PAGLIA SULL’ABORTO: CHIACCHIERE PER LA PARALISI MORALE.

31 Agosto 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, mons. Vincenzo Paglia, ha concesso un’intervista al quotidiano americano Crux su un tema che dovrebbe stargli particolarmente a cuore, e cioè la difesa della vita. Ci sembra interessante e giusto offrirvi qui nella nostra traduzione il commento di un laico cattolico impegnato, Jeff Mirus, su Catholic Culture. Mons. Paglia è legato strettamente a Sant’Egidio, le cui posizioni di sinistra politica, sia in Italia che negli Stati Uniti sono evidenti. In pratica Paglia annacqua quello che è un problema drammatico, e ben specifico, in una vaga difesa dell’essere umano nel suo complesso…probabilmente per non creare difficoltà all’abortista democratico Joe Biden e non riconoscere che Donald Trump è su posizioni che in teoria dovrebbero essere più vicine alla Chiesa cattolica sull’argomento. Buona lettura. Il tutto con un bel discorso in ecclesiale, tanto, ma tanto buono. Che pena infinita. 

§§§

Da quando l’arcivescovo Vincenzo Paglia è stato nominato presidente della Pontificia Accademia per la Vita, sembra che sia diventato impossibile per l’Accademia far luce su una particolare minaccia alla vita nel nostro mondo. Non c’è bisogno di guardare oltre per stabilire la vacuità dell’Accademia se non le sue osservazioni amorfe e secolarizzate sul Coronavirus nel mese di luglio. Ora, in un’intervista a Crux, l’arcivescovo Paglia ha ulteriormente avvelenato lo stagno brulicante della vita sostenendo, in effetti, che la politicizzazione dei problemi della vita deve essere sempre evitata come gravemente dannosa.

 

L’intervista è stata volutamente inquadrata in parte sullo sfondo della campagna presidenziale americana, quindi è giusto leggere i commenti di Paglia in questo contesto. In verità, però, i suoi commenti sono estremamente disorientanti in qualsiasi contesto. In realtà, Paglia ricorre essenzialmente alla tattica dell'”abito senza cuciture”, che usa la verità che tutti i problemi che incidono negativamente sulla persona umana sono questioni di “vita umana”, e poi enfatizza quell’intuizione molto marginale al punto che diventa immorale dare priorità a queste questioni. Così la nostra energia morale si disperde, impedendoci di produrre qualsiasi effetto positivo.

Pur non usando il termine “abito senza cuciture”, Paglia articola chiaramente questo tema inefficace. Per citare la storia di Crux:

Paglia] ha detto che le chiese cristiane negli Stati Uniti dovrebbero sentire “una responsabilità universale” nei confronti della vita, e ha chiesto un maggiore impegno sulla questione della vita “in tutte le sue dimensioni… Cioè, una prospettiva di bioetica globale, che coinvolge tutti i principali temi che toccano la vita, dell’individuo e della famiglia umana”.

Si tratta di un ordine talmente alto che, in termini pratici, non può realizzare assolutamente nulla al di là di una pallida approvazione di ciò che la cultura dominante sta sottolineando come buono in questo momento. Quando ci viene insegnato che tutto richiede sempre la nostra attenzione, diventiamo inerti, prendendoci il merito di galleggiare sui venti del cambiamento.

Così, come raccontato con le citazioni di Crux, Paglia ci ha magnanimamente messo in guardia dal:

trasformare la causa pro-vita in un’arma ideologica, dicendo che fare della protezione della vita un sport politico rischia di fare “un grande male”… [e] … “Farebbe un grande male”, diceva, “se qualche argomento di bioetica venisse estratto dal suo contesto generale e messo verso strategie ideologiche”. Farebbe un grande male”.

Questo può essere interpretato solo come un abbandono dell’impegno politico a favore della vita come “ideologia”, ed è un enorme travisamento. Che cosa può significare questo monito contro le “strategie ideologiche” nel contesto della necessità di cercare un governo giusto e leggi che limitino la portata del male e promuovano il bene comune – il che è precisamente lo scopo della politica?

