BECCIU. IL FUMO DI LONDRA SULL’ORDINE DI MALTA. CHE ACCADRÀ?

26 Settembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi stilumcuriali, ci sembra giusto e interessante condividere con voi questa riflessione fatta da un caro amico sulle ultime vicende vaticane. Buona lettura. 

Il fumo di Londra sull’Ordine di Malta

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il terremoto che ha travolto la curia all’imbrunire di ieri, 24 settembre, con la violenta – almeno così ci hanno riferito – defenestrazione del card. Giovanni Angelo Becciu e la sua sicuramente obbligata rinuncia ai “diritti del cardinalato” (espressione che più confusa non potrebbe essere) apre scenari inquietanti sulla politica interna di Oltretevere, ma soprattutto ha riverberi di non poco conto anche su altre realtà con le quali Becciu aveva a che fare.

Avendo pubblicato la nota della Sala Stampa nella tarda serata di ieri Bergoglio ha consegnato in pasto al mondo le sorti del suo ex primo collaboratore, consentendo così – probabilmente con un non troppo vago sadismo – atti di sciacallaggio nei confronti di un uomo che non solo è a servizio della Santa Sede da quarantanni, ma è anche stato in tante occasioni “il suo uomo di fiducia”. Gianluigi Nuzzi – per dirne uno – col suo solito stile morboso, sputa veleno dalle pagine dei social, quasi che la notizia fosse una sorta di pena del contrappasso per il cardinale sardo che ne avrebbe sollecitato e ottenuto il processo dopo la pubblicazione del libro “Via crucis”.

Questo commento, però, non vuole entrare nel merito della vicenda e delle ragioni che avrebbero portato ai fatti di queste ultime ore, ma solo soffermarsi su una delle loro conseguenze.

Come tutti sappiamo Becciu era stato nominato, all’acme dell’ultima crisi interna dell’Ordine di Malta, “Delegato Speciale” del Papa affinché accompagnasse il processo di riforma delle costituzioni, sostituendo di fatto il ruolo di Cardinalis Patronus titolarmente ancora oggi conferito (per quel che può valere l’Annuario Pontificio) al card. Burke, dopo averlo silurato dalla Segnatura (punendolo per non aver votato per lui). Con la morte dell’ultimo Gran Maestro Dalla Torre (di cui ampiamente ci siamo occupati) Becciu – come abbiamo anche visto di recente – ha assunto un ruolo centrale nella vita interna dell’Ordine. Da una sorta di commissariamento non troppo velato si è passati a una forma di efficiente e proficua collaborazione per far fronte a talune istanze per le quali il fronte tedesco (che regge l’attuale esecutivo) ha sempre mostrato cieca sordità. Becciu, infatti, pare si sia accorto che la tendenza a laicizzare l’Ordine di Malta con un progressivo trasferimento della gestione capitale dal nucleo dei religiosi a quello dei cavalieri in obbedienza fosse una priorità dell’attuale governo dell’Ordine, guidato sostanzialmente dal Gran Cancelliere Boeselager. La prematura morte di Dalla Torre ha certamente creato un dissestamento nel sistema interno che avrebbe condotto all’approvazione di una riforma a scatola chiusa, e se da una parte si è riscontrata una forma di strumentalizzazione di presunte volontà dell’illustre defunto volta a blindare una riforma in realtà sempre rimasta allo stato embrionale, dall’altra si è visto sempre più crescere il ruolo direttivo e di argine di Becciu in questa vicenda, trasformandosi di fatto da mero osservatore ad ago della bilancia.

Il cardinale sardo, infatti, estraneo alle vicende della vita interna dell’Ordine fino a due anni fa, ma anche mente fina e acuta, si è reso probabilmente conto del golpe interno che Boeselager e i suoi vorrebbero compiere e col quale certamente si snaturerebbe l’istituzione, sottraendola peraltro anche al naturale legame con la Santa Sede, così come peraltro aveva già rilevato Burke prima di essere sollevato.

