Il Papa non Convoca i Cardinali da Sette Anni. Lo Sguardo è al Conclave?

8 Marzo 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, in questi giorni si compiono sette anni da quando, per l’ultima volta, il Pontefice regnante convocò un Concistoro segreto. Un Concistoro Segreto è una riunione a cui partecipano il papa e i cardinali, e in cui vengono affrontati e discussi i maggiori problemi della Chiesa in quel momento. Ma un Concistoro segreto è anche – e forse soprattutto – il momento in cui si stabilisce un contatto diretto, personale, fra i porporati; e in particolare fra quelli di nuova nomina. Si parla ci si conosce, si condividono sensibilità, idee e preoccupazioni.

A nostro modesto avviso, non è casuale che da ben sette anni il Pontefice regnante abbia evitato con cura di convocare questo genere di riunioni. Per diversi motivi. Vedrete più sotto che cosa accadde nel corso dell’ultimo Concistoro segreto. Ma noi crediamo – felici di sbagliarci, se così fosse – che in realtà questo adempimento mancato abbia uno scopo diverso, e cioè quello di preparare l’elezione del successore, e di rendere più manipolabili i lavori del futuro Conclave, dal momento che per tutti questi anni si è impedita la creazione di legami diciamo così “naturali”, frutto della condivisione di momenti collettivi comuni.

Una manipolazione che sarà tanto più agevole in quanto già esiste un gruppo, gli eredi di San Gallo e di McCarrick, che invece si muovono e agiscono ben coordinati…Pensiamo alla nomina di Tobin alla Congregazione per i Vescovi, dove c’è già Cupich, pensiamo ai due milioni di dollari pagati dalla diocesi di Washington (il super progressista Gregory…) al predecessore Wuerl, un altro esponente della filiera originata dal cardinale caduto in disgrazia.

Leggete qui sotto quanto si scriveva su alcuni siti nel 2014 citando San Pietro e Dintorni (non più disponibile, ahimè…). Libertà e Persona  e Chiesa  e Postconcilio  .

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“Da notare la dichiarazione del card. Ruini sul Concilio e la sua conclusione: “…sarebbe un errore fatale voler percorrere la strada della pastoralità senza fare riferimento alla dottrina”. Che cominci qualche ripensamento sulla pastoralità, veicolo di cambiamento rivelatosi ‘rottura’ e non semplice aggiornamento? Una piccola breccia all’ineluttabile paradossale dogmaticità attribuita al mitico Concilio?

Sul Concistoro e la relazione Kasper, Tosatti scrive nomi e cognomi e annota le espressioni di quei cardinali che hanno espresso la loro disapprovazione. Sono in diversi, ma le notizie dei media si sono tutte centrate su Kasper. Il che lascerebbe intendere che la Chiesa, o meglio la chiesa di Bergoglio, sia ad un passo dalla svolta epocale. Così è facile prevedere che la gente si formi un’opinione forte in un senso e poi chieda che quest’opinione sia rispettata – effetto anche della sinodalità previo sondaggio – e, se non lo sarà, non mancheranno critiche ed allontanamenti dalla Chiesa. Forse Benedetto non aveva tutti i torti parlando di un Concilio della stampa versus un Concilio vero.

Doveva essere segreto, il Concistoro del 22 febbraio, per discutere della famiglia. E invece dall’alto si è deciso che fosse opportuno rendere pubblica la lunga relazione del card. Walter Kasper in tema di eucarestia ai divorziati-risposati. Probabilmente per aprire la pista in attesa del Sinodo di ottobre sulla famiglia. Ma una metà del Concistoro è rimasta segreta: e ha riguardato gli interventi dei cardinali. E forse non a caso, perché dopo che il card. Kasper ha illustrato la sua lunga (e a quanto pare non lievissima, quando pronunciata) relazione parecchie voci si sono levate per criticarla. Tanto che nel pomeriggio, quando il Papa gli ha dato il compito di rispondere, a molti il tono del porporato tedesco è parso piccato, se non stizzito.

 

L’opinione corrente è che il “teorema Kasper” tenda a far sì che possano comunicarsi in generale i divorziati risposati, senza che il precedente matrimonio venga riconosciuto nullo. Attualmente questo non avviene; in base alle parole di Gesù, molto severe ed esplicite sul divorzio. Chi ha una vita matrimoniale completa senza che il primo legame sia considerato non valido dalla Chiesa si trova, secondo la dottrina attuale, in una situazione permanente di peccato.

