LA CHIESA DELLA MISERICORDIA QUESTA VOLTA COLPISCE CALLAO…

16 Aprile 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

La Chiesa della misericordia ha colpito ancora, e questa volta sotto la scure è caduto un vescovo spagnolo, ma titolare della diocesi di Callao in Perù, vicino al Movimento Neocatecumenale, e a quanto pare, responsabile di essere stato vicino anche all’ex arcivescovo di Lima, Luis Cipriani (Opus Dei) sostituito dal super progressista e Teologia della Liberazione Carlos Castillo Mattasoglio. Ora sia i Neocatecumenali che l’Opus Dei non sembrano godere particolare favore presso la corte del Pontefice regnante (non abbiamo trovato traccia, nella sua biografia dell’ordinazione episcopale del Prelato attuale dell’Opus, nonostante che abbia assunto quella carica nel 2017; e a parte un caso in una zona remota dell’Asia non ci ricordiamo di nomine episcopali di sacerdoti dell’Opus Dei, sotto questo pontificato).

Il bollettino ha dato sobriamente la notizia della decapitazione: “Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Callao (Perú), presentata da S.E. Mons. José Luis del Palacio y Pérez-Medel.

Il Santo Padre ha nominato Amministratore Apostolico “sede vacante”, della Diocesi di Callao S.E. Mons. Robert Francis Prevost, O.S.A., Vescovo di Chiclayo”.

Del Palacio era da otto anni vescovo di Callao, nel Paese in cui ha svolto lavoro missionario dal 1976 – quarantaquattro anni – dove si è occupato prevalentemente di poveri ed emarginati, e ha creato case di accoglienza e un seminario missionario “Redemptoris Mater e Giovanni Paolo II” situato nella zona più depressa della zona di Callao. “Ama e fai ciò che vuoi” è il suo motto episcopale, e da vescovo ha basato il suo lavoro su tre obiettivi: vocazioni, istruzione e carità. E, fra l’altro, ha dato impulso all’assistenza pastorale ai detenuti reclusi del penitenziario Sarita Colonia. Insomma, aveva tutto quello che poteva permettergli di piacere al Sommo Pontefice. Ma…secondo quanto ci dicono – e che ancora non abbiamo potuto verificare, ma le fonti sono buone – il peccato originale (Cammino neocatecumenale), quello secondario (vicinanza la cardinale Luis Cipriani) e il fatto che non vedesse di buon occhio alcune innovazioni – per esempio la comunione ai divorziati risposati – l’hanno messo nel mirino dei poteri forti episcopali del Perù, iper-progressisti, guidati dal nuovo arcivescovo di Lima, e così senza ragioni apparenti è stato obbligato a dare le dimissioni. Senza appello, senza essere ricevuto da papa Bergoglio, senza una motivazione reale. Un caso che ricorda quello – altrettanto pesante – di mons. Livieres Plano, della diocesi di Ciudad del Este, licenziato senza ragione apparente, e che attese per due settimane a Roma di essere ricevuto dal papa. A monsignor Livieres Plano non venne mai permesso di vedere il dossier elaborato dal visitatore apostolico e neppure, seppur presente a Roma il giorno dell’annuncio della sua rimozione, ebbe esaudita la richiesta di un colloquio con papa Francesco., e alla fine tornò a casa, dove morì due anni più tardi.

La comunicazione della sostituzione di Del Palacio il vescovo l’ha ricevuta – un gesto di indubbia delicatezza clericale – alla vigilia di Pasqua. Nel suo messaggio ai fedeli di Callao Del Palacio dice: “Certo che perdono i fratelli che mi hanno offeso e diffamato, e non ho alcun risentimento nel mio cuore, che Dio li benedica”, e chiede perdono “a tutti per il mio carattere, per i miei peccati, siamo tutti peccatori, chiedo il vostro perdono”. A quanto pare negli ultimi mesi c’erano stati contrasti fra diversi sacerdoti “progressisti” e membri del Cammino Neocatecumenale, ed erano partite accuse – anche anonime – nei confronti del vescovo, che secondo alcune fonti “”Ha un carattere complicato, difficile”, e indicano un pessimo rapporto con l’attuale arcivescovo di Lima, Carlos Castillo. E nella Chiesa della misericordia tanto basta.

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41 commenti

  • Simone ha detto:

    Contrariamente a quanto affermato, diversi sono i sacerdoti dell’Opera che sono stati consacrati vescovi con Francesco: Richard James Umbers (Australia), Paul Toshihiro Sakai (Giappone), Carlos Lema Garcia (Brasile), Stephen Lee Bun Sang (Cina), Levi Bonatto (Brasile). Ed il prelato dell’opera non deve necessariamente essere eletto vescovo, Don Alvaro, primo prelato dell’opera nel 1982, è stato consacrato vescovo solo nel 1991.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Fortunati, sono sfuggiti al consiglio dato ai nunzi di non proporne; e in sette di pontificato si contano sulle dita di una mano. Meno di uno all’anno.

      • Simone ha detto:

        Può fornire una fonte dell’affermazione “sono sfuggiti al consiglio dato ai nunzi di non proporne” ?

        • Marco Tosatti ha detto:

          Potrei, ma non lo faccio. Non voglio mettere nei guai, giustamente, la mia fonte. Si fidi, se vuole; so quello che dico. E se no, pazienza.

          • Simone ha detto:

            Non dico di non crederle, ci mancherebbe. Ma i fatti dicono che, facendo un confronto fra le ordinazioni episcopali di Opus dei e Gesuiti dall’elezione di Francesco, ci sono state 5 ordinazioni su una media di 2099 sacerdoti nel periodo 2013/2018 per l’Opus e 13 su una media di 16,557 sacerdoti per i Gesuiti sempre nello stesso periodo. Dunque in proporzione, nonostante questa presunta indicazione di non proporre sacerdoti della prelatura, l’Opus dei ha avuto molte più ordinazioni episcopali rispetto all’ordine da cui papa Francesco proviene. I dati li ho ricavati da http://www.catholic-hierarchy.org/ e sono pubblicamente consultabili.

          • Marco Tosatti ha detto:

            Forse si fida ancora meno dei gesuiti…:-))) E l’Opus non ha, come i gesuiti, la regola di non accettare avanzamenti.

  • Alessandro ha detto:

    Confermo totalmente quanto scritto e vi dico anche chi é l´operatore della misericordia armata, E´quel povero uomo del nuzio apostolico, mons. Girasoli, é lui il braccio armato della legge bergogliana…. Una tristezza infinita. La Chiesa peruviana é dilaniata.
    Cordialmente
    P.S. Da 26 anni vivo in Perú….

  • EquesFidus ha detto:

    Io andrei molto cauto riguardo quanto avvenuto a mons. del Palacio y Pérez-Medel, anzitutto perché non sono noti i motivi delle sue dimissioni. Se è vero che potrebbe aver (anzi, è persino realistico che abbia) subito pressione da parte di altri vescovi e cardