TANGA: DOPO LA DECISIONE DELLA FED, È ORA DI CAMBIARE ROTTA.

2 Settembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il dott. Paolo Tanga, già Direttore Principale della Banca d’Italia, ci ha inviato questa riflessione sulla recentissima decisione della FED in termini di politica monetaria, abbandonando la rigidità degli ultimi anni. Buona lettura. 

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La notizia che la FED abbia modificato gli obiettivi di politica monetaria dopo gli interventi a favore del mercato per ripristinare le condizioni di crescita armonica mi consente di esplicitare quello che fino a pochi giorni fa sarebbe stato ampiamente criticato e avrebbe prestato il fianco ai soloni del disfattismo economico realizzato con l’introduzione di una moneta a debito senza correttivi.

Per coloro ai quali la notizia fosse sfuggita, la FED ha dichiarato che l’obiettivo di stabilità dei prezzi del 2 per cento non deve essere un dogma annuale, ma un valore medio nel tempo; quindi avendo rilevato che i prezzi si sono mantenuti pesantemente al di sotto del 2 per cento, la politica monetaria appropriata è quella che cerca di recuperare puntando a ottenere un’inflazione moderatamente superiore al valore obiettivo massimo indicato nel 2 per cento. Questo correttivo sconfessa la validità della politica di austerità ancora mantenuta all’interno del consesso europeo.

A questo punto chiedo ai “grandi” economisti e a quanti hanno fatto loro eco, criticando le mie esternazioni a favore della politica monetaria portata avanti assieme alla nostra lira – valuta nazionale che aveva contribuito a portare l’Italia al quarto posto nell’economia mondiale – di fare “mea-culpa” ben pubblicizzandolo e facendo cambiare rotta alle assurde politiche monetarie seguite per circa un ventennio, ma soprattutto negli ultimi quattordici anni.

Il ritorno al passato è un atto dovuto, per chi non riesce a riconvertirsi è ormai dimostrato che deve lasciare il ruolo assegnatogli e ricoperto.

Abbiamo subìto una scelta politica nefasta che ha indotto al suicidio tanti nostri connazionali indotti, o meglio istigati al grave gesto perché convinti di essere incapaci di condurre le proprie imprese e impossibilitati a onorare i propri debiti, mentre in realtà le colpe erano e tuttora sono da ricercare nel cambiamento di paradigma passato da un’economia reale di benessere e di sviluppo a un’economia finanziaria-speculativa globalista che impoverisce e fa perdere la speranza: anche i giovani sono stati colpiti perché nonostante gli studi e la preparazione devono accontentarsi di lavori umili – se li trovano, in patria – mentre i più audaci sono stati costretti a trasferirsi all’estero a fare altrettanti lavori umili. Qualcuno potrebbe asserire che forse era meglio che rimanessero in patria; la differenza sostanziale è che gli “sradicati” all’estero possono ancora contare su qualche forma di meritocrazia e crescere professionalmente avendo l’opportunità di svolgere ruoli più elevati man mano che dimostrano le proprie capacità, invece in Italia se si accetta un lavoro umile si rimane a vita in quel ruolo perché la “prontezza di intelletto” e la preparazione culturale tanto decantate e cercate dalle aziende diventano una punizione che “tarpa le ali”. Lo dimostrano le critiche, anche da tastiera (social), che vengono proprio dalle persone incompetenti o che pure ricoprono immeritatamente ruoli migliori.

Dopo vent’anni di danni da Unione Europea ed euro, così come li conosciamo e subiamo, c’è ancora chi si manifesta ciecamente a favore degli stessi senza palesare motivazioni e prove tangibili della bontà delle proprie convinzioni, piuttosto facendo come le tre scimmiette ovvero richiamando falsi luoghi comuni e senza prendere atto che bisogna intervenire pesantemente sulle scelte erronee finora messe in atto che ci hanno portato e ci costringono nella condizione miserrima in cui navighiamo a vista (quando fortunati, visto che ci costringono a tenere la testa sott’acqua con lo scopo di finire l’annegamento) cui fa da contraltare il cennato recente provvedimento adottato dalla FED e dal suo capo, Powell, che, serve proprio a dimostrare l’erroneità delle scelte europee e che, tuttavia, appare incerto, tiepido, incompleto poiché non affronta i veri problemi alla radice, visto che lascia intatta la cornice in cui viene inserita la politica monetaria improntata esclusivamente a dare maggiore spazio all’espansione attraverso una politica dei tassi mantenuti bassi per lunghi periodi di tempo. A meno che nelle parole di Powell, con le quali si è dichiarato disposto a usare tutti gli strumenti a disposizione e non solo i tassi per sostenere l’economia, possiamo leggere qualcosa di più che vorremmo, però, vedere messo in campo a breve.

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11 commenti

  • Paoletta ha detto:

    Purtroppo le politiche finanziarie degli ultimi anni sono ovviamente sbagliate ma perseguite consapevolmente con lo scopo di depauperare il Paese a vantaggio di altri.

