Mascarucci: Fuori dal Coro anche con Bergoglio. Onore a Mario Giordano.

2 Ottobre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, Americo Mascarucci ci offre questa riflessione su un programma che spicca nel panorama televisivo italiano (che non vogliamo definire per pietà), e cioè Fuori dal Coro di Mario Giordano. Buona lettura.

§§§

 

Ma

Meno male che Giordano c’è. Eh sì, perché è la prima volta che un programma televisivo si occupa di questioni vaticane uscendo dalla logica della narrazione filo bergogliana a senso unico, che ormai unisce i media mainstream, come ha fatto martedì scorso Mario Giordano con il suo “Fuori dal Coro”. Per altro dando voce al nostro Marco Tosatti e a Riccardo Cascioli, che hanno rotto l’alone politicamente corretto che regna intorno al governo della Chiesa.

Per la prima volta non abbiamo sentito parlare del Vaticano come di un lurido covo di scandali e misfatti (stile Report), dove Bergoglio, elevato a martire, è ostacolato dalle lobby interne che vogliono impedirgli di fare pulizia, lui che è santo, puro e immacolato. Uno stile comunicativo costruito ad arte per far credere al pubblico che si voglia difendere il papa dai suoi nemici, e che invece è finalizzato unicamente ad utilizzare Bergoglio per infangare la Chiesa, dipingendola appunto come indegna e corrotta (come ha dovuto riconoscere anche Avvenire criticando il programma di Raitre). Poi ci sono i portavoce mascherati nei vari tg, ma sarebbe meglio chiamarli porta-microfono, quelli pronti sempre a correre in Vaticano per intervistare Papa Francesco e fargli dire tutto ciò che vuole, senza contraddittorio e naturalmente abbellendo ogni servizio con la santificazione in vita del pontefice argentino. Mario Giordano per la prima volta non ha seguito questo schema, ha rotto un tabù, come del resto sta facendo egregiamente anche per ciò che riguarda la questione del green pass obbligatorio, andando anche qui controcorrente rispetto al resto del sistema mediatico.

E così si è potuto affrontare con maggiore obiettività il tema del complotto denunciato dal pontefice regnante. Uscendo anche qui dalla logica dei “cattivi tradizionalisti” che vogliono morto il papa, ed evidenziando invece, come ha fatto proprio Tosatti, come il collegio cardinalizio sia ormai pressoché in mano ad una maggioranza bergogliana, con porporati scelti personalmente da lui con il chiaro obiettivo di costruirsi un largo consenso. E ora sono quegli stessi cardinali che si è messo intorno, insieme ai dirigenti di Curia anche questi da lui pescati con il lanternino, a tramargli contro, o forse molto più semplicemente a preparare la sua successione. E non è certo un caso se fra i papabili sia circolato anche il nome del fedelissimo Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e indicato addirittura come possibile candidato anti-Parolin sostenuto dai cardinali asiatici, africani e da parte di quelli latino-americani. E non è certo colpa dei cattivi tradizionalisti se il segretario di Stato Pietro Parolin è stato il primo a commentare con stupore, e con una vena di ilarità, le denunce di Bergoglio sul complotto, dicendo che lui non ne sa nulla e che forse il papa ha notizie che lui non possiede. Ma quanto è credibile che un primo ministro non sappia delle congiure in atto nel “suo” governo contro il sovrano? E quando mai un segretario di stato ha potuto smentire le parole di un pontefice in segno quasi di sfida? A Francesco sembrano essere rimasti soltanto i suoi confratelli gesuiti come alleati, e non è certamente un caso se la denuncia del complotto l’abbia fatta proprio nel corso di un incontro con i membri della Compagnia, e che Civiltà Cattolica abbia poi rilanciato in pompa magna le parole del pontefice con il chiaro intento di farle deflagrare.

Ma il programma di Giordano ha avuto il merito di squarciare anche il velo di ipocrisia che regna intorno al tema dei due papi e addirittura ha in parte riconosciuto cittadinanza alle posizioni di don Minutella e del piccolo resto cattolico, evidenziando, con tanto di articoli di Andrea Cionci in evidenza, come esista chi sostiene che Benedetto XVI non si sia mai dimesso e sia ancora il papa.

Ovviamente, come tutti noi del resto, ne ha dato notizia senza sposare apertamente la posizione che, per quanto supportata da elementi concreti, è lontana dall’essere dimostrata. Così come appare assai poco credibile la tesi di un Ratzinger “prigioniero di Bergoglio” come Celestino V lo fu di Bonifacio VIII e con il fedelissimo padre George nel ruolo di carceriere. Ipotesi poco convincente, considerando che Benedetto XVI in questi anni ha continuato spesso a parlare e a prendere posizione anche in aperto contrasto con la politica di Bergoglio (vedi la comunione ai divorziati risposati, vedi i temi dell’omosessualità, vedi il celibato sacerdotale, l’ordinazione delle donne tutti argomenti su cui Francesco ha lasciato aperte le porte del dialogo e che Ratzinger ha sempre bollato come irricevibili). Ma non è questo il problema. Perché comunque la si pensi in Vaticano ci sono oggi due papi, che indossano entrambi la talare bianca, uno dei quali “emerito” in assenza di riconoscimento giuridico (dopo otto anni se ne sono accorti e stanno correndo ai ripari) che usa la firma del papa regnante e che in otto anni ha ripetuto continuamente che “il papa è uno solo” ma senza mai dichiarare esplicitamente “il papa è Francesco”.

Sulla talare bianca ci hanno raccontato che si è trattato di una scelta pratica, perché il papa emerito non possedeva più la veste da cardinale. Ma questo poteva essere convincente al momento delle dimissioni, non dopo otto anni, periodo decisamente sufficiente per chiamare un sarto e farsi cucire una talare nera. E’ stato il cardinale George Pell, non noi, a dire che sarebbe stato opportuno da parte di Benedetto XVI togliersi la talare bianca per evitare di ingenerare confusione fra i fedeli. E il fatto che a distanza di otto anni si sia deciso di affrontare il vulnus dell’istituto del papato emerito mai esistito nella Chiesa, la dice lunga su come in Vaticano si siano resi conto di dover sanare una situazione quantomeno anomala ed ambigua.

Ci diranno che è tutto normale, che è tutto a posto, che il papa è Francesco e bisogna farsene una ragione. E noi una ragione ce la siamo fatta anche se i dubbi rimangono. E con tutto il rispetto non ci sentiamo proprio di far finta di nulla. Come non siamo disposti a passare sopra l’ennesima sparata di Bergoglio sul complotto contro di lui, che puzza di bruciato nel momento stesso in cui si lancia il sasso nascondendo la mano. Mi è stato obiettato che Francesco ha fatto bene a denunciare in pubblico la cospirazione contro di lui perché ha avuto il coraggio di mettere in luce i comportamenti riprovevoli  di chi governa la Chiesa. Ma questa Chiesa è la sua, l’ha voluta lui. E non ci vengano a raccontare la storia dei tradizionalisti che complottano contro di lui, visto che nel collegio cardinalizio i cardinali conservatori sono ormai messi quasi tutti fuori gioco dall’età e dai malanni fisici. E l’autorevole voce di monsignor Carlo Maria Viganò è chiaramente una “voce che grida nel deserto” visto che ciò che sostiene è scomodo e inaccettabile tanto per i bergogliani modernisti che per i ratzingeriani, fautori di quell’ermeneutica della continuità del Concilio Vaticano II che ha lasciato proliferare il grande equivoco di un Concilio buono che ha prodotto alcuni frutti malati. Frutti che, come nel caso dell’ecumenismo hanno proliferato purtroppo anche negli anni della restaurazione wojtyliana come dimostrano lo spirito di Assisi e le controverse aperture al mondo luterano.

La verità è che probabilmente Bergoglio non ha soddisfatto fino in fondo le aspettative dei modernisti modello Kasper, Marx e compagni nell’attuazione dell’agenda progressista che era alla base della sua elezione. Un’agenda che si è limitato ad interpretare convocando sinodi dagli esiti disastrosi ma comunque insufficienti per chi voleva rovesciare la Chiesa come un calzino. O dichiarando guerra alla messa in latino e ai tradizionalisti, perseguitando gli ordini religiosi più conservatori pensando così di far contenti i suoi sostenitori. I quali hanno invece capito di aver fatto un buco nell’acqua e non vogliono aspettare che sia il Signore a liberare il trono di Pietro. Del resto chi di mafia colpisce, di mafia perisce. Di San Gallo naturalmente.

Americo Mascarucci- giornalista e scrittore

§§§




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

98 commenti

  • Maria Grazia ha detto:

    @ DOTT. TOSATTI – Oggi, dopo le h. 15,00 avevo risposto ad una richiesta che mi aveva fatto Mascarucci, vorrei sapere se è rimasta bloccata presso di Lei o se devo riscriverla in quanto non pervenuta. Grazie.

