CONSIGLI AD USO DEI FEDELI CONTRO PREVARICAZIONI IN CHIESA.

15 Maggio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi  Stilumcuriali un amico affezionato della nostra comunità ci ha inviato, alla vigilia della riapertura delle celebrazioni con i fedeli, un vademecum di resistenza e difesa legale nei confronti delle possibili interferenze e prevaricazioni da parte di eventuali zelanti esponenti delle autorità civili. Leggete con attenzione, e seguite i consigli dell’amico, a cui va tutta la nostra riconoscenza per questi suggerimenti preziosi, in un momento in cui l’illibertà e l’autoritarismo sembrano allungare la loro ombra sulle nostre vite. Buona lettura. 

§§§

AD USO DEI FEDELI E DEI CHIERICI CATTOLICI

 Premesso che nell’Ordinamento Repubblicano ex art. 7 della Costituzione e ex art. 1 dell’Accordo di Villa Madama del 1984 che Stato e Chiesa “sono sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani”;

Premesso, dunque, che il Protocollo firmato il 7 maggio a Palazzo Chigi non ha prodotto né può produrre alcuna efficacia né nell’ordinamento della Repubblica né in quello Canonico essendo nullo ex tunc;

Premesso, inoltre, che “Regolare la sacra liturgia compete unicamente all’autorità della Chiesa, la quale risiede nella Sede apostolica e, a norma del diritto, nel vescovo. […] Di conseguenza assolutamente nessun altro, anche se sacerdote, osi, di sua iniziativa, aggiungere, togliere o mutare alcunché in materia liturgica” (Sacrosantum Concilium can. 22; cfr. anche CJC can. 838).

Considerato, in particolare, che la celebrazione del Santo Sacrificio della messa, istituito dal nostro nostro Salvatore nell’ultima cena  per “perpetuare nei secoli fino al suo ritorno il sacrificio della croce, e per affidare così alla sua diletta sposa, la Chiesa, il memoriale della sua morte e della sua resurrezione” (Sacrosatum Concilium 47);

E che pertanto, la sua celebrazione è normata dalla leggi generali della Chiesa e, in particolare, per il Novus Ordo dall’Institutio Generalis Missali Romani (Editio Tipica Tertia), dal Diritto Canonico (Libro IV, Parte I, Titolo III) e dalla   Istruzione Redemptoris Sacramentum; e per il Vetus Ordo dalle norme del Missale Romanum (Editio Tipica 1962) e dalle norme del Motu Proprio Summorum Pontificum;

Notando, infine, che “poiché deve difendere l’unità della Chiesa universale, il Vescovo è tenuto a promuovere la disciplina comune a tutta la Chiesa e perciò a urgere l’osservanza di tutte le leggi ecclesiastiche” (CJC can. 392 § 1) e a lui spetta di vigilare “che non si insinuino abusi nella disciplina ecclesiastica, soprattutto nel ministero della parola, nella celebrazione dei sacramenti e dei sacramentali, nel culto di Dio e dei Santi” (Ibidem § 2).

Si ricorda, poi, che l’articolo 5 comma 2 dell’Accodo di Villa Madama 1984 prescrive che: “Salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica

Per casi di urgente necessità s’intende in via generale per evitare la commissione di un imminente, grave e non altrimenti evitabile crimine;

S’intendono, poi, quei casi contemplati dall’art. 354 del Codice di Procedura Penale che sommariamente sono: 1. è stato commesso un reato e gli agenti di polizia giudiziaria entrano per conservare tracce e cose relative a reato in attesa dell’intervento del pubblico ministero; per compiere i necessari accertamenti e rilievi sullo stato dei luoghi e delle cose; se del caso, per sequestrare il corpo del reato e le cose a questo pertinenti. Se ricorrono i presupposti previsti dal comma, gli ufficiali di polizia giudiziaria compiono i necessari accertamenti e rilievi sulle persone diversi dalla ispezione personale.

Dall’art. 39 del Codice Unico di Pubblica Sicurezza: presenza di armi, munizioni e materie esplodenti.

Solo in questi casi la forza pubblica nazionale (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza) può entrare senza la previa comunicazione all’autorità ecclesiastica.

