MASCARUCCI: LORETO E L’INEDITA DISSACRAZIONE DI AVVENIRE

19 Settembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, l’articolo sulla Casa di Loreto a cui ha risposto come vi ricorderete il prof. Giorgio Nicolini, ha provocato anche la reazione di un amico di Stilum Curiae, Americo Mascarucci, che ci ha inviato questa riflessione di cui lo ringraziamo. Buona lettura. 

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Caro Tosatti

Ormai da tempo sto seguendo con grande attenzione il dibattito aperto dal professor Giorgio Nicolini in merito alla “verità storica” della santa Traslazione della Casa di Nazareth. In aperto contrasto con il padre Giuseppe Santarelli, Nicolini con grande devozione, professionalità e dovizia di documentazione storica, conferma il valore di “sacra reliquia” della Santa Casa di Loreto, affermando oltre ogni ragionevole dubbio che quella è la casa di Nazareth in cui visse la beata Vergine Maria, trasportata in volo dagli angeli per preservarla dalla distruzione ad opera dei saraceni, e collocata definitivamente nel centro marchigiano dopo varie soste in altri luoghi. Santarelli al contrario sostiene che la Casa di Loreto non sarebbe in realtà la Casa di Nazareth, ma sarebbe stata costruita utilizzando soltanto alcune pietre portate in Italia dai crociati.

Mi ha fatto un certo effetto apprendere che il quotidiano Avvenire, ovvero il giornale della Conferenza Episcopale italiana, si sia fatto promotore di una terza ipotesi, che va oltre le tesi stesse del Santarelli: ovvero che la Santa Casa di Loreto conterebbe al proprio interno soltanto alcune reliquie provenienti dalla casa di Nazareth. Quindi quella che sta a Loreto, secondo l’articolo di Avvenire, altro non sarebbe che una “copia” della casa di Maria, senza più neanche parte delle pietre originarie provenienti da Nazareth a comporre le pareti.

Mi sorprende, ma non troppo, il silenzio del direttore di Avvenire Marco Tarquinio che a quanto pare non avrebbe sentito il bisogno di dare spazio e voce alla replica del professor Nicolini, né di puntualizzare in ordine a quello che apparirebbe a tutti gli effetti un grossolano errore ad opera del principale quotidiano cattolico italiano.

In realtà la vicenda di Loreto e della nobile battaglia di Nicolini, tesa a difendere, conservare e promuovere l’originalità e la verità storica in ordine alla traslazione della Santa Casa di Maria da Nazareth in Italia, apre un altro importante tema, legato al significato stesso della parola fede, che significa “fidarsi”.

Gesù dice a Tommaso, che non crede alla resurrezione del maestro ma se ne convince soltanto dopo averlo visto e toccato di persona, il seguente monito : “Beati coloro che crederanno senza aver visto”; il che vuol dire “beati coloro che si fideranno senza cercare ossessivamente la prova-provata di ciò che viene loro annunciato”; perché “nulla è impossibile a Dio” come l’arcangelo Gabriele disse a Maria all’atto dell’Annunciazione. La stessa Maria rimasta incredula davanti alla notizia di aspettare un figlio senza aver “conosciuto uomo”.

Il vero grande dramma, oserei dire la tragedia della Chiesa di oggi, è quella di inseguire ossessivamente una “fede razionale”, ovvero una fede basata su ciò che è possibile spiegare in base alla logica. La razionalità porta inevitabilmente ad estromettere il mistero, il soprannaturale, il miracolo, l’impossibile, sulla base dell’assunto che non servono i miracoli per supportare la fede che deve essere fondata sulla “parola”.

Ecco così che una fede razionale basata sulla ragione e sulla logica non può accettare l’idea che realmente gli angeli possano aver trasportato la Santa Casa di Nazareth fino a Loreto e che quella possa essere a tutti gli effetti la casa in cui visse la beata Vergine Maria. Da qui tutte le tesi alternative che si sono susseguite nel corso degli anni, dalle pietre portate dai crociati, all’identificazione degli angeli con la famiglia “Degli Angeli” che avrebbe donato le pietre della Casa di Nazareth, poi mescolate con le altre per l’edificazione della Casa di Loreto. Cercare tesi alternative a quella che è una tradizione di fede, una credenza che, come spiega Nicolini è supportata da ampia documentazione storica e dal riconoscimento di vari pontefici, significa in una sola parola “non fidarsi”, o meglio accettare soltanto ciò che trova un fondamento razionale.

L’esigenza di coniugare fede e ragione, tipica di certo cattolicesimo progressista, ha portato nel corso degli anni a mettere in dubbio l’autenticità di tanti eventi miracolosi che vanno oltre la spiegazione razionale. E non soltanto da parte di storici atei quindi interessati a mettere in dubbio l’autenticità di tutto ciò che ha valore mistico e origine soprannaturale, ma da parte di studiosi cattolici, spesso uomini di Chiesa, come nel caso del padre Santarelli.

Ma la vicenda di Loreto è forse soltanto l’ultimo tassello di un percorso di ripensamento della fede in chiave razionale, con una fede sempre più ordinata per simboli e sempre meno per verità. Il diavolo non esiste, è soltanto un simbolo, ci fa sapere il Preposto generale della Compagnia di Gesù padre Arturo Sosa; poco più di una fiaba per spaventare i bambini insomma, e fa un certo effetto che dopo certe dichiarazioni padre Sosa sia rimasto al suo posto. Perché un’affermazione del genere di fatto mette in dubbio anche l’autenticità dei racconti evangelici dove Gesù nel deserto viene tentato dal diavolo in quanto essere personificato, non da un simbolo. E allora, come si può negare l’esistenza del demonio come persona, senza nel contempo negare tutti i racconti legati proprio alla figura del maligno e che hanno contraddistinto l’esistenza di molti santi della Chiesa, oltre che quella di Gesù?

E che dire del “sepolcro vuoto” ossia il mistero stesso della fede? L’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte, teologo molto stimato da Papa Francesco, ci fa sapere che anche quello è un simbolo, che è stato utilizzato dalla letteratura evangelica per rafforzare l’evento della Resurrezione; fino a definire improbabile e di dubbia autenticità il racconto delle donne alla tomba e del loro incontro con l’angelo. Il sepolcro vuoto sarebbe insomma un artifizio narrativo per avvalorare la Resurrezione, che però senza la prova del sepolcro vuoto diventerebbe essa stessa un simbolo. Con Gesù resuscitato in maniera simbolica e spirituale e non in carne ed ossa come invece dimostra la tomba vuota. Ma una fede basata sulla razionalità è vera fede? Scontato credere in ciò che si vede o in ciò che si può spiegare con la logica.

Tutto ciò ha portato anche a disprezzare la fede fondata sulle tradizioni. Così ecco che San Francesco diventa un santino propagandistico pacifista e ambientalista, di cui si parla mettendo in evidenza aspetti della sua vita legati al politicamente corretto e di dubbia autenticità. Come l’incontro con il Sultano per esempio, tramandato dalla cultura di sinistra come primo esempio di tentativo di dialogo interreligioso, dimenticando il particolare che ad elevare il poverello d’Assisi agli altari a soli due anni dalla morte fu la stessa Chiesa che promuoveva le crociate. Una Chiesa quindi che difficilmente avrebbe riconosciuto come santo uno che alle crociate si opponeva considerando i musulmani “fratelli”, come vorrebbe far credere la storica atea Chiara Frugoni in aperto contrasto con le fonti francescane. Mentre si ignora, o si tende a considerare illogico, l’evento del “perdono di Assisi” ovvero l’incontro di Francesco con Gesù e la Vergine Maria avvenuto presso la Porziuncola nel 1216 nel corso del quale il santo chiese la concessione dell’indulgenza plenaria per tutti i peccatori pentiti che con viva fede si fossero recati in quel luogo a pregare.

Tornando a Tarquinio non c’è da stupirsi se l’esimio direttore non abbia compreso la gravità di quanto contenuto nell’articolo inerente la Santa Casa di Loreto, trasformata in un museo di oggetti non identificati della Casa di Nazareth. E non c’è neanche da stupirsi del fatto che l’articolista, non esperto in materia, abbia dichiarato di aver ricavato l’informazione dal sito stesso del santuario ammettendo di non conoscere la tradizione lauretana. Perché, ostinarsi a credere che a Loreto sia conservata l’autentica Casa di Nazareth trasportata dagli angeli è da “tradizionalisti” e tutti sanno quanto la Chiesa di oggi disprezzi i tradizionalisti che difendono le tradizioni. Quelle tradizioni tramandate nei secoli e avvalorate dai pronunciamenti di numerosi papi in qualità di vicari di Cristo; I quali però, secondo una vulgata dominante sempre negli ambienti catto-progressisti ispirati dalle teorie di Rahner e Kung, avrebbero confuso fede e politica, come nel caso del dogma dell’Immacolata Concezione, attribuito al tentativo di Pio IX di rafforzare il potere temporale nel momento di massima difficoltà. Perché secondo Kung credere all’Immacolata Concezione e all’Assunzione di Maria al cielo è da “irrazionali”. Perché la ragione umana non può accettare il racconto evangelico del concepimento verginale di Maria, fino ad ignorare che ciò che è impossibile in natura non è impossibile a Dio come l’angelo Gabriele annuncia alla Madonna. Quindi se ne deduce che anche Dio è un simbolo come lo è il diavolo, e che quindi non può esistere nulla di diverso da ciò che è spiegabile e reso possibile dalla razionalità e dalla scienza.

“Beati coloro che crederanno senza aver visto” dice Gesù all’incredulo Tommaso affinché l’uomo abbia fede nel mistero e nell’irrazionale. E noi siamo anche disposti a credere alla buona fede di Tarquinio. Più irrazionali di così!

Americo Mascarucci

 

L’ULTIMA GRAVE DISSACRAZIONE DELLA SANTA CASA

OPERATA DA “AVVENIRE”

L’8 settembre si è celebrata a Loreto la solennità della Natività di Maria, poiché vuole la tradizione che proprio nella Santa Casa di Nazareth, custodita nel Santuario Lauretano, la Vergine Immacolata abbia visto la luce, dalla mamma Sant’Anna.

Quest’anno tale celebrazione della Natività di Maria aveva un significato ancor più grande che nel passato, poiché si svolgeva nel pieno dell’Anno Giubilare indetto per il Centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a “Patrona dell’Aviazione”, come dichiarato il 24 marzo 1920 dal papa Benedetto XV, nel riconoscimento ufficiale della verità storica dei “voli miracolosi” della Santa Casa.

In aggiunta, proseguendo una tradizione iniziata dal Card. Angelo Comastri nel 1998, quando era Vescovo di Loreto, una autorità dello Stato presiede ogni anno – nella festa della Natività – all’accensione della Lampada per l’Italia, che viene posta nella Santa Casa a simboleggiare la preghiera della Chiesa per la Nazione Italiana. Nell’8 settembre scorso per tale accensione è intervenuto lo stesso Capo dello Stato Sergio Mattarella, dando a tale accensione della Lampada un significato “mondiale” e non più esclusivamente di preghiera per l’Italia, anche in ragione dell’epidemia mondiale che ha coinvolto tutti i Paesi del mondo, e per cui pregare.

Era quindi un’occasione particolarmente felice e solenne per riproporre a tutto il mondo l’insegnamento della Chiesa riguardo alla autenticità della “reliquia” della Santa Casa unitamente a far conoscere l’approvazione secolare da parte della Chiesa della verità storica delle “Traslazioni Miracolose”, come attestano centinaia di studi secolari e di documentazioni storiche, archeologiche e scientifiche esistenti e dalla Chiesa sempre avallati.

E’ avvenuto però che il quotidiano AVVENIRE sembra aver colto questa opportunità straordinaria del Giubileo e della presenza del Capo dello Stato a Loreto per la festa della Natività, non per far conoscere ed esaltare ancor più la Santa Casa, ma per pubblicare un articolo che – al di là delle intenzioni dell’autore – risulta essere dal punto di vista storico e devozionale il più dissacrante sulla Santa Casa, da quando dal 1984 il Padre Giuseppe Santarelli inventò le “false ipotesi” del trasporto umano di “alcune sante pietre” della Santa Casa, negando in tal modo sia l’autenticità della reliquia nazaretana che la verità delle Traslazioni Miracolose, e dando così inizio alla dissacrazione della storia della Santa Casa.

Nel giorno più solenne dell’8 settembre, però, AVVENIRE è andato anche “oltre” queste falsificazioni e mistificazioni lauretane operate negli ultimi decenni dalla Basilica Lauretana, “inventando” nuovi e non identificati “resti” dell’umile abitazione di Maria, e facendo scomparire del tutto persino l’esistenza stessa della Santa Casa di Nazareth a Loreto.

E’ stato, infatti, con immensa tristezza che i lettori del quotidiano cattolico, che è il giornale ufficiale dei Vescovi italiani, hanno dovuto leggere in AVVENIRE del 9 settembre 2020 – nel dedicare a pag.5 un ampio “Primo Piano” all’evento dell’accensione della Lampada per l’Italia -, l’articolo principale del quotidiano, che ha riportato per l’ennesima volta e più gravemente la MENZOGNA dissacratrice circa la stessa Santa Casa, ove si scrive: “La lampada, simbolo dell’invocazione quotidiana del popolo alla Vergine, subito dopo l’accensione è stata posta sopra l’altare, di fronte all’immagine della Madonna, dentro la Santa Casa in cui SONO CONSERVATI I RESTI che la tradizione cristiana riconduce all’umile abitazione della Madonna a Nazareth, IVI TRASPORTATI E POSTI IN SALVO DAI CROCIATI NEL 1291”.

L’articolista, non competente dal punto di vista storico, come lui stesso ha riconosciuto umilmente in un successivo contatto diretto con me – come più sotto preciserò –, e quindi senz’altro “in buona fede”, si era “fidato” di quanto vagamente letto nel sito Internet del Santuario di Loreto, demandando peraltro all’esame del direttore di AVVENIRE, o da chi da lui delegato, la eventuale correzione delle parti storiche dell’articolo, ove fossero state erronee. Ma né il direttore MARCO TARQUINIO né altri da lui eventualmente delegati hanno eccepito nulla sui contenuti dell’articolo e quindi hanno autorizzato lo scritto senza porre alcuna obiezione o precisazione, dimostrando in quella frase sopra denunciata e lasciata pubblicare tutta l’ignoranza e l’irriverente pressapochismo di AVVENIRE a riguardo della straordinaria storia della Santa Casa.

