USA: Modello NCBC di richiesta di esenzione dal vaccino per motivi etici.

26 Agosto 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, qualche giorno fa (eravamo in vacanza…) il dott. Maurizio Ragazzi ci aveva inviato questo documento, preparato negli USA, che ci sembra possa essere di interesse e utilità anche da noi, viste le incredibili pressioni per inoculare il siero genico a quante più persone possibili. Buona lettura.

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USA: Modello NCBC di richiesta di esenzione dal vaccino

Dr. Maurizio Ragazzi

 

Mentre la prospettiva di disponibilità di un vaccino etico (cioè non collegato a line cellulari abortive) va a rilento, anche perché gli organi predisposti a dare il via libera a questi vaccini non ne vedono la necessità (la qual cosa non sorprende, data la mentalità abortista imperante), alcune organizzazioni stanno mettendo a disposizione di cittadini che obiettano a ricevere vaccini immorali modelli di richieste di esenzione da presentarsi ai loro datori di lavoro. Qui di seguito è la versione italiana del modello (https://www.ncbcenter.org/ncbc-news/vaccineletter) predisposto dal National Catholic Bioethics Center (il Centro Cattolico Nazionale di Bioetica), noto centro di ricerca con sede a Filadelfia. (La traduzione italiana è qui fornita senza nessuna analisi del suo contenuto). Il testo del modello è stato recentemente ripreso, e riproposto con poche modifiche, dai vescovi del Colorado (https://cocatholicconference.org/template-for-religious-exemption-from-covid-19-vaccines/), nella forma di una lettera che il fedele cattolico potrà eventualmente richiedere ad un sacerdote. In altre parole, la richiesta di esenzione ad opera del fedele può essere accompagnata da una lettera di brevi spiegazioni a firma dello stesso fedele o di un sacerdote, sempre che il sacerdote richiesto non ne sia dissuaso dal suo vescovo (https://cruxnow.com/church-in-the-usa/2021/08/bishops-disagree-on-giving-religious-exemptions-for-covid-vaccinations/; https://www.catholicnewsagency.com/news/248686/catholic-vaccine-exemptions-take-the-wrong-path-san-diegos-bishop-mcelroy-says).

        

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A chi di dovere:

 

Io sottoscritto, [NOME], sono cattolico e richiedo l’esenzione dall’obbligo di vaccinazione per motivi religiosi. In questa mia richiesta spiego come gli insegnamenti della Chiesa cattolica possono condurre le persone di fede cattolica, compreso il sottoscritto, a rifiutare certi vaccini.

 

La Chiesa cattolica insegna che una persona può essere obbligata a rifiutare un intervento medico, inclusa una vaccinazione, se la sua coscienza, debitamente informata, perviene a questa conclusione. Mentre la Chiesa cattolica non proibisce l’uso di alcun vaccino, e generalmente incoraggia l’uso di vaccini sicuri ed efficaci come mezzo per salvaguardare la salute personale e pubblica, autorevoli insegnamenti della Chiesa articolano le motivazioni di carattere religioso in base alle quali un cattolico potrebbe decidere di rifiutare certi vaccini:

 

· La vaccinazione non è moralmente obbligatoria in linea di principio e quindi deve essere volontaria. · Esiste un dovere morale generale di rifiutare l’uso di prodotti medici, compresi alcuni vaccini, prodotti utilizzando linee cellulari umane derivate da aborti diretti. È consentito utilizzare tali vaccini solo in determinate circostanze specifiche, sulla base di un giudizio di coscienza. · I giudizi informati di una persona sulla proporzionalità degli interventi medici devono essere rispettati, a meno che non contraddicano gli autorevoli insegnamenti morali cattolici. · Una persona è moralmente tenuta ad obbedire alla propria coscienza formata.