  • STREPITOSO! ha detto:

    Non posso fare a meno di ripetermi dopo l’ennesima esplosione dei commento provocata dall’inesistente faccenda del papa sì papa no.

    Strepitoso!: 10 parole sulla copertina di un libro rendono inutili tanto i fiumi di parole precedenti quanto i fiumi di parole avvenire sull’immaginifica faccenda!

    Strepitosa la sproporzione cosmica fra 10 parole che chiudono una questione e i miliardi di parole che la vogliono mantenere inutilmente aperta.

    Strepitoso! 10 parole soltanto:

    JOSEPH RATZINGER BENEDETTO XVI PREFAZIONE DI SUA SANTITA’ PAPA FRANCESCO

    Strepitoso!

    • Maria Grazia ha detto:

      @STREPITOSO – Bravo! Conciso e razionale.

      • americo mascarucci ha detto:

        Gentile Maria Grazia mi scusi, ma visto che più avanti lei dà giudizi sulla mia attività giornalistica, posso chiederle che tipo di competenza ha lei per giudicare il lavoro degli altri? O per dire che io e Cionci non sappiamo fare i giornalisti? Così per saperlo…è forse il garante dell’editoria o il presidente dell’ordine dei giornalisti? O una Matilde Serao in incognito? Poi per quanto mi riguarda la sua opinione per me ha lo stesso valore di quella della cassiera del supermercato dove vado a fare la spesa….su di me basta che faccia una ricerca su internet e troverà tutte le notizie che riguardano la mia attività professionale….c’è chi mette la faccia in ciò che fa e chi si nasconde come lei dietro una testiera

        • Maria Grazia ha detto:

          @ MASCARUCCI – Risulta che Lei sia un giornalista on line poco conosciuto, quindi senz’altro non può dire che Lei “ci mette la faccia”! Inoltre lei dovrebbe sapere bene che i lettori hanno più competenza nel giudicare un giornalista che l’Ordine dei giornalisti o il garante dell’editoria che Lei cita e soprattutto chi legge è anche in grado di verificare l’eventuale rispetto o meno del codice deontologico di appartenenza. Lei afferma che la mia opinione , per Lei, “vale quanto quella della cassiera del supermercato” ma allora perchè è così desideroso di conoscerla? Le sembra coerente il suo comportamento? Lei afferma che io, scrivendo su blog, “non ci metto la faccia” Lei, forse, invece, ce la mette? Non l’ha ancora capito che chi scrive in un blog non può metterci la faccia? Glielo devo spiegare io? Se poi l’indigna così tanto il fatto che chi scrive non può apparire, Le do un suggerimento: abbandoni questo blog, solo così il problema che l’angustia …. E’ RISOLTO!!!!

    • alessandro ds ha detto:

      Se è strepitosa la copertina del libro, guardate questo video dove Benedetto XVI insieme a Bergoglio lo chiama per ben 10 volte “Santo Padre” Con la sua stessa voce.
      Santo padre… Grazie santo padre… Ecc ecc.
      https://m.youtube.com/watch?v=8tWli4is0pI

      • Maria Grazia ha detto:

        @ ALESSANDRO DS – Il Suo è un contributo importante a favore della verità, purtroppo per coloro che, comunque, si ostinano a non voler vedere, qualunque prova è inutile.

  • wisteria ha detto:

    Ottimo articolo e dibattito interessante. Mi faccio però delle domande: se Bergoglio non è vero Papa, chi ha il potere di deporlo? Se Ratzinger è ancora papa, chi ha il potere di restaurarlo?
    Due punti non mi convincono: Viganò e i lefevbriani sarebbero fuori dalla fede, eretici, scismatici e chi più ne ha più ne metta?
    Anche se hanno ragione? Si può essere condannati a propria insaputa? Andare all’inferno perché si crede e si pratica secondo tradizione?
    Allora mi si dica che seguire i riti VO è peccato.
    Di conseguenza Bergoglio col TC avrebbe ragione!

    • alessandro ds ha detto:

      Risposta , la Congregazione dei Vescovi (che comprende anche i Cardinali) oppure Mons. Iannone Presidente del Dicastero dei testi legislativi e i tribunali vaticani, che avrebbe già dovuto d’ufficio aprire un’inchiesta in automatico, alla prima segnalazione o lamentela o dubbio, avrebbe dovuto aprire un fascicolo e portare avanti un’indagine con molta discrezione.
      Risposta 2, i tribunali Vaticani.
      Risposta 3 , la Chiesa Cattolica non condanna chi è nato dopo lo scisma, chi è nato nelle Chiese diverse, condanna coloro che hanno fatto lo scisma, o chi da Cattolico ha disertato la fede per entrare in un altra Chiesa.
      Ovvero, la chiesa non condanna i protestanti che sono nati da famiglie protestanti, e quindi sono Stati cresciuti protestanti senza avere una libera scelta o un’educazione diversa. Ma co danna coloro che lo scisma lo hanno compiuto. Anche perché le leggi della Chiesa Cattolica per poter colpire una persona, quella persona deve essere cattolica.
      Riposta 4, la ragione? Cosa è la ragione? Chi può stabilire chi ha ragione? Noi siamo la Chiesa “discente” Non dobbiamo seguire i Vescovi, i Vescovi sono la Chiesa Docente, solo i Vescovi possono stabilire la ragione o torto. Erano gli Apostoli a insegnare la fede e non i fedeli a insegnare agli Apostoli. Noi possiamo dissentire solamente se la cosa che ci vogliono inculcare è veramente troppo lontana dalla verità ed è palese che è menzogna, come la Pachamama a San Pietro ad esempio, far celebrare un rito pagano nella Casa di Dio è bestemmia. Anche se un Vescovo ci dice il contrario. Perché ognuno di noi ha il libero arbitrio e una parte di scienza e Sapienza infusa, Dio non ci ha fatto come le scimmie o i gatti.
      Risposta 5, seguire la tradizione può voler dire tutto e niente, basti pensare agli stessi Ebrei ai tempi di Gesù, la tradizione era tutto per loro, però per seguire la tradizione a modo loro, non si sono accorto che Dio li stava chiamando a una nuova alleanza, anche se di quella nuova alleanza erano Stati già avvertiti tramite le Scritture.
      Il Vetus Ordo non è peccato, e Bergoglio non ha ragione.
      Ma non confondiamo l’uomo Bergoglio, con la Chiesa Cattolica, sono 2 cose distinte. Si spera che dopo che Bergoglio finisca la sua corsa le cose si restauri non.

  • Ciance? ha detto:

    La tesi di Cionci è stata da lui esposta più volte e in più sedi, pubblicamente. Se fosse destituita di ogni fondamento, lo stesso Benedetto XVI, che sicuramente ne è al corrente, sarebbe dovuto intervenire per smentirla. Il suo silenzio è un significativo indizio in favore.

  • Gaetano2 ha detto:

    “…in evidenza un dato oggettivo…”
    i sacerdoti, quelli veri, sanno riconoscere innanzitutto il “dato oggettivo” del culto a divinità sataniche, e che chi lo compie, ovviamente non può essere papa. Se non vuole riconoscere ciò viene rispettato allo stesso modo di Giuda, che di certo era un apostolo, autentico.

    • Maria Grazia ha detto:

      @ GAETANO 2 – ” il dato oggettivo” . Lei sa bene che il dato oggettivo a cui mi riferivo è il fatto, che ha evidenziato Don Pietro Paolo che, nel suo ultimo libro, Ratzinger cita Bergoglio come “SUA SANTITA”. Poi Le può anche attribuirne il significato che vuole, ma dal momento che questo fatto è reale … IL DATO E’ OGGETTIVO!

      • Gaetano2 ha detto:

        “Lei sa bene che il dato oggettivo…”
        Certo!
        Solo, facevo osservare, che vi è un “dato oggettivo” precedente che ha influenza su quello di successivo: chi presta culto a divinità sataniche non è papa (e non e nemmeno cattolico) e i veri sacerdoti lo sanno. O mi si vuole fare credere che dei veri sacerdoti possano ammettere che un vero papa possa prestare culto a divinità sataniche (tra l’altro pubblicamente)?

        • Maria Grazia ha detto:

          @ GAETANO 2 – Questo è un altro discorso che deve avere la correttezza di affrontare con Don Pietro Paolo e non con me poichè ritengo che il Sacerdote in questione ( a meno che una persona non sia prevenuta) sia in grado di darLe tutte le risposte del caso.

          • Gaetano2 ha detto:

            Già fatto in diverse occasioni.
            E Infatti il mio non era un nuovo discorso ma solo un’osservazione che in tale contesto aveva il proprio significato

  • STREPITOSO! ha detto:

    E’ bastata la copertina di un libro per vanificare i kilometri di parole impiegate per “dimostrare” che Francesco non è il vero papa!

    Strepitoso!

    La faccenda è chiusa. Chiarissimamente chiusa. Se mai è stata aperta.

    Strepitoso!

    • alessandro ds ha detto:

      Tranquillo, troverà sicuramente qualche qualche assurdità al quale aggrapparsi. Dirà che è un nuovo linguaggio in codice massone-carbonaro e che se giri il libro in diagonale contro luce si vedrà che la scritta “sua santità” Pende più dalla parte di Benedetto 😄
      Comunque i libri sono ben 2, 2 volumi diversi, uno sull’Europa e un altro su in altro argomento. Entrambi con prefazione di Bergoglio.
      Certo, scrivere un libro e chiamare “l’antipapa anticristo per fare la prefazione del proprio libro” È ambiguo. Ma non erano nemici? Non era una tecnica per smascherare l’antipapa?.

      • Andrea Cionci ha detto:

        Sono già 3 le persone che mi scrivono mandandomi l’articolo di Petroni condito da faccine eloquenti. Vorrei suggerire a lui e a voi una nuova pista per dimostrare che Bergoglio è davvero papa Francesco. Perché non andate a guardare sul suo biglietto da visita? Forse c’è scritto proprio “papa Francesco”! Così ci tappate la bocca.

        • Maria Grazia ha detto:

          @ CIONCI – Cosa c’entra il biglietto da Visita? Non basta che Ratzinger abbia preceduto il nome di Francesco da “Sua Santità”. Non ci arriva o proprio non vuole capire?

    • Andrea Cionci ha detto:

      Non ho capito se l’intervento è ironico o se dite sul serio. Se ho capito bene, il fatto che Benedetto non si firmi più papa emerito sul libro (ma guarda?) e abbia accettato – in sede impedita – la prefazione del libro impostagli dall’usurpatore Bergoglio dovrebbe essere la dimostrazione….esattamente di cosa? Avete capito che è in sede impedita e che quindi non è libero? Avete capito che si esprime con segnali di fumo logici perché non è libero? Secondo voi poteva rifiutare a Bergoglio la prefazione? Io sono esterrefatto dalla deriva cognitiva dei bergogliani, davvero. Va bene la rinuncia al logos, ma una soglia minima di pensiero razionale dovrebbe pure restare. Mah? Credo scriverò un articolo su questo. Come quell’altro che mi dava dell’idiota perché la croce massonica che porta Bergoglio gliel’ha regalata un amico (massone) e quindi va tutto bene. Rimango esterrefatto. Il bergoglismo produce danni al cervello, ormai è ufficiale.

      • Maria Grazia ha detto:

        @ CIONCI – L’ha capito che tutto quello che Lei asserisce è suffragato da ….. niente?!!

    • Maria Grazia ha detto:

      @STREPITOSO – Per chi è onesto intellettualmente come Lei dimostra di essere, la faccenda è veramente chiusa perchè Ratzinger, oltre a sue dichiarazioni precedenti, in cui affermava che le sue dimissioni erano valide in quanto fatte in piena libertà di coscienza, ora dichiara che Sua Santità è il titolo appropriato di Bergoglio: quindi lo riconosce come Pontefice suo successore. Chi crede nell’autorevolezza di Ratzinger dovrebbe convenirne … è invece no, non si tratta, secondo Lei di ottusità mentale? Cosa c’è da difendere, secondo Lei, nel fare considerazioni opposte a quelle del Papa Emerito?

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    Sulla rotta della Chiesa c’è da duemila anni un iceberg grande come il mondo, di cui la questione su chi sia il vero Papa è la punta. Il grande bivio sommerso, sempre meno e sempre più vicino, si chiama Sacrificio, Presenza Reale. Di Dio o Mammona.

    Corpo e anima. Vita reale e vita dello spirito nella prospettiva del Dio cristiano non sono separate né opposte. La vera fede non è mai negazione della ragione, e la vera ragione non presume mai di sostituirsi alla fede.

    La chiesa di cui Bergoglio è l’epifenomeno sta puntando motori avanti tutta verso la religione umanitaria. L’agape dell’Umanità ex-Eucarestia ne sarà il logico, inevitabile e stra-annunciato compimento.
    Restare a bordo significa finire a picco negli abissi del Mondo Nuovo anticristiano e antiumano.
    Il sedevacantismo è un giubbotto che serve solo a morire assiderati nell’extra Ecclesiam.
    L’unica scialuppa di salvataggio, razionale e di fede, per chi vuol restare cattolico è l’opzione Benedetto -ancora- Papa.

    Questo per chi ancora crede, con i nostri nonni, che una cosa tanto costa e tanto vale e in Paradiso non si va in carrozza. Che quella tra Bene e Male è una scelta vera, anzi l’unica scelta veramente umana. Che “libertà” e “verità” non sono soltanto parole per fare rima nella sigla di un vecchio cartone animato ma qualcosa per cui vale la pena fare sacrifici e se necessario combattere. Che ogni essere umano -nessuno escluso- pur avendo una vita misurabile in chili, centimetri cubi di cervello e secondi di orologio, è stato creato “a Sua immagine” e tanto libero da poter decidere della sua eternità.
    E non c’è niente di più blasfemo che cercare di ridurlo a pupazzo irresponsabile, capace soltanto di scegliere se farsi tatuare in fronte o sulla mano. Forse nemmeno, quando ci produrranno nella catena di montaggio.

  • Iginio ha detto:

    Come sarebbe? Come prossimo papa la scelta sarebbe solo tra Parolin e Zuppi? Ma vogliamo scherzare? Peraltro a me non fa ridere affatto. Cercasi papa, anzi invochiamo lo Spirito Santo.

    • L' A ha detto:

      Ambedue troppo europei e troppo “caucasici” , lo Spirito Santo sarà cortesemente indirizzato, dal sacro collegio, verso una figura più “periferica”, per esempio filippina.

    • L' ALLIBRATORE ROMANO ha detto:

      Ambedue troppo europei e troppo “caucasici” , lo Spirito Santo sarà cortesemente ma fermamente indirizzato, dal sacro collegio, verso una figura più “periferica”, per esempio filippina.

      • Andrea Cionci ha detto:

        Non state ad angustiarvi, Franza o Spagna sarà sempre un antipapa perché eletto da 80 cardinali invalidi.

        • Iginio ha detto:

          Non ci siamo, non è con argomenti siffatti che si risolvono i problemi della Chiesa.

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          Glielo ho detto altre volte, le sue idee non provengono dallo Spirito Santo in quanto, se lei avesse ragione, la Chiesa non avrebbe nessun avvenire…. Lei è uno di quelli che stanno buttando le fondamenti di un’altra chiesa senza papa, che non può essere quella di Cristo…ma Dio ha altri progetti

          • Gaetano2 ha detto:

            “chiesa senza papa, che non può essere quella di Cristo”
            definizione che calza alla perfezione con Bergoglio e i suoi adepti.
            In effetti rende culto a pachamama e altre divinità sataniche

  • alessandro ds ha detto:

    Dott. Mascarucci, le rispondo più in alto perché il messaggio è lungo ed essendo la terza risposta a metà colonna occuperei troppo spazio verticale. Grazie per avermi risposto con tono pacato e non di sfida. Segno di persona aperta alle discussioni intellettualmente oneste.
    Vorrei precisare una cosa, e magari vorrei anche che lei la prendesse in considerazione e analizzasse. Come dice il padre della filosofia Eraclito “Per trovare la verità dobbiamo essere disposti ad accettare anche quello che non ci aspettavamo di trovare”.
    Sicuramente attirerà su di me le antipatie delle “ideologie contrarie”, perché di ideologia si parla, quando anche con i fogli e documenti in mano si continua a negare l’evidenza e la realtà.
    – 1° Papa Bergoglio non è un vero Papa, ma fino a quando un procedimento giuridico non lo spodesta lui è un Papa a tutti gli effetti. Se un procedimento giuridico lo dovesse spodestare, come sarebbe giusto che sia, il Card. Bergoglio si rivelerebbe per quello che in realtà è, ovvero un “Supplente/Sostituto” legittimo. Perché? :
    Ci sono 2 motivi, uno che si può provare è uno che non si può provare anche se sappiano che è vero. (1) è stato eletto in un Conclave invalido, dove è certo al 100% e facilmente visibile e dimostrabile che c’erano persone che non avevano diritto al voto(pseudo Card. Kasper) che in quanto scomunicato già da quando era sacerdote ha ricevuto l’ufficio di cardinale invalidamente, infatti per ricevere validamente un ufficio bisogna essere in comunione con la Chiesa Cattolica e professare al 100% il “Credo Apostolico e Niceno-Costant.” L’essere in comunione con la Chiesa Cattolica non deriva dal solo Battesimo, ma dal professare integralmente il “Credo Cattolico” Senza respingere nemmeno un solo punto. (Come ci insegna il Diritto Canonico) il Card. Kasper sono 30 anni che ha l’assoluto divieto di occupare uffici.
    Porta avanti il suo ufficio di Cardinale solo per la legge “supplet Ecclesia” Che non gli da i pieni poteri dell’ufficio, lui diventa solo una specie di “sostituto/supplente dell’ufficio”,legittima solamente i suoi atti nel momento che li pone, ma non gli da la piena potestà dell’ufficio, e per entrare in conclave e votare devi avere la piena potestà dell’ufficio, e non solo una parte.( in Conclave non si accettano sostituti dei Cardinali o deleghe a terze persone, e non possono essere presenti proprio persone che non sono li per votare) tutto questo è dimostrabile, carta canta.
    Sappiamo anche che il Conclave è invalido anche per la cospirazione della Mafia di San Gallo, sappiamo tutti che è vero, ma purtroppo non è dimostrabile, e in tribunale servono le prove incontestabili per vincere.
    Molti si domandano ” Ma allora anche Benedetto non è un vero PaPa? La risposta è che Benedetto è un vero Papa, perché per mettere in discussione la validità del Conclave di Benedetto c’erano 5 anni di tempo dal giorno delle dimissioni. Passati questi non si può più mettere in discussione quel Conclave, perché il presunto reato/sbaglio non è più in corso da più di 5 anni. Mentre quello di Bergoglio è ancora pienamente in corso. Quindi il Conclave di Benedetto è valido perché è scaduto il termine di impugnazione, mentre quello di Bergoglio no.l, di può ancora impugnare perché è ancora in corso.
    – 2° Papa Benedetto XVI, che io amo, lo ha detto in tutte le lingue del mondo, in mille affermazioni, che lui non è più Papa è che le sue dimissioni sono valide. Addirittura accusando le persone che ” Speculano sulla presunta invalidità delle sue dimissioni” ( ma a quanto pare c’è chi fa finta di non vedere, per ideologia)
    – 3° anche se le dimissioni fossero Invalide per come sono state formulate, tuttavia “LA LEGGE DICE” Che l’unico che può impugnare è Benedetto XVI è non io o il dott. Cionci o terze persone , è che fino a un procedimento giudiziario che ne stabilisce l’eventuale invalidità, partito sempre dal diretto interessato, sono considerate valide. È che chi è stato eletto successore è un Papa a tutti gli effetti, e se in giorno si scoprisse che non è così, il Papa eletto non legittimamente gode comunque della “Supplet Ecclesia”, qui di tutto ciò che ha fatto in quel periodo è tutto riconosciuto e legittimo, anche se non ha la piena podestà dell’ufficio i suoi atti sono validi, in quanto per emettere quegli atti non serve essere in piena podestà dell’ufficio ( come invece è per la presenza in Conclave, in Conclave non si accettano sostituti dei Cardinali o deleghe a terze persone, mentre gli batti del Papa possono essere delegati anche a persone terze, basti guardare la figura del “Camerlengo”)
    I libri di legge parlano molto chiaro. (Ma a quanto pare c’è chi fa finta di non vedere anche quello che è scritto mero su bianco per ideologia)
    – 4° Mons. Viganò non è più appartenente alla Chiesa Cattolica, perché si è allontanato dalla fede. In quanto le cose che allontanano dalla fede Cattolica sono 3, Apostasia, eresia è scisma.
    Viganò è divenuto pubblicamente scismatico, in quanto condivide sia le posizioni dei Lefevbriani, che addirittura la loro compagnia è lotta contro la Chiesa è contro il Concilio Vaticano II. Voglio ricordare che la legge dice che per dimostrare che una persona abbia pubblicamente “disertato la fede Cattolica” Non serve che sia “iscritto ufficialmente” A un altra Chiesa o Setta, ma basta che lo sia “De Facto”.
    Un Cristiano che diventa Mussulmano o Buddista, anche se non comunica di esserlo diventato, non è più cattolico ugualmente, perché di fatto è passato a un altra Chiesa/setta.
    Lo dice chiaro e tondo la legge, per disertare la fede cattolica basta semplicemente che di fatto lo si stia facendo, portando avanti le posizioni dei Lefevbriani e le loro battaglie.

    Se volete parlare di verità, bisogna parlare di tutto quello che ho appena scritto è analizzarlo nei dettagli.
    Se si omette anche uno solo di questi punti, allora Bergoglio non è l’unico a fare narrazioni mistificate.

    • americo mascarucci ha detto:

      Mi scusi Alessandro se le rispondo soltanto adesso ma ho voluto rileggere a fondo il suo commento per evitare fraintendimenti o equivoci. E la ringrazio per la sua obiettività….quando le critiche sono fatte in modo ben argomentato e intelligente come fa lei, è un piacere dialogare e confrontarsi….condivido tutte le sue considerazioni e infatti io, come anche Tosatti, Valli e tanti altri cattolici critici con l’attuale pontificato, nonostante segua con grande attenzione il lavoro di Cionci e discutea anche le posizioni di don Minutella, non sono convinto della tesi delle dimissioni invalide…ma come lei ne discuto senza sposare pregiudizialmente una posizione e vorrei che su questo,anche da parte della Chiesa, vi sia una parola definitiva…..non mi trovo d’accordo sull’ultimo punto ovvero la scounica di Viganò. Forse lei ha notizie che io non possiedo ma non mi risulta che l’ex nunzio negli Usa vada a celebrare le messe con i lefebvriani….che possa discutere con loro e magari sostenere alcune loro tesi non ne fa automaticamente un seguace di Lefebvre….ma ripeto, forse lei ha notizie che io non possiedo….anche perché se la critica al Concilio Vaticano II è un motivo di scomunica allora sarebbero di fatto scomunicati i vari Ottaviani, Siri, Ruffini, Biffi che hanno più volte criticato, anche pubblicamente, il Concilio Vaticano II giudicandolo un errore……

      • Alessandro ds ha detto:

        Su Viganò lo dissi anche lo scorso anno, fornendo le prove tangibili ed incontestabili, che è stato colpito da un tipo di scomunica che può togliere solo la Santa Sede.
        Quando ho fornito le prove delle mie affermazioni molti utenti mi si sono scagliati contro, nonostante le prove incontestabili. E il dott. Tosatti mi ha censurato perché ha detto il suo Blog “non è uno scomunicatoio”. Ora non so se il dott. Tosatti me lo lasci passare, spero di si. Non voglio essere offensivo nei confronti di Mons. Viganò, che all’inizio stimavo molto. E sperando che lei lo veda dopo 2 dal dibattito.

        Mons. Viganò lo scorso anno è stato colpito dalle scomuniche dei decreti ex cattedra di San Pio X contro il modernismo (lamentabili sane exitu art. 6 e Praestantia Scrittura) per esattezza lo scorso anno Mons. Viganò scrisse pubblicamente e anche tramite mezzi di informazione al giornalista Sandro Magister al blog “settimo cielo” (e non solo in quella), e oltre ad accusare Papa Benedetto a motivo della sua opinione sul Concilio Vaticano II (cosa assurda dire che Benedetto non insegnasse la sana dottrina) promosse idee Protestanti-Moderniste, uscendo totalmente fuori dagli. Insegnamenti della Chiesa Cattolica e violando i decreti di Papa San Pio X.
        Lamentabili sane exitu art. 6. È venendo colpito dai loro Anatemi è scomunica.

        Questo in che modo accadde? Mons. Viganò cercava di far entrare per forza dei Laici in cose dove la Chiesa vieta che debbano entrare, e cercava di “costruire un’autorevolezza e accreditare e spingere dentro la mischia dei Laici, come se fossero dei Vescovi”, questo perché quei laici facevano parte di quelle associazioni che lo stavano sostenendo, e allora volevano anche essi la loro fetta di potere e di voce in capitolo.
        Ma è una cosa da Protestanti-Modernisti, non da Cattolici, una cosa proibita è vietata che i Laici possono dare le loro opinione o avere voce in Capitolo sulle decisioni dei Sacri Concili della Chiesa, anche se sono competenti. È vietato.