L’articolista di AVVENIRE, infatti, con l’avallo della direzione di AVVENIRE, ha affermato che “DENTRO la Santa Casa” “SONO CONSERVATI I RESTI” dell’“umile abitazione della Madonna a Nazareth”. Quindi, per AVVENIRE quella che è chiamata “la Santa Casa” per antonomasia, cioè le “tre Pareti” custodite nel Santuario, ora non sono più in realtà la “Santa Casa” di Nazareth bensì le tre Pareti sono solo “una casa” “dentro la quale” “sono conservati “i resti della Casa di Maria”. Poiché “dentro” le tre Pareti non vi è però alcun’altra Casa né “resti” di essa, quali sarebbero allora “i resti” dell’umile abitazione della Madonna a Nazareth “conservati” “dentro” la Santa Casa, cioè “dentro” le tre Pareti? Forse la ciottola di Gesù Bambino esposta dietro l’altare? qualche arnese da cucina? altre suppellettili domestiche? oppure il crocifisso? o la statua della Madonna?… o cos’altro?… Non è precisato e quindi non ci è dato di saperlo.

Ciò che invece fa intendere ai lettori la semplicistica e contraddittoria frase surriferita riportata da AVVENIRE è che la “Santa Casa vera”, cioè le tre Pareti che sono appunto “la Santa Casa di Nazareth”, sono solo il contenitore di “resti” della Casa di Nazareth “contenuti però dentro” quelle tre Pareti, che quindi, secondo logica, quelle tre pareti non hanno alcun riferimento alla Santa Casa di Nazareth, e quindi non sono la Santa Casa di Nazareth, perché “i resti” di quella Santa Casa Nazaretana sono contenuti “dentro” le tre Pareti, ove però non ci sono “resti” di alcunché!

Questa nuova “interpretazione” non l’aveva mai affermata nessuno prima d’ora, neppure il padre Santarelli. Quindi, AVVENIRE è andato addirittura molto più avanti e in modo radicale nella distruzione e dissacrazione totale della Santa Casa, che era stata avviata ed operata dalla stessa Basilica Lauretana negli ultimi tre decenni di “apostasia”. Infatti, AVVENIRE ora afferma che le tre Pareti sono solo dei “contenitori” di “resti non precisati” della Casa di Nazareth, custoditi però – tali “resti” – all’interno di quelle tre Pareti, che quindi non hanno più – le tre Pareti – alcun riferimento alla stessa Santa Casa di Nazareth. Quindi non ci sono più a Loreto neppure le “alcune sante pietre” della Casa di Nazareth, smontate e rimontate e frammiste ad altre “non originali” che il Padre Santarelli nei suoi falsi studi aveva “ipotizzato” a riguardo della composizione delle tre Pareti.

L’articolista di AVVENIRE sicuramente non voleva dire tutto questo, ma la logica inequivocabile delle parole del suo scritto dice però esattamente proprio “tutto questo”, con l’approvazione della direzione di AVVENIRE, che evidentemente o non legge ciò che lascia pubblicare o è talmente superficiale e incompetente da non capire la mostruosità distruttiva di poche frasi che lascia pubblicare con colpevole noncuranza e pressapochismo.

Nella suddetta frase pubblicata, inoltre, con perentoria sicurezza l’articolista afferma che quegli “non identificati resti” contenuti “dentro” le “tre Pareti” – ritenute perciò ora erroneamente come “la Santa Casa” – furono trasportati (tali “resti”) e messi in salvo dai Crociati, di cui però non viene fornita alcuna documentazione, perché infatti non esiste al riguardo nessuna documentazione, in quanto tale trasporto dei Crociati non è mai avvenuto; mentre, al contrario, esistono migliaia di documentazioni storiche, archeologiche e scientifiche – anche in mio possesso -, nonché centinaia di approvazioni per sette secoli di tutti i Papi, di innumerevoli Santi e Sante e persino molte “rivelazioni mistiche” – oltre agli innumerevoli miracoli e persino “apparizioni mariane” (poco conosciute) avvenute dentro la Santa Casa – che attestano inequivocabilmente la “verità storica” delle molteplici “Traslazioni Miracolose” della Santa Casa avvenute in almeno cinque luoghi diversi tra il 1291 e il 1296. L’articolista ignora tutto questo, e lo ignora anche il Direttore di AVVENIRE che ha autorizzato nella circostanza della massima solennità Lauretana, costituita appunto dalla Natività di Maria, la pubblicazione di una così rinnovata e colossale MENZOGNA STORICA DISSACRATRICE.

In aggiunta, la crassa ignoranza sulla storia della Santa Casa – che disonora AVVENIRE che la riporta e l’avalla – è il riferimento alla data del trasporto umano a Loreto, indicato avvenuto nel 1291, mentre in Italia la reliquia della Santa Casa, cioè proprio le tre Pareti originarie di Nazareth, giunsero e si spostarono in più luoghi “miracolosamente” solo negli anni 1294-1296. L’anno 1291 è invece l’anno in cui le tre Pareti (e non i “non identificati” “alcuni resti”) giunsero a Tersatto, presso l’attuale città di Fiume in Croazia, da cui poi furono traslate “miracolosamente” nelle Marche in più luoghi, appunto negli anni 1294-1296.

La gravità di tutta questa DISINFORMAZIONE DISSACRATRICE, in quello che era il giorno più bello, più solenne e più sacro di Loreto per la festa della Natività di Maria, però non si è esaurita qui da parte di AVVENIRE.

Supponendo infatti – da parte mia – che l’autore dell’articolo, di nome Angelo Picariello, scrivendo cose così assurde ed erronee sulla Santa Casa fosse del tutto “ignaro” della stessa “vera storia” della Santa Casa – e quindi si fosse solo e superficialmente “fidato” di qualche nozione letta qua e là -, prima di scrivere il presente articolo di “replica” ho cercato di rintracciarlo attraverso “Facebook” il giorno dopo la pubblicazione in AVVENIRE, riuscendo a mettermi in contatto direttamente con lui, il quale – venuto a conoscenza dei suoi gravi errori storici – si è dichiarato con me profondamente rammaricato, spiegandomi che quelle errate informazioni le aveva apprese, anche se riportate in modo distorto, dal sito stesso del Santuario di Loreto e che comunque aveva affidato al Direttore di AVVENIRE, o a responsabili della Redazione del quotidiano, il controllo della correttezza di quanto aveva scritto al riguardo, per non incorrere in errori.

Fornitogli allora una grande quantità di documentazioni e articoli da me pubblicati e conferenze da me tenute in varie città – e trasmesse nella mia WebTv TELE MARIA (www.telemaria.it), e pubblicate nel mio sito “LA VOCE CATTOLICA” (www.lavocecattolica.com) –  sulla vera storia delle Traslazioni Miracolose, il Picariello mi aveva pregato di attendere di scrivere e di pubblicare la mia presente “replica” (ancora non composta), al fine di avere il tempo di contattare la Direzione e la Redazione di AVVENIRE per proporre di pubblicare da parte sua un nuovo articolo, che smentisse e correggesse quanto aveva scritto nel giorno della Natività, permettendo così ai lettori di AVVENIRE di venire a conoscere il vero insegnamento del Magistero Ordinario della Chiesa riguardo all’approvazione del miracolo avvenuta innumerevoli volte per sette secoli da tutti i Papi (cfr. www.lavocecattolica.it/muller.pdf), sia riguardo all’autenticità della reliquia nella sua integralità come della verità storica delle molteplici Traslazioni Miracolose avvenute tra il 1291 e il 1296.

Tuttavia, l’articolista Angelo Picariello infine mi telefonava che anche il suo lungo e sofferto tentativo di trovare un accordo con la Redazione di AVVENIRE per convincere il Direttore a permettergli di fargli fare un nuovo articolo correttivo di quanto aveva scritto con imprudente superficialità – seppure in buona fede e perché ingannato dagli scritti “falsi” pubblicati dallo stesso Santuario di Loreto -, non aveva trovato alcun accoglimento da parte del Direttore, il quale – in tal modo – ha inteso così “mantenere” e “confermare” ai lettori la FALSITA’ dissacrante di quanto era stato già pubblicato il giorno 9 settembre u.s.

Nel frattempo io stesso avevo già tentato in tre giorni per tre volte un contatto telefonico e diretto con il Direttore MARCO TARQUINIO, perché intervenisse e smentisse con un nuovo articolo quanto pubblicato in quello scritto infausto del 9 settembre. Ma dalla Segreteria del Direttore di AVVENIRE mi è giunta sempre la risposta (palesemente “pretestuosa”) o che il Direttore “stava per partire” (una volta in aereo, un’altra volta in treno) o che in quel momento era occupato. Ho comunque lasciato, da parte mia, l’incarico all’interlocutore telefonico di richiedere al Direttore di chiamarmi appena avesse avuto un momento libero dai suoi viaggi ed impegni; ma l’interlocutore della Segreteria, imbarazzatissimo, mi faceva allora capire che il Direttore non intendeva affatto chiamarmi, dimostrando così l’ipocrisia di un comportamento esecrabile ed irresponsabile del Direttore Marco TARQUINIO, che – dopo il diniego alle richieste correttive dell’articolista – ha deliberatamente rifiutato ogni colloquio chiarificatore con il sottoscritto, lasciando così mantenere un gravissimo e dissacrante errore del suo giornale sulla storia della Santa Casa, senza alcuna volontà di volerlo smentire e correggere, omettendo gravemente anche ad un suo dovere professionale, in quanto ha voluto e vuole lasciare nell’inganno e nel “falso” i suoi lettori e venendo meno anche al compito istituzionale di AVVENIRE di dover pubblicare e testimoniare soltanto il vero insegnamento del Magistero della Chiesa, anche a riguardo del “miracolo” della Santa Casa di Loreto.

Ancona, 12 settembre 2020

 

Prof. GIORGIO NICOLINI

Direttore di TELE MARIA (www.telemaria.it)

Posta Elettronica: direttore@telemaria.it

APPELLO AL VESCOVO DI LORETO MONS. FABIO DAL CIN

ED ALLE AUTORITA’ ECCLESIASTICHE RESPONSABILI PER UN INTERVENTO

 

Riguardo all’articolo menzognero pubblicato in AVVENIRE del 9 settembre u.s. sulla storia della Santa Casa bisogna denunciare anche che ciò sia stato possibile in quanto esso ha avuto origine da quanto ancora viene pubblicato nel Sito Internet del Santuario di Loreto nonché in pannelli illustrativi, libri e libretti lasciati a disposizione dei pellegrini che accedono al Santuario stesso.

Qui, perciò, non posso non rivolgermi direttamente e pubblicamente al Vescovo di Loreto Mons. Fabio Dal Cin, al Vescovo di Ancona Mons. Angelo Spina (Metropolita sotto la cui giurisdizione e responsabilità ricade il Vescovo di Loreto), alle Congregazioni Vaticane (la “Congregazione per il Culto Divino”: cfr. http://www.telemaria.it/LettereAperteNicoliniSarah.pdf e la “Congregazione per la Dottrina della Fede”: cfr.www.lavocecattolica.it/muller.pdf), per chiedere loro – anche dopo questo nuovo articolo di AVVENIRE – se si sentono “in coscienza” sereni di presentarsi davanti a Dio nel giorno del giudizio, pur continuando ad OMETTERE DI INTERVENIRE, mantenendo e perpetuando ancora una così COLOSSALE E DISSACRANTE MENZOGNA CONTRO LA VERA STORIA DELLA SANTA CASA, iniziata – come una “vera apostasia” dalla verità – nel 1984 con l’avvio delle pubblicazioni false e falsificatrici del Padre Giuseppe Santarelli, del quale a tutte le Autorità sopraddette ho “denunciato” e “documentato” in ogni modo (cfr. www.lavocecattolica.it/denuncia.canonica.pdf), con centinaia di Lettere, articoli, conferenze, video, libri documentativi antichi di secoli e libri moderni consegnati, nonché con incontri personali, per ormai oltre 20 (venti) anni, profondendo e spendendo tutti i miei proventi lavorativi (mai “rifusi” da alcuno delle Autorità sopraddette, anzi, togliendomi talvolta ingiustamente il lavoro stesso necessario alla mia sussistenza, al fine di farmi tacere! (cfr. www.lavocecattolica.it/querela.vescovo.htm). Ma non ho mai taciuto e mai tacerò, finché “la verità” non sarà ristabilita, perché anche Santa Caterina da Siena ci sprona, gridando anche agli ecclesiastici di oggi: “Avete taciuto abbastanza. E’ ora di finirla di stare zitti! Gridate con centomila lingue. Io vedo che a forza di silenzio il mondo è marcito”! E forse che anche la Basilica Lauretana nell’ultimo trentennio di “apostasia dalla verità” non è anch’essa “marcita”, cioè abbandonata e dimenticata dai fedeli e dissacrata?

Anche San Pio X, che si oppose con forza agli inizi del secolo scorso all’opera dissacratrice sulla Santa Casa di Ulisse Chévalier (di cui il Padre Giuseppe Santarelli si è fatto invece in questi decenni mallevadore), combatté persino con l’istituzione di “un Collegio di Difesa” – cfr. www.lavocecattolica.it/collegio.difesaSantaCasa.pdf -, le falsità e mistificazioni di Ulisse Chévalier, perché fu scritto che “intaccare” “la verità” della “presenza” della Santa Casa di Nazareth a Loreto e “la verità” della sue Miracolose Traslazioni era “un ingiurioso attentato alla Santa Casa e alla fede semplice dei devoti della Madonna di Loreto”, così come è stato fatto anche con l’ultimo dissacrante articolo pubblicato da AVVENIRE il 9 settembre u.s.. Non si comprende più – dalle Autorità Ecclesiastiche odierne – questo “attentato” “grave” che viene inferto alle “fede semplice” dei devoti, di cui da tanti di essi ho avuto attestazione personale in tanti anni?…

Poiché esiste il dovere morale “grave” di correggere, di smentire e di condannare tutto ciò che di falso o di erroneo viene propagato nella Chiesa, perciò anche a riguardo della reliquia della Santa Casa e della sua straordinaria storia miracolosa, vorrei ricordare alle Autorità Ecclesiastiche sopraddette che il papa Felice III (citato anche da Leone XIII e da San Tommaso d’Aquino) aveva chiaramente sentenziato che “NON OPPORSI AD UN ERRORE SIGNIFICA APPROVARLO e NON DIFENDERE LA VERITA’ SIGNIFICA SOPPRIMERLA” e che “CHIUNQUE MANCA DI OPPORSI AD UNA PREVARICAZIONE MANIFESTA PUO’ ESSERE CONSIDERATO UN COMPLICE”.

Di tutto questo, perciò, si dovrà rendere conto davanti al Tribunale di Dio.

Riguardo alla “prevaricazione manifesta” non posseggo più il conto delle “denunce” canoniche ed “istanze”presentate e ripetute innumerevoli volte per oltre 20 anni sulla “questione lauretana” ad innumerevoli Autorità Ecclesiastiche, oltre a quelle sopraddette, e delle quali il Diritto Canonico obbliga ad un intervento repressivo anche a riguardo dei “delitti di falso” in ambito ecclesiastico, come sta scritto in modo molto chiaro: “Può essere punito con giusta pena, a seconda della gravità del delitto: 1° chi redige un documento ecclesiastico falso, o ne altera uno vero, lo distrugge, lo occulta, o si serve di un documento falso o alterato;  chi si serve in materia ecclesiastica di un altro documento falso o alterato;  chi asserisce il falso in un documento ecclesiastico pubblico” (canoni 1389 e 1391).

