuno mi corregga se sbaglio).

    P.s. Invito il dott. Tosatti ad adattare il suo blog al formato tablet (su cui si hanno grosse difficoltå di lettura, specie della pagina principale).

    • Marco Tosatti ha detto:

      Il webmaster mi dice:
      Il sito è già responsive (autoadattivo) a tutti i principali device desktop e mobile, compresi i tablet.
      Ovviamente non sappiamo quale sta utilizzando il signore nello specifico, se riuscissimo a saperlo potremmo verificare e migliorarne la fruibilità

    • mons ICS ha detto:

      lei ha ragione . E’ cittadino inglese. Mi scuso . Mons ICS

    • mons ICS ha detto:

      lei ha ragione . E’ cittadino inglese. Mi scuso . Mons ICS

  • Gilda ha detto:

    A proposito di follia…gradirei che nel sito si commentasse questa conferenza, perché qui si tratta di lucida follia:
    https://mepiu.it/vaticano-si-parla-di-transumanesimo-e-metaverso/

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Finchè parlano non succede niente. Il peggio sarà quando dalle parole passeranno ai fatti.

      • roth ha detto:

        Perchè ,non lo hanno già fatto ?

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Rispetto a quanto vorrebbero realizzare hanno fatto soltanto i primi passi.

          • Maria Cristina ha detto:

            Un piccolo commento scherzosi: almeno il Dorian Gray di Oscar Wilde era un bellissimo ragazzo, vizioso e narcisista quanto si vuole, ma almeno charmante! Il Nostro invece….😂

  • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

    È stato il papa in persona ad informarci di aver preferito la residenza Santa Marta al Palazzo Apostolico per non meglio precisati “problemi psichiatrici”, di “nevrosi” (citando, ad esempio, la difficoltà ad allontanarsi dal proprio habitat) che cura con il mate e della frequentazione, tanti anni fa, di una psicoterapeuta – per la precisione, ebrea – trovandosi nella necessità di chiarirsi “alcune cose”, anche queste non meglio precisate.
    Leggendo l’esortazione che ha rivolto ieri alle capitolari delle Figlie di Maria Ausiliatrice a non vivere da “zitellone”, non sono riuscita a capire se abbia anche un conto aperto con le “zitelle” che apostrofa spesso e volentieri, quali siano le donne appellate con tale epiteto dal tono dispregiativo e quali le “signorine educate” da non prendere a modello, per non cadere nella “mondanità spirituale” più grave – a suo dire – di qualsiasi altro peccato. Come mi succede quasi sempre non sono riuscita a cogliere il senso del suo insegnamento e delle correzioni nel discorsetto di ieri sottintese – e frequentemente esplicitate (con parole e gesti…) – al galateo.
    https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/il-papa-alle-suore-non-vivete-come-zitellone/ar-AAPQmBX?ocid=msedgdhp&pc=U531

    • Rosa Rita La Marca ha detto:

      Come una signora sposata con matrimonio cattolico ad un uomo, muore per gli altri uomini ed è tutta di uno solo, , così le spose di Cristo devono essere tutte con mente, cuore ed anima soltanto per Lui. E i frutti dovrebbero essere: gioia perpetua per aver perduto tutto il resto per amore del loro sposo..
      Altrimenti sembrano come laiche non sposate: signorine educate, sì, ma zitellone (acide, scortesi, curiose, pettegole, nevrotiche)…
      Ovviamente non mi permetto di inserirmi nel rimprovero loro rivolto, perchè è come se un padre rimprosse mia sorella e io ci mettessi pure la mia.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Credo che ogni consacrata, come ogni donna che abbia responsabilmente stretto il sacro vincolo del matrimonio, sia stata ben consapevole della portata della scelta di votarsi a Cristo e al bene dei fratelli nella fede. Non occorre sentire continue, sprezzanti e generiche tiritere. Anche il linguaggio dovrebbe rispettare – sempre, comunque e nei confronti di ogni interlocutore – i canoni della buona creanza, prima ancora della tenerezza che si ha la presunzione di insegnare. Avevo evitato di formulare la presente considerazione, non omettendo di esprimere la mia perplessità ed avrei preferito non essere stata indotta ad esplicitarla.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Dimenticavo: posso vantare la conoscenza e anche di più : l” amicizia di “laiche non sposate” che non rispondono all’identikit caratteriale da lei tratteggiato per sommi capi, lasciando addirittura sospeso il seguito. E sono grata a Dio per il dono di avermele fatte incontrare.

        • Zuzz ha detto:

          E se la signora Rosa Rita fosse solo lo pseudonimo utilizzato dal di lei marito per inserirsi in questo club di opinionisti ? Strano che una signora perbene conosca il pittoresco linguaggio goliardico ! In Sicilia poi !

