Big Tech, la Censura. Ci Venderanno la Corda con cui li Impiccheremo (Cit. Lenin)

26 Febbraio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, nell’atmosfera guerra che Big Tech ha mosso alle voci libere sul web (pensiamo a Byoblu, a Silvana De Maria, a Adoracíon y Liberacíon, a La Fabbrica della Comunicazione, per non citare i primi che vengono in mente) ci sembra interessante condividere quello che Korazym.org scrive oggi. Buona lettura.

 

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“I capitalisti ci venderanno la corda con la quale li impiccheremo” (Lenin). Preparati ad essere cancellato

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Condividiamo di seguito in una nostra traduzione italiana dall’inglese, un articolo di ieri 24 febbraio 2021 Preparati ad essere cancellato a firma del giornalista statunitense Phil Lawler, fondatore di Catholic World News, pubblicato su Catholicculture.org, di cui è il news director e il principale analista. Lawyer suggerisce “di non ritirarci volontariamente dalla battaglia sull’opinione pubblica. Non commettiamo l’errore di censurare noi stessi, solo per evitare di essere censurati da altri. Se non vogliamo essere messi a tacere – e la questione non è ancora stata risolta – scendiamo a combattere”. Questo è quello che facciamo. #RestiamoLiberi

 

L’inquietante tendenza alla censura, nelle notizie e soprattutto nei social media, è ormai inequivocabilmente chiara. A questo punto la domanda è quando – non se – le voci cristiane saranno messe a tacere. A meno che, ovviamente, non possiamo fare qualcosa per invertire la tendenza.

Nell’era digitale, l’informazione è sovrano. Se controlli l’accesso alle informazioni e riesci a bloccare l’accesso alle informazioni che non ti piacciono, puoi consolidare il tuo dominio nel mondo. Come possono gli scettici sfidarti, se non ricevono mai informazioni accurate su ciò che stai facendo? Come possono organizzarsi i tuoi avversari, se non hanno un modo per contattare persone che la pensano allo stesso modo? Ormai hai sentito le storie inquietanti. Per citare solo un paio di casi eclatanti:

Un rispettato scienziato sociale, il Presidente dell’Ethics and Public Policy Center, un think tank di Washington, ex vicedirettore di First Things, scopre che il suo libro When Harry Became Sally: Responding to the Transgender Moment, che solleva serie e argomentate critiche agli assunti dell’ideologia gender e transgender, è stato bandito da Amazon [QUI]. L’autore, Ryan Anderson, non ha ricevuto spiegazioni per la decisione; presumibilmente qualche dipendente di Amazon, agendo dietro un velo di anonimato, è stato offeso dalle sue opinioni (A proposito, Amazon continua a vendere Mein Kampf di Adolf Hitler). Anderson osserva: se temi cosa può fare la Big Tech se dissenti dall’ideologia di genere, aspetta solo di vedere cosa farà il Big Government se la cosiddetto Equality Act diventasse legge [QUI e QUI]. Secondo, una lezione: se temi il Big Government, non chiudere un occhio davanti a Big Tech.

Un vescovo cattolico irlandese viene bloccato da Twitter a causa di un commento contrario al suicidio assistito. Twitter ha offerto la ridicola spiegazione che il Vescovo Kevin Doran aveva violato la sua politica contro la promozione del suicidio. Alla fine Twitter ha riconosciuto l’errore e ha ripristinato l’account del vescovo. Ma ancora una volta un impiegato senza volto aveva censurato una voce importante [QUI].

Amazon, Twitter, Facebook e Google formano l’élite inattaccabile di Internet e tutte e quattro queste potenti società sono sempre più inclini alla censura delle opinioni che i loro leader considerano fuorvianti. Ma chi guida i censori?

Il sociologo italiano Gaetano Mosca, scrivendo all’inizio del XX secolo, sosteneva che tutte le società sono dominate dalle élite, in un modo o nell’altro. La prova della giustizia di una società, ha detto Mosca, è quella che ha chiamato “difesa giuridica”: il sistema fornisce alle persone comuni un modo per difendersi dalle decisioni dannose delle élite che le governano? Nei casi sopra menzionati – e il lettore potrebbe probabilmente menzionare molti altri casi – la risposta è un clamoroso no. Quindi per gli standard di Mosca il nostro sistema è ingiusto. Forse anche peggio, perché oltre a soffocare il dissenso, i colossi di internet alimentano una sorta di dipendenza che fiacca la forza del pubblico. I potenti algoritmi apprendono le tue abitudini, le tue simpatie e antipatie, le cose che attireranno la tua attenzione; poi mettono sempre di più quelle cose davanti ai tuoi occhi prigionieri, assorbendo il tuo tempo.