Pare infatti che mentre inizialmente la linea tedesca abbia sostenuto con insistenza la possibilità di un intervento diretto del Papa nelle vicende interne dell’Ordine – e il primo ad esserne stato beneficiato è lo stesso Boeselager che, dopo esser stato rimosso dall’ex Gran Maestro Festing, è stato reintegrato con un decreto diretto di Bergoglio dall’assai dubbio valore giuridico – in un secondo tempo, constatando che Becciu si era reso conto che la vera intenzione era marginalizzare i religiosi professi e dunque sottrarre l’Ordine all’egida della Santa Sede, pare vi sia stata una inversione di rotta, che ha provocato insofferenza verso il Delegato Speciale, il quale appunto non era più solo uno spettatore silente e che aveva anche costituito una sua commissione di studi per portare avanti sani progetti di riforma coerenti col diritto dei religiosi. In più Becciu si era anche messo di traverso quando l’attuale governo riteneva che l’attuale ottantenne Luogotenente Interinale potesse gestire il Capitolo Generale, quando invece il suo unico compito è quello di convocare il Consiglio Compìto di Stato per l’elezione del capo dell’Ordine. Insomma una presenza diventata, nel tempo, da “utile” a “scomoda” per via del continuo richiamo al rispetto delle procedure per chi si crede domineddio.

Anche se la spoliazione dei diritti connessi al cardinalato di Becciu, di per sé crediamo non possa comportare automaticamente la perdita di quell’incarico (che peraltro gli fu affidato quando ancora era Arcivescovo Sostituto), è evidente però che trattasi di un compito fiduciario, fiducia che per quanto ci hanno riferito circa l’aggressività dell’incontro di ieri nel quale si è quasi giunti alle mani (che miseria!) si è certamente infranta.

Ad oggi, dunque, l’Ordine di Malta risulta essere privo di un rappresentante della Santa Sede: il cardinale patrono (Burke) è solo “titolare” e certamente sarebbe fantascienza ipotizzare un suo ritorno in sella; il delegato speciale è congelato e crediamo anche in uno stato di prova emotiva nel quale di certo non penserà alle beghe dei parrucconi di Via Condotti ma piuttosto a dimostrare la propria innocenza e la propria estraneità ai fatti che gli si imputano.

Questa situazione, però, provoca di riflesso una sorta di mano libera dell’asse tedesco che non incontrerà più la resistenza robusta da parte di un rappresentante diretto della Santa Sede; il che, naturalmente, risulta essere molto pericoloso perché se prima si aprivano varie ipotesi “di buona linea” per la nomina del successore di Dalla Torre, ad oggi si fa ampia strada la “soluzione Luzzago”, cioè l’elezione di un religioso fragile e facile vittima emotiva della linea tedesca che sarebbe continuamente sotto scacco dell’attuale governance dell’Ordine e che consentirebbe, di fatto, uno stato di cose che porterebbe a fratture, divisioni e alterazioni fatali dell’istituzione secolare dei cavalieri di Malta.

Qualcuno, riferendosi al fatto che l’attacco a Becciu sia partito dallo IOR, si addentra in scenari ipotetici nei quali ci possa essere anche lo zampino di Georg Boeselager, dal dicembre 2016 nominato da Parolin membro del Consiglio di Sovrintendenza dell’Istituto per le Opere di Religione e fratello del più famoso Albrecht, Gran Cancelliere SMOM osteggiato da Becciu, e che dunque possa esservi un affondo del mai troppo sofferto Segretario di Stato, che così regolerebbe conti personali e dei suoi amici teutonici. Fantapolitica vaticana? Forse, ma è ormai certo che in questa notte dei lunghi coltelli che dura da sette anni tutto è possibile: sparigliare il mazzo può certamente aiutare chi è solito barare, mentre il demonio se la ride e gode del fango che finisce sul volto della Chiesa.

E intanto, mentre si aspetta di conoscere il nome del successore di Becciu (sempre se ci sarà), oscure e fitte nuvole si addensano sulle mura vaticane, che forse non vedeva intrighi e cortigianerie del genere dai tempi dei Borgia.

