Sapri, la Spigolatrice e la Donna Sformata. Un Commento di Aurelio Porfiri.

28 Settembre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il maestro Aurelio Porfiri commenta l’ultima esternazione di follia di alcune povere creature a cui dà fastidio che la statua della Spigolatrice di Sapri abbia forma femminili. Dio solo sa che cosa avrebbero potuto dire sulla Venere di Milo, la Nike di Samotracia e Paolina Borghese del Canova. Ma, per fortuna, a quel tempo c’erano ancora luoghi adatti a curare e seguire chi avesse disturbi. Buona lettura. 

§§§

La donna sformata

Penso tutti avrete in mente, dalle reminiscenze scolastiche, la poesia di Luigi Mercantini, La spigolatrice di Sapri, ispirata alla fallita spedizione di Carlo Pisacane a Sapri nel 1857:

“Eran trecento, eran giovani e forti,

e sono morti!’ ‘
Me ne andava al mattino a spigolare

quando ho visto una barca in mezzo al mare:

era una barca che andava a vapore,

e alzava una bandiera tricolore.

All’isola di Ponza si è fermata,

è stata un poco e poi si è ritornata;

s’è ritornata ed è venuta a terra;

sceser con l’armi, e a noi non fecer guerra…”.

Alla spigolatrice in questione è stato dedicato un monumento, dallo scultore Emanuele Stifano, proprio a Sapri, alla presenza di autorità locali e del presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Sembrava tutto a posto, eppure c’è a chi il movimento non è piaciuto. È scolpito male? È brutto? È sproporzionato?

No, il problema è proprio il contrario, è proporzionato. Cioè ha scolpito una donna dando risalto alle forme femminili. Non l’avesse mai fatto! Come ci informa il Fatto Quotidiano, le donne Democratiche hanno chiesto di abbatterlo.

L’immancabile Laura Boldrini avrebbe dichiarato: “È un’offesa alle donne e alla storia che dovrebbe celebrare. Ma come possono perfino le istituzioni accettare la rappresentazione della donna come corpo sessualizzato? Il maschilismo è uno dei mali dell’Italia”.

Addirittura! Cioè l’esponente politico in questione si chiede come possono le istituzioni accettare che le donne appaiono come donne? I corpi sono sessualizzati, maschi e femmine li creò, e hanno caratteristiche proprie che spesso sono di forte attrattiva per il sesso opposto. Per le donne, avere un seno pronunciato, dei fianchi pronunciati, non è certamente qualcosa da vergognarsi, anzi per gli scienziati evoluzionisti questo indica all’uomo la maggiore probabilità di fecondità della donna, rendendola in questo senso preferibile ad altre. Ma come, ci hanno insegnato a dare retta alla scienza, ma solo quando gli pare?

La ben nota Monica Cirinnà ritiene che si tratti di “uno schiaffo alla storia e alle donne che ancora sono solo corpi sessualizzati. Questa statua della Spigolatrice nulla dice dell’autodeterminazione di colei che scelse di non andare a lavoro per schierarsi contro l’oppressore borbonico. Sia rimossa!”.

Insomma, non siamo più corpi ma idee, e il modello a cui riferirsi dovrebbe essere quello dell’androgino, la donna un po’ maschilizzata e l’uomo un po’ (ma tanto!) femminilizzato.

Lo scultore si è detto sconfortato e c’è chi ha fatto notare che quelle forme corrispondono a quelle delle donne meridionali. Solo? Quindi solo le donne meridionali sono formose? Se vi fermate a pensare per qualche minuto, senza pregiudizi, vi renderete conto della follia in cui continuiamo a precipitare, alla negazione dell’umano e di ogni cosa iscritta nel piano di Dio.

§§§




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51 commenti

  • Elisa ha detto:

    Come dice la Meloni si scandalizzano di una statua bella artisticamente parlando, e della Madonna in forma di vagina la considerano arte? Non dicono nulla?
    PS a me di politica non interessa niente, ma quando dicono una cosa giusta la condivido.
    Se questa statua è da abbattere, tutte quelle scolpite nel mondo antico, medioevo e rinascimento che dobbiamo fare? La maggior parte son tutte nude.