Consideriamo invece queste due realtà: (a) La priorità deve essere chiaramente ed enfaticamente posta sul diritto alla vita stessa, senza il quale nessun altro bene umano può essere ricercato; e (b) In tutto il mondo, nella nostra vita, la politica è stata usata, attraverso leggi, decisioni giudiziarie e regolamenti, per attaccare il diritto alla vita. Se è così, come può un leader cattolico cercare deliberatamente di dissipare l’energia e l’impegno che tutti gli uomini e le donne di buona volontà dovrebbero applicare proprio alla politica, per rimediare a tali stupendi torti? Tale azione è radicata nella legge naturale; è l’esatto contrario dell’ideologia. Infatti, ci si chiede quando e dove qualsiasi affermazione a favore della vita sia mai stata il prodotto o il servo dell’ideologia!

Di recente ho visto diverse indicazioni della confusione creata da una guida semi-ecclesiastica così amorfa. (Io la chiamo “semi-ecclesiastica”, perché l’arcivescovo Paglia non ha alcuna autorità didattica come presidente della Pontificia Accademia per la Vita). In primo luogo, c’è la nostra recente notizia sulle osservazioni di mons. Paul Garrity di Boston, che afferma con fiducia che è possibile essere a favore della vita e continuare a sostenere l’aborto. Al suo attivo, il vescovo di Garrity (il cardinale O’Malley) ha rilasciato una dichiarazione contraria. Ma non è la prima volta che Garrity contraddice pubblicamente la Fede cattolica e, finora, rimane un sacerdote in regola.

In secondo luogo, nel rispondere ai messaggi di coloro che sono registrati su CatholicCulture.org, troviamo occasionalmente cattolici che rifiuteranno ogni ulteriore contatto, perché evidenziamo le contraddizioni intrinseche della pretesa del candidato alla presidenza Joe Biden di essere cattolico. In due occasioni, nell’ultimo mese, i lettori hanno cancellato le loro iscrizioni presso di noi perché intendono sostenere Biden. Entrambi hanno considerato Donald Trump come un razzista, in contrapposizione a quelle che apparentemente considerano le opinioni più accettabili di Biden.

Invano si ricorda che il presunto “razzismo” di Trump non può essere dimostrato da nessuna politica da lui sostenuta o attuata che sia specifica della razza, mentre Biden ha sostenuto e continua a sostenere politiche che soffocano la vita di persone di tutte le razze, oltre a sfidare la legge naturale in modi che minano seriamente la famiglia e, quindi, l’intero ordine sociale. Sono il primo ad ammettere che il presidente Trump si rifiuta di intraprendere (o è incapace di intraprendere) qualsiasi discorso o comportamento da statista che possa conquistare più persone al suo fianco, e che è davvero molto sciocco a non prendere più sul serio le profonde preoccupazioni dei neri e degli ispanici, soprattutto in una cultura liberale dominante che demonizza costantemente i leader politici e religiosi più conservatori proprio per renderli impopolari con quei gruppi.

Ma non c’è paragone morale tra la retorica insensibile e la difesa e l’attuazione di leggi e politiche che soffocano direttamente le vite umane.

Questo è il nostro mondo! Un’azione morale efficace, sia privata che politica, è resa molto più difficile dai leader cattolici che si parlano della totalità del bene umano in modo tale che nessun bene particolare può mai essere considerato prioritario. Quando i cattolici sono costantemente rimproverati per aver insistito sul fatto che i mali più grandi e più direttamente voluti del nostro tempo devono essere affrontati per primi, possono sentirsi perfettamente giustificati nel ripiegare su qualsiasi piccolo brandello di giustificazione retorica si possa trovare in cause culturalmente dominanti, anche quando queste cause sono, nel loro carattere essenziale e negli effetti diretti, oggettivamente e singolarmente malvagie.

