Omaggio all’Immacolata. Da Parte di Stilum Curiae e dei Suoi Lettori.
8 Dicembre 2020
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, su suggerimento del nostro amico, il generale Piero Laporta, Stilum Curiae partecipa alla Festa dell’Immacolata proponendovi Il Nome di Maria di Alessandro Manzoni. Buona lettura, e buona festa.
§§§
Tacita un giorno a non so qual pendice
Salia d’un fabbro nazaren la sposa;
Salia non vista alla magion felice
D’una pregnante annosa;
E detto: “Salve” a lei, che in reverenti
Accoglienze onorò l’inaspettata,
Dio lodando, sclamò: Tutte le genti
Mi chiameran beata.
Deh! con che scherno udito avria i lontani
Presagi allor l’età superba! Oh tardo
Nostro consiglio! oh degl’intenti umani
Antiveder bugiardo!
Noi testimoni che alla tua parola
Ubbidiente l’avvenir rispose,
Noi serbati all’amor, nati alla scola
Delle celesti cose,
Noi sappiamo, o Maria, ch’Ei solo attenne
L’alta promessa che da Te s’udia,
Ei che in cor la ti pose: a noi solenne
È il nome tuo, Maria.
A noi Madre di Dio quel nome sona:
Salve beata! che s’agguagli ad esso
Qual fu mai nome di mortal persona,
O che gli vegna appresso?
Salve beata! in quale età scortese
Quel sì caro a ridir nome si tacque?
In qual dal padre il figlio non l’apprese?
Quai monti mai, quali acque
Non l’udiro invocar? La terra antica
Non porta sola i templi tuoi, ma quella
Che il Genovese divinò, nutrica
I tuoi cultori anch’ella.
In che lande selvagge, oltre quei mari
Di sì barbaro nome fior si coglie,
Che non conosca de’ tuoi miti altari
Le benedette soglie?
O Vergine, o Signora, o Tuttasanta,
Che bei nomi ti serba ogni loquela!
Più d’un popol superbo esser si vanta
In tua gentil tutela.
Te, quando sorge, e quando cade il die,
E quando il sole a mezzo corso il parte,
Saluta il bronzo, che le turbe pie
Invita ad onorarte.
Nelle paure della veglia bruna,
Te noma il fanciulletto; a Te, tremante,
Quando ingrossa ruggendo la fortuna,
Ricorre il navigante.
La femminetta nel tuo sen regale
La sua spregiata lacrima depone,
E a Te beata, della sua immortale
Alma gli affanni espone;
A Te che i preghi ascolti e le querele,
Non come suole il mondo, né degl’imi
E de’ grandi il dolor col suo crudele
Discernimento estimi.
Tu pur, beata, un dì provasti il pianto,
Né il dì verrà che d’oblianza il copra:
Anco ogni giorno se ne parla; e tanto
Secol vi corse sopra.
Anco ogni giorno se ne parla e plora
In mille parti; d’ogni tuo contento
Teco la terra si rallegra ancora,
Come di fresco evento.
Tanto d’ogni laudato esser la prima
Di Dio la Madre ancor quaggiù dovea;
Tanto piacque al Signor di porre in cima
Questa fanciulla ebrea.
O prole d’Israello, o nell’estremo
Caduta, o da sì lunga ira contrita,
Non è Costei, che in onor tanto avemo,
Di vostra fede uscita?
Non è Davidde il ceppo suo? Con Lei
Era il pensier de’ vostri antiqui vati,
Quando annunziaro i verginal trofei
Sopra l’inferno alzati.
Deh! a Lei volgete finalmente i preghi,
Ch’Ella vi salvi, Ella che salva i suoi;
E non sia gente né tribù che neghi
Lieta cantar con noi:
Salve, o degnata del secondo nome,
O Rosa, o Stella ai periglianti scampo,
Inclita come il sol, terribil come
Oste schierata in campo.
§§§
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Tag: 8 dicembre, immacolata, laporta
Categoria: Generale
“A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri:
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!” (La 7, 31-32)
Belle citazioni, ne manca una tipo questa:
“Non vi farete idoli… per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore, vostro Dio”.
Chissà perchè, mi viene in mente in NON vicario di NSGC e qualche suo seguace…
Applichi a lei questa frase biblica e pensi a quale idolo serve e propaganda. Si converta
Don Pietro Paolo,
le citazioni fuori contesto non le ho fatte io. Evita allora di tirare in ballo le cose sacre per mascherare la tua pochezza. In quanto a me, puzzando di pecora, non ho bisogno di mascherare falsa cortesia.
Ah, Il tu (non di confidenza ma di disprezzo, disprezzo che tu hai mostrato in abbondanza verso altri) va bene a un seguace di chi adora divinità sataniche e si presenta come prete.
Ed inoltre, se i preti fossero come tu ti presenti, io preferisco essere miscredente.
Don P.P.
devo dire che queste uscite “teatrali” mi rendono assai
incerta…se attribuirle al Monaco Zenone dell'”Armata Brancaleone” o al disumano religioso dell'”Ultima valle ” .
Non distolga lo sguardo amorevole di Madre dai suoi figli, anche quando non meritevoli di tanto amore, sia la nostra Lanterna di Luce nel buio del naufragio e ci insegni a camminare sulle acque più agitate, a non avere paura, protetti dal Manto Immacolato, all’ombra perenne del suo sorriso.