        E Mons. Viganò disse questa frase e insegnamento eretico è condannato dalla Chiesa. Disse:
        – Nondimeno, in una disputa rispettosa tra ecclesiastici e laici competenti, non mi pare sia inappropriato sollevare problemi che rimangono a tutt’oggi irrisolti, primo fra tutti la crisi che affligge la Chiesa a partire dal Vaticano II – (quindi Mons. Viganò che è giusto che i laici “discenti” Entrino in dibattito è dicano la loro opinione su un Sacro Concilio della Chiesa con i Vescovi “docenti”, in modo di parlare dei problemi è magari anche risolverli insieme con le loro opinioni)

        Il decreto di San Pio X art. 6 che lo condanna dice, Sia condannato chiunque afferma che:
        – Nella definizione delle verità, la Chiesa discente e la Chiesa docente collaborano in tale maniera, che alla Chiesa docente non resta altro che “ratificare/riconoscere/accettare” le comuni opinioni di quella discente.- (ratificare/riconoscere/accettare, in latino sancire, inteso come riconoscere in maniera finita, accettare le opinioni dei fedeli in maniera finita)

        Lettera di Viganò a Magister dove c’è la frase e l’insegnamento eretico condannato dalla Chiesa.
        https://www.google.com/amp/s/conciliumvaticanumii.wordpress.com/2020/07/07/vaticano-ii-mons-vigano-risponde-alle-accuse-di-magister/amp/
        Decreto lamentabili sane exitu art. 6 che condanna l’insegnamento eretico.
        http://www.museosanpiox.it/sanpiox/enc10.html
        Questo decreto ex cattedra afferma che chiunque viola il decreto Lamenta bile sane exitu viene scomunicato all’istante senza bisogno di dichiarazioni o procedimenti ulteriori, e che questo tipo di scomunica può essere tolta solo dalla Santa Sede.
        https://www.vatican.va/content/pius-x/it/motu_proprio/documents/hf_p-x_motu-proprio_19071118_praestantia-scripturae.html

  • Carlo Tommasi ha detto:

    Perché 𝐆𝐄𝐒𝐔’ ci ha detto:
    《Io sono la Via
    la Verità
    e la Vita》?
    Per evitarci di impazzire
    nel cercare la Verità,
    di cui abbiamo fame e sete,
    nelle oscure vicende umane
    con le nostre povere forze.

    Solo 𝐂𝐑𝐈𝐒𝐓𝐎, la Vite,
    sazierà questo Sacro Tormento,
    ma solo dei suoi tralci!

    𝑰𝒍 𝑺𝒂𝒄𝒓𝒐 𝑻𝒐𝒓𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐:
    https://carlotommasi-natipercredere.blogspot.com/2017/09/il-sacro-tormento.html

    𝑰𝒍 𝑩𝒖𝒐𝒏 𝑷𝒂𝒔𝒕𝒐𝒓𝒆:
    https://carlotommasi-natipercredere.blogspot.com/2014/09/il-buon-pastore.html

  • Roberto Donati ha detto:

    Sono sempre più incline a pensare che Andrea Cionci sia nel giusto e ci segnali l’urgenza di prendere atto di questo fatto, che Benedetto XVI abbia prodotto una rinuncia invalida. Rimango tuttavia nel dubbio se mi domando il perché di questa sua strategia. Se gli veniva impedito di governare non poteva rivorgere un messaggio al Collegio cardinalizio, dove non erano pochi i suoi estimatori e sostenitori? Che cosa veniva minacciato di tanto dirompente per la Chiesa, da richiedere una strategia come quella di telefonare ai carabinieri per ordinare una pizza?

    • Andrea Cionci ha detto:

      Una buona obiezione e rispondo volentieri. Il paragone con la pizza era solo per far capire la comunicazione in sottotesto dato che ci sono persone con enormi difficoltà a comprendere questo banale concetto. Benedetto, con la declaratio finta rinuncia-vera sede impedita, ha “antipapato” chi lo voleva estromettere e chi gli si è ammutinato: ha dato loro un falso bersaglio, una “polpetta”, rinunciando al ministerium, e quelli hanno abboccato in pieno. Così Benedetto ha creato un antipapato e uno scisma. A lui non interessa la sede, a lui interessava che la Fede fosse salvata in purezza e che si separassero i credenti dai non credenti come ha detto nell’ultima intervista all’Herder Korrespondenz. Lo ha già fatto, ha già vinto e la chiesa sta già rinascendo dalle catacombe, vedasi piccolo resto e le messe clandestine una cum Benedicto.. Tutto il gioco è capire ora se la vera chiesa debba rinunciare alla sede o debba riprendersela. Per ora andiamo maluccio. Sicuramente continuare a dare addosso a BXVI accusandolo di modernismo è la strada per mettersi un cappio al collo e garantire la successione antipapale di Bergoglio. Noi lo diciamo, poi ognuno si prendere le sue responsabilità davanti alla storia e davanti a Dio.

    • Maria Grazia ha detto:

      @ ROBERTO DONATI – Per liberarsi dai dubbi basta leggere le dichiarazioni dell’interessato, cioè Ratzinger, occorre andare alla fonte. Benedetto XVI interpellato dal giornalista de “La Stampa” Andrea Tornielli in data 27.02.2014 dichiara che non c’è il minimo dubbio circa la validità delle sue dimissioni e ” le speculazioni in proposito sono semplicemente assurde” in quanto come aveva già specificato precedentemente la sua rinuncia è stata semplicemente dovuta a ragioni d’età ” ingravescente aetate”. Inoltrel nel febbraio del 2013, una volta dimessosi, aveva dichiarato, dal balcone di Castel Gandolfo, di non essere più ” Il Pontefice Sommo della Chiesa Cattolica” . Nel suo ultimo libro, sulla copertina, chiama Bergoglio col titolo di Sua Santità, titolo che invece, sempre sulla stessa copertina non attribuisce a se stesso. Bergoglio può non piacere come Papa ( e a me non piace) ma se una persona così autorevole come Ratzinger fa così illuminanti dichiarazioni, chi lo può contraddire?

  • alessandro ds ha detto:

    Non centra nel contesto dell’articolo in questione, ma Volevo segnalate che mi è appena arrivata una mail che riguarda una conseguenza del commissariamento di CL degli ultimi giorni, e di questo sono veramente dispiaciuto.
    Mons. Negri ha deciso di sciogliere la scuola di fraternità San Tommaso Moro a seguito del commissariamento. Ufficialmente dice che non ha più le forze ed vecchio, ma la decisione di “sciogliere” Invece di passare il testimone a un uomo di fiducia… Beh, non c’è bisogno di commenti.
    Ecco la mail.

    Mons. Luigi Negri Arcivescovo Emerito Ferrara – Comacchio – http://www.arcivescovo@luiginegri.it – 20139 Milano

    Milano, 1 ottobre 2021
    Carissimi amici,
    grato al Signore per avere potuto, nel corso di questi anni, servire il
    Movimento di Comunione e Liberazione e la Chiesa anche attraverso la guida
    della Scuola di Comunità «San Tomaso Moro», vi comunico che, non potendo
    più garantire un impegno continuativo e stabile, a causa dell’avanzare
    dell’età e dei connessi problemi di salute, ho deciso, dopo essermi a lungo
    confrontato con gli amici con i quali ho condiviso tale responsabilità, di
    sciogliere questa Scuola di Comunità.
    Ricordando a tutti che la Scuola di Comunità serve per approfondire il mistero
    di Cristo, giorno dopo giorno, nell’inesorabile fluire del tempo e delle
    circostanze, cioè è uno strumento per entrare sempre più nel vivo della
    Presenza del Signore che ci ha coinvolto e affascinato attraverso il
    Movimento, al quale ciascuno di noi è chiamato a contribuire in modo creativo
    e significativo, vi invito a continuare tale lavoro insieme a chi ritenete possa
    maggiormente aiutarvi nel proseguire il vostro cammino.
    Vi benedico di cuore!

    + Mons. Luigi Negri
    Arcivescovo Emerito di Ferrara-Comacchio

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Non discuto sui motivi di salute che non conosco. Sull’età vorrei dire che, nella Chiesa, uno del 1941 non è poi del tutto da buttar via, visto che Bergoglio è del 1936. E poi, che cosa dovrebbe fare un fedele del 1930 come me? Buttarsi dal balcone?

      • Andrea Cionci ha detto:

        Perdonatemi: continuate ad angustiarvi per cose che non esistono. Nulla di quanto fatto da Bergoglio in otto anni esiste, in quanto egli non è il papa, in quanto BXVI non ha mai abdicato. Quindi invece di strapparvi i capelli per questa o quest’altra cosa perché non puntate al vero obiettivo? C’è come un gusto malsano e masochistico di disperarsi senza capire che è tutta una carnevalata. E’ tutto uno scherzo di Carnevale come ci ha detto il Papa QUI https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/28770635/-follie-di-papa-ratzinger-giochi-di-parole-per-dire-la-verita-sede-impedita-declaratio-sembra-rinuncia-ma-e-sede-impedita.html

        • alessandro ds ha detto:

          Dott. Cionci, perché io conosco il Diritto Canonico. E quello che lei afferma non corrisponde a realtà. Per questo semplice motivo. Lei può dire ciò che vuole. Ma se sui libri di legge è scritto nero su bianco una cosa, lei non potrà dimostrare che il nero di chiama bianco e che il bianco si chiama nero.

          • Andrea Cionci ha detto:

            Si vede che non lo conosce abbastanza. Certo non come Mons. Sciacca e la prof. Boni. E proprio grazie a loro possiamo affermare che:
            1) non esistono due papi, né il “papato allargato”

            2) il papa è uno solo,

            3) il papa emerito non esiste,

            4) munus e ministerium non sono sinonimi in senso giuridico.

