Green Pass. Centocinquanta Docenti Universitari Scrivono a Draghi

4 Settembre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante rilanciare questo articolo di International Family News in cui si parla dell’iniziativa di centocinquanta docenti universitari contro l’inutile anticostituzionale e anti UE norma del GreenPass, voluta dal governo Conte Ter, nominalmente presieduto dal grigio triste figuro leccato quotidianamente dai gazzettieri servi dei suoi padroni. Buona lettura.

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Proprio mentre il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, annuncia nuove strette nei confronti dei non possessori del Green Pass, il dissenso si allarga. È il mondo della cultura a occupare le posizioni più avanzate di questo fronte composito. Quasi 50mila persone hanno infatti aderito alla raccolta firme lanciata da giuristi, medici, intellettuali, docenti, artisti, imprenditori; gruppi di studenti universitari hanno espresso contrarietà annunciando mobilitazioni; e ora sono i docenti delle università a insorgere.

Obbligo vaccinale surrettizio

Numerosi di loro hanno pubblicato ieri un appello contro la natura discriminatoria del Green Pass, per ribadire che l’università è un luogo di inclusione e per avviare un dibattito serio e approfondito sui pericoli di una tale misura. «Dal primo settembre, per frequentare le università italiane, sostenere gli esami e seguire le lezioni si dovrà essere in possesso del cosiddetto “green pass”», si legge nel testo. «Tale requisito sarà valido per docenti, personale tecnico, amministrativo e bibliotecario e studenti e ciò estende, di fatto, l’obbligo di vaccinazione in forma surrettizia per accedere anche ai diritti fondamentali allo studio e al lavoro, senza che vi sia la piena assunzione di responsabilità da parte del decisore politico».

Non sono «no vax»

Gli estensori dell’appello non sono contrari ai vaccini, dunque non possono essere immersi nel calderone mediatico dei «no vax». Tengono, infatti, a precisare: «Molti tra noi hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-CoViD-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia. Tutti noi, però, reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza». I docenti citano a tal proposito l’art. 32 della Costituzione italiana: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». E riportano il Regolamento UE 953/2021, il quale chiarisce che «è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate» per diversi motivi o «che hanno scelto di non essere vaccinate».

Un precedente pericoloso

Pertanto, suonano l’allarme gli estensori dell’appello, il rischio è che il Green Pass spinga l’Italia verso una china sinistra. Per loro sospendere dall’insegnamento o escludere dalle aule universitarie i renitenti alla “tessera verde” viola «quei diritti di studio e formazione che sono garantiti dalla Costituzione» e rappresenta «un pericoloso precedente». Il rischio, insomma, è che la società venga suddivisa in cittadini di serie A e cittadini di serie B. «Quella del “green pass” è una misura straordinaria, peraltro dai contorni applicativi tutt’altro che chiari, che, come tale, comporta rischi evidenti, soprattutto se dovesse essere prorogata oltre il 31 dicembre, facendo affiorare alla mente altri precedenti storici che mai avremmo voluto ripercorrere», si legge nell’appello.

L’auspicio

Il loro obiettivo è che «si avvii un serio dibattito politico nella società e nel mondo accademico tutto (incluse le sue fondamentali componenti amministrativa e studentesca), per evitare ogni penalizzazione di specifiche categorie di persone in base alle loro scelte personali e ai loro convincimenti, per garantire il diritto allo studio e alla ricerca e l’accesso universale, non discriminatorio e privo di oneri aggiuntivi (che sono, di fatto, discriminatori) a servizi universitari». Di qui la richiesta finale, «che venga abolita e rifiutata ogni forma di discriminazione».

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7 commenti

  • giovanni ha detto:

    Una lettera che fa’ onore ai centocinquanta firmatari, siano essi pro o contro i ” vaccini ” . La scelta e’ libera secondo convincimento personale sulla bonta’ , eticita’ e prevenzione degli stessi rispetto al covid. Il green pass e’ invece un mero strumento di controllo sulla popolazione in generale, non ha nulla a che fare con la prevenzione sanitaria di contrasto alla ” pandemia ”. Sui ”consigli ” elargiti a coloro che opinano, sorretti dalla Carta Costituzionale e dalla Direttiva UE sulla terapia genica sperimentale inoculata a mo’ di cavie, delle piu’ alte cariche dello Stato a venir giu’, in un crescendo di eleganza verbale, meglio tacere per Carita’ Cristiana.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Sarà forse segno di una scuola finalmente uscita da letargo cerebrale cognitivo continuato e reiterato?…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    Stavolta commento l’introduzione di Tosatti.
    Giusto per capire chi è che ci entra quotidianamente in casa per dirci che è cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza portare non solo i cervelli ma i corpi tutt’interi all’ammasso.

