Mascarucci. Il Mistero del “Santuario” Pontificio di Medjugorje. Un Riconoscimento?

28 Maggio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Americo Mascarucci ci offre una riflessione – e non pochi punti interrogativi – su uno degli “scandali” mariani più eclatanti degli ultimi decenni, e cioè le apparizioni della Madonna a Medjugorje. Buona lettura. 

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Che sta accadendo a Medjugorje? Misteri bergogliani

Fra le tante notizie spesso destinate a passare in sordina ce ne è stata una davvero molto interessante e certamente non di poca importanza. L’ha riportata il collega David Murgia, giornalista di Tv2000 e conduttore della fortunata trasmissione “Indagine ai Confini del Sacro”, sul suo blog “il Segno di Giona” e riguarda Medjugorje.

Scrive Murgia: “È accaduto lo scorso 15 maggio. In occasione dell’iniziativa promossa dal Dicastero vaticano per la Nuova Evangelizzazione – nata per desiderio del Papa – che prevede la partecipazione di trenta santuari mariani di tutto il mondo che, a turno, guideranno ogni giorno del mese di maggio, tradizionalmente mese mariano, la preghiera del Rosario per tutta la Chiesa contro la pandemia. Ebbene proprio il 15 maggio scorso il Rosario è stato guidato – si legge da programma ufficiale – proprio dal Santuario Madonna Regina della Pace di Medjugorje. Ma di quale santuario si tratta? A Medjugorje non c’è nessun santuario. C’è solo una chiesa che è la parrocchia di San Giacomo. Ricordo solo che “santuario” e “parrocchia” non sono affatto sinonimi. Per il diritto canonico, infatti, una cosa è la parrocchia, altra cosa è un santuario. E – secondo le attuali norme – non basta essere meta di pellegrinaggi per diventare santuario. Occorre un atto ben preciso. Ma allora come è possibile che un documento ufficiale vaticano utilizzi il termine santuario per indicare in realtà quella che ora è la parrocchia di San Giacomo? O si sono confusi, oppure – tra l’altro come prevedeva la stessa Relazione Ruini – la Santa Sede intende davvero trasformare la parrocchia di San Giacomo in santuario Pontificio? Delle due, l’una”.

Proprio così, delle due l’una. C’è stato un riconoscimento dello status di santuario mariano? E’ in corso la trasformazione della parrocchia di San Giacomo in santuario Pontificio? Si è trattato di un errore? Va detto che anche sulla vicenda Medjugorje da parte di papa Francesco c’è stata tanta confusione. Ogni volta che si è pronunciato direttamente sulla questione il papa ha sempre mostrato scetticismo nei confronti dei veggenti, in alcuni casi deridendoli pubblicamente e affermando di non credere ad una “Madonna postina” che lancia messaggi ad intermittenza. Pertanto il suo orientamento è sembrato sempre rivolto a riconfermare il pronunciamento di Zara del 1991 quando la conferenza dei vescovi dell’ex Jugoslavia dichiarò che “”sulla base delle indagini finora condotte non è possibile affermare si tratti di apparizioni o fenomeni sovrannaturali”.

Nel frattempo c’è stato però il lavoro della commissione teologica nominata nel 2010 da Benedetto XVI e presieduta dal cardinale Camillo Ruini che, dopo quattro anni di accurate indagini ha consegnato le conclusioni all’attuale pontefice. La commissione ha espresso un giudizio molto cauto sui veggenti e sulla loro credibilità, oltre che sui messaggi e sui segreti. Soltanto le prime sette apparizioni avvenute nell’estate del 1981 infatti sarebbero state ritenute autentiche in quanto supportate da coerenza nei racconti dei protagonisti. Non vi sarebbero state inoltre interferenze esterne o manipolazioni da parte di chicchessia e sarebbe stata esclusa, oltre ogni ragionevole dubbio, l’origine demoniaca dei fenomeni. A partire dal 1982 invece la Commissione Ruini è apparsa scettica sull’autenticità delle apparizioni e dei messaggi mariani in quanto risulterebbero fra loro contraddittori e viziati dal legittimo sospetto di condizionamenti esterni e plagio, anche in virtù del clima di forte conflittualità venutosi a creare nel corso degli anni fra il vescovo della diocesi di Mostar-Duvno e la comunità francescana che gestisce la parrocchia e che ha sempre supportato spiritualmente i veggenti.