            5) Ratzinger ha usato munus in senso giuridico, senza mai aver rinunciato a questo

            6) ha separato i due enti che però sono indivisibili nel caso del Papa,

            7) ha rinunciato pure all’ente sbagliato, cioè il ministerium. Per non parlare del differimento dellarinuncia che deve essere simultanea, della Sede doi san Pietro che non esiste, del fatto che doveva rivolgersi ai 150 cardinali che lo elessero e non agli 80 del concistoro…. etc etc https://www.byoblu.com/2021/09/08/papa-antipapa-inchiesta-1/

        • Maria Grazia ha detto:

          @ CIONCI – Se stima così Benedetto XVI perchè non rispetta le sue dichiarazioni circa la validità delle sue dimissioni dovute solamente per ” ingravescente aetate” e considerato che, sulla copertina del suo ultimo libro Ratzinger, riconosce a Bergoglio il titolo di “Sua Santità” perchè non ammette che le Sue affermazioni non corrispondono al vero? Cosa ci perderebbe se si adeguasse alle dichiarazioni di Ratzinger? Si ritiene forse più autorevole dello stesso Papa Emerito?

        • Maria Grazia ha detto:

          @ CIONCI – Carnevalate sono le Sue dichiarazioni là dove contraddicono, senza alcuna dimostrazione, ciò che, con autorevolezza, dichiara lo stesso Ratzinger.

      • alessandro ds ha detto:

        Infatti, la scelta di sciogliere la Scuola di Comunità San Tommaso Moro legata a Comunione e Liberazione, pochi giorni dopo commissariamento di CL, non lascia spazio a dubbi.
        Ovviamente dice che lascia per l’età e non per il commissariamento. Ma come detto prima, se il problema è l’età non si scioglie la Scuola San Tommaso Moro, ma si passa il testimone…. Lui invece ha proprio chiuso i battentibattenti invece di passare il testimone. Pochi giorni dopo il commissariamento.

  • alessandro ds ha detto:

    Però c’è da fare un appunto su un concetto espresso da Mascarucci. Mons. Viganò non è “una voce che grida nel deserto”, Mons. Viganò ha sempre avuto l’appoggio è il supporto di tutte le associazioni ultrà cattoliche è di tutti i giornalisti e blog di matrice anti-bergogliana.
    Infatti ogni volta che Mons. Viganò negli ultimi 3 anni starnutisce o tossisce, il giorno dopo è su tutti i blog o giornali tradizionalisti.
    Questo lo dissi già 2 anni fa, che Viganò stava portando avanti con le associazioni americane ultrà cattoliche un’opposizione politica, faceva l’alterego di Bergoglio, avevano fatto diventare la salvezza della chiesa e delle anime una “cosa nostra”, facendo proteste solo per personaggi di Élite, scartando i fedeli e tirando in causa solo le associazioni di Élite, come se la chiesa fosse solo la loro.
    Non accosti Mons. Viganò alla figura di Elia, perché è una bestemmia.

    • Americo Mascarucci ha detto:

      Mi riferivo alle istituzioni ecclesiastiche…..e’ ovvio che tutti noi seguiamo monsignor Vigano’ e lo sosteniamo. Ma lei sa perfettamente che Vigano’ esce dallo schema Bergoglio vs Ratzinger e questo non gli viene perdonato

  • Borghese pasciuto ha detto:

    Ho intravisto quella puntata e l’unico commento che mi viene da fare è: una volta c’era Sergio Zavoli, oggi ci sono Giordano, Tosatti e Cionci. Non sono proprio sicuro di meritarmi tutto ciò.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Caro Borghese Pasciuto, neanche noi ci meritiamo spettatori come lei. Ma che ci vuol fare! Pure le formiche hanno la tosse, e lei ha le televisione, almeno vede le figure. Non cerchi di capire, si fermi a quello.

      • Andrea Cionci ha detto:

        Il problema è oggi infatti tutto dovuto a quei borghesi pasciuti che la domenica dopo la messa devono comprare le pastarelle dopo aver fatto la comunione una cum antipapa Francisco. La colpa non è di Bergoglio che, poveretto, sta affrontando dei rischi spirituali enormi per portare avanti la sua missione, la colpa è dei borghesi pasciuti che non accendono il cervello, non leggono, non studiano perché altrimenti la loro ignava tranquillità verrebbe turbata. La borghesia pasciuta è una dimensione dell’anima. Grazie per essersi presentato.

        • Veronica Cireneo ha detto:

          Borghese pasciuto: un nome, un destino…

        • Veronica Cireneo ha detto:

          Borghese Pasciuto: un nome… un destino

        • alessio ha detto:

          Sono chiare e trasparenti le
          acque poco profonde .
          ( John henry Newman
          Grammatica dell’assenso ).

          Quando qualcuno ci racconta
          che la verità è limpida , come
          nei pensierini di questo pontefice
          e dei suoi ultras , non possiamo
          fidarci ,ben sapendo che la
          verità ama nascondersi nel
          fondo ,lontana dalla superficie
          dei ragionamenti borghesi .
          Sono contento che dalla
          nostra parte abbiamo
          Tosatti , Mons. Viganò e
          Cionci , che ci danno le
          coordinate per non farci
          fregare dalla propaganda ,
          che dappertutto sta
          piazzando nelle pubblicità
          immagini di rivoluzione ,e
          nei telegiornali falci e
          martello , seppure nelle
          manifestazioni per difendere
          i diritti degli operai ,che non
          meritano questa manipolazione.
          Se a qualcuno non stà bene
          ciò che legge sul blog
          può sempre scrivere al
          giornale dei vescovi .

      • Veronica Cireneo ha detto:

        @Tosatti:
        Se servono i disegnini mi offro 😀😀😀

  • Andrea Cionci ha detto:

    Eccellente articolo Americo! Finalmente si sta uscendo dalla narrazione zuccherosa e fantascientifica. La faccenda del complotto per togliere di mezzo Bergoglio è palesemente una strategia distrattiva per occupare le pagine dei giornali ed evitare che si concentrino sulla Magna Quaestio, purtroppo evitata anche da Mons Viganò. E’ tutto molto più semplice di quanto si pensi: Benedetto conosceva i suoi polli e, costretto a dimettersi, ha fregato i suoi nemici con una dichiarazione che non è una rinuncia. Quindi LI HA ANTIPAPATI. Espunti per sempre. Fuori. Ciao ciao. Ci sono stati una 40ina di antipapi nella storia della Chiesa. Non è che stiamo parlando dello sbarco degli alieni. Quanto dobbiamo aspettare prima che si prenda in mano la questione come merita?

    • Americo Mascarucci ha detto:

      Quello che Giordano ha mostrato caro Andrea e’ gia’ tanto visto che a Mediaset hanno provato gia’ a farlo fuori per dare spazio agli scalmanati come l’oscuro Brindisi che strepita, urla e inveisce contro chiunque si permetta di contestare il governo Draghi e la politica vaccinale. I cani sciolti come Giordano danno fastidio.e non aspettano di meglio che toglierlo di mezzo per uniformare l’informazione mediaset all’ecumenismo berlusconiana. E I tg Mediaset, il Tg5 su tutti sono uniti alla narrazione bergogliana. Giordano non poteva andare oltre ma il fatto che abbia toccato argomenti proibiti seppur di striscio e’ gia’ una rivoluzione

      • Veronica Cireneo ha detto:

        La circostanza di Benedetto 16′ è l’enigma del millennio.

        Davvero un rebus.

        Se non fosse stato per segugi di razza, come l’investigatore intuitivo: dottor Cionci che ha offerto una Interessantissima chiave interpretativa, sarebbe rimasta solo la tristezza di dover accettare come papa un bestemmiatore, cosa che appunto non può proprio essere.

        Qualunque indagine fortunata per l’interpretazione del rebus non può che partire da questa solidissima e inequivocabile base.

        Buon proseguimento dottor Cionci.
        La seguiamo.
        Grazie

        • Andrea Cionci ha detto:

          Grazie troppo gentile, ma altri sono venuti prima di me e hanno pagato molto salato. Veri martiri, io sono solo uno scrivano. Dovremo ridare loro tutto quello che si meritano anche se per ora non possono essere nominati perché sennò scatta il rifiuto emotivo. La cosa patetica è vedere degli organi di stampa che, una volta svelata la verità, pensano che facendo finta di niente possa continuare la manfrina. Ma la storia l’hanno mai studiata a scuola? La verità si impone da sola, è una specie di carro armato che stritola tutto. Ormai il finale è stato spoilerato, cosa sperano di continuare a tenere celato? Mah. Non li invidio.

    • baitte ha detto:

      Buonasera dott. Cionci,
      è possibile che Benedetto XVI dicendo “Speculazioni circa la INVALIDITA’ della rinuncia sono semplicemente assurde” intendesse assurdo disquisire sulla invalidità dandola per assodata? Forse sarebbe stato diverso se avesse detto “Speculazioni circa la VALIDITA’ della rinuncia sono semplicemente assurde”?

