Mascarucci sul Caso Becciu. L’Impressione di un Papa Oscillante.

27 Marzo 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Americo Mascarucci che ben conoscete ci ha inviato questa riflessione sul caso Becciu, avendo letto l’articolo che Stilum ha pubblicato ieri. Buona lettura. 

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Caso Becciu e trame all’ombra del Cupolone

 

Sarà una pura coincidenza il fatto che le notizie riguardanti il “caso Becciu” e quella che sembrerebbe l’ennesima montatura creata ad arte nell’altrettanto ennesima guerra di potere nei sacri palazzi, arrivi in concomitanza con l’operazione mediatica sul taglio degli stipendi ai cardinali disposto da Bergoglio? A pensar male si fa peccato (e chiediamo misericordia per questo) ma sempre più spesso ci si azzecca. Guarda caso delle novità su Becciu nessun giornale ha parlato (tranne Libero ovviamente, il Messaggero e pochi altri) mentre da giorni non si fa che esaltare il grandioso gesto papale, al punto da tirare in ballo persino il compianto predecessore Giovanni Paolo I e mettendo in guardia Bergoglio dal rischio di fare la sua stessa fine, ovvero morire avvelenato. A parte il fatto che se davvero papa Luciani fosse stato avvelenato (il che ovviamente è ancora tutto da dimostrare) le motivazioni erano molto più serie di un banale e propagandistico taglio di stipendi alla curia, non si può non restare perplessi di fronte alla coincidenza temporale, l’ennesima, che sembra proprio studiata a tavolino per sviare l’attenzione dalle vicende sempre più imbarazzanti che emergono all’ombra del Cupolone.

Ammetto di non essere stato mai un grande estimatore di Angelo Becciu e nel mio ultimo libro “La Chiesa nella Politica” non ho mancato di criticarlo, soprattutto per certi suoi interventi orientati a tappare la bocca alle voci critiche presenti nel mondo cattolico. C’è stato infatti il suo zampino nella cacciata di Dino Boffo dalla direzione di Tv2000 perché troppo amico del cardinal Ruini e nella sua sostituzione con il cattocomunista Paolo Ruffini che ha trasformato la Tv dei vescovi in una succursale di Raitre.

Come anche sono noti i suoi tentativi di imbavagliare Radio Maria quando ha assunto posizioni poco “bergogliane” ad esempio in materia di Islam o di diritti Lgbt. E ammetto che la sua investitura a cardinale da parte di papa Francesco mi è apparsa tanto la ricompensa per un passaggio di schieramento alquanto spregiudicato, avvenuto scaricando l’ingombrante cardinale Bertone di cui era stato un fedelissimo collaboratore quando questi era Segretario di Stato, per salire sul carro del nuovo corso bergogliano.

Ma dopo aver appreso che la sua defenestrazione altro non sarebbe stata che l’ennesima montatura giornalistica, la polpetta avvelenata offerta sul piatto a Bergoglio, non posso che prendere atto di come, ancora una volta ci troviamo di fronte ad una Chiesa che predica bene e razzola male. Perché la tanto sbandierata misericordia dovrebbe significare anche rispetto per la dignità delle persone, almeno fino a quando la loro colpevolezza in determinate vicende giudiziarie non venga dimostrata in maniera inoppugnabile.

Invece in epoca bergogliana abbiamo assistito al massacro mediatico del cardinale George Pell trattato come un pedofilo seriale, e che soltanto Stilum Curiae fra pochi ha avuto il coraggio di difendere contro una condanna già emessa prima ancora che fosse la giustizia a parlare. Un pastore di alto valore morale che il Vaticano ha lasciato solo nel momento del bisogno, abbandonato come “agnello fra i lupi” per essere sbranato. E ammetto che l’esultanza del papa alla notizia della sua assoluzione mi è sembrata tanto la classica “toppa peggiore del buco”.

Poi non dimentichiamo la vicenda dell’ex vescovo di Carpi Francesco Cavina, anche lui vittima di una gogna mediatica messa in atto da organi di stampa ostili che lo hanno raffigurato come partecipe di un giro di appalti e mazzette; una gogna continuata ben oltre l’archiviazione disposta dalla Procura nei suoi confronti. Al punto da costringere il vescovo a rassegnare le dimissioni che il papa ha accettato, quasi dimostrando di credere alle accuse infondate mosse nei suoi confronti.