L’art 54 del Testo Unico sugli Enti Locali comma 4 prevede che “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione”.

In questo specifico caso qualsiasi accesso della forza pubblica deve essere dato preventivo avviso all’Ordinario del luogo.

L’art. 405 del Codice penale sanziona: “Chiunque impedisce o turba l’esercizio di funzioni, cerimonie o pratiche religiose del culto di una confessione religiosa, le quali si compiano con l’assistenza di un ministro del culto medesimo o in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è punito con la reclusione fino a due anni. Se concorrono fatti di violenza alle persone o di minaccia, si applica la reclusione da uno a tre anni”

L’art. 409 prescrive: “Chiunque, fuori dei casi preveduti dall’articolo 405,impedisce o turba un funerale o un servizio funebre è punito con la reclusionefino a un anno”.

L’art. 404 del Codice Penale prevede: “Chiunque, in un luogo destinato al culto, o in un luogo pubblico o aperto al pubblico, offendendo una confessione religiosa, vilipende con espressioni ingiuriose cose che formino oggetto di culto, o siano consacrate al culto, o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto, ovvero commette il fatto in occasione di funzioni religiose, compiute in luogo privato da un ministro del culto, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.

Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibili o imbratta cose che formino oggetto di culto o siano consacrate al culto o siano destinate necessariamente all’esercizio del culto è punito con la reclusione fino a due anni.

Dispositivo dell’art. 403 Codice penale “Chiunque pubblicamente offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di chi la professa, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. Si applica la multa da euro 2.000 a euro 6.000 a chi offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di un ministro del culto

Dispositivo dell’art. 414 Codice penale: “Chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito, per il solo fatto dell’istigazione: 1. con la reclusione da uno a cinque anni, se trattasi di istigazione a commettere delitti; 2. con la reclusione fino a un anno, ovvero con la multa fino a euro 206, se trattasi di istigazione a commettere contravvenzioni. 3. Se si tratta di istigazione a commettere uno o più delitti e una o più contravvenzioni, si applica la pena stabilita nel numero 1. 4.Alla pena stabilita nel numero 1 soggiace anche chi pubblicamente fa l’apologia di uno o più delitti.

Nei casi sopra previsti si applicano le aggravanti di cui all’art.112 del Codice Penale.

Suggerimenti Pratici

Al fine di garantire l’ordinato accesso ai luoghi di culto e per la dignità delle stesse sacre celebrazioni, in un contesto che anche a causa dell’incredibile comportamento della CEI, sarà prevedibilmente avverso e ostile:

  1. Si organizzi un piccolo gruppo di fedeli laici previamente preparati che regolino l’accesso con dignità e sicurezza.
  2. Di questo gruppo faccia parte se possibile un giudice, o un avvocato o un pubblico ufficiale o un giurista o, al limite, una persona adeguatamente preparata in diritto, cui venga rilasciata dal parroco o dal responsabile giuridico del luogo di culto un’opportuna delega.
  3. Nel caso di arrivo di membri della forza pubblica, chieda con calma, cortesia, rispetto ma anche con la necessaria risolutezza le ragioni dell’eventuale intervento e il chieda le generalità del mandante dello stesso.
  4. Ricordi, del caso, ai membri della forza pubblica quanto prescritto dalla Costituzione, dal diritto concordato e dal codice penale e da quello di procedura penale.
  5. Nel caso un deprecabile accesso al luogo di culto durante la celebrazione di un sacro rito:
  6. il celebrante e i sacri ministri non prestino alcuna attenzione agli intervenuti e proseguano nella celebrazione senza cedere ad alcuna intimidazione;
  7. sia solo il fedele incaricato ad interloquire con gli intervenuti;
  8. si abbia buona cura di documentare in ogni modo materiale e tecnico il comportamento degli intervenuti e ogni altro particolare atto all’identificazione degli intervenuti;
  9. con calma e buon ordine – anche se formalmente intimati – nessuno dei presenti si allontani dal luogo della celebrazione fino al suo termine.
  10. Al termine della celebrazione sia subito redatto un verbale circa i fatti e le circostanze in duplice copia originale;
  11. le due copie di detto verbale sia poi firmato dai ministri del culto, dal parroco o responsabile giuridico del luogo di culto e dal maggior numero di testimoni, di cui è possibile subito e/o in breve tempo l’identificazione tramite documento ufficiale di riconoscimento;
  12. una copia originale si conservi e l’altra si alleghi nel momento in cui ci si reca al più prossimo Commissariato di Polizia di Stato e a un Comando dell’Arma dei Carabinieri o della Guardia di Finanza per sporgere esposto/querela entro 90 giorni dai fatti accaduti.

In questo grave momento della vita della Santa Madre Chiesa, ogni battezzato è chiamato a difenderne il bene più prezioso: la Santissima Eucarestia. Come il piccolo e grande martire Tarcisio, che questo sommo bene difese con la sua giovane vita, meritando di sentire a lui rivolte le Parole di Gesù: “Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; ed io preparo per voi un regno”.

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48 commenti

  • Elisabetta ha detto:

    Ottimi suggerimenti! Grazie. In questi tempi così difficili dobbiamo insieme difendere la S.Messa, consapevoli che lo Spirito di Sapienza assisterà i Suoi figli.

  • Adriana ha detto:

    Biancalani (don?) ha fatto della sua parrocchia una moschea .” Dio non guarda le religioni “-dice- ( sulla eco di Bergoglio). Però i giovanotti -non- emaciati non manifestano alcun desiderio di distanziarsi o di mascherarsi ,, anzi si assembrano con estremo piacere , eppure nessun carabiniere è entrato a interrompere le preghiere o a fare multe…
    Qualcuno mi spiega il miracolo ?

  • zoe ha detto:

    Visto che Iginio arde dal desiderio di conoscere lo Stoltenberg pensiero, eccomi qui pronta a riferire.
    Stoltenberg si complimenta con l’Italia per aver combattuto l’epidemia e nel contempo non aver rinunciato alle missioni NATO nei Balcani occidentali, in Afghanistan e in IRAQ.
    Interrogato dall’intervistatore se fosse preoccupato per la propaganda di Cina e Russia legata agli aiuti all’Italia contro il coronavirus afferma che attori governativi e non governativi cinesi e russi hanno diffuso una massa di disinformazione e propaganda per distorcere la verità. Aggiunge che questo è un atteggiamento sbagliato.
    L’intervistatore incalza : Pensa che sia in corso un tentativo di Mosca e Pechino di influenzare il dibattito nei partners di Nato e Unione Europea per indebolirne la democrazia e destabilizzare l’ordine mondiale ? La risposta di Stoltenberg è affermativa ed aggiunge che finché avremo media liberi, la disinformazione non vincerà Inoltre la nato continuerà a collaborare con l’Unione Europea nella lotta alla disinformazione.

    • zoe ha detto:

      Continuazione. Nel prosieguo dell’intervista, Stoltenberg afferma che oltre alla propaganda direttamente riconducibile ai governi di Xi Jinping e Vladimir Putin esiste tutto un filone di false notizie da fonti nascoste. Cita , ad esempio una fake news riguardante la Nato stessa ed i movimenti di truppe in Lituania a sostegno della quale sarebbe stata portata una lettera (falsa) con la sua firma. Questa notizia, chiaramente non è stata l’opera di un dilettante, bensì parte di una campagna organizzata molto complessa.

      • zoe ha detto:

        L’intervistatore poi chiede a Stoltenberg se la missione “dalla Russia con amore” sia stata trasformata da Mosca in una missione di propaganda e chiede a Stoltenberg se il governo Conte abbia sbagliato ad accettare l’aiuto. Qui Stoltenberg si dimostra diplomatico, dicendo che spetta a ciascun governo decidere se accettare o meno gli aiuti, anche se è importante che gli aiuti non siano usati per disinformare.
        Per concludere Stoltenberg ci mette in guardia dalla presenza della Cina nel G5 europeo, essendo importante che infrastrutture come quelle delle telecomunicazioni , essenziali per tutta la società , non siano in mano a capitale straniero, cosa che potrebbe compromettere la riservatezza delle nostre comunicazioni.

    • Iginio ha detto:

      Veramente lo Stoltenberg l’ha tirato in ballo lei, io non c’entro proprio :-)) e ho ben altro a cui pensare.Mah. Auguri. Però fa bene a seguire la politica estera, a differenza della maggior parte dei nostri eroici connazionali e politici, convinti che la politica estera non sia interessante e che è più importante il finanziamento alla sagra del pesce o del tartufo assegnato dall’assessore.
      La cosa poi diventa tragica con gli “intellettuali di sinistra” comunisti e affini i quali hanno da decenni messo in giro la diceria che se un governo parla di politica estera lo fa per turlupinare la gente distraendola dai problemi interni. Come se un governo potesse fare politica interna prescindendo da quello che succede all’estero e da come si colloca sullo scenario internazionale…

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    E dire che c’è gente che si indigna per i polli allevati in batteria…… Ma per i cattolici ingabbiati non dice nulla.
    Mah, posso dire mah ?

  • Iginio ha detto:

    La cosa triste è che spesso i carabinieri fanno scorta in alta uniforme alle processioni. E ora invece sono finiti a fare irruzione in chiesa durante la messa. Qualcuno potrebbe far notare la contraddizione al Comando Generale. Forza, leoni da tastiera!

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      I Carabinieri con la C maiuscola sono per tradizione “usi ad obbedir tacendo e tacendo morir”. Se alcuni hanno fatto cose indegne nei confronti dei luoghi sacri per eccellenza, è probabile che l’abbiano fatto in osservanza del loro celebre motto. Mi sono spiegato?

      • Agostino ha detto:

        È proprio qui che sta il punto: che gli ordini sbagliati non si eseguono (se non ricordo male secondo il Codice Penale Militare) e che gli ordini che sono manifestamente reato (secondo
        la legge 121/81) non devono essere eseguiti e se il superiore insiste deve reiterare l’ordine per iscritto salvo che per ragioni di urgenza nel qual caso dovrà dichiararlo successivamente sempre per iscritto. Se non fosse una questione seria che incide sui diritti costituzionali del cittadino ci sarebbe da ridere. E il bello è che nessuno vuol vedere le macroscopiche violazioni e chi dovrebbe intervenire di fronte a questo scempio non interviene.

    • Monica ha detto:

      Quello che suggerisce lei, non si può far notare al Comando Generale dell’Arma.
      Le commistioni tra stato e chiesa per motivi di convenienza e le relative contraddizioni, sono molteplici e non di oggi.
      Bisognerebbe piuttosto segnalare che il Carabiniere Tizio ha violato il Codice interrompendo un atto di culto e profanando un luogo sacro. Nonostante diversi avvocati su questi blog, si siano espressi in tal senso, per quanto ne so io, nessuno ha ritenuto alla fine, di procedere in tal senso.

      • Iginio ha detto:

        Non si è proceduto in tal senso per l’evidente motivo che nessun magistrato avrebbe dato seguito alla cosa dato che il carabiniere, poliziotto ecc. potrà benissimo dire che l’ha fatto obbedendo agli ordini superiori. Ordini che fanno seguito nientemeno che a un decreto dell’illustrissimo signor presidente del Consiglio Giuseppe Conte, amatissimo da tanti “cattolici” a partire dal Sommo Pontefice passando per sua venerabilità Sergio Mattarella il presidente più buono che c’è.

        Provate ad andare in un commissariato o dai carabinieri per denunciare cose come molestie telefoniche o un’aggressione da parte di qualche balordo. Nel migliore dei casi vi fanno perdere tempo, nel peggiore vi ridono in faccia. E fanno così perché dall’alto gli è stato ordinato di lasciar perdere queste “inezie”. Altro che “forze dell’ordine” Direi piuttosto “forze del disordine costituito”.

        • Monica ha detto:

          Far dire a un agente dinanzi al giudice, che gli è stato ordinato, non è cosa da poco. Il giudice dovrà accertare tutte le responsabilità e comunque l’agente è tenuto a non obbedire ad un ordine se questo è contro alla legge altrimenti è correo.

  • Raffaella ha detto:

    Ho fatto un giro nella mia zona; come temevo i guardiani della rivoluzione, vale a dire il consiglio pastorale di una parrocchia a me limitrofa,hanno istituito una “commissione di sicurezza” per controllare gli accessi alle messe e il rispetto delle regole.
    Nei primi tempi la partecipazione sia feriale sia festiva avverrà su convocazione: prima chi ha incarichi nelle realtà pastorali poi in base all’età.
    Per tutti gli altri il link per seguire le celebrazioni da casa, tanto è li stesso.
    Giuro,è scritto così.

    • Boanerghes ha detto:

      Grottesco. È una specie di eutanasia spirituale per i più anziani. E contrasta con la Costituzione italiana, dove tutti sono possessori di uguali diritti

    • Monica ha detto:

      Non ho parole!
      Follie!!!! A quando l’ingresso per censo?

    • Diana ha detto:

      Non vedevano l’ora di buttare fuori i cattolici.

      Sap, 2
      12Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo
      ed è contrario alle nostre azioni;
      ci rimprovera le trasgressioni della legge
      e ci rinfaccia le mancanze
      contro l’educazione da noi ricevuta.
      13Proclama di possedere la conoscenza di Dio
      e si dichiara figlio del Signore.
      14È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti;
      ci è insopportabile solo al vederlo,
      15perché la sua vita è diversa da quella degli altri,
      e del tutto diverse sono le sue strade.
      16Moneta falsa siam da lui considerati,
      schiva le nostre abitudini come immondezze.
      Proclama beata la fine dei giusti
      e si vanta di aver Dio per padre.

  • Luigi ha detto:

    O Signore che brutti tempi. Spero di non trovarmi in chiesa ad assistere ad un intervento delle forze dell’ordine. Non so come potrei reagire. Altro che calma. Comunque grazie ai nostri pastori per aver difeso con forza la Libertas Ecclesiae..
    Questa situazione mi ha finalmente fatto prendere la sofferta decisione di non devolvere più l’8 per mille per la Chiesa italiana.

    • Una stilumcuriale ha detto:

      Caro Luigi, quelli che mi preoccupano di più non sono i “tutori della legge” ma i nemici interni, la galassia dei bergogliani/santegidio/focolarini/e vario cattume postcomunista Vat2. La seconda domenica dopo Pasqua ho assistito ad una Messa semi-clandestina. Il buon parroco non aveva chiuso a chiave, semplicemente, e si era limitato ad ignorare i pochi fedeli che, con mascherine e a distanza di sicurezza tra loro nella grande chiesa , si erano posizionati dietro la telecamera per la diretta streaming, con evidente nervosismo del concelebrante. Mi ero recata in quella chiesa, che non è la mia parrocchia (irrimediabilmente in mano al cattume di cui sopra e dalla quale giorni prima ero stata praticamente cacciata via da un’organista laica che testualmente “voleva la sua privacy” mentre si esercitava ed era disturbata da me inginocchiata in silenzio davanti al Tabernacolo), sapendo di poter ricevere l’Eucarestia e senza sperare di poter assistere alla Messa, ed ero arrivata al momento dell’offertorio, mentre un tizio, seduto tra i banchi, borbottava PAROLACCE (nel luogo sacro) contro prete e fedeli che osavano contravventore alle disposizioni sovietiche dell’avvocato Conte e della CEI. Il sacrestano, meritando la mia interiore standing ovation, gli ha indicato la porta e il tizio se n’è andato, Deo Gratias. Un’altra tizia è entrata AL MOMENTO DELLA CONSACRAZIONE e, ignorando quanto avveniva sull’altare, ha messo due monete in un bussolotto, ha detto fra sé una preghiera ed è uscita ciabattando pesantemente. RISULTATO? La domenica successiva c’era un catenaccio all’ingresso e un cartello avvertiva che la Chiesa sarebbe stata aperta dopo la Messa.

      • Luigi ha detto:

        Grazie per la testimonianza. Nei prossimi giorni bisogna aspettarsi parecchi delatori durante le Messe. Che tristezza.