Papa Francesco in questi anni è sembrato muoversi sulla direzione suggerita da diversi porporati, in testa a tutti l’ex arcivescovo di Firenze Silvano Piovanelli, il quale finché è stato in vita ha sempre sostenuto l’esigenza di separare il fenomeno dai veggenti, salvando i frutti di Medjugorje ma prendendo le distanze dai protagonisti delle vicende. Bergoglio è sembrato seguire questo schema nominando un visitatore apostolico a carattere speciale nella persona del vescovo polacco Henryk Hose con il compito di mettere fine alla disputa in corso fra la diocesi e i francescani, ma soprattutto per garantire un accompagnamento di tipo spirituale per i tanti pellegrini. Ma non solo, nel maggio 2019 è anche caduto il divieto per vescovi e sacerdoti di organizzare pellegrinaggi a Medjugorje nella convinzione di non poter continuare a far finta che laggiù la cosa non interessi la Chiesa, indipendentemente dal riconoscimento o meno delle apparizioni che resta tuttora in sospeso in attesa di ulteriori indagini.

Dai sostenitori de fenomeno l’intervento della Santa Sede è stato accolto con grande favore perché starebbe a testimoniare come dal Vaticano non si guardi più con ostilità a Medjugorje; dall’altro i critici hanno ugualmente gioito, perché la nomina del visitatore apostolico avrebbe spuntato le armi ai veggenti, sottoponendo il luogo di culto e i pellegrinaggi al controllo dell’autorità ecclesiastica. Il fatto che Medjugorje rientri nel circuito dei santuari mariani da cui celebrare il santo rosario per la fine della pandemia è sicuramente un altro segnale di grande rilevanza. Ma restano sul tavolo i quesiti posti da Murgia.

Da quando a Medjugorje esiste un santuario pontificio? Possibile che in Vaticano non sappiano distinguere una “parrocchia” da un “santuario”? E allora, come stanno davvero le cose? Anche questo dunque è un altro dei misteri bergogliani, un esempio di confusione da parte di un papa che, in perfetta coerenza con il Concilio Vaticano II sembra respingere la soprannaturalità dei fenomeni e il mistero in favore di una fede razionale (ne è prova fra l’altro proprio il modo in cui a Fatima trattò la questione del peccato e dell’inferno fino a disconoscere quasi l’autenticità dei racconti di suor Lucia), ma dall’altro teme la nascita di un culto mariano “scismatico”, agevolato soprattutto dalla guerra dichiarata dal precedente vescovo di Mostar nei confronti dei veggenti e dei francescani. Da qui la posizioni pilatesca, utile a salvare “capra e cavoli”, ovvero la necessità di non compromettersi con i veggenti ma gestendo nel contempo i “frutti” (in tutti i sensi) del rigoglioso albero di  Medjugorje . E questo anche in considerazione del fatto che migliaia di fedeli si recano a pregare nella Bosnia-Erzegovina in barba al pronunciamento ufficiale della Chiesa, che resta agli occhi e ai cuori di chi ha fede del tutto irrilevante.

Americo Mascarucci- giornalista e scrittore

 

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19 commenti

  • Paolo Meyer ha detto:

    Dr. Tosatti, le faccio omaggio di un piccolo scoop…

    Chi ha divulgato la carta di identità argentina di papa Bergoglio su Amazon Italia?

    https://www.amazon.it/LETION-Torce-torcia-tattica-S1000-dp-B08D9H4V5V/dp/B08D9H4V5V/ref=dp_ob_title_hi

    Provi a passare con il mouse sulla 5a immagine per ingrandirla… è proprio lui e i dati corrispondono…

    Buona giornata…

  • p. clar ha detto:

    Medjugorie è stato riconosciuto come santuario mariano , tanto che c’ è il delegato pontificio. Se non erro si chiama Mons. Huser, polacco. Prima di contestare Medjugorie, andateci.

  • FRANJO ha detto:

    Uno tra i tanti segni di credibilità di Medjugorje è l’aver resistito, tra l’altro, all’aperta ostilità di due Vescovi competenti, uno dei quali non ha ritenuto neanche di andare a Medjugorje. I loro argomenti li potete reperire su internet, ma non mi sembrano particolarmente brillanti. Anche Papa Francesco non ha fatto mistero del suo scetticismo, eppure…
    Quanto ai comportamenti dei veggenti, faccio presente che ad uno o più di loro fu fatta trascorrere una notte chiuso a chiave in un obitorio (parliamo di ragazzi di poco più di 10 anni). La cosa strana non è che fossero spaventati, è che non negarono quanto avevano visto, nonostante le “cortesie” della polizia comunista di Sarajevo.

