LA BALLA DELL’EVASIONE PER ELIMINARE IL CONTANTE. PERCHÉ.

28 Giugno 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi amici e nemici di Stilum Curiae, mentre i vicari dei Poteri Europei e Finanziari che si fanno chiamare Governo stanno rilanciando l’antico sforzo per eliminare il contante, il dott. Paolo Tanga, già Direttore Principale della Banca d’Italia ci spiega che il motivo dichiarato – la lotta all’evasione – è un puro pretesto, risibile nella sua sostanza. E ci spiega anche altri cose, altrettanto interessanti e utili da sapere…Buona lettura.

§§§

Da decenni cercano di abolire il contante, ma tale intenzione si scontra con la vita quotidiana e le argomentazioni impongono seri interrogativi.

Perché?

Erano i tempi dei sequestri di persona con domanda di riscatto. I magistrati facevano trasparire che i riscatti venivano pagati richiedendo alle banche la fotocopia di tutte le banconote che venivano versate dalla clientela.

Immancabilmente seguiva la volontà di porre limiti al pagamento di contanti. Poi, quando fu rappresentata la possibilità di adottare una soluzione meno costosa e sicuramente efficiente non fu accettata, ma stranamente cessarono i sequestri.

L’attuale governo, cui fa eco un quotidiano che da giovane avevo supportato sia abbonandomi, sia acquistandolo, ma che poi ho abbandonato, avendo tradito i valori ai quali sono rimasto legato, ripropone la lotta al contante.

Quest’eco di supporto al governo conferma il passaggio del quotidiano al nemico.

Ma anche i soliti giornali che supportano l’attuale formazione governativa spingono per tale abolizione.

Perché tanto accanimento contro il contante? La motivazione? E’ tacciato come causa dell’elevatezza dell’evasione fiscale, della corruzione, del lavoro nero, del caporalato.

E’ proprio vero?

Chiaramente no, perché i veri evasori, i veri corruttori, i gestori del lavoro nero e del caporalato non si reggono e non possono reggersi sul contante; i margini di operatività sarebbero alquanto ristretti e non potrebbero prosperare.

E’ vero esattamente l’opposto: l’esame dei dati elettronici consentirebbe oggi di scovare proprio nei pagamenti elettronici coloro che li utilizzano in maniera anomala.

Se, però, aumentiamo il numero delle transazioni elettroniche l’individuazione diventerà sempre più difficile, quindi la scelta di ridurre/abolire il contante va esattamente nella direzione opposta, ossia di facilitare le attività illecite.

E poi più aumenta l’attività finanziaria elettronica, più aumentano le truffe a carico delle persone meno preparate in questo campo. Infatti, proprio nel periodo degli “arresti domiciliari” dovuti al covid19 sono aumentate le azioni per carpire i dati per movimentare i conti e ne sono stati svuotati molti.

Con le carte di credito avviene la stessa cosa perché i furti informatici sono maggiori rispetto alla sottrazione del contante, sia a motivo dei maggiori importi prelevabili, sia della possibilità di agire con tutta calma e senza essere scoperti.

Certo è che da quando in Banca d’Italia prevalgono le scelte che si ricollegano a quelle enunciate dalle logge massoniche, le stesse sono riuscite ad elaborare un progetto di moneta legale elettronica che è stata già collaudata ed è già stata sottoposta al vaglio degli organismi europei.

Se la moneta legale dovesse diventare elettronica il pagamento avverrebbe perciò esclusivamente in maniera tracciabile. Quindi si comprende bene che la BCE abbia potuto richiamare il nostro governo ricordando che non si può assolutamente togliere dalla circolazione la moneta legale.

Perciò, quando sarà disponibile la moneta legale elettronica, un traguardo non ipotizzato o nascosto sarà stato raggiunto.

