Aggiornamenti Sociali vuole Riscrivere il Catechismo ad Usum Zan. Mons. Ics.

28 Maggio 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mons. Ics ha letto su un sito che ben conoscete e apprezzate, Korazym.org, quello che “Aggiornamenti Sociali”, una rivista dei gesuiti scrive a proposito del DDL liberticida Zan, sposando in pieno la favola (smentita dal Pew Research Institute) di un’Italia ostile agli omosessuali. Leggete che riflessioni trae mons. Ics dai – come definirli? – ***** di padre Giacomo Costa. Buona lettura.

§§§

 

Mons ICS a Tosatti.

IL NUOVO CATECHISMO SECONDO ZAN

 

Caro Tosatti, chissà se il signor Zan sa che grazie alla sua legge verrà addirittura proposto di cambiare il Catechismo della Chiesa Cattolica. Leggo su Korazym (allegato) quello che il direttore di Aggiornamenti Sociali, il padre Gesuita Giacomo Costa, pensa degli italiani. Che siano razzisti, omofobi, maschilisti e che naturalmente la Legge Zan sia pertanto necessaria e risolutiva.

Il nostro padre Costa, allievo e successore di p. Arrupe e p. Sorge, fa il suo mestiere secondo le direttive ricevute, ed è anche abile nel proporle. P. Costa è portavoce di un gioco strategico che con la difesa della Legge Zan ha solo un collegamento strumentale.

Il gioco del padre Gesuita è molto più “raffinato” e consiste nel cercare di proporre la modifica del Catechismo della Chiesa cattolica, adeguandolo al contenuto della legge Zan.

Nel Catechismo infatti l’omosessualità viene definita “intrinsecamente disordinata”.

Con abilità gesuitica p. Costa la assimila alla espressione antisemita, a suo tempo tolta dal Catechismo: “perfidi giudei” e “popolo deicida”, che (secondo il nostro) accentuò l’ odio razziale.

Così suggerisce di togliere l’espressione riferita alla omosessualità “intrinsecamente disordinata” perché favorirebbe violenza omofoba, anziché favorire fratellanza, ecc.

Perché tanta attenzione da parte di p. Costa a modificare il Catechismo? Cambiare formule chiave delle preghiere cattoliche, della liturgia della messa, del catechismo, aiuta a cambiare la dottrina, i dogmi.

Peraltro come sostiene il padre Generale dei Gesuiti (p. Sosa) mica c’era il registratore all’Ultima Cena e Sodoma e Gomorra furono distrutte perché non accoglievano i forestieri. Ah! questi gesuiti, santi e per secoli orientati solo alla maggior gloria di Dio, ma spesso tentati dal positivismo.

In un curioso, divertente ed intrigante libro di interviste immaginarie (che suggerisco di leggere) scritto dal prof. Gotti Tedeschi un paio di anni fa, il cui titolo è “Colloqui Minimi” (edizioni Fede & Cultura), l’autore immagina di intervistare Augusto Comte, filosofo francese della prima metà dell’ottocento, chiamato Pontefice della Religione Positiva che voleva rielaborare la fede cattolica e ricostruire la Chiesa stessa rifondandola e trasformandola in una specie di religione atea e scientista.

Fu Comte infatti a ispirare “Il Padrone del mondo” di R. H. Benson, tanto caro a Papa Bergoglio. Comte ispirò Benson nel concepire un mondo in cui l’uomo fosse sottomesso alla volontà sociale (non spirituale) espressa dalla Stato Positivista.

Compte era convinto di poter avere l’appoggio dei Gesuiti in questo progetto creando con loro una grande religione dell’umanità nella quale confluisse anche il cattolicesimo che si sarebbe ridimensionato a etica socialmente utile.

Addirittura Comte aveva scritto un appello ai Gesuiti invitando il loro Generale a proclamarsi capo spirituale dei cattolici, praticamente proponendosi come Papa e Vescovo di Roma.

Posso avanzare l’ipotesi che la lettura de “Padrone del Mondo” di Benson sia stata ben apprezzata da Papa Bergoglio e da p. Costa?

Mons. ICS

§§§




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English. 


STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK

cercate

seguite

Marco Tosatti




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

16 commenti

  • Il passo successivo ha detto:

    Vangelo di Giovanni. Cap. 8. Dal versetto 30 :
    Mentre egli diceva queste cose, molti credettero in Lui.
    Gesù disse allora ai giudei che avevano creduto in lui : 《Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli ;
    conoscerete la verità e la verità vi farà liberi》.