Come prosperano Facebook, Twitter e Google? Come generano i ricavi? La risposta superficiale è che vendono spazi pubblicitari. La risposta più precisa è che stanno vendendo te, l’utente, vendendoti a quegli inserzionisti. Quindi, se ti opponi alle politiche dei giganti di Internet, ma continui a utilizzare i loro servizi, stai lavorando per i tuoi nemici. Stiamo recitando una curiosa variazione sulla previsione di Lenin: “I capitalisti ci venderanno la corda con la quale li impiccheremo” [*].

Tutti noi, nella misura in cui passiamo del tempo online, lavoriamo per i giganti di Internet e non veniamo pagati nulla per il nostro tempo. Come si chiama quando qualcuno lavora senza paga? Non è schiavitù, perché è volontaria. Eppure non è lavoro di volontariato, se non sostieni la causa. Non è semplicemente stupidità? O è piuttosto una mancanza di alternative. Abbiamo bisogno di informazioni; abbiamo bisogno di discutere le idee; abbiamo bisogno di uno scambio aperto. Se ci ritiriamo dal forum Internet, perdiamo ogni opportunità realistica di sfidare un’ideologia dominante, che è diventata costantemente più ostile a noi e diventerà ancora più ostile se siamo visti come degli “outsider”, dei “deplorevoli”. Quali sono dunque le nostre alternative? Permettetemi di suggerirne alcuni e di chiedere ai lettori di dare i propri suggerimenti.

Protestare contro la “cultura dell’annullamento”. Rendi difficile per gli aspiranti censori chiudere le voci rispettabili. Esponili. Ridicolizzali.

Premere per un’azione del governo per proteggere la libertà di parola su Internet. Dal momento che i politici liberali hanno generalmente fatto causa comune con i giganti della tecnologia, i loro oppositori dovrebbero fare della censura un importante problema della campagna.

Creare servizi alternativi. So che esistono già diverse alternative a Facebook e Twitter e auguro loro ogni bene. Ma realisticamente, non è probabile che rivaleggeranno con il potere dei giganti nel prossimo futuro. E abbiamo qualche garanzia che i servizi emergenti, se ottenessero un grande seguito, non sarebbero tentati dalla stessa arroganza del potere?

Controllare i propri siti. I censori di Facebook possono bloccare i post su Facebook, ma non possono modificare i post su siti indipendenti (come CatholicCulture.org, Korazym.org, Stilum Curiae, Duc in Altum e tanti altri). I singoli blog sono al di fuori del loro controllo immediato; non possono censurare ciò che non possono vedere. Anche se la censura avanza in tutto il Web, le vecchie liste di distribuzione di posta elettronica possono far continuare le discussioni. Pensa a questa possibilità come a un samizdat high-tech. E non ignorarlo! Crea subito le tue liste di posta elettronica.

Ma soprattutto abbiamo bisogno di tecnici esperti con la genialità e la voglia di progettare nuovi modi per farci interagire, liberi da terze parti impiccioni. Internet è stato progettato per rendere possibile una comunicazione sicura. Non dovrebbe essere possibile per noi controllare quali siti vediamo, quali opinioni incontriamo, a quali informazioni accediamo?

Nel frattempo, nell’attesa e nella speranza di una soluzione tecnica, suggerisco di non ritirarci volontariamente dalla battaglia sull’opinione pubblica. Non commettiamo l’errore di censurare noi stessi, solo per evitare di essere censurati da altri. Se vogliamo essere messi a tacere – e la questione non è ancora stata risolta – scendiamo a combattere.

[*] Questa famosa frase fu attribuita a Lenin nell’URSS, quando si trovò accerchiata. Ma nel settembre del 1917, dopo che nei mesi precedenti i bolscevichi avevano avuto enormi difficoltà, successe effettivamente qualcosa di molto simile. Il governo provvisorio “borghese”, instabile e timoroso per il suo futuro, decise di armare i rivoluzionari perché lo proteggessero da un presunto golpe della destra restauratrice. Nonostante gli slogan rivoluzionari e minacciosi di Lenin e dei suoi, il governo Kerensky si appoggiò proprio all’uomo che era stato costretto a entrare in clandestinità per evitare l’arresto e fornì i mezzi che poche settimane dopo sarebbero serviti per il famoso assalto al Palazzo d’Inverno e per la presa del potere del bolscevichi.

