De Donno. Siamo Tutti Più Orfani. Commento di Silvana De Mari.

1 Agosto 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra giusto e interessante condividere con voi, se non l’aveste già visto, questo articolo apparso sulla Silvana De Maria Community, in relazione alla morte del prof. De Donno. Buona lettura.

§§§

 

Siamo tutti più orfani di quanto già non fossimo. Siamo orfani di uno stato decente, che non abbiamo, perché il nostro stato ha redatto un protocollo fatto di tachipirina, vigile attesa, intubazione, trasformando una brutta influenza in una catastrofe nazionale, siamo orfani di una classe medica che sia fatta di medici e non di impiegati statali, impiegati che hanno eseguito gli ordini tachipirina  vigile attesa e intubazione invece di curare i malati, siamo orfani di sindacati che facciano i sindacati e proteggano i lavoratori dalla disoccupazione e dalla minaccia di licenziamento casomai osino rifiutare l’inoculazione di farmaci sperimentali con pesanti effetti collaterali noti e effetti collaterali a distanza non ancora noti.

Il nostro stato ha prescritto tachipirina e vigile attesa. I medici hanno eseguito tachipirina e vigile attesa. I sindacalisti hanno offerto lavoratori disoccupati disperati il nuovo smalto per uomo di Fedez, una conquista umana meravigliosa.

Siamo più orfani perché non è più con noi il professor De Donno che ci aveva dato il plasma iperimmune, un farmaco che rende la malattia SARS 2 Covid 19 guaribile in poche ore. Il plasma iperimmune è un aiuto ovvio in un malato. E anche bizzarro che ci abbia pensato solo il professor De Donno.

Dopo aver trasformato in poche ore 58 agonizzanti in 58 guariti il professore stato aggredito, sbeffeggiato, estromesso, cacciato. Se la malattia è curabile i cosiddetti sieri non possono essere inoculati perché sono sperimentali: regole dell’EMA e dell’AIFA. Se la malattia è curabile tutti quelli che non l’hanno curata, ministro della salute, primari, medici, Avis che non raccoglie il plasma, ospedali che non lo chiedono, non ci fanno una gran figura.

La vicenda del professor De Donno ricorda dannatamente quella del dottor Semmelweis l’eroico medico ungherese, assunto nel 1847 nella clinica ostetrica di Vienna, luogo infernale dove innumerevoli donne morivano di una morte terribile, dovuta a una setticemia post parto, la febbre puerperale.

Il dottor Semmelweis intuì che la causa doveva essere legata al fatto che medici, soprattutto studenti di medicina, non si levassero le mani dopo aver fatto le autopsie, prima di toccare e visitare partorienti. Impose lavaggi accurati delle mani, la febbre puerperale crollò e a questo punto, come è ovvio che sia, lo cacciarono, e smisero di levarsi le mani. Nessuno aveva voglia di farsi dire che erano gli stessi medici responsabili del disastro. Le donne ricominciarono a morire.

Cosa ha provato il dottor Semmelweis mentre le donne continuavano morire di una malattia che lui era in grado perfettamente di prevenire con pochi decilitri di fenolo?

Cosa ha provato il professor De Donno vedendo l’Italia e il mondo devastati da una malattia perfettamente curabile con una donazione di plasma da parte di un guarito?

Onore ai giganti della medicina, ai medici che hanno amato i pazienti.

Siamo tutti più orfani, ma il professor de Donno ci ha lasciato in eredità non solo il plasma iperimmune ma anche l’onestà e il coraggio.

È stato aggredito da un punto di vista mediatico. La sua scoperta è stata derisa da tale Burioni Roberto e tale Lucarelli Selvaggia, entrambi giganti della scienza e del pensiero, e soprattutto non è stata usata per salvare pazienti. Non riusciva a capire perché la sua cura non fosse stato utilizzata in Italia nel mondo. Non riusciva a capirlo perché era una persona perbene: che curare i malati, che guarirli a prezzi bassi non fosse l’attività dei governi è un concetto onestamente difficile da capire per una persona perbene.

Per i giganti è difficile capire che il mondo è fatto di gnomi. Per gli onesti, i forti, gli intelligenti sono incomprensibili coloro che fanno morire una donna per non lavarsi le mani o fanno morire un popolo per imporgli una dittatura sanitaria.

L’articolo Siamo più orfani proviene da Silvana De Mari Community.

§§§



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20 commenti

  • roberto fiori ha detto:

    Non essendoci una lettera di motivazione del gesto estremo da parte del dott. De Donno tutte le ipotesi possono essere formulate.
    Le uniche persone che potrebbero chiarire la situazione, per conoscenza diretta del medico e del suo travaglio esistenziale, sono la moglie ed i familiari più stretti.
    E’ rilevate che i familiari, in una lettera aperta del 30 Luglio 2021 pubblicata su Facebook, dichiarino: …”Chi lo conosce realmente sa che nulla di ciò che in questi tristi giorni stiamo leggendo su weeb, social, quotidiani e striscioni appesi per la città lo rappresentano.
    In questo drammatico momento il silenzio sarebbe la forma più grande di rispetto e di amore per lui e tutti i suoi cari.
    Vi ringraziamo per tutto l’amore che viene dimostrato, ma ci sono situazioni private che non possono e non devono essere strumentalizzate”. TUTTI I SUOI CARI.

  • Patrizia Posenato ha detto:

    Sono sgomenta…ma come uscire da questo incubo? Siamo voci che chiamano nel deserto . La narrazione ufficiale è monocorde e ci sovrasta. Intorno a noi lupi travestiti da agnelli .

  • Milli ha detto:

    La sua pagina Wikipedia è stata cancellata
    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_De_Donno

    È sempre più evidente che è stato ucciso, del resto non è la prima volta in Italia.

    • Giulia ha detto:

      Il fatto grave è che molti non hanno mai neppure sentito parlare di De Donno. Ovvero che con una semplice trasfusione si potesse inoculare gli anticorpi già pronti per arrivare alla guarigione.
      Così la sua scoperta rischia di essere velocemente dimenticata.
      Scoperte di questo tipo sono però delle tappe nel progresso dell’umanità.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Il Prof. De Donno si è suicidato probabilmente perché è stato lasciato solo. Non esisteva un Cartello di difesa fatto di medici e scienziati, di legali, e di personaggi delle diverse discipline che si espongono ormai pubblicamente su quotidiani, come “La Verità”, o come su “Byoblu” – canale 262.
    Il guaio è che chi segue “Byoblu” e “La Verità” sono minoranze, percentuali molto basse di pubblica opinione, mentre i medici e gli scienziati di “regime” sono dappertutto. Quindi, riescono a raggiungere e “impaurire”, affliggendoli, forti percentuali di persone. Cosa fare per contrastarli?
    E’ semplice… Se abbiamo medici e scienziati di pari grado dei Burioni, Galli, eccetera, allora questi nostri medici e scienziati li sfidino ad un pubblico dibattito su “Byoblu”, sulle TV statali, su Mediaset, su La 7 di Cairo e Mentana. Se accettano, almeno lo scontro sarà pubblico. Se non accettano la sconfitta è certa.
    Chi si è lasciato convincere da Burioni & Co. perché erano gli unici che venivano fatti parlare, ascolteranno con interesse il dibattito. Ma, come è prevedibile, se Burioni & Co. non verranno al dibattito in TV, eccetera, i loro sostenitori – salvo gli irriducibili – avranno uno shock e cominceranno a vacillare nella fiducia.
    Le case farmaceutiche hanno la loro testa di ponte in Burioni & Co. La gente non ha fiducia nella case farmaceutiche. Prendono fiducia in Burioni & Co. Se levi le fondamenta a Burioni & Co., i loro pastori, il gregge si sparpaglia.
    Sto ascoltando su Byoblu il sen. Paragone. Ottimo. Ma se poi, invece di fare urlare alla massa slogan e basta, qualcuno avesse annunziato che Burioni non ha accettato il dibattito con la De Mari cosa sarebbe accaduto nella piazza e nella pubblica opinione? Pensate forse che se Burioni & Co. avessero avuto le carte buone per mettere con le spalle al muro la De Mari e gli altri nostri, non avrebbero essi stessi chiesto il confronto per distruggere quelli dei “no-vax”? Con tutto il potere dei media che hanno dietro avrebbero sfruttato la possibilità di fare tacere per sempre la De Mari & Co.

