BDV. Vaccino: Le Dittature cercano sempre di Additare un Nemico ai Sudditi…

12 Maggio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali Benedetta De Vito ci offre questa riflessione piena di amarezza sui tempi che viviamo, e in cui veramente sembra che la speranza possa essere diretta solo alla Croce, e al Cielo. Mala tempora currunt, sed peiora veniunt. Buona lettura. 

§§§

Tutte le strade di questo piccolo mondo, dove in pellegrinaggio e in dono Suo viviamo, sono del Signore. Tutti i cammini, i sentieri, le vie, tutti i luoghi della terra appartengono a Lui, che ci ha costruiti così: una radice forte, tenace, indistruttibile nella terra dove siamo nati e dove siamo chiamati a portare la nostra personale Croce; una catena d’oro in cielo in forma di Santo Rosario che ci lega, grazie allo Spirito Santo, a Lui, alla Comunione dei Santi, al creato e ai fratelli che vivono nella Sua grazia. Nel cuore, poi, tutti gli uomini, buoni e cattivi, portano scritta in cartiglio la Legge Eterna, che, perseguitata dal signore del Mondo che desidera lordarla, strapparla, invertirla, tentandoci, non cambia mai. La Legge Sua, dolcissima, fatta per dare la pace del cuore, è al di sopra di ogni legge umana. Il Signore è Verità, Logos, Vita.

Ed ecco perché, nello scrutare ciò che avviene secondo quanto sopra scritto, capisco, come lume acceso nelle tenebre, che tutto quanto sta avvenendo in quest’ultimo anno è storto, deviato, alla sequela della legge che non è legge, la quale si accende, come miraggio del deserto, sotto lo stregato arcobaleno di Satana, fatto dai media come il Mago di Oz costruiva il suo mondo di cartapesta.

Questa legge che non è legge, ma è legge  al contrario, che copre “i cieli aperti del Signore”  invita i migranti a spezzare la radice che li lega alla loro terra, inseguendo una impossibile felicità in deserti luoghi per la loro anima. A noi, impedisce di abitare la terra che è nostra, dove portiamo la Croce, e che nessun Drago può portarci via. E tutti, invece di vivere in concordia nella diversità, vivono odiandosi in una supposta “inclusione”, che è invece color dell’odio.

Ora, dal cappello a cilindro del buffone di Dio, che si chiama Satana, ecco che i nostri governanti hanno tirato fuori il “pass vaccinale”, la “carta verde” (dove il verde è colore della speranza) che, di fatto, impedirà la libera circolazione tra Regioni che sono tutte quante, per intero, la nostra Patria, quella per la quale, secondo la stessa storia che essi ci hanno imposto, sono morti i nostri antenati, rincorrendo le giubbe rosse di Garibaldi e gli schemi del Conte di Cavour.

Non ci sono confini tra Regioni e nessun governo, senza essere una dittatura feroce, può metterli. Tantomeno, con l’obbligo furbescamente velato dal dovere verso la società di iniettarsi un vaccino che non è un vaccino. Un “vaccino” che contiene linee fetali come  “terreno di coltura” o che è stato sperimentato usando cellule di bambini abortiti. Un vaccino che contiene la morte della vita. La quale vita, appartiene solo al Signore, un vaccino costruito in pochi mesi e del quale siamo noi stessi le cavie.

Ora, dopo aver diviso le famiglie, i vicini di casa, gli amici, ecco che  questo governo “di alto profilo” divide anche le Regioni e, in barba a tutte le dichiarazioni “europee” di apertura e di buttare giù ogni confine possibile e immaginabile, ci vorrà, invece, il passaporto dell’infamia per passare dal Lazio alla Sardegna o dal Molise alla Campania, come in Unione sovietica.

Ma bravi, bravissimi, e tutti i giornalisti ad applaudire come se fosse la trovata vincente contro il “nemico invisibile”. Mentre non è che la solita balordaggine del mondo al contrario e che fa sbellicare dalle risa Satana, il gran mentitore, il quale è quasi stufo della dabbenaggine del nostro triste popolo che adora il vaccino come fosse il Salvatore e salvatore non è. E prima arriva la green card, poi la stella gialla e poi, passetto dopo passetto, anche i campi di concentramento. Naturalmente per il nostro bene. Come nei romanzi distopici. E mi chiedo a che cosa sono servite tutte le celebrazioni dei vari stucchevoli, per me, giorni della memoria…Sì perché, secondo questo folle progetto io, se sto nella mia Regione, posso, casomai fossi senza saperlo positivo, infettare a destra e a manca. Ma guai a farlo in casa d’altri, perché andrei a pesare su una sanità regionale che non è la mia. Ma l’Italia non era unita?