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13 commenti

  • Golbo Pocco ha detto:

    Dobbiamo creare una legge che proibisca la censura e che multi le compagnie ogni volta che ti censurano. Censuri? 5 milioni di multa per ogni censura effettuata.

  • Elton ha detto:

    Adesso i BigTech sono quelli della saggezza cinese.
    Invece di dire “Ci Venderanno la Corda con cui li Impiccheremo”, si dirà “Pagherete la pallotola chi vi uccidera”!

  • Lc 11,23 ha detto:

    fanno bene a chiudere le dissonanze.
    loro sanno che sono in guerra e in guerra si usano tutte le armi. sono i byoblu e varia dipendenza tal quale che pensano ci sia misericordiosa accoglienza a prescindere,
    e perchè dovrebbero accoglierti? per farsi pestare i piedi?
    oggi la vera reazione è rinunciare,
    rinunciare ai social, alla televisione, ai giornali.
    con il nemico non si fanno patti.
    … vedi alla voce la lega di salvini.

  • Slave of JMJ ha detto:

    Praise be to Jesus Mary St Joseph and St Theresa! Its going to be very hard for “big tech” also known as “little annoyance” to hold back the Second Coming.

    • Slave of JMJ ha detto:

      Directives from Heaven: the dark cloud over America (there is also a specific directive warning about how technology will be used as a weapon, on the same website:)

      https://www.tldm.org/Directives/d353.htm

      The seer in Ohio, Maureen Sweeny Kyle, also talks about Technology abuse and more recently open border abuse and petroleum hoarding (in America) at holylove.org.

      The sky will unfold like a piece of paper and Jesus will come down from the sky and no computer programmer will have any control over it so we just need to trust God, have patience and pray always. May God bless you.

      America reaps what it has sown.
      May God truly bless your day!

  • Maura ha detto:

    Proporrei una cosa forse banale : per ogni notizia o articolo che sappiamo censurato facciamo noi da amplificatori nel nostro piccolo ( o grande ) … e comunque mai tacere .

    • : ha detto:

      Io invece, nella mia assoluta incompetenza , chiedo: perché tutte queste “voci libere del web”, poste sotto la spada di Damocle di essere cancellate senza un motivo lecito, non si associano, o consorziano (restando ovviamente ognuno autonomo nella gestione del proprio “servizio”), con tanto di studio legale ed un equipe di avvocati battaglieri che contrastino ogni azione prevaricatrice? Queste piattaforme (o come si chiamano), pur essendo “private”, avranno certamente delle regole ed uno statuto a cui anche loro devono sottostare, e se portati in tribunale sarebbero costretti a dimostrare la fondatezza, nel rispetto di quelle regole, dei motivi di cancellazione che applicano secondo i loro umori.

      L’UNIONE FA LA FORZA. Certo, ma dovrebbe essere un’unione concreta, non limitata a solidarizzare, senza avere alcuna possibilità di aiutare l’altro, Se si realizzasse un’opera del genere si potrebbero creare dei “servizi” comuni: a parte il pool di avvocati, anche altri come quello di organizzare delle campagne simultanee contro o a favore di determinate situazioni o fatti che la cronaca rileva; realizzare un “foglio” quotidiano da diffondere universalmente con una sintetica elencazione e brevissimi commenti di certi eventi appena verificatisi o in procinto di attuarsi, ecc.

      Ovviamente realizzare un tale soggetto, che non dovrebbe avere confini nazionali, andrebbe incontro a difficoltà enormi.

      1 – I costi; i soldi. Si potrebbe fare un’indagine preventiva su quanti utenti sarebbero disposti a fornire i loro contributi, in svariate forme, anche di collaborazione (p. es. “avvocati”, “pianificatori di campagne pubblicitarie”, ecc.: ovviamente non che dovrebbero lavorare gratis, ma con compensi esigui). Penso che ben informati su questi programmi, gli utenti delle singole realtà non si sottrarrebbero a fornire il loro contributo. E forse ci scapperebbe anche qualche “grande contribuente”.
      Non so poi (di queste cose non so nulla), se ci potrebbero essere delle forme per qualche ricavo pecuniario dalle attività svolte.

      2 – La volontà “concreta”, e non solo “d’intenti”, di unirsi in una realtà del genere. Le persone meritevoli che gestiscono i proprî blog potrebbero dover cedere qualcosa della propria… non dico autonomia, ma di qualcos’altro che non riesco a definire (sempre per la mia ignoranza della materia), ma per cui sarebbero costretti a cambiare qualcosa nel loro modo di gestire il blog, ed è comprensibile che si sia restii a farlo perché certamente comporterebbe dei cambiamenti forse un po’ fastidiosi. La buona volontà dovrebbe rimediare a questo problema.

