Può Venire una Buona Notizia dalla Cina? Questa Volta Forse Sì…

13 Dicembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, vi propongo una mia riflessione preparata per Radio Roma Libera, la maggiore emittente cattolica italiana di podcast, su una buona notizia che ci giunge dalla Cina, in relazione al Nuovo Piano Quinquennale. Buona lettura, e buon ascolto. 

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Può dalla Cina venire una buona notizia, in particolare di questi tempi? Sembra proprio di sì. Qualche settimana fa il Partito Comunista Cinese ha tenuto un importante appuntamento, quello per decidere del quattordicesimo Piano Quinquennale, da cui come di consueto sono scaturite pagine e pagine di linee guida su come dovrà essere la società cinese nei prossimi anni.  L’odiata frase “pianificazione familiare” è scomparsa dal piano quinquennale. “Pianificazione familiare” era – le dittature in Cina come da noi, hanno paura delle verità e delle parole che le esprimono –  un eufemismo per la politica del figlio unico.  è stata finalmente eliminata dal Piano quinquennale. E probabilmente ha causato il più alto numero di bambini uccisi nella pancia della madre di tutta la storia umana.

Ne ha dato notizia, in maniera molto discreta il giornale semiufficiale Global Times menzionando fra le decisioni del Partito Comunista Cinese una politica molto più “inclusiva”; e dando così un segnale importante, e cioè che l’era dei limiti per la nascita dei bambini sta volgendo al termine. Lo ha ammesso anche Zhai Zhenwu, un esperto della popolazione precedentemente impiegato dalla Commissione nazionale per la pianificazione familiare, un uomo che ha fuorviato sia il pubblico cinese che i tiranni di Pechino sulle prospettive demografiche della Cina. Lo ha fatto, secondo voci cinesi libere, sia con teorie malthusiane che con statistiche falsate: “Le restrizioni alla nascita saranno sicuramente eliminate gradualmente. Ci stiamo muovendo nella giusta direzione”, ha detto Zhai Zhenwu.

Non dimentichiamo che la Cina negli anni passati ha compiuto crimini di portata straordinaria in questo campo, con aborti forzati, omicidi a sangue freddo di donne e bambini, e sterilizzazioni di massa; che meriterebbero giustamente una Norimberga, in cui persone come Zhai Zhenwu dovrebbero rispondere dei loro crimini esattamente come i gerarchi nazisti. Che, se non ricordo male, sono stati impiccati.

È giusto ricordare, nel momento in cui finalmente questo obbrobrio, su cui sono stranamente silenziosi tutti i possibili difensori di “diritti”, umani e meno umani, qui in occidente, chi eroicamente all’interno di una delle peggiori dittature mai esistite si è battuto, e, in ultima analisi, ha vinto.

Uno di loro si chiama Yi Fuxian, è un medico che si è formato in una delle migliori scuole mediche della Cina, Xiangya, nella  provincia dell’Hunan meridionale. Nel 1999 lavorava nel dipartimento di ostetricia e ginecologia dell’Università del Wisconsin-Madison. Era uno dei ricercatori e dei medici più competenti nel suo campo.

Yi aveva una passione collegata con la sua professione: fare ricerche e studiare la situazione demografica della Cina. Quando ha iniziato nei primi anni 2000 i fan della politica del figlio unico spargevano terrore a piene mani  affermando che la popolazione cinese avrebbe raggiunto i 4 miliardi di persone nel 2050 senza una politica del figlio unico.

Una menzogna, e quelli che la sostenevano, per compiacere il Partito, erano degli analfabeti, in demografia. Yi Fuxian ha avuto il coraggio di mettere allo scoperto le loro menzogne. Ha cercato di farlo in maniera ufficiale, ma naturalmente i funzionari di Pechino non hanno accettato le sue conclusioni, e i suoi studi. Allora ha pubblicato la sua ricerca su Internet; si era agli inizi del secolo, e il controllo sulla rete non era così occhiuto e capillare come è adesso.