 

Un cattolico può giudicare sbagliato ricevere certi vaccini per ragioni coerenti con questi insegnamenti, e non esiste un insegnamento autorevole della Chiesa che obblighi universalmente i cattolici a ricevere un vaccino. Una persona di fede cattolica può invocare l’insegnamento della Chiesa per rifiutare un vaccino sviluppato o prodotto utilizzando linee cellulari derivate da aborto. Più in generale, un cattolico potrebbe rifiutare un vaccino in base agli insegnamenti della Chiesa sulla proporzionalità terapeutica. La proporzionalità terapeutica è una valutazione volta ad appurare se i benefici di un intervento medico superino gli effetti collaterali e gli oneri indesiderati alla luce del bene integrale della persona, compresi i beni spirituali, psicologici e corporei. Questa valutazione può estendersi anche al bene degli altri ed al bene comune, che comportano parimenti dimensioni spirituali e morali e non sono riducibili alla salute pubblica. Il giudizio di proporzionalità terapeutica deve essere espresso da chi è il potenziale destinatario dell’intervento nelle circostanze concrete, non dalle autorità sanitarie pubbliche o da altri soggetti che potrebbero giudicare diversamente. Al centro dell’insegnamento della Chiesa vi sono il primo e l’ultimo punto sopra elencati: la vaccinazione non è un obbligo universale e la persona deve obbedire al giudizio della propria coscienza debitamente informata. Infatti, il Catechismo della Chiesa cattolica (par. 1778) insegna che seguire la propria coscienza è seguire Cristo stesso:

“In tutto quello che dice e fa, l’uomo ha il dovere di seguire fedelmente ciò che sa essere giusto e retto. È attraverso il giudizio della propria coscienza che l’uomo percepisce e riconosce i precetti della Legge divina:

La coscienza « è una legge del nostro spirito, ma che lo supera, che ci dà degli ordini, che indica responsabilità e dovere, timore e speranza. […] Essa è la messaggera di colui che, nel mondo della natura come in quello della grazia, ci parla velatamente, ci istruisce e ci guida. La coscienza è il primo di tutti i vicari di Cristo ».”

Pertanto, se un cattolico perviene ad un giudizio in coscienza, debitamente informata, che non dovrebbe ricevere un vaccino, allora la Chiesa cattolica richiede che la persona segua questo giudizio di coscienza e rifiuti il ​​vaccino. Il Catechismo (par. 1782) è chiaro: “L’uomo ha il diritto di agire in coscienza e libertà, per prendere personalmente le decisioni morali. L’uomo non deve essere costretto « ad agire contro la sua coscienza. Ma non si deve neppure impedirgli di operare in conformità ad essa, soprattutto in campo religioso ».” Sinceramente in Cristo,   [FIRMA]

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8 commenti

  • Maurizio Ragazzi ha detto:

    Grazie per i commenti. Per completezza d’informazione, aggiungo che: (1) non era mia intenzione valutare i vari modelli di obiezione alla vaccinazione, scegliendo quello che maggiormente mi convince, ma semplicemente richiamare l’attenzione sul modello predisposto da un noto centro di bioetica e ripreso dai vescovi del Colorado; (2) ogni richiesta s’inserisce in un contesto legislativo e regolamentare spesso complesso (si veda https://www.shrm.org/resourcesandtools/tools-and-samples/how-to-guides/pages/how-to-handle-an-employees-request-for-an-accommodation-to-a-vaccine-requirement-covid19-coronavirus.aspx), che andra’ attentamente valutato qualora si decida di agire; (3) negli USA, la questione dell’esenzione dalla vaccinazione non e’ ovviamente discussa solo fra i cattolici (ad esempio, questa comunita’ protestante della California ha apparentemente inviato lettere di appoggio all’esenzione richiesta da centinaia di persone: https://www.christianpost.com/news/church-offers-religious-exemption-letters-for-covid-vaccine.html); e (4) la Chiesa cattolica in America, come avevo gia’ brevemente segnalato nella mia nota introduttiva, non e’ unanime nella sua risposta alle richieste di appoggio all’esenzione (si veda, ad esempio, il memorandum dell’arcidiocesi di New York che stabilisce non vi sia ragione perche’ un sacerdote rilasci un documento di esenzione dalla vaccinazione: https://twitter.com/breeadail/status/1421917628646428674/photo/1). Acccompagno queste telegrafiche note aggiuntive con l’auspicio che ogni fedele preghi ardentemente lo Spirito Santo nel decidere sul da farsi, e che altrettanto faccia ogni pastore. Nel frattempo, mia moglie ed io, nella (certo privilegiata) reclusione del nostro appartamento, continuiamo ad invocare l’aiuto di Dio (1) affinche’ un vaccino etico venga approvato, (2) se non qui negli USA, che possiamo ricevere un vaccino etico in uno stato raggiungibile in sicurezza, e (3) che non abbiamo un’emergenza medica che faccia precipitare la situazione o ci costringa a ricevere una cura immorale in un letto d’ospedale (dato che la questione etica pro-vita non riguarda solo i vaccini ma anche i trattamenti).

