Arrendersi All’Evidenza. Il Siero a mRNA nella Teoria e nella Realtà.

30 Agosto 2022 Pubblicato da 5 Commenti

AAE

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, mentre ormai anche i Media di regime – come potete vedere nelle due schermate qua sotto ammettono che il virus poteva essere combattuto con i FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) come sostenevano medici onesti e coraggiosi, che hanno pagato con sospensione e radiazione dall’Ordine dei medici, e che la sua mortalità era inferiore a quella dell’influenza stagionale come dimostrano studi non pagati dalle multinazionali del farmaco, il nostro Arrendersi All’Evidenza mette i puntini sulle I sul tema dei vaccini a mRNA, che Alexandra Herrion Caude, una grande specialista francese dell’argomento, definiva una follia. Buona lettura.

 

 

I VACCINI mRNA NELLA TEORIA E NELLA REALTÀ

Il fattore tempo non è un dettaglio: se un rimedio non dura è un inganno, ma se dura troppo può far danno.

Dopo quasi un biennio di sperimentazione sull’uomo qualche perplessità diventa d’obbligo anche per i più acritici bevitori.

La scienza deve essere logica, mentre l’ideologia non lo è per niente. 
 
Alcune evidenze contrastano le tesi inizialmente sostenute da chi ha proposto i vaccini sperimentali mRNA vantandone soltanto i pregi:

-il siero contenente l’istruzione mRNA NON resta nel sito di iniezione, ma raggiunge il sangue e molti organi.

-NON si può escludere che l’istruzione mRNA possa essere retrotrascritta nel DNA. 
-l’espressione della proteina spike (S), codificata dall’istruzione genica, in molti organi risulta PROLUNGATA.
-c’è una risposta autoimmune e infiammatoria nei distretti dove le nostre cellule producono la proteina spike.
-sono evidenti le conseguenze dannose negli organi in cui si protrae lo stato infiammatorio (innanzitutto i vasi sanguigni).
-la spike codificata dall’istruzione vaccinale è ormai molto DIVERSA dalle spike delle attuali varianti virali.

E’ importante ricordare come inizialmente si sostenesse che:

1-il siero resta nel punto di inoculo (falso): tanto più dipendendo anche dall’inoculare il siero nel muscolo o accidentalmente in un vaso sanguigno (non c’è stata cura negli hub per evitare questa non infrequente possibilità);

2-l’istruzione genica dura solo qualche giorno (falso);

3-la produzione di spike continua per poche settimane (falso), solo il tempo sufficiente a promuovere la produzione degli anticorpi che permettono all’organismo di rispondere adeguatamente ad un contagio virale.

 
Tutta la preoccupazione era rivolta al virus contagioso, senza farsi domande sull’effetto infiammatorio provocato dalla proteina fatta produrre alle nostre cellule con l’intento di contrastare gli effetti del virus. 
Adesso invece è noto che l’istruzione mRNA resiste per settimane e che la spike indotta dal vaccino persiste nell’organismo anche fino a 10 mesi dalla dose.

I propagandisti della vaccinazione “sicura” ed “efficace” assicuravano che:

1-i vaccinati non si sarebbero infettati e non avrebbero infettato (è falso);

2-i vaccinati non sarebbero finiti in ospedale e tanto meno morti con Covid (è falso);

3-l’istruzione mRNA vaccinale riproduce il virus naturale, quando invece la catena RNA è necessariamente modificata(metilpseudouridina), tacendo soprattutto che la veicolazione mediante nanolipidi (tossici) del siero raggiunge organi in cui il virus naturale non può arrivare.

Mentre chi viene infettato dal virus produce anticorpi non solo verso la proteina spike (S) ma anche verso il nucleocapside (N), i vaccinati non infettati esprimono anticorpi solo per la proteina spike, ovvero posseggono un’immunità meno completa, tanto più eludibile quanto maggiore è l’evoluzione delle varianti virali che per lo più riguarda proprio la proteina S.

Questo è doppiamente pericoloso: alla perdita di efficacia della copertura vaccinale si accompagna il danno provocato dalla presenza massiccia (sovrabbondante per quantità e durata) della proteina spike vaccinale.
 
La spike vaccinale è progettata con caratteristiche (ad esempio nella sequenza aminoacidica c’è una doppia prolina che non si trova in natura) che la rendono diversa da quella del virus e più affine ai recettori ACE2. 
 