    • Frama ha detto:

      Forse non è da abbattere ma da cambiare l’intitolazione..
      Non c’entra niente con la “‘Spigolatrice di Sapri”.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    A parte il caso specifico e per certi versi pietoso della boldrina c’è una tendenza naturale verso una forma di cretinismo endemico … manco a dirlo di provenienza Yenkee… sorta di talebeni all’incontranrio… prima di tutto di… ragione!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • MARIO ha detto:

    A proposito di artisti, chi avrebbe immaginato che Handy Warhol…
    https://www.antoniosocci.com/il-segreto-di-andy-warhol-la-sua-fede-cattolica-e-le-icone/

    • Icaro ha detto:

      Interessante segnalazione, Mario. Anche se Socci a proposito dell’omosessualità di Warhol riferisce una frase involontariamente ironica: “Warhol non la vedeva come un problema: la cavalcò”…

  • Policleto ha detto:

    Dirò sommessamente la mia: concordo con chi trova la scultura pacchiana. Trovo l’opera di cattivo gusto e dunque artisticamente immorale non perché mette in mostra le forme femminili, ma per come le mette in mostra. Di nudi femminili (e maschili) la storia dell’arte è costellata, né si tratta sempre di nudi pudichi; ma in arte la moralità e l’immoralità non stanno nel contenuto (né, sia chiaro, nella condotta di vita dell’artista), altrimenti Perosi, tanto per citare un personaggio chiamato in causa recentemente da Porfiri, sarebbe musicista più grande di Richard Wagner, cosa che, in tutta evidenza, non è. Questa spigolatrice risponde, a mio avviso, a una concezione estetica tra l’infantile e l’adolescenziale. Le obiezioni di Boldrini e compagnia delirante sono scemenze impareggiabili, ma ciò non basta a promuovere questa povera statuetta al rango di opera d’arte.

    • massimo trevia ha detto:

      mah, a me pare una bella rappresentazione di una bella donna o ragazza! E quale posizione,a parte quelle innaturali, dovrebbe assumere?Guarda in una direzione piuttosto che in un’altra:e allora?Non credo ci si possa dare chissa’ quale significato…..e pretendere di capire chissà’ quale significato volesse darci l’autore:chi puo’ capirlo?E allora guardiamoci questa bella femmina e capiremo che anche per avere creato la donna cosi’ bella dobbiamo ringraziare Dio!!!! Io amo fin dall’infanzia l’arte e mi piace!!!!!!

    • massimo trevia ha detto:

      p.s.:Perosi e’ grande almeno quanto Gounod!!!!!!!

      • Icaro ha detto:

        Quanto Gounod? Non ho difficoltà a riconoscerlo. (Ma io avevo parlato di Wagner, del quale la somma di Perosi e Gounod fa tutt’al più una frazione).

        • massimo trevia ha detto:

          Icaro, non volare troppo alto!Certo,wagner e’ grandissimo, ma non pretendere di fare le proporzioni fra i vari geni.lo sono proprio perche’ noi non riusciamo a capire “quanto”sono grandi!Ti saluto.

      • Gian Piero ha detto:

        Questa non e’ certo un opera d’ arte ma una pacchianata .
        Non basta raffigurare realisticamente un bel sedere per fare dell’arte . in questa statua manca totalmente il senso del Vero e del Bello che sono uniti nell’ ideale platonico dell’ arte greca .

        • Icaro ha detto:

          @ Gian Piero : concordo con Lei. Mi sa che qui all’ideale si è sostituito l’appetito. E al senso del Vero e del Bello, quello del crudo e del bono… Non è, ripetiamolo, questione di braghettonismo: ci sono opere d’arte ben più sensuali di questa zingaresca ragazzotta.

  • Il Matto ha detto:

    Perché le forme femminili provocano scandalo, Non sono anch’esse una creazione di Dio, quindi da ammirare esattamente come si ammira un fiore, una montagna e quant’altro?

    Non sarà l’occhio malizioso dichi le guarda a vedervi una “tentazione”.

    E poi non v’è anche un eros contemplativo, del tutto scevro dalla carnalità animalesca?