E il governo dopo aver dato addosso ai bambini, portatori sani del virus, poi ai turisti, a chi torna dal Brasile o dall’Inghilterra, additando ogni volta l’untore di turno, ora punta l’indice contro il cattivone da punire che è chi non si vaccina.

Le dittature, che seguono la finta legge di Satana, cercano sempre un nemico da additare ai “sudditi”. Prima il nemico era il virus, poi piano piano l’indice ha puntato i vari “reprobi”. Chi osa uscire a fare quattro passi, chi vuol respirare l’aria di primavera (che è del Signore) e così via. Ora il nemico è chi non si vaccina. E così dagli all’untore, come durante la peste di Milano di manzoniana memoria. Come ho già scritto ma in certi casi repetita iuvant: dal pass vaccinale alla stella gialla sul bavero ci manca poco pochino e dalla stella gialla ai campi di concentramento ancora meno. E’ questo il futuro che vogliamo? Di qui, i “buoni” marchiati con il segno della Bestia che è il vaccino, di là i “cattivi”, quanti seguono e seguiranno, io per prima, la Legge Eterna del Signore e che dicono no alla finta legge degli uomini, burattini della scimmia di Dio. Ma tutti gli italiani, poverini, storditi dal racconto del terrore (il genere horror che tanto piace e di cui sono piene le tv) che li inchioda davanti alle televisioni, facendoli sentire al sicuro seduti sul sofà, dietro alle assurde mascherine, divisi dai figli e dai nipoti (in eterna “quarantena fiduciaria”)  che possono essere pericolosi untori, pronti a denunciare i vicini di casa che festeggiano un compleanno, sembrano contenti di rinunciare alla loro libertà, come fatti zombie, e non vivono per non morire…

Non ci sono più abbracci, né baci, si predica l’amore e l’inclusione, ma solo virtuale, visa Zum, e quindi falso. Tiè! Occhi smarriti che rincorrono il nulla, sbigottimento, paura. Sì, stringiamoci sotto la Croce del Signore, l’Amore non è amato, e noi in orazione perpetua affinché il Signore ci salvi. Si, stringiamoci sotto la Croce perché noi cristiani, cattolici romani, non abbiamo neppure un Pastore.

Il nostro Pontefice, infatti, preferisce invitare in Vaticano (è una prossima conferenza) , Cindy Crawford, ex modella, ambasciatrice del gender, o Chelsea Clinton, che non trova niente di male ad augurare buon anno alla chiesa satanista d’America. E’, l’inclusione, che bello! Ma bene, benissimo E a noi, poveri cattolici, biechi tradizionalisti, Bergoglio ci ha riempiti di insulti e di contumelie, dandoci dei retrogradi al meno. La lista degli insulti è online… Soli, solissimi, stringiamoci sotto la Croce.

Intanto, senza pass vaccinale, senza meta, e senza futuro dalle coste africane arrivano altri ingannati da Satana, convinti dal sogno di trovar l’America (non spinti certo dalle carestie e dalle guerre…) di trovare qui il loro futuro che invece non può che essere, secondo la volontà del Signore, nella loro terra. Il Signore ha messo tutto in ordine. Terre per tutti, in ugual misura, terre belle e anche brutte, ma a ognuno la sua. Il Signore ama le differenze. Basta andare in un prato in primavera e osservar da vicino i fiori, le erbette, i trifogli, le ortiche e tutta la meraviglia che appare in una deliziosa diversità e ogni animale e anche le piante hanno i loro usi e costumi, proprio come noialtri. Cadrà la torre di Babele costruita nella menzogna che non c’è differenza tra uomo e donna, che tutti quanti siamo liquidi, nomadi, capaci di vivere al Polo come all’Equatore senza portarsi dietro la radice strappata che ci lega al Creatore e alla sua Dolce Legge eterna.

§§§ 




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12 commenti

  • Anna Maria De Matteis ha detto:

    Cara sig.ra Benedetta De Vito, mi ritrovo pienamente in ogni sua parola! Sono felice quando leggo pensieri così forti e veri, simili al mio pensiero e che corrispondono alla mia sofferenza! Uniti spiritualmente ed intellettivamente potremmo sentirci più forti e rafforzati nella fede! L’obiettivo di Satana è dividerci, soprattutto DIVIDERE LA CHIESA DALL’INTERNO, ESSERE NEMICI GLI UNI DEGLI ALTRI!!! Anche nella chiesa i laici durante la Santa Messa, cacciano tranquillamenti altri laici… minacciando di chiamare Polizia, Carabinieri…. perchè sprovvisti di mascherina o perchè si sono inginocchiati al banco per pregare…e i sacerdoti che continuano a celebrare la Santa Messa come se niente fosse…in chiesa cìè chi grida all'”untore”, lo caccia via, lo minaccia e nessuno lo difende e…gli altri laici continuano a seguire la Santa Messa come se niente fosse…anzi pensano in cuor loro: “Ben gli sta”!!! Ed il sacerdote che ha sguinzagliato i suoi parrocchiani contro i “cani rognosi e luridi” che si permettono ad entrare in chiesa a pregare…sporcando con i loro gomiti il legno dei banchi… VERGOGNA!!! VERGOGNIAMOCI FRATELLI NELLA FEDE…VERGONATEVI VOI SACERDOTI E VESCOVIO CHE AVETE PERMESSO TUTTO CIO’…consegnando le “chiavi di casa” agli “estranei”

  • Fulvia Lupi ha detto:

    Molto bello questo articolo, e allo stesso tempo molto “amaro”, ma non disperiamo: la Croce ha già vinto!

  • Chedisastro ha detto:

    Sono del parere che tutto quanto ci sta accadendo da oltre un anno, cioè una vita capovolta e senza più un vero punto di riferimento (un tempo lo si trovava là dove abita il sacro), un vivere chinando continuamente la testa in tacita obbedienza ad ogni comando, per giunta patologicamente soddisfatti per ogni imposizione perché la salute (materiale) è al centro di tutto e tutto si deve muovere per conseguirla, tutto questo non sparirà se non per intervento divino, ché impossibile e assolutamente arduo ne è uno qualsiasi umano. Domani è la festa della Madonna di Fatima: solo i piccoli veggenti si sono realmente resi conto di cosa sia l’inferno, eppure di questa realtà non se ne parla più. Non ci si fida più neanche della Madre di Dio. “Prega per noi o Maria, prega pei figli tuoi, Madre che tutto puoi, abbi di noi pietà”.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Anche molti slogan del periodo fascista erano di quel genere : ad esempio i responsabili della fame non erano quelli che con i loro errori avevano condotto l’Italia ad un regime di autarchia e di razionamento dei viveri ma erano gli accaparratori e la borsa nera. Ma anche prima del fascismo, ai tempi della prima guerra mondiale la propaganda del regno aveva convinto che andare a combattere in prima linea nelle trincee del Carso era un sacrosanto dovere perchè gli austriaci erano nientemeno che i “nemici naturali dell’Italia”. Dimenticando che il comandante dell’esercito austriaco vittorioso contro i turchi (e al quale l’Austria ha edificato un monumento in centro di Vienna) era un Principe di casa Savoia. Il mondo è fatto così, c’è poco da fare ; l’importante è esserne consapevoli.

    • Iginio ha detto:

      Dimenticando che al Principe Eugenio è intitolata una via del centro di Roma in un rione costruito subito dopo l’Unità d’Italia.
      Dimenticando che la politica del XVIII secolo non si giudica coi parametri delle epoche successive.
      Dimenticando che i popoli germanici per secoli sono calati in Italia con lo scopo di conquistarla.
      Dimenticando che chi si accaparrava i generi alimentari per rivenderli a prezzo da strozzino era un ladro, non una vittima dei tempi o del regime.
      Dimenticando che anche Mario Draghi aveva una carica importante a Bruxelles, dal che, col modo di ragionare di Emerito, se ne deduce che bisogna venerare l’Unione Europea.

      Ma capisco che, per chi non è capace di seguire i ragionamenti del prof. Castellano liquidandoli come roba da giuristi, tutto ciò risulti difficile da comprendere.

      Emerito è quello che una volta, per contestare una mia affermazione, si è permesso cialtronescamente di tirare in ballo i miei genitori. Ne consegue che, se difende i borsaneristi, presumibilmente i suoi familiari praticavano la borsa nera. Applausi.

  • Iginio ha detto:

    Ok, ma Rino Cammilleri pretende l’uso della mascherina per parlare con lui di persona, dato che sa di diverse persone di sua conoscenza morte di Covid.
    Che facciamo? Non oserete criticare Cammilleri, vero?

  • Bastian contrario ha detto:

    Due parole sui cosiddetti migranti.
    Arrivano qui non sponte, come possiamo pensare noi autoctoni. Ma SPINTI. Certo non dalla fame , né dalle guerre, ma da chi, appartenendo al più ricco stato del pianeta , impiega i suoi capitali per allargare la sua influenza a stati magari prostrati da guerre durante decenni. Ma a noi queste guerre interessano poco. Ricordo, 40 anni fa, di aver conosciuto una giovinetta italiana, ma che era fuggita dall’Eritrea dopo aver dovuto abbandonare tutto quello che la sua famiglia aveva costruito in decenni di lavoro. Quando l’ho conosciuta aveva ancora gli incubi notturni per l’irruzione dei militari in casa propria durante la notte. Ora sembra che in Eritrea si stia consumando una specie di pulizia etnica. Possono restare coloro che sono favorevoli alla collaborazione con la Cina, sono invitati ad andarsene gli altri.

  • Il Matto ha detto:

    Il racconto della signora Benedetta mi ha tolto, se fosse possibile, l’ultimo residuo di respiro.

    E mi ha confermato che l’unica via di fuga è verso l’Alto!

    Via da questa terra! Via da questi impicci inestricabili! Via dal tanfo dell’umanità!

    Ma non per disperazione: semplicemente per una rottura di scatole insopportabile!!!

    • Adriana 1 ha detto:

      Enrico,
      contattare Elon Musk.

      • Adriana 1 ha detto:

        Enrico,
        chiedo scusa della battuta un po’ crudele sfuggitami dalla tastiera, ma la tua meraviglia, il disgusto tuo e di altri mi appaiono inconsulti. Mi spiego con una storia due volte vecchia: come si “risolse” la peste del 1630 a Milano e come la rese oggetto di saggio storico e documentato A.Manzoni (i cui ” Promessi Sposi” uscirono affiancati dalla ” Storia della colonna infame”). In breve: il Governo spagnolo di Milano si trovò a rischiare il ribaltamento da parte di una gigantesca sommossa popolare perchè alla carenza di viveri si era aggiunto il terrore della peste. Si imponeva l’individuazione di capri espiatori. Vennero trovati due poveri diavoli senza Santi in Paradiso :il Mora e il Piazza, barbiere-cerusico il primo, esattore delle gabelle il secondo. Si pensava- vox populi- che il contagio fosse propalato da individui malvagi che distribuivano sugli inginocchiatoi delle chiese, sui muri della città un unguento, unto od “onto”, dagli invisibili effetti venefici. Nella casa/bottega del Mora la polizia trovò un pentolone sul cui fondo giudicò esservi una certa quantità di “onto”. Da ricordare che serviva a far bollire-per disinfettarle-fasce e lenzuola venute a contatto con pus e ferite. Il Piazza, poveretto, venne accusato da una donnetta, la signora Rosa, di aver toccato il muro di un vicolo con due dita. ” allora lei aveva pensato che forse era uno di quelli…”Portava i tristi registri delle imposte con sé , assieme a penna e calamaio e si era provvisoriamente pulito in quel modo le dita sporche d’inchiostro…in breve: vennero torturati un numero di volte superiore anche a quanto consentivano le leggi del tempo. Altri nomi fatti dai disgraziati non subirono conseguenze perchè i denunciati avevano i famosi Santi nel Paradiso spagnolo. La sentenza fu atroce: posti su un carro indirizzato a piazza della Vetra vennero loro strappate con tenaglie roventi le carni del petto e tagliata a entrambi la mano “colpevole”. Sul palco, distesi, vennero loro spaccate le articolazioni con grandi ruote ferrate e intrecciati i loro corpi ai raggi delle medesime innalzate su pali fino a che morte non succedesse… I due- strano e atroce a dirsi- alla lettura della sentenza ringraziarono con fervore i giudici. Il pubblico accorse come oggi per uno scudetto. Vennero tagliati gli alberi di Piazza della Vetra affinchè ciascuno potesse godersi lo spettacolo al meglio e restarne appagato. Abbattuta la casa del barbiere, al suo posto venne fatta innalzare una colonna ” a memoria della infamia sua”. Commenta il Manzoni: ” a memoria della infamia dei giudici”, visto che, secondo lui, non sono le leggi sbagliate a corrompere, bensì il cuore degli uomini ( dei giudici in primis), chiusi alla Grazia e all’Umanità.
        Eppure erano “cristianissimi”. La natura umana è quello che è…figurarsi la attuale natura ” transumana” che si esprime ” al peggio” negli strumenti di comunicazione di massa.

        • Enrico Nippo ha detto:

          Adriana,

          la battuta mi è parsa deliziosa, quindi non hai nulla di cui scusarti. Da te, poi, accetto qualsiasi critica (non saprei dire perché).

          Quando definisci “inconsulti” la mia “meraviglia” e il mio “disgusto” impieghi il termine più appropriato, infatti inconsulto significa sconsigliato, temerario e imprudente.

          Ebbene, e qui sono serissimo, io sono matto, e come tale sono soggetto ad impulsi possenti ed irrefrenabili che trascendono la misura e la ragionevolezza umane. Starei per dire che tali impulsi sono metastorici, provenienti da una “zona nascosta” che, per così dire, è irraggiungibile dalla fede e dalla ragione che, pure, non rinnego.

          Con un esempio che certamente conosci: tutto ciò che si può comporre e mettere in bell’ordine per iscritto, sarebbe impossibile senza un foglio bianco.

          Ecco, per me il magnete è il bianco del foglio, assai prima e quindi “più” essenziale (perdona lo strafalcione) di quello che c’è scritto.

          E non posso (né voglio) farci niente. Anche se questo mi costa la solitudine ed il dileggio pressoché unanimi.

          Ciao. E continua a deliziarmi con le tue battute. 😊