LAPORTA: COME WOJTYLA CI SALVÒ DA UNA GUERRA NUCLEARE.

30 Aprile 2020 Pubblicato da

 

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta ci offre un altro dei suoi affascinanti articoli sui retroscena della nostra storia recente, quella che abbiamo vissuto nei decenni appena trascorsi. Buona lettura. 

§§§

IL MALE È TANTO RIDICOLO QUANTO CRIMINALE

Il Potere, metastatizzato nel tessuto democratico, sparge menzogne a man salva con l’aiuto della «(dis)informazione affidabile».

Alcuni rapidi esempi, alcuni fra tanti. Romano Prodi afferma in tribunale che ha avuto informazioni su Aldo Moro, attraverso una seduta spiritica. L’attentato a san Giovanni Paolo II fu solo per intimidirlo, secondo Giulio Andreotti, incurante dei resoconti clinici. Francesco Cossiga afferma, mentendo, che Aldo Moro patteggiò coi palestinesi – il c.d. “Lodo Moro” – per consentire in Italia attentati agli ebrei purché non vi fossero vittime italiane.

L’ho sbugiardato.

Romano Prodi, ancora lui, certifica l’euro indispensabile per il nostro benessere. Silvio Berlusconi si dice vittima d’un colpo di stato quando l’Italia attaccò Gheddafi. Oggi col cero del MES s’accoda a Mario Monti, secondo il quale nel 2013: «Possiamo guardare la crescita con maggiore ottimismo ed è possibile parlare senza alcuna incoerenza di una graduale riduzione delle tasse». Il treno infinito di menzogne cominciò decenni addietro, con l’assassinio di Aldo Moro e l’indispensabile strage della sua scorta. Oggi siamo decisamente a una temperatura più alta, con la complicità degli organi costituzionali a oltraggiare la Costituzione e la Santa(?) Sede – membro del sanguinario club Bilderberg – a spargere letame sulle proprie leggi: «Codice di Diritto Canonico 388 – §1. Il Vescovo diocesano, dopo aver preso possesso della diocesi, deve applicare la Messa per il popolo che gli è affidato, ogni domenica e nelle altre feste che nella sua regione sono di precetto».

Le reverendissime eccellenze non mancano tuttavia di stizzirsi perché posposte al verminaio giubilante nelle strade, mentre ascendeva l’Altare della Patria privo di popolo il figlio di don Bernardo Mattarella e Bergoglio benediva il proprio vuoto.

La Chiesa ex docente, auto certificatasi superflua, oggi si giustappone ai servi dello stesso padrone, mentre il gallo canta incessantemente.

Il diavolo non è invincibile, tanto è ridicolo quanto è cattivo. Una sineddoche basti a descriverlo.

Autobus di 40 mq: possono entrare 16 persone.

Negozio di 40 mq: 1 persona alla volta.

Chiesa di minimo 150 mq: 1 morto e 15 persone vive. Non sono sufficienti 15 persone vive e in buona salute; occorre sempre il morto, altrimenti in chiesa non si celebra. A questo satanico capolavoro di logica grottesca hanno lavorato 450 esperti.

La Chiesa ex Docente, imbelle contro un tale regime, ridicolo prima che criminale, è destinata allo sterminio per mano dei demoni cui si è asservita. I vescovi collaborazionisti non potranno dirsi vittime della grande tribolazione, quella da essi costruita insieme ai loro stessi carnefici; condizione tragica e ridicola, come tutte le pentole senza coperchi e ben presto senza manici per le reverendissime eccellenze.

I cattolici italiani non devono battersi contro i carri armati del Patto di Varsavia, com’ebbero la sventura i polacchi di Solidarnosc, guidati dalle preghiere di san Giovanni Paolo II. Noi dobbiamo batterci contro il regime d’un cicisbeo della provincia di Foggia, i suoi ganimedi e i suoi sicofanti. Un regime grottesco quanto una parata dell’orgoglio omosessuale, cattivo come un prostituto arrabbiato, scientifico quanto una cartomante ubriaca, sconcio quanto la pedofilia. Sarà per questo che Nostro Signore ci ha inflitto una guida, tutto sommato adeguata ai tempi e alle cose: francescano con le tivvù e gesuita davanti a Dio.

Lo Scontro in corso

L’Italia è ancora una volta al centro d’una grande partita, come accadde nelle guerre mondiali, come nella Guerra Fredda, ancora una volta in questi anni, mentre il confronto s’inasprisce fra la Cina e quanti non vogliono essere sottomessi al suo sistema imperiale criminale.

In prima linea vi sono Vladimir Putin e la Russia insieme alla porzione di Stati Uniti, guidati da Donald Trump. Gli aspetti politici e militari di questo scontro li approfondiremo più avanti. Per ora basti delinearne i contorni.

Un mio ex amico, commerciante con la Cina attraverso opache cricche farmaceutiche, amava ripetermi: «La Cina non è pericolosa perché non ha mai varcato i suoi confini» e prima che potessi obiettare, aggiungeva «A parte il Tibet».

Cominciammo a discutere venti anni fa, quando palesemente la cerchia bostoniana (Bush-Clinton-Obama) aveva dato mano libera a Pechino per sfruttare l’Africa. C’era un problema, l’Islam e i suoi produttori di petrolio. Una bella guerra con l’Iraq avrebbe risolto il controllo dei giacimenti più vasti dopo quelli sauditi, ma meno sfruttati. Una crisi teleguidata nel 2008 avrebbe portato presto il barile a 200 dollari, rendendo remunerativo il petrolio di scisto, assicurando alla cricca l’indipendenza petrolifera. La lungimiranza di quei criminali è oggi sotto gli occhi di tutti, mentre la <<(dis)informazione seria>> azzanna Donald Trump.

Oggi la Cina dilaga in Africa, anche militarmente. In Europa detta legge. Siamo a un passo da una guerra, la cui malaugurata evenienza non potrebbe che essere nucleare. Per comprenderlo bastino per ora due dettagli. Mosca non può difendere i suoi 4mila chilometri di confine senza le armi nucleari. Trump non ha forze convenzionali sufficienti a contrastare l’accerchiamento globale da parte della Cina. Il risultato di uno scontro militare sarebbe univocamente determinato: nucleare.

 Che cosa fece san Giovanni Paolo II

Non appena eletto, il 16 ottobre 1978 (anniversario della deportazione degli ebrei romani), san Giovanni Paolo II lavorò a due progetti per lui di pari importanza: il mutuo riconoscimento con Israele e l’organizzazione del dissenso cattolico in Polonia. Il primo mi fu testimoniato da Jerzy Kluger, amico di infanzia di Karol e poi confermato da eminenti della comunità ebraica romana e da monsignori di Curia. Il secondo progetto mi fu testimoniato da varie fonti accreditate e dall’agente segreto che operava per conto della Segreteria di Stato, portando grandi somme di denaro oltre la Cortina di Ferro.

Il grande papa polacco aveva una visione del bene che non ammetteva finzioni politiche. Era un mistico che lavorava incessantemente al progetto di Dio: riunire il gregge. Quanto concerne Israele lo tratteremo più avanti. Ora invece ricordiamo l’aspetto fondamentale della pastorale di san Giovanni Paolo II in Polonia: ci salvò dal conflitto nucleare. Solidarnosc, pur con tutte le sue lacerazioni interne e nonostante lo scarso appoggio del cardinale Jozef Glemp, riunì sotto la Santa Croce tutta la popolazione polacca. Da quel momento iniziò a sfarinarsi l’impero sovietico.

Lo Stato Maggiore Generale Sovietico comprese perfettamente il pericolo e mise in azione il GRU, il servizio segreto russo, già conosciuto trattando di Aldo Moro. La missione del GRU è sgomberare il campo da tutti gli ostacoli che si frappongono al successo dei piani militari.

Karol Wojtyła era un pericolo perché Leonid Breznev intendeva attaccare l’Europa con le forze del Patto di Varsavia, per raggiungere l’Atlantico entro 2 settimane, cioè prima che gli Stati Uniti potessero intervenire con forze convenzionali. Gli Stati Uniti sarebbero stati quindi davanti a una scelta: farsi coinvolgere da un conflitto nucleare intercontinentale oppure lasciare l’Europa alla devastazione dell’invasore.

La punta di lancia dell’attacco partiva dalle foreste polacche. Un simile piano si regge su due presupposti di pari importanza: 1) travolgere le difese avversarie a qualunque costo senza arrestarsi; 2) alimentare incessantemente dalle retrovie la punta di lancia che avanza verso l’Atlantico.

Munizioni, viveri, pezzi di ricambio, carburanti, uomini, armi, milioni di tonnellate e migliaia di convogli, tutto doveva arrivare incessantemente da tergo; tutto doveva transitare in parte considerevole dalla Polonia.