E dalla Basilica Lauretana, ancora oggi, da quel 1984 iniziale, sono stati pubblicati e diffusi a profusione libri e documenti falsi e falsificati, ma ciononostante ancora si continua nell’indifferenza omissiva e colpevole delle Autorità Ecclesiastiche responsabili interpellate e “consapevoli” dei “falsi” stessi, come a loro dimostrato innumerevoli volte (cfr. Ettore Gotti Tedeschi: Atti falsi per smontare il miracolo di Loreto: in https://d9i1c.emailsp.com/frontend/nl_preview_window.aspx?idNL=239).

Quei documenti falsi e falsificati hanno ingannato anche l’inconsapevole articolista di AVVENIRE, ma al Direttore del “Giornale dei Vescovi”, MARCO TARQUINIO, la cosa non gli ha interessato, omettendo gravemente anche ad un suo dovere professionale – oltreché morale – di “verità” e di “correzione” di una “notizia falsa” pubblicata, negando per opportunismo ogni possibilità di una replica correttiva, come gliene era stata richiesta caldamente la possibilità.

E’ forse necessario ricordare che esiste un Comandamento che dice: “NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA”? e che in “materia grave” – e la “questione lauretana” è una “materia grave”! – MENTIRE su tale “questione” è oggettivamente UN PECCATO MORTALE?… E così pure è necessario ricordare ancora che esiste anche il PECCATO DI OMISSIONE, che – sempre in caso di “materia grave” – è anch’esso oggettivamente un PECCATO MORTALE?…

Credo quanto mai opportuno ricordare qui il discorso sempre attuale di San Paolo VI al Sacro Collegio, il 18 maggio 1970: “Oggi, una grande grazia noi dobbiamo implorare con fervore dallo Spirito Santo. L’ora che suona al quadrante della storia esige effettivamente da tutti i figli della Chiesa un grande coraggio, e in modo tutto speciale il coraggio della verità, che il Signore in persona ha raccomandato ai suoi discepoli, quando ha detto: «Che il vostro sì sia sì, il vostro no, no» (cfr. Mt.5,37). (…) Il coraggio di proclamare la verità è anche la prima e indispensabile carità che i pastori di anime debbono esercitare. Non ammettiamo mai, anche sotto il pretesto della carità verso il prossimo, che un ministro del Vangelo annunci una parola puramente umana. Ne va di mezzo la salvezza degli uomini. (…) Noi vogliamo fare appello a tutti i pastori responsabili affinché alzino la loro voce quando è necessario, con la forza dello Spirito Santo (cfr. At.1,8)per chiarire ciò che è torbido, raddrizzare ciò che è distorto, riscaldare ciò che è tiepido, riconfortare ciò che è debole, illuminare ciò che è tenebroso. Questa, più che non mai, è l’ora della chiarezza per la fede della Chiesa”.

            Anche l’amato Papa Emerito Benedetto XVI, che più volte si adoperò per far ripristinare la verità nella Basilica Lauretana rimanendo purtroppo sempre inascoltato dai “responsabili”, nel discorso del 2 ottobre 2005 (nella Basilica di San Pietro per l’apertura della XI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi) aveva ammonito: La minaccia di giudizio riguarda anche noi, la Chiesa in Europa, l’Europa e l’Occidente in generale. Con questo Vangelo il Signore grida anche nelle nostre orecchie le parole che nell’Apocalisse rivolse alla Chiesa di Efeso: “Se non ti ravvederai, verrò da te e rimuoverò il tuo candelabro dal suo posto (Ap.2,5). Anche a noi può essere tolta la luce, e facciamo bene se lasciamo risuonare questo monito in tutta la sua serietà nella nostra anima, gridando allo stesso tempo al Signore: “Aiutaci a convertirci! Dona a tutti noi la grazia di un vero rinnovamento! Non permettere che la tua luce in mezzo a noi si spenga! Rafforza tu la nostra fede, la nostra speranza e il nostro amore, perché possiamo portare frutti buoni!”

Infine la Parola di Dio, con San Paolo, con severità ci ricorda e ricorda a tutti gli Ecclesiastici odierni “responsabili”: “… O ti prendi gioco della ricchezza della sua bontà, della sua tolleranza e della sua pazienza, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione? Tu, però, con la tua durezza e il tuo cuore impenitente accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, il quale renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che perseverando nelle opere di bene cercano gloria, onore e incorruttibilità; sdegno ed ira contro coloro che per ribellione RESISTONO ALLA VERITA’ e obbediscono all’ingiustizia (Rom.2,4-8).

Torni perciò il Vescovo di Loreto, e la Chiesa tutta, abbandonando ogni ipocrisia ed opportunismo, a far risuonare nella Basilica Lauretana l’insegnamento del grande Pontefice Beato Pio IX, che scrisse nella Bolla “Inter Omnia” del 26 agosto 1852: Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l’Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall’affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l’oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (…) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, FABBRICATA NELLA GALILEA, FU PIU’ TARDI DIVELTA DALLE FONDAMENTA E, PER LA POTENZA DIVINA, FU TRASPORTATA OLTRE I MARI, PRIMA IN DALMAZIA E POI IN ITALIA. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l’ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l’opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio”.

Pertanto, anche a seguito del rinnovato articolo dissacratore di AVVENIRE del 9 settembre u.s., in ascolto della mia “coscienza”, richiamo per l’ennesima volta e pubblicamente tutte le Autorità Ecclesiastiche “responsabili” della “questione lauretana”, e in primis il nuovo e stimato Vescovo di Loreto Mons. Fabio Dal Cin, al “grave” obbligo di coscienza di FAR RIPRISTINARE CON AUTORITA’ nella Basilica Lauretana e di riaffermare le VERITA’ IRRINUNCIABILI e  INELUDIBILI che riguardano la vera storia della Santa Casa, memori di quel severo monito della Parola Divina: “Chi dunque sa fare il bene e non lo compie, commette peccato” (Gc.4,17).

Essendo la Santa Casa di Loreto e la sua “straordinaria storia” un bene inestimabile per tutta la Chiesa e per tutta l’Umanità, di cui ognuno di noi cristiani non può non sentirsi “responsabile”, chiedo perciò di nuovo, con umile franchezza e fermezza, per il bene delle anime redente dal Sangue di Cristo e ad onore e gloria della Santa Chiesa, di:

  • BANDIRE per sempre dalla Basilica Lauretana le “false ipotesi” di un trasporto umano di sole “alcune semplici pietre” della Santa Casa di Nazareth, facendo togliere o correggendo le relative pubblicazioni e “falsificazioni” in esse presenti che lo propongono, e che hanno “ingannato” e continuano ad “ingannare” milioni di pellegrini e l’intera Chiesa.
  • RIPROPORRE solennemente l’insegnamento del Magistero Ordinario della Chiesa, che si è pronunciata al riguardo da sette secoli, “approvando” in un modo ininterrotto e inequivocabile, con centinaia di scritti e Bolle Papali “ufficiali” e “solenni”, “la verità” delle “traslazioni miracolose” della Santa Casa (cfr. www.lavocecattolica.it/muller.pdf).
  • FAR CONOSCERE gli scritti e le documentazioni “autentiche”, sia delle “approvazioni pontificie”, come degli studi storici, archeologici e scientifici comprovanti la verità storica delle “miracolose traslazioni”.
  • CHIARIRE in modo inequivocabile che a Loreto non ci sono solo delle “pietre” “prelevate” dalla Santa Casa di Nazareth, ma che a Loreto vi sono invece proprio le “tre Sante Pareti” “integre”, che a Nazareth costituivano la “Camera di Maria”, addossata davanti ad una grotta, ove la Vergine Santissima ricevette l’annuncio angelico e ove avvenne l’Incarnazione nel suo seno del Figlio di Dio.
  • RIPRISTINARE E FAR CELEBRARE il 10 dicembre di ogni anno “la Liturgia della Miracolosa Traslazione”, così come l’ha voluta nei secoli la Santa Chiesa e in sincera obbedienza ad essa, senza più “equivoci” riguardo alla “miracolosità” di questa opera divina e cessando, perciò, di farla confondere con le false ipotesi di un trasporto umano di “semplici pietre” della Santa Casa di Nazareth, che negano la “reale presenza” a Loreto della autentica “reliquia” nazaretana della Santa Casa.

Questo è il vero ed unico modo per ottenere da Dio “le grazie” del Giubileo Lauretano, nell’occasione del Centenario della proclamazione della Madonna di Loreto a “Patrona dell’Aviazione” e per non incorrere nel suo Giudizio!…

Ancona, 12 settembre 2020

 Prof. GIORGIO NICOLINI

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117 commenti

  • Milli ha detto:

    Per il Signor “:”. Non credo che i prof. Nicolini e Mascarucci possano pentirsi di essere testimoni della verità, malgrado gli attacchi che ricevono.
    Quello che lei ha descritto, mostra quanto questa santa reliquia e la Ss .Vergine diano fastidio e si cerchi in ogni modo di sminuirle e infangarle, anche in questo blog.
    In realtà , prima di leggerne su SC, non avevo dato la giusta importanza alla grandezza di quanto è avvenuto a Loreto e di questo ringrazio il prof. Nicolini e Marco Tosatti. Mi addolora molto ciò che succede, fa parte di un disegno di persecuzione contro la Chiesa che sta portando molte anime alla perdizione, ma non prevarrà.

    • Giorgio Nicolini ha detto:

      Non voglio qui far “ripartire” una polemica, in cui non sono più voluto intervenire, perché avevo già scritto che era inopportuno continuare una discussione “a pezzetti” con chi non possiede alcuna conoscenza del tema in questione.
      Le discussioni già provocate dal sig. ANTONELLO difettano, infatti, da parte sua (e da parte di chi la pensa come lui) di tre elementi fondamentali:
      1) LA NON CONOSCENZA DI MIGLIAIA DI DOCUMENTAZIONI storiche, archeologiche e scientifiche, pubblicate in sette secoli, e che supportano e comprovano il miracolo delle Traslazioni della Santa Casa.
      Cfr. in Internet http://www.lavocecattolica.it/santacasa.htm
      2) IL PREGIUDIZIO RAZIONALISTA che ritiene il miracolo non possibile o comunque non necessario o addirittura non conveniente (… ci si fa ridere dietro!).
      3) L’IMPRUDENZA E L’IMPUDENZA di ritenere che migliaia e milioni di cristiani e di studiosi (e quindi di centinaia di Papi, di Santi, di storici, e di studiosi di ogni scienza) che per sette secoli hanno trattato e sviscerato “la questione lauretana” – in tutti i suoi aspetti storici, archeologici, architettonici e scientifici confermandone “LA VERITA’” del miracolo – siano stati tutti INGENUI, o peggio, affetti da IMBECILLITA’, dal credere unanimemente ad un miracolo inesistente, al punto tale che da parte della Chiesa se ne è istituita per secoli persino una memoria liturgica del miracolo, che però non sarebbe mai avvenuto, quindi ingannando per sette secoli tutta la cristianità e tutto il mondo!
      4) L’INCOMPRENSIONE DELLA MIA DENUNCIA: che, cioè, io non sto “combattendo” chi non crede al miracolo delle Traslazioni della Santa Casa – che non è oggetto di fede dogmatica, ma solo di “fede umana” – bensì sto denunciando e smascherando quanti in questo ultimo trentennio (il Padre Santarelli dal 1984 e chi lo ha seguito), non avendo alcun documento reale, hanno operato una gravissima e disonesta falsificazione di testi antichi, modificando scritti, icone e persino pronunciamenti dei Sommi Pontefici (cfr. in Internet: http://www.lavocecattolica.it/denuncia.canonica.pdf), per supportare ai lettori di oggi una interpretazione razionalista negante sia l’autenticità della reliquia nazaretana come la verità dei miracoli delle Traslazioni.
      Cfr. in proposito: https://gloria.tv/post/PZBvFp2TYAgn4qhAvjxpByHeH
      Avevo pertanto chiesto al sig. ANTONELLO, o a chi come lui, di volersi accertare meglio di quanto da me asserito e pubblicato, trattandone direttamente con me telefonicamente (339.6424332). Per scritto non è infatti possibile chiarire sempre e bene tutto quanto si vorrebbe far capire, e richiede tantissimo tempo per scrivere, mentre in un “dialogo diretto” è più facile ricevere subito tutte le informazioni che si vuole avere e chiarire dubbi e perplessità, senza innescare – in corrispondenze frammentarie in Internet – equivoci, incomprensioni, polemiche inutili ed anche “mancanze di carità” verso gli altri.
      Ribadisco pertanto questa mia disponibilità, mentre per la questione della datazione della malta e delle pietre delle tre SANTE PARETI unisco nel “link” seguente – http://www.telemaria.it/Mura.SantaCasa.pdf – una sufficiente e sintetica spiegazione scientifica in un paio di testi – tra i tanti – che ne hanno trattato in oltre un secolo (dalla fine Ottocento alla fine Novecento).
      Cfr. https://gloria.tv/post/9wEziQrg4Stc1LfzvRnqzoqrU
      In merito, per semplificare qui il tutto: la data delle pietre e della malta che unisce le tre SANTE PARETI presenti a Loreto è sicuramente quella del tempo di Gesù perché le tre fondamenta rimaste a Nazareth davanti alla grotta hanno le stesse pietre e la stessa malta, che le unisce, come è nelle tre Sante Pareti presenti a Loreto: e tali pietre e tale malta non esistono e non sono mai state in uso nelle Marche e in Italia, ma esistevano ed erano in uso in Palestina al tempo di Gesù. L’identificazione della reliquia è poi desumibile anche dal fatto della perfetta sovrapposizione delle tre Sante Pareti di Loreto con le fondamenta rimaste a Nazareth, se idealmente le si sovrapponessero di nuovo traslandole a Nazareth davanti alla grotta tutt’oggi esistente.
      Riporto qui di nuovo alcuni “link” ove è possibile vedere ed ascoltare alcune mie spiegazioni o conferenze su questi temi:
      https://gloria.tv/post/d1e2a9W8CkH46ECHpExAEzr89
      https://gloria.tv/post/9wEziQrg4Stc1LfzvRnqzoqrU
      https://gloria.tv/post/EaBgzo7QUVD448LZRxT7q36M1
      https://gloria.tv/post/PZBvFp2TYAgn4qhAvjxpByHeH
      https://gloria.tv/post/6gqA4PB9cZEKAWcqD8qc9PSZy
      oltre al “link” sullo studio chimico della malta e delle pietre:
      http://www.telemaria.it/Mura.SantaCasa.pdf
      Cordialmente.
      Prof. GIORGIO NICOLINI
      Posta Elettronica: direttore@telemaria.it
      Tel./Fax 071.83552 – Cell. 339.6424332

  • : ha detto:

    Gentile Direttore, dott. Tosatti,

    A distanza di quattro giorni Lei ha presentato nel suo blog due begli articoli sulla Santa Casa di Loreto, una delle testimonianze più venerate dai cattolici, il primo del prof. Nicolini, e il secondo del Sig. Mascarucci. Sappiamo, come detto più volte, che il suo meritevole blog è molto seguito, in Italia, all’estero, e più ancora, si deve dedurre dai dati che Lei stesso ha fornito non molto tempo fa, dal Vaticano (rapporto tra “visualizzazioni” e popolazione), Quindi da “amici e nemici” – come dice Lei presentando un nuovo topic – ovunque si trovino nei detti territori. I suoi lettori “esterni”, penso di esser certo, leggono non solo i pregevoli articoli, ma anche i sottostanti commenti, un po’ per il legittimo desiderio di sapere come la pensano le persone che producono questi commenti, soprattutto i più abituali frequentatori, ed anche per apprendere qualcosa d’interessante che a volte si legge in questi commenti; questo per gli “amici”. I “nemici” invece, si deve dedurre, nella speranza che l’andamento dei commenti sia tale da diminuire, in un certo senso, il benefico effetto che si trae nel leggere l’articolo da cui sono conseguenti detti commenti, e di questo ovviamente ne gioiscono. Perché se è vero che i commenti non inficiano la bontà dell’articolo, è vero anche che lasciano però una certa sensazione positiva o negativa, come capita ad una pietra preziosa secondo che la si racchiuda in uno scrigno di bella fattura o lo si avvolge in una carta di giornale puzzolente di pesce. Il valore della perla non cambia, ma il fatto che è racchiusa in quel contenitore produce una certa sensazione che, anche se immeritatamente, fa sembrare meno pregevole anche il contenuto.