    • MILZIADE ha detto:

      Le realtà che cercano di dare voce alla non piccola, non piccola, parte di italiani che ha compreso o sta comprendendo il drammatico processo in atto sono più d’una. Lei menziona, giustamente, Byoblu, che forse è la più indipendente e disinteressata. Noto che intorno a questa grande crisi democratica stanno sorgendo movimenti e partiti di rottura. Mi domando quanti di loro abbiano come proposito quello di rompere davvero l’accerchiamento e ribaltare le tragiche sorti della nostra democrazia e quanti siano invece mossi dal proposito di capitalizzare la protesta a fini meno nobili: abbiamo alle spalle recenti esperienze in tal senso, movimenti che hanno sfruttato la sete di cambiamento del popolo italiano per risolvere il problema occupazionale di tanti miserabili zappaterra, soprattutto meridionali (e spiace dirlo, perché il Meridione d’Italia quando dà ingenii ne sforna di livello elevatissimo).

      • Milli ha detto:

        Penso che molti che hanno aderito al M5S (penso si riferisse a questo) fossero animati da buone intenzioni ma che non avessero la corazza per resistere agli attacchi del mondo.
        Roma, con i suoi giochi di potere, soldi in quantità, privilegi non trascurabili, cambia tutti, specie i più ingenui, che rimangono invischiati o disgustati.

        • METRODORO ha detto:

          Proprio così, Milli. L’ambiente politico (e curiale!) romano ha un intrinseco potere corruttivo, maturato in oltre due millenni. A Roma più che altrove disporre di un bel corteggio di privilegi da ostentare in faccia al prossimo è decisivo. Ogni eruzione esecratoria o diffamatoria (anche quelle organizzate in forma di blog da sedicenti presbiteri teologi) rivela sempre in filigrana il risentimento di chi si sente fallito, di chi non è riuscito ad appropriarsi il quoziente di potere che avrebbe voluto possedere, per poi spadroneggiare e pavoneggiarsene. Credo che il vecchio professo Miglio avesse ragione quando esortava i politici leghisti a non insediarsi nella capitale: egli sapeva che il sistema corruttivo dell’Urbe è un meccanismo perfetto, infallibile. E il fatto che Roma sia la capitale più bella del pianeta non fa che potenziare gli strumenti corruttivi di cui il sistema romano s’avvale: parlando del Quirinale il presidente Cossiga osservava che al confronto Buckingham Palace appariva una garçonnière e l’Eliseo robetta da fiera… P.S. Non se la prendano gli amici romani, siano essi patrizi o plebei, laici o chierici. Questo stato di cose non è colpa loro, che spesso ne sono, anzi, vittime.

      • giorgio rapanelli ha detto:

        Se hai solo la forza che puoi sviluppare con un “pugno” non disperderla colpendo con il tuo pugno tutta la superficie del tavolo. Devi colpire con la forza del tuo pugno solo un “punto” (dico “punto”) che è sul tavolo e lo distruggerai, oppure lo renderai come un pugile suonato. Già colpire quei pochi medici e scienziati che sono le mosche cocchiere che hanno impaurito il popolo bove, indicandogli la salvezza nei vaccini in via di sperimentazione delle enormi case farmaceutiche, porterebbe ad un risultato stressante per le mosche cocchiere. Attaccare le case farmaceutiche, o un Bill Gates, sarebbe sprecare tempo e forza inutilmente. Ormai i più arzilli tra di noi sono tenuti d’occhio e sotto tiro. Tutti i miei filmati contro il Gender nelle scuole, LGBT e le immigrazioni clandestine, che erano rimasti in rete per anni, improvvisamente li hanno cancellati uno dopo l’altro con motivazioni fasulle, tipo “pornografia” se c’era una dipinto o una statua dell’Arte classica. Oltre ad essere oscurato e punito in qualche maniera.
        Adesso stanno allargando l’oppressione con il Green Pass: un metodo che un tempo noi comunisti avremmo definito “golpe fascista”, mentre oggi diventa sempre di più da “bolscevismo”, come denunciava Rudolf Steiner: un popolo di schiavi inquadrato da una “nomenklatura” mondiale di logge massoniche e di alta finanza. Tipo Cina comunista.
        Ascoltavo il senatore Gianluigi Paragone ed altri arringare la piazza contro il “green pass”. Ma il “green pass” di Draghi è una conseguenza dei vaccini, sponsorizzati da un vertice le mosche cocchiere che hanno introvertito la massa umana su PAURA, facendogliela poi “passare” (?) con il “miracolo” del vaccino. Gianluigi Paragone sta facendo – giustamente – la sua campagna elettorale, rischiando di suo. Ma disperde il colpo del suo pugno sulla superficie del tavolo. Non potrebbe dire invece: “Sfido il professore BURIONI, qui, in questa piazza, o dove egli vuole, ad un pubblico confronto con la dottoressa SILVANA DE MARI (o chi per lei), che dimostrerà ai sostenitori di Burioni e a tutti che il vaccino è… eccetera.”
        Burioni non andrà? Cosa credete che penseranno quelli che Burioni aveva convinto a vaccinarsi? E se andrà, piglierà sulla “coccia”. Non crediate che i “vaccinati” siano così fermamente soddisfatti di essersi fatti iniettare “qualcosa, di cui non si sa”.
        Ieri sera, ero ad un concerto blues: quando il presentatore ha invitato chi non se l’era fatto a farsi subito il vaccino ha ricevendo in cambio un breve applauso da un 20 per cento dei presenti. E’ un segnale questo?
        Mi spiace di dovere esprimere questa tecnica ai nemici di STILUM CURIAE.
        Do il titolo preso da un noto film a questa tecnica: “IL CORAGGIO E LA SFIDA”.
        Il primo c’è. Manca la seconda.
        PS – Conosco la nostra dottoressa Silvana De Mari e il suo volto deliziosamente arguto da interviste filmate (che mi hanno convinto a non fare il vaccino), che sono apparse in una TV regionale marchigiana – RTM – che sembra il villaggio degli irriducibili Galli, con medici che si divertono a prendere a pesci in faccia i medici pro-vax. Leggo sempre la dott. De Mari sulla mia “Pravda”, ossia il quotidiano “La Verità”, in articoli che allargano la vista sulla civiltà che vogliono imporre i nazi-bolscevichi. E adesso so pure che ha una “Community”: bene, bene. Grazie a te, carissimo Marco.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Un uomo in pieno possesso delle sue facoltà mentali non fa deliberatamente nulla sapendo che tornerà a suo danno. Pertanto anche un suicida, nel pieno delle sue facoltà mentali, in quel momento pensa che il suicidio sia la cosa migliore che possa fare. Del dott. De Donno non conosco nulla ma, visto quello che si dice di lui, penso che avesse tutte le risorse intellettuali, professionali e morali per continuare a lottare. Pertanto il sospetto che il suicidio sia una messa in scena per mascherare un omicidio mi appare come un qualcosa di più che legittimo. Speriamo in investigatori onesti che ci dicano la verità.

  • Paoletta ha detto:

    Onore al dott. De Donno, che riposi in pace. A questo punto è più che lecito sospettare che ci sia una congiura sovranazionale che ha causato tutto questo. Il timore generato dalle morti indotte da protocolli errati ha tenuto la gente in casa e ga fatto sì che molti si vaccinassero con farmaci non ben collaudati…tuttora anche il nostro draghetto mente per incentivare i recalcitranti…perché tutto questo???

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Pupia news ha rimesso in onda la relazione tenuta al Senato dal dr. De Donno un anno fa. Relazione in cui ha spiegato esaustivamente cosa era successo, dall’inizio della pandemia e delle decisioni prese nell’Ospedale di Mantova, in scienza e coscienza. E le varie posizioni tenute, dal Ministro agli organi di informazione, dai vari burioncelli agli Istiguti di ricerca. Sarebbe già di per sé molto interessante, e basterebbe per dubitare che il dottore fosse il tipo che, anche sotto stress pesante, potesse pensare al suicidio. Forse ad accettare uno dei posti di lavoro prestigiosi che gli erano stati offerti. E veramente una persona a cui vengono fatte proposte prestigiose, ottime e gratificanti per se e per la sua famiglia, davanti al disprezzo di alcuni selvaggi, femmine e maschi, e di una manciata di burioncelli, si suicida ? Verrebbe da ripetere come Totò: ma mi facci il piacere ! Diciamo che è più che legittimo dubitarne fortemente.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Tutto è possibile. Certo, se fosse stato un “lavoro” dei servizi segreti penso che non sapremo mai la verità.. Servizi nostrani o di altri Paesi, non importa