§§§




 

STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK C’È LA PAGINA

stilumcuriae




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI 




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

8 commenti

  • Iginio ha detto:

    Anni fa toccò a Burke essere strapazzato dal Capo. Ricordo di averlo visto in quel periodo (Burke, intendo) e aveva un aspetto visibilmente scosso e invecchiato. Però Burke fu sbeffeggiato, perché “conservatore” e quindi, per il modo idiota di ragionare dei mass media e degli pseudocristiani, cattivone.
    Adesso uno scherzetto analogo e peggiore è toccato a Becciu, peraltro fatto cardinale proprio da Francesco e quindi teoricamente “buono”.
    Inutile ribadire il grottesco di uno che si atteggia a democratico, “uno di noi” e poi si comporta da monarca assoluto, giocando con le persone come pedine. Praticamente ha licenziato un cardinale come si licenziava, che so, un portiere o una donna di servizio.
    Non dico che Becciu fosse simpatico, anzi, era il solito prelato che se ne infischiava p. es. dei dipendenti vaticani con famiglia numerosa o delle cause di beatificazione salvo poi fare bei discorsi coi nobili princìpi. Però resta il fatto che non lo si può mettere alla porta così, senza chiarire e giudicare equamente e imparzialmente.

  • Sherden ha detto:

    Mah, a farsi due conticini (in euro) le perplessità aumentano.
    E’ davvero possibile che il card. Becciu sia stato così malamente messo alla porta per un paio di centinaia di migliaia di eurozzi (peraltro dati alla caritas o usati direttamente, come già avveniva di consueto e senza nessuno scandalo)? Ma non è che il ben più corposo (di almeno un paio di ordini di grandezza) giro di quattrini dell’Ordine di Malta e del suo patrimonio abbia dato la stura a questa fogna?
    Detto questo, rimane la miseria della procedura: qualunque sia l’opinione che ognuno si può fare sulla persona, rimane il fatto che un cardinale semplicemente accusato (e con accuse ancora tutte da dimostrare) sia stato pesantemente defenestrato coram populo mentre altri religiosi (Maradiaga, Pena Parra, Zanchetta e gli altri del sorciame), pur gravati da accuse ben più pesanti e moralmente insopportabili, stiano ancora belli freschi ai loro posti e ben al riparo dall’azione della giustizia, tanto da quella vaticana quanto da quella civile.
    Vabbè, un altro pozzo nero, a riprova che al peggio non c’è mai fine.

  • GMRT ha detto:

    leggete Repubblica . Povero Papa, tutti contro, tradito da tutti , ingannato da tutti , incompreso da tutti. Sta portando la sua croce da solo ,,,

  • georg ha detto:

    si sente “tintinnio ” di manette per Becciu…amichetto rinnegato e deluso

  • monsX ha detto:

    Becciu , è stato il più fedele servitore di Bergoglio , a lui leale . Ma Bergoglio non vuole intorno a se persone fedeli e leali .Perchè di una persona fedele e leale non si fida. Così le usa e le affossa.
    Nietzsche biasimava Lutero perchè attaccava i costumi corrotti della Chiesa , che erano invece secondo Nietzsche ,un ritorno alla vita , vitali , degni di esseri umani. E soprattutto dimostravano che la chiesa non era affatto divina , era un “ospedale psichiatrico (non da campo…) , un manicomio” ,Tanto che Nietzsche esaltava Papa Borgia ( Alessandro VI) ,come modello , perchè aveva vissuto i suoi vizi-virtù , affossando l’istituzione chiesa. Mi domando cosa direbbe di Bergoglio il nostro Nietzsche . Bergoglio affossa la chiesa , i suoi amici,nemici, se stesso , come Sansone distrusse il Tempio : ” muoia Sansone con tutti i filistei” . ? Una bella missione senza dubbio…

    • rosetta ha detto:

      sa monsignore , questo Becciu comincia a piacermi . Deve esserci del buono in lui se è stato cacciato da Bergoglio . mai Bergoglio si priverebbe di un farabutto …

  • Gianfranco ha detto:

    Caso praticamente unico, caro Tosatti, un articolo del tutto non firmato.
    Proporrei di firmare l’articolo – ottimo – con “Caro amico”, sperando che altri seguiranno.