  • Micha ha detto:

    Qua in paese famno la messa in piazza.

  • Borghese pasciuto ha detto:

    Non amo particolarmente i militari (neanche se in pensione …) e nulla so del Sindacato dei Militari, però mi piace questo loro comunicato:

    “Nei giorni scorsi abbiamo letto una dichiarazione della sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha aderito alla richiesta arrivata dal Vicariato di Roma in merito alla necessità di sanificare gli spazi attorno alle 337 chiese della capitale e quindi dell’intervento dell’Esercito. Oggi leggiamo delle prime operazioni da parte dei militari.
    Questa Organizzazione sindacale ha più volte cercato di ricordare alla Sindaca Raggi e tutte le Istituzioni, civili e militari, che i compiti che la Costituzione affida alle Forze armate sono ben altri e quindi abbiamo sperato fino all’ultimo momento che il Capo di stato maggiore dell’Esercito, generale Farina, e quello della Difesa, generale Vecciarelli, potessero trovare il coraggio di respingere al mittente una simile richiesta – disinfettare le chiese – assolutamente svilente per le elevate professionalità dei nostri militari.
    Evidentemente ci siamo sbagliati. Tuttavia, se l’arduo compito deve proprio essere svolto dai militari allora suggeriamo alla Prima cittadina di Roma di farsi aiutare dall’esercito dei cappellani militari che sappiamo essere sempre pronti ad ogni sacrificio per assolvere alla loro missione pastorale.
    Ci auguriamo quindi che, in testa la sindaca Raggi e il Vicariato di Roma, l’esercito dei cappellani militari si renda immediatamente disponibile per le compiere tutte le operazioni di bonifica delle 337 parrocchie romane.”

    Ma poi, chi la paga questa sanificazione? Pantalone, ovviamente.

    • Iginio ha detto:

      Pensa la sanificazione di centri sociali, case del popolo, sedi sindacali…. Chissà la sporcizia accumulata là dentro. Chi se ne occupa?
      A proposito: chi è che paga la pensione a deputati,senatori, sindacalisti assortiti, anche se uno non ha mai votato per quel deputato, senatore, partito, non si è mai iscritto al sindacato…?

    • Diana ha detto:

      E da quando voi bellaciao state fra quelli che i soldi allo Stato li versano anziché prenderli? Non siete tutti insegnantidiscuolapubblica procuratoridiMilanomagistraturademocratica assistentisocialidiBibbiano?

  • Boanerghes ha detto:

    Prendere nota anche di questo.
    Se tutto vero, allora la situazione è grave.

    http://blog.messainlatino.it/2020/05/nuove-limitazioni-alle-messe-non-piu-di.html?m=1

  • Boanerghes ha detto:

    L’ordinario responsabile diocesano, cioè il vescovo, può disporre, come ha già fatto, limiti e direttive per lo svolgimento della celebrazione liturgica.
    Tutto è possibile, ma poiché la celebrazione liturgica della S. Messa é lecita ed autorizzata, non credo emerga qualche problema da parte delle forze dell’ordine.
    Mi preoccupano invece le direttive del vescovo locale. Non ne voglio sapere di prendere l’Eucaristia da un sacerdote che usa guanti in lattice. E poi dovrebbe cambiarseli continuamente. E respingo qualsiasi altro modo del tutto irrispettoso se non offensivo del Corpo del Signore.
    A Ferrara ho fatto un giro per osservare come si stanno organizzando le varie chiese parrocchiali.
    Una mette un limite di 136 fedeli in entrata, un altra più piccola 28, un altra dove stanno le singole sedie già equidistanti. A Ferrara non va molta gente in Chiesa, però dispiace andare e trovare la scritta Completo.

    • shalom ha detto:

      Anch’io rifiuto il solo pensiero che il sacerdote “debba” dare la comunione con i guanti di lattice. Indegno il comportamento e stolti i Vescovi. Poiché vi sono persone alle quali i guanti di lattice provocano arrossamenti, eritemi, eczemi, allergie di varia natura, mi pare ovvio che questo sia un motivo sufficiente per ritenere che basti che le mani del sacerdote siano bel pulite e magari disinfettate in precedenza… come del resto avviene in famiglia.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Allo stato presente: ci sono vescovi, in Piemonte, che hanno deciso di rinviare il ripristino delle messe e ancora non hanno messo a punto il relativo “Decreto”, come dichiara mons. Olivero della diocesi di Pinerolo, reduce dall’infezione da coronavirus.
    https://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/RaSt202005/200515oliverogiaimo.pdf
    In altre diocesi, la fase preparatoria alla ripresa delle celebrazioni – come da articolo de LNBQ, al link seguente – lascia intuire una certa dose di “fantasia”. Alla realtà che verrà l’ultima parola se sarà stata…insuperabile…
    https://lanuovabq.it/it/a-messa-col-biglietto-e-la-polizia-ci-dara-il-benvenuto

    • Monica ha detto:

      Dopo aver letto i link mi viene da dire: come dare torto alla nota Silvia per essere diventata mussulmana?
      Siamo alla follia totale. Le persone sembrano essersi accorte solo ora dell’esistenza della morte come se prima non fosse mai esistita. E la Chiesa invece di contrastare questa insensata deriva scientista, la incoraggia.
      La gente non si rende conto che da questa emergenza non usciremo mai. Non tanto perché questo specifico morbo alla fine non si indebolirà fino a sparire o all’entrare nel novero delle malattie croniche del sistema. L’emergenza non finirà mai perché è stato abbassata la soglia sociale, politica e psicologica della definizione di emergenza. Vedremo nel futuro ripetersi questi scenari, compresa la soppressione delle libertà civili e religiose, ad ogni occasione alla quale a qualcuno farà comodo a prescindere dalla reale gravità.

      • Raffaella ha detto:

        Monica ha ragione, l’emergenza non finirà mai perché dopo questo virus ce ne sarà un altro e un altro ancora.
        L’epidemia serve anche a limitare le libertà personali e religiose per questo malissimo ha fatto la Cei a chiudere subito.
        Si è resa complice dell’ingabbiamento delle persone oltre ad aver dichiarato inutile il culto.
        Un fallimento totale.

  • Creazionista ha detto:

    Che dobbiamo fare se dopo aver filmato gl’individui coinvolti vogliono sequestrare il cellulare?

    • Boanerghes ha detto:

      Se il filmato ha registrato un fatto grave, si può condividerlo in modo molto rapido.

  • Enrico ha detto:

    Visto come si comportano LORO, che se ne infischiano altamente di chi protesta, è quasi certo che tutte le disamine, peraltro molto apprezzabili, in cui si citano documenti e commi a profusione, restino un puro esercizio accademico.

  • zoe ha detto:

    Quanto c’era da commentare è già stato detto da Pierluigi e da Milly.
    Io vado fuoritema. Ieri ho acquistato Repubblica, allo scopo di leggere con calma l’intervista del segretario NATO Stoltenberg sul virus, intervista che per il momento non ho ancora letta. Ma ,aprendo Repubblica , stamane, mi sono accorto di una pubblicità (come era possibile non vederla, dato che occupava un’intera pagina ?). Pubblicità di un libro diffuso da Repubblica in tutte le edicole. Titolo del libro “Il mondo che sarà” , sottotitolo, il futuro dopo il virus. Ma la copertina del libro è piccina, piccina, di lato. Quello che si nota nella pubblicità è la frase collocata a metà pagina, a caratteri cubitali NON SPRECHIAMO QUESTA CRISI.
    Trattasi di una raccolta degli articoli pubblicati in questi mesi di coronavirus, Elencati, in rigoroso ordine alfabetico gli autori, metà sopra e metà sotto la frase riportata sopra.
    Si parte da Alessandro Baricco per arrivare a Shoshana Zuboff. In mezzo, tra gli altri, cioè dopo Jared Diamond e prima di Jurgen Habermans, Papa Francesco.
    Era questa la meta apostolica che si prefiggeva Bergoglio quando è stato eletto pontefice ?