      • Andrea Cionci ha detto:

        Caro Baitte, lei è giustamente entrato nel “mood” di come bisogna decodificare il codice Ratzinger. Ma di solito lui è più “Pulito” e logico nel suo codice. L’intervista a Tornielli è stata da me decrittata completamente qui. https://www.byoblu.com/2021/09/23/papa-antipapa-inchiesta-14/ L’invalidità della rinuncia non può essere messa in discussione perché lui certamente ha rinunciato al ministerium, al suo esercizio pratico. Chi mette in dubbio questo dice un’assurdità. Il punto è tutto lì: le dimissioni sono dimissioni dal potere pratico, non dal titolo. Si legga l’articolo… è molto godibile vedere come ha burlato Tornielli.

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      Ironia della sorte: uno, che si chiama veramente “Riccardo” e che forse non è sicuramente cattolico, scrive:” Bene: il 16 settembre scorso “L’ex-Papa” Joseph Ratzinger (il termine “Emerito” ai conservatori non piace) è uscito allo scoperto ed ha finalmente confermato in modo definitivo che, ovviamente ed inevitabilmente, l’unico Papa è Francesco. Nel suo ultimo libro infatti, dal titolo “La vera Europa – Identità e missione”, in copertina definisce:

      – sé stesso come “Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”

      – Bergoglio (al quale ha affidato l’introduzione del libro) come “Sua Santità Papa Francesco”.

      Ecco che Ratzinger ha così chiuso per sempre il sipario su quel macabro “teatrino”, dove andava da tempo in scena quello squallido e mal recitato spettacolo dal titolo “Il Piano B” (Roccardo Petroni, ildolomiti.it)

      • Americo Mascarucci ha detto:

        Eccolo qua il difensore d’ufficio di Bergoglio. Era preoccupato che non si fosse fatto ancora vivo

        • Maria Grazia ha detto:

          @ AMERICO MASCARUCCI – Un po’ di rispetto per un Sacerdote che, del resto, non ha fatto altro che mettere in evidenza un dato oggettivo: Ratzingetr, nella copertina del suo ultimo libro presenta Bergoglio come “Sua Santità” . Le dà così fastidio?

          • americo mascarucci ha detto:

            Gentile signora, mi spiace per lei, ma io non porto nessun rispetto nei confronti di un sacerdote che si è pemesso più volte di scrivere che il problema non è Bergoglio, Pachamama, i sinodi e tutto quello che abbiamo visto in questi otto anni, ma siamo io e Cionci che danneggiamo la Chiesa attaccando il papa e facendo scappare i fedeli. Quindi se a lei piacciono questi sacerdoti se li tenga pure ma poi evitate di lamentarvi scrivendo che “satana regna nella Chiesa”. Si faccia pure benedire dal suo amato sacerdote, ma legga bene la risposta di cionci e veda a chi si ispirano questi difensori d’ufficio di Bergoglio nel sostenere le loro tesi

          • Gaetano2 ha detto:

            È finito sopra ma volevo metterlo qui.

            “…in evidenza un dato oggettivo…”
            i sacerdoti, quelli veri, sanno riconoscere innanzitutto il “dato oggettivo” del culto a divinità sataniche, e che chi lo compie, ovviamente non può essere papa. Se non vuole riconoscere ciò viene rispettato allo stesso modo di Giuda, che di certo era un apostolo, autentico.

          • Maria Grazia ha detto:

            @ MASCARUCCI – Quanto livore! Non ho nessun problema a farmi benedire da Don Pietro Paolo. E’ un consacrato che non solo può benedire ma che trasforma anche una particella di grano nel corpo e nel sangue di Cristo, cosa che Lei non è in grado di fare. Vedo che il Sacerdote in questione esprime le sue considerazioni citando fonti della Chiesa, Lei invece a chi fa riferimento? A Cionci?

      • Veronica Cireneo ha detto:

        😂😂😂😂😂

        • Andrea Cionci ha detto:

          Quel signore, Riccardo Petroni, negatore della divinità di Cristo e pertanto giustamente apprezzato da don Pietro Paolo bergogliano, è specializzato in uscite kamikaze, come quella volta che sbandierò come prova della legittimità di Bergoglio il fatto che Benedetto gli avesse mandato le sue foto e la sua medaglia da papa STRA-REGNANTE… nel 2015. Eppure, ieri , prima del suo intervento, avevamo spiegato la sede impedita e la necessità di celarsi di BXVI con l’esempio della pizza che, pure, ritenevamo “il massimo della divulgazione”, ma evidentemente bisogna inventarsi qualcosa ancora di più immediato, magari con dei pennarelli, o dei pupazzi, o delle tavole da colorare.. Stavolta Petroni ci fa giustamente notare che il “papa emerito” non si firma più “emerito”. Quando si rinuncia al Logos ci si espone poi a queste parti.

          • Don Pietro Paolo ha detto:

            Sig. Cionci, io difendo la verità da qualunque parte provenga ed è molto emblematico che tanti giornalisti, che lei chiama “colleghi., ma che giustamente non prendono in considerazioni le sue fantastiche ipotesi, ve ne sia uno, che magari non si definisce credente, ma che non può nascondere il suo fascino per Gesù di Nazareth, smonti pezzo per pezzo le sue ipotesi e macchinazioni degni di un romanzo.giallo o di un racconto carnascialesco. E poiché quello che dice Cionci, drammatico per la sequela di alcuni, in realtà è tutta una carnavalata che spero finira con una mangiata di pizza, giudichi lei, Mascarucci se rendersi difensori o propugnatore dei suoi sospetti, come fa lei solo tra tantissimi giornalisti, o difendere il papa come dovrebbe fare un buon cattolico

          • americo mascarucci ha detto:

            Don Pietro Paolo scrive che un buon cattolico deve difendere il papa…benissimo, allora all’inferno deve starci necessariamente un girone pieno zeppo di cardinali, iniziando da Martini, Silvestrini, Lehaman, visto che costoro hanno criticato apertamente sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI con tanto di prese di distanza pubbliche come fece Lehman ad esempio sugli aborti negli ospedali cattolici…..o si va all’inferno soltanto se si critica Bergoglio?

        • americo mascarucci ha detto:

          Vedo che i bergogliani sono in seria difficoltà, dopo don Pietro Paolo è arrivata pure tal Maria Grazia a dargli manforte, che addirittura adesso ci dice che siccome don Pietro Paolo tramuta pane e vino in corpo e sangue di Cristo, allora tutto ciò che dice è giusto …..mi pare proprio che non sanno più a che attaccarsi costoro…forse gli è rimasto giusto il tram….e con questo chiudo lasciando i difensori di ufficio ad inventarsene di nuove

          • Maria Grazia ha detto:

            @ AMERICO MASCARUCCI – Senta … capisco che Lei sia venuto in soccorso del suo amico Cionci, facendogli da spalla, ma guardi che con me lei casca male! Un giornalista dovrebbe essere oggettivo ed attenersi ai fatti e mi sembra che Lei non lo stia facendo! Riservi le sue battute di spirito a chi le sa apprezzare! Io non sono arrivata dopo Don Pietro Paolo, c’ero già prima di lui e di …. Lei! Lei ha bisogno di notorietà e cerca questo blog per farsi conoscere. Il protagonista lo vada a fare altrove!!! Al mio commento Lei ha risposto con frasi fuorvianti e senza senso, senz’altro non è una bravo giornalista! Io non sono bergogliana, cerco solo la verità, cosa che invece, come dimostra Lei stesso, non Le interessa. Lei non è nè Bergogliano nè Ratzingeriano: tifa solo per se stesso! Complimenti !!!

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Non di solo Papa vive l’uomo ma anche di pappa al pomodoro.
    Siccome la pappa al pomodoro diventa sempre più rara si ricorre al Papa e alla carità pelosa che concede il perdono di tutti i peccati in cambio di tanta pappa al pomodoro. Chi ha orecchie intenda e gli altri… facciano senza.

