Skojec: Amoris Laetitia, la Malvagia Esortazione che non Morirà Mai.

4 Gennaio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, vi offriamo grazie a Vincenzo Fedele la traduzione di un articolo di Ste Skojec, apparso su OnePeterFive, molto critico di Amoris Laetitia, de l’istituzione di un anno ad essa dedicato. L’articolo contiene espressioni forti che però non ci sembra giusto edulcorare o minimizzare, per non tradire l’intento dell’autore;  ed è anche importante sapere cosa scrivono e cosa pensano dall’altra sponda dell’oceano. Buona lettura.

§§§

Avremo un intero anno dedicato ad Amoris Laetitia, la malvagia esortazione che non morirà mai

Steve Skojec 28 dicembre 2020 

Papa Francesco ha annunciato che a partire dal 19 marzo 2021, un intero anno sarà dedicato alla “Famiglia Amoris Laetitia” (qualunque cosa questo significhi):

Nel suo discorso all’Angelus del 27 dicembre, festa della Sacra Famiglia, il Papa ha osservato che il 19 marzo 2021 saranno trascorsi cinque anni dalla firma di Amoris laetitia promulgata a seguito dei sinodi sulla famiglia del 2014 e 2015.

Ha detto: “La festa di oggi ci ricorda l’esempio dell’evangelizzazione famigliare, riproponendoci l’ideale dell’amore coniugale e familiare, come sottolineato dall’esortazione apostolica Amoris laetitia, promulgata il 19 marzo di cinque anni fa. Sarà un anno di riflessione su Amoris laetitia e sarà l’occasione per approfondire i contenuti del documento. Le riflessioni che ne scaturiranno saranno messe a disposizione delle comunità ecclesiali e delle famiglie, per accompagnarle nel loro cammino ”.

“Fin da adesso invito tutti a prendere parte alle iniziative che verranno promosse durante l’Anno e che saranno coordinate dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. Affidiamo questo viaggio, in unione con le famiglie di tutto il mondo, alla Sacra Famiglia di Nazareth, in particolare a San Giuseppe, il devoto sposo e padre ”.

Se fai una ricerca su 1P5 per la frase “Amoris Laetitia”, otterrai 493 risultati univoci. È un numero impressionante per una piccola pubblicazione come la nostra, e sottolinea l’importanza di quel documento.

Più di ogni altro aspetto all’ordine del giorno dell’attuale pontificato, il gigantesco cavallo di Troia di questa esortazione apostolica post-sinodale è stato il Magnum Opus di quello che probabilmente sarà visto come il pontificato teologicamente più disastroso nei 2000 anni di storia della Chiesa. (Dico “probabilmente” perché Paolo VI dà del filo da torcere a Francesco in questa gara. Ma poi Francesco ha “canonizzato” Paolo VI, così in un certo senso è riuscito a fare un compendio di tutti gli orribili danni che quest’ultimo ha fatto e ad offrirlo in emulazione e venerazione ai fedeli.)

Fu la proposta del cardinale Kasper nel concistoro del febbraio 2014 ad aprire le porte ai divorziati risposati per ricevere la Santa Comunione – proposta adottata e promossa da Francesco – che pose le basi per il disastroso programma di “riforma” che è proseguito nei successivi sette anni. 

È stato questo, per molti aspetti, a mettere in moto gli ingranaggi per la creazione di questo sito web.

Sempre, fin dall’inizio del suo pontificato, tra i suoi vari attacchi alla dottrina e alla prassi tradizionali,  sono stati tre i pilastri della vita cattolica ad essere sotto il fuoco del papa per nostro castigo: il matrimonio e la famiglia, il sacerdozio e l’Eucaristia.

Posso indicare diverse ragioni per affermare che gli ultimi due sono nel suo mirino, ma per brevità – e poiché Suor Lucia di Fatima ha avvertito che gli attacchi al matrimonio e alla famiglia sarebbero stati gli assalti finali nella battaglia del diavolo contro Nostro Signore, permettetemi di concentrarmi qui solo sul primo punto.