E così ci si perde in un labirinto. Per la persona umana finita, l’enfasi costante sulla responsabilità totale diventa sempre una scusa per non assumersi alcuna responsabilità reale. Di fronte a tutte le cause, si può sempre giustificare il fatto di non fare nulla per correggere un male particolarmente grave, o addirittura di contribuire ad esso. Così Paglia: “Tutto ciò che non rispetta la persona umana… è un peccato contro il Vangelo della vita”. Questa inutile affermazione porta inesorabilmente alle parole conclusive del rapporto Crux sull’intervista:

“Per la prima volta viviamo insieme con quattro generazioni”, ha detto Paglia, aggiungendo che promuovere un “Vangelo della vita” significa favorire il dialogo tra le generazioni e sostenersi a vicenda mentre l’umanità affronta il complesso compito di imparare a guidare la tecnologia e il mercato, piuttosto che lasciarsi guidare da essi. “È un compito enorme – ha detto – e ha esortato i cristiani a impegnarsi in “un dialogo attento in tutti i sensi, l’umanista e il tecnologico”.

Questo consiglio è straordinariamente altisonante. Ma nessuno può seguirlo senza una paralisi morale.

§§§




STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK C’È LA PAGINA

stilumcuriae




SE PENSATE CHE

  STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI 




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , , ,

Categoria:

36 commenti

  • Dino Brighenti ha detto:

    Dottore mi tarpa le ali

  • Maria Cristina ha detto:

    Il Vaticano appoggia Joe Biden contro Trump. E’ un dato di fatto .
    Invece molti cattolici americani , sensibili ai temi pro-life, appoggiano Trump contro Biden e la sua vice Kamala Harris, accesa abortista.
    Se vincesse Biden , enti quali Planet Parenthood, l’ abortificio che vende parti ed organi dei feti, supportato dall’ amministrazione Obama-Clinton , trionferebbero. Tutti i valori pro-life sarebbero distrutti in USA.
    Il Vaticano questo lo sa benissimo , eppure appoggia Biden -Harris. Vuol dire che degli aborti e dei feti fatti a pezzi e rivenduti e degli abomini di Planet Parenthood non gli importa piu’ di tanto.
    E’ tremendo dirlo ma un cattolico si chiede: chi e’ veramente chi siede oggi al vertice del Vaticano? Come disse la Madonna a LaSalette ai due analfabeti contadinelli che nulla sapevano del tremendo futuro :
    Roma diventera’ la sede dell’ Anticristo.

  • Luca Antonio ha detto:

    “trasformare la causa pro-vita in un’arma ideologica, dicendo che fare della protezione della vita un sport politico rischia di fare “un grande male”… [e] … “Farebbe un grande male”, diceva, “se qualche argomento di bioetica venisse estratto dal suo contesto generale e messo verso strategie ideologiche”. Farebbe un grande male”.
    Ma chist e’ tutt scem !!! ….verrebbe da dire.
    “Estrarre dal suo contesto generale …” un omicidio !, dell’ essere piu’ indifeso !.
    Purtroppo non e’ scemo, e’ uno dei demoni incarnati che si sono impossessati della ex santa sposa.
    Sarebbe bello dargli una grandinata di mazzate e poi , quando si lamentera’ , dirgli : ….su fai in bravo non estrarre il tuo egoistico dolore dal contesto generale …non ideologizzarlo ….😁😁😁

    • Gian Piero ha detto:

      Mons. Paglia ha gia’ dichiarato Il Padrone che serve quando ha fatto l’ elogio dello Spirito di Pannella.
      Questo vero servitore in sottana ecclesiastica ( anzi sicuramente in clergyman) del Principe di questo Mondo non puo’ che essere un sostenitore dei dem abortisti americani. Ha gia’ avuto la sua ricompensa: ha fatto una bella carriera e forse ne fara’ ancora di piu’ . Il Principe di questo Mondo favorisce i suoi servitori.
      Dovesse poi perdere Joe Biden e vincere Trump vedremo Paglia farsi una bella risatona con quella facciona benevola : tanto lui non lo caccia nessuno. (Tranne forse, nel futuro, a calci in culo i fedeli cattolici esasperati)

      • Bastian contrario ha detto:

        Quelli che lei chiama fedeli esasperati sono, per il nostro pastore solo pecore. E quindi devono tacere.