Peraltro, occorre considerare che solo le transazioni di importo infimo vengono effettuate in contanti. Lo dimostrano gli studi della Banca Centrale Europea e i dati relativi alle banconote di grosso taglio (100, 200 e 500 euro) emesse dal Sistema delle Banche Centrali nel 2002 con il cosiddetto change-over: detti tagli di banconote, in base alle pubblicazioni della Banca d’Italia relativi al nostro Paese, sono rimasti inutilizzati nelle abitazioni degli Italiani dal 2002 e riversati alla Banca d’Italia solo a partire dal 2011. Proprio per questo la BCE ha deciso di non riproporre una nuova serie di banconote del taglio da 500 euro. In Italia, peraltro, non vengono utilizzati nemmeno i tagli da 200 e 100. Già questo dimostra che il contante è piccola cosa, serve per le mance, qualche atto caritativo, acquisti per importi contenuti.

In questa sede vorrei ricordare un lavoro da me eseguito all’indomani della proposta dell’attuale governo di impedire l’adozione dell’aumento iva preteso dai Paesi europei nei nostri confronti. Con esso rilevavo che anche allora il governo voleva impedire i pagamenti in contante incentivando i pagamenti elettronici con penalizzazioni (impossibilità di dedurre i pagamenti in contanti dalle detrazioni di imposta) e/o con incentivi (partecipazione automatica alla lotteria elettronica, la cui conseguenza sarebbe stata quella di pagare in futuro con maggiori oneri sanitari la conseguente pandemia dovuta alla febbre del gioco); rilevavo, altresì, che era vero che si sarebbe potuto risparmiare l’aumento globale dell’iva (23 miliardi, però solo con una improbabile parità di consumi), ma anche che – sulla base dei dati del 2018 – sarebbero aumentate le commissioni a favore dei soggetti che gestiscono i pagamenti elettronici di 13,8 miliardi di euro e conseguentemente le entrate fiscali connesse all’aumento delle commissioni, oltre all’aumento dell’iva calcolato al 22 per cento su dette commissioni (3,04 miliardi di euro).

Siccome però gli incrementi dei costi sulle transazioni non avrebbero potuto essere sopportati dai negozianti, questi avrebbero dovuto trasferirli sui prezzi di vendita innestando in Italia quell’inflazione tanto gradita alla BCE e, con l’inflazione un ulteriore introito di iva e, a catena, un aumento delle commissioni legate ai pagamenti, un aumento dei prezzi, un aumento degli introiti fiscali e così via.

Il fatto nuovo è che le banche già hanno comunicato ai titolari di partita iva che devono usare i POS un aumento delle percentuali delle commissioni applicate, pertanto senza alcun aumento di imposte; gli introiti fiscali supereranno abbondantemente quei 23 miliardi che il governo giallo-rosso diceva di farci risparmiare.

Evviva la mancata trasparenza! La dimostrazione dei maggiori introiti fiscali la possiamo leggere anche nella previsione, annunciata dal Presidente del Consiglio, di voler riconoscere un credito di imposta addirittura pari al 30 per cento delle commissioni addebitate ai negozianti, che chiaramente verrebbero estese a quelle che già i negozianti stessi hanno finora pagato.

E’ il desiderio di aumentare le imposte senza farsene accorgere il motivo per il quale si vuole abolire il contante? Possibile, ma non credo sia questo (e comunque non l’unico motivo); la lotta al contante è di vecchia data e sicuramente è attribuibile ad altre motivazioni.

Personalmente sono contrario all’eliminazione del contante cartaceo per tutta una serie di ragioni che hanno come base comune la salvaguardia delle persone più deboli e poi perché il contante costituisce una fonte di progresso e fa del suo possessore un soggetto autonomo che viene garantito nell’assoluta riservatezza dei suoi comportamenti.

Per questa salvaguardia ho costituito un’apposita associazione:

se il denaro assume la sola connotazione elettronica potrà mai consentire a una persona affetta da sindrome di Down di moltiplicare le occasioni di sviluppo mentale attraverso semplici operazioni di acquisto? Se gli affido una banconota da 10 euro il rischio che mi assumo è limitato a quell’importo e l’avrò educato all’uso del denaro facendogli raggiungere un grado di soddisfazione e di felicità che lo invoglierà a ripetere quell’esperienza; informaticamente questo non sarebbe possibile e il rischio non sarebbe controllabile.

E poi perché dovrei sbandierare in pubblico quello che faccio?