    Padre Costa vorrà forse modificare, dopo il catechismo anche il Vangelo e la Bibbia tutta ?

  • FANTASMA DI FLAMBEAU ha detto:

    Il caso e la necessità.
    Ovvero refusi centenari e strane coincidenze.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Il_padrone_del_mondo_(Robert_Hugh_Benson)#Riferimenti_storici
    «Il nome di Felsemburgh è Julian, come l’imperatore Giuliano l’Apostata. Il termine apostasia ricorre in diversi punti dell’opera in particolare nel momento di affermazione di Felsemburgh a guida dell’Europa.

    Percy Franklin viene eletto col nome di Silvestro III (fino ai primi anni del XX secolo Papa Silvestro III non era considerato legittimo, bensì un Antipapa). Il predecessore di Franklin è Giovanni XXIV (gli antipapi Alessandro V e Giovanni XXIII, invece, fino ad allora erano considerato veri papi). Nella prima edizione italiana del romanzo, del 1920, il traduttore Corrado Raspini, curiosamente, non rende “Pope John XXIV” in “Papa Giovanni XXIV” ma “Papa Benedetto XVI”. Ciò può essere spiegato, forse, col fatto che il papa regnante allora era Benedetto XV e Giovanni XXIII era di ben cinque secoli prima.»

    Se si confrontano fantasia del 1907 e realtà di oggi è difficile non usare parole importanti.
    Anche se bisogna dire che alcuni personaggi di Soloviev sono più interessanti (il “superuomo” geniale e megalomane e il cardinale -poi “papa”- Apollonio che fa piovere fulmini sui nemici).
    Ricordando che la tragedia, nelle cose umane, si declina sempre insieme alla mediocrità e alla farsa.
    https://www.rassegnastampa-totustuus.it/cattolica/wp-content/uploads/2014/07/IL-RACCONTO-DELL-ANTICRISTO-V.Soloviev.pdf
    Bergoglio ha pubblicamente consigliato “Il padrone del mondo”. Vale a dire: come farsi barba e baffi e tosare le pecore col bispensiero di Orwell, tutt’assieme.

    PS. Notare la confusione tra papi e antipapi. Perché il solo criterio, a volte molto sottile, era la legittimità o meno dell’elezione. L’ultimo antipapa “storico” (Felice V) dopo essersi riconciliato con Niccolò V morì addirittura in odore di santità. Altri tempi.

    PPS. Per chi non avesse letto Benson.
    https://www.devozioni.altervista.org/testi/opuscoli_vari/il_padrone_del_mondo.pdf (trad. 1920)
    “Giovanni XXIV/Benedetto XVI”, nel romanzo, è il nome del penultimo papa.
    Nel racconto di Soloviev alla fine ce ne sono -apparentemente- due. Pietro e l’anti-Pietro.
    Tema antico da far tremare polsi e intelletti. https://it.wikipedia.org/wiki/Doppio

  • Ali ovvero Ali Libere ha detto:

    Gli ebrei non sono né perfidi né deicidi: la Chiesa lo ha riconosciuto e ha tolto queste espressioni dal suo Insegnamento. Purtroppo gli ebrei sono stati gravemente discriminati, per molti secoli, anche dalla Chiesa, la quale ha riconosciuto il proprio grave errore e non li perseguita più.
    Gli omosessuali non devono venire perseguitati né insultati, e questo è ovvio: nessuno nella Chiesa lo sta facendo. Nell’Insegnamento della Chiesa c’è un giudizio sulla omosessualità, giudizio che esprime una convinzione, una libera opinione e, per la Chiesa, una verità. Conosco persone egregie per molti aspetti, che per alcuni versi mi stanno simpatiche e a cui voglio pure bene, ma che non praticano svariati insegnamenti della Chiesa o li trasgrediscono in pieno. Certo non li insulto e guai a chi lo fa. Questo non vuol dire che io non possa, se lo ritengo opportuno, e con il dovuto rispetto (che non significa genuflessione verso un’idea che non condivido, bensì presa d’atto pacifica ma magari del tutto e fermamente dissenziente di tale idea), dire loro che secondo me stanno sbagliando, che secondo la Chiesa stanno sbagliando, e spiegare il perché. Lo faccio con delicatezza perché ritengo delicatezza e discrezione un obbligo morale e adoperarle verso gli altri anche una forma di rispetto per me stessa; lo faccio con educazione. Se poi qualcuna di loro soffre talmente tanto perché, con rispetto, delicatezza, discrezione ed educazione, ma anche chiarezza, le dico quello che penso, la cosa mi spiace umanamente ma, visto che ho adoperato nel parlarle ogni dovuto riguardo (dovuto non per legge, ma per regola interiore di educazione e coscienza), quel suo eccesso di sensibilità non può più essere un problema mio: soprattutto, nessuno deve impormi di stare zitta perché quella persona è ipersensibile. Gioirò per la vittoria della mia squadra anche se qualcun altro soffre perché la sua ha perso. Se un tifoso maleducato o violento insulta o picchia un tifoso avversario è un mio problema in quanto è un problema sociale, ma non è affatto una mia responsabilità o colpa solo perché ho pacificamente esultato per la squadra mia. Nessuno deve mettermi il bavaglio. Né accusarmi di fomentare la violenza. Né imprigionarmi, punirmi, farmi il lavaggio del cervello obbligatorio affinché io dica che ho sbagliato a dire che amo la mia squadra, e a dire che magari gioca meglio di quella dell’altro e magari anche che penso che la squadra dell’altro abbia finto per ottenere un rigore che non avrebbe dovuto esserci. Nessuno può impedirmelo. A maggior ragione non può impedirmelo su questioni ben più importanti. Se me lo impedisce, è dittatura, è un altro e molto importante pezzo di dittatura.
    Qui non si tratta di omosessualità (pur questione e problema non da sottovalutare), in verità. Ma di ben altro. Zan e compagni, e tutti quelli che ben più in alto di loro comandano e ordiscono e appoggiano questo, mirano ad altro. Ad impiantare le teorie ‘gender’ come se fossero normalità, ad introdurle nelle scuole, a gabellarle come se fossero umane. I gender si propongono di distruggere i bambini, pezzo a pezzo: il corpo in modo irrimediabile, e l’anima in agonia. Inoltre dietro al gender c’è il fantasma concreto della pedofilia, parola che andrebbe cambiata in ‘violenza sessuale e morale contro i bambini’. Lì vogliono arrivare. Per questo le sentinelle dei bambini, coloro che vegliano su di loro, genitori, educatori, vanno colpite, secondo quella gente, e infatti in altri Paesi già colpiscono duro, ottengono che la patria potestà venga tolta a quei genitori che cercano di salvare i figli dalle loro grinfie e dalle grinfie di quella loro folle teoria. Teoria che se pur essendo folle, e tra l’altro completamente disancorata da realtà e scienza, ha potuto radicarsi fino a questo segno in un’epoca che si dice moderna e oggettiva (si dice…), evidentemente è davvero spinta dal Male in modo gigantesco.
    Covidismo (il delirio liberticida scatenato/pianificato col pretesto del covid) e gender/ddl Zan, così come le invisibili (per ora invisibili) manette del politicamente corretto e la cancel culture che strappa le radici annientando il bene di secoli, sono espressione del Male, del Male più grande e più potente.
    Dio è più potente però. Signore, quando deciderai di dimostrarlo? Quando grideremo più forte? Ma alcuni di noi già gridano forte, Signore…