Dai commenti sui cattolici che si accoppiano come conigli all’avallo ostentato della contraccezione da parte del papa di fronte al virus Zika, alla sua amicizia pubblica ed alla lode della più conosciuta e famigerata abortista Italiana, alla consegna della tribuna del Vaticano agli ideologi degli orribili metodi di controllo della popolazione come Paul Ehrlich e Jeffrey Sachs, alla promozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite a favore dell’aborto sino allo sventramento e contraffazione della Pontificia Accademia per la Vita che diviene, con la nuova dirigenza, pro-aborto, pro-contraccezione e apertamente omosessualista, Francesco ha brandito e bastonato la vita e le questioni familiari come nessuno avrebbe mai immaginato che un Romano Pontefice avrebbe mai potuto fare. Fin dal suo inizio ha fatto commenti per sottolineare che la Chiesa si è focalizzata troppo su questi temi:

“Non possiamo insistere solo su questioni legate all’aborto, al matrimonio gay e all’uso di metodi contraccettivi. Non è possibile. Non ho parlato molto di queste cose e sono stato rimproverato per questo. Ma quando parliamo di questi problemi, dobbiamo parlarne all’interno di un contesto. L’insegnamento della chiesa, del resto, è chiaro e io sono un figlio della chiesa, ma non è necessario parlare sempre di questi problemi.

“Gli insegnamenti dogmatici e morali della chiesa non sono tutti equivalenti. Il ministero pastorale della Chiesa non può essere ossessionato dalla trasmissione di una molteplicità di dottrine da imporre con insistenza in modo incoerente”.

Sono stati commenti come questi che hanno portato allo sfruttamento del pensiero del papa da parte dei nemici Della Chiesa da vecchia data come questo:

(Nota di traduttore – all’articolo è allegato un post che recita: CARO PAPA FRANCESCO GRAZIE – cui segue :FIRMATO DONNE PER LA SCELTA OVUNQUE ed in basso compare il simbolino dell’associazione NARAL, fra cui primeggia anche la futura vice Presidente degli Stati Uniti Kamala Harris che i lettori di Stilum Curiae conoscono bene).

Ma era Amoris Laetitia che sembrava essere la punta di lancia nel suo assalto alla famiglia. Perché è stato attraverso questo documento che ha effettivamente ridefinito la famiglia – al di fuori della concezione cattolica e di ciò che Dio ha progettato che fosse – ed ha sostanzialmente eliminato il peccato di adulterio (anzi addirittura lo promuove!) Sulla base di qualche ammiccamento ondivago in un contesto complicato. (Nel trattato ha lasciato l’Eucaristia esposta al sacrilegio; ma non possiamo dimenticare nemmeno le anime danneggiate da tale sacrilegio approvato dal papa.)

Papa Francesco si è già accertato che conoscessimo la sua posizione; inserendo negli atti ufficiali della Santa Sede la sua lettera, dove elogia i vescovi argentini per aver creato le linee guida di Amoris Laetitia che consentono a coloro che vivono in adulterio di ricevere la Comunione, stava pubblicamente facendo una grossa pernacchia a chiunque cercasse di fare i salti mortali per provare a dare un’interpretazione ortodossa del suo documento. Usando due mani per aumentarne la sonorità.

Conosciamo gli sforzi fatti per rispondere. Sappiamo dei Dubia, che ha visto due dei quattro cardinali – gli unici quattro in tutta la Chiesa abbastanza coraggiosi da alzare la voce, differenziandosi dai sommessi e privati piagnucolii! – morire  aspettando un’udienza con il papa anche solo per discuterne. (Abbiamo anche visto i cardinali rimasti in vita rinunciare alla promessa correzione formale del papa, forse comprendendo l’inutilità di un simile gesto).

Abbiamo visto un documento redatto da 45 teologi internazionali e da studiosi cattolici che elencava scrupolosamente le censure teologiche contro le proposizioni all’interno di Amoris Laetitia. Documento inviato al collegio cardinalizio con il solo risultato di essere completamente ignorato.