Inoltre, su questo blog ho dimostrato che per il funzionamento di uno Stato efficiente le imposte non servono, tant’è vero che ho indicato la strada da percorrere per abolirle; attraverso una semplice operazione ci si incammina verso un maggior grado di libertà individuale e si dà ossigeno all’economia per far recuperare completamente il fermo causato dal covid 19.

Dopo questa proposta, ancora vogliamo continuare a credere nella favola che le imposte servono ad assicurare la prestazione di servizi pubblici? Siamo ancora convinti che se tutti pagassero le imposte ne pagheremmo di meno?

Le imposte servono a trasformare i cittadini in sudditi e quindi obbligarli a procurarsi la moneta legale per onorare il pagamento dei tributi, ma solo se questa moneta viene emessa a debito, perché se una moneta viene emessa a credito non fa male a nessuno. Quella emessa a debito schiavizza perché al livello micro indebita il prenditore e al livello macro l’insieme dei debitori non avrà mai a disposizione la quantità di moneta necessaria a ripagare la somma ricevuta maggiorata degli interessi.

Ciò avviene per il semplice fatto che gli interessi che maturano sui prestiti non sono stati emessi e non saranno mai emessi se non chiedendoli con un nuovo prestito: la spirale del debito con una moneta come l’euro è senza fine ed è esponenzialmente crescente; più passa il tempo e più il debito cresce.

Tuttavia, per le banche di proprietà dei Paesi del nord Europa i tassi di interesse praticati dal Sistema delle Banche Centrali europee sono diventati da lungo tempo di segno negativo, cioè dette banche devono restituire meno di quanto ricevono: più si indebitano e più si arricchiscono.

Quando ero ragazzo sulla lavagna di scuola si era solito scrivere i nomi degli alunni dividendoli tra buoni e cattivi.

Cominciamo a farlo adesso a casa, segnando tutti coloro che vogliono abolire il contante nella lista dei cattivi.

E ricordiamocelo quando andiamo a votare.

§§§




 

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10 commenti

  • Virro ha detto:

    Caro Direttore continui ad istruirci

  • Alessandro ds ha detto:

    Vorrei segnalare che un istituto finanziario tedesco di nome “Wirecard” ha dichiarato bancarotta per un buco di circa 2-3 miliardi di euro.
    Questa mattina milioni di persone si sono svegliati con le carte di credito e prepagare bloccate e congelate.
    Ergo , milioni di persone non possono usare i loro soldi guadagnati e sudati legittimamente. E chissà se li riavranno mai indietro. ( io sono uno fra i milioni di persone che sono rimaste senza i loro legittimi soldi, ho una carta della Sisal, per fortuna avevo poco )
    Caro e vecchio materasso!!!
    https://bari.ilquotidianoitaliano.com/cronaca/2020/06/news/pagamenti-respinti-e-soldi-bloccati-buco-milionario-in-germania-congela-le-carte-sisalpay-278265.html/

    • Michele ha detto:

      Caro Alessandro DS, sei troppo benevolo! pare che la cifra sia vicina a 4 mld di euro, più altri mld dovuti a vari intrecci finanziari non ancora stimabili:
      https://scenarieconomici.it/wirecard-chiede-la-procedura-fallimentare-i-titoli-da-100-a-3-euro-in-una-settimana-a-rischio-almeno-4-miliardi-di-crediti/

      Aggiungiamo i buchi neri da migliaia di mld di Deutsche Bank, Commerzbank, delle banche regionali dei Landers legate agli integerrimi politici regionali, le centinaia di mld di debiti dei Lander non conteggiati nel debito pubblico tedesco (noi conteggiamo i debiti delle regioni nel debito pubblico, ma non crediamo di essere predestinati a dominare il mondo e non separiamo la fede dalle opere: non abbiamo il rigore etico dei protestanti!), i titoli di stato tedeschi trentennali per 3 mld venduti solo per 800 ml ma comprati direttamente sul mercato primario dalla banca centrale tedesca per mantenere l’interesse negativo (cosa vietatissima avvenuta nel settembre 2018, se non sbaglio) col pretesto di inserirli in un fondo di acquisti futuri (i mafiosi inaffidabili che non rispettano le regole saremmo noi…), le esportazioni al 9% del PIL che creano squilibri gravissimi all’area euro e penalizzano ulteriormente le aree più deboli (la regola era inizialmente al 3% -come per il debito pubblico-, cambiata al 6% per convenienza tedesca e non rispettata neanche quella: noi non possiamo neanche avvicinarci al debito pubblico del 3% per rispetto delle regole, se governano i “fascio-leghisti”).