    Mi spiace che vengano sempre tirati in ballo, in questo caso anche da questo padre Costa, gli Ebrei pure quando non c’entrano assolutamente niente. Il parallelo infatti è del tutto sbagliato. E non perché ‘non siano stati perseguitati dai cristiani’ (lo sono stati eccome, non per motivi -ovvero pretesti- razziali ma per motivi -presunti e sbagliati- religiosi) ma perché è il parallelo in sé ad essere del tutto sbagliato.
    Gli ebrei erano ritenuti deicidi ma non lo erano: perché Gesù stesso dice chiaramente che nessuno gli toglie la vita ma è Lui che dà la Sua vita; e perché questo è ulteriormente proclamato dal Concilio di Trento in cui si ricorda ai cristiani che Gesù in Cielo non ha smesso di soffrire per il male del mondo (l’insieme di peccati e di sofferenze prodotti e subìti da ogni creatura, esseri umani compresi, in ogni luogo e in ogni tempo) da Lui liberamente preso su di Sé nella notte del Getsemani ancora prima di essere arrestato da chicchessia, il che vuol dire che quando un cristiano commette il male dovrebbe ben sapere che sta facendo soffrire Gesù ed è quindi più in colpa di chi in Gesù non crede.
    Inoltre, come potrebbero essere deicidi gli ebrei di ogni tempo, di ogni luogo, e i loro discendenti? In forza della frase, culturalmente connotata ovvero, come dire, quasi gergale, ‘ricada sui nostri figli’? E Dio permetterebbe la follia che le colpe non siano individuali ma perpetuamente ascrivibili ad un intero popolo che dovrebbe pagarle? Quando mai Dio potrebbe ritenere che le colpe dei padri ricadano sui figli innocenti, che le colpe di alcuni ricadano su tutti? A me sembra addirittura blasfemo! E poi allora furono più deicidi i Romani, senza i quali Gesù non sarebbe certo stato crocifisso… dico deicidi per paradosso, perché certo non si vorrà ritenere che tutti i Romani, e magari pure i romani di adesso, siano tutti colpevoli della morte di Gesù!
    Attribuire la colpa storica della morte di Gesù a qualcuno è lavoro per gli storici, non certo materia per il cristianesimo che deve invece occuparsi del valore di Incarnazione, Sacrificio di Cristo, Redenzione, Resurrezione…
    Il cristianesimo gli ebrei li ha perseguitati, altroché. Ha sbagliato di grosso. Questo però non c’entra niente con l’argomento in questione. Gli ebrei, che poverini in questo caso non c’entrano assolutamente niente, e il malvagio antisemitismo, vengono tirati continuamente in ballo a sproposito. Nel caso citato, poi, lo sproposito è grosso.
    Gli ebrei sono stati perseguitati dai cristiani per un motivo religioso errato, da altri per altri sciagurati motivi. Anche se, a ben vedere, anche questi secondi motivi persecutori sono sempre religiosi. Il motivo dei cristiani fu il deicidio e il cercare di convertirli a tutti i costi; quello, ad esempio, dei nazisti, fu voler togliere di mezzo il popolo della Bibbia, il popolo sacerdote che ha trasmesso i Dieci Comandamenti, quello che ispirato da Dio scrisse che l’essere umano è a Immagine e Somiglianza di Dio, che tutti gli esseri umani -i quali poi si allontanano più o meno dal Creatore indebolendo e rimpicciolendo il Riflesso di Dio in sé con i propri individuali comportamenti- sono usciti alla pari dalle Mani e dal Respiro di Dio, mentre nazisti e compagni vogliono mettere sempre un popolo, un’unica idea, o come oggi un’élite, al di sopra dei diritti, della vita e della libertà di tutti gli altri. Nazisti e compagnia volevano annientare prima gli ebrei, un popolo numericamente piccolo, ma poi se la sarebbero presa con i veri cristiani: e la storia si ripete da parte dei comunisti, islamisti e oggi anche di un insieme di forze maligne che vogliono nuovamente ridurre a pezzo, oggetto, numero ogni libero essere umano (cristiano e non, ma non a caso si accaniscono molto contro il cristianesimo) figlio del Padre.
    Riprendendo il discorso per confutare il Costa (e altri): contro gli ebrei è sbagliata la persecuzione e al popolo ebraico non può essere imputato alcun deicidio; ma sarebbero comunque due cose diverse: se anche fossero deicidi, la persecuzione era ed è sbagliatissima in ogni caso: i cristiani e le persone civili non devono perseguitare. Contro gli omosessuali è sbagliata la persecuzione (ovviamente. Questo è chiaro e non ci piove!); ma sull’omosessualità non è sbagliato quello che dice il catechismo, cioè che il comportamento omosessuale è intrinsecamente dis-ordinato, ossia di per sé non rispecchia l’ordine naturale, e voluto da Dio, delle cose. Poi, naturalmente, qualcuno può essere d’accordo, qualcuno no; il dibattito può essere anche acceso, fuori della Chiesa e anche nella Chiesa. Il problema non è degli omosessuali (per difendere i quali, come per difendere tutti, ci sono già leggi contro insulti e violenze), ma delle persone cui viene impedito di dire le proprie pacifiche idee sull’argomento; il problema è il fatto che alla Chiesa e a chiunque pensi ciò che ho appena detto, cioè che quello omosessuale (e altri) è un comportamento dis-ordinato, venga di fatto già da ora impedito di parlare; il fatto gravissimo è che un domani molto vicino non potremo più vivere parlare e forse nemmeno pensare in modo libero, praticamente su niente (come già la vicenda covid gravissimamente fa vedere) a meno che le persone di buona volontà e che amano la propria libertà e quella dei propri figli non si decidano a scendere in piazza superando e unendo le differenze (le differenze è normale e giusto che ci siano) e protestando per tante tante cose con talmente tanta voce che la protesta arrivi non solo ai capi e metta loro paura, ma arrivi persino a Dio sì che decida che è proprio il momento giusto per aiutarci al di là dell’Insegnamento che ci ha già fornito.
    Il problema non è degli omosessuali, ma degli uomini e donne liberi che già ora sono meno liberi e domani, ma proprio domani-domani, ormai un tempo vicinissimo, potrebbero non esserlo più.
    Il problema è quello e la violenza è contro di noi. E’ contro la libertà di pensiero, di opinione, di convinzione, di parola. Impedendo l’espressione, l’affermazione libera e non impaurita e non minacciata di un pensiero, impedendo il contraddittorio, il dibattito, la discussione, financo il litigio ovvero un contrasto senza violenza in cui si confronti anche con passione la libera opinione di ciascuno, impedendo questo si tutela solo qualcuno mentre le leggi devono tutelare tutti.
    Per punire gli insulti, le discriminazioni vere (e non il pensiero e la parola liberi, liberi com’è giusto che siano), e la violenza, le leggi ci sono già. Non vengono però applicate nel caso di donne veramente minacciate, veramente picchiate, veramente ferite e che poi vengono veramente uccise magari dopo aver denunciato e non una volta sola; vengono ‘applicate’ (!) nel caso in cui un vicino invidioso mormori pettegolezzi inventati su un genitore, e allora uomini in armi e aguzzini sociali vengono subito a strappare figli alle famiglie e in tanti casi consegnano per sempre bambini e genitori a due incubi paralleli che non si incontreranno mai più. Non vengono applicate se a venire insultati sono i cristiani e le Persone divine della loro fede. Non vengono applicate in mille, diecimila, milioni di casi in cui uomini non difesi pagano il pizzo alla mafia o vengono derubati dallo Stato e dalla ‘giustizia’, o viene tolto loro il lavoro come negli ultimi quindici mesi perché qualcuno ha fatto finta di dimenticare che anche mangiare e avere casa e mantenere famiglia e realizzarsi e vivere vuol dire ‘stare bene’. Non vengono applicate quando a scuola i bulli (che non sono quelli del vecchio film “Bulli e pupe”, e nemmeno “baby criminali”, ma sono cattivi, pazzi o criminali già a quell’età e, sì che vanno aiutati, ma prima di tutto vanno protette le vittime) spadroneggiano su coetanei e adulti grazie a un sistema di norme colluse e all’ ‘ipnosi dei buoni’ che di aberrazione in aberrazione a piccoli e grandi passi ci ha portato qui: qui al covidismo (il covid considerato deformantemente come male assoluto, la maschera inutile come rito, il sacrificio dei morti da vigile attesa come dimostrazione della forza del male, le cavie da vaccino che da morte e forse anche da vive sono ritenute solo effetti collaterali del Grande Delirio Pianificato) a zan (lo so che è il cognome di un promotore del ddl, non lo scrivo minuscolo per dileggio, ma perché per me è diventato un sostantivo, la sintesi di quest’altra dis-grazia che sta cancellando tutto di noi, la libertà, la parola, le memorie, il futuro).
    E su tutto aleggia il Grande Rovesciatore di realtà, colui che spinge le persone a non vedere più che due più due fa quattro, e a non capire che se continuano ad essere indifferenti e a non ribellarsi (scendere in strada a milioni e milioni… pacificamente… Nemmeno le armi possono qualcosa contro milioni e milioni e milioni di persone che non cercano il martirio ma la propria vita e quella dei propri figli) stanno sospingendo se stessi e i propri figli verso l’inferno su questa terra: verso un Non-mondo, a respirare Non-aria e Non-spirito dietro l’ammalante umiliazione della maschera e dei tanti altri bavagli che ci verranno imposti; a diventare, corpo e anima, Non-persona ma oggetto di Salute pubblica anziché soggetto della propria vita e del proprio libero spirito, veicolo Non-completamente umano della Non-scienza che di scienza ha solo il nome, e pedina della Nuova Schiavitù… quella in cui né tutti né nessuno potranno Riflettere Dio ed essere suoi figli, perché l’anima per poter fare questo ce l’avranno cavata via insieme al cuore.
    Dobbiamo sbrigarci. Se c’è un novello Davide da qualche parte con la sua fionda guidata da Dio, che si sbrighi. Oppure formiamolo noi tutti insieme, un fiume di milioni di persone, un Davide che colpisca il poliforme gigante in un punto ben chiaro, ben netto, ben mirato, oppure con milioni di fionde produciamogli milioni di ferite.
    E sul piano pratico cerchiamo molto in fretta un modo parallelo per dialogare e proclamare la Verità, perché il digitale tra un po’ secondo me lo faranno diventare un unico gigantesco universo per controllare e censurare e non un mezzo con cui potremo comunicare anche noi.