  • Agostino ha detto:

    Mario Giordano è un ottimo giornalista oltre che un ottimo scrittore. È un vero professionista dell’informazione. Lo ritengo una persona fondamentalmente onesta. Fa il suo mestiere come lo ha sempre fatto: cercando e investigando (io lo ricordo sempre con simpatia quando in tv, da giovanissimo cronista lavorava con Gad Lerner per Raitre – Milano/Italia prima e Pinocchio poi – e anche lì il suo tratto distintivo era sempre quello di essere fuori dal coro girando in sella alla sua bicicletta sempre sul campo a intervistare e dare “fastidio” con domande scomode e sempre incalzanti). Sulla trasmissione “Fuori dal coro” che il nostro Tosatti non vuole definire “per pietà” (è una sua rispettabilissima opinione) io invece dico che è solo un format stile-Giordano che con il suo carattere “gridato” e fuori dagli schemi giornalistici conformisti attrae e cattura l’attenzione specialmente dei rassegnati, dei distratti e dei disillusi che vedono come ci sia per fortuna qualcuno che ha ancora il coraggio di “gridare” allo scandalo. Insomma una trasmissione televisiva di informazione fuori dai format tradizionali e fuori dal coro conformista del mainstream informativo. Detto questo, era ovvio che Giordano affrontasse la notizia del presunto complotto anti-Bergoglio con quel taglio, restando rigorosamente fuori dal coro, perché come dice Mascarucci le redazioni sono piene di portavoce e portamicrofoni acritici e appiattiti. Ed è vero come ha osservato sempre Mascarucci, che Mario Giordano, da vero professionista, intelligentemente non ha sposato nessuna tesi, anche se quella sostenuta da Don Minutella, da Andrea Cionci, e da un numero sempre maggiore di teologi, canonisti e giuristi, pur se apparentemente non dimostrabile (ma solo perché nessuno finora, tranne i fautori ed i sostenitori è voluto entrare nel merito) sia quella più attendibile, limitandosi a portare i fatti come rappresentati astenendosi dai giudizi personali. Ma chissà che un giorno non torni sopra l’argomento approfondendo tutti gli aspetti. La qual cosa, ne sono certissimo, in questo tempo di impostura generalizzata urterebbe terribilmente i vertici di Mediaset. Ma, tornando a bomba, tutti sappiamo che, chi di spada ferisce di spada perisce. È superfluo ribadire quanto è venuto galla da fonti autorevoli e non smentibili sulla Mafia di San Gallo e le sue trame durate più di un decennio per raggiungere l’obiettivo di installare al vertice della Chiesa uno che facesse il lavoro per così dire “sporco” che nessuno in quella conventicola aveva il coraggio di fare esponendosi in prima persona (a cominciare dal card. Martini) e quando hanno individuato il loro campione, con il suo consenso hanno fatto in modo che i piani fossero attuati. Il Santo Padre Benedetto XVI ha vissuto momenti terribili, circondato da traditori infidi e malevoli che gli impedivano di governare la Chiesa, prendendo decisioni alle sue spalle senza nemmeno informarlo, e disobbedendo ai suoi ordini snobbandolo vergognosamente. Il Santo Padre Benedetto XVI, uomo di Dio, mite, spiritualmente potente e perciò caro al Signore, ha sopportato e sofferto in silenzio quanto subiva e continua ancora a soffrire lontano dal governo materiale della Chiesa, affinché possa emergere tutto il marcio e tutta la sporcizia che c’è e con l’aiuto di Dio venga purificata e finalmente separato il buon grano dal loglio. Il Santo Padre Benedetto XVI non ha sbandierato in piazza quanto subiva, non si è mai lamentato pur avendo egli da sempre saputo grazie alla forza della sua Fede immensa che il suo pontificato sarebbe stato quello decisivo, uno spartiacque che avrebbe segnato la Chiesa con l’inizio della sua ultima prova. Bergoglio sa ed è perfettamente consapevole che la sua “elezione” è strumentale ai voleri di certi cardinali e al disegno di una Chiesa nuova e al passo coi tempi. Ormai non lo nasconde più nemmeno lui come dimostra l’intervista alla spagnola Radio Cope pubblicata il 1 settembre scorso : “Ero venuto qui con la valigetta”(facendo intendere che la sua elezione fosse totalmente inaspettata) passando per le varie sfide affrontate sempre con l’obiettivo di attuare quanto concordato dai cardinali nelle riunioni pre Conclave, tutto riassunto nella Evangeli Gaudium. “Penso che ci siano ancora diverse cose da fare, ma nulla è stato inventato da me. Sto obbedendo a ciò che è stato stabilito a suo tempo“. Avete capito bene? Sta obbedendo a qualcuno e sta portando avanti un’agenda tracciata da altri e lui non c’entra. https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2021-09/papa-francesco-intervista-radio-cope.html
    E chi saranno mai costoro che non vedono l’ora che sgombri il campo? Chissà, che abbiano già individuato qualcuno pronto a prendere il suo posto?

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Bravo!
      Non hai dimenticato di sottolineare la sofferenza pregressa e presente del santo Padre benedetto XVI.

      Avrebbe bisogno di tante preghiere e tante Sante messe, invece solo in pochi lo citano nel canone.

      Sì, papà Benedetto non è un leone, ma un agnellino mansueto sì. Molto.

      Oh, quanto assomiglia in questo al MAESTRO.
      MITE FIN SULLA CROCE.
      🙏🙏🙏💔💔💔🔥🔥🔥

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Oltre tutto, la patetica denuncia esternata dalla presunta vittima di manovre e intrighi non è certamente servita a svelare un mistero, in nome della propagandata trasparenza. Un altro dei pretesti colti al volo per parlare e far parlare di sé; un’occasione sfruttata ai fini della promozione della propria immagine, che siamo costretti a sorbirci a reti mediatiche unificate, votate alla deificazione di un personaggio mitico.
    A leggere la faccenda con disincanto, non si può non notare la differenza di stile e di personalità fra il pontefice regnante e i suoi predecessori, vittime accertate di azioni tutt’altro che leali e rispettose della figura e del ruolo del Vicario di Cristo (titolo da loro non rifiutato) e persino di attentati – nel caso di Wojtyla – e di sventate aggressioni fisiche ai danni di Ratzinger. In relazione a questi episodi è vivo il ricordo del loro modo di approcciarsi alle situazioni determinatesi, totalmente opposto rispetto all’interpretazione pubblica data da Bergoglio ai fatti che lo riguardano e alle soluzioni dai predecessori ricercate con discrezione e portate a compimento con autentica carità, mai ostentata. A tal proposito mi riferisco in modo particolare al Vatileaks 1 che si abbatté sul pontificato di Benedetto XVI.
    Infine: non si può non rilevare che il papa, a contatto diretto con persone e fonti privilegiate interne ed esterne al suo habitat, è a conoscenza fin nei minimi dettagli di tutto ciò che riguarda la sua persona, oltre che di ciò più intrinsecamente collegato alle questioni pertinenti il mandato ricevuto, che spesso e volentieri gli tornano “utili” nell’esercizio del potere, a modo suo…
    Non mi pronuncio sulla trasmissione televisiva in esame, perché non l’ho seguita.

  • laura cadenasso ha detto:

    IL MIO COMMENTO -INVIATO APPENA LETTA LA RIFLESSIONE DI MASCARUCCI- SUBITO APPARIVA COME GIA’ INVIATO. Mentre scrivo spesso faccio correzioni ma poi invio il commento…sparisce. E i miei commenti sono rari

    • Marco Tosatti ha detto:

      Non so perché. Quello che ho visto ho pubblicato.

      • laura cadenasso ha detto:

        …pure io Le ho detto quello che mi è veramente apparso sul pc. -mi creda per favore. Ricordo che -tempo addietro- Lei aveva invitato i Suoi lettori a fare presente eventuali anomalie di servizio…l’ ho fatto spinta dallo stesso motivo. Grazie comunque, NON INTENDEVO DARLE ALCUNA COLPA…

        • Marco Tosatti ha detto:

          E io la ringrazio di cuore! Queste segnalazioni sono preziose, le giro al webmaster. Grazie

        • Tonino T. ha detto:

          Provi a scrivere un commento lampo rimanendo nel campo della rete, a volte potrebbe essere un impedimento a causa di TIME OUT, tempo scaduto di aggiornamento-caricamento della pagina da cui si invia.
          Quindi se le capitasse di scrivere e modificare nella casella di testo più volte impiegando del tempo, provi a selezionare e a copiare ciò che ha scritto, aggiornarni la pagina, clicchi su rispondi, poi incolli il testo da scrivere ed invii.
          Non sono il webmaster, ma ho avuto lo stesso problema a causa del propio poco campo di rete wifi.

  • maryLù ha detto:

    forse ha ragione , me lo auguro proprio, ma lo stile un pò volutamente sguaiato e teatrale di MarioGiordano ,non si addice a cose serie , quali la triste figura di Bergoglio

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    La triste fine di ogni usurpatore…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • laura cadenasso ha detto:

    A mio parere, tutto gira intorno alla questione dell’ uomo…e dei limiti che ANIMA/no il suo essere uomo. Bergoglio è uomo, siamo d’ accordo ? Bergoglio è Sua Santità il PAPA/ Bergoglio è il Santo PADRE. Ebbene, non è beato nè santo, non è padre universale, e come papa sa PROFITTARE, potendolo fare liberamente, del potere -SOLO SUO E TOTALE- di cui dispone. Certo è che -al momento- anche lui deve cominciare a fare i conti con altri uomini che lo circondano, tutt’ altro che santi, che forse lo giudicano per quel poco che è, spaventati dai suoi metodi di comando e poco inclini ad essere rottamati…come da programma ben collaudato. La paura colpisce ancora….mentre parimenti si ripropone il VIRUS DEL POTERE

  • Milly ha detto:

    Chiarissimo! Bravo Mascarucci ottima sintesi! Grazie!