      3 – La comunanza o la diversità dei princìpi alla base del lavoro di questi blog, e che li ispirano. In realtà non sono numerosi quelli principali, “non negoziabili” per usare l’espressione di Benedetto XVI, che secondo il Papa (B. XVI) «oggi emergono chiaramente» (vedi https://it.zenit.org/2006/03/30/benedetto-xvi-espone-i-principi-non-negoziabili-per-la-chiesa-nella-vita-pubblica/), da cui derivano alcuni altri. Non è detto che tali blog debbano essere tutti d’impronta cattolica e quindi potrebbero essere incluse altre realtà “laiche”, rispettose di questi Principi (ed ovviamente della religione cattolica). Si tratterebbe però di formulare un regolamento o uno statuto che indichi con assoluta precisione le finalità che ispirano l’associazione, e i confini da non superare, al fine di non doversi poi dirimere contrasti tra le varie “anime” all’interno della stessa.

      Ma forse ho sbagliato tutto.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Anch’io nel mio piccolo da signor nessuno ci ho rimesso un disco rigido reso inservibile da interventi esterni. Non è tanto per i 130 euro che mi è costata la sostituzione, quanto per alcuni preziosi files non salvati in una memoria esterna e andati completamente perduti. Che devo dire? Pazienza!

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Marco Tosatti di STILUM CURIAE, adesso sono convinto che sei uno strumento dello Spirito Santo. Questo è l’articolo ILLUMINANTE che aspettavo. E’ il nodo che arriva al pettine. Su questo dobbiamo concentrare i nostri sforzi. Quando ti cancella un filmato da Face Book , o da You Tube, ti senti perduto, ti senti ammanettato, ti senti prigioniero e privato della tua libertà umana di esprimere il tuo pensiero. Mi hanno cancellato d’autorità alcuni filmati per “razzismo” perché parlavo dei flussi migratori, di “pornografia” perché mettevo foto di statue dell’Arte, di “istigazione all’odio” perché condannavo il Gender nelle scuole, e così via. Mi hanno oscurato le centinaia di filmati con ogni tipo di argomento per la durata di un mese per punizione… Finché un amico mi ha consigliato di scrivere loro che mi sarei rivolto ad un avvocato. Risultato: mi hanno immediatamente riammesso a You Tube.
    Comunque l’articolo in questione ci parla di una dura campagna di intimidazione per opporci alla nuova Civiltà Gender che le logge angloamericane e l’alta finanza hanno organizzato come Anticristo. Pure se occorre essere prudenti come serpenti, malgrado la purezza dei nostri sentimenti cristiani, non dobbiamo ritirarci per la paura di essere “oscurati” e “cancellati”. D’altra parte è un sistema bolscevico quello che stanno attuando, come rivelava Rudolf Steiner, secondo cui una oligarchia al potere schiavizza una massa ideologizzata, o terrorizzata con i sistemi che tutte le dittature hanno utilizzato e utilizzano: prigioni, massacri, campi di sterminio, gulag, ospedali psichiatrici, campi di rieducazione, eccetera. Oggi, utilizzano la paura della pandemia e della povertà… Per puro caso lessi le tesi di Steiner, altrimenti sarei rimasto al confuso scontro ideologico tra Destra e Sinistra, tra Conservatori e Democratici, ossia alle tesi politiche contrapposte. Mentre la contrapposizione è più in alto: è tra Lucifero e Arimane e i loro Spiriti lunari, mobilitati contro il Cristo e i suoi Spiriti solari. L’antica evoluzione lunare contro la successiva evoluzione solare. In breve: Satana e il Potere Mondiale contro Cristo, che è salvezza dell’Umanità, tolta al potere di Satana.
    Quindi, discutiamo pure di dogmi, eresie, Cardinali eretici, Papa eretico, ma teniamo soprattutto conto che il Nemico non è rappresentato dagli obiettivi di cui sopra (fino a che Celebreranno l’Eucaristia nella forma stabilita dal Cristo stesso. Poi ci penserà il nostro Maestro ad essi ), ma è quello il Nemico che sta scatenando la persecuzione e la distruzione degli attivi combattenti del Cristo, con cui dobbiamo agire.