Il 14 agosto, Solidarnosc alzò la santa Croce nei cantieri navali di Danzica. Da quel momento la Polonia non era più affidabile come retroterra dello sforzo principale che avrebbe dovuto consentire l’invasione dell’Europa.

Quando a settembre 1980 Solidarnosc fu ufficialmente fondato, il GRU aveva già messo in movimento Ali Agca. Se l’attentato fosse riuscito, il 13 maggio 1981, la legge marziale, imposta a dicembre dal generale Wojciech Jaruzelski, avrebbe avuto effetto. San Giovanni Paolo II sopravvisse, tornò in Polonia nel 1982 e vinse definitivamente. Ad aprile 1989 Solidarność, legalmente riconosciuta, partecipò alle elezioni parlamentari. Sei mesi dopo il Muro di Berlino era un ricordo. La notte del Santo Natale del 1991 – Natale cattolico – l’Unione Sovietica si sciolse.

Gli Stati nascono e muoiono con le guerre, ricorda Charles De Gaulle nelle sue memorie. È una legge millenaria, mai disattesa fino a quel Santo Natale del 1991.

Il mondo, l’umanità erano stati risparmiati dallo sterminio nucleare, altrimenti inevitabile se la Polonia non fosse stata convertita.

Che cosa fa oggi la Chiesa, mentre s’approssima un olocausto nucleare? Chi deve prendere l’iniziativa? Che cosa fare?

(6-continua)

Piero Laporta

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89 commenti

  • Gaetano2 ha detto:

    Boanerghes più sotto diceva: “…Ma non è ancora finito il segreto di Fatima, e la Russia avrà ancora una sua parte importante.
    Quando? Lo sa il Signore.”

    Un parziale risposta potrebbe venire da questo filmato e da qualche immagine seguente.
    (Da notare che da diversi anni la parata militare, con l’entrata del generale ministro della difesa, inizia in questo modo. Ovviamente i detrattori possono dire che hanno interesse a farlo. Sarà, ma allora significa che l’Italia, per es., ha interesse ad agire supinamente agli ordini altrui facendosi parte di coloro che appoggiano i terroristi nella persecuzione dei cristiani… per esempio nel Vicino Oriente..)

    https://youtu.be/kDFVNhlBE7U?t=385

    E guardate queste pagine (basta vedere solo le immagini)

    https://rtvi.com/stories/komu-v-rossii-nuzhny-sotni-novykh-tserkvey-i-chto-delat-so-starymi/

    http://temples.ru/200hramov.php

    Sì, sono chiese, non aule “liturgiche” come per esempio in Italia.

    Tutto ciò in quegli anni era non solo imprevedibile ma assolutamente impensabile.

    A questo punto, forse sarebbe più opportuna una consacrazione, preceduta da un esorcismo, ma di quelli potenti, per l’Italia e prima ancora per il Vaticano…

  • Luca Antonio Lombardi ha detto:

    Complimenti generale, oltre a dire cose fondamentali , le dice in modo eccellente con uno stile e immagini degne di uno scrittore di rango….
    .”…scientifico quanto una cartomante ubriaca…”
    indimenticabile.
    Saluti.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Grazie davvero. Si sono stizziti alquanto per quel paragone 🙂 ma cene faremo una ragione.

      • giobrun ha detto:

        INTERESSANTE: Ha fatto tutto la Polonia e il papa polacco!!!
        Il disastro economico del mondo comunista,le pressioni
        della Nato,le riforme di Gorbaciov non hanno fatto niente.
        Niente da eccepire sulle “ingenti somme” mandate dal
        Vaticano del “santo subito”?

  • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

    @P.LUIS
    infatti, mi sono accorto solo ora dell’esempio che hai portato. Non lo sapevo e ne ho avuto grande gioia. Ora posso capire i motivi per i quali SCONSOLATA teneva l’anonimato. Leggevo sempre i suoi commenti che mi colpivano per il fervore, il tormento, la sincerità. Mi dissetavano come acqua fresca, anche se non ne percepivo l’origine. Ora che so chi è, che conosco, per quello che è dato comprendere, la sua storia, anche per aver trovato il blog dove lei pubblica le sue poesie, le sue parole, molto più di acqua fresca, mi arrivano direttamente al cuore, come le parole di Gesù, immagine del Padre che, per l’uomo immeritevole, dopo aver parlato dal roveto ardente e per mezzo dei profeti, ha voluto metterci la faccia.

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      Carissimo per favore dateci il link del blog della carissima DONNA Maria Michela Detti. Grazie!

      • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

        si può trovare su internet con qualsiasi motore di ricerca…

        • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

          Se hai letto i mails al riguardo, io già ho svagliato cercando sulla web con suoi nomi, credendo si trattava di una psicologa terapeutica…e Lei mi ha corretto dicendo che si tratta di una omonima che non è Lei e che inoltre Lei non la si trova nella web. Meglio rivolgiti a Lei e conferma prima se invece oltre mamma straordinaria di Eugenio Hasler è pure poetisa. E non ti costarebbe nel caso, per favore darci il link esatto. Aggiungo che se pure non fosse una poeta, pure resta comunque una signora STRAORDINARIA.

  • Milli ha detto:

    Ringraziandola per il suo contributo, generale La Porta, mi chiedo come abbia fatto a vivere portando nel suo cuore il fardello di queste conoscenze che avrebbero determinato il futuro di tante persone e il destino delle nazioni.
    Leggendo il suo resoconto ho avuto i brividi di paura, seppure siano passati anni da quegli avvenimenti.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Grazie e le assicuro che tanti altri come me hanno fatto il loro dovere in silenzio e senza deviare. Non ho tenuto per me fino a d ora queste conoscenze. Le scritte in documenti ufficiali.
      Molro devo al generale Armando Sportelli, che in questi giorni sta molto male e per il quale chiedo un preghiera accorata.
      Egli mi ha illustrato con dovizia di dettagli la politica di Aldo Moro nel Nord Africa e questo spiega perché il sinistro Cossiga lo abbia diffamato.
      La prego di leggere, se vuole, l’intervista al generale Sportelli
      https://www.pierolaporta.it/wp-content/uploads/2020/04/BUFALE-DI-LOTTA-E-DI-GOVERNO-LA-DISINFORMAZIONE-AL-POTERE.pdf
      che ho pubblicato anni fa in un libro di Vincenzo Mastronardi “Massa Media e Fango” ed. Leonardo 2015.
      Il mio capitolo è dedicato a due vittime del fango massmediatico: Luigi Calabresi e Aldo Moro; due martiri cattolici.
      Temo solo Nostro Signore e certamente vivo meglio di chi aveva il potere e i dovere di fare ma ha abdicato a entrambi.
      NON PRAEVALEBUNT

  • FRANJO ha detto:

    Grazie Generale Laporta, per aver descritto e ricordato il fondamentale ruolo anche politico di San Giovanni Paolo II, probabilmente inaspettato da molti, ormai assuefatti alla dilagante Ostpolitik vaticana e non. Ma il grande Karol non era solo un uomo intelligente e coraggioso, era un mistico e un Santo.
    La consacrazione che egli fece il 25 marzo 1984 – pur non esattamente secondo la richiesta della Madonna a Fatima – ma drammaticamente lucida: “Dalla guerra nucleare, da un’autodistruzione incalcolabile…liberaci” valse, secondo la testimonianza di Suor Lucia, ad evitare una guerra atomica che sarebbe altrimenti avvenuta nel 1985 (la Vergine sarebbe apparsa a Suor Lucia per ringraziare per la consacrazione fatta in suo onore).
    Altre coincidenze significative: 8 dicembre 1987, firma Reagan-Gorbaciov del trattato INF, Natale 1991, da lei rievocato, quando in diretta mondiale viene ammainata la pesante bandiera rossa sul Cremlino.
    Sull’episodio di Severomorsk ricordato in un precedente intervento, Socci riprese un intervento di Alberto Leoni. Chissà se potremo saperne di più in futuro…

    • Gaetano2 ha detto:

      “…La consacrazione che egli fece il 25 marzo 1984 – pur non esattamente secondo la richiesta della Madonna a Fatima… valse, secondo la testimonianza di Suor Lucia, ad evitare una guerra atomica che sarebbe altrimenti avvenuta nel 1985 (la Vergine sarebbe apparsa a Suor Lucia per ringraziare per la consacrazione fatta in suo onore)…”

      Ricordo ancora questi fatti e che lessi, all’epoca, la dichiarazione di Suor Lucia. E questo mi rende perplesso quando si afferma che la Consacrazione non era valida…

  • miserere mei ha detto:

    Stimato generale,
    spero di non semplificare troppo.
    Se non ho capito male ci sono due grandi schieramenti: da una parte la Russia più gli Stati Uniti di quelli come Donald Trump e i loro alleati (o per lo meno quelli che hanno interesse a che questi non soccombano); dall’altra la Cina spalleggiata da un influentissimo e potentissimo coacervo di interessi nominalmente statunitensi, ma che non ragionano nell’interesse del USA.
    La Cina ha avuto sin qui mano libera in Africa e comincia ad averne in Europa, dove c’è chi (crucchi in testa, ma non solo), nell’ambito di quella pseudo-comunità in cui noi siamo (a fare da discarica delle voglie altrui nella colpevole mancanza di un’identità nostra), crede di poter continuare a godere i propri privilegi, far fruttare le proprie rendite di posizione e, perché no, papparsi le risorse del vicino come se il conto che si prefigura all’orizzonte non fosse salato per tutti.
    In questa scacchiera mi sfuggono non pochi contorni: ne cito quattro: il ruolo della Turchia; i precari equilibri di quella polveriera che è il medio oriente, del quale, a partire dai petrolieri, non colgo fino in fondo le simpatie tra i due schieramenti suddetti; l’attuale orientamento dell’ex (?) Commonwealth che dall’Australia all’India guarda a Londra; una elite che pare sganciata da tutto, salvo le luciferine mire con le quali ha intrufolato persino il Vaticano e che non mi stupirei se fosse più potente che mai anche dentro uno o più dei contesti descritti.
    Riesce cortesemente a farmi capire di più? Grazie!

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      La ringrazio per i suoi quesiti più che fondati. Mi perdoni però se non risponderò qui a tutti perché confido di essere più chiaro e dettagliato mano a mano che mi inoltro.
      Mi permetta cortesemente di emendare un suo pur rispettabile punto di vista: gli schieramenti non fanno più capo a nazioni o alleanze, con l’eccezione di Cina e Russia, non di meno lacerate sia pure meno visibilmente dei rimanenti.
      Gli interessi fanno capo a congreghe transversali affaristico finanziarie. Per averne un’idea osservi questa foto, scattata in piena campagna presidenziale, dove si contrapponevano Trump e Hillary Clinton
      https://www.pierolaporta.it/hillary-e-bush/

  • Giuseppe Arnaboldi Riva ha detto:

    Grazie mille Generale. Difficile trovare un filo rosso nella complessita’ di quel tempo. Chiedo mi aiuti a capire l’intreccio piu’ volte ricordato fra Calvi, Banco Ambrosiano, Ior che tanta ombra ha gettato su Papa Giovanni Paolo II. GRAZIE

  • Boanerghes ha detto:

    Qui non si fa concorrenza ai cartomanti, sig. Laporta. Si informi meglio.
    Ho trascritto una profezia di Elena Aiello.
    E non è l’unica.
    Ma è sufficiente anche Fatima.
    Infatti il riferimento alla Russia, presente nei messaggi di Fatima, è importante, poiché è indiscutibile che essa ha portato e seminato nel mondo zizzania, errori e persecuzione.
    Ma non è ancora finito il segreto di Fatima, e la Russia avrà ancora una sua parte importante.
    Quando? Lo sa il Signore.

  • visti da vicino ha detto:

    generale buon giorno, forse la realtà è un poco diversa da come la descrive. si chieda come mai il 30 marzo del 1981 un mezzo matto tenta di uccidere reaqgan appena insediatosi alla casa bianca e il13 maggio un sicario cerca di uccidere giovanni paolo 2.si chieda come mai kruschev e kennedy crearono la russocommerz bank che aveva sede a wall street, e che vedeva tra i fondatori americani nomi autorevoli della finanza usa. che interesse aveva breznev di invadere l’europa, oltre tutto era impegnato in afghanistan.il papato di san giovanni paolo 2 ha molte ombre,vada a rileggere la 9 stazione della via crucis del 2005 letta da card.ratzinger.su Moro …guardi a sinistra,a destra,e a cosa c’era prima che la renault girasse a destra,senza dimenticare che la perfida albione ed hyperion curiosavano nei d’intorni.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Lei, generale, avrebbe la risposta giusta alla domanda che lascia in sospeso…
    Io, non avendo la conoscenza dei fatti e la competenza specifica in materia che Le sono proprie, mi limito al un’ osservazione elementare. Gli uomini di Chiesa, e in misura massima quelli che occupano i primi posti nella gerarchia, dovrebbero tornare alle origini, studiare pagine di storia del passato più e meno remoto. e con umiltà interrogarsi sulla finalità della loro presenza e del loro ruolo nella società, senza sconfinamenti impropri in ambiti non di stretta pertinenza.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      E se uscissero in strada con una Santa Croce e chiamassero il popolo a pregare?

    • Gaetano2 ha detto:

      “Gli uomini di Chiesa, e in misura massima quelli che occupano i primi posti nella gerarchia, dovrebbero… studiare pagine di storia del passato più e meno remoto…”

      Ho l’impressione che, proprio quelli che lei cita, abbiano altri interessi…

    • Milli ha detto:

      Mi creda, quegli uomini di Chiesa potrebbero studiare tutti i libri del mondo, ma non servirebbe a nulla senza la Fede.
      Sarebbe sufficiente che cercassero Dio e seguissero la loro missione di consacrati.

  • Enrico ha detto:

    Così, tanto per dirne un’altra.

    Giovanni Paolo II, il 25 dicembre 1978, ci rivela che:.

    «Natale è la festa dell’uomo. Nasce l’Uomo. […] Se noi celebriamo così solennemente la nascita di Gesù, lo facciamo per testimoniare che ogni uomo è qualcuno, unico e irripetibile».

    Ovviamente l’insidia poetico- subliminale di un’affermazione del genere sfugge ai più. Non è più l’uomo decaduto che festeggia l’Incarnazione del Verbo Redentore, bensì l’uomo decaduto che festeggia se stesso in quanto “unico e irripetibile” grazie ad un’ immanenza divina che, neanche a dirlo, mette in ombra la Trascendenza, le cui conseguenze balordissime ce le abbiamo sotto gli occhi. Il che fa da eco a:

    «Con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo» (Gaudium et spes).

    Non vi è chi non veda quanto quel “si è unito in certo modo” sia tanto ambiguo quanto fuorviante.
    E non finisce qui, ma per ora può bastare. Però sarebbe bene mettere da parte quel certo sentimentalismo che spinge a dire “che grande papa!”.

    • Boanerghes ha detto:

      Penso che il teologo Enrico abbia ancora una volta fatto teologia in modo sbagliato, anzi, pessimo.
      Ormai ognuno è teologo e pontifica come gli pare

      • Enrico ha detto:

        Quindi, Boanerghes, anche Lei è un teologo? E già, se no come farebbe a giudicare la teologia degli altri, naturalmente in modo esatto, anzi ottimo. In ogni caso, penso che Le riesca meglio abbandonarsi al catastrofismo contenuto in certe citazioni. Un citare apocalittico, il Suo, da cui trapela il cipiglio ammonitorio peculiare di chi si sente dalla parte giusta, cioè esatta, anzi ottima.

        • Boanerghes ha detto:

          Enrico, io ho studiato teologia a suo tempo nei frati cappuccini, e so come vanno le cose in seminario e cosa si insegna.
          Ma non ho mai amato la teologia moderna.
          La mia preferenza è sempre andata ai padri della Chiesa ed alla Scolastica. In particolare S. Bonaventura, Duns Scoto e il grande Tommaso d’Aquino.
          Le citazioni cosiddette apocalittiche sono alla portata di tutti, ma bisogna fare un certo discernimento.
          A mio parere è sufficiente Fatima. Basta e avanza rileggere ciò che ha scritto sr Lucia quando per Grazia ricevuta è riuscita a scrivere il terzo segreto completo.
          Che poi al tempo del diluvio universale gli uomini continuassero a vivere come se nulla fosse, è fatto risaputo.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Io non sono un teologo. Scrivo di quanto e cerco di farmi capire. Firmo quanto scrivo.
      Mi attendo due sforzi analoghi da lei. Grazie.

    • Milli ha detto:

      Penso che per capire un testo, soprattutto se porta delle implicazioni importanti, sia necessario leggerlo e giudicarlo nella sua interezza e non estrapolare solo dei pezzi.

    • sigmund ha detto:

      A proposito di San Giovanni Paolo II, ho avuto la ventura, e la fortuna, di poterlo avvicinare più di una volta nel corso del suo pontificato e, in certe occasioni, era visibile un’aureola attorno al suo capo.
      Un tempo i santi erano rappresentati con l’aureola, ma l’essere testimoni del fenomeno in prima persona imponeva di farsi delle domande.
      Da materialista e organicista impenitente cercavo di giustificare il fatto con le luci accecanti che andavano a rimbalzare su una pelle chiara e velata dal sebo, tutte cose che potevano, in teoria, produrre l’effetto alone dei vecchi santini.
      Non so bene quale sia stata l’azione politica del Pontefice e tante altre cose non so né dell’uomo né del periodo, quello che so per certo è che quella che emanava da San Giovanni Paolo II era la luce e l’alone della sanità.
      Quello che resta da capire è come il fenomeno possa prendere una forma visibile e materiale, domanda da rivolgere a chi cerca di dare delle risposte “scientifiche” a fenomeni allo stato ancora inspiegabili.

  • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

    Il generale ha molta stima di Aldo Moro sia come cristiano che come politico ed è l’opinione espressa da Paolo VI ai suoi funerali. Il card. Siri e tutta la parte tradizionale della Chiesa italiana lo vedeva come il fumo negli occhi perché promotore, insieme ad altri, di quella famosa apertura a sinistra, con l’inserimento del PSI nella compagine di governo, che ha segnato, in Italia, l’inizio di un piano inclinato che ha portato, in pochissimi anni, alla secolarizzazione del Paese. Come cristiano, era legato alla parte “progressista” della Chiesa, a cominciare proprio da Roncalli e Montini e, nell’Azione cattolica, a Lazzati. Ora tutte queste persone, con rispetto parlando soprattutto per quanto riguarda i papi, hanno innescato quel processo di sfaldamento della Chiesa oggi arrivato al punto estremo. Per sintetizzare, un funzionario di Curia appena giunto a Roma e poi divenuto cardinale mi disse, nel 1990, “non c’è un punto (della Chiesa) che dopo Paolo VI non faccia sangue”. Questo è uno dei motivi per cui, anche rispettando e stimando la figura di Paolo VI per la sua intelligenza, per la sua cultura e, a modo suo, per il suo amore alla Chiesa, non ritengo affatto che sia “santo” nel senso canonico del termine, ossia modello. Per venire a noi, non capisco come lei possa essere fieramente contrario alla Santa Sede di oggi, con argomentazioni che mi sembrano mutuate dall’ambiente tradizionale/tradizionalista (scelga lei l’aggettivo) e, nello stesso tempo, essere ammiratore di un uomo politico che è appartenuto precisamente a quel mondo “progressista” tanto in campo civile quanto ecclesiale che ha portato (in buona fede o meno, non sta a me stabilirlo) a quello sfascio attuale nel quale ci troviamo. Devo forse pensare che Moro facesse una sorta di doppio gioco per evirarci mali maggiori? L’ho pensato spesso anche di Papa Montini, però andrebbe dimostrato e non solo ipotizzato. Certo, ad esempio Giancarlo Zizola, in quell’autentica miniera di notizie che è il suo libro Il microfono di Dio (sulla figuta di Padre Riccardo Lombardi) racconta che, nel 1971 o giù di lì (non ho il libro sotto mano perché l’ho prestato) scrivesse nel suo diario “Il papa mi dice cose terribili sullo stato della Chiesa, cose che non posso scrivere”; ed era il tempo in cui Paolo VI trascorreva le notti prostrato in cappella davanti al Santissimo per implorare aiuto. La ringrazio per la sua eventuale risposta.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Alfo Moro era un politico non un prelato.
      Politico limpido, onesto e con una visione che non posso restringere in questo spazio.
      Aldo Moro, se fosse stato un prelato, non sarebbe stato un codardo.
      A me infine non interessano i settarismi, a me interessano i fatti.

      • Borghese pasciuto ha detto:

        Io penso che Aldo Moro, fra lei, Tosatti, il sig. Viganò, Aldo Maria Valli da una parte e Bergoglio dall’altra, avrebbe scelto Bergoglio.
        Si tratta di un’opinione, sia chiaro. Come le sue.

      • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

        Non vedo che cosa c’entri il fatto che Moro non fosse un prelato. Il card. Siri e coloro che condividevano la sua visione davano una pessima valutazione proprio della politica del centro-sinistra.
        E’stata questa apertura, peraltro favorita o quantomeno non ostacolata da Giovanni XXIII prima e da Paolo VI dopo, a portare, di cedimento in cedimento, prima la pornografia e il divorzio, poi l’aborto e, infine, oggi, unioni omosessuali ed eutanasia di fatto. In altri termini, Moro, dentro e fuori la DC, era o non era cattolico “di sinistra”? Sia chiaro, generale, non intendo fare polemica e nemmeno pretendo spiegazioni che, data la complessità dell’argomento, non si possono ridurre in poche righe; però, mi premeva notare una certa contraddizione (a mio parere) nelle sue posizioni e, nello stesso tempo, sarebbe interessante approfondire in che senso l’operato di Moro sia stato sempre onesto e limpido. Siri racconta che si trattenne dall’alzargli le mani ricordando a sé stesso che erano consacrate e poi aggiunge, scherzando: “Meno male che non mi è venuto in mente che i miei piedi non lo erano!” Non me ne voglia per questo mio citare il card. Siri: non lo faccio da genovese, ma perché è stato, come lei sicuramente sa, un personaggio centrale nei rapporti tra Santa Sede e Chiesa italiana da una parte, in quanto presidente della neonata CEI, e Stato italiano dall’altra ai tempi di Pio XII e fino a Paolo VI, quando fu sostituito dal card. Urbani.

        • PIERO LAPORTA ha detto:

          Aldo Moro si proponeva di mantenere il primato cattolico con le forze che rimanevano, ridottesi non per colpa dello statista. Eravamo, non dimentichiamolo, in una democrazia nella quale, al contrario di oggi, contava il Parlamento e i suoi numeri.
          D’altronde, lei ricorda le sciagurate e gratuite aperture di Roncalli, da cui dipese in massima parte il declino della cattolicità e quindi anche della DC, già ammalata di suo grazie alle camarille tosco emiliane, napoletane e siculociociare.
          In questo crogiolo di corruzione religiosa e politica, Aldo Moro, senza una corrente sua propria, mantiene l’unità della DC e taglia la strada ai corrotti. La prego di leggere quanto scrissi a propositi di Dalla Chiesa e di Pio La Torre
          https://www.pierolaporta.it/dalla-chiesa-torre/
          Se hanno martirizzato Aldo Moro e non altri un motivo ci sarà pure, a meno che si voglia accreditare la casualità, com’è sostenuto dall’assassino Mario Moretti, trattato coi guanti dai nemici di Aldo Moro.
          Mi consenta infine, rispettosamente e cortesemente, un suggerimento. Lei sa bene che il bene e il male saranno mescolati sino all’ultima ora. Questo accade in ognuno di noi e nell’umanità intera. Io pertanto rifuggo dal vedere le cose politiche come esito di schieramenti: il bene contro il male. Da questo punto di vista, abbiamo molto da imparare dal metodo marxista che fa piuttosto riferimento agli interessi concreti.
          La ringrazio davvero d’avermi offerto questa opportunità e mi riprometto di tornarvi in maniera più approfondita.

    • Gaetano2 ha detto:

      Don Ettore, lei getta benzina sul fuoco. Però, così, c’è la possibilità di chiarire meglio tanti aspetti che sembrano controversi o che non si conoscono.

      Vorrei approfittare per riprendere una tematica di qualche articolo precedente e che mi interessa molto proprio dal punto di vista “logico”, perchè per come è oggi la situazione mi sembra contraddittoria. La mia era una risposta, vabbè anche un po’ ironica, ma anche una domanda seria dato l’argomento (la Messa). Poichè l’ho scritto dopo che l’argomento era ormai superato da altri articoli, probabilmente è sfuggito dall’attenzione, ovviamente mi rivolgo anche a Iginio, di cui seguo con attenzione gli interventi. E vi ringrazio delle eventuali risposte. Appena lo ritrovo faccio un copia e incolla.
      E spero che il generale non me ne voglia troppo se approfitterò del suo spazio…

    • Gaetano2 ha detto:

      Ecco:
      Gaetano2
      27 Aprile 2020 alle 11:14 pm
      (ps. mi basta una risposta breve)

