Benedetta De Vito, in ricordo di San Rocco a Falciano del Massico.

10 Settembre 2021 Pubblicato da

(Immagine di Marco Matteucci)

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito ci ha mandato questo articolo, che parla di cose belle, e ci strappa per un momento alle abituali tristi vicende che non cessiamo di assaporare quotidianamente. Con un piccolo ricordo: quello della chiesa di Saint Roch, a Parigi, dove Manzoni visse la sua conversione.  Buona lettura. 

§§§

Danzano per le vie del Corso di città e paesi le mantelline verdi degli “Amici di San Rocco” e sono allegra presenza, il vero “green pass”, di chi, pellegrino nel mondo, come il Santo francese nel Medio Evo, vive sui passi della Trinità, sotto il caldo manto azzurro della nostra Mamma in cielo. Danzano, splendide nell’aria fresca, in attesa che, magari, qualche pittore si accorga di loro, le osservi con amore e le ritragga in fior di pennello, raccontando anche così, nel quotidiano cammino nostro e suo, la dolce devozione popolare verso l’uomo di Dio che, senza mascherina, a mani nude, nel cuore ardente d’amore per il Signore, guarì tanti dalla peste, fu onorato dal Papa, ebbe il pane dell’amore e morì, dimenticato, nella sua terra natia.

Per ora, un evviva e un grazie e stappiamo uno spumante immaginario per il sindaco Giovanni Erasmo Fava e per tutta l’amministrazione comunale di Falciano del Massico, che ha aperto cuore e casa a San Rocco, donandogli lo spazio di una nuova, bellissima, pinacoteca, che sarà inaugurata il 16 ottobre da Fratel Costantino De Bellis, motore dell’associazione e anima di tutti i fedeli del santo francese.

Eccoci, dunque, nel cuore del Casertano, in un paese che, in epoca romana, era centro economico di prim’ordine, come attestano i ritrovamenti archeologici che raccontano di ricche ville suburbane, dove, in speciali torchi, veniva spremuto dalle uve locali il vino Falerno, cantato da Orazio e amatissimo ancora oggi dai palati fini di tutto il mondo.

Eccoci, a un passo dalla Regina viarum, cioè la Via Appia, dove gli antichi romani, strappando agli aurunci il loro territorio, costruirono un paradiso in terra, che si specchia nel suo bel lago. Una terra baciata dalla bellezza divina che, nel Medio Evo, divenne benedettina. Qui monaci operosi costruirono una grande grangia. Terra poi di un santo eremita, San Martino, che divide con San Rocco il titolo delle chiese paesane. Qui a Falciano, San Rocco rivivrà nei bei quadri che raccontano la sua vita illuminata dal Signore.

Tantissimi gli artisti da tener d’occhio. Ad esempio Yuri Kuku, che ha bei quadri sacri in vendita sulla rete. Oppure Eleana Spaziani, di Sora, che fin da piccolissima, si è dedicata all’arte sacra. Poi c’è Saverio Genise, vincitore della seconda edizione della rassegna nazionale “Un dipinto per San Rocco”.

Un grazie, dunque, al paese di Falciano che apre le sue generose braccia al santo pellegrino e un grazie anche a Fratel Costantino, instancabile promotore della devozione al Santo pellegrino, amatissimo nel nostro Paese.  Si  contano, in Italia, oltre tremila tra chiese, cappelle, santuari ed oratori dedicati al terziario francescano francese, duecento settanta sono le confraternite. San Rocco è patrono di ben 1889 comuni del Belpaese. E lo stesso è per il mondo intero. Evviva San Rocco.

§§§

(Saint Roch, a Parigi)

 




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English.

Y este es el enlace al libro en español


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

*

Chi desidera sostenere il lavoro di libera informazione, e di libera discussione e confronto costituito da Stilum Curiae, può farlo con una donazione su questo conto, intestato al sottoscritto:

IBAN:  IT24J0200805205000400690898

*

Oppure su PayPal, marco tosatti

*

La causale può essere: Donazione Stilum Curiae




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

4 commenti

  • Saint Roch ha detto:

    San Rocco era di Montpellier in Linguadoca. Ebbe la fortuna di non trovarsi nella chiesa di Beziers quando i crociati per uccidere i catari probabilmente, uccisero pure i cattolici. Era la prima crociata contro i cristiani, dei difensori della vita. O gnostici. E difensori della vita.

  • Chedisastro ha detto:

    Complimenti a Marco Matteucci per la bellissima e delicatissima immagine

  • Chedisastro ha detto:

    Pare di vederlo San Rocco a mani nude e senza mascherina, coll’amorevole sorriso della sua santità sul volto, sollevare e guarire gli ammalati di peste. Essi erano Gesù che lui soccorreva e per questo guarivano, perché infatti Gesù ha detto: “Fate ogni cosa per amor mio, come se lo faceste a me”.
    È questo santo amore che il mondo ha dimenticato, ben diverso dall’ “atto d’amore” ormai da tutti sbandierato.

  • Alessandro ha detto:

    Grazie perché ci fa venire la voglia di riscoprire le piccole cose belle di questo Paese incredibile che è l’Italia, fatto di migliaia di campanili, diversi ma uniti da bellezza e civiltà (ma solo se sappiamo riconoscerle, riscoprirle, conservarle).