    Sul grigio tristo banchiere, messo lì apposta per pignorarci perfino il sangue dagli stessi che hanno massacrato la nostra sanità, e sui “gazzettieri servi dei suoi padroni” (da dizionario, quando lo riscriveremo).
    Mi dicono che in un talk dei più apprezzati lassù, cioè dei più versati nell’uso professionale dell’organo orofaringeo, gli hanno fatto un oroscopo -letterale- che si sarebbero vergognati pure al luna park. Che le poesiole “al Duce nostra luce fondatore dell’Impero faro del mondo intero” erano inni alla sovversione e all’anarchia.

    Pietà l’è morta. Non li perdonare, perché sanno benissimo quello che hanno fatto e stanno facendo.
    Bambini greci sacrificati sull’altare di Usura dalla civilissima Ue del XXI secolo, pregate per noi che non abbiamo fatto abbastanza per voi.
    Perché ora è venuto il nostro turno. Sapremo almeno difendere noi stessi e i nostri figli?

    (L’egemonia culturale è una tecnica, che peraltro -coincidenza, anzi no- si può far discendere dai metodi educativi/di potere dei gesuiti. Con i bei risultati che vediamo. Le tecniche nascono con una ragione, per realizzare uno scopo. In questo caso il controllo sociale. Chi la sta applicando vuol creare una società come quella romana tardo-repubblicana poi imperiale con patroni e clientes -vedi redditi di sussistenza e sbraco morale, panem et circenses- avendo come obiettivo a medio-breve termine -ormai- quella del sud degli Stati Uniti prima della Guerra di Secessione. Una classe di overlords straricchi che vivranno in dimore degne degli dèi, magari anche spaziali, superomizzati da tecnologia e genetica, e una massa di sub-umani contenti di essere al loro servizio e vivere dei loro scarti. Considerati -avendo Cristo rimosso/gesuiticamente addomesticato-, selezionati, allevati, sterilizzati se necessario come bestie. Quelli che non riterranno conveniente sostituire con robot e macchine. Una società, guarda caso, perfettamente eco-sostenibile. Ironico quanto orwellianamente logico che gli stessi che dichiarano apertamente il modello dell’uomo nell’alto castello abbiano creato polcor e BLM e facciano buttar giù le statue dei generali confederati.)

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    A costo di ripetermi : scientificamente il green pass rientra in un grande capitolo della psicologia che riguarda il condizionamento operante o strumentale. Con la salute del popolo non ha nulla a che vedere ; a che fare solo con un uso esecrabile del potere. Siamo animali da circo da addestrare ad eseguire gli ordini del domatore e niente altro.

  • Raffaele Vargetto ha detto:

    Questa surrettizia e subdola dittatura è voluta da quell’oscuro ministro della Salute che risponde al nome di Speranza. Quando c’è stato il passaggio dal governo Conte 2 al governo Draghi, l’inadempiente ministro Speranza è stato mantenuto in quel ruolo da pressioni venute dall’alto. Non bisogna permettere che il progetto ideologico di tal ministro vada in porto. Alla Lega spetta il grave e doveroso compito di stoppare le mire di tale ministro – legato, a mio parere, al regime comunista cinese responsabile della pandemia – facendo cadere, se necessario, l’attuale governo.

    • Ambra ha detto:

      Per il marxismo generare e mantenere la cosiddetta egemonia culturale è il primo obbiettivo da raggiungere e da mantenere.
      Quindi i grandi capi non si espongono in prima persona, si tengono ben avvinghiati alle loro poltrone e mandano avanti in prima fila dei PEDONI che , nel gioco degli scacchi sono facilmente sacrificabili. Speranza è uno di questi pedoni. Ricorda una marionetta i cui fili sono gestiti da un burattinaio invisibile. E la sinistra di casa nostra fin dagli anni lontani delle brigate rosse guardava alla Cina.
      Ma anche parecchi 5stelle guardano alla Cina. O meglio sono gli avvocati difensori di molti sinistresi che amano fare manifestazioni e in quelle aggredire le forze dell’ordine.

  • IL BOICOTTAGGIO COME AUTODIFESA CIVILE, in ha detto:

    Se gli studenti universitari (sia -no che -provax) si iscrivessero in massa ad università straniere online, il problema si risolverebbe subito: revocherebbero il provvedimento.