    Il nudo o il seminudo deve per forza essere qualcosa di fronte a cui tapparsi gli occhi?

    • Frama ha detto:

      La Bibbia ci dice che Dio vestì Adamo ed Eva dopo la disubbidienza del peccato.
      Poi creò una coppia, uno a una., che diventarono famiglia
      Una donna esposta a tutti non fa famiglia ma postribolo.

  • Mark ha detto:

    La statua è bellissima!
    Ma dovevano metterla nella hall di Playboy!

  • MARIO ha detto:

    A parte i gusti estetici (da non confondere con glutei esoterici), cosa c’entra con la storia?
    Si capisce se fosse stata commissionata, per es., per i giardini della villa di Arcore…
    Per fortuna però che c’è ancora qualcuno, come Aurelio Porfiri, che dopo essersi “fermato a pensare per qualche minuto, senza pregiudizi”, sotto sotto ci ha visto il “piano di Dio”…

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

    “Il culo è lo specchio dell’anima”. Maestro Tinto Brass.

    • MARIO ha detto:

      Quindi, cara Signora, dando per scontata la bellezza della sua anima, …

      • Rosa Rita La Marca ha detto:

        Ha dato per scontato fin troppo, con questo commento fuori luogo. In considerazione che firmo tutto con nome e cognome reale, non permetto a nessuno di invadere la sfera mia intima e privata con un tono così triviale e cafone.
        Commenti pure, ma rispetti la dignità personale degli altri lettori, se ci riesce.

        • MARIO ha detto:

          Sig.ra Rosa,
          e io che pensavo di farle un complimento…
          Naturalmente nel rispetto dei canoni estetico/esoterici del da lei citato “maestro Tinto Brass”, probabilmente, a questo punto, più “fuori luogo” dei miei commenti.
          Comunque se l’ha presa come un’offesa personale, le chiedo umilmente scusa.

          • Rosa Rita La Marca ha detto:

            La mia è una citazione celeberrima di un regista conosciuto, per fare l’eco al simpatico richiamo fatto dal Porfiri, il quale sa scherzare con garbo e delicatezza senza mai parlare delle persone coinvolte nelle discussioni. Altrimenti non mi abbasserei a perdere tempo prezioso sapendo di ricevere commenti da scaricatori di porto. Non le accetto le scuse.
            Sono siciliana, per me chi non sa rispettare gli altri deve uscire per sempre e stare lontano.
            Come Tersite.

          • MARIO ha detto:

            Gentile Sign.ra Rosa,
            a me sembra che il “simpatico richiamo fatto dal Porfiri” sia piuttosto un invito a guardare anche alle forme femminili con gli occhi di Dio, non certo con quelli di Tinto Brass.
            Comunque, essendo lei sicula, oltre alle scuse le porgo anche il baciamano.
            Da uno scaricatore di porto…

  • Milli ha detto:

    Scusate, non vorrei mancare di rispetto al senso profondo della discussione, però penso che all’artista piacciano le belle donne e in particolare un certa parte anatomica,si capisce fon troppo bene, così ne è scaturita questa statua non molto vicina agli stilemi della moda ottocentesca, ma quantomeno una donna. È sessista? Un po’ sì, ma s’è visto di peggio. Sarebbe stato peggio una figura stilizzata e androgina? A voi il giudizio.
    Penso però che i media , anche quelli televisivi che ne stanno parlando, avrebbero cose molto più importanti su cui discutere e le donne si difendono in altro modo.
    Spero che dietro alla statua posizionino qualche panchina, per migliorare l’umore dei pensionati.

  • Iginio ha detto:

    Il punto è che all’epoca della Spigolatrice di Sapri nessuna donna andava in giro conciata così, con le forme in evidenza.
    Questa statua è semplicemente una pacchianata. Il fatto che, per altri versi, siano pacchiani anche i commenti di Boldrini e compagne, nulla toglie all’evidente pacchianeria di quest’opera.

  • Rosa Rita La Marca ha detto:

    La donna forte è diventato il libro principale per le donne cattoliche in Francia e in seguito in tutto il mondo.