    Tornando ai due articoli sulla Santa Casa di Loreto, pare che la sezione dei commenti sia stata presa in appalto da un certo signor Antonello, e soprattutto il secondo, ché il primo è servito da banco di prova da cui il detto ne è uscito notevolmente irrobustito nel suo convincimento di essere il Castigamatti dei poveri fanatici che credono ai miracoli, in particolare a quello riguardante la Santa casa di Loreto. Prova ne è che su 110 commenti apparsi in questo topic fino alle ore 14:45 di oggi, 38 sono stati stilati dal “Nostro” pari ad un terzo di essi, la seconda della lista mi pare che sia la Signora Antonella che ne ha scritti ben… 7 (sette) (se sono in errore sarà di uno o due punti) Ma questo, anche se mostra il super lavoro del “Nostro”, non dà la misura esatta della sua iper-presenza nella sezione presa in appalto, in quanto la quasi totalità degli altri interventi si riferiscono alle perle che escono dalla bocca (pardon, dalla penna… insomma dai tasti) del novello Crisostomo. C’è da immaginare quindi che tutti questi interventi di risposta e di riferimento alle perle del “Nostro” siano di ammirazione, complimenti sperticati, lodi a profusione per le generosa elargizione di quelle perle. Beh… basta leggerne qualcuno per rendersene conto.

    Infatti, quali sono queste perle? Poche banalità sempre dette da chi crede alla traslazione della Santa Casa per mezzo dei Crociati, che nessuno vuole impedire che così creda, basta che non continui a martellarci… e che dopo averle riferite in un paio d’interventi non avrebbe avuto più bisogno d’ingolfare il blog delle sue continue, ripetute sempre le stesse, inutili, ridicole, indimostrate affermazioni.

    Io penso che il Signor Mascarucci sia veramente allibito, nel constatare le reazioni al suo bell’articolo, provocate dall’attività di una sola persona (cento commenti che girano… su niente) e che il prof. Nicolini ne sia addolorato; e forse l’uno e l’altro si sono pentiti di averli inviati.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Carissimo amico, mi rendo ben conto del problema; e infatti cerco di pubblicare solo i commenti che ritengo indispensabili, cancellandone altri. Ma se diverse persone rispondono a una persona, come faccio a impedire che questa replichi a sua volta? Le garantisco che non è né lieve né divertente, gestire tutto ciò; e talvolta penso che forse hanno ragione quelli che non permettono commenti in assoluto. Però allo stesso tempo mi dispiace togliere voce a molti…e cerco di destreggiarmi meglio che posso fra Scilla e Cariddi. E magari spesso in maniera infelice…

      • : ha detto:

        Dott. Tosatti,

        immagino facilmente, e sono certo anche i suoi abituali utenti, del suo ingrato lavoro, di cui le siamo veramente riconoscenti, anche nel gestire questa sezione dei commenti che le porta via tempo che probabilmente impiegherebbe meglio in altre occupazioni, e a volte imbarazzo nel dover valutare se far passare o meno alcuni interventi. Ma credo che in certi casi la valutazione vada fatta non tanto sul contenuto del singolo intervento, che formalmente può non contenere elementi tali da essere cassato, quanto sulla visione generale che si trae da una serie d’interventi di quel tipo, tutti “figli” dello stesso autore, in cui risulta in modo evidente il disegno di disturbare e creare zizzania. E’ ovvio che «diverse persone rispondono» perché un simile comportamento crea reazioni di stizza e quindi desiderio di controbattere, che non tutti trattengono, mentre invece una volta capito il gioco del disturbatore dovrebbero farlo, ed ignorarlo come io stesso ed altri abbiamo suggerito. Ma se questo non succede e il gioco invece continua, monotono e senza portare alcun costrutto, secondo me a quel punto è più che lecito bloccarlo, o “bannando” il seminatore di zizzania, operazione legittima da parte del moderatore, che sarebbe la più corretta, o chiudendo la sezione dei commenti di quel topic; credo che ci sia un marchingegno per poterlo fare.
        La ringrazio comunque per l’attenzione.

  • Luca Antonio ha detto:

    ANTONELLO
    Quante parole ! per dire cosa ?.
    Che Lei non crede alla traslazione miracolosa.
    Perche’ ? non si sa , il solo intervento che ha fatto nel merito e’ il primo, che riporto per intero:
    “Sulla questione della malta ho giá risposto altrove. Derubricherei la cosa a leggenda metropolitana. È impossibile datare una malta con certezza. Molto probabilmente la malta è stata realizzata in loco in fase di riassemblamento delle pietre, con la tecnica di realizzazione della malta palestinese per renderla il più fedele possibile all’originale. Pare, dico pare perchè non ho ancora verificato a fondo le fonti, che la malta sia fatta di terra, come la malta palestinese, ma di terra di Loreto. Non è quindi impossibile che in fase di ricostruzione sia stata usata una tecnica o forse addirittura maestranze palestinesi.
    Per quanto riguarda poi le tecniche e le tecnologie medievali, piantiamola di pensare che nel medioevo fossero tutti dei cretini arretrati. Le cattedrali gotiche sono lì a testimoniare il livello di tecnica raggiunto nel medioevo.”

    “Molto probabilmente ” da dove trae quel molto ? boh…
    “Pare dico pare perche’ non ho verificato…” onesta ammissione, che Le fa onore, quando avra’ accertato la cosa ce lo faccia sapere.
    Il tempo purtroppo e’ poco, non ci faccia perdere tempo, bastava 1 riga d’intervento :
    “io non credo alla traslazione perche’ mi sembra strano che Dio abbia fatto le cose a tappe.”
    Sentire legittimo, ma che non ha il crisma di un’argomentazione seria, un po’ limitato e sopratutto sfinente nella sua ripetitivita’.
    Cordiali saluti.

    • Antonello ha detto:

      La talvolta ripetitività dei miei interventi, poi, è solo data dal fatto che sono la risposta alla ripetitività degli interventi degli altri, i quali probabilmente non hanno letto i miei precedenti archeologici. Per quanto riguarda il documentarsi, lo sto facendo come ho già detto. Ho già visionato i tre filmati suggeriti dal prof Nicolini nel precedente articolo sull’argomento. Di tali filmati reputo di un certo interesse solo il terzo. Vedremo poi i successivi… ho ordinato alcuni libri e per ora ho trovato che due delle tre chiese che vengono citate come luoghi di posizionamento transitorio della Santa Casa, c’entrano poco con la Santa Casa. Una è dedicata a Maria Liberatrice (a seguito di una pestilenza) e l’altra risulta costruita nel XVII secolo.

      • Antonello ha detto:

        Nel mio precedente commento al posto di “archeologici” leggasi “commenti”. Scusate ma a volte scrivo da cellulare che corregge un pó a caso.

  • davide ha detto:

    Da quanto riportato sopra si evince che in quella casetta non solo la Madonna è diventata la Madre del Figlio di Dio, ma pure Lei qui è stata concepita, è nata e cresciuta.
    Dunque è stata anche la casa di Gioacchino e Anna.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Mamma mia!

    Ma davvero si crede che una volta tirate le cuoia abbia importanza se si è creduto che a Santa Casa sua stata portata dagli Angeli oppure da Crociati?

    • Boanerghes ha detto:

      Ha importanza prima, per il bene della Chiesa.
      Da secoli i Papi hanno sostenuto il miracolo della traslazione della Santa casa, compreso il grande Papa angelico, devoto di Maria santissima.
      Si potrebbe dire la stessa cosa della diatriba sulla Messa nella forma antica o nuova, o sul CVII.
      Ha importanza ora, per il bene della Chiesa.
      Dopo ci penserà chi verrà dopo di noi, noi avremo altro a cui pensare, per grazia di Dio.

      • Antonello ha detto:

        Sono d’accordo sul fatto che non abbia importanza alcuna. È importante peró cercare di trovare la verità sempre e comunque.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Mah … invece può darsi che, visti i tempi che corrono, sarebbe meglio dedicarsi a curare ciascuno le proprie imperfezioni, le quali, appunto se non curate, restano le stesse, a prescindere dagli eventi miracolosi, che come si dimostra in questo blog, vengono immersi in un pantano di opinioni che, a loro volta, confermano la contraddittorietà del pensiero, confermandone la sua inconcludenza.

        • Milli ha detto:

          Nessuno la obbliga a credere e a continuare a leggere un articolo su un argomento che non le interessa. Tuttavia se una cosa è vera, non è il pantano che le si getta addosso per screditarla che le farà cambiare la sostanza. Una perla rimane una perla anche se si getta nel fango.
          Se poi qualcuno non la vede, peggio per lui.

  • Antonello ha detto:

    @ . 20.55
    Lei mi chiede: Perché invece dice: “….molto probabilmente … pare, dico pare perché non ho ancora verificato…. non è quindi impossibile che … o forse addirittura ….? Si documenti bene prima e poi ci faccia sapere”. E io le dico che così si fa tra person serie e negli studi seri, quando non si ha la certezza assoluta di un qualcosa. La mia non è titubanza o reticenza, ma semplice produce. E sono stato prudente perchè le mie affermazioni sono riefrito al sito http://www.perfettaletizia.it/archivio/servizi/loreto/scheda_english.html che mi pare molto equilibrato e ceh però non prendo come oro coloato e le cui informazioni devo ancora verificare. Certamente il sito esordisce on una affermazione sulle capacità degli angeli di interagire con i corpi fisici, che può essere oggetto di discussione. Non è quello però il punto forte, ma i successivi che descrivono molto bene la situazione della Santa Casa. Sen non altro il sito offre poi della bibliografia, di cui in particolare penso sia interessante il libro Alfieri N., Forlani E., Grimaldi F., “Contributi archeologici per la storia della Santa Casa di Loreto”, Loreto, 1967. Di tale libro ho ordinato una copia traovata su ebay, e mi riprometto di leggerla non appena mi arriverà. In merito vi farò sapere una volta che lo avrò letto tutto.

    • Antonello ha detto:

      Il mio commento di cui sopra, finiti probabilmente per un mio errore qui, è la risposta a un commento a me rivolto da un anonimo utente “.” Il 19 Settembre 2020 alle 20:55

  • Boanerghes ha detto:

    Ignorante:
    Più o meno colpevolmente sfornito delle capacità o delle nozioni richieste, incompetente, inesperto

    Mi ero proposto di non intervenire più, ma difronte ad attacchi ignoranti alla Santa casa di Loreto, non posso tacere.
    Antonello, uno può avere le sue opinioni.
    Tuttavia, lei appartiene indubbiamente alla definizione sopra citata, tutto sta nello stabilire se questa mancanza di nozioni richieste sia colpevole oppure no.
    Perché se cerca, troverà anche la documentazione scientifica relativa, ad esempio riguardante la malta usata etc etc.
    Poi vale sempre il detto evangelico riguardo al ricco epulone: se non credono alla legge ed ai profeti, non crederanno nemmeno ad uno risorto dai morti. Lei non crederebbe manco se il Signore le apparisse in carne e ossa e le parlasse della Sua casa.
    Quindi, come S. Francesco le dico: vai per la tua strada, frate mosca.
    Infatti, se uno vuole avere orecchie per intendere, le ha, e usa l’intelligenza in modo appropriato
    Come già detto da un utente, è del tutto inutile rispondere alle sue argomentazioni, che altro non sono che provocazioni prive di debita documentazione, quindi ideologiche.

    • : ha detto:

      Caro Boanerghes,

      Lei ha perfettamente ragione.
      Wikipedia definisce “troll” «un soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso e/o del tutto errati, con il solo obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi». E’ l’identikit perfetto del nostro “amico”, con l’aggiunta però che in genere i troll sono abbastanza tollerabili e a volte perfino simpatici, e quando si accorgono che la gente ha capito il loro gioco finiscono con l’eclissarsi, perché anche i troll hanno un minimo di dignità. Questo pare che non ce la faccia e grazie alla tolleranza del dott. Tosatti, che evidentemente vuole mettere tutti i suoi affezionati lettori alla prova della sesta opera di misericordia spirituale, continua ad imperversare come l’undicesima piaga d’Egitto. Perfino il prof. Nicolini, che è molto sollecito ad intervenire nel controbattere a chi mostra dubbi sulla vicenda, e certamente sta seguendo anche questo topic, dopo un primo generoso tentativo di porlo sulla strada giusta ha evidentemente rinunciato avendo capito di che pasta sia fatto.

      Pur continuando a trinciare giudizi e ironizzare sulla storia degli Angeli nella vicenda della traslazione della Santa Casa, e continuando a chiedere prove (che se anziché rompere qui fosse andato ad esaminarle, dal momento che più volte gli è stato indicato la maniera, anche dallo stesso prof. Nicolini, le avrebbe già consultate), questo signore prove delle sue affermazioni “incontestabili” non ne ha fornita alcuna… finché non è riuscito a scovare, nella sua affannosa ricerca, un articolo, di cui lui ha posto il link dopo il suo intervento, che gli è sembrato perfetto per sfatare una volta per tutte la “leggenda degli Angeli”, ma col quale ha finito col darsi la zappa sui piedi. L’articolo che ha postato nel suo ultimo intervento, è il seguente: http://www.perfettaletizia.it/archivio/servizi/loreto/scheda_english.html .