La sua ricerca si è diffusa in modo virale su forum popolari come Tianya, e ha guadagnato milioni di seguaci. Fu il primo a sottolineare che la Cina non avrebbe mai avuto 4 miliardi di persone e che tutte le proiezioni sulla popolazione di Pechino dagli anni Settanta in poi si erano sbagliate. La Commissione nazionale per la pianificazione familiare aveva deliberatamente modificato le statistiche in censimenti consecutivi per aumentare artificialmente il tasso di natalità e continuare a spargere il panico nella popolazione. Dopo la sua ricerca pionieristica, le voci per la riforma sono diventate sempre più forti. Yi ha subito censure, ovviamente, e per anni non gli è stato permesso di mettere piede in Cina. Quando la Cina ha allentato la sua politica del figlio unico, Yi è stato invitato a tornare, ha tenuto seminari in molte università e forum accademici, è diventato una figura popolare sia tra i maoisti di sinistra che tra i pro riforma. Davvero, anche dalla Cina possono venire notizie belle…

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15 commenti

  • MARIO ha detto:

    Per quanto mi risulta, in Cina la politica del figlio unico è stata abolita nel 2013. Da allora le famiglie cinesi potevano avere due figli senza incorrere nel pagamento di sanzioni.
    Adesso ne potranno avere tre, senza sanzioni, oppure sarà tolto qualsiasi limite?

  • marzio ha detto:

    La Cina aspira a diventare una grande potenza mondiale, capace di insidiare Russa e USA. La popolazione, col territorio, è tra le princpali risorse indispensabili per chi non si voglia limitare al suicidio sociale al quale ci hanno condannato decenni di progresso e di governanti indegni.

    • Bastian contrario ha detto:

      Non credo che noi italiani abbiamo le idee chiare e soprattutto vere, sui rapporti di forza delle tre cosiddette superpotenze. Forse, e sottolineo forse, la Russia occupa la terza posizione. Dobbiamo pensare che dopo il crollo del muro di Berlino gli stati baltici si sono resi indipendenti ed anche l’Ucraina, anche se in un contesto di obbiettive difficoltà sta cercando di rendersi indipendente dalla Russia. Nel contempo, Putin è un buon stratega e cerca , con i mezzi a disposizione di risvegliare l’orgoglio russo, perché il popolo tutto possa contribuire alla crescita e alla prosperità del paese.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Amico Tosatti, visto l’andazzo generale, le suggerisco un tema per un suo prossimo intervento :
    -Meglio nessuna informazione che una informazione sbagliata.-
    perchè nessuna informazione ti lascia nel dubbio, ma una informazione sbagliata ti fa prendere decisioni sbagliate.

  • wisteria ha detto:

    Purtroppo alla denatalità occidentale corrispone negli ordini religiosi una preponderanza di individui provenienti dal Terzo Mondo, destinati a fare da promotors allo sfrenato terzomondismo della Chiesa di Francesco,

    • 20 luglio ha detto:

      Non credo affatto che i religiosi provenienti da paesi del “terzo mondo”, cinesi li definisce lei, siano funzionali a certa ideologia. Tenga presente che il clero africano (specie dei paesi della costa atlantica: Benin, Gabon, Cameroun, le due Guinee, Nigeria, Senegal etc., e di Uganda, Tanzania ed altri), quello di alcuni (purtroppo non tutti) paesi asiatici è tra i più preoarati a livello dottrinale e liturgico.

  • : ha detto:

    Se in Cina era in atto la politica del figlio unico (maschio), da noi si attuava (e si attua), anche con altri metodi, la politica del figlio zero.
    Se i Cinesi, accortisi dell’errore, eliminano la politica del figlio unico, da noi rimediano con la politica del figlio d’immigrato.