Ora il caso Becciu, che alla fine si è intrecciato con quello di Pell, al punto che si era anche ipotizzato che il porporato australiano potesse essere rimasto vittima di un’operazione di delegittimazione legata alla sua attività di ministro dell’economia del Vaticano, che avrebbe avuto fra i suoi registi proprio Becciu. Il tutto perché Pell sarebbe andato a ficcare il naso negli affari della Segreteria di Stato chiedendo conto di certe operazioni poco trasparenti.

A questo punto è legittimo il sospetto che gli stessi che hanno fatto fuori Pell con la complicità dello stesso Becciu, abbiano fatto poi fuori il secondo perché a sua volta da ostacolo a determinati interessi? E chi è il mandante?

Di sicuro se tutte queste ipotesi sono vere, ci troveremmo di fronte ad uno scandalo forse ben più grave del famigerato Vatileaks che ha spinto Benedetto XVI a ritirarsi. E ciò che appare evidente è la debolezza di Bergoglio che sembra sempre di più un mero esecutore di giochi di potere decisi da altri alle sue spalle e che lui asseconda di volta in volta, senza rendersi conto di mettere in discussione la sua stessa credibilità. Prima promuovendo Pell come grande moralizzatore e poi liquidandolo senza troppi complimenti, poi facendo Becciu cardinale per poi trattarlo come il peggiore dei criminali e privandolo del diritto di partecipare ad un prossimo conclave (forse perché Becciu era indicato come un possibile avversario dell’ambizioso Parolin che secondo voci maligne starebbe già costruendo la sua candidatura al soglio di Pietro?).

Insomma, la sensazione che si percepisce è quella di un papa del tutto incapace di comprendere ciò che accade intorno a lui e costantemente pronto a smentire se stesso, facendosi strumento delle lotte di potere dentro i sacri palazzi, promuovendo, rimuovendo, condannando, riabilitando di volta in volta i protagonisti di queste tristi e imbarazzanti vicende correndo dietro alle inchieste giornalistiche (che per loro natura non sono mai disinteressate) e dando credito a quei pettegolezzi e alle calunnie che pure non si stanca mai di condannare. Forte di un circuito mediatico addomesticato costituito dai media mainstream che ogni volta riescono a far passare tutte queste “trame oscure” come grandi operazioni di pulizia da parte del papa che vuole la Chiesa povera sull’esempio del Vangelo. E se è vero che Gesù ha sbagliato a fidarsi di Giuda, forse in questa storia i Giuda più o meno nascosti pronti a tradirsi l’un con l’altro in una lotta stile “ne rimarrà soltanto uno”, cominciano ad essere davvero troppi.

Americo Mascarucci- giornalista e scrittore

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29 commenti

  • Gianfranco ha detto:

    Nemmeno otto anni di pontificato, e Mascarucci ha già capito che soggetto è Bergoglio. Complimenti!
    Quanto poi al “Gesù ha sbagliato”… meglio tacere.

    • Americo Mascarucci ha detto:

      Chiedero’ perdono a Bergoglio.per quello che ho detto. Se ha perdonato Eugenio Scalfari per tutte le eresie che gli ha fatto dire Non credo mandi al rogo proprio me per una provocazione riferita ai Giuda del Vaticano. Il capo dei gesuiti ha detto che il diavolo e’ un simbolo e sta ancora al suo posto.

  • Ulisse ha detto:

    Il messaggio Ulisse del 26 marzo non è mio.
    Quanto detto da Mascarucci è vero, Bergoglio è molto oscillante. Basta un esempio i portavoce: Navarro Valls fu portavioce di Giiovanni Paolo fino alla sua morte, padre Federicio Lombardi di Benedetto XVI fino alle dimissioni.
    Papa Francesco ne ha cambiati 4 ed uno è uscito con la sua aiutante sbattendo la porta prima che lui lo cacciasse. Ora si dice che persino Andrea Tornielli sia in Bilico il nuovo amore di Bergoglio è don Marco Pozza (finche dura!) così si dice che anche Parolin sia in ribasso ma non può sbatterlo fuori come fece con il cardinale Sarah perché troppo evidente così come per il card. Comastri.
    Oscillante è vero ma evitiamo gli insulti come “squilibrato”.io mi sono fatto una opinione magari ne parliamo luna prossima volta. Bisogna evitare la troppa carnee al fuoco e le eccessive lunghezze.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Fosse oscillante come un pendolo, almeno sarebbe prevedibile. Il male è che le sue oscillazioni sono irregolari e imprevedibili, come quelle di un abete o di un larice isolati in preda ad improvvise ondate di vento con direzione e forza continuamente variabili. Per questo forse l’instabilità dà un’idea più precisa. Comunque sia non è certamente la pietra su cui edificare qualcosa (nel caso specifico la Chiesa)

  • Andiamo al mercato ha detto:

    Per Igino. Mi dispiace contraddirla, ma il rapporto qualità prezzo vale sia per i prodotti ortofrutticoli che per i libri.
    Avevo un dubbio, teologico, sulla traduzione del Padre Nostro. È bastato un libretto da 6 dicesi 6 euri per risolverlo.
    Le opere complete della Valtorta costano la bellezza di più di 150 euri.
    A me Socci piace, ma mi dispiace che consideri sia la Valtorta che Soloviev come dei guru, visto che non lo sono.
    Piuttosto perché certi libri, magari scritti da gesuiti spariscono dalla circolazione ?
    Con affetto, la portinaia.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Scusate, ma io credevo che l’articolo trattasse della mala gestione della giustizia in Vaticano e invece , ma no! , scopro che si sta parlando di Maria Valtorta.
    I suna a Palosc e i bala a Antegnat (= suonano a Palosco e ballano ad Antegnate) direbbe il mio desolato amico Scarpe Grosse.

    • Americo Mascarucci ha detto:

      Non era mia intenzione parlare della Valtorta, ho risposto ad un commento in cui mi si diceva di leggerla come fosse depositaria di verita’ divine

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Certamente gliene dò atto. Il mio commento era indirizzato a coloro che qui per abitudine, vorrei quasi dire per mestiere, entrano nelle discussioni con l’intento di far cambiare argomento. L’argomento è il Covid ? E loro tirano in ballo i bucatini all’amatriciana.

      • MARIO ha detto:

        Certo, sig. Mascarucci, che l’ha detta grossa su Giuda… se, come dice lei, “Gesù ha sbagliato(!) a fidarsi di Giuda”.

        Gesù poteva sbagliarsi? No proprio… Gesù sapeva fin dall’inizio che Giuda l’avrebbe tradito, ma l’ha amato fino alla fine, e più degli altri, per fargli cambiare strada (dandogli perfino l’Eucarestia nell’Ultima Cena, dico io).

        • americo mascarucci ha detto:

          Le ricordo che anche Dio nell’Antico testamento rivelò a Samuele di essersi sbagliato nello scegliere Saul come re e difatti inviò Samuele ad ungere Davide perché aveva deciso che Saul doveva morire sconfitto daui suoi nemici. Oggi è la Domenica delle palme si legga attentamente la passione (quest’anno secondo Marco) e leggerà: “Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!». Questo è scritto

        • americo mascarucci ha detto:

          Ancora una consideraziomne e poi non interverrò più su questo argomento. Posso anche accettare di aver sbagliato ha parlare di errore che è cosa molto diversa da peccato. San Giovanni Crisostomo scrive aproposito della scelta di Giuda “che qui non si tratta della scelta di predestinazione, ma dell’elezione a un ufficio e allo stato della presente giustizia, alla quale talora alcuni vengono scelti non in considerazione del futuro, bensì per la loro condizione presente: e da questa elezione non viene tolta né la libertà del libero arbitrio, né la possibilità di peccare. Di qui l’esortazione paolina: «Chi crede di star saldo, stia attento a non cadere» (1 Cor 10, 12). Perciò il Signore scelse Giuda mentre non era ancora cattivo, ma la sua scelta non gli tolse la possibilità di peccare”. Ora Ribadendo che posso aver sbagliato ad usare il temine sbaglio riferito a Gesù non sta scritto da nessuna parte nei vangeli che Gesù abbia scelto Giuda sapendo in anticipo che lo avrebbe tradito. Gesù sapeva perfettamente che sceglieva degli uomini imperfetti, pieni di debolezze ed inclini al peccato, ma che abbia scelto Giuda appositamente può essere un’opinione rispettabile ma rimane tale e come tale perfettamente discutibile