    • Enrico Nippo ha detto:

      «Che il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli» è Vangelo, non “gergo”.

      Che ogni generazione si accolli, in un modo o nell’altro, i misfatti delle generazioni precedenti, non è una follia ma una realtà che, a ben vedere, rientra nell’ambito della giustizia.

      Se così non fosse non si vede perché il genere umano debba scontare con la malattia e la morte l’atto di disobbedienza compiuto da Adamo ed Eva: l’hanno compiuto loro, quindi che c’entriamo noi?

      E questa legge vale anche per gli ebrei.

      • Ali ovvero Ali Libere ha detto:

        La responsabilità è individuale.

        Adamo ed Eva hanno fatto ciò che, in quanto creature amate da Dio ma imperfette, era scontato che prima o poi facessero: peccare. Non avrebbero dovuto, come non dovremmo noi. Ma hanno esercitato (in quel caso male) il libero arbitrio, come lo esercitiamo (in molti casi male) noi altri esseri umani.
        L’impronta che ci hanno trasmesso è quella dell’umanità: una meravigliosa impronta, il Respiro di Dio ad animarci, ma anche il fatto che ciò non ci rende divini e che quindi siamo imperfetti.
        Imperfetti, ma ovviamente non dobbiamo fare il male in automatico: possiamo scegliere tra il bene e il male; tra mille condizionamenti (su quanto le situazioni pesino sul nostro destino individuale, sarà Dio a fare i conti alla fine), ma possiamo scegliere, siamo liberi: liberi, ma anche questo in modo non perfetto.
        Adamo ed Eva sono passati da un mondo perfetto, dove però vivevano come bambini piccoli, al mondo dove non si è più bambini, ma ci si assumono le proprie responsabilità e ci si fa carico della propria vita: il mondo dove la -relativa- libertà che Dio ci ha donato è rischiosa, ma meravigliosa ed è ciò che ci rende umani: cioè tendenzialmente peccatori ma anche bene-fattori -siamo anche a Somiglianza di Dio-. A noi cercare di farne, della nostra libertà ed umanità, buon uso.
        L’impronta del peccato riguarda tutti perché l’imperfezione ci costituisce.

        Sì, ciascuno subisce -ingiustamente, ma sulla terra è così- anche il carico di colpe non proprie (il bambino che viene investito dall’ubriaco alla guida di un’auto…). Sottolineo: umanamente non è giusto.
        Però attenzione: il carico in definitiva è universale, nel senso che siamo tutti in un modo o nell’altro toccati dal male: ma la responsabilità in questa catena di colpe e di dolore non può che essere attribuita individualmente, anello per anello della catena, azione per azione.
        Sarà Dio a giudicare fino a che punto siamo responsabili della nostra singola colpa -che non va negata- e quale destino eterno ci spetta.
        Comunque la singola colpa è individuale. La giustizia umana e il giudizio umano quando li si esercita devono dare valutazioni e, ove si ritenga necessario, corrispondenti punizioni all’azione del singolo individuo.
        Quanto alla storia, certamente essa travolge i singoli, ma ciò non è giusto.

        Sul fatto che è assurdo attribuire la colpa della morte di Cristo solo agli ebrei e a tutti gli ebrei mi sono già espressa e ribadisco con fermezza: è assurdo.

        Quanto a Bibbia e Vangeli: sappiamo che non tener conto del linguaggio del tempo (modi di dire eccetera), e invece interpretarli sempre letteralmente, conduce a falsare la Verità tanto quanto usare nell’interpretazione fantasia e soggettività eccessive. Ovviamente la Bibbia non è dettata ma Ispirata: in essa la quota di ‘parola dell’uomo’, con gli stili delle epoche e degli scriventi ed anche con eventuali errori, è compresente con la Parola di Dio.