Poiché gran parte degli effetti del coronavirus dipende dall’interazione del virus con il recettore ACE2 delle cellule che vi sono esposte in caso di contagio, è davvero difficile pensare che la massiccia e diffusa produzione di proteine spike non determini problemi quando la spike vaccinale si lega a quei recettori praticamente ovunque, innescando conseguenze sui sistemi metabolici (bradichinina, angiotensina, insulina etc con infiammazione, stress ossidativo, edemi, trombogenesi…)   

E’ già stata dimostrata, come conseguenza della replica delle somministrazioni, anche la compromissione di alcune funzioni dell’immunità naturale (specialmente quella dovuta agli interferoni), con un indebolimento foriero della possibilità di non intercettare e contenere potenziali patologie normalmente fermate in tempo, abbinato alla contemporanea slatentizzazione di disturbi e di malattie non ancora espressi prima di vaccinarsi.       

Da non sottovalutare l’aver imposto il vaccino come sola possibilità di cura (falso) della sindrome da coronavirus, mentre sono poi stati verificati efficaci altri farmaci esistenti (i non vaccinati si curano e non muoiono).  In aggiunta a queste pesanti evidenze ci sono:

1-la stranezza di aver riscontrato che alcuni lotti di vaccino sono più pericolosi di altri;

2-le non poche segnalazioni ed evidenze della presenza anche di sostanze non dichiarate (grafene?).

La proteina spike indotta dall’istruzione vaccinale provoca un’infiammazione protratta e il tempo per cui questo può accadere è abnorme rispetto all’infezione virale (il virus rimane minaccioso per non più di 2 o 3 settimane, mentre la spike vaccinale circola per molti mesi), in particolare se curata subito e adeguatamente, senza ignorare le insidiose infezioni batteriche che subentrano in molti casi ed abbisognano di terapia mediante antibiotici.  
 
L’effetto collaterale negativo dei vaccini non solo è probabile, ma può essere molto più pericoloso del virus
Sono rischi che vanificano i vantaggi dell’aver fatto produrre degli anticorpi, tanto più se sono anticorpi specifici di una variante ormai superata dall’evoluzione del virus realmente in circolazione e quindi destinati ad esercitare una funzione neutralizzante decisamente più blanda in caso di contagio (non pochi vaccinati si ammalano in modo grave). 
Purtroppo intanto si osserva che oltre a morire “con-Covid” si muore molto di più di prima (e prima) di tutte le altre malattie! 
Se non è utile per contrastare il virus, a che cosa altro serve la forzatura vaccinale? Domanda da porre anche a chi chiede una legittimità elettorale. 
AAE
 

§§§

AAE



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5 commenti

  • SOLDATO AGLI ORDINI DI CRISTO ha detto:

    ‘Il siero resta nel punto di inoculo’. Questa affermazione ufficiale, ora rivelatasi falsa, era comunque, a mio avviso, da prendere con le pinze. Infatti: come farebbe un siero, che resterebbe nel solo muscolo di puntura, a raggiungere l’immunità per tutto il corpo umano? Se potete spiegarmelo, grazie.

  • alessio ha detto:

    Ed ho appena letto su
    Israel 365 news che lo stesso
    Putin in un messaggio al summit dei giovani di Kazan
    ha dichiarato che l’islam è
    partner della Russia nel
    nuovo ordine mondiale .

    • Aurelio ha detto:

      Non c’è nulla di strano, l’islam intanto è una parola che fa riferimento a troppe realtà diverse, e non tutte fanatiche di certo (checché ne pensi Israele, che peraltro è in ottimi affari con il peggio del peggio islamico, l’Arabia Saudita).
      Vorresti che da un qualsisari ordine mondiale rimanesse escluso un miliardo abbondante di persone? Io non lo credereineppure possibile.

  • alessio ha detto:

    Forse sono un po’ fuoritema ,
    ma sono rimasto leggermente spiazzato quando ieri sera su
    televideo ho letto questo messaggio di Putin al forum
    degli investimenti dell’estremo oriente russo di Vladivostok :
    via al mondo unipolare ormai
    obsoleto , è l’ora di un nuovo
    ordine mondiale fondato su giustizia e uguaglianza .
    Ora mi faccio due domande :
    da quando siamo in un mondo
    unipolare? E se Putin e Biden
    perseguono lo stesso fine
    perché hanno voluto quella
    guerra in Ucraina ?
    Ma forse ci stanno buttando
    fumo negli occhi e raggiungeranno una pace
    che sia solo mancanza di guerra , e come dice
    San Paolo ,quando si dirà
    c’è pace e sicurezza allora
    verrà la Fine.

    • Topo gigio ha detto:

      Temo che siano solo Putin e coloro che lo circondano, ovvero solo una piccola cerchia di persone a pensarla cosi’.
      I telegiornali, oggi, ricordando Gorbaciov, hanno affermato che solo nel periodo di Gorbaciov e in quello immediatamente successivo ci fu liberta’ di espressione in Russia.
      Per la Nave di Teseo e’ usvito un librone dal titolo NELLA MENTE DI PUTIN.
      Ho solo letto la recensione e gli autori che ispirano Putin non sembrano essere quelli che appartengono all’immaginario condibiso di noi ocvidentali.

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