Abbiamo visto una petizione con 800.000 firme (di cui 200 sacerdoti cattolici) che chiedeva al papa di riaffermare la dottrina tradizionale sul matrimonio, trattata come se non esistesse.

Ci sono state molte altre iniziative, analisi e commenti simili. Troppe per poterle elencare qui.

Uno dei principali filosofi cattolici del mondo, il defunto Robert Spaemann, disse senza mezzi termini che Amoris Laetitia avrebbe “diviso la Chiesa” – e “il papa avrebbe dovuto saperlo” che è esattamente quello che sarebbe accaduto. (Poi di nuovo, Francesco ha ammesso che potrebbe passare alla storia come colui che divide la Chiesa, quindi forse lo ha fatto in piena coscienza – e, in ogni caso, lo ha fatto comunque).

Un altro eminente filosofo cattolico, Josef Seifert, ha descritto il potenziale effetto del documento come “una bomba atomica teologico-morale che minaccia di abbattere l’intero edificio morale dei 10 comandamenti e della dottrina morale cattolica“.

E stiamo acquisendo un intero anno per festeggiarlo .

Un. Intero. Anno.

Sembra che abbiamo un papa che disprezza i fedeli, svilisce la fede cattolica e con molta probabilità odia realmente Dio stesso – o almeno, i suoi insegnamenti, come dati ai suoi figli sia dalla Scrittura che dalla Tradizione. Un papa con una tale enigmatica arroganza da pensare di poter rifare la Chiesa a propria immagine. Ed eccolo, ancora una volta, che ci mostra metaforicamente il dito medio, con entrambe le mani, perché sa che non c’è niente che possiamo fare per fermarlo.

Molti di noi sono migliorati nell’ignorarlo, è vero, ed in tanti ignoreremo questo ulteriore schiaffo papale come ne abbiamo ignorato tanti altri. Ma questo non lo rende più accettabile, come non è facile accettare di estraniarsi dal contesto, uscirne e non leggere più notizie cattoliche.

E a dispetto delle voci ricorrenti sulle sue imminenti dimissioni, siamo onesti su ciò che sappiamo: l’uomo ama il potere e ama fin troppo il suono della sua stessa voce. È altamente improbabile che stia pianificando di lasciare l’incarico che la sua implacabile ambizione gli ha permesso di raggiungere e, ora che finalmente ce l’ha, svanire silenziosamente nell’oscurità.

Sappiamo anche che, qualora finalmente andasse via, ha ammucchiato un bel po di suoi Cardinali nel mazzo del sacro collegio; probabilmente avremo un successore ideologico che la pensa allo stesso modo, anche se più giovane e forse un po ‘più discreto, rendendolo molto più pericoloso.

Ma poi, di nuovo, “non” sappiamo cosa porterà effettivamente il 2021. Chi avrebbe potuto prevedere l’arrivo di questo 2020? Le probabilità dicono che sarà un altro anno selvaggio. Allacciamo le cinture.


Steve Skojec

Steve Skojec è l’editore fondatore e direttore esecutivo di OnePeterFive.com. Ha conseguito la laurea in Comunicazione e Teologia presso l’Università Francescana di Steubenville nel 2001. Il suo commento è apparso su The New York Times, USA Today, The Washington Post, The Washington Times, Crisis Magazine, EWTN, Huffington Post Live, The Fox News Channel , Foreign Policy e la BBC. Steve e sua moglie Jamie hanno sette figli.