      Iginio, Iginio (mi sembra di ricordare “don Iginio”, ma non vorrei sbagliare e allora vado sul sicuro), mi hai fatto fare una ricerca pure sul latino che nemmeno Mario, Carlone o borghese pasciuto (o giuseppe rigorosamente minuscolo come più preferisce) mi avrebbero spinto a fare.
      Allora: io è vero che puzzo di pecora e che con don Ciccio ho il mio momento di esaltazione, ma data l’età devo cominciare a pensare alle “prospettive” forse non troppo lontane per me, e allora pur non ricordandomi nemmeno l’ultima messa a cui ho assististo e aspettando un prete (prete, non presbitero) magari di bocca buona, per una confessione così da far passare tutto in cavalleria, come si diceva una volta, e finire in bellezza, nel frattempo cerco di entrare nel dibbattito (con due “bb” fa più sinistra anzi sinistro, insomma più intellettuale) che, forse, mi potrebbe riguardare. E allora la questione della Messa non mi sembra secondaria anche perchè porta delle conseguenze, pare. Ora, tornando ai nostri montoni, una volta c’era chi diceva così, ho trovato questo passo, che dovrebbe essere l’originale, nella Bolla “quo primum tempore” e con la traduzione che segue (non so fare il neretto, allora metto in maiuscolo il testo su cui poggiava la mia richiesta di chiarimento:

      “ex aliis vero omnibus Ecclesiis praefatis eorumdem Missalium usum tollendo, illaque penitus et omnino reiiciendo, ac huic Missali Nostro nuper edito, nihil unquam addendum, detrahendum, aut immutandum esse decernendo, sub indignationis Nostrae poena, HAC NOSTRA PERPETUO VALITURA constitutione statuimus et ordinamus. Mandantes ac districte omnibus et singulis Ecclesiarum praedictarum Patriarchis, Administratoribus, aliisque personis quacumque Ecclesiastica dignitate fulgentibus, etiamsi S. R. E. Cardinales, aut cuiusvis alterius gradus et praeminentiae fuerint, illis in virtute sanctae obedientiae praecipientes, ut ceteris omnibus rationibus et ritibus ex aliis Missalibus quantumvis vetustis hactenus observari consuetis, in posterum penitus omissis, ac plane reiectis, Missam iuxta ritum, modum, ac normam, quae per Missale hoc a Nobis nunc traditur, de antent ac legant; neque in Missae celebratione alias caelemonias, vel preces, quam quae hoc Missali continentur, addere vel recitare praesumant.

      VI – Invece, mentre con la presente Nostra Costituzione, DA VALERE IN PERPETUO, priviamo tutte le summenzionate Chiese dell’uso dei loro Messali, che ripudiamo in modo totale e assoluto, stabiliamo e comandiamo, sotto pena della Nostra indignazione, che a questo Nostro Messale, recentemente pubblicato, nulla mai possa venir aggiunto, detratto, cambiato. Dunque, ordiniamo a tutti e singoli i Patriarchi e Amministratori delle suddette Chiese, e a tutti gli ecclesiastici, rivestiti di qualsiasi dignità, grado e preminenza, non esclusi i Cardinali di Santa Romana Chiesa, facendone loro severo obbligo in virtù di santa obbedienza, che, in avvenire abbandonino del tutto e completamente rigettino tutti gli altri ordinamenti e riti, senza alcuna eccezione, contenuti negli altri Messali, per quanto antichi essi siano e finora soliti ad essere usati, e cantino e leggano la Messa secondo il rito, la forma e la norma, che Noi abbiamo prescritto nel presente Messale; e, pertanto, non abbiano l’audacia di aggiungere altre cerimonie o recitare altre preghiere che quelle contenute in questo Messale.

      Quindi mi pare che ancora manchi la risposta al quesito iniziale, e cioè se considerare “… NOSTRA PERPETUO VALITURA” che ho trovato tradotto con
      “DA VALERE IN PERPETUO” come un qualcosa che altri possono modificare e che quindi infine si tratti di clausole, in fin dei conti, ripetitive e transitorie, scuotendo la credibilità dei documenti della Chiesa, soprattutto i più importanti, che così perdono valore ed autorità, oppure se c’è un’altra risposta.
      (Ma non farmi fare altre ricerche però).

      Mi è piaciuta la battuta che Pio V (era lui?) “ai suoi tempi fece né più né meno che quello che a sua volta fece Paolo VI: abolì i messali precedenti – tranne alcuni – e ne introdusse uno nuovo. Non si vede perché Pio V potesse farlo e Paolo VI”. E’ una delle poche cose che so anche io che Pio V non introdusse un nuovo messale (sistemò quello già in vigore risalente sostanzialmente ai tempi più antichi), mentre eliminò quelli proliferati nei precedenti 200 anni (forse perchè non affidabili, presumo). Con Paolo VI si arriva, ridendo e scherzando alla rugiada e a correggere, ritengo molto giustamente quel Tizio, che non era abbastanza buono da capire che doveva dire “non abbandonarci…” e qui don Ciccio c’ha ragione è evidente!

      Già e adesso come faccio a dormire? Mi chiedo ma come può uno che puzza di pecora essere un sapientone? mah.

      • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

        Provo a risponderle io. Le formule a cui accenna sono di carattere giuridico e sono, per così dire, formule di rito, un po’ come quando, in fondo ad una memoria di parte, si scrive “contrariis reiectis”: è un’ovvietà che se scrivo una mia memoria, rifiuto quella degli altri; così come “salvis iuribus”, i quali diritti sono salvi anche se non lo scrivo perché tutelati dalla legge. Sono formule che servono a dare solennità.
        La liturgia della Messa ha avuto una sua trasformazione lungo i secoli; questo è innegabile. E non si è fermata con il Concilio di Trento, perché anche i Papi dopo Trento hanno apportato delle piccole modifiche. Il problema è che lei tende in buona fede a mescolare due problemi distinti: il papa ha l’autorità di apportare modifiche ai riti della Messa? Sì, qualunque Papa, purché non ne intacchi la sostanza, che è la transustanziazione. E’ opportuno che queste modifiche vengano apportate? Sì, no, dipende. La riforma di Paolo VI ha voluto riprendere in qualche modo elementi della liturgia paleocristiana (archeologismo) e al tempo stesso dare la più ampia possibilità di partecipazione ai fedeli (movimento liturgico). Che cosa non ha funzionato? L’opera di Bugnini (definito da Louis Bouyer “le méprisable Bugnini”), il quale ha introdotto molte cose discutibili (l’offertorio della nuova Messa è definito sempre da Bouyer degno di un circolo della Gioventù operaia) e lo scempio che della Messa di Paolo VI hanno fatto monaci, preti e vescovi rivoluzionari. Volendo la Messa di Paolo VI può essere celebrata in un modo molto vicino a quello della Messa di S. Pio V. Il problema era ed è innanzitutto nella testa e nel cuore di chi celebra. Spero di averle dato qualche elemento.

        • Gaetano2 ha detto:

          Poichè ho approfittato di uno spazio non dedicato a questo argomento, mi fermo. Sarebbe interessante approfondire e sviscerare a fondo questa questione che forse richiederebbe una “disputa medioevale”, cioè fino alla chiarificazione più estrema. Voglio, però, ringraziarla per avermi risposto.

        • Enrico ha detto:

          Spiegazione di stampo nettamente vaticanosecondista. quella di don Ettore, che vuol salvare capra e cavoli.

          • Milli ha detto:

            E allora? O bisogna per forza rigettare tutto e tutti dopo il CVII?

          • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

            Enrico, legga la Storia liturgica del Righetti, che non penso proprio fosse modernista e vedrà che la liturgia ha avuto una sua evoluzione. Dire che sia immodificabile non ha alcun senso e il Papa ha il potere di introdurre dei cambiamenti (tesi del card. Siri, che non mi sembra, neppure lui, un modernista).
            Altro discorso è se questi cambiamenti siano buoni, opportuni, utili ecc.
            Nel dire ciò che ha provato a fare Paolo VI non ho preteso che fosse la cosa giusta; ho solo spiegato l’intenzione.
            Nel dire cbe la Messa del 1969 può essere celebrata in un modo molto dignitoso, simile alla Messa antica, è perché l’ho vista celebrare così fin da bambino, più di quarant’anni fa.
            Evitiamo le formulette preconfezionate che ricordano tanto i volantini di Lotta continua e simili, in cui tutti quelli che non la pensavano come loro erano fascisti, imperialisti ecc.

      • Enrico ha detto:

        Grande Gaetano 2!