      L’aveva inserito anche nel precedente topic sulla questione della Santa Casa di Loreto, e già avevo dimostrato come sia pregno di pregiudizi materialisti; soprattutto nello sforzo che vien posto nel negare la possibilità che siano stati gli Angeli a spostare la casa (che li s’intenda in senso letterale – gli Angeli – o metaforico con l’intendere un intervento divino, le cose non cambiano). Certo, dopo la mia confutazione quel signore qui si è fatto più prudente e mostra di voler banalizzare questa faccenda degli angeli che dice (bontà sua), «può essere oggetto di discussione», mentre non c’è niente da discutere in quanto è una palese dimostrazione dei pregiudizi ideologici col quale è stato scritto l’articolo, che screditano tutto l’articolo stesso. Dunque: per poter negare che l’opera sia stata degli Angeli, bisogna prendere in considerazione l’ipotesi che di essi sia stata, per poi dimostrare che non è possibile. Ed è quello che l’autore dell’articolo ha fatto, ma vediamo in che modo (propongo un solo passo dalla versione in Italiano):

      «Compenetrazione dei corpi: impossibile per gli angeli – Nella Basilica bizantina edificata nel V secolo, e nella Chiesa dei Crociati dell’XI secolo, nella cripta, accessibile da due porticine, era situata la Santa Casa annessa alla grotta (nel corso del tempo una porta è scomparsa e solo la la porta ovest è rimasta) […] Gli angeli, quindi, per rimuovere la preziosa reliquia passante per le due porticine, avrebbero dovuto smontarla e portarla via pezzo per pezzo, dato che gli angeli non hanno il potere di compenetrazione dei corpi. In breve, gli angeli avrebbero dovuto fare come i crociati.
      Queste due semplici osservazioni teologiche si basano sui risultati degli scavi archeologici effettuati a Nazareth e a Loreto»

      Come ebbi a dire allora, questa affermazione categorica, che gli Angeli, nell’ipotesi del trasporto miracoloso, non potevano far passare le pareti attraverso la porta perché più piccola, dà la misura di cosa intenda l’articolista per intervento miracoloso. Cioè, prendendo come ipotesi (seppur per dimostrare che non è avvenuto) un miracolo, detta le condizioni di come dovrebbe avvenire il miracolo, ruba cioè il “mestiere” al Padreterno (“se volete, il miracolo deve essere fatto così, se no, niente”). Gli Angeli, pur procedendo ad un trasporto miracoloso, essendo essi esecutori di miracoli, non hanno però potuto compiere il miracolo di far passare le pareti attraverso la porta, e quindi, dice l’articolo, «gli angeli avrebbero dovuto fare come i crociati», cioè smontare le pareti, far loro attraversare la porta, e quindi rimontarle. Già il titolo del paragrafo (l’impossibilità di compenetrazione dei corpi da parte degli Angeli, indica, se non ignoranza, la volontà di confondere le acque mista all’arroganza di chi fa questa affermazione. L’arroganza consiste nel fare un’affermazione categorica senza averne nessun diritto né conoscenza: essa semmai riguarda un aspetto teologico e quindi dovrebbe essere sviluppata e dimostrata nell’ambito della teologia, cosa che non risulta mai esser stata fatta, e non delle scienze; l’ignoranza o la volontà di confondere o, peggio se non è ignoranza, la disonestà consiste nel far credere queste panzane ai tonti come quelli che apprezzano questo articolo. Anche uno che sa poco di religione sa che i miracoli li compie Dio. E gli Angeli e i Santi sono solo intercessori ed esecutori.

      Ma vabbè, mi auguro che la piaga abbia presto termine come le prime dieci dell’Egitto. E giustamente come dice Lei riferendo anche quanto hanno detto altri, «è del tutto inutile rispondere alle sue argomentazioni, che altro non sono che provocazioni prive di debita documentazione, quindi ideologiche».

    • Antonello ha detto:

      Mi indichi Lei dove trovare la documentazione sulla malta allora, se è così semplice trovarla. Io non l’ho trovata al momento.

  • Giulio ha detto:

    Una domanda.

    Ma perché il buon Dio avrebbe spostato la casa della Madonna a Loreto? Chi doveva andarci ad abitare? A che serviva?

    • Antonello ha detto:

      Lo spostamento della Santa Casa è certamente dovuto alla riconquista musulmana dei Territori palestinesi. Spostarla significava salvarla.

      • Territori palestinesi ? ha detto:

        Speriamo che nessuno sia in ascolto. Infatti la denominazione territori palestinesi è sbagliata. Nell’antico Testamento si parla di Israele, proprio come oggi, mentre la Chiesa di Roma chiama quegli stessi territori Terra Santa
        Etimologicamente la dizione palestinesi può, forse essere fatta discendere dai filistei, che occupavano un territorio diverso da quello di Israele.

        • Antonello ha detto:

          La ringrazio per la puntualizzazione. Ovviamente ho usato il termine palestinese in senso anacronistico per indicare una zona geografica.

    • Milli ha detto:

      Perché dove si trovava originariamente, a Nazareth, la Santa Casa sarebbe stata profanata e distrutta dai musulmani. Il fatto che sia approdata proprio a Loreto è un dono di Dio, fa parte dei suoi disegni di salvezza per l’umanità, come tale per noi è un mistero e per questo possiamo solo lodare Dio.

    • Milli ha detto:

      Voglio ringraziare il prof. Nicolini perché attraverso i suoi studi scientifici e storici ineccepibili con la sua opera di divulgazione mi ha permesso di conoscere la verità sulla Santa Casa e di non avere più alcun dubbio al riguardo.
      Purtroppo non ho più alcun dubbio nemmeno dell’attacco diabolico contro Maria SS. e le sue reliquie, ma la mia fede (per quanto piccola) è salda.
      Grazie anche all’egregio Marco Tosatti che gli ha dato voce e visibilità.
      Che il Signore vi benedica.

    • Maria Cristina ha detto:

      Caro Giulio non e’ necessario per essere cattolici credere al miracolo della Sacra Casa di LOreto.
      Ma la “ dissacrazione” non sta nel non credere al miracolo , ma nel ridicolizzare e banalizzare, anche mentendo , le notizie come ha fatto Avvenire. Non credi nel miracolo di LOreto? Non ne parli proprio. Non credi nelle apparizioni di Lourdes o di Fatima?
      Puoi non crederci ed essere cattolico lo stesso. Ma se ti metti a #beffeggiare la Vergine di Lourdes e la creduloneria idiota dei devoti somigli piu’ ad un anticlericale che a un cattolico.
      i razionalisti anticlericali che si facevano beffe dei miracoli sono ancora fra noi ( ricordate la battuta perfida di Bergoglio sulla Madonna postina di Medjugori) solo che adesso li prendono come giornalisti ad Avvenire. Se anche lei fa parte di questi intelligentoni beffeggiatori di miracoli puo’ fare carriera nella neoChiesa .

  • Antonella ha detto:

    Ben vengano gli omonimi ma credo debbano distinguersi in qualche modo perché rischiamo di confonderci, e già ci basta una Babele…..
    Tanto di rispetto quindi alle posizioni della mia omonima ma tengo a precisare che non sono io a controbattere Antonello, mi interessava unicamente esprimere solidarietà al prof. Nicolini.

  • Antonella ha detto:

    Apprezzo molto quanto scritto in merito alla Santa Casa di Loreto a conforto delle tesi storico-archeologiche difese dal prof. Nicolini, instancabile nella battaglia che facciamo anche un pò nostra, in quanto cattolici intenzionati a non disperdere quella verità storica che fonda la fede cristiana su secoli di devozione rinnovata dentro quelle sacre mura.
    Si segnalano giustamente le innumerevoli contraddizioni che spesso investono le storie di fede, falsando in modo del tutto gratuito i fatti così come documentati e testimoniati, fino alla costruzione di versioni inattendibili sul piano storico e antitetiche alla stessa spiritualità di cui si faceva trasmissione, proprio come
    è avvenuto con San Francesco di cui si altera con il profilo la storia. Sfida la morte fino al martirio testimoniando Cristo quando incontra il sultano di Egitto, e invita ad una pace ben diversa da quella oggi favoleggiata, le situazioni di allora si ripropongono infatti nella stessa feroce persecuzione che vediamo consumarsi nei tanti territori cristiani minacciati dalle guerre odierne. Francesco annuncia Cristo come Unica Salvezza e alla provocazione del sultano che con “il porgi l’altra guancia” esige pretestuosamente la sottomissione dei cristiani all’Islam, elenca tutti i motivi per cui la difesa si legittima da sola quando ingiustamente violata e bisogna arrestare la violenza perpetrata senza ragione e diritto entro i confini di un popolo, contro la sua religione.
    La Menzogna striscia in ogni campo e ancor di più in quello che attiene alla fede, soprattutto quando complici diventano coloro che hanno responsabilità di custodia su precisi contesti, dalla direzione di un santuario alla redazione di un giornale.
    Sta di fatto che la Storia di Fede si contraddistingue sempre per l’impronta del Trascendente nella realtà contingente, dello Straordinario nell’ordinario del nostro quotidiano e porta con sé la firma di Dio.
    Non si discosta la Ragione dalla Fede quando ne approfondisce i fatti e li dimostra come attendibili, la stessa che ha fatto vedere e annunciare quel Sepolcro Vuoto, che ha tramandato dalla Chiesa Apostolica i medesimi segni operati dal Cristo con i suoi primi discepoli, il martirio e stesse conversioni nel mondo intero…..
    Tutto nasce dal concepimento virginale di Maria e trova compimento nell’opera dello Spirito Santo attraverso le vite dei santi come di ciascuno di noi; sono quelli che inseguono le chimere a volersi disfare della verità di fede e della sua storia, noi non la precludiamo al mito e a tutti i recinti di comodo, ma la leggiamo fino in fondo e la celebriamo nella santità della sua memoria perché Dio ci ha visitati. Faremo quindi tesoro della Sacra Reliquia di Loreto che non sarà mai vuota di preghiera, e ne custodiremo la storia in tutta la sua bellezza come ci hanno tramandato i Papi che non hanno impedito alla scienza di esaminare la straordinarietà dei fatti, ed in questo mi associo al giudizio di Ettore Gotti Tedeschi che non trascura il contributo della vera scienza. Faremo trasmissione della testimonianza contro tutte le false evidenze, come quando si fece rimuovere il tempio di venere a prigione del santo Sepolcro in Gerusalemme. C’è sempre stato in fondo qualcuno che mal sopportava di vedere le sante pietre edificate sulla nostra verità di fede…..
    Se ne faranno una ragione.

    • Antonello ha detto:

      Riporto le sue parole: “ cattolici intenzionati a non disperdere quella verità storica che fonda la fede cristiana su secoli di devozione rinnovata dentro quelle sacre mura“ e le chiedo se quindi Lei basa la propria fede sulla pia tradizione della traslazione angelica. Se è così, mi spiace dirle che di cristianesimo ha capito poco. Innanzitutto la traslazione angelica non è verità di fede e, cosa ancora più importante, la fede non si basa su presunti eventi prodigiosi di nullo significato teologico, ma sulla testimonianza degli apostoli riguardo alla Resurrezione. Basare la propria fede sul miracolismo è costruire la propria casa sulla sabbia. Ribadisco in ogni caso che io non metto in dubbio il fatto che quella di Loreto sia effettivamente una porzione della casa che sin dai tempi apostolici è stata ritenuta essere la casa di Maria, ma sono molto scettico riguardo alla traslazione angelica.

      • Antonella ha detto:

        La fede ci convoca nel cuore, passa per strade molto più ardue di quello che molto semplicisticamente a volte osiamo affermare, e si concretizza nella risposta che siamo in grado di dare sul piano della nostra esistenza, costa fatica ma ne vale la pena, sempre.
        La Sacra Casa di Loreto è uno scrigno dell’Evento fondante la nostra storia di fede, perché ha accolto il si di Maria, il Verbo si è incarnato, per cui merita rispetto e non consente banalità, soprattutto dopo la nutrita ricerca portata avanti da esperti che senza troppo clamore hanno dedotto conclusioni importanti che vanno a suffragare le testimonianze storicamente documentate.
        Piuttosto che parlare soddisfando il proprio ego, bisognerebbe avere l’umiltà di informarsi, prestando attenzione a chi ne sa più di noi, e in tal caso il prof. Nicolini ne ha tutta l’autorevolezza perché ha studiato e continua a dedicarsi con la stessa passione alla storia della Casa di Loreto che non potrà ritenersi disgiunta dalla nostra fede perché nel suo evento l’ha segnata, come ha segnato le vite di tanti credenti che in quella casa hanno invocato il nome di Maria.
        Possiamo fare due cose : avventurarci nei nostri labirinti mentali presumendo di sapere, oppure prendere in considerazione le risposte oggettive di chi serve seriamente la ricerca attraverso lo studio e non teme il confronto, soprattutto quando è serio e non ideologicamente prevenuto.
        A.D.(a scanso di equivoci per omonimia)

        • Antonello ha detto:

          Gentile Antonella, la fede interpella anche la ragione e non soo il cuore, altrimenti è puerile fideismo. Il prof. Nicolini, con tutto il dvuto rispetto, non è certo l’unico ch ha studiato e ha scritto sulla Santa Casa. Se si vuole fare una discussione seria si chiamano in causa tutti gli studiosi e gli studi fatti sull’argomento e non solo quanto afferma il prof. Nicolini, il quale peraltro non mi risulta sia nè uno storico, nè un archeologo. E lei mi parla di autorevolezza? Mi pare sia solo un appassionato che ha grande fervore devozionale verso la Santa Casa, ma l’approccio scientifico alla materia è ben altro.
          Dato che Lei mi dice che devo avere l’umiltà di informarmi Le comunico che è proprio quello che sto facendo e dalle prime informazioni che sto prendendo la prima cosa che è lampante sono le contraddizioni che emergono dalle affermazioni de prof. Nicolini, il quel ha tutto il diritto di credere(come chiunque altro) nella tralazione angelica, ma non di imporlo come verità di fede, perchè tale non è. Anzi è un fatto che cozza contro il più elementare buon senso. Rispetto quindi chi ci crede, ma non chi sbatte i piedi pretendendo che altri ci credano io che sia un dogma proclamato dalla Chiesa.
          A scanso di equivoci, visto ceh Lei mi parla di documentarsi, le indico un pò di bibliografia, che al momento non ho ancora auto tempo di leggere:
          Floriano Grimaldi, “La historia della chiesa di Santa Maria de Loreto”, ed. Carilo, Cassa di Risparmio di Loreto, 1993.
          Alfieri N., Forlani E., Grimaldi F., “Contributi archeologici per la storia della Santa Casa di Loreto”, Loreto, 1967.
          Monelli Nello, “La Santa Casa a Loreto – La Santa Casa a Nazaret”, Loreto, 1997.
          Giuseppe Santarelli, “La Santa Casa di Loreto”, Loreto, 2014. Giuseppe Santarelli, “Loreto. L’altra metà di Nazaret”, ed. Terra Santa, Milano, 2016.
          Coem vede non esiste solo il prof. Nicolini che si occupa dell’argomnto, con tutto il dovuto e mio sincero rispetto per lui.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Abbiate comprensione per Bruno Forte che non vede: a quei tempi non v’erano i videotapes.
    Abbiate comprensione per Marco Tarquinio che non sente: a quel tempo non c’erano i microapparecchi auricolari.
    Abbiate comprensione per gli episcopati che non parlano: a quei tempi circolavano un sacco di Demòni muti.