        • Boanerghes ha detto:

          Lei è in errore.
          Se legge attentamente il Catechismo capirà che il peccato originale è stato a noi trasmesso per propagazione. Tutti abbiamo il peccato originale con le due conseguenze nefaste, cancellato dal battesimo in Cristo.
          Dire che Adamo ed Eva prima o poi avrebbero peccato, in quanto creature imperfette, è una bestemmia e denota una grande ignoranza teologica.
          In quanto creature, secondo lei, imperfette, bisogna dedurre che anche Dio è imperfetto, in quanto vale la parola: creiamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza.

        • Boanerghes ha detto:

          Sacra scrittura va a braccetto con Sacra Tradizione, inscindibilmente.
          È la Chiesa che come Mater et Magistra interpreta e trasmette la Parola.
          Il suo intervento è zeppo di relativismo.
          Meglio ripassare sul catechismo cosa significhi creazione dell’uomo ad immagine e somiglianza di Dio, doni preternaturali, perdita degli stessi e della vita di Grazia, senso vero della redenzione e salvezza portata dal Cristo Signore.

          • Ali ovvero Ali Libere ha detto:

            Secondo le sue parole (ultimo capoverso della sua prima risposta) Dio ci avrebbe in pratica creati uguali a Sé… : peccato (già! ) che “somiglianza” non voglia dire “uguaglianza”!

            Ribadisco i miei commenti. Immagino che Lei ribadisca i suoi. Il confronto è una cosa interessante e grande e positivo segno di libertà, ma una volta chiarite le rispettive idee e non trovato un punto d’accordo ritengo inutilmente ripetitivo continuare: pertanto per me sull’argomento il confronto termina qua.

  • katekismo moderno ha detto:

    Maestra: Pierino quali sono i quattro Vangeli Canonici ?
    Pierino : i quattro vangeli canonici sono cinque . Secondo Matteo, secondo Marco, secondo Luca, secondo Giovanni, secondo Me.

  • Iginio ha detto:

    Sarebbe carino chiedere ai gesuiti in merito ai loro confratelli pederasti in Germania di qualche anno fa. Magari anche loro volevano solo cambiare il Catechismo, poverini.

  • alessio ha detto:

    Secondo me l’espressione “intrinsicamente
    disordinata” è sbagliata ; la mia maestra
    elementare mi diceva sempre che ero
    disordinato perchè facevo le orecchie
    ai quaderni ,mentre qui parliamo di
    uno dei peccati che grida al cielo ;
    e chissà quanti disordinati ci sono
    tra Santa Marta e C.E.I che si
    alzano di notte non a benedire Dio ,
    ma a fare bagordi .

  • Luca Monforte ha detto:

    Non c’è mai stata discriminazione razziale dei cristiani nei confronti dei Giudei. Solo la constatazione di quello che era successo: il rifiuto e l’uccisione del Messia. Lo dice chiaramente Pietro nel giorno di Pentecoste, il primo “No paura Day” dell’era cristiana.
    I giudei intesero individuare il messia in altri soggetti successivamente alla morte e resurrezione di Cristo. Personaggi che guidarono la rivolta giudaica contro i Romani. E che li condusse al disastro. Il primo presupposto delle considerazioni del padre Gesuita, quindi, non esiste.

  • MASSIMILIANO ha detto:

    “Posso avanzare l’ipotesi che la lettura de “Padrone del Mondo” di Benson sia stata ben apprezzata da Papa Bergoglio e da p. Costa?”
    Infatti se non vado errato Bergoglio ne consigliò la lettura… Magari proprio per tale motivo… Saluti.
    Massimiliano

  • Boanerghes ha detto:

    Io possiedo il Catechismo della Chiesa cattolica prima edizione, senza correttivi, ed il Catechismo Maggiore. Basta e avanza.
    In effetti tutti questi desideri di cambiamento di un catechismo che i seminaristi e preti per primi NON conoscono e NON leggono, è solo strumentale per non dire molto peggio.
    Bisogna anche chiedere a Letta ulteriori modifiche

    • Sherden ha detto:

      Letta? Si è già portato avanti con il lavoro: ha già chiesto le donne- prete, e i ben informati sostengono che la prossima uscita (di senno) sarà quella di obbligare i conventi a “quote trans”, non sia mai che un fratacchione che si percepisce suora venga discriminato.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Stillicidio lgbt inarrestabile.