    • Paolo TANGA ha detto:

      sono un uomo cresciuto nelle istituzioni, in un ruolo che ho espletato in totale collaborazione con le altre istituzioni, anche al di fuori dell’orario di lavoro e nei giorni festivi, anche in campi non propri dell’istituzione a cui appartenevo. Ciò mi caratterizza per trovare soluzioni ai problemi e vederle realizzate. Purtroppo, finora, quello che Lei asserisce è quello che riscontro nella realtà dei fatti.

  • FABIO TORREMBINI ha detto:

    mah, imbarazzante…., il dott. Tanga ha lavorato alla Banca d’Italia, capisco. Pare che gli anni ’70 non esistano, con l’inflazione a 2 cifre, lira come carta straccia, prestiti richiesti a Fmi…Anche rivedere la polemica Andreatta – Formica non farebbe male, con l’annesso discorso del cosiddetto divorzio fra Banca d’Italia e Tesoro…Infine, rivedere un momento anche la situazione di estrema difficoltà degli USA non farebbe male, la Fed ha già ‘pompato’ 8 triliardi di dollari sul mercato, si sta creando una bolla pazzesca, è evidente che con la stamperia non si va lontano…Il fatto che l’economia sia in recessione e la borsa a + 50% dice nulla?

    • Michele ha detto:

      L’inflazione degli anni ’70 era principalmente dovuta alla crisi petrolifera e non riguardava solo l’Italia.

  • VITMARR ha detto:

    Sono rimasto sorpreso nel constatare che in Svizzera le pratiche infortunistiche in carico alle Compagnie di Assicurazione vengono archiviate da laureati iin legge. La sorpresa maggiore è che costoro vengono pagati da laureati e non da archivisti. Una bella lezione per noi che siamo ancora tremendamente arretrati nel comprendere come si realizza una decente produttività del lavoro.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Son un incompetente in materia e quindi mi limito ad un sospetto, e cioè che il potere politico mondiale (mondialista?) non guarda affatto ad un’economia migliore e/o migliorabile a favore dei popoli, bensì a mantenere e consolidare il suo potere. E se ciò deve avvenire mediante lo sconquasso economico a danno delle masse soggiogate e prone, ben venga. Tanto il Gotha, dallo sconquasso, ne resta sempre indenne ed anzi ci guadagna ulteriormente.

    Una provocazione, ma mica tanto: al parlamento europeo (e ai parlamenti nazionali) dovrebbero essere elette persone del popolo lavorativo che ogni giorno si rimboccano le maniche per produrre e mandare avanti la baracca, e non pappagalli e pappagalle che prendono 30.000 euro al mese e viaggiano, viaggiano, viaggiano, e parlano, parlano, parlano di come “rilanciare” (parola-mantra indecente) l’economia.

  • Briciola ha detto:

    Grazie per i suoi articoli che cercano di illustrare i misteri della finanza. Ma, ciononostante non ci capisco molto : o meglio ho capito che sarebbe stato meglio per tutti noi non entrare nella moneta unica Europea. Ma ora ci siamo e quindi mi sembra piuttosto illusorio coltivare l’idea di uscirne. Ben diverso il caso della Gran Bretagna che era sì entrata nell’Unione europea, ma aveva conservato intatta la propria sterlina. E la propria capacità di emettere moneta.
    Da povera casalinga ho sempre visto la costruzione dell’Europa come una splendida utopia, un po’ difficile da realizzare, ma apportatrice di benefici una volta che fosse realizzata in modo corretto, cosa che oggi non è . Quindi, secondo me , bisogna trovare dei nostri rappresentanti che sappiano far valere in modo corretto le nostre ragioni in Europa cercando di rappresentare l’Italia per quello che è realmente e cercando di correggere gli assurdi stereotipi che ci appiccicano nelle altre nazioni .

    • Paolo TANGA ha detto:

      Cara BRICIOLA
      se scrivo è perché chi si trova in difficoltà non pensi che la colpa sia propria. Non bisogna essere pessimisti e non è assolutamente vero che l’essere entrati in Europa e nell’euro in barba alla Costituzione italiana sia cosa buona e giusta. Abbiamo la Costituzione che afferma che quei trattati non andavano sottoscritti.
      Ma anche rimanendo in Europa, ci sono strategie che possono essere seguite per ridurre gli aspetti negativi che sono stati sottoscritti da persone che potremmo definire semplicemente “non competenti della materia”

  • Nicola Buonohttps://www.lanuovabq.it/it/fratellanza-umana-per-la-terza-enciclica-in-arrivo ha detto:

    O.T fuori tema ma credo sia una importante questa anticipazione. Ormai qui di Vangelo non si parla proprio più perché il tema fisso è LOVE&PEACE AND VOLEMMOSE BENE. Cristo ormai è stato messo da parte insieme alla Madonna. Poi però, quando fa comodo ovvero nel pericolo ovvero quando arrivano i virus dalla Cina , allora vengono precipitosamente Madre e Figlio , ritirati fuori e supplicati.

    https://www.lanuovabq.it/it/fratellanza-umana-per-la-terza-enciclica-in-arrivo

    • Zuzzerellone ha detto:

      Se lo dice monsignor Pompili ! Lessi, tempo fa, che monsignor Pompili è uno dei gost writer di Bergoglio.