  • Michaela ha detto:

    Voi certamente credete anche che a Montevarchi ci siano i resti del latte con cui la Madonna allattò Gesù Bambino😃

    • Irene ha detto:

      di sicuro alla Sainte Chapelle di Parigi, c’è la corona di spine.
      Ed anche la Croce, è stata ritrovata…
      per non parlare poi della lancia di Longino, che suscitò , a quanto sembra, anche delle guerre per il suo possesso.
      Manca l’Arca dell’Alleanza… ma forse è custodita in Etiopia, dove, forse, le stanno costruendo un tempio a lei dedicato.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Per carità cristiana non dico che cosa credo lei sia.

    • Sherden ha detto:

      No.
      In compenso “crediamo certamente” che Tosatti meriterebbe un premio per la pazienza con la quale accetta che personaggi tipo Michaela, che non hanno niente da offrire nel merito della discussione se non il proprio vomito ideologico, vengano qua a lordare con il percolato del loro pattume che spacciano per delizia.

      • Antonello ha detto:

        Complimenti per la gentilezza usata nei confronti di una signora.
        Ci dica, La prego, perchè secondo Lei la reliquia del latte sarebbe falsa e la storia della Trasvolazione della Santa Casa sarebbe vera…

        • Adriana 1 ha detto:

          Antonello ,
          neppure la signora ha dimostrato gentilezza col suo incipit : ” Voi certo credete…” e neppure grande cultura .Sarebbe bastato richiamarsi alla novella del Boccaccio che ha come protagonista il cosiddetto ” fra’ Cipolla ” per scoprire che tante ” scoperte scientifiche ” erano state scoperte in epoca -apparentemente- non scientifica .
          Non occorre sghignazzare sull’antropologia e sui suoi significanti . Utile invece studiare con rispetto libri come : ” Il corrotto funebre” di Ernesto De Martino . Utile altresì leggere la novella di ” Ser Ciappelletto” ( sempre del Boccaccio) ,dove lo scandalo e il divertissement della prima parte inducono l’autore ( e il lettore) a trarne la conclusione più autenticamente devota e profonda che sia data allo spirito umano …
          Un tempo il testo faceva parte dei libri ” per adulti” .Ora ,poichè i Cristiani desiderano definirsi gratuitamente
          ” adulti”, possono mettersi alla prova lettura e scoprire che anche i darwinisti del pensiero sono superati .
          P.S. : Non mi risulta che la venerazione delle reliquie sia mai stata dogmatizzata .

          • Antonello ha detto:

            Infatti al venerazione delle reliquie non è mai stata dogmatizzata e neanche la traslazione angelica della Santa Casa.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Sig. Antonello, ma le è proprio impossibile fare uno sforzettino per capire che se è vero che ci sono in giro dei gioielli falsi non è altrettanto vero che i tutti i gioielli che ci sono in giro sono falsi????? . Su, ci metta un po’ di buona volontà. La cosa non è poi tanto difficile da capire!!!!!

          • Antonello ha detto:

            A scanso di equivoci Le ribadisco che io non ritengo falsa la Santa Casa, ma la tradizione della traslazione angelica sì.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Il miracolo è per definizione un intervento di Dio nel nostro mondo in contrasto con le leggi della natura. Per questo alcuni ne negano la possibilità in quanto essendo Dio perfetto non può agire in contrasto con se stesso. Questo fu sostenuto da eminenti pensatori tra cui Spinoza, Hume, Voltaire. Ma negare la possibilità dei miracoli è negare la storicità dei Vangeli. Matteo ne descrive 21, Marco 20, Luca 20, Giovanni 8. Che gli evangelisti fossero dei fanfaroni ? Mah, può darsi ma io non lo credo.

    • Ops ! ha detto:

      Illustrissimo, ha dimenticato gli altri miracoli biblici. Ad esempio le apparizioni degli Angeli nell’Antico Testamento, e i miracoli fatti anche da Paolo, come quello di risuscitare un giovanetto che si era seduto sul davanzale ed era caduto dal terzo piano, mentre Paolo , di periodo lungo, stava predicando. Paolo scese, lo resuscitò e tornò al terzo piano per concludere la sua argomentazione.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Non li ho dimenticati. Parlavo dei quattro Vangeli …..
        Gli Atti sono anch’essi Sacra Scrittura , ma non sono Vangeli.

    • Antonello ha detto:

      Non nego la possibilitá di miracoli, ma essi debbono avere un senso teologico-spirituale. Nei Vangeli questo c’è sempre. Nel caso della traslazione take senso non c’è. Anzi il fatto che gli angeli avrebbero spostato la casa 5 volte ridicolizza Dio.

  • Francesco ha detto:

    Il gesuita Ferrua negò di aver trovato le reliquie di Pietro nella Tomba costantiniana, racchiudeva le reliquie e il trofeo di Gaio che, lui stesso contribuì a devastare con la cartoccia, non era un archeologo. Smascherato dalla Guarducci con prove inconfutabili. Dopo aver rubato il frammento con l’iscrizione greca Petros enì ci volle un ordine scritto di Pio XII per restituirlo, il papa gli vietò di accedere agli scavi da solo. Il Pastore Angelico che non aveva nulla di clericale, studiò al Liceo Visconti e frequentò poco il Capranica, confidò alla Guarducci: sapesse quello che mi stanno facendo passare!

    • Maurizio ha detto:

      Dalle mie letture era emerso un quadro diverso : una signora ben calzata, che non voleva sporcarsi le scarpette nella polvere dello scavo, e che quindi era scesa una sola volta, nello scavo gestito dal gesuita Ferrua. Preciso e puntiglioso da buon piemontese. E i gesuiti , a quei tempi erano decisamente dotti e precisi. La mole dei testi scientifici lasciati da padre Ferrua, è notevole. Dorme tranquilla nelle biblioteche…

  • VITMARR ha detto:

    Un conto è negare un miracolo di duemila anni fa e un altro conto è , specie per un consacrato, negare un miracolo che ti avviene tra le mani. Mons. Grillo di Civitavecchia , notoriamente scettico nel credere ai miracoli , si è dovuto ricredere quando la statua della Madonnina ha cominciato a lacrimare sangue mentre la teneva in mano. Ora lì c’è un santuario e la soprannaturalità “consta”. Al contrario di quello che è avvenuto a Buenos Aires al suo arcivescovo di allora Bergoglio.
    https://www.uccronline.it/2013/07/03/il-miracolo-eucaristico-di-buenos-aires-e-le-analisi-scientifiche/
    Don Mintella ha fatto delle indagini sul posto e ci ha spiegato che ora il miracolo dell’ostia tramutata in carne è stato murato. Quindi ufficiosamente “non consta”.
    Padre Pio ci credeva talmente a questo miracolo che andava spesso a pregare nella casa di Maria in bilocazione (v.Federico Catani “Il Miracolo della Santa Casa di Loreto.

  • Lc 11,23 ha detto:

    il vulnus da sanare è il cvII.
    l’inizio dell’abominio.
    l’inizio della putrefazione dei cuori.
    non c’è altra battaglia.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Da semplice credente non posso che manifestare il mio disappunto per l’uso dissennato che la Chiesa e la Controchiesa stanno facendo della risorsa più preziosa che l’Altissimo Dio ci ha donato : il pensiero. Sembra che per alcuni (anzi per molti) il pensiero non sia un dono dello Spirito dato all’uomo per conoscere la Verità, ma serva solo a togliersi il gusto di dimostrare che hanno ragione. E a farne le spese sono i poveracci che ci credono.

  • Gian Piero ha detto:

    E’ normale che dei preti che In maggior parte non credono più ne’ ai miracoli ( la moltiplicazione dei pani e dei pesci e’ stata solo una divisione di quel che c’ era) ne’ alle apparizioni mariane ( la Madonna postina ) e neppure alle parole trasmesse dai Vangeli ( non c’era il registratore…) dei preti che non credono piu’ neppure ai santi ( i mistici come Padre Pii erano psicanaliticamente degli isterici e le stigmate delle lesioni psicosomatiche) , non possano credere alla Traslazione della Santa Casa di Loreto . non ci credono pero’ gli fa comodo che il popolino ci creda per lucrare sui pellegrinaggi sulle offerte ecc.
    in questo senso il nostro clero e’ diventato “ pagano” Come gli antichi sacerdoti dei vari dei non credevano affatto che dentro i simulacri di oro e di argento ci fossero davvero degli dei, ma fingevano a favore del popolo, per mantenere rendite e offerte,
    Cosi’ questi preti moderni non credono affatto ne’ nelle apparizioni a Medjugorie ne’ alla Santa Casa di LOreto macsi guardano bene di smantellare il tutto perche’ ’ ci guadagnano molto .
    Non hanno il coraggio ne’ di rinnegare i miracoli ne’ di crederci: semplicemente li sfruttano a loro vantaggio

  • Mikhael ha detto:

    Lasciamo che i morti (la CEI) seppelliscano i loro morti (eretici, apostati e traditori) e concediamoli l’8 settembre che meritano. A ciascuno il proprio Badoglio.
    Noi rimaniamo fedeli a Maria SS.ma e vicini ai nostri Angeli del Cielo per la gloria di Nostro Signore Gesù Cristo.

  • Antonello ha detto:

    Che articolo pretestuoso, che fa un gran minestrone!
    Lo credo bene che Avvenire non abbia lasciato spazio ad una replica da parte di chicchessia se il tenore delle argomentazioni è questo.
    Prima di tutto bisogna scindere il fatto che quella sia la Santa Casa di Maria dal fatto di come è avvenuto il trasporto.
    Personalmente non ho difficoltà a credere che i tre muri (o almeno gran parte di essi) siano quelli che un tempo erano posizionati a Nazareth davanti ad una grotta e che sin dai tempi antichi fossero considerato il luogo della nascita di Maria e dell’annunciazione.
    Discorso diversi invece pensare che quelle tre pareti siano state portate in volo dagli angeli (tra l’altro, siamo sicuri che gli angeli abbiano veramente le ali?? O anche questa degli angeli con le ali è una pia immagine che esiste solo nella nostra fantasia??) che peraltro erano molto indecisi su dove collocare la Santa Casa.
    Quella che a Loreto ci sia la Santa Casa piuttosto che una reliquia della Santa Casa, è solo una questione di punti di vista: infatti la Santa Casa è costituita anche dalla grotta che è rimasta a Nazareth, per cui non è sbagliato affermare che a Loreto c’è una reliquia della Santa Casa, perchè c’è solo una parte, pur consistente, della Santa Casa e non tutta.
    Bisognerebbe poi leggere il testo originale del documento dove si dice che le pietre della Santa Casa sono state trasportate a Loreto. Testo che viene frettolosamente derubricato come falso storico. Non escludo che la corretta interpretazione e lettura di quel testo sia che è stata traslata la parte in muratura della Santa Casa.
    Ricercare la verità su questo evento non è essere razionalisti ed escludere a priori la possibilità di interventi divini, ma è semplicemente essere seri.
    Trovo più edificante pensare che le pareti della Santa Casa siano state devotamente traslate da persone di fede, piuttosto che da creature angeliche indecise sul da farsi. Preferisco pensare che la traslazione sia opera di persone in carne e ossa che hanno deciso di assumersi l’onore e la responsabilità di traslare questa Santa Reliquia. Pensare che gli eventi miracolosi avvengano, e in maniera così banale e puerile, è un modo molto comodo per attendere che sia il Cielo o qualcun altro a risolvere problemi che invece starebbe a noi affrontare. Dio non è un deus ex machina. Di fronte Dio dobbiamo farci piccoli come bambini, questo è certo, ma questo non significa che dobbiamo avere una fede eternamente puerile.

    • antonella ha detto:

      Antonello , lei è destinato a farsi nominare alla Potificia Accademia delle scienze e diventare consigleire del Papa. Congratulazioni .

    • Censor ha detto:

      INVITO TUTTI A NON REPLICARE A QUESTO ANTONELLO PER FAVORE . Questo qui ci sguazza a fare l’allocco e in tanti ci cascano .

    • eleonora E. ha detto:

      quello che lei “trova edificante ” è una condanna al suo pensierino più che puerile ,è estremamente misero. Quello che per lei è “serio” è in realtà ridicolo. Ma questo è tipico dei suoi miserevoli interventi , escusivamante fatti per provocare ed infastidire . Nulla più , nulla dal nulla .

      • Antonello ha detto:

        Al contrario, i miei interventi sono fatti per stimolare ad affrontare in maniera seria l’argomento. Seria e non sentimentale!

    • Adriana 1 ha detto:

      Quindi se il volo fosse stato unico e superveloce lei ci crederebbe ? Mio caro , lei vuole un Dio che si comporti come un Jet ! Ma anche con le anime ? Ha idea di quante tappe affronta Nostro Signore per portare un’anima in Paradiso ?

      • Antonello ha detto:

        Non ci crederei automaticamente, ma certamente mi sembrerebbe più credibile. Le pare che nei Vangeli Nostro Signore abbia fatto miracoli a tentennamento? No, i miracoli sono tali perchè sono immediati e definitivi. Questo lo dice la Chiesa, non certo io.

        • Adriana 1 ha detto:

          Sembrare più credibile… cioè più materialmente concreto , più tangibile e comprensibile per le nostre presuntuose menti . Lei ,mi pare , si sta avvicinando al “culto del cargo ” degli indigeni melanesiani .( Vada a vedere cos’è e quanto sia umano , veramente “troppo umano” ).
          Quanto alla rapidità e “nettezza” dei miracoli pretesi dalla Chiesa lo si deve allo spirito “evoluto e ordinato” di Benedetto XIV, alias Cardinale Prospero Lambertini ,
          ( siamo nel XVIII secolo), in relazione ai miracoli necessari per la santificazione e alle loro caratteristiche
          Egli si occupava esclusivamente di quei miracoli
          dove gli ” attori” visibili al pubblico erano degli umani .
          Oggi però i severi criteri voluti da Benedetto XIV sono stati in gran parte obliati .Del resto ,mi pare che la nuova chiesa sia felicemente avviluppata in un tornado di dinamismo teologico e quindi…cambia e muta come il tempo delle stagioni .