Traduzione di Vincenzo Fedele

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29 commenti

  • luciano badesso ha detto:

    Il diavolo fa le pentole, ma si dimentica i coperchi.
    S. Giuseppe manderà in malora il progetto dell’AntiCristo Bergoglio

  • Cesaremaria Glori ha detto:

    Ogni volta che ripenso alla vista di Bergoglio a colloquio con un gruppetto di Francescani dell’Immacolata mi viene un brivido nella schiena. Mi riferisco alla risposta che Bergoglio dette ai frati che gli chiedevano il perché di tante attenzioni contrarie al loro modo di intendere la partica francescana. La risposta fu raggelante. Bergoglio spiegò che la contrarietà nei loro confronti dipendeva dall’eccessiva dedizione ed esaltazione della Madonna, della loro richiesta del dogma della corredentrice. Ma quello che mi spaventò fu la posa che assunse per dare quella risposta. Si chinò di traverso tanto da sembrare che parlasse dal basso guardando quei poveri frati che lo fissavano da sopra e parlava con una voce strana che non era la sua solita voce e quegli occhi, soprattutto quegli acquosi occhi dilatati che sembravano nuotare come in una gelatina . Quella vista mi fece male e pensai che non era normale e mi chiesi come poteva un papa confessare che la colpa dell’ostilità verso quella congregazione dipendesse dal loro attaccamento alla Vergine Maria. Attesi a lungo che i frati ne parlassero ma dalla congregazione non venne più detto verbo. Perché?

  • MARIO ha detto:

    Dott. Tosatti,
    mi chiedo perché non abbia pubblicato il mio commento. Lo ritiene più offensivo dell’articolo di Steve Skojec? Riprovo, addolcendo un po’ la pillola…

    Mi meraviglia che questo giornalista americano abbia la presunzione di spacciarsi per cattolico doc.
    Animato da un odio feroce verso il Papa, espresso con una volgarità al limite dell’indecenza, credo che i suoi intenti non siano animati da una sincera ricerca della Verità e da autentico amore per la Chiesa.
    Ma immaginando che la sua sia unicamente una posizione politica, è molto probabile che della Chiesa e della Verità non gli interessi più di tanto.

    Dice questo signore: “Sembra che abbiamo un papa che… con molta probabilità odia realmente Dio stesso – o almeno, i suoi insegnamenti, come dati ai suoi figli sia dalla Scrittura che dalla Tradizione.”
    Siccome questi “suoi insegnamenti” riguarderebbero nello specifico la comunione ai divorziati risposati (ammessa da A.L. in particolari condizioni…), vorrei chiedere al sedicente teologo che mi spiegasse, per es., come mai un certo Gesù Cristo abbia dato l’Eucarestia anche a Giuda nell’Ultima Cena. Visto che le cose sono così scontate…

    • mariano ha detto:

      sicuro che si trattasse dell’Eucaristia nel pane (boccone) intinto nel piatto e poi dato a Giuda? Cioè lei mi dice che Gesù diede l’Eucaristia ai presenti intingendo il pane (il suo corpo?) nel piatto? Giuda é stato allontanato prima di istituire l’Eucaristia.

      • MARIO ha detto:

        Mariano,

        che Gesù abbia dato l’Eucarestia anche a Giuda:
        – dai Vangeli di Matteo e Marco non si capisce e il Vangelo di Giovanni non ne parla;
        – dal Vangelo di Luca invece si deduce chiaramente;
        – lo confermano i più grandi teologi e dottori della Chiesa (S. Tommaso, S. Agostino, S. Crisostomo, ecc.);
        – anche la descrizione dell’Ultima Cena nell’opera maggiore di Maria Valtorta (per chi ci crede…) lo conferma.

        Il boccone intinto, dato da Gesù a Giuda, è un’altra cosa…

        Il problema non è il fatto in sé, ma il significato e le implicazioni che comporta.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Ecco la Spada di Cristo che è venuto a tagliare, dividere, a separare.

      In questo caso Mario da Steve, che certamente non sembrano ispirati dal profetico “fratelli tutti”.

    • Michele ha detto:

      Sig. Mario, non sono un teologo o un fine esegeta, ma non mi risulta che ci siano mai state eccezioni alla possibilità di accedere all’Eucarestia in condizione di peccato mortale.

      L’unico caso in cui ci si può comunicare, pur in peccato mortale, con l’obbligo di confessarsi subito dopo, riguarda i sacerdoti che, dovendo celebrare quotidianamente il Sacrificio Eucaristico, possono comunicarsi durante la celebrazione della messa Messa anche se in peccato mortale.