    Riassunto: “La Femme Forte” – La Donna Forte, scritta da Monsignor Landriot nel 1862, è un’opera ispirata al libro dei Proverbi 31, che riscosse enorme popolarità nel mondo cattolico, proprio per aver messo in luce le caratteristiche intrinseche delle donne, le loro peculiarità , come la tua energia, il tuo coraggio, la tua intraprendenza nell’affrontare le preoccupazioni quotidiane; la loro resistenza ad affrontare i vortici in cui sono inseriti dalle contingenze della vita; il modo sereno in cui vive periodi di incertezza, tristezza; le difficoltà più intime che permeano il cuore e l’anima di una donna; l’imperturbabile saggezza con cui si prende cura della sua casa, delle sue faccende domestiche, dei suoi figli, del marito; ritrae quanto siano davvero speciali e forti.

  • Giorgio ha detto:

    Maestro, mi perdoni, posso perfino condividere molte delle sue idee ed essere perplesso sulla politicizzazione dell’evento, ma il problema è uno solo: la statua è di una bruttezza agghiacciante, senza vita, senza respiro, senza quel palpito che ogni opera “d’arte” dovrebbe avere. Ciò che mi fa davvero sorridere, è vedere la mano sul petto mentre si ascolta l’inno italiano e gli occhi sono fissi su un c…
    Non me ne voglia ma, col paragone delle mondine, direi (sor)riso amaro !

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Finché resterà appesa a tali parametri di riferimento, ne dovrà passare di tempo prima che la questione femminile sia indirizzata sul binario del buonsenso. Almeno questo… per l’avvio della ricerca di una corretta soluzione dei problemi ad essa correlati.

  • Milli ha detto:

    La spigolatrice potrebbe partecipare al concorso di Miss Maglietta bagnata patriottica 😎.

    • Lady Ypsilon ha detto:

      Mi associo…

      • Maria Cristina ha detto:

        Non e’ un opera d’ arte . E’ una statua -fumetto che fa venire in mente Manara, Non c’ entra nulla col soggetto rappresentato. Non farebbero certo una statua di Garibaldi nudo come il David , e con gli attributi in bella vista perche’ sarebbe ridicola . Ridicolo mettere in evidenza della “ spigolatrice” solo il fondoschiena . Non e’ una questione di femminismo ma solo di buon gusto e di buon senso,

        • Rosa Rita La Marca ha detto:

          Milo Manara è un artista.

          • Mah! ha detto:

            Be’, certo che se i parametri di riferimento sono Tinto Brass e Milo Manara, possiamo accomodarci tutti quanti nel gran boudoir della postmodernità, dove, trash per trash, tutto fa brodo, la spigola come la spigolatrice, il papa come il pappa. Mah, che tempi!

    • Rosa Rita La Marca ha detto:

      Eppure io non mi permetto di entrare sul personale mai di nessuno. Pur citando Tinto Brass, o guardando i fumetti di Milo Manara.
      Vede, molti fanno di tutto per mostrarsi santi, perchè non accettano i lati oscuri, mentre chi sa che non superiore agli altri come fosse la Madonna, alle volte è più casto e mansueto di tanti castigatori rigidi con l’ilarità altrui…
      quel cafone di cui sopra che ha commentato mi ha ricordato i vecchi missini che, senza mai avermi frequentata di persona, facevano lo stesso uso del “signora” davanti al mio nome durante le riunioni di partito. Ho la loro voce stridula da frustrati sessuali che mi ronza ancora nella memoria.. ma loro si sentono aristocratici incompresi dalla massa, loro sono i boia chi molla, loro sono traditi da fini… vittime del parlamentarismo eccetera…. loro vedono se stessi come angeli in mezzo ai diavoli.
      Ma cosa hanno sulla loro bocca ipocrita? Fango.
      Questa statua, e i commenti che sono scaturiti, mi hanno ricordato tanti infausti incontri di tanti quaquraquà.

  • Milli ha detto:

    Bei glutei , non c’è altro da dire.

    • Laico anonimo ha detto:

      Io sto con la Nike di Samotracia..