Indichi il cammino, lo scorti preservandolo da ogni inganno e macchinazione, del dolore piantato di ogni Croce affretti la Resurrezione, preservi la nostra comunione, che si rinnovi del Cristo, del suo sangue, della sua acqua, ci rigeneri del Santo Spirito, effonda in noi il suo amore facendoci eredi della nuova Pentecoste!
Stella del Mare, Porta del Cielo, Rosa Mistica, Sede della Sapienza, Torre di Davide, Terrore dei demoni, Porto sicuro nel comune naufragio, Arca dell’Alleanza, Aiuto dei cristiani, Assunta in cielo, Regina degli apostoli, Specchio di perfezione, Madre Immacolata, Tempio dello Spirito Santo ….. , Corredentrice dell’Umanità prega per noi, non stancarti di chiamare i tuoi figli per nome, ci affidiamo al tuo Cuore !
Libro su Maria Santissima di Padre Francesco Bamonte.
Assolutamente consigliato.
.
https://www.ibs.it/vergine-maria-diavolo-negli-esorcismi-libro-francesco-bamonte/e/9788831538343
Costretto , il demonio compone un sonetto in onore di Maria Immacolata.
https://cooperatores-veritatis.org/2016/03/25/esorcismo-il-sonetto-del-diavolo-in-onore-della-madonna/
Siam peccatori ma figli Tuoi. Immacolata prega per noi.
Entrati nelle nostre camere, chiuse le porte, oggi – come tantissime altre volte – nel segreto (in privato, nel vero senso della parola…) abbiamo pregato, accogliendo l’invito di Gesù cui, per un’avversa circostanza, si è sovrapposto l’obbligo di disposizioni governative.
Abbiamo offerto alla Madre celeste i fiori delle nostre preoccupazioni, delle nostre pene, delle limitazioni imposte dagli accidenti del momento. Siamo certi che li presenterà al Padre nostro, “che vede nel segreto” e ci ricompenserà. (cfr Mt 6, 5-8)
Una volta su Radio Maria c’,era padre Amorth, che era anche un uomo molto simpatico che scherzava, mal i diceva sul serio. Io ero ateo o in ricerca. Ora non ricordo bene…mi pare che disse che durante un esorcismo vomitarono uno stereo,poi le casse.
Me ne feci dieci risate. Penso che il caro Amorth possa perdonarmi.
Sto titolo mi e’ sembrato umoristico.
Ma tutto è possibile.
Io poi non so” rapportarmi con il diavolo. C e” “gente” – sembra- che obbliga il diavolo a dire il futuro. Boh. Io ne sono sempre stato lontano.
In quanto alla Madonna , sono stato per anni un seguace delle apparizioni. Il top l ho raggiunto con don Gobbi (rip) che ho conosciuto di persona.
Certo li sbagliavo pure io a seguirlo. Dava date. Pero’ non si sa’ il giorno e l ora non il periodo.
Sulla Madonna oggi so’ poco.
Vedere le immagini di Bergoglio che col buio si reca in tutta fretta a portare i fiori alla Madonna, mi ha fatto una brutta impressione…solo, nel buio,senza le pecore…mi sbaglierò ma non è da pastore
Non solo…c’è il dubbio che il filmato (provenienza Vaticano) riguardi una precedente occasione . Su Dagospia ,infatti , viene riportata oltre che la lettera del portavoce , le dichiarazioni del medesimo che Bergoglio non andrà dalla Madonna .Idem per l’annunciatrice di TV 1 .
Eh, eh…via!
Probabile ma non impossibile perché Bergoglio è uno e trino:
infatti una cosa è quello che pensa, una cosa è quello che dice e una cosa è quello che fa.
Sono convinto che se fosse dipeso da lui e non avesse dovuto dare ascolto al suo entourage, già allora preoccupato per le sue enormità dottrinali comportamentali e di governo della chiesa, non sarebbe andato neppure a Fatima in occasione del centenario, nel 2017. Una visita durata meno di 24 ore, una visita senza calore, esclusivamente protocollare. Il fastidio traspariva evidente. Eseguita la “pratica”, infatti, il vescovo vestito di bianco (espressione con cui si è presentato in quella circostanza davanti alla Vergine, se ci ricordiamo) faceva ritorno a Roma. Erano quelli i primi segni di fastidio del vescovo vestito di bianco con lo sguardo “do dimonio” nei confronti della Madre di Dio e Madre nostra. Quello di ieri è solo l’ultimo. Una cosa vergognosa e di una insolenza mai vista. Nessuno come lui ha avuto segnali e avvertimenti dal Cielo, fin da quando era a Buenos Aires con l’accadimento del Miracolo Eucaristico, ma egli non se ne curò e continua a non curarsene procedendo a testa bassa e in modo idolatra contro Dio, contro la Vergine cui ha negato in una pubblica omelia la sua santità fin dal concepimento e contro la Chiesa del Signore che indegnamente guida. Dio abbia pietà di lui e della sua anima, creati e venuti al mondo per questo tempo come l’Iscariota lo fu per il suo, secondo quel mistero preannunciatoci.