      In tutti gli altri casi chiunque si accosti indegnamente al Corpo e Sangue di Cristo sta mangiando e bevendo la sua condanna (cfr San Paolo). È sempre stato così e questo è il motivo di ripetute e inascoltate petizioni, “Dubia”…

      Le precise (come minimizza lei) e ambigue, condizioni di “Amoris laetitia “, sono state esplicitate e chiarite dalla lettera indirizzata dal papa ai vescovi argentini che approvava esplicitamente l’interpretazione da loro data affinché sia data l’Eucaristia ai divorziati/separati conviventi “more uxorio” (scritta quasi in contemporanea alla riunione dei vescovi, se si tiene conto dell’anticipo del nostro fuso orario, come se Bergoglio conoscesse in anticipo le conclusioni di tale consesso), demolendo in un colpo solo tre Sacramenti: Eucarestia, Riconciliazione e Matrimonio.
      Per la demolizione del Sacramento dell’Ordine i lavori demolitori dei seguaci del maligno sono “in fieri”.

      Tra le (precise) raccomandazioni, oltre a mangiare e bere la propria condanna, non bisogna dimenticare che “Amoris laetitia ” raccomanda ai/all’adultero/a di vivere “more uxorio ” per il bene dei figli delle ulteriori unioni.
      Lui, il papa, non sopporta gli vengano ricordate le parole di Gesù rivolte all’adultera:”Va’ e non peccare più”, (cit. da suo commento al passo del Vangelo sull’adultera).
      Il vescovo di Roma e suoi cortigiani modernisti si ritengono più misericordiosi di Gesù. (Superbia? Vana gloria?)

    • Luigi ha detto:

      San Tommaso commenta: “Poiché viene detto che lo diede ai suoi discepoli, ci si domanda se tra essi vi fosse anche Giuda..
      Tutti dicono che lo diede a tutti insieme, quindi anche a Giuda, e fece questo per richiamare con la sua benignità Giuda dal peccato.
      Ugualmente lo fece per dare alla Chiesa un insegnamento che finché il peccatore è occulto, non gli si può proibire la recezione di questo sacramenti: gli uomini infatti non possono giudicare sui peccati nascosti dei singoli.

      • Michele ha detto:

        Che i peccati nascosti dei singoli non possano essere giudicati e non si possano fare processi alle intenzioni è scontato, ma San Paolo ammonisce la singola persona che, conoscendo benissimo la sua condizione di peccato, mangia e beve la sua condanna.

        La novità sta nel fatto che l’unica chiesa misericordiosa degli ultimi duemila anni, quella di papa Bergoglio -non quella di Gesù Cristo-; è preoccupata del benessere psicofisico dell’umanità e ritiene impossibile e disumano -e squalificante agli occhi del mondo-, proporre una dottrina così dura (questo linguaggio e duro: chi può intenderlo? Gv 6,60), che creerebbe dolorosi e inutili complessi di colpa nella coscienza del peccatore richiamato dalla Chiesa: meglio accompagnarlo (all’inferno? tanto è vuoto causa evaporazione anime dannate-cit vescovo di Roma).

        Per duemila anni la Grazia dei Sacramenti e la Luce dello Spirito Santo non avrebbero avuto alcun effetto benefico sulle coscienze, sulle famiglie e sulle comunità, e la Chiesa, anziché essere sale del mondo, avrebbe ingannato miliardi di fedeli con il complice concorso della Trinità, che si sarebbe assentata chissà dove aspettando l’arrivo profetico e salvifico dei modernisti di San Gallo.