  • Diana ha detto:

    Ad aprile 2021 i solerti vigilantes di bufale.net smentivano la falsa notizia, circolante in rete, di un tentato suicidio del dottor De Donno. Adesso la procura di Mantova indaga per istigazione al suicidio. Sembra che il massacro mediatico subito dal medico abbia risvegliato un suo antico mal di vivere. La lingua è un piccolo organo, ci ha avvertito San Giacomo, ma può innescare incendi che si portano dietro le fiamme dell’inferno. Possa la sua anima riposare in Cristo e possa la sua famiglia trovare in Lui consolazione.

    Dio che fai giustizia: mostrati!
    Alzati, giudice della terra,
    rendi la ricompensa ai superbi.
    Fino a quando gli empi, Signore,
    fino a quando gli empi trionferanno?
    Sparleranno, diranno insolenze,
    si vanteranno tutti i malfattori?

    Signore, calpestano il tuo popolo,
    opprimono la tua eredità.
    Uccidono la vedova e il forestiero,
    danno la morte agli orfani.
    Dicono: «Il Signore non vede,
    il Dio di Giacobbe non se ne cura».

    • Rita ha detto:

      I Salmi imprecatori! Giusto dobbiamo svegliare il nostro Dio con i Salmi imprecatori. Anche gli Apostoli sulla barca che faceva acqua nella tempesta hanno svegliato il Maestro.
      Se questa che viviamo non si può chiamare “almeno” tempesta..

  • paolo deotto ha detto:

    Cara Silvana, perfettamente d’accordo con te sull’onore dovuto al dott. De Donno. E comunque non riesco a togliermi dalla testa quel punto interrogativo: suicidio? https://www.ilnuovoarengario.it/la-morte-del-dott-de-donno-suicidio/

    • Gaetano2 ha detto:

      E’ più che ovvio. L’hanno ucciso.

      Copio, da Diana qui sopra, e incollo:

      Dio che fai giustizia: mostrati!
      Alzati, giudice della terra,
      rendi la ricompensa ai superbi.
      Fino a quando gli empi, Signore,
      fino a quando gli empi trionferanno?
      Sparleranno, diranno insolenze,
      si vanteranno tutti i malfattori?

      Signore, calpestano il tuo popolo,
      opprimono la tua eredità.
      Uccidono la vedova e il forestiero,
      danno la morte agli orfani.
      Dicono: «Il Signore non vede,
      il Dio di Giacobbe non se ne cura».

  • PAOLO VARSI ha detto:

    …SIAMO SOLI…HA SALVATO MOLTE VITE…verissimo, ma non mi soffermarei su questi aspetti. Piuttosto punterei sul fatto che la cura messa a punto guariva!!!! anche allo stadio piu’ avanzato. Quindi
    1) poteva (E PUO’) curare l’influenza da COVID-19
    2) poteva ( E PUO’) evitare il vaccino
    3) poteva ( E PUO’) sollevare le persone da quella cappa di terrore in cui era stata precipitata dai media.
    GRAZIE

  • giovanni ha detto:

    Siamo orfani di umanita’, quella che aveva da vendere il Dott. De Donno, degno seguace di Cristo a prescindere se avesse o meno fede . Emulo di Ippocrate in quanto a professionalita’ ed abnegazione verso coloro che soffrono. La Sua figura si erge gigantesca nel mezzo di una moltitudine di lillipuzziani noti o anonimi. Che l’Onnipotente Signore del cielo accolga la Sua anima e la ponga a fianco dei giusti di ogni tempo.

  • Francesca ha detto:

    Grazie Dott.ssa De Mari. Dobbiamo gridarle queste verità .