          • Rosa Rita La Marca ha detto:

            ma chi mi deve maritare a me.. con sto brutto caratteraccio che mi ritrovo? 😛

          • Marco Tosatti ha detto:

            Ma no, non dica così! Di sicuro ha un bellissimo pessimo carattere. Ma bellissimo. :-)))

          • Rosa Rita La Marca ha detto:

            A tal proposito vorrei chiederVi se qualcuno abbia mai scritto un libro, inciso un cd, effettuato dei concerti di apertura degli anni accademici coi canti goliardici o fosse disposto a darci qualche nozione di storia sul tema.
            Infatti si parla poco di questo mondo in modo serio, per farne capire il significato.. esoterico 😀 😀 😀

            Sì, dottor Tosatti, ho un carattere ottimo, parte del quale è arricchito da un eccellente senso dell’umorismo e dell’auto-ironia 😉 😛 ma grazie davvero per le parole semi-incoraggianti. 😀

          • Marco Tosatti ha detto:

            Carissima, erano auto-incoraggianti…perché ahimè dispongo di un carattere che temo sia simile al suo. :-)))

        • Rosa Rita La Marca ha detto:

          specificate meglio quando vi rivolgete ad un vostro intelocutore o a più interlocutori che desiderata come unici rispondenti perchè da come funziona il blog tutti possiamo rivolgerci a tutti. Ma certo non rispondo ad un richiamo chiaro ad un altro soggetto.
          Io ritengo ormai conosciuto il suo modo di esporre i rimproveri ed è vero che spesso usa delle parole dure e forti. Molte persone possono anche sentirsi male. In fondo, è vero, la tenerezza è sempre preferibile.
          Ci sono tutti i tipi di situazione da noi esposte, in quanto il Papa (emerito, o l’altro!!!) parlano al mondo intero. Ma nel caso da lei postato a tutti qui in forma pubblica è per un gruppo di suore. Resta da capire se e quante volte siano state riprese prima in confessionale, poi tra loro, poi con l’inviato e poi e poi. Oppure lei pensa che subito … in mondo visione? Forse è per tutte?

          • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

            Signora Rosa Rita,
            a me pare evidente l’ incompatibilità fra me e lei. Forse non riesco ad esprimermi in modo a lei comprensibile, per cui – non le dispiacerà. spero – se non continuerò ad interloquire con lei.
            Poichè questo spazio “pubblico” le offre la possibilità di farlo con un numero considerevole di commentatori, non dovrebbe avrebbe difficoltà a confrontarsi con loro.
            Per evitare spiacevoli equivoci e disturbo ai frequentatori di un liogo “pubblico”, confido sulla sua benevola comprensione.

          • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

            E.C.
            luogo

          • Rosa Rita La Marca ha detto:

            Tra laici sarebbe pure cosa buona sapersi dare reciproche correzioni. Farlo contro o verso un Papa, già viene ritenuto superbo un parroco, ma un laico non so quali qualità dovrebbe dimostrare per essere ritenuto credibile. Scrivevo altrove che dove non ci sia la possibilità di essere pari a Santa Caterina da Siena, purtroppo, l’alternativa di personaggi già noti è Marozia.

        • Rosa Rita La Marca ha detto:

          Vedete, ho udito molte catechesi sul matrimonio nelle quali i preti insegnano che esso va visto come una riproposizione di un calvario. Nutro qualche remora.

          Oggi (col V.O.) abbiamo fatto memoria di San Raffaele Arcangelo, invocato anche per unirsi con il consorte giusto.
          Bene, spesso ho constatato come si tratteggi poco il dovere per gli sposi di essere una gioia per l’altro, e spesso il matrimonio è vissuto malissimo, al chiudersi delle porte di casa le persone danno il peggio, e specie nelle società patriarcali, come la sicilia, gli uomini hanno fatto abuso del loro ruolo di guida affidato dal Signore.
          Infatti si dice “donna allegra”, ad una donna non proprio santa. Cioè il dono dell’allegria usato per descrivere una persona viziosa?
          Donna baffuta sempre piaciuta?! De gustibus..
          Poi, si finisce con avere Santa Rita da Cascia invocata come custode di tutti i matrimoni (perchè non si spiega che si lavora al miglioramento di sè, quando ci si sposa, tanto con l’indissolubilità il crocifisso/la crocifissa non può scappare), pur tuttavia pochi conoscono i santi protettori degli uomini con spose che danno dispiacere. Come mai?
          Ecco perchè la coppia Beato Carlo D’austria/Serva di Dio Zita Borbone Parla mi piace molto. Perchè è il modello di sposi che si aiutano ad andare in paradiso, rendendo la vita dell’altro un paradiso ogni giorno.

        • Rosa Rita La Marca ha detto:

          Siamo tutti speciali ed unici, eppure si incontrano anime affini in alcuni aspetti. Certamente, in questo caso, forse l’amore alla ricerca della verità.

        • Rosa Rita La Marca ha detto:

          Ho una profondità di giudizio ben più alta. Per cui delle incomprensioni possono essere placate. Rispetto la sua volontà, ma lei si senta sempre libera di esprimere il suo contributo quando e come vuole perchè per me le persone non si cacciano come pattume da scartare al primo inconveniente. Specialmente se poi vogliamo correggere la poca tenerezza altrui.. 😀 😀 😀

          • MARIA MICHELA PETTI ha detto:

            Infatti: non mi sono mai proposta in veste di “correttore”, men che meno di chi pretende di insegnare la “tenerezza” ad altri. Mi permetto di farle notare che non sono mai stata con la ramazza in mano, se non in casa mia per le pulizie di ordinaria amministrazione.
            Avevo rilevato una stortura e lei ha pensato bene di impartirmi lezioncine ad ampio spettro… Se permette… sottolineo contraddizioni con cognizione di causa… ne ho pure ben donde… e, d’altra parte, lo fanno tutti su questo blog,
            Preso atto della “benevola concessione” di esprimere liberamente il mio pensiero, concludo rimandando al mittente l’ultima sua subliminale “correzione”.