  • unaopinione ha detto:

    Non é stato detto: “In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. 20Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro». (Matteo 18:19-20 – Testo Cei74)?
    E allora perché meravigliarsi che laddove non sono riuniti solo due o tre, ma migliaia nel nome di Cristo, avvengano fatti inspiegabili e anche miracoli?
    Se anche in Medjugorje (mia opinione in questo momento) tutto é partito come una provocazione del Diavolo, che ci vuole che le persone, credendo poi di riunirsi nel nome di Dio, riescano veramente a far venire in mezzo a loro Gesú e cosí a scacciare il Diavolo (e quindi non solo il disegno del Diavolo non é riuscito ma ha provocato dei seri contraccolpi alla Sua causa?). Un esempio é il digiuno che le apparizioni hanno proposto per il mercoledí e il venerdí: é mia opinione che, per farsi passare come una autentica apparizione mariana, il Diavolo abbia dato questa indicazione; ma che ci vuole che chi ci ha creduto abbia iniziato veramente a farlo e a dedicare questo piccolo sacrificio, da allora e fino a oggi e finché vivrá, a Dio? Accetterá Dio questo sacrificio sebbene abbia una macchia iniziale? La mia risposta é un risoluto “si!”.
    Io credo che questo sia successo in Medjugorje, ma puó succedere ovunque: laddove moltitudini di persone si riuniscono nel nome di Gesú (anche se fosse in Amazonia e qualunque sia la causa), lá avvengono fatti prodigiosi ed inspiegabili (che naturalmente possono avere influenza su tutto il mondo, quanto piú fervore viene messo e quante piú sono le persone).
    Non c´é bisogno di un santuario, ma di persone credenti a Dio che si riuniscano insieme in un luogo e che vogliano la stessa cosa (chiedere delle grazie a Dio).
    Del resto é proprio questo che gli agenti del Principe, attraverso la prescrizione delle mascherine, il distanziamento sociale, il restare a casa, il divieto di partecipare alle messe, ecc., vogliono raggiungere: che nessuno si possa piú riunire con un´altra o piú persone nel nome di Gesú affinché Questi, in questa ora di gran pericolo, non soccorri e salvi con le Sue grazie l´umanitá dalle loro grinfie.
    É un´opinione, naturalmente.

  • Donna ha detto:

    Pensatela come volete,sono stata a Medjugorje tre volte e veramente si respira un aria di “presenza della Madonna”,un posto che reca serenità e pace, e luogo di preghiera grandissimo…per non parlare delle confessioni che il solo vedervisi accostare molti giovani provenienti da ogni parte del mondo è meraviglioso…e la S Messa giornaliera con presenza di centinaia di sacerdoti fa capire molte cose.
    Il ricoscimemento definitivo non può mai esserci se l’apparizione è ancora in corso, come da sempre la Chiesa si esprime dopo,nel frattempo può dare solo indicazioni di massima… E infine ricordo che a tale apparizione sono legati i famosi 10 segreti che saranno rivelati quando Maria vorrà,tre giorni prima,indicando l’ora,il giorno e il luogo di cosa accadrà (riguardano ammonimenti,castighi,e un segno sempiterno che sarà lasciato sulla collina delle apparizioni)…
    Ognuno libero di credere, io vi credo e penso che se il cielo vorrà ci sia il riconoscimento,nessuno a questo mondo sarà in grado di impedirlo.

  • Iginio ha detto:

    Veramente a “respingere la soprannaturalità dei fenomeni e il mistero in favore di una fede razionale” erano anche tanti prima del Concilio, in primis un certo cardinale Ottaviani, da qualcuno sedicente tradizionalista ritenuto un eroe ma che stroncò diverse cause di beatificazione di mistiche del Novecento.

    • Grog ha detto:

      Allora non erano tempi di “santi subito” ma si agiva con la necessaria prudenza.

      • Iginio ha detto:

        Allora non si sarebbe dovuto nemmeno accettare Fatima, le cui rivelazioni in gran parte vennero da suor Lucia molti anni dopo il 1917.
        Prudenza non è dileggiare chi non si conforma agli schemi.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Per cominciare, eviterei di definire “mistero” tutto ciò che sta accadendo nel segno del pontificato di Bergoglio, ammettendo tuttavia la difficoltà a capirne e spiegarne compiutamente le cause scatenanti, che – alla luce delle conseguenze e dei fatti fin troppo evidenti – altro non è se non il frutto di una incomprensibile e ingiustificabile confusione. Ed anche per il rispetto dovuto alla proprietà di linguaggio.
    Confusione fa rima con allusione, alterazione; per restare ai termini che più frequentemente ricorrono nelle critiche, ovviamente rigettate perché ritenute pregiudizievoli. E fa rima anche con: negazione di ogni argomentazione, quest’ultima preliminare ad un processo di chiarimento, per il superamento appunto della confusione imperante. Non certo favorita dal diffuso cerchiobottismo che fa rima con equilibrismo che mi richiama la tensione dei trapezisti che tanto spazio lasciano ai sogni… che fa rima anche con opportunismo…
    E: mi viene in mente l’immagine del sasso tirato nell’acqua, per divertimento o per alleggerirsi di un peso – chissà! – e quel cerchio che si allarga con quei rimbalzi in successione sulla superficie fino ad estinguersi… E nessuno ricorderà (o si sarà mai accorto di) quella mano che ha lanciato il sasso destinato a rimanere nascosto.
    Almeno Pilato viene ricordato – e sottolineo: ricordato, a scanso di equivoci – per il gesto del lavarsi le mani e per una scrittura (rivendicata) “Quod scripsi, scripsi”, non per un mutismo di comodo.