      • Milli ha detto:

        La Nike di Samotracia portava il suo chitone bagnato con molta più classe.
        La differenza tra la nudità della spigolatrice e quella della Nike, sta che entrambe mostrano un corpo seminudo, appena velato, ma la Nike mostra un corpo ideale, senza parti volutamente ipertrofiche, per scopi erotici, inoltre l’effetto bagnato non è gratuito, essendo la Nike raffigurata nell’atto di posarsi sopra la prua di una nave.

        • Icaro ha detto:

          Grazie Milli! Le sue considerazioni mi fanno recuperare un po’ di perduta fiducia nella capacità di giudizio estetico dell’italiano contemporaneo. *** Di fronte alla Nike di Samotracia, o a quella, non meno splendida, di Peonio conservata nel Museo di Olimpia, questa povera spigolatrice fa l’effetto di un romanzo della Murgia al cospetto dell’Odissea…

  • Enrico Nippo ha detto:

    La libertà di pensiero, sulla quale nessuno, almeno su questo blog, ha niente da ridire essendo il liberal-democratismo un principio “sacro”, permette alla Boldrini e alla Cirinnà di sparare le loro cavolate.

    L critica alle formosità delle donne meridionali mi sembra eccessiva. Effettivamente, in senso lato, molte donne meridionali hanno una formosità che non si riscontra in quelle. il tutto senza che ciò costituisca un motivo discriminazione fra sud e nord.

    La donna è bella ovunque.

  • Carlo ha detto:

    Curioso vedere una difesa cattolica conservatrice dell’esposizione sensuale delle forme femminili. Mi sembrava che il corpo femminile modello fosse quello della Vergine, il meno sessualizzato, le cui vesti nella rappresentazione tradizionale errano fatte apposta per non lasciar vedere nessuna forma. Per non parlare delle associazioni libidinose e peccaminose che queste immagini sempre provocano. Ma il peccato contra il sesto esiste ancora sotto il Santo Padre Francesco, il Legittimo? Canonizziamo San Hugh Hefner?

    • wisteria ha detto:

      La Madonna è certamente il modello della donna cristiana ma per le virtù e non per il look.

      • Milli ha detto:

        Ecco, appunto.

      • Frama ha detto:

        No no, anche per il look..
        Ve la immaginate a godere nel provocare il casto Giuseppe? Lei che (senza peccato originale) non era né lussuriosa né vanitosa? Dava a Dio il merito di ogni sua bellezza, ma “le grandi cose” che aveva fatto in lei l’Onnipotente non erano certo le sole natiche..
        L’ha capito pure la Boldrini che, anche se si definisce atea, “sente” di non essere solo corpo e si sente sminuita e offesa. Come darle torto?

        • Enrico Nippo ha detto:

          Certo che per inventare un collegamento tra la Vergine e la Boldrini ce ne vuole …

          • Frama ha detto:

            Tutti siamo collegati, coscientemente o no, a Dio e alla Vergine. O lei sta in una categoria privilegiata? Una buona intuizione o una giusta osservazione si deve riconoscere e accettare anche dall’avversario politico. Diceva Peppone che ” la Madonna non si impiccia di politica”

    • Rosa Rita La Marca ha detto:

      La Chiesa è definita casta meretrix.
      Noto che ci sono persone che si concentrano sul suo splendore.
      Altri vivono per beffeggiarla.
      In verità, da ciò che gli esce dalla bocca emerge cosa contiene il loro cuore.
      La Chiesa è entrambe le cose, ma dove focalizzi la tua attenzione, dice più chi sei tu, e non cosa sia la Chiesa nella sua totalità.
      Lo stesso dicasi nel parlare della Donna.
      Dai pensieri che emergono, si vede cosa c’è nell’osservatore.

  • Alessandro Vagnoni ha detto:

    Non sono sicuro che nel sud dell’800 una giovane donna si sarebbe presentata così di fronte a 300 giovanotti “giovani e forti”, emozionalmente carichi…

    In ogni caso, credo che l’uso della biancheria intima fosse già diffuso anche in quelle lande svantaggiate

    • Frama ha detto:

      All’epoca. sopra i mutandoni lunghi portavano quattro o cinque sottane… La storia è storia non c’è niente da inventare