        • Gian Piero ha detto:

          Se le pecore tacciono grideranno le pietre. Le pietre delle rovine materiali e spirituali in cui fra poco ci troveremo…

  • Antonella ha detto:

    Monsignor Paglia non può che confermare quanto già espresso fino ad oggi : una bioetica globale per una famiglia universale.
    Era scontato che approdasse ad una tale dichiarazione, che sicuramente si arricchirà di ulteriori considerazioni, coerentemente all’ideologia professata in raccordo alle lobbies che decidono sul nostro futuro omologando la morale alle richieste più disparate reclamate dal mondo arcobalenato.
    Non c’è un solo motivo per andare a difendere con i denti l’appello magisteriale sulla morale perché così facendo dovrebbe mettere in questione ogni decisione assunta fino ad oggi e poi con la determinazione di agire per una Chiesa in Progresso, che aspetta con impazienza di riconoscersi nel suo nuovo volto.
    Il volto di Cristo? Se lo stanno modellando sulle proprie rughe, un alter ego del qualunquismo di cui si sono schierati a difensori.
    Inutile dire che la morale finisce di essere tale se relativizzata sui singoli casi da discutere, che a loro volta finirebbero assolutizzati in linea di principio, diventando chiave di lettura per una serie infinita di altrettante condizioni da assecondare.
    Un modello di morale schizofrenica, che sovverte anche i migliori sistemi filosofici, perché a rigore di una tale confusione la “domanda” potrebbe anche essere abolita nel nome di un dialogo rincoglionito ma senza frontiere.
    Dott.Tosatti a fronte di un tale atto di prevaricazione e nel rimbambimento imposto da questa gerarchia che ormai si qualifica con punto zero spaccato, passi la parola a quei solitari che hanno ancora il cervello e la passione per reintrodurre alla morale come insegna nostra madre Chiesa.
    Anche un ateo potrebbe rivelarsi più interessante di loro!

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Questa Chiesa “francescana” è appassionante!!! Come si fa a “lasciarla”?

    – Il Paglia “mandato-in-campo” al 75’ per rompere i garretti a Trump.

    – Per SPILLARE soldoni agli ultimi mammalucchi cattolici ti fa un marketing “spirituale”.
    La Conferenza Episcopale Argentina ha commissionato all’agenzia di marketing “Casa Kiev” un video pubblicitario per raccogliere fondi per “sostenere” la chiesa.

    Nel video gli “attori” sciorinano questo linguaggio “immateriale”:

    – “La fede mi facilita il compito: mettermi al posto dell’altro…”

    – “La preghiera sarà che Dio ci dia pace e tranquillità…”.

    – “La fede è seguire un sogno; lavorare per gli altri, aiutare…”

    – “È credere che Dio esiste e che esiste nell’altro; credere nell’altro, e che nell’altro è Gesù” (questa è la definizione di uno dei sacerdoti che appare).

    – “La fede è credere che l’altro sia un dono…”.

    • Antonio Cafazzo ha detto:

      … ah! Ho dimenticato quest’altro “eccitante” evento:

      La transessuale Francia Gabriela López è stata invitata dal vescovo Gabriel Bernardo Barba -insediato come nuovo vescovo della diocesi nel mese di luglio – a leggere nella cattedrale una petizione durante la messa del 25 agosto per la festa patronale della diocesi di San Luis in Argentina. La sua è stata una dichiarazione politico-spirituale a favore del collettivo LGTB.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Povero Santo Padre… L’hanno ingannato ancora una volta…

  • Michel Berthoud ha detto:

    Mi domando com’è possibile che il quotidiano della Conferenza episcopale italiana (Cei) Avvenire, possa ospitare nelle sue pagine opinioni di personaggi ambigui come questo medico ginecologo che si definisce “un non obiettore di coscienza e un credente”. Come si può essere carnefici e nello stesso tempo definirsi Cristiani?
    Nell’articolo pubblicato sabato 29 agosto, il relatore espone il suo giudizio sull’aborto medico, chirurgico e farmacologico senza mai parlare delle vere vittime cioè i bambini indifesi nel grembo della madre, un vero omicidio legalizzato.
    https://bit.ly/3jsK5Yb
    Suggerirei al medico ginecologo credente (a cosa?) di rileggere i dieci comandamenti e specialmente il quinto ” Non uccidere”.
    Consiglierei anche ad Avvenire un radicale ridisegno editoriale più vicino alla verità del Vangelo.

    • giobbe ha detto:

      sarà “dura ” caro Michel, Avvenire segue scrupolosamente le direttive CEI, che seguono scrupolosamente le direttive Bergoglio, che segue scrupolosamente le direttive Kasper , che è scrupolosamente ispirato da Carl Rahner , cioè Heidegger , cioè Hegel, cioè Kant, cioè Cartesio…

    • Ateo Devoto ha detto:

      Cito:
      “La mortalità stimata per l’aborto farmacologico, inoltre, è del’1,1 per 100.000 mentre per quello chirurgico, quando l’interruzione è effettuata in condizioni di sicurezza, è di un caso per 100.000. Sono dati”

      La mortalità (effettiva, non stimata) dei feti invece è del 100%, purtroppo…. e senza bisogno di fare nessun studio e/o ricerca !!!!

  • Lucy ha detto:

    Bisogna inquadrare l’intervista di Paglia nel contesto della chiesa bergogliana. È pur vero che Bergoglio ha parlato contro l’aborto ma lo ha fatto in occasioni particolari , mai inquadrato come il primo dei Principi non negoziabili , bene prioritario da cui tutti gli altri relativi alla ” vita umana ” discendono. Insomma il minimo sindacale.Viceversa chiaro ( una volta tanto ), dirompente e divisiivo per la Chiesa cattolica fu il discorso ai vescovi americani durante la sua visita negli USA nel 2015 quando definì le loro battaglie per la vita e la libertà religiosa ” battaglie mondane ” ovvero ideologiche come ora dice Paglia che , da perfetto discepolo , ha imparato e cerca di ripetere la lezione , guarda caso sempre negli USA , dove c’è ancora visibile una ” resistenza ” cattolica .

  • giesse ha detto:

    Buon giorno,

    Premetto che non ho letto l’articolo. Faccio riferimento, però, ad un altro commento sullo stesso argomento: quello del prof. Stefano Fontana.
    Ritengo che, una volta accettata la rivoluzione antropologica di Rahner, che parla di ‘cristiani anonimi’ (o ‘impliciti’, come scriveva Cornelio Fabro), tutto diventa possibile. Quindi, a che servono norme o leggi morali? Tutti siamo già salvati. Quello che è stato letto ieri nel Vangelo riguardo alla Croce è già svanito nel vento del nuovo verbo, che non traduce più il Logos greco (cioè: ratio et verbum). Forse, questo aiuta anche a capire le innovazioni introdotte nel Messale che diventerà obbligatorio a partire dal giorno di Pasqua del 2021. Si tratta ormai di piccoli, inequivocabili passi verso il rovesciamento totale della concezione stessa di Dio, cioè di una regressione ai primordi dell’esperienza umana. Come allora si vuole far passare il concetto di un Dio creato dall’uomo a sua immagine ed utilità. La Rivelazione viene, così, un po’ alla volta sminuita, scalfita, distorta, fino a farla sembrare un inutile retaggio del passato, un mito del quale sin troppe persone sono ancora nostalgiche.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Tra il serio e il faceto: se provassimo a leggere alcune interviste riandando con la mente ad Esopo-La volpe senza coda (Favola XVII) ?

  • Francesco ha detto:

    L’unica cosa da fare con questi Giuda che usano Cristo (se non fossero Suoi pastori, non conterebbero nulla, non li calcolerebbe nessuno, nessuno presterebbe il minimo ascolto alle loro parole …) per fare (la propria personale) politica, è boicottare in massa l’otto per mille e le donazioni. Mi auguro di cuore che i fedeli non diano loro più nemmeno un centesimo! Io stesso, da quando bergoglio e questi suoi accoliti sono ai vertici della Chiesa, ho chiuso i rubinetti … Andate a lavorare! Siete braccia rubate all’agricoltura!

  • Alessandro2 ha detto:

    Lo scenario attuale di sconfitta della Chiesa militante viene da lontano. Per chi ha voglia, si legga il nuovo post di Magister, una bella ed articolata analisi sul Vaticano II da parte del prof. Pertici dell’Università di Bergamo:

    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2020/08/31/storicizzare-il-concilio-vaticano-ii-ecco-come-il-mondo-di-quegli-anni-influi-sulla-chiesa/

    Lettura molto raccomandata per capire le radici della crisi attuale.

  • Donna ha detto:

    Niente di nuovo sotto il sole! …. sarebbe meglio però parlare di tenebre

  • Creazionista ha detto:

    Quando vedo queste facce pornografiche io ho un solo pensiero: Enrico Fermi.
    P.S. Non rispondo agli idioti

  • Pierluigi ha detto:

    Monsignor Paglia, nominato da papa Francesco quale presidente dell’Accademia per la Vita, che parla così permissivamente delle leggi sull’aborto, costituisce il parametro dell’infimo livello morale di questo pontificato.

  • IMMATURO IRRESPONSABILE ha detto:

    Che disastro! nessuna sorpresa, naturalmente; la sostituzione della scienza (in questo caso la teologia morale) con una vuota retorica (notate l’ uso improprio del termine “ideologia”, ricorrente in Paglia, come nell’ altro campione Moretti) era gia in atto da un bel po’. Tuttavia ogni tappa successiva di tale devastazione ci lascia comunque tramortiti.
    Qualche osservazione:
    1) la gerarchia non riconosce più fedeli (in cui rafforzare la Fede) e profani (a cui annunciare la Buona Novella); essa “dialoga” con un’ indistinta “umanità” (la cui fisionomia è immaginaria e mutevole), senza una propria sapienza, nè propria scienza, nè propria dottrina, ma accettando prodotti di culture secolari, con preferenza per i più dozzinali, superati, retorici.
    2) la gerarchia è “costretta” a non riconoscere più la distinzione tra “ovile” e “selva”, perchè le chiese vuote, e lin generale la secolarizzazione dei costumi significano il fallimento del lavoro dei nostri pastori, ed essi, nonostante le continue affettazioni di modestia, non vogliono (non possono?) riconoscerlo.
    3) è dura ammetterlo, ma nulla, proprio nulla della pochezza dei pastori può giustificare noi “pascolandi”. È una tentazione di cui mi confesso per primo; il dolore per la desolazione usato come giustificazione per non fare il proprio dovere di cristiano.( non ci si puo far scudo delle norme anti-contagio per disertare il precetto domenicale, ma è solo un esempio). Chi segue le omelie di p. Secci sa che cosa intendo.
    4) (questa non piacerà a molti, qui, e forse nemmeno a Lei dott. Tosatti). Ho letto l’ appello sul CVII, e conosco gli scritti in proposito del Gerardini; tuttavia resto dell’ idea che un attacco all’ ultimo concilio, proprio ora ! (vedi le ultime “novità” dalla Germania), non faccia che dare un formidabile alibi ai neo-modernisti. Essi infatti potranno dire di essere contestati perchè fedeli al CVII stesso, mentre si deve affermare che (con tutti i difetti possibili) che nulla dei documenti conciliari può giustificare l’ abolizione insieme a) della filosofia morale cattolica b) del diritto morale cattolico c) della teologia morale cattolica, perche di questo, niente di meno, sta accadendo.

  • Michel Berthoud ha detto:

    Cosa ci si può aspettare da Monsignor Paglia. Già nel febbraio 2017 a Roma presso la sede di Radio Radicale alla presentazione dell’autobiografia postuma “del compianto” Marco Pannella, leader del Partito Radicale, propagatore dell’aborto e nemico dichiarato della Chiesa cattolica, tra dichiarazioni estemporanee e deliranti affermò: «lo spirito di Marco ci aiuti a vivere in quella stessa direzione».
    No comment …

  • GIORGIO VIGNI ha detto:

    Ma i facsimili. alias,avatar di preti o di quel che resta hanno mai sfogliato, passim, il Vangelo ? Per quel che vale, ricordiamo: Mt 5. 37. Naturalmente non è nulla di registrato.

    G.Vigni

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Viene la voglia di dare ragione ai Testimoni di Geova quando definiscono la Chiesa cattolica come la Babilonia la Grande. Dei tempi apocalittici se ne parlava fin dagli inizi del Cristianesimo. Abbiamo oggi tra di noi dei traditori del Cristo, ma, ricordiamo, che il Cristo stesso ebbe il suo traditore che lo consegnò ai nemici. La Chiesa è stata da molto tempo consegnata i nemici del Cristo. Quel fatto previsto che “uno sarà preso e l’altro lasciato” magari arriverà presto. Di certo l’inferno è spalancato da molto tempo. Alle informazioni di cui necessitiamo esiste questo foglio, insieme ad altri fogli qualificati. Il Covid mi è stato d’aiuto, nel senso che rimanendo in casa ascoltavo la Messa al mattino su TV2000, poi altre notizie e con il rosario da Lourdes terminavo l’ascolto televisivo. Ho notato che molti si perdono dietro ad attacchi ai vari sepolcri imbiancati della gerarchia. Io penso che occorra affidare allo Spirito Santo il compito di risolvere la questione con i metodi che gli sono propri. L’attacco alla sola serve a poco. Noi laici agiamo in un piano più basso, più materiale, più tra la gente. Ad esempio, occorre sollecitare la politica di centrodestra ad intervenire in difesa dei temi a noi cari. Oltre a smascherare quei “cattocomunisti” che si sono infiltrati nei consigli parrocchiali e che cercano di strumentalizzare i parroci, oppure di massacrarli, se resistono ai loro ordini.

    • Luisa S. ha detto:

      Gentile signor Rapanelli, i cattocomunisti non si sono infiltrati per strumentalizzare i parroci, sono stati accolti con piacere, così come i divorziati risposati, i conviventi, i sostenitori dell’aborto, del gender; questa è la mia esperienza. Come è possibile? semplice il disordine di cui sono portatori non è più ritenuto tale. Questi sono argomenti che non sono mai a tema nei “consigli pastorali”.
      Altra esperienza: oggi alla messa mattutina eravamo presenti in due, la più giovane io (70 anni) , il sacerdote si è igenizzato le mani prima di comunicarci ed è un bravo sacerdote, che ha continuato a celebrare durante il lockdown, ma ormai certi gesti fanno parte del rito liturgico si vede.

  • Sherden ha detto:

    @ Mons. ICS:
    vogliamo scommettere che il numero di vescovi che si indigneranno pubblicamente per questa putrescente intervista di paglia non arriverà alle dita di una mano?

    • Giobbe ha detto:

      caro amico, lei è un ottimista . Una mano con due dita in meno ?

      • Luca Antonio ha detto:

        Temo che anche Lei sia ottimista Giobbe …nonostante il nome.
        Esperienze passate dicono che e’ il tempo dei monchi.

      • Sherden ha detto:

        Caro Giobbe, ho paura che Luca Antonio l’abbia detta giusta…