 

In questo senso hanno parlato chiaro il cardinale di Bologna, Caffarra, così come il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il tedesco Mueller. Altrettanto esplicito il card. Walter Brandmuller (““Né la natura umana né i Comandamenti né il Vangelo hanno una data di scadenza…Serve il coraggio di enunciare la verità, anche contro il costume corrente. Un coraggio che chiunque parli in nome della Chiesa deve possedere, se non vuole venir meno alla sua vocazione…Il desiderio di ottenere approvazione e plauso è una tentazione sempre presente nella diffusione dell’insegnamento religioso…”. E in seguito ha reso pubbliche le sue parole). Anche il presidente dei vescovi italiani Bagnasco si è espresso in maniera critica verso il “teorema Kasper”; così come il cardinale africano Robert Sarah, responsabile di “Cor Unum” che ha ricordato, in chiusura dei suo intervento come nel corso dei secoli anche su questioni drammatiche ci siano state divergenze e controversie all’interno della Chiesa, ma che il ruolo del Papato è sempre stato quello di difendere dottrina.

Il cardinale Re, uno dei grandi elettori di Bergoglio, ha fatto un intervento brevissimo, che si può riassumere così: prendo la parola un attimo, perché qui ci sono i futuri nuovi cardinali, e magari qualcuno di loro non ha il coraggio di dirlo, allora lo dico io: sono del tutto contrario alla relazione. Anche il Prefetto della Penitenzieria, il card. Piacenza si è detto contrario e ha più o meno detto: siamo qui adesso e saremo qui a ottobre per un Sinodo sulla Famiglia, e allora volendo fare un Sinodo in positivo non vedo perché dobbiamo toccare solo il tema della comunione ai divorziati. E ha aggiunto: Volendo fare un discorso pastorale mi sembra che dovremmo prendere atto di un pansessualismo diffusissimo e di un’aggressione dell’ideologia del gender che tende a scardinare la famiglia come l’abbiamo sempre conosciuta. Sarebbe provvidenziale se noi fossimo lumen gentium per spiegare in quale situazione ci troviamo e cosa può distruggere la famiglia. Ha concluso esortando a riprendere in mano le catechesi di Giovanni Paolo II sulla corporeità perché contengono molti elementi positivi sul sesso, sull’essere uomo, l’essere donna e la procreazione e l’amore.

Il cardinale Tauran, del Dialogo Inter-Religioso, ha ripreso il tema dell’aggressione alla famiglia, anche alla luce dei rapporti con l’islam. E anche il cardinale di Milano, Scola, ha elevato perplessità teologiche e dottrinali.

Molto critico anche il card. Camillo Ruini. Che ha aggiunto: non so se ho preso bene nota, ma fino a questo momento circa l’85 per cento dei cardinali che si sono espressi paiono contrari all’impostazione della relazione. Aggiungendo che fra quelli che non hanno detto niente e non si possono classificare coglieva dei silenzi “che credo che siano imbarazzati”.

Il cardinale Ruini ha poi citato il Papa Buono. Dicendo, in buona sostanza: quando Giovanni XXIII fece il discorso di apertura del Concilio Vaticano II disse che si poteva fare un Concilio pastorale perché fortunatamente la dottrina era pacificamente accettata da tutti e non c’erano controversie; quindi si poteva dare un taglio pastorale senza timore di essere fraintesi, poiché la dottrina rimane molto chiara. Se avesse avuto ragione in quel momento Giovanni XXIII, ha chiosato il porporato, lo sa solo Dio, ma apparentemente in buona parte forse era vero. Oggi questo non si potrebbe più dire nel modo più assoluto, perché la dottrina non solo non è condivisa ma è combattuta. “Sarebbe un errore fatale” voler percorrere la strada della pastoralità senza fare riferimento alla dottrina.

Comprensibile dunque che il card. Kasper sembrasse un po’ piccato, nel pomeriggio, quando papa Bergoglio gli ha permesso di rispondere, senza però permettere che si desse vita a un vero contraddittorio: solo Kasper ha parlato. Da aggiungere che alle critiche elevate in Concistoro al “teorema Kasper” se ne stanno sommando, in forma privata verso il Papa, o pubblica, altre, da parte di cardinali di ogni parte del mondo. Cardinali tedeschi, che conoscono bene Kasper, dicono che è dagli anni ’70 che questo tema lo appassiona. Il problema rilevato da parecchie voci critiche è che su questo punto il Vangelo è molto esplicito. E non tenerne conto – questo il timore – renderebbe molto instabile, e modificabile a piacere, qualunque altro punto di dottrina basato sui Vangeli.

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 Concistoro segreto: Kasper  fu sommerso di critiche. E Tosatti svela i nomi dei cardinali benemeriti

«Doveva essere segreto, il Concistoro del 22 febbraio, per discutere della famiglia» scrive  Marco Tosatti sul suo blog, «e invece dall’alto si è deciso che fosse opportuno rendere pubblica la lunga relazione del card. Walter Kasper in tema di eucarestia ai divorziati-risposati. Probabilmente per aprire la pista in attesa del Sinodo di ottobre sulla famiglia. Ma una metà del Concistoro è rimasta segreta: e ha riguardato gli interventi dei cardinali. E forse non a caso, perché dopo che il card. Kasper ha illustrato la sua lunga (e a quanto pare non lievissima, quando pronunciata) relazione parecchie voci si sono levate per criticarla. Tanto che nel pomeriggio, quando il Papa gli ha dato il compito di rispondere, a molti il tono del porporato tedesco è parso piccato, se non stizzito».

Ecco i cardinali che hanno bocciato senza appello l’intervento del presidente emerito del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani: Caffarra, Brandmüller , Müller, Bagnasco, Sarah, Re, Piacenza, Tauran, Scola. Degno di nota l’intervento di Ruini che, scrive sempre Tosatti, avrebbe tra l’altro commentato: «Non so se ho preso bene nota, ma fino a questo momento circa l’85 per cento dei cardinali che si sono espressi paiono contrari all’impostazione della relazione». Aggiungendo che fra quelli che non avevano detto niente e non si potevano classificare, coglieva dei silenzi «che credo che siano imbarazzati».  Ruini, continua nel suo resoconto Tosatti, ha poi citato il Papa Buono, dicendo, in buona sostanza: quando Giovanni XXIII fece il discorso di apertura del Concilio Vaticano II disse che si poteva fare un Concilio pastorale perché fortunatamente la dottrina era pacificamente accettata da tutti e non c’erano controversie; quindi si poteva dare un taglio pastorale senza timore di essere fraintesi, poiché la dottrina rimane molto chiara. Se avesse avuto ragione in quel momento Giovanni XXIII, ha chiosato il porporato, lo sa solo Dio, ma apparentemente in buona parte forse era vero. Oggi questo non si potrebbe più dire nel modo più assoluto, perché la dottrina non solo non è condivisa ma è combattuta. «Sarebbe un errore fatale» voler percorrere la strada della pastoralità senza fare riferimento alla dottrina.

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30 commenti

  • Acido Prussico ha detto:

    Accontentiamo il faccinografo Paco (😈) sulla nostra pachamama-mania repressa.

    Il Paco (ipocoristico di Francisco) durante la sua visita in Iraq per la “preghiera interreligiosa” nella piana di Ur ha pregato per musulmani, yazidi, mandaeani-sabini e altre religioni.
    Si da il caso (fortuito ?) che lo yazidismo ha come divinità principale della santa trinità yazidi “L’Angelo Pavone (Malak-Tāwūs)” che simboleggia la grandezza e la magnificenza, ma evoca anche l’orgoglio e la passione rendendolo incarnazione di Dio e del diavolo allo stesso tempo. Nello yazidismo è solo temporaneamente abbattuto come punizione, ma, col tempo, diventa un destinatario di misericordia.

    Contento per la “multireligiosità” del suo Paco? (Se sì, ci mostri un emoticon adeguato).

    • : ha detto:

      Paco, contrazione di Pachamamo?

      • Paco ha detto:

        😃😄😄😃😄😅 è il nome del cane di Roberto Vecchioni, a cui nel 1993 dedicò una canzone dal titolo omonimo😃😄😅 c’è un mondo là fuori da scoprire😄😃😄

        • : ha detto:

          Forse se elimina tutte quelle mascherine demenziali le sue risposte potrebbero apparire più sensate.

  • Maura ha detto:

    Solo lo Spirito Santo potrà far comprendere a chi si ostina a non vedere la catastrofe della Chiesa . Le nostre povere parole benché ragionevoli , cristalline , inoppugnabili , cosa possono contro la cecità dello spirito ?

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Amici deboli, depressi e sfiduciati, fatevi coraggio!

    [10] Il Signore sarà un riparo per l’oppresso,
    in tempo di angoscia un rifugio sicuro.

    [11] Confidino in te quanti conoscono il tuo nome,
    perché non abbandoni chi ti cerca, Signore.

    (Salmo9,10-11)

    Buon pomeriggio.

  • Rustico ha detto:

    Hanno ragione i suoi ammiratori.
    Un Papa di tal fatta – pastoralmente, dottrinalmente, umanamente – non c’è MAI stato stato e non ci sarà MAI nella storia della Chiesa.
    Infatti:
    – Non c’è stato MAI ed è per questo che la Chiesa (e la Fede) è arrivata fino ad oggi.
    – Non ci sarà MAI perché con lui e dopo di lui… la Chiesa SCOMPARIRÀ o sarà un’ Istituzione parassitaria autoreferenziale.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    I cardinali di “buona volontà”, interessati a conoscersi e ad un proficuo scambio di vedute su questioni ecclesiali di evidente gravità, non dovrebbero aver bisogno di una convocazione in Vaticano – peraltro al momento in condizioni proibitive per la nota situazione sanitaria – per stabilire fra loro un contatto sia pure “a distanza”…
    Non è detto che: segreto per segreto, qualcuno non abbia già avviato un opportuno confronto.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Il problema non sono loro, ma gli altri.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Ma quanti sono “loro” e quanti sono gli “altri”? L’impressione è che gli altri siano una grande maggioranza ridotti a fare il “chierichetto” alle sontuose cerimonie papali dentro e fuori dal Vaticano, sede imperiale di S. S. Francesco.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        @ Marco Tosatti
        Non ne dubito

  • Don RP ha detto:

    credo che il ruolo che viene occupato da Bergoglio oggi Papa Francesco sia il compito più duro e pesante che qualunque cristiano nel mondo possa affrontare. Il Samto Padre è l’uomo più solo al mondo. Noi cristiani dovremmo pregare per colui che è stato scelto da Cristo come capo visibile della Sua Chiesa e non denigrarlo e offenderlo. Questo non si fa… ritengo che sia peccato grave in quanto atto di superbia votato al rovesciamento dei ruoli.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Certo, preghiamo, ma preghiamo bene prima che per lui per la Santa Chiesa, di cui lui non è il fondatore, non è il divino sostenitore, ma soltanto il capo visibile.
      Veni Creator Spiritus
      mentes tuorum visita
      imple Superna Gratia
      que tu creasti pectora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • No problem ha detto:

    Da quanto scritto sembra che il concistoro non sia riuscito gradito al capo. È evidente che, da quel primo incontro, abbia cercato di modificare la composizione del collegio cardinalizio per renderlo più conforme alle proprie aspettative.

  • Forum Coscienza Maschile ha detto:

    “Una piccola breccia all’ineluttabile paradossale dogmaticità attribuita al mitico Concilio?”
    Queste parole sono una boccata d’aria fresca. Di questo passo, col cerchiobottismo di certi prelati perfino “tradizionali”, il Concilio sarà salvo ma non ci saranno più cattolici. Alcuni loro discorsi ricordano quelli di Honecker nell”89 sul radioso avvenire della Germania Est…

  • Enzo ha detto:

    Caspita Tosatti vi siete già inventati gli “eredi di San Gallo” così da poter starnazzare anche col prossimo papa? Devo dirle, Tosatti, che non vi facevo così lungimiranti. Peccato che sarà un fallimento come tutto ciò che le vostre menti perverse hanno partorito fino ad ora. Un abbraccio! E.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Nessuno è più cieco di chi non vuol vedere. Buona giornata.

      • Enzo ha detto:

        Infatti lei sembra non vedere che, nonostante l’impegno profuso, rimanete sempre con un pugno di mosche in mano. Un bacione.

        • Marco Tosatti ha detto:

          E non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Ma se tacessero, griderebbero le pietre….

    • Enrico Salvi ha detto:

      Enzo,

      a proposito di perversione, vorrebbe indicarci sinteticamente un elenco delle perversioni esterne a questo blog?

      Non verrà a dirci che fuori è tutto un paradiso … “sostenibile”!

    • Michele ha detto:

      Se c’è un fallimento evidente è quello della nuova chiesa modernista irrilevante e ridotta a cappellania dell’Onu.
      Ha notato la drastica riduzione della frequenza alla Messa e ai Sacramenti? Forse che la Grazia dei Sacramenti non giova più a fedeli e società? Quando mai adulteri, sodomiti e lussuriosi assortiti sono stati assecondati e accompagnati nel peccato?

      Apprezza lei la nuova chiesa in uscita che mette il suo prestigio di guida morale mondiale al servizio delle falsità neomalthusiane dei lorsignori? È coerente con la Verità rivelata la presenza di personaggi squalificati come Geoffery Sachs che usa le strutture vaticane per diffondere le sue ideologie pro aborto, sterilizzazioni, contraccezione…?
      Il culto di un idolo satanico come la pachamama o la dichiarazione d Abu Dhabi sono coerenti con la Chiesa di Cristo o con la neoreligione sincretista del mondo?

      Potrei continuare, ma suppongo che a lei non interessi il principio di realtà (roba medievale, orrore!) quanto provocare e screditare senza alcun argomento che non sia l’ideologia astratta assorbita per lavaggio del cervello o accettata per convenienza spicciola.
      “Maledetto l’uomo che crede nell’uomo”, non è più Parola di Dio?

      • Paco ha detto:

        Stavo per scrivere “non avete ancora tirato in ballo Satana”, poi ho ridato una scorsa veloce e ho visto “l’idolo satanico Pachamama”😄 Mi sembrava strano😃😄 Non sia mai che passi una giornata senza scomodare il demonio, che di voi altri deve averne due zebedei pieni così😄😅😄

        • Marco Tosatti ha detto:

          In lei invece tempo possa compiacersi…:-)))

        • Michele ha detto:

          Se anziché mettere “emoticon ” come un adolescente privo di argomenti si informasse, saprebbe che la la pachamama è un idolo satanico: tutt’oggi le vengono offerti feti di lama per una supposta protezione dei minatori in Perù, in passato sicuramente venivano offerti sacrifici umani, di sicuro è ancora adorata come divinità in Sudamerica e ha ricevuto stessi onori in Vaticano (all’offertorio è stata portata terra amazzonica sull’altare in sua rappresentanza ed è stata adorata nei giardini vaticani con tanto di frate e suora proni in presenza di prelati) e in una chiesa carmelitana in via della Conciliazione.
          Conosce il primo comandamento o le da fastidio la legge di Dio? La nuova chiesa umanista lo ha già abolito per andare incontro all’uomo di oggi? È un cristiano anonimo (eretico) alla rahner?

          Se gli angeli pervertiti sono infastiditi dal fatto che si smascheri esplicitamente la loro opera omicida mi fa solo piacere; se tale azione da fastidio anche a lei c’è qualcosa di incoerente e schizofrenico per un cattolico.
          Buona giornata

          • luciano ha detto:

            Guardi, senza polemica, davvero. Vivo da quasi vent’anni in Amazzonia. Se lei chiede cos’ é la Pachamama o come cavolo si chiama nessuno sa cosa é. Quello che vedo sono moltissime persone devote a Nossa Senhora Aparecida o alla novena del martedí di Nossa Senhora del Perpetuo soccorro che pregano la Vergine e le affidano la vita. Se poi due religiosi rimbambiti hanno fatto quel circo con certezza le garantisco che non é l’espressione della fede vera delle persone che abitano quasti luoghi. Ogni anno a Belem, per esempio, milioni di persone festeggiano la Devozione alla Vergine di Nazare, altro che pachamama.

          • Paco ha detto:

            😃😄😄😃😄😄😅😃😄😅😃😄😄😃😄😄😄😃😃😄😅😅😅😃😄😃😄😅😀😁😊☺😁😀😃😄

          • Michele ha detto:

            @ Luciano,
            senza polemica anche da parte mia: l’America Latina è molto estesa, che lei abbia notizie solo della devozione a Nossa Senhora Aparecida e altre devozioni autenticamente cattoliche e non sincretiste mi fa piacere.

            Tuttavia ho citato fatti concreti riferiti al Perù, all’Amazzonia e, purtroppo, agli abominevoli atti idolatri a San Pietro dove è stata portata in processione in presenza del papa e di vari alti prelati.
            Penso non ci sia bisogno di controllare riguardo ai fatti romani e al “rapimento” da una chiesa carmelitana delle statuette idolatriche, esposte come divinità da adorare, buttate nel Tevere con grande dolore del papa.

            Se vuole può verificare come una preghiera peruviana per la pachamama (gli andini la pregano con relative offerte di cibo e bevande), fosse proposta dal Repem -Rete ecclesiale panamericana- in occasione del Sinodo per l’Amazzonia e tale preghiera fosse presente nel materiale della Fondazione Missio, organismo pastorale della Cei.

            Il teologo tedesco-brasiliano Paolo Suess ha dichiarato: “…se anche fosse stato un idolo, ciò che è accaduto è un rito di adorazione (…) e il paganesimo non può essere trascurato come se non esistesse”. Il vescovo brasiliano Krautler considera “gli idoli della pachamama come espressione delle popolazioni indigene” che “potrebbero essere integrate nella nostra liturgia”.

            I fatti concreti e verificabili sono numerosi come sono numerosi i martiri cristiani che hanno offerto la vita pur di non adorare idoli pagani.
            Se poi si vuole sdoganare il paganesimo idolatrico con i suoi riti banalizzando o negando la realtà e irridedendo il primo comandamento non posso che prendere atto di tale libera e perniciosa decisione.

  • Luca Monforte ha detto:

    Concistoro no ma Sinodi sì.