      L’Olanda che si vanta di essere frugale ma ha un debito privato superiore al 200% del proprio PIL, mld da traffici sporchi riciclati da una banca danese, l’Austria, fallita varie volte negli ultimi 200 anni che fa lezioni a noi che non siamo falliti mai, Lehman Brothers valutata come affidabilissima sino al giorno prima del fallimento dalle agenzie di rating controllate dalle banche d’affari che lucrano interessi fuori mercato sui nostri titoli di stato…

      Abbiamo il 3° risparmio privato al mondo (~4.400 mld) potremmo vendere bot e cct agli italiani senza pagare interessi da strozzinaggio alle banche d’affari estere come facevamo sino a 40 anni fa e mantenere la titolarità del debito in Italia come fa il Giappone con i suoi cittadini.
      Se una famiglia ha 100.000 € di risparmi e deve affrontare una spesa imprevista di 20.000 €, cosa fa? Va dagli strozzini per perdere anche gli altri 80.000 €?

      Perdipiù la BCE è disposta a comprare i btp ad interesse da strozzinaggio, calmierare lo spread e restituire l’interesse alla Banca d’Italia e al Tesoro italiano (cosa che ha provocato il diktat della Corte Costituzionale di Karlsruhe alla Banca centrale tedesca e alla BCE: viva l’indipendenza!).

      Il governo potrebbe usufruire di tali strumenti ma fa di tutto per far crollare l’economia e metterci il cappio al collo del Mes e drenare il nostro risparmio e la proprietà dei gioielli rimasti (Eni, Leonardo…) agli stati protestanti pieni di debiti astronomici.
      Sul nostro debito pubblico propongo questo articolo:

      https://goofynomics.blogspot.com/2020/06/una-rapida-considerazione-sul-debito.html?m=1

      Che il Signore faccia cadere nostri nemici nelle loro stesse trappole. Preghiera, penitenza e ciascuno nel proprio ruolo faccia il possibile, almeno nell’informarsi.

    • Corrado Bassanese ha detto:

      Io penso che già le carte di credito siano sospette, ma quelle prepagate …

  • Alessandro2 ha detto:

    Considerazioni utili, semplici, lucide e consequenziali. Chissà perché non condivise da tutti. Mundus vult decipi…

  • Catholicus ha detto:

    Caro Paolo, ti sono vicino nella tua battaglia per conservare la libertà di usare il contante senza essere spiato e manipolato dai signori del potere occulto, élite aspirante al controllo e dominio dell’intero pianeta. Una battaglia impari, la tua, ma non per questo meno meritoria e benemerita. Sono comunque convinto che il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria SS.ma risolverà ance questo problema, dettaglio marginale della sconfitta definitiva dei nemici della Chiesa Cattolica (interni ed esterni), dell’Italia e dell’umanità intera.
    Un cordiale saluto ricordando la tua gradita visita di parecchi anni or sono in terra veneta.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Scusate l’impertinenza, ma nel Consiglio dei Ministri attuale c’è qualcuno che se ne intende di Economia e Finanza con la E la F maiuscola? Dubito.

  • Marco Matteucci ha detto:

    La Santa Vergine ci avverte:
    “STATE ATTENTI, IL VIRUS NON È SCOMPARSO, USATE L’OLIO DEL BUON SAMARITANO PER PREVENIRE IL CONTAGIO”

    Se vuoi leggere tutto:
    https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/06/28/il-virus-non-e-scomparso-usate-lolio-del-buon-samaritano-per-prevenire-il-contagio/

    • Mery ha detto:

      luz de Maria è una bufala!! Basta con queste scemenze, possibile che siete ridotti cosi male? Credete a qualsiasi buffonata e date soddisfazione ai demoni

    • Michel Berthoud ha detto:

      Mi scusi, non vorrei essere impertinente ma mi sembra che lei sia fuori tema.