    • Iginio ha detto:

      Premesso che si scrive “fuori tema” e non “fuoritema”, qui il punto non è che Repubblica pubblichi papa Francesco. Il punto è: perché lei compra Repubblica?
      L’avverto: se la risposta è “io sono libero, tu sei libero, lui è libero”, come diceva gente che frequentava i salesiani dell’UPS, allora siamo fuori strada di parecchio.
      Se la risposta è: “è il giornale degli intellettuali”, come credeva mio cugino, è una grottesca illusione.
      Se infine la risposta è: per sapere che fanno quelli lì, allora siamo nell’ingenuità. Quelli lì campano grazie agli ingenui che comprano il loro giornale.

      • Zoe ha detto:

        Volevo leggere l’intervista di Stoltenberg, che, al momento non ho ancora letto. E poi volevo vedere se il nuovo direttore Maurizio Molinari fosse riuscito a portare qualche modifica alla linea editoriale, che sembra, anzi peggiorata.

        • Enrico ha detto:

          Peccato che una persona colta e aggiornata come Iginio assuma spesso dei toni da illuminatore delle plebi. Potrebbe ben intervenire apportando i suoi contributi senza farli cadere dall’alto.

      • Monica ha detto:

        Ma lei, Sig. Iginio, che lavoro fa? Il correttore di bozze?

        • Borghese pasciuto ha detto:

          No, fa lo scorbutico “sotuttoio”.

          • Iginio ha detto:

            Ma lei, signor Borghese Pasciuto, che lavoro fa? Il correttore di cervelli?
            No, faccio il provocatore “so tutto io”.

            A proposito, Pasciuto: come ti va il colesterolo? E la glicemia? La pressione? Hai visto quante trappole ti hanno preparato i fascisti servi della reazione in agguato? Lotta dura senza paura contro colesterolo e glicemia, mi raccomando. Per non parlare del tumore, arma messa in giro dagli sporchi capitalisti.
            Invece Covid 19 no, è simpatico, viene dalla Cina, frutto della rivoluzione popolare. Oppure è un’arma batteriologica degli americani cattivoni?

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    eh già. Bassetti, Conte e Lamorgese hanno firmato un atto nullo. Braccia rubate all’agricoltura.
    Vediamo che succederà. Forse, nel dubbio, una parte del popolo seguiterà a seguire la Messa in TV.

    Speriamo almeno che, quando prima o poi si andrà a votare, qualche elettore cattolico che votava PD (e quanti ce n’é!…) o 5S, si ricordi di tutto questo.

    • Iginio ha detto:

      “Quanti CE NE SONO”.
      Sul resto sono d’accordo.

    • Petrus ha detto:

      Dubito che i cattolici che hanno votato Pd non lo voteranno più perché i cattolici che lo votano sono “adulti” mica come quei puzzolenti e straccioni che votano Lega o Fratelli d’Italia. Loro che si considerano i veri cattolici perché votano a sinistra ti guardano dall’alto verso il basso… ma non si ricordano del versetto in cui Gesù parla ai farisei e questi sono a mio avviso i novelli farisei…”Ti ringrazio o Padre che hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti (cattolici adulti) e le hai rilevate ai piccoli” ( cattolici bambini che si fidano del Padre e non fanno troppi ragionamenti e sofismi). Forse mi sbaglierò ma ho l’impressione che Ns. Signore si riferisca a questi “adulti” quando questi cercheranno di difendersi dicendo che Lo hanno proclamato sulle piazze e le strade… ma Egli risponderà loro …Via da Me perché io non vi conosco.

      • Alessandro2 ha detto:

        GRAZIE di cuore per queste parole: illustrano concisamente e perfettamente qual è anche il mio pensiero riguardo all’essere cattolici oggi.

        Quel ditino alzato, prima o poi glielo stacco a morsi.

  • Milly ha detto:

    Bello, giuridicamente perfetto..ma nella maggior parte dei casi inapplicabile.
    Con l’aria che tira, trovatemi voi cristiani qualificati, avvocati, funzionari del diritto, ecc. ecc. che organizzati dall’Ordinario del luogo si prestano ad affrontare con piglio deciso e cortese l’eventuale carabiniere o poliziotto di turno che effettua l’irruzione “illegale e non Concordataria” in chiesa.