UNA CALMA APPARENTE. IL M° PORFIRI RACCONTA HONG KONG NEL 2019

23 Agosto 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, è con grande piacere che presentiamo il libro di Aurelio Porfiri “Una calma apparente. Vaticano, Cina e l’insorgenza di Hong Kong” (Solfanelli 2020). Come sapete il M° Porfiri si divide fra Roma e l’ex colonia britannica, per cui può vantare una conoscenza diretta di prima mano di luoghi, persone e fatti. In questo libro ci racconta un 2019 che già si pensava come difficile per la Cina e Hong Kong, e che purtroppo si è poi rivelato dagli sviluppi ancora più tempestosi, anche se nel 2019 non si poteva naturalmente immaginare che cosa si sarebbe scatenato nel 2020.

Nel giugno 2019 in Hong Kong è scoppiata una rivolta che già covava da tanto tempo, per via di una legge sull’estradizione che avrebbe consentito di trasferire persone giudicate colpevoli in Hong Kong anche in Cina continentale, diffondendo una paura diffusa nella società dell’ex colonia britannica. L’autore ha potuto respirare il clima della ribellione che montava trovandosi a Hong Kong nei giorni della protesta. In Cina, si cerca sempre di far sembrare tutto sotto controllo, tutto calmo, ma è quasi sempre una calma apparente e questo non è mai stato così evidente proprio in Hong Kong, dove la calma proprio è sparita, fino ai fatti recenti che saranno oggetto di un libro successivo.

Durante i suoi viaggi nell’ex colonia britannica ha potuto testimoniare il sorgere della protesta popolare e cerca di dare un’idea con questo testo del clima che si è respirato e che si respirava a Hong Kong, dove per legami familiari e professionali si recava spesso; questo è un testo che contiene anche molte interviste con esperti e persone informate sui fatti.

Un testo che, come i precedenti, dimostra un grande amore alla Cina, e certamente non scritto  per denigrarla. Ma l’amore anche richiede sincerità. Questo non è molto capito da alcuni ma è bene ribadirlo: si vorrebbe che la Cina potesse riflettere su certi limiti che ne impediscono la vera grandezza da loro tanto cercata e anche, in un certo senso, anche meritata.

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6 commenti

  • Paoletta ha detto:

    “Di quanto è accaduto a Hong Kong sia nel 2019 che nell’anno in corso si direbbe non importi nulla in Vaticano.”
    Per forza: l’attuale posizione del Vaticano e’ pro Cina (in verita’ pro Xi Jin Ping), per cui contro Honk Kong. Inoltre il Vaticano e’ mondialista, pro migranti, pro Greta e contro qualcunque tipo di dissidenza. Somiglia molto ai padroni della 7 e del Corrierino. Per questo la 7 e Corrierino continuano a fare pubblicita’ al pampero, che comunque malgrado le operazioni di marketing non e’ una figura popolare.

  • Anonimo verace ha detto:

    Quello che sconcerta nel fatti di Hong Kong, è il fatto che la Cina non abbia tenuto fede ai patti sottoscritti con la Gran Bretagna al momento del passaggio delle consegne tra le due potenze.
    Hong Kong avrebbe dovuto restare indipendente ancora per molti anni. Tutto quello che è accaduto sa di arbitrio unilaterale.

  • Francesco ha detto:

    Il diplomino di Bergoglio conseguito alla scuola professionale gli ha infuso tanta scienza, dubito ricordi la formula dell’acqua figuriamoci se si intende di teologia.

    • Dino Brighenti ha detto:

      ris.a francesco: è per questo che i massoni lo hanno infilato nelle reni ai disgraziati cattolici con i bei risultati ottenuti vedremo come andrà a finire

  • Iginio ha detto:

    A proposito:
    1. Erdogan ritrasforma un’altra chiesa-museo in mosche a Istanbul-Costantinopoli. Sarà contento Cardini e anche qualche altro-
    2. Il papetto ha sentenziato che Dio ci chiederà conto dei migranti morti mentre cercavano una vita migliore. A lui ne chiederà conto sicuramente.
    Lascio da parte il fatto che spesso non sono affatto poveracci in cerca di vita migliore.
    Nota per i motori di ricerca vaticani: Bergoglio – Francesco – papa – migranti.

    • Bastian contrario ha detto:

      Di quanto è accaduto a Hong Kong sia nel 2019 che nell’anno in corso si direbbe non importi nulla in Vaticano.
      Ma continua la propaganda pro Vaticano da parte della 7. Tutto il pomeriggio di ieri è stato dedicato ad un documentario della serie Atlantide sulla vita di Bergoglio in Argentina.
      Si è insistito sul fatto che Bergoglio sia un seguace di Peron, sia cioè un populista . E che quindi accetti le credenze popolari per essere vicino al popolo. Ma se penso al dialogo tra Cristo e la samaritana al pozzo di Giacobbe, mi sembra di ricordare che non le abbia detto che la sua vita fosse gradita a Dio, stando così le cose.
      Ed e’ altrettanto evidente che il populismo argentino non sia adeguato al populismo italiano. Bergoglio conosce la nostra lingua, ma non il nostro modo di pensare.
      Quello che poi mi ha sinceramente stupito è stata la potenza numerica dei gesuiti argentini.
      Veramente tanti.