      • MARIO ha detto:

        @ Gaetano2
        Gaetano, provo a intrufolarmi anch’io, visto che mi tiri in ballo a sproposito…
        Prima osservazione: visto che nemmeno ti ricordi della tua ultima Messa, il Padreterno (secondo me) potrebbe anche perdonarti visto che la Chiesa, dopo Pio XII, è peggio del Coronavirus e quindi è preferibile starle alla larga.
        Quanto invece all’attesa (infruttuosa, sembra) di un “prete, magari di bocca buona”, per poterti finalmente confessare, io (da buon amico…) ti sconsiglierei un prete tradizionalista, perché quelli sono troppo pignoli: ti chiedono “quante volte hai detto… hai fatto… con chi…” (troppo imbarazzante credo).
        Ti suggerirei invece di tentare un colpetto di telefono a Santa Marta… sembra che funzioni. Chissà che don Ciccio non ti dia un appuntamento: lui accoglie tutti a braccia aperte, anche se puzzi di pecora, anzi meglio ancora. Buttati…

        • Gaetano2 ha detto:

          Mariuccio,
          sentivo la tua mancanza, in effetti sono salito a un livello un po’ troppo alto per me. Vado meglio con te, con Carlone e il borghesuccio pasciuto. Io in effetti avrei da guadagnare con don Ciccio, anche perchè un paio di volte sono stato cacciato dal confessionale e per un animo delicato come il mio non è il massimo. Se non ci fosse sta faccenda del pentimento che deve essere proprio pentimento… proporrei di cambiarlo già che ci siamo col “Padre Nostro”… e con un altro paio di modifiche mi troverei proprio a mio agio.
          Però, essì c’è un però. Dato l’ambiente, non mi vorrei ritrovare con don Ciccio il miserikordioso da ‘na parte e il Priapo dall’altra…

  • Lucy ha detto:

    Grazie infinite , generale Laporta , per questo documentato testo che , tra le altre cose , ricorda un grande , grandissimo Papa che ha lasciato la sua impronta indelebile non solo nei nostri cuori e nelle nostre menti ( gli anticorpi per l’oggi ) ma anche nella Storia , quella in cui Dio interviene .
    Vorrei aggiungere un’altra data a quella del 25/12/1991 , quella dell’8 dicembre 1991.L’8 dicembre il russo Eltsin , l’ucraino Kravchuk e il bielorusso Shushkevic firmarono il documento che sanciva la cessazione dell’Unione Sovietica in quanto entità statale , lo smembramento del primo stato comunista della storia.Una decisione “imprevista ” ( così è stata definita) dagli stessi protagonisti dell’incontro , perchè non si voleva la fine dell’Urss ma un patto federale rinnovato. E invece pochi giorni dopo, la notte di Natale, la bandiera rossa con falce e martello veniva ammainata per sempre dalla cupola più alta del Cremlino e al suo posto risaliva il tricolore dell’impero di Pietro il Grande. Coincidenze ? “Chi crede nei miracoli lo fa perchè ha delle prove a loro favore , chi li nega perchè ha delle teorie contrarie ad essi “.
    G.K. Chesterton.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Sono io a ringraziarla di vero cuore, anche per avermi rammentato quell’8 dicembre e la folgorante sciabolata di Chesterton.

  • creazionista ha detto:

    Se è per questo poche settimane dopo l’invocazione a Dio per liberarci dalla guerra atomica il 25-3-84 (ma NON riuscì a benedire la Russia con tutti i vescovi come richiesto a Fatima) il 13-5-84 (anniversario di Fatima e dell’attentato al Papa) scoppiò un fortissimo incendio nella base di Severomorsk che durò ben tre giorni e distrusse una quantità enorme di armamenti. Origine dell’incendio ignota. [Socci]

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Grazie. Su quel’episodio sarei un po’ cauto a vedere un intervento divino, a meno che non si voglia considerare tale la manina che operò. 🙂

  • Enrico ha detto:

    “La Chiesa ex docente, auto certificatasi superflua, oggi si giustappone ai servi dello stesso padrone, mentre il gallo canta incessantemente”. Più che d’accordo. Anche se resta da chiedersi se la chiesa ex docente sia ancora al Chiesa Cattolica o non, piuttosto, una gigantesca scimmiottatura che agli occhi dei più è ancora la “Chiesa Cattolica”.

    Riguardo “il grande papa polacco aveva una visione del bene che non ammetteva finzioni politiche. Era un mistico che lavorava incessantemente al progetto di Dio: riunire il gregge” avrei qualche riserva. Certo che al confronto di Bergoglio sembra un gigante, ma non si può dimenticare che per lui “riunire il gregge” aveva un significato, ecumenista-politico (altro che “non ammetteva finzioni politiche”!) e non certamente squisitamente cattolico. Riesce difficile concepire l’assurdità di un papa che va in sinagoga non come Vicario di Cristo ma come “fratello minore” degli ebrei, visto che come lui stesso li ha definiti, gli ebrei sono i “nostri fratelli maggiori”. Così, tanto per dirne una.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      La prego, si rassereni. Vedrà che parleremo anche dei rapporti con i fratelli ebrei e poi, se vorrà, potrà emendarmi.

    • Boanerghes ha detto:

      Enrico, un po’ di razionalità.
      Li ha chiamati fratelli maggiori nel senso che anche l’antico testamento viene prima del Nuovo.
      Non perché i cattolici siano minori o peggiori.
      Questo lo stabilirà Dio, che solo vede il cuore degli uomini così come è nella realtà

      • Enrico ha detto:

        Boanerghes, la sua ingenuità mi colpisce davvero. Si chieda perché Woitila è andato dai suoi “fratelli maggiori” in sinagoga come uno qualsiasi invece che come Vicario di Cristo. Si rende conto dell’enormità della faccenda?

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Enrico, legga un po’ qui….
          [15] Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi.

          [16] Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere.

          [17] Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:

          [18] Lo Spirito del Signore è sopra di me;
          per questo mi ha consacrato con l’unzione,
          …………..
          (Luca 4,15-18)
          Quindi Gesù ogni sabato andava in Sinagoga, che non era il Tempio (dove si facevano i “Sacrifici”) ma il luogo dove si leggevano e si meditavano le Sacre Scritture, si cantavano i Salmi e i Maestri (Rabbini) predicavano.
          Perchè si meraviglia del fatto che un Vicario di Cristo sia andato in una sinagoga?

          • Boanerghes ha detto:

            Enrico, il Signore ha lavato i piedi ai suoi apostoli, anche a Giuda.
            Mai si è mostrato altezzoso, pur essendo il figlio di Dio.
            Come doveva presentarsi Giovanni Paolo II dagli Ebrei, forse dicendo: Io sono il vicario di Cristo, convertitevi e credete al vangelo?
            In realtà la grandezza del cristiano è nell’essere umile, come l’ecce homo.

          • Enrico ha detto:

            Ma dice sul serio?

          • Enrico ha detto:

            Il primo “ma dice sul serio” è rivolto a Stilumcuriale Emerito. Il secondo A Boarneghes: Ma dice sul serio?

  • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

    Onore e merito al generale la Porta che ci mette la faccia anche su argomenti molto “delicati”.
    Vorrei dare un suggerimento, non una provocazione, al dott. Tosatti. Credo che sia arrivato il momento di agire in chiaro, in questo e in altri blog “non allineati”. I fiumi di parole, in completo anonimato, compreso quello di chi si presenta con un nome proprio, come ho già scritto altre volte, valgono ZERO, soprattutto in un contesto in cui la “controparte” o, per meglio dire il nemico, ci mette la faccia. Bisogna dare atto che, a campione, mons. Lorefice, quando fa i suoi giri in bicicletta intorno all’altare, con tanto di mitria e dalmatica, o quando nientemeno cambia le parole che la Madonna ha suggerito ai tre pastorelli di Fatima, ai quali ha fatto vedere dal vero le fiamme dell’inferno, non l’esilio eterno, che sa tanto di catabasi virgiliana, non indossa affatto la maschera, non mostra alcun segno di imbarazzo, non ha paura delle nostre deplorazioni. Ma noi dobbiamo guardare in faccia chi sta portando la Chiesa dentro al baratro, con un nostro piccolo, personale contributo.
    Pertanto dovrebbe consentire di pubblicare commenti solo a chi si presenta con il proprio nome e cognome e si è preventivamente registrato sul suo blog, fornendo le proprie generalità, anche per un principio di responsabilità.
    Inoltre dovrebbe pubblicare articoli, interventi, post solo di chi si manifesta in chiaro, perché anche i fiumi di parole di un anonimo valgono ZERO. Ci sono religiosi che pur rischiando o subendo qualche sanzione terrena, stanno manifestando pubblicamente il loro dissenso. Anche perché non ci sono branchi di leoni affamati e inferociti che aspettano nei sotteranei del Colosseo.

