La Chiesa e la Logica delle Catacombe. L’Opinione di Aurelio Porfiri.

30 Maggio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, la situazione nella Chiesa è diventata tale che non pochi ipotizzano un ritorno di quanti vogliano restare fedeli alla sua tradizione bimillenaria a una situazione di nascondimento. La Chiesa è chiamata ad integrare ciò che è buono e non a ricacciare nelle catacombe per motivazioni meramente ideologiche. Questo è il commento di Aurelio Porfiri. Buona visione e buon ascolto.

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5 commenti

  • Iginio ha detto:

    Un prof britannico con cui sono in contatto, insofferente verso il politically correct (e, pur essendo scozzese di origine, per niente indipendentista ma neanche nostalgico degli Stuart, che giudica inconsistenti come monarchi, checché ne dica qualche pliniano), mi ha scritto che, malgrado lo scoraggiamento che lo assale, pensa che alla fine ci sarà sempre gente in grado di reagire contro i tentativi fraudolenti di rifare il genere umano: “le catacombe romane lo hanno dimostrato”.

  • Nicola Buono ha detto:

    Ratzinger, una lettera pubblicata , in poche parole con gran classe ( da par suo ) si esprime sulla Chiesa Tedesca e non le manda a dire anche se non lo dice direttamente.

    https://amp.ilgiornale.it/news/cronache/ratzinger-scrive-ancora-lettera-che-scuote-chiesa-europea-1950363.html

  • alessio ha detto:

    Forse gli ultras della messa di Paolo VI
    pensano di vederci ritornare con la
    coda tra le gambe a un rito
    evaporato nella forma e nella
    sostanza credendo di farci cedere
    a colpi di decreti per farci schiavi
    di una cosa che non è più la Chiesa
    di Cristo .
    A me pare che la strana
    chiesa nella visione della Emmerick
    sia uguale alla chiesa dell’autostrada
    a Firenze nord , che è davvero
    orrenda .

    • Gabriele ha detto:

      È orrenda secondo te. A me invece piace molto. Ogni tanto, premettere un “secondo me” quando si dice qualcosa, non sarebbe male☺

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Sarebbe veramente strano che quando si tollera quello che si tollera vedendo in giro nelle nostre parrocchie, non si avesse un rispetto grande e un rispetto dovuto per le forme di preghiera tradizionale”.

    Apprezzo sempre gli interventi del maestro Porfiri, persona amabile anche soltanto attraverso il video, ma questo finale mi lascia perplesso, poiché mi sembra pecchi di una, diciamo così, speranzosa ingenuità.

    Come possono coloro che tollerano le “astruserie liturgiche più estreme” (ma poi: le tollerano o le avallano e addirittura le vogliono?) rispettare le forme di preghiera tradizionale che se ne pongono agli antipodi?

    Del resto, non è da oggi che è cominciato “l’incentivo” a ritirarsi nelle catacombe nei confronti di coloro che vogliono rimanere fedeli alla Tradizione.

    Basti pensare alla Messa Tridentina i cui sacerdoti e fedeli sono stati sempre costretti a mendicare una chiesa in cui poter celebrare. Ciò che dura tuttora con buona pace di quelli che “la messa è sempre la messa qualunque sia”.