    Morale: tra un paio di generazioni – forse meno – in Occidente, ed in particolare in Italia, ci saranno solo Cinesi ed ex figli d’immigrati. Gli ultimi residui di una razza stanca e snervata saranno cacciati a calci in…

  • antonio cafazzo ha detto:

    Buona nuova ma che succede in Asia?

    Ieri Gloriatv pubblica questo:
    “Cardinale asiatico con 2,5 sacerdoti.
    Il cardinale Cornelius Sim del Brunei ha parlato al sito web Zenit.org il 20 novembre del suo primo incontro con Francesco durante una visita ad limina nel febbraio 2018.

    Francesco chiese a Sim quanti sacerdoti avesse, e lui rispose: “Due e mezzo”, disse Sim a un Francesco sorpreso, perché pochi giorni prima uno dei suoi tre sacerdoti aveva avuto un infarto e si trovava grave in un reparto di terapia intensiva.

    Il Vicariato Apostolico del Brunei ha 17.000 cattolici in tre parrocchie, la maggior parte dei quali immigrati dalle Filippine. Non ci sono ordini religiosi. Nel 2000 c’erano ancora 25.000 cattolici.”

    https://gloria.tv/post/cW6qJGuANsB346sdg12GUizmo

    • Januensis ha detto:

      Ma io nutro qualche speranza sulle vocazioni degli ordini religiosi : una nutrita schiera di (forse) carmelitani giovani, anzi giovanissimi visitava Genova con guida locale. Oggi pomeriggio intendo.

      • Lucia ha detto:

        Gentile Januensis io sono un po meno ottimista di lei, di recente in un articolo pubblicato su una rivista cattolica ho appreso dell ‘ ennesimo caso di una congregazione monastica ricca di vocazioni in cui ad un certo punto arriva il commissariamento del Vaticano, a differenza di altri casi in cui la faccenda si era trascinata per le lunghe, il monastero in questione è stato chiuso nel giro di poco tempo perché su oltre una ventina di suore e novizie, alcune appena arrivate sono rimaste in 5 e visto che questo numero viene ritenuto un numero troppo basso, appunto c ‘è stata la chiusura con sconcerto dei fedeli che frequentavano il monastero. I motivi per cui è accaduto tutto ciò ovviamente nessuno li conosce. Una lettrice commentava : “Ma queste suore che fine hanno fatto?”. Domanda legittima dalla risposta almeno per me scontata, saranno tutte tornate a casa, dubito che ci riprovereranno in un ‘ altra congregazione, la delusione sarà stata enorme, chissà quante saranno entrate in quel monastero tra l’ opposizione dei familiari e il compatimento di amici, colleghi se non vero scherno verso una scelta che ormai viene giudicata assurda e anacronistica. Buona serata

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Sarà per caso contemplato nell’ Accordo segreto Cina-Vaticano, rinnovato per altri due anni???

  • Marco Matteucci ha detto:

    Speriamo che il Santo Bambino che tra pochi nascerà illumini le menti e apra i cuori alla vera essenza della vita e della famiglia.
    IL SANTO NATALE SI AVVICINA, BUONE FESTE A LEI CARO DIRETTORE E A TUTTI I LETTORI DEL BLOG!
    https://reginadelcielo.wordpress.com/

  • silvio Esposito ha detto:

    La verità è che la Cina deve per forza cambiare politica del figlio unico (guarda caso si privilegiava il maschio e si uccidevano le femmine) perchè con la drastica diminuzione delle donne i maschi non trovavano più moglie, non a caso rapivano donne delle nazioni vicine per avere dei figli, rimandando a casa, dopo il parto forzato, le donne sequestrate e costrette solo a a procreare. Conosco molti cinesi che arrivati in Italia hanno formato famiglie numerose alla faccia della dittatura cinese. Altri si sono spostati all’estero per trovare onestamente una compagna per la penuria di donne nella Cina del figlio unico.