  • Francesca ha detto:

    Aiutatemi. Devo fare un tampone ogni due giorni per entrare a scuola. Ce la farò? Mi dico che c’è di peggio… Dialisi, chemio, etc… Non voglio vaccinarmi

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Ottimo contributo.
    Da sommare alla serie di domande che il vaccinando può permettersi di fare agli addetti ai lavori, del tipo:” può garantirmi che se accetto il vaccino non mi ammalero’, né potrò contagiare altri?”.

    Rispondono tutti che non possono garantire, infatti alla richiesta di mettere per iscritto la garanzia, su rifiutano di firmare.

    Di conseguenza decade l’obbligo, senza rifiutarsi necessariamente.

    La motivazione etica, è ancora più importante.

    Ma entrambe le motivazioni saranno liberatorie, sicuramente alla presenza, in sede di dibattito preinoculazione, di un legale.

    Grazie

  • alessandro ds ha detto:

    In linea di principio sono assolutamente d’accordo, però il testo è scritto troppo male, dovrebbe essere più breve e conciso, dovrebbe andare direttamente al punto senza troppi giri di parole che possono portare chi lo legge sui classificarlo come spazzatura inutile.
    Vorrei solo fare un appunto, a livello legale non so se sia un ragionamento valido perché: il mio professore di diritto in Aula mi ha raccontato di un caso che gli è capitato qualche tempo fa, riguardante un bambino di fede di testimoni di Geova, lo ricoverato no in ospedale e aveva bisogno di un particolare trattamento (forse trasfusione sangue, ma al momento non ricordo con precisione) i genitori si opponevano a questo trattamento perché era contrario alla loro religione. A quanto pare i medici sono norma di legge hanno avuto il diritto di scavalcare il volere religioso del bambino e dei genitori (che facevano le veci legali del bimbo, quindi il volere religioso del bimbo stesso) , legalmente per il bene del bambino hanno potuto fregarsene dei motivi religiosi della famiglia.
    Quindi c’è sempre l’incognita che per motivi importanti o di salvaguardia della vita della persona o della comunità, il fattore religioso venga oscurato.
    Non dico sia giusto, sto dicendo solo che potrebbe essere proiettato questo comportamento medico anche in questo ambito.

  • GINO ha detto:

    Sì, ma ricordate di specificare, io cattolico del piccolo resto guidato da Benedetto XVI, altrimenti quelli vi riporteranno gli ordini di bergoglio e degli intellettuali excattolici posseduti e come avvertiva il grande laconico pensatore Luigi Proietti: qui te se inoculano.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    No accettiamo imposizioni di alcun tipo né forma… no accettiamo pressioni… no induzioni. In natura ogni essere vivente tende in automatico a preservare se stesso in vita più a lungo possibile… e con ciò preserva tutta sua specie… resto solo retorica fuffa…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Milly ha detto:

    Mi sembra ottimo, come inizio. La Congregazione della Dottrina della Fede ha affermato la liceità dei vaccini anti Covid solo quando non ci sono cure alternative e valide per salvaguardare la vita delle persone. Mi sembra invece che le cure alternative valide ci siano, ECCOME!