          • Antonello ha detto:

            Sulla nettezza dei miracoli mi riferisco in particolare a quelli dei Vangeli. Le pare che Gesù abbia fatto miracoli a pezzetti o a tappe o a ripensamenti? Inoltre il miracolo deve avere un significato teologico e spirituale, non deve essere un evento straordinario fatto solo per stupire. Una delle differenze fondamentali che intercorrono tra i Vangeli canonici e quelli apocrifi, è proprio il fatto che nei secondini miracolo non hanno alcun senso, ma sono presentati solo come eventi che stupiscono e basta. Quale senso teologico ha una casa che viene spostata in volo 5 volte dagli angeli? Nessuno. È chiaro che si tratta di una pia credenza popolare di altri tempi.

          • Antonello ha detto:

            Dio è ragionevole, molto ragionevole e razionale. Non è il mago di oz o lo stregone Gandalf. Non concordo con lei sul riduttivismo riguardo alle nostre povere menti che sarebbero presuntuose nel momento in cui volessero capire il perché delle cose. Se tutti avessero fatto questo ragionamento nel corso della storia, saremmo ancora a cercare la pietra focaia.

          • Adriana 1 ha detto:

            Antonello ,
            ho veduto ora questa sua risposta , più in alto troverà l’ultima mia che in buona parte tratta l’argomento .
            L’intelligenza significa molto ,sono d’accordo ,ma nessun vero studioso,nemmeno oggi , esclude che ,prima della scoperta della pietra focaia da parte di scimmioni “tutto stupore e ferocia ” non siano esistite civiltà superiori poi decadute . Perciò non è bene mescolare due piani di conoscenza : quello spirituale e quello tecnologico ( per parlare alla buona ). Per quello spirituale vale sempre l’esemplificazione di S.Agostino a proposito del mare e del bambino , quanto ai miracoli non devono esser motivati esclusivamente dalla categoria
            dell'”utile”( anche se è la più immediatamente comprensibile) .Quelli , in fondo , li sapeva fare anche Simon Mago .

    • MARIO ha detto:

      Caro Antonello,

      in fondo tutto è un miracolo vivente di Dio: l’universo, la terra, l’uomo (fatto a Sua immagine e somiglianza), l’anima, la resurrezione di Gesù passata e la nostra futura (quando dei nostri corpi non saranno rimasti altro che atomi sparsi su tutta la terra, negli oceani e nell’atmosfera).

      Fa solo sorridere (amaramente) il pensiero che Dio, che ha creato l’universo dal nulla, non sia in grado di spostare un minuscolo edificio da un posto all’altro della terra, coprendo una distanza bensì considerevole, ma nulla rispetto ai 93 miliardi di anni luce del diametro dell’universo osservabile(!).

      Gli angeli (con le ali o senza ali, che importa…) in fondo non c’entrano niente con il miracolo. Nessuno li ha visti.
      Il miracolo sta nella infinita potenza di Dio Onnipotente, che non ha affatto bisogno degli angeli per compiere un miracolo.
      La casa di Nazaret può averla spostata così com’è, o smaterializzata a Nazaret e rimaterializzata a Loreto, e prima magari in altri luoghi, secondo un suo imperscrutabile disegno. Che importanza ha?
      Anche il fenomeno della bilocazione (vedi Padre Pio e altri Santi) è scientificamente inspiegabile, eppure vero, reale e dimostrato.

      Gli angeli servono solo alla nostra umana e povera fantasia, che ha bisogno di immagini per rappresentare anche un miracolo, in fondo così semplice rispetto ad altri enormemente più grandi.

      Peraltro la controversia su angeli o crociati, e su spostamento diretto o per tappe, potrebbe rientrare anch’essa in un misterioso disegno di Dio (come per la Sindone), di un Dio che nel rapporto con l’uomo ama stare nascosto, anche quando fa grandi miracoli, per non condizionare la nostra libertà, per non “costringerci” a credere.
      Spetta a noi, usando l’intelligenza che ci ha dato (per cui anche gli strumenti della scienza), discernere e scegliere, leggendo anche nei miracoli il suo infinito Amore per noi.

      Pace e bene.

      • Antonello ha detto:

        Gentile Mario, il Suo è uno dei pochi interventi seri, pacati e obiettivi, che in gran parte condivido. Concordo che tutto sia un miracolo, pertanto penso sia più giusto parlare di segno prodigioso in casi come questo, cioè di fenomeni che sono oltre le normali leggi della realtá per come la conosciamo.
        Sono inoltre d’accordo quanto lei afferma che non è importante che sia arrivata in volo la Santa Casa trasportata dagli angeli e che sia stata smaterializzata è fatta ricomparire a Loreto. Peraltro crederei più facilmente a quest’ultima ipotesi. Vede, in base al suo discorso, si arriva a una conclusione che infondo è quella a cui voglio arrivare io: che importa se la Santa Casa è stata portata dagli angeli o dai crociati? Importa invece che la Santa Casa esista ancora oggi, sia stata tratta in salvo e possiamo recarvisi per rendere grazie a Dio e edificare la nostra fede. Non certo peró con pie devozioni e credenze palesemente di origine popolare e anacronistiche. Dovendo rendere ragione della fede che è in noi, non possiamo basare tutto e insistere su un episodio fortemente dubbio e che suscita il sorriso di qualsiasi persona contemporanea che voglia mettere un minimo in funzione il cervello. Non facciamo un bel servizio alla Chiesa gridando, sbattendo i piedi e insultando chi non al pensa come noi e prendendosela con preti e financo con vescovi se non fanno ragione a quello che pensiamo (ingenuamente) sia vero. Ho visto dei commenti a questi due articoli su Loreto che sono indecorosi. Se il livello è questo, la battaglia è persa in partenza e forse è giusto così.
        Rispetto quindi chi in buona fede crede alla trasvolata della Santa Casa, ma mi pare peró il minimo che riguardo a un episodio così strano e stravagante venga richiesta una appropriata documentazione che suffraghi l’evento prodigioso. Evento che inoltre non ha nessun senso o significato da un punto di vista teologico e spirituale, al contrario di ben altri miracoli, in primis quelli operati da NSGC e narrati nei Vangeli.
        È l’insensatezza del fenomeno che mi suscita perplessità e dubbi, prima ancora che la mancanza di adeguata comprovazione storica, documentaria e scientifica.

        • Alessandro2 ha detto:

          Antonello, anch’io condivido il pacato e riflessivo intervento di Mario. Tuttavia, non posso non notare che in sostanza lei ha fatto il seguente ragionamento:

          1. I miracoli sono fenomeni di origine divina che trascendono le leggi naturali.
          2. Non è importante se la Santa Casa sia stata portata a Loreto da un miracolo o dai crociati.
          3. La fede non va edificata con pie devozioni o credenze popolari.
          4. La credenza nel volo miracoloso fa sorridere l’uomo contemporaneo e comporta un certo tasso di stupidità.
          5. Quindi è giusto che chi ostinatamente propugna il miracolo del volo si tolga dai piedi, che sta facendo la figura del fesso.
          6. Se proprio proprio dobbiamo credere ai miracoli, meglio quelli che vogliono dire qualcosa, che questo non vuol dire niente.

          Alcune osservazioni.
          A. Solo l’affermazione al punto 1 è condivisibile.
          B. I punti 2 e 6 vada a spiegarli agli anconetani, ai marchigiani, ed agli italiani in generale, i quali da secoli hanno visto nella presenza miracolosa della Santa Casa a Loreto un segno del rapporto speciale che lega la Vergine all’Italia, la terra dove il primo Vicario di suo Figlio verrà a fecondare col martirio la lunga serie dei suoi successori nella città eterna. Le grazie ivi ricevute e le conversioni sono incalcolabili nella quantità e nel valore, e non possono prescindere dalla fede nella natura miracolosa della traslazione, poiché è da questa fede che nasce nel pellegrino lo stupore ed è da questa fede che dal suo cuore sgorga la preghiera, tante volte ascoltata ed esaudita dalla Vergine Maria.
          C. I punti da 3 a 5 starebbe meglio in bocca e sulla punta della penna di un illuminato cultore della dea ragione settecentesco, o di un professore positivista nella Torino ottocentesca. Tuttavia anche il cattolico adulto – ahimè – rappresenta uno degli infausti esiti di quella rivoluzione permanente che ci funesta dal 1789, o forse anche da prima, dal mitico Rinascimento.

          Breve considerazione finale.
          Da credente mi faccio simile al bambino, come vuole il mio Signore e mio Dio. E il bambino si stupisce, si stupisce e crede. Farò sorridere gli uomini moderni, compresi alcuni fratelli cristiani: pazienza. Il Signore, che può far volare le pietre, muoverà anche i cuori un po’ intorpiditi. Il mio vecchio parroco, che ora è in cielo, mi diceva sempre: hai una bella testa, ma ricordati che esiste anche un’altra intelligenza che va tenuta sveglia e allenata, quella del cuore.

          • Antonello ha detto:

            Gentilissimo, lei ha centrato il problema ponendo le sue obiezioni al punto 2. Cioè il fatto che per molti sia più importante la presunta traslazione angelica che il fatto che quella sia molto probabilmente la casa di Maria. Sì va a Loreto per un pellegrinaggio interiore e onorare Maria o per vedere l’attesa azione del presunto show angelico? Esigiamo che Dio compia prodigi, che si faccia vedere, che ci mostri la sua potenza e lo esigiamo al punto di credere ciecamente in certamente pie e devote favole, ma che favole restano e pure molto ingenue. Cerchiamo sempre segni, ma non sarà dato alcun segno se non quello di Giona. Era vero 2000 anni fa ed è vero oggi. Attenzione a tirare Dio per la giacchetta pretendendo che faccia il genio della lampada al nostro comando e desiderio. Attenzione a dire che Dio è grande e noi siamo piccoli (anche se certamente siamo e rimaniamo più piccoli di lui): è il primo passo verso la derrsponsabilizzazione.

      • Antonello ha detto:

        Pace e bene a Lei.

        • mariano ha detto:

          forse il problema è che vogliamo capire o trovare il senso al comportamento o alle scelte di Dio. Non possiamo assolutamente capire tutto, né i perché delle scelte di Dio.Credo si chiami UMILTA’.

          • Antonello ha detto:

            Lei ha ragione, l’umiltà è necessaria. Anche per non tirare in mezzo Dio ogni volta che desideriamo ci sia un prodigio o ogni volta che non capiamo qualcosa e che quindi automaticamente deve essere un mistero di Dio.

        • MARIO ha detto:

          Antonello, grazie dell’apprezzamento.
          Solo una nota, Lei dice: “Vede, in base al suo discorso, si arriva a una conclusione che in fondo è quella a cui voglio arrivare io: che importa se la Santa Casa è stata portata dagli angeli o dai crociati?”.

          In verità la mia conclusione era diversa. Io sono convinto che la traslazione della Santa Casa sia un miracolo (indipendentemente dagli angeli…), come quello della Sindone, e non c’entrino niente i crociati.
          Anche perché, se sono miracoli, abbiamo la certezza dell’AUTENTICITA’ di queste due grandi testimonianze della vita di Gesù, che ci possono aiutare, chi più chi meno a seconda della sensibilità individuale, nel cammino della fede.

          Se la Santa casa fosse stata smontata e trasportata dai crociati, chi potrebbe garantirci che si tratta della vera casa di Nazaret?
          Il miracolo invece è come un sigillo, un imprimatur di Dio stesso; Dio non sbaglia e non ci inganna mai.

          Le confesso che sono un tecnico anch’io, come lei, e che quotidianamente mi confronto con gli aspetti scientifico/matematici inerenti la mia professione. Questo però, anziché essere un ostacolo al credere nei miracoli, mi aiuta a capire i limiti sia della nostra intelligenza sia della scienza.

          Nel caso della Sindone, per esempio, l’emozione che susita nel profondo questa immagine va al di là di qualsiasi valutazione di carattere scientifico e ti penetra l’anima e hai la certezza che nessuna mano d’uomo sarebbe in grado di trasmetterti queste sensazioni.
          Per cui, in occasione dell’esposizione della Sindone del 2000, davanti a quel lenzuolo ho pianto (come davanti alla Pietà di Michelangelo, altro miracolo peraltro…), perché ho visto in quel volto la regalità, la potenza e l’amore di Gesù Cristo.

          Analoghe sensazioni per l’umile casa di Nazaret, testimone della vita nascosta della Sacra Famiglia.
          Credo che Gesù, perlomeno per l’amore verso la Madre, non avrebbe potuto permettere che venisse distrutta, e nemmeno manomessa o smontata.
          Della sua vita pubblica ci ha dato i Vangeli, della sua vita privata questo prezioso cimelio, con garanzia di autenticità sancita dalla traslazione miracolosa.

          Un po’ lungo… pazienza. Pace e bene di nuovo.

          • Antonello ha detto:

            Carissimi Mario, sulla sacra sindone concordo quasi in tiro con lei e anche io propendo per l’autenticità. Sulla questione della traslazione della Santa Casa, mi spiace no. Il fatto che molto probabilmente quella sia la Santa Casa, è attestato dai graffiti devozionali lasciati sui mattoni originali. Inoltre è abbastanza chiaro che gran parte dei tre muri (vi sono state delle piccole aggiunte) siano quelli che si trovavano a Nazareth. Tutto ció a me personalmente basta e avanza per avere devozione per quelle sacre pietre. Ma la storia della trasvolata angelica, mi scusi, proprio non regge e non ha un senso religioso. È palese che si tratta di una pia tradizione popolare di origine fine-medievale. Capisco che in molti abbiamo il bisogno di “vedere” il miracolo per confermare la nostra fragile fede, ma a questa storia della trasvolata non possiamo dare credito, a meno che non venga dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio. E al momento, con buon pace e stima del prof. nicolini, tutto ció non è stato dimostrato.
            Concordo con lei poi che la scienza e la tecnica non spiegano tutto, ma non possiamo tirare in ballo Dio e i miracoli ogni volta che non capiamo qualcosa di ció che si para davanti ai nostri occhi. Questo, senza offesa per nessuno, è un atteggiamento dell’uomo primitivo. Un atteggiamento umano, troppo umano.

            Pax et bonum

          • Alessandro2 ha detto:

            Grazie di cuore per queste parole, Mario. La penso esattamente come lei, anche se per adesso non ho ancora avuto la fortuna di vedere la Sindone.

  • Adriana 1 ha detto:

    Guarda caso ,proprio oggi Taradash ( il più “vecchio” e preparato dei commentatori giornalistici di Radio Radicale–morto Bordin-) ha sottolineato il fatto che gli ascoltatori devono essersi accorti di come la rubrica Radicale sulla stampa quotidiana dia uno spazio e un’attenzione particolare agli articoli di Avvenire ,per la particolare ” lucidità e attenzione” con cui detto giornale su occupa di questioni della politica mondiale in linea con la nuova chiesa per cui tutto è politica .
    Non ha detto
    ” mondialista “… questo lo dico io… A certi Padroni si deve ormai obbedienza assoluta .