        • MARIO ha detto:

          Come stimolo alla riflessione, riporto le parole di Gesù sulla questione dell’Eucarestia a Giuda.
          Dall’ “Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta (Vol. X, Cap. 635, Punto 4):
          “Vi ho lavato i piedi, dunque. Quando? Prima di spezzare il pane e il vino e transustanziarli nel mio Corpo e nel mio Sangue. Perché Io sono l’Agnello di Dio e non posso scendere dove Satana ha la sua impronta. Dunque, prima vi ho lavati. Poi mi sono dato a voi. Anche voi laverete col Battesimo coloro che verranno a Me, perché non indegnamente ricevano il mio Corpo e non si muti per esso in tremenda condanna di morte.
          Voi sbigottite. Vi guardate. Con gli sguardi vi chiedete: “E Giuda, allora?”. Vi dico: “Giuda mangiò la sua morte”. Il supremo atto d’amore non gli toccò il cuore. L’estremo tentativo del suo Maestro urtò contro la pietra del suo cuore, e quella pietra, in luogo del Tau, portava incisa l’orrenda sigla di Satana, il segno della Bestia.”

          NB! “Il supremo atto d’amore non gli toccò il cuore. L’estremo tentativo del suo Maestro…”

          Anch’io mi interrogo e cerco di capire…

    • Sherden ha detto:

      “Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà”
      Non mi pare che si tratti di una pacca amichevole sulle spalle, alla maniera di AL dei “casi particolari” (che poi di fatto, col tempo, diventano “normali”, in stile “argentino”)

  • Lacrima ha detto:

    Si,
    non dimentichiamolo mai, chi parla e grida a pugni chiusi come Papa Francesco, e non concede MAI risposte e/o chiarificazioni, è una persona sulle cui spalle è appoggiato un fastello pieno di rabbia.
    Sappiamo che un cane rabbioso è sempre pericoloso, può mordere.
    La Santa Messa in onore della Madre e Dio non l’ha potuta celebrare perché il dolore di sciatica era molto forte, ma per il suo luuuungooooo saluto di capodanno, non c’era più il dolori.
    Il Pastore che disprezza tanto il gregge che gli è stato affidato, dal Vero Pastore Supremo non poteva che partorire Amoris leatitia (la gioia dell’amore), certamente la coorte di bugiardi che lo sostengono, in questo anno, dovranno convincerci ad accettare tali menzogne.

  • Maria Cristina ha detto:

    Non ho capito cosa sarebbe la” Famiglia Amoris Laetitia” rispetto alla famiglia non Amoris Laetitia , cioe’la famiglia tradizionale cattolica.
    A me sembra che la Famiglia Amoris Laetitia ha da essere molto meno lieta della tradizionale famiglia cattolica :soprattutto i figli, poiche’ viene anche preventivato che i genitori divorzino e si risposino e possano tuttavia fare la Comunione. Che cioe’il sacramento non sia “per sempre”. Che c’e’di lieto in questo? Se io penso ai miei genitori, rimasti sposati per piu’di cinquanta anni, fino alla morte, come si usava un tempo, certo con alti e bassi , con litigi e riconciliazioni, non avrei certo preferito come figlia una Famiglia Amoris Laetitia. Cosa c’e’di lieto nell’ammettere il fallimento di un sacramento come il matrimonio e in qualche modo giustificarlo?Puo’fallire un sacramento? La grazia di Dio puo’ essere come un contratto civile umano ?
    Io l’avrei intitolata Amoris Tristitia.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    “Un altro anno selvaggio”? Ma no! L’ estensore dell’articolo si sarà lasciato confondere dal calcolo delle probabilità?
    Noi, invece, che abbiamo salutato il 2021 con “sobrietà” – ligi al dovere, e in “sobrietà” perché non potevamo mica sollevare i calici, rischiando di fare qualche schiamazzo e far correre in casa nostra le forze dell’ordine – ci siamo inebriati di bollicine virtuali, talmente scoppiettanti da risuonare come reali nelle promesse di profeti collaudati che ci hanno guidato incontro al nuovo anno con garanzie di rinascita, di fari luminosi accesi su una corsa non più ad ostacoli grazie ad un vaccino già in parte somministrato ed altri in dirittura di arrivo e grazie ad un altro: “il vaccino per il cuore”, già a portata di cuore e a costo zero, di sperimentata efficacia nella “cura” del corpo e dello spirito…
    Nemmeno il tempo di un giorno per smaltire una siffatta solenne “sbronza” collettiva, che non aveva nemmeno lontanamente (termine rigorosamente in auge) i noti scettici, ovviamente: i “sobri” per natura e di fatto, ed ecco che già col primo TG del 2 gennaio, con le precipitazioni atmosferiche che hanno interessato il Bel Paese, ci è piovuto addosso l’allarme della BioNTech in difficoltà nella produzione del vaccino in dosi sufficienti a coprire il fabbisogno previsto, che sollecitava l’Europa ad autorizzare altri vaccini.
    E: a seguire, fra nubi minacciose nel cielo della politica, col pendolo oscillante dei bollettini di questa interminabile “guerra” sanitaria e la spada di Damocle su una popolazione inerme in balia di un esecutivo capace soltanto di annunciare “chiusure” a intermittenza, decretate con pennarelli di tre soli colori a sua disposizione – colori che nella realtà quotidiana soppiantano quelli del Tricolore, di cui fra qualche giorno: giovedì 7, come da calendario dovremmo celebrare la Festa – ci siamo risvegliati in un anno che di “nuovo” ha cambiato solo l’ultima cifra. Per il resto: il risveglio ci ha messo davanti il prosieguo di un processo in atto di cui soltanto l’abitudine ad abbandonarsi, e lasciarci trascinare, nella notte di San Silvestro a rosee previsioni ha fatto sì che per lo spazio di un sogno accantonassimo le premesse.
    In questo bailamme si inserisce la programmazione dell’anno celebrativo dell’AL, ricordo – ancora una volta, come in un mio precedente commento – nella cornice di quello dedicato a San Giuseppe, patrono della Chiesa. Quale migliore accoppiata – e occasione – dal mio punto di vista, per affidare al Padre putativo di Gesù la Sposa di Cristo e le famiglie, strapazzate da venti impetuosi sotto ogni profilo? Che sia Lui a intercedere e a proteggere l’una e le altre come fece nei confronti di Maria, Sua sposa, e della famiglia di Nazareth – di cui fu scelto per essere guida sicura – perché sul suo esempio ogni cellula della società contemporanea, gravemente malata, riesca ad impostare lo stile della propria vita per un’autentica rinascita spirituale e sociale.

  • laura cadenasso ha detto:

    Anche io penso che Francesco non mollerà il pontificato. Per quel che vale, ho creduto utile dedicare questo anno alla Speranza. Mi permetto di farvi partecipi di un richiamo che mi giunge dall’ intimo del cuore : come l’ amore muove il cuore e l’ alte stelle (non testuale) così credo che Dio amore assoluto possa muovere tanti cuori e RI/ muovere da essi il fango delle bestemmie ed eresie che li ha insozzati. Spero che sappia INCIDERE su questo papa per poi ricondurlo ad onorare la Chiesa di Cristo che egli rappresenta con mezzi vili per fini diabolici. Forse questa azione divina dimostrerebbe al mondo intiero che il buon Dio usa il male per tarne il bene. Nel mentre gli eventi umani futuri -SEMPRE IMPREVEDIBILI- potrebbero stupirci ? P.S. : La Grazia di Dio fa miracoli !

  • Raffaella ha detto:

    Molto bene, un intero anno dedicato ad AL l’enciclica (?) che permette di tradire il marito o la moglie perché, si sa, a certe tentazioni non si può resistere.
    Basta senso di colpa, basta peccato siamo tutti salvi a prescindere.
    Dio non castiga, quindi….festeggiamo!!!

  • Nicola Buono ha detto:

    Fuori Tema ma è molto importante. Il,premio Nobel Luc Montagnier sulla vaccinazione anti Covid

    https://youtu.be/kHGtn_vnrJ8

  • Enrico Nippo ha detto:

    “In unione con le famiglie di tutto il mondo”.

    La valanga s’ingrossa e acquista velocità.

  • LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI ha detto:

    Posto qui sotto la miglior esegesi che sia mai stata fatta su Amoris Laetitia, guardatela, dura solo 2 min e 51 sec, non ve ne pentirete.

    https://youtu.be/6QYYyyW51Mk

  • Fabio ha detto:

    Abbiamo un perito chimico che può spacciarsi per papa grazie alle mene della mafia di San Gallo che ha attuato la primavera vaticana come auspicato da John Podesta consigliere della Clinton e portavoce dei potentati globalisti e pedosatanisti.
    Dall’eresia è passato all’apostasia ed all’idolatria ma a parte mons. Viganò nessuno osa opporsi apertamente.
    Non è giunta l’ora di parlare apertamente di satanismo vaticano?

  • Iginio ha detto:

    C’è un problema sullo sfondo. E’ probabile che Bergoglio seriamente non credesse di diventare mai papa. Non solo perché ai gesuiti non dovrebbe essere permesso per ovvi motivi di logica (se sono fedeli in modo speciale al papa, come fa uno di loro a diventare papa? A chi è fedele? A sé stesso?). Ma perché probabilmente era abituato a fare la figura del cane bastonato, dato che in passato era visto piuttosto male. Chiaro che, se uno così diventa papa, per lui è l’equivalente del vincere la lotteria. E perciò magari crede davvero di essere predestinato da Dio e di avere una missione da compiere.
    La faccenda, quindi, sembra più complessa di quanto sembri.
    Occorrerebbe un vero sant’uomo che gli parli invitandolo a meditare sulla propria miseria e ad aprirsi veramente agli altri, non solo a quelli che dipendono da lui o si presentano come vittime politically correct.

  • Milly ha detto:

    Alzo le mie mani al cielo per ringraziare il Signore che ci sono ancora voci che gridano la Verità, sui tetti, sulle vie e soprattutto attraverso i mezzi di comunicazione!

  • emma ha detto:

    AMORIS LAETITIA produce un effetto di gravità elevata e superiore persino a quelle evidenziata . AL ci dice che vi sono tentazioni a cui l’uomo di oggi non può resistere . Che pacchia ! tanto siamo tutti salvi , possiamo farci tentare e cadere in tentazione ! . E’ infatti stato cambiato nel PadreNostro : “non ci indurre in tentazione “. Gli uomini che avranno pace non dovranno più conquistarla con azioni di “buona volontà” , basterà che si illudano …Ma ci sono ancora cattolici che non hanno capito nulla ! questo è segno grave. Caro Tosatti.

    • Speranza ha detto:

      “Gli uomini che avranno pace non dovranno più conquistarla con azioni di “buona volontà” “. Brava Emma, è quello che penso anch’io. Dio ama incondizionatamente tutti, indipendentemente dall’impegno personale di ognuno. Tanto è vero che la maggior parte dei confessori neanche fa più recitare l’Atto di dolore, tanto che bisogno ce n’è?
      E quanto all’anno interamente dedicato alla meditazione su A.L., San Giuseppe è solo una sgangherata copertura e un palese pretesto. Mi pareva strano…

    • Michele ha detto:

      Emma non si preoccupi: secondo il magistero di papa Eugenio Scalfari risulta che il vescovo di Roma lo abbia rassicurato circa l’ex verità di fede sull’inferno (degli ex novissimi): l’inferno esiste ma non ci sono le anime dei dannati perché “evaporano “!!!
      Nei fumetti di fantateologia non si arriverebbe tanto in basso.

      Notare che nessuno dei caudatari e dei cortigiani del vescovo di Roma ha osato smentire o correggere l’intervista: dopo le spericolate contorsioni per rimediare alle prime interviste concesse a sua malvagità Eugenio I, le interviste furono comunque inserite nell’elenco dei documenti magisteriali di fine anno, screditando gli interventi correttivi dei malcapitati.

  • Don Z ha detto:

    ha dimenticato i ( mi sembra 160 )coraggiosi che hanno firmato la CORRECTIO FILIALIS promossa dal prof Roberto deMattei . I firmatari più esposti hanno subito persecuzioni immediate . Molti hanno perso incarichi universitari presso la università ( ex ) Cattolica del Sacro Cuore .