  • gianni ha detto:

    Purtroppo in molti sono caduti nella trappola di Medjugorje. Chi conosce la storia delle prime apparizioni c.d. “mariane”, lo stato di paura che ha avvolto all’inizio i c.d. veggenti, le corse terrorizzati, le smorfie e le sconcezze da loro proferite in quelle occasioni, può facilmente riconoscere l’opera del Demonio. Che poi il Signore nella sua infinita misericordia utilizzi il Male per un’opera di bene come la conversione delle anime conferma il suo agire per la sua creatura.

    • Raffaele Vargetto ha detto:

      L’opera del demonio va riconosciuta riguardo al regime comunista della Jugoslavia. Certo che i veggenti potevano aver paura di ciò che la polizia e i servizi speciali del regime avrebbero fatto a tal riguardo e come non si sarebbero astenuti dal perseguire i veggenti e il parroco di quel tempo, Padre Jozo, che, di lì a poco, sarebbe stato arrestato, messo in galera e pestato a sangue dagli aguzzini comunisti. Mi pare ovvio che i veggenti si guardassero e avessero paura. Lei, al posto loro, non si sarebbe guardato? Quel che mi colpisce negativamente riguardo ai giudizi negativi su Medjugorje è che non si consideri il fatto che il “Fenomeno” sia accaduto in una terra soggetta allora ad uno dei più tirannici regimi della storia, un regime ateista, e che, ciò, è da considerarsi come uno dei motivi di credibilità del fenomeno delle apparizioni.

  • Vincenzo ha detto:

    http://www.medjugorje.hr/it/fenomeno-di-medjugorje/guida/

    Medjugorje
    “Noi vescovi, dopo una triennale commissione di studio, accogliamo Medjugorje come luogo di pellegrinaggio e santuario. Questo vuol dire che non abbiamo nulla in contrario se qualcuno onora la Madre di Dio in una maniera che sia conforme all’insegnamento ed alla dottrina della Chiesa… Pertanto proseguiremo gli studi. La Chiesa non ha fretta.”

    Sua Eminenza, CARDINALE Dr. Franjo KUHARIĆ, arcivescovo di Zagabria
    (Glas Koncila, 15 agosto 1993)
    (Vedere: Dichiarazione di Zara, Commento della dichiarazione, Congregazione per la dottrina della fede;
    Dieci anni della Dichiarazione di Zara)

  • Bezunegui ha detto:

    Basta di prendere in giro i fedeli cattólici. É ora di dire chiaramente, una volta per tutte, se la Madonna si é apparsa o no. Medjugorje é il posto della Madonna o della buggía ?

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Da qui la posizioni pilatesca”.

    Ancora con Pilato, prezzemolo per tutte stagioni!

    Nessuno tocchi Pilato!

  • Antonio ha detto:

    E’ la strategia della confusione tanto connaturata in Bergoglio! Il fatto che Medjugorie assurga a titolo di santuario mi faccia piacere, cio’ non mi esime dal pensare che prima o poi qualcosa del genere possa avvenire in qualche remoto punto dell’Amazonia a riguardo della pachamama!

  • Tutti frutti ha detto:

    Interessante e condivisibile articolo.
    Si può maliziosamente pensare che di fronte alla crisi economica vaticana , si sia deciso ai piani alti di seguire le inclinazioni dei fedeli.
    Non esiste solo il caso citato da Mascarucci. Nelle edicole è stato venduto il il libro di un giornalista RAI sull’attentato a Wojtjla. In tale libro viene messo in risalto l’intervento di una suora spagnola, tal Madre Speranza, addirittura in bilocazione, per deviare la mano di Alì Agca.
    Nel libro viene detto con chiarezza che detta suora si spera venga proclamata Santa.
    Ma quello che si sa di questa suora è piuttosto poco, perché, mentre era in vita, viveva in un’isolamento pressoché totale.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Non si tratta di Madre Speranza, fondatrice della Comunità di Collevalenza e persona molto nota, ma di Suor Rita Montella, monaca di clausura.
      È vero, invece, che Giovanni Paolo II andò in pellegrinaggio al Santuario dell’Amore misericordioso in ringraziamento dopo l’attentato.

    • Iginio ha detto:

      Ma che c’entra Madre Speranza, tutt’altro che “tal” ma anzi notissima? Ma che razza di frullato sta facendo coi suoi “tutti frutti”? A proposito, lo sa che questa espressione nel gergo nordamericano intendeva indicare qualcuno sessualmente molto confuso? Fossi in lei eviterei di usarla.