          • MARIO ha detto:

            Certamente predestinazione e libertà sono inconciliabili.
            L’uomo è assolutamente libero di scegliere il suo destino eterno, nonostante Dio conosca già il suo futuro. Mistero enorme… che nasce forse dalla sottovalutazione del valore immenso della nostra libertà (che, assieme alla ragione, ci fa simili a Dio).

            Per cui anche il mistero di Giuda è altrettanto grande, a cui personalmente ho trovato una qualche risposta solo nella Valtorta.
            Da essa risulta che non è stato Gesù a scegliere Giuda, ma Giuda a insistere con Gesù per diventare suo discepolo, convinto fin dall’inizio che Lui fosse davvero il Messia atteso, ma di un Regno terreno in cui poter soddisfare le sue ambizioni, cupidige e concupiscenze.
            E Gesù, nonostante tutto, dopo avergli spiegato il suo errore, ha rispettato la sua libertà… amandolo fino alla fine.

            Credo sia molto illuminante, al riguardo, il seguente capitolo dell’opera maggiore della Valtorta:
            http://www.valtortamaria.com/operamaggiore/volume/1/lxvi-giuda-di-keriot-al-getsemani-diviene-discepolo

  • Iginio ha detto:

    Becciu non è un sant’uomo. In Vaticano non lo ricordano propriamente comprensivo verso i dipendenti con problemi familiari e scarso guadagno. Evitiamo di farne un martire. E’ vittima di un clima di opportunismo e mediocrità che divora i propri esponenti. Tutt’altro discorso è condannare l’arroganza del Papetto e la sua mancanza di senso delle istituzioni e del diritto (probabilmente crede che diritto significhi: posso fare qualcosa). Nonché il leccapiedismo dei suoi cortigiani (tra cui era Becciu).

    Per quanto riguarda la faccenda degli stipendi tagliati, proviamo a immaginare che succederebbe se una cosa del genere la facesse lo Stato italiano.

    • Ambra ha detto:

      Mi piacerebbe sapere quanti sono i “negri” che lavorano ai discorsi e ai libri di Bergoglio. Il loro è chiaramente un compito difficile, per riuscire a seguire e interpretare le oscillazioni della dottrina bergogliana.

  • gaia ha detto:

    più che oscilante direi che è delirante

  • Rino ha detto:

    Nel finire, si afferma che Gesù ha sbagliato fidandosi di Giuda. Imperfezione linguistica o fede debole? Per correggersi e capire, l’autore lègga l’opera di Maria Valtorta o più semplicemente “Il mistero di Giuda” recentemente pubblicato dal CEV.

    • Americo Mascarucci ha detto:

      Gesu’ riferendosi a colui che lo tradira’ afferma “meglio per quell’uomo che non fosse mai nato” (Matteo) e “guai a lui…..” (Luca)…….non credo alla leggenda di Giuda predestinato a tradire Gesu’ per compiere l’opera di salvezza, quasi uno strumento di Dio…quanto a Maria Valtorta I suoi vangeli non sono stati mai ritenuti attendibili dalla Chiesa con motivazioni che condivido totalmente

      • Enrico Nippo ha detto:

        Una voce fuori dal coro riguardo alla Valtorta la cui opera viene presentata da alcuni commentatori del blog come una sorta di capolavoro.

        Io non l’h mai letta perché già solo il titolo “l’Evangelo come mi è stato rivelato” non depone certo a suo favore: troppo forte , tropo supponente, troppo esclusivo.

        Sarebbe interessante conoscere i motivi di inattendibilità rilevati dalla Chiesa.

        • Americo Mascarucci ha detto:

          Sono proprio quelli che ha descritto lei, ovvero il carattere da conferenziere che l’autrice attribuisce a Gesu’ che fa dei sermoni lunghi e ampollosi, tutto il contrario del Gesu’ descritto dai Vangeli e in piu’ si assiste ad una sovraesposizione eccessiva della Vergine Maria che appare iperpresenzialista, una sorta di ombra del figlio. La Chiesa ha giudicato le opere della Valtirta “una ripripisizione romanzata della vita di Gesu” senza alcun carattere soprannaturale ma frutto della libera interpretazione dell’autrice”

          • Luciano Motz ha detto:

            Un tanto per la precisione, il primo titolo dato all’opera di Maria Valtorta fu “Il poema dell’Uomo-Dio”, il titolo attuale è stato posto dai curatori ben dopo la morte della veggente. Inoltre, va ricordato che, quando gli fu presentato il manoscritto, Papa Pio XIi disse di pubblicarlo così come era, fu poi il Sant’Uffizio a censurare e porre all’indice l’opera.

        • La portinaia ha detto:

          Si dice che ci siano delle contraddizioni con i Vangeli. E credo ma sono solo voci che la Valtorta dica che Maria Santissima sia morta ad Efeso mentre la tradizione della Chiesa afferma che sia morta a Gerusalemme. Ma la verità è che le opere della Valtorta costano troppo.

          • Iginio ha detto:

            Premesso che a dire che la Vergine morì a Efeso fu Anna Caterina Emmerich, mi piace la conclusione: le opere della Valtorta costano troppo. Ha mai chiesto all’editore quanto costi il diffonderle? Crede che i libri si facciano scrivendo a mano? Non compro un libro perché costa? La differenza tra libri e prodotti ortofrutticoli le è chiara? A scuola fino a che anno c’è andata? Le capita mai di comprare un libro e leggerlo o regalarlo ad altri? No, vero?

          • Enrico Nippo ha detto:

            Mamma mia, Iginio!

            Ma possibile che i suoi interventi siano sempre così acidi e ruvidi?

            Non potrebbe esprimere il suo pensiero con un po’ di umanità invece di sparare a zero?

        • MARIO ha detto:

          Enrico,

          forse potrebbe esserti utile il parere sull’opera maggiore della Valtorta di Pio XII, l’unico degli ultimi Papi che riesci a digerire.
          Pio XII fu interpellato direttamente, per avere la sua autorizzazione prima di stampare l’opera, e la sua risposta fu questa: “Stampatela così com’è. Chi legge capirà.”

          E’ una risposta estremamente sintetica, ma altrettanto esaustiva. Quasi un linguaggio profetico, più incisivo e significativo di mille parole o mille discorsi.

          “Chi legge…”. Forse ci vuole il desiderio iniziale (ispirato non so da chi, e magari in maniera fortuita…) di provare a conoscere qualcosa di più della vita di Gesù, senza lasciarsi condizionare da pregiudizi istintivi sui mistici (che avevo anch’io).
          Comunque se uno prova a leggere, sono convinto al 100% (come lo era Pio XII, e Padre Pio per es.) che “capirà”.
          Se ha capito perfino Antonio Socci…

      • Brasi ha detto:

        Riguardo agli scritti di Maria Valtorta la Madonna di Medjugorje ha risposto alla veggente che le ha chiesto se si potessero leggere dicendo di “SI” e S. Pio alla stessa domanda rispose che: non si può ma si deve leggere… Scusate se è poco… Ai dottori del cavillo Dice Gesù
        “Non vorrete già pensare che in tre anni Io abbia fatto i pochi miracoli narrati? Non vorrete pensare che siano state le poche donne nominate quelle guarite, né i pochi prodigi nominati i soli compiuti. Ma se l’ombra di Pietro serviva a sanare2, che avrà fatto la miaombra? Che il mio alito? Che il mio sguardo? Ricordatevi l’emorroissa3: “Se riesco a sfiorare il lembo della sua veste io sono guarita”. E fu così.”

  • donZ ha detto:

    Caro Mascarucci , con assoluto rispetto le faccio notare , per sua utilità, che è bene verifichi le sue fonti di informazione. Mentre è corretto il riferimento Pell – Becciu ( è vero che Pell aveva avviato una investigazione su Becciu) , non è altrettanto vera la sua interpretazione della cacciata di DinoBoffo , che fu decisa in tutt’altri ambienti e per altre ragioni. Quanto alla definizione da lei usata “oscillante” , la sostituirei con “squilibrato” .