  • Marco Matteucci ha detto:

    NOSTRA SIGNORA DI ANGUERA – REGINA DELLA PACE
    Messaggio N. 5.020 | Giovedì 17 Settembre 2020

    “Cari figli, il Mio avversario agirà per tenervi lontano dalla verità e troverà forza nell’infedeltà di molti pastori malvagi. Soffro per quello che viene per voi. Piegate le vostre ginocchia in preghiera. Datemi le vostre mani e Io vi condurrò a Mio Figlio Gesù. Il fumo del diavolo si è diffuso ovunque causando cecità spirituale in molti dei Miei poveri figli. Siate fedeli a Gesù e agli insegnamenti del vero Magisterium della Sua Chiesa. Avanti in difesa della verità….”

    Se vuoi leggere il tutto:
    https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/09/18/nostra-signora-di-anguera-regina-della-pace-126/

    • Antonello ha detto:

      Basta con le palesemente false apparizioni di Anguerra! Per carità, basta!

      • antonella ha detto:

        IPSE DIXIT … antonello abbi pietà….Non solo speri di guadagnarti un posto alla Pontificia Accademia delle scienze , ma ora pure vuoi un posto alla Congregazione per le cause dei santi e accertamento dei Miracoli ?

        • Antonello ha detto:

          Le risulta che le apparizioni di Anguera siano state approvate dalla Chiesa? A me no. Quindi fino a quando non saranno approvate, lasciamole dove stanno e non tiriamole in ballo.

  • Gianfranco ha detto:

    Tutto condivisibile, tranne: “Beati coloro che CREDERANNO senza aver visto”. A quanto mi risulta è una traduzione errata, tanto che nell’ultima CEI si legge: “HANNO CREDUTO”.

  • Grog ha detto:

    A prescindere dal contenuto dell’articolo in questione qui si continua a perpetrare un grosso equivoco, cioè che Avvenire sia un quotidiano cattolico!
    Ormai dobbiamo ben metterci in testa che questo foglio é diventato il successore della defunta (e non compianta) Unità; in pratica l’organo ufficioso del partito di Bibbiano. Da ciò ne consegue che ogni buon cattolico deve evitare come la peste di acquistare il giornale in questione e trattare ogni articolo ivi scritto come se fosse stato pubblicato su un qualsiasi quotidiano laico-progressista tipo la repubblica, quindi disinteressarsene completamente.
    Un’ultima ma importante cosa: detto fogliaccio é finanziato anche attraverso il meccanismo dell’8×1000….a buon intenditor…

    • Adriana 1 ha detto:

      Grog ,
      mai comprato :l’8×1000 se lo sono scordato .Abbiamo ,noi cittadini pagato a sufficienza per l’Unità e per colmare il suo deficit . Perseverare ” diabolicum” .

    • Marco ha detto:

      Caro crog
      A conferma di quanto lei dice le consiglio di guardare su il giornalone .it la prima pagina di avvenire ed ha la prova provata della sua tesi .
      Prima pagina di avvenire del 19.9.20 titolone
      PANE CASA LAVORO.
      sembra l Unita anni ’70

  • PezzoGrosso ha detto:

    Che l’Avvenire scriva quello che la Cei e i Vescovi gli dicono di scrivere non deve sorprendere . Sono loro gli editori. Ciò che deve sorprendere è che la Cei e i Vescovi , riferendomi al caso Loreto, abbiano deciso di apparire scientifici ,ma di negarlo nello stesso momento, dando credibilità a ciò che dice un fraticello di Loreto , influenzato da un qualsiasi inviato dell’Unesco di passaggio nelle Marche. Senza neppure aver letto i documenti scritti negli ultimi 700anni Quale è quindi il sospetto ? che la Cei ( diciamo la Cei) abbia deciso di riconciliarsi con il mondo moderno positivista , disconoscendo i miracoli . Dicendo che un tempo i miracoli servivano spiegare al popolo ciò che doveva creadere ,ma oggi ci si deve confrontare con la scienza , pertanto rinunciamo al miracolo. Benissimo !! son d’accordo , Nel caso della traslazione di Loreto si valuti scientificamante la ipotesi proposta oggi dalla Chiesa , la seguente :” la traslazione è avvenuta grazie una casa di traslochi di 700anni fa , una specie di Gondrand posseduta dalla famiglia Angeli che usava i Crociati per fare trasferimenti via mare” Accipicchia come è scientifica questa spiegazione ! Ma ci spieghi come hanno fatto sti crociati a smontare e rimontare ben 6 volte la stessa casa in 6 posti diversi ,SENZA cambaiare la malta che tiene unite le peitre , e ci spieghi perchè mai il crociato-geometra ha alla fine ricostruito per la sesta e utima volta la casa in bilico sulla strada principale e un fosso . Magari ci dica anche come hanno potuto i traslocatori crociati a spostare la casa da Nazareth in una sola notte senza che nessuno se ne accorgesse .(ex documenti ufficiali dell’epoca ) ,Idem per le sei soste .Ma che era la Santa Casa , per il fraticello di Loreto , una multiproprietà itinerante ?

    • trasportiangelici ha detto:

      di fatto se lo è inventato di sana pianta , senza bisogno
      dell’Unesco questo padre Saltarelli che dovrebbe custodire il miracolo della Traslazione ed invece per un piatto di lenticchie lo ha trasformato come lei dice in una Gondrand di 700annni fa. Ma il fraticello conterebbe ben poco se il Vescovo di Loreto non lo avesse incoraggiato ,e il vescovo di Loreto conterebbe ben poco se più in alto non fosse arrivata la disposizione di farlo .

    • Antonello ha detto:

      E invece sarebbe più scientifico è logico pensare che degli angeli abbiano spostato la casa 5 volte perchè non sapevano bene dove collocarla? E tanto meno lo sapeva il buon Dio? Anche Lui indeciso sul da farsi?

      • Guglielmo da O. ha detto:

        il datto è che 700anni fa non c’era ancora Antonello a suggerire a Dio cosa fare.

        • Antonello ha detto:

          Se per questo neanche Lei.

          • uffa! ha detto:

            proprio incorreggibile ! . ma all’asilo la maetra la castiga ogni tanto ? La sua “tata” le ha mai insegnato a non cercare di avere mai l’ultima parola ? visto che non è in grado di dire correttamante neppure la prima parola ?

          • Antonello ha detto:

            Guardi, a me hanno insegnato ad argomentare le proprie opinioni e a non insultare chi non la pensa come me. A molti di voi mi pare invece che certe nozioni basilari del confronto e del vivere civile, manchino,!

      • luisella ha detto:

        sa che lei è un fesso incorreggibile ?

        • Antonello ha detto:

          Ecco un altro esempio di persona che non è in grado di argomentare e insulta l’avversario. Di solito è una tecnica che usa la sinistra in politica, ma vedo che anche in altri ambienti è stata imparata bene. Complimenti signora Luisella per avere palesato il Suo livello culturale e per avere dato una bellissima testimonianza di cristianità, che certamente non giova alla causa della Santa Casa.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Il frutto avvelenato, e insieme concausa, del caos che regna sovrano e particolarmente preoccupante e avvilente in ambito ecclesiale è nell’ uso cinico e strumentale dei mass media accentuato negli ultimi anni.
    A lungo imbrogliato da e nella retorica di altisonanti e frequenti discorsi e inviti agli operatori della comunicazione, rivolti con particolare insistenza a quelli impegnati in area cristiana (e cattolica), per un’ informazione al servizio e rispettosa della verità, un’informazione libera e completa nei limiti dell’etica professionale e per nessuna ragione manipolata.
    Qualche timido sussulto da parte di qualche professionista del settore pare intravedersi da un attento monitoraggio delle notizie pubblicate nelle ultimissime settimane. Voglio sperare non si tratti di manifestazione sporadica ed episodica.

  • EGT ha detto:

    Caro TosattiDa quando il prof Nicolini mi ha introdotto ai misteri della Traslazione miracolosa , ho fatto una sola riflessione di fondo : -Sia la scienza a dimostrare il miracolo o a dimostrare il contrario – . Ma basta opinioni di frati vari improvvisati Indiana Jones a tavolino , ansiosi di apparire aperti alle esigenze del mondo immanentista , realisti , razionali e scientifici senza esserlo – . Poichè è impossibile , ripeto IMPOSSIBILE, che la traslazione , nelle sei fasi come è stata documentata e dallo studio dei materiali che è stato presentato , sia avvenuta per opera dei crociati e grazie all’armatore Angeli, si stabilisca una indagine seria e definitiva con un gruppo di studiosi ( con maggioranza di laici e di più nazioni) che facciano gli dtudi e le indagini dovute . Come è avvenuto per la Sacra Sindone . Personalmente suggerisco a chi pretende la verità sulla Traslazione , di fidarsi di scienziati con le competenze necessarie e non di fraticelli. Sarà la scienza, spero, a confermare ipotesi di fede , prima o poi. Grazie Ettore Gotti Tedeschi

    • Prof. LMR ha detto:

      caro Gotti Tedeschi . Gli scienziati messi alle strette in una discussione scintifico-razionale dove non riescono a dimostrare la tesi che pretendevano di imporre , dicono sempre e tutti : ” Oggi la scienza non è ancora in grado di spiegare ,ma domani ce la farà senz’altro..”
      Io che son filosofo rispondo : ” Caro scienziato, domani la scienza riuscirà senz’altro a dimostrare -riconoscere , l’esistenza di Dio e tutto il resto….quello che la fede propone di credere da 2000anni , perchè la scienza l’ha permessa il Creatore “

    • Antonello ha detto:

      Sono in gran parte d’accordo, ma non capisco, con il dovuto rispetto, perchè vi sembri così incredibile che i crociati o comunque delle persone abbiano trasportato la casa da Nazareth a qui. Cosa c’è di così impossibile secondo voi in un tale trasporto?

      • . ha detto:

        il fatto che la malta è ancora saldata alle pietre come è stato accertato, dopo un viaggio di migliaia di km. via terra, poi via mare e poi ancora via terra; che la malta è quella originaria antica della palestina e le pietre pure e pure la tecnica di costruzione.
        Probabilmente nel medioevo per un simile trasporto “in blocco” senza danneggiamento, avevano tecniche e tecnologie a noi ancora sconosciute, come quella di imprimere una immagine in negativo su un lenzuolo chiamato sindone …..

        • Antonella ha detto:

          ALLELUIA !! Tosatti c’è un eccelso “sano di mente ” su questo argomento fra di noi .Finalmente qualcuno che con garbo riesce a sopportare Antonello e ad educarlo. Magari ci riesce .

        • Antonello ha detto:

          Sulla questione della malta ho giá risposto altrove. Derubricherei la cosa a leggenda metropolitana. È impossibile datare una malta con certezza. Molto probabilmente la malta è stata realizzata in loco in fase di riassemblamento delle pietre, con la tecnica di realizzazione della malta palestinese per renderla il più fedele possibile all’originale. Pare, dico pare perchè non ho ancora verificato a fondo le fonti, che la malta sia fatta di terra, come la malta palestinese, ma di terra di Loreto. Non è quindi impossibile che in fase di ricostruzione sia stata usata una tecnica o forse addirittura maestranze palestinesi.
          Per quanto riguarda poi le tecniche e le tecnologie medievali, piantiamola di pensare che nel medioevo fossero tutti dei cretini arretrati. Le cattedrali gotiche sono lì a testimoniare il livello di tecnica raggiunto nel medioevo.

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            Aveva ragione Einstein quando diceva: l’immaginazione è più importante della conoscenza. Ma lui parlava della Sua di immaginazione, non di quella di Antonello.

          • . ha detto:

            Se ha delle certezze ce le esponga siamo ben lieti di ascoltarla.
            Perché invece dice: “….molto probabilmente … pare, dico pare perché non ho ancora verificato…. non è quindi impossibile che … o forse addirittura ….?
            Si documenti bene prima e poi ci faccia sapere.

          • Alessandro2 ha detto:

            Accidenti, una leggenda metropolitana mooolto diffusa! Persino Wikipedia, che è notoriamente noiosetta sulle fonti, recita:

            Gli studi effettuati sulle pietre della Santa Casa ne confermerebbero l’origine palestinese: esse sono per lo più arenarie, rintracciabili nella zona di Nazareth e lavorate secondo la tecnica usata dai Nabatei, un popolo confinante con gli Ebrei, ma impiegata anche in Palestina, e riconoscibile per le striature trasversali. Inoltre le pietre risultano ancora saldate da una tipica malta della zona, un misto di solfato di calcio idrato (gesso) impastato con polvere di carbone di legna secondo una tecnica dell’epoca, nota in Palestina e anche in Galilea 2000 anni fa, ma mai impiegata in Italia. Sulle pietre vi sono numerosi graffiti simili a quelli giudeo-cristiani del II-V secolo ritrovati in Terra Santa, in particolare a Nazareth.[27]

            Fino a un’altezza di tre metri, la Santa Casa non presenta elementi che possano far credere a una sua riparazione o ricostruzione in sito, infatti i mattoni sono assemblati con una malta in uso in Palestina e non conosciuta all’architettura italiana. Pertanto, l’intera struttura sembrerebbe essere stata trasportata intera fino sulla sommità del colle su cui si trova adesso, il che rende altamente problematica se non indecifrabile, secondo recenti studi, la spiegazione tecnica del suo trasporto.

            NOTA 27:
            I segni cristologici, simili a quelli giudeo-cristiani locali, sono stati individuati su circa sessanta pietre. C’è anche un graffito con croce semicosmica nel cerchio; in tali graffiti presenti anche in Terra Santa, secondo gli esperti, si può vedere il Pleroma e il Chenoma, ossia il segno della pienezza e dell’incompletezza, in ultima analisi, del cielo e della terra. Sul più complesso graffito presente, scritto in lettere greche abbreviate, si notano anche due lettere ebraiche: Lamed e Waw. La scritta è un’invocazione che dice:” O Gesù Cristo, figlio di Dio”. Un’identica invocazione si legge in un graffito nella Grotticella di Conone a Nazareth, posta accanto alla Grotta venerata.

          • Antonello ha detto:

            Provo a rispondere nuovamente qui a Alessandro2 del 19 settembre ore 22,59 dato che la mia presente risposta non è stata pubblicata.
            Premesso che su Wikipedia non tutto ció che viene scritto viene anche verificato, Le faccio notare che Lei mischia la questione delle pietre/mattoni con la questione della malta.
            Le pietre e i mattoni sono originari della zona e risalenti all’epoca e dimostrano che quella è la Santa Casa. Su questo non ci sono dubbi.
            La malta invece non dimostra un bel niente. Non c’è modo di datare la malta. Sappiamo solo che ha una composizione è una tecnica palestinese, ma non possiamo sapere se abbia 2000 anni e se sia stata fatta in Palestina. Al momento, personalmente ritengo che chi abbia smontato la casa, l’abbia rimontata usando malta realizzata con tecnica orientale (appresa là o realizzata da maestranze fatta arrivare da là) e magari abbia pure mischiato la polvere della malta originale recuperata in fase di smontaggio con la nuova malta fatta in fase di rimontaggio.