    Ora, io non so nulla di queste diavolerie dei social, delle tecniche, eccetera. Quindi, credo che saranno i nostri “esperti” che troveranno il sistema per salvare la nostra libertà di parola e di scrittura… Dobbiamo però sapere comunicare con “affinità” sulla “realtà” dei nostri interlocutori, della gente comune. Perché se dici che Dio condanna l’omosessualità e gli omosessuali che non si convertono, ossia che non si pentono, combattendo contro questa pandemia spirituale, chi non è un cattolico sulla via ella redenzione non ti capisce. Ma se dici ad un qualsiasi padre che il Gender nelle scuole è una forma di manipolazione mentale sui bambini da 0 a 4 anni, e da 4 a 6 anni, eccetera, fino ai 15 anni, affinché decidano fin da quell’età scolare di praticare la masturbazione, di avere la libertà di decisione di essere maschio, o femmina, indipendentemente dalla situazione sessuale naturale in cui si è, la libertà di esprimersi come affetto e tendenza pure nella forma omosessuale (così è scritto dalle disposizioni dell’Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS e BZgA – Standard per l’Educazione Sessuale in Europa), allora scuoti dalla indifferenza i genitori che dovranno decidere se intervenire, o combattere la pubblica manipolazione mentale scolastica da parte della Sinistra e dei Radica e laicisti, oltre ai 5 Stelle.
    La maggioranza dei genitori si ribella a non essere riconosciuta con le loro generalità, ma solo con un “genitore uno” e “genitore due”. Quindi è in questa forma che devi contrastare il Nemico, magari deridendolo ironicamente. Mai attaccare ideologicamente e frontalmente, evitando di spaziare su tutto lo scibile umano… L’attacco non deve essere portato con la forza di un pugno su tutto lo spazio di un tavolo, perché la forza si disperderebbe. Si deve solo individuare un “punto” e lì colpire con forza. Evitando pure di affermare che lo fai in nome di Dio, della Chiesa, del papa. Stai parlando ad una massa di persone che ormai non è più cattolica, non sento più il “mistero” del Sacro: è diventata “carne”… Però con ancora visioni, aspirazioni e sogni umani. Agganciamoli sulla loro realtà più bassa e cerchiamo di portarli più in alto. Mettiamoci soprattutto a disposizione dello Spirito Santo e chiediamo a Lui di guidarci.
    Due ultime cose da dire. Occorre osservare le idee e le azioni di questi nuovi Geni che hanno inventato Amazon, You Tube, Face Book e robe simili. Li riconoscerai dalle loro azioni da che parte stanno…
    Infine, caro Marco, in diversi siamo nel mirino… Quelli sono settari e vendicativi e in grado di eliminare il nemico. Cercheranno di silenziarci, se daremo troppo fastidio. Hanno sistemi fisici (attentati e metodo “Frank Chikane”), sistemi psicofisici (giustizia e giornalismo), sistemi più sottili che intervengono nei nostri corpi più sottili. Alla fine ci ruberanno solo un corpo e magari la libertà fisica. Ma tutto ciò ci era stato già detto che sarebbe avvenuto se avessimo preso la nostra croce e seguito il Salvatore Gesù. Il punto focale per noi è se lo seguiremo fino in fondo.

  • Mihai Podeanu ha detto:

    Kerenskji e Vladimir Ilich Ulianov. Togliamo pure il “nonostante “, per cortesia, dopo cento anni. L’obbedienza del Kerenskji gli indicava quella ed altre scelte. Scelte che hanno pagato ad egli ed ai suoi superiori.

  • Mihai Podeanu ha detto:

    Kerenskji e Vladimir Ilich Ulianov. Togliamo pure il “nonostante “, per cortesia, dopo cento anni. L’obbedienza del kerenskji gli indicava quella scelta. Scelta che ha pagato ad egli e suoi superiori.

  • Gigione ha detto:

    Sinora nessun partito in Italia si è mosso contro questa deriva della libertà verso la più bieca schiavitù, d’altra parte anche la Chiesa istituzionale non fa il minimo cenno contro questa schiavitù neanche per ricordare, prima di tutto a se stessi, che come riporta l’Apostolo Giovanni 8,31-32 …” Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” ma oramai nessuno a Santa Marta parla di verità e di cosa e chi è la verità.

  • L ha detto:

    https://www.ecdc.europa.eu/sites/default/files/documents/covid-19-face-masks-community-first-update.pdf

    the evidence for the use of medical face masks in the community to prevent COVID-19 is limited, face masks should be considered as a non-pharmaceutical intervention in combination with other measures as part of efforts to control the COVID-19 pandemic