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      Carissimo Claudio. Sempre sono d’ accordo con quanto sprimi con solita intellingenza, cultura e sopratutto FEDE e RAGIONE. Ma questa volta no. A me ha aiutato capire la dinamica dell’ anonimato proprio una risposta diretta che mi diede CESARE BARONIO. Nel suo caso appunto, d’ allora non m’ importa tanto chi è dietro suo nickname…perche quanto scrive ha l’ autorità N.S. GESÙ CRISTO, MAGISTERO, VERA CHIESA, ecc…ed è verissimo perche non si li può pescare nell’ errore da quanto cita e quasi solo su Essi. A volte ci mette del suo ed uno può essere d’ accordo o non, ma la sostanza rimane quella. Altro caso di cui ancora sono COMMOSO…e ti potrei dare mails d’ amici che da tempo mi sentono commentare i commenti per esempio di “SCONSOLATA”…sicuramente hai letto ieri che ha decisso di presentarsi con suo vero nome…la mamma di Eugenio Hasler…MARIA MICHELA PETTI. Questo è un caso esemplare. Aveva importanti ragioni per mantenersi fino adesso nell’ anonimato, ma almeno a me tutti i suoi commenti quasi giornalieri mi erano assolutamente importanti; non solo la maestria ed altissimo livello nel sprimere sue convinzioni, ma appunto il contenuto innacepibile in tutto. Anche ieri il sacerdote che ha scritto sotto anonimato pure si capisce perchè, ed io non sono d’ accordo come lui capisce la figura dell’ impostore argentino, ma lo stesso m’ arrichì con la parte finale del suo articolo.

      Magnanimo come pochi il carissimo Marco che già ha spiegato il perchè si prende la fatica di consentirci partecipare in questo spazio unico. Anche da moderatore che è solo lui saprà quante stipidaggini cestina e non passa. Poi uno a seconda sue convinzioni, pian piano si capisce a chi vale lo sforzo di leggere anche sotto anonimato. Io per esempio sorvolo e non lego certi nickname qui già conosciuti…a volte c’ è uno che interviene 10 volte solo per commentare credendosi la sa solo lui tutta e corregendo “secondo” lui a tutti quanti; con questo come dicono dei venditori in “subito”…”non s’ accetano perdi tempo”…C’ è pure altro che crede d’ essere il bravo professore ed aggiunge mille robbe; se riducesse la quantità delle cose che ci mette nel solo commento, sarebbe molto buono seguirlo.

      Insomma caro Claudio, questa dinamica aiuta l’ intelligenza per discernere; gl’ imbecili sotto anonimato lo stesso stanno allo scoperto…invece non perdiamo la miniera, il tesoro, del contributo di tanti che per diversse ragioni devono essere sotto l’ anonimato, e sarebbe un peccato non contare con le loro LUCI, che a volte sono più grandi che i propri articoli che si commentano…

      Grazie e la benedizione.

      • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

        caro padre Luis, ormai non si tratta più di “discernere” quello che sta avvenendo, perché questo, al di là di sofismi più o meno elevati, lo hanno capito pure le pietre e quelli che non l’hanno capito, o sono in mala fede o, come dice un mio amico monaco, sono “conniventi”. Si tratta invece di passare finalmente alla “fase 2”, quella della completa trasparenza in cui 1anonimo+1anonimo+1anonimo fa ZERO, 1 persona+1persona+1persona fa TRE PERSONE.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Le sono molto grato per questa amichevole provocazione all’amico Marco. Vorrei suggerire una misura intermedia.
      Chi si identifica con nome e cognome, ha diritto illimitato di replica. Chi vuole rimanere nell’anonimato, può essere pubblicato, ma non ha diritto di replicare. Un lettore mi ha fatto riflettere sull’opportunità del nascondimento, che posso comprendere. Comprendo molto meno l’utilizzo sistematico di un’identità segreta, se non altro per non dare l’impressione d’aver appreso la codardia dalla Chiesa ex Docente. 🙂

      • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

        allora approfitto subito del diritto di replica. Ci spieghi per cortesia, a me e a qualcun’altro, in che cosa consisterebbe la “opportunità del nascondimento”.

        • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

          E non caro Claudio. Qui stai mischiando tua soggettività consegnando un valore mattematico ad un conto pure del tutto nullo. Sei tu che usi un sofisma dando valore zero alla somma di tre anonimi.

          Non è soggettività leggere, per esempio, i commenti di “Milli” (anonima ma ci ha dato comunque il dato che è da LODI); di “Adriana”, o “Gene”…solo per citarne stanno ai tuoi conti, e non per non apprezzare tanti altri anonimi seri e si capisce sono gente per bene E BASTA LEGGERE SUOI COMMENTI per tenerlo per sicuro.

          Ricordati il 1 marzo l’ articolo qui pubblicato dallo stesso generale, e hai dato un giudizio diverso a quello che l’ aprezzi oggi. Del tutto leggittimo. Ma pur tutte e due dando il volto alle vostre opinioni, non vuol dire che per questo di per se si fa il bene. Con quell’ articolo lui fecce publiccizzare un po di male…e tutto per dire che d’ un anonimo se quanto sprime è vero bene…allora fa un bene.

          Dunque siamo:

          1 anonimo + 1 anonimo + 1 Cersare Baronio + Claudio Cazzoli + Maria Michela Petti + P. Luis Eduardo = 6 da più fronti, in prima fila dando la faccia (e certo più sposti) ma anche quelli coperti in questa guerra, tutti preziosi ed importanti.

          Chi lo sa quale carica svolgono un “Pezzo Grosso”, “Osservatore Marziano” ecc, e Marco Tosatti sì lo sa, e noi possiamo averne informazione di prima mano e VERITIERA…altrimenti sarebbe tutto soggettivo ed al filo delle calunnie.

          Di berORGOGLIO appena abbiamo saputo che chiamò Eugenio Hasler per mandarlo via subito da quell’ incontro terribile dove iniziò dicendoli che aveva duro carattere, ecc…e nemmeno, nel caso fosse vero, prima buttare qualcuno che supostamente si comporta male si li danno dell’opportunità…in più nella ditta…ecclesiale…invece lui sorride solo se ha una telecamera davanti per lavare piedi ai trans o per ricevere bill e melinda hell’s gates…ma per fonti come appunto O.M., Pezzo Grosso, ecc, sapiamo che invece che Eugenio, chi veramente è un TIRANNO, spudorato, che s’ arrabbia un giorno sì e l’altro pure è lui…berORGOGLIO…

          Allora tu anche stai dicendo sul punto dove siamo arrivati…ma appunto bisogna in QUESTA GUERRA, agire uniti. E tutti possono fare quel che possono e non tu imporre un unico piano.

          DIO attraverso San Pio V, che indebitamente è festeggiato oggi nel calendario modernista e nel Tradizionale il 5.5, invece nacque in Cielo un 1 maggio, fecce Vincere NOSTRA SIGNORA DI LORENTO A LEPANTO, POI CAMBIATA CON IL TITOLO DI N.S.DEL ROSARIO, non solo faccendo INVOCARLA con il Santo Rosario ma faccendo quello che non si facceva prima, e cioè, mettere d’ accordo le forze possibili come quella di Venezia, Spagna, ecc, che prima erano ognune per propri conti…ed anche se i turchi erano molto di più, il Cielo aggiunge con GRAZIA E MIRACOLO, le forze che umanamente mancabano.

          Una volta ho detto al caro e così prestiggioso Roberto de Mattei lo stesso, perche nella solita uscita passionale del pure caro e prestiggioso Antonio Socci, si misse a criticare nei mezzi di comunicazione quello che Socci intendeva riguardo berORGOGLIO. Ed anche se sono due pesonaggi che giorno dopo giorno danno la lotta con propria faccia, lo stesso per piccolezze si mettono a criticare uno contro l’ altro e dunque così si perde la battaglia.

          Allora fratello non essere così chiuso, perche essendo minoranzza tra lo sbandamento di questa APOSTASIA con regia di COLPO DI STATO VATICANO, se in più ci dividiamo….fa il tuo bene davanti lo Sguardo Divino, che Lui che ci guarda tutti fino ultimo dei cappelli, pure guarda chi lotta dall’ anonimato.

          Grazie e la benedizione.

          • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

            padre Luis, ci mancherebbe che voglio imporre il mio punto di vista. Nella fase della comprensione ho molto da imparare da Cesare Baronio o da Pezzo Grosso o da Enrico ma in battaglia occorre combattere a viso aperto, a Lepanto non c’erano cecchini.

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            E’ meglio un’aquila anonima che un merlo con nome e cognome. Così la pensa “scarpe grosse” e gli dò ragione. E da utente di Stilum aggiungo: io, al suo posto (quello dell’amico Tosatti), invece di togliere la parola a chi scrive in anonimo, la toglierei a chi ha scambiato il suo blog per una tribuna personale di autopropaganda e un pulpito da cui predicare in favore del suo movimento o del suo partito. E la toglierei anche a chi per dire “pane” dice:
            –quell’alimento quotidiano che piace ai poveri come ai ricchi e di cui parla il Vangelo di Matteo al capitolo 6, versetto 11, laddove, rispondendo ai discepoli che gli chiedono di insegnare loro a pregare, Gesù enuncia la magnifica preghiera detta del “Padre nostro” —
            Buon pomeriggio, e scusate l’anonimato.

          • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

            … ma “chi è senza peccato scagli la prima pietra” può dirlo solo Gesù. Altrimenti e “la notte in cui tutte le vacche sono nere…”

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Ah caro Claudio: scommetto che se conoscerei tua sposa (che saluto e benedico) mi direbbe:”lasci perdere p. Luis…è testardo che non se ne può di più…lo conosco da 30 anni”)…e Claudio qui giù ancora : “battaglia occorre combattere a viso aperto, a Lepanto non c’erano cecchini”…mutatis mutandis…sempre che rimandiamo ad un esempio, in questo di Lepanto (e ho sbagliato sopra, è N.S. DI LORETO) nel 1571, in confronto questa ben peggiore, ben maggiore, guerra, fratricida tra la Cristianità, Cattolicità, con tutto allora anonimi/cecchini, pure tutte le forze che feccero possibile arrivare le navi che furono nella battaglia in mare. Non si contano per esempio le donne, le spose, che adoperarono tutto per sostenerli. O lo stesso San Pio V che restando a Roma fu I’ istrumento della Vittoria e vide da Roma suo trionfo il proprio 7 ottobre, settimane prima che arrivassero i messaggeri con la notizia. Insomma. Saluti al caro Stilum Emerito fratello di 90 anni che da un po con questo nickname non si faceva sentire. Benedizioni pure per lui. (Caso mai: “cecchino /cec·chì·no/ sostantivo maschile
            Tiratore scelto appostato per battere i punti obbligati di passaggio del nemico.”)

          • Milli ha detto:

            Vorrei portare il mio contributo all’intervento di Padre Luis (che ringrazio per avermi ricordata).
            Io mi firmo solo come Milli, ma il dott. Tosatti conosce il mio nome, perché è scritto per intero nell’indirizzo mail che bisogna inserire.
            Se uno interviene solo per disturbare probabilmente userà indirizzi creati ad arte , con sigle che non dicono nulla, ma non è il mio caso e credo che sia così anche per molti altri.
            Non metto il mio nome perché per la società non sono nessuno e non mi piace mettermi in mostra. Almeno per il momento.
            A parte questo, non dimentichiamoci che l’egregio Tosatti in un modo o nell’altro , ci conosce tutti ed è il garante dei suoi contributori ufficiali.
            Come dice padre Luis, bisogna cercare di stare uniti, sotto il Manto di Maria. Ricordi le immagini antiche, sotto il Manto c’erano raffigurate persone di ogni ceto sociale, ma unite dalla protezione della Madre di Dio.
            A volte dovremmo staccarci un po’ da tutte i ragionamenti e affidarsi a Gesù, quello sovrannaturale, quello sempre presente , che se chiamato fa anche i miracoli e cambia la storia.
            Padre Luis, conosce gli scritti di Don Dolindo Ruotolo ? Un caro saluto a tutti.

        • Gaetano2 ha detto:

          Aggiungo qui che sotto non trovo il “rispondi”.

          “Pertanto dovrebbe consentire di pubblicare commenti solo a chi si presenta con il proprio nome e cognome e si è preventivamente registrato sul suo blog…”

          Credo che non sia opportuno, proprio per la natura del sito stesso.
          In questo modo, si manifestano più chiaramente pensieri e opinioni che altrimenti sarebbero espressi in modo molto ma molto più velato.
          Certo a Lepanto non c’era bisogno di altro, ma bisogna tenere presente che c’era un esercito, sì, proprio un esercito, ed anche molto ben schierato. Impensabile in una chiesa effeminata come la stessa Italia odierna.

          A Milli. La devozione a Don Dolindo è molto diffusa in Polonia. Devozione sorta, qualche anno fa, da quella a Padre Pio. Un numero enorme di polacchi si reca in pellegrinaggio alla tomba di Don Dolindo.

          Comunque in Polonia, senza illusioni, come ormai dappertutto, i veri preti sono osteggiati e perseguitati, Come in Italia.
          guardate un poì qui:

          • Milli ha detto:

            Ovviamente non ho capito cosa si sono detti, non so se erano lì per dargli degli “avvertimenti ” o per cercare di fermarlo, però lui non si è fatto intimorire e ha proseguito, come pure le donne che non hanno battuto ciglio alla vista della polizia e non hanno smesso di pregare.
            Anche da noi potrebbero costruire delle cappelle all’aperto, nei cortili, nei campetti degli oratori , ecc. Basterebbe volerlo.

  • Gaetano2 ha detto:

    All’epoca fu molto importante l’opera del colonnello Riccardo Kuklinski. Ovviamente siamo ancora molto vicini ai fatti, e la disinformazione in questi campi regna sempre. I giudizi in Polonia sono di diverso genere: eroe per molti, traditore per altri. Ma dato che chiacchiere (volute e non) anche tra i servizi corrono, chiedo al generale se in Italia se ne sapeva qualcosa.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Ma certo che si è saputo di Kuklinski dopo la fine dell’Urss. Sono da sempre sinceramente ammirato dal coraggio leonino di quel colonnello e gli sono molto riconoscente perché anche grazie a lui posso oggi annoiarvi con le mie righe.
      Quanti lo apostrofano da traditore, non si rendono conto che il sacrificio di queste persone ha risparmiato l’olocausto nucleare. I piani del Patto di Varsavia erano assolutamente chiari al riguardo: ogni resistenza verso l’Atlantico sarebbe stata spazzata via col maglio nucleare.
      Forse la Gran Bretagna avrebbe potuto dare un parziale risposta nucleare, ma dubito che questo avrebbe consolato gli europei occidentali divenuti così obiettivo di lanci nucleari da ovest oltre che da est. Una fine analoga avrebbero certamente subito tutti i paesi del Patto di Varsavia, polacchi in testa, quando sarebbe arrivata la risposta statunitense. E’ persino ovvio che i missili statunitensi avrebbero risparmiato inizialmente il suolo russo, per offrire a Mosca la scelta se limitarsi o essere colpita a sua volta. Dietro queste realtà ci sono tradimenti inconfessati e inconfessabili da ambo le parti. Qualcosa può cogliere in questo mio pezzo https://www.pierolaporta.it/dalla-chiesa-torre/
      nel quale illustro un fatto apparentemente senza senso, l’arretramento a Comiso dei missili nucleari a corto raggio, togliendo loro 500 km di gittata sui 2500 disponibili e mettendo fuori bersaglio Mosca.
      Chi accusa Kuklinski di tradimento farnetica. Il tradimento si consumò in capo agli europei di ambo le parti.

  • Sulcitano ha detto:

    Affidiamoci con viva fede alla santa volontà di Dio, pregando e operando il bene. SIA LODATO GESÙ CRUSTO!

  • Virro ha detto:

    Dr. Tosatti perché non raccogliere a mo’ di libro i racconti di La Porta?
    perdoni la mia povertà
    grazie, buona giornata a tutti

  • Virro ha detto:

    Senza parole per la lucidità di questa 6° puntata
    GRAZIE,
    Voglia la Grazia di Dio , della Santa Croce accompagnata dalla Vergine Maria (che domani l’Italia verrà a LEI consacrata) benedirvi

  • Boanerghes ha detto:

    L’ora della giustizia di Dio è vicina e sarà terribile! E se gli uomini non ravviseranno in questi flagelli i richiami della Divina Misericordia e non ritorneranno a Dio con una vita veramente cristiana, un’altra guerra terribile verrà da est ad ovest, e la Russia con le sue armi segrete combatterà l’America, travolgerà l’Europa e si vedrà specialmente il fiume Reno della Germania pieno di cadaveri e di sangue. Anche l’Italia sarà travagliata da una grande rivoluzione e il Papa dovrà molto soffrire.

    Chi vivrà vedrà

    • Paoletta ha detto:

      Alois Irlmaier?

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      NON PRAEVALEBUNT
      non dimentichiamo che Nostro Signore non è vincolato né dal tempo né dallo spazio. Inutile quindi avventurarsi a fare concorrenza ai cartomanti. Mettiamo olio nella lucerna e aspettiamo l’alba.

      • Boanerghes ha detto:

        Qui non si fa concorrenza ai cartomanti, sig. Laporta. Si informi meglio.
        Ho trascritto una profezia di Elena Aiello.
        E non è l’unica.
        Ma è sufficiente anche Fatima.
        Infatti il riferimento alla Russia, presente nei messaggi di Fatima, è importante, poiché è indiscutibile che essa ha portato e seminato nel mondo zizzania, errori e persecuzione.
        Ma non è ancora finito il segreto di Fatima, e la Russia avrà ancora una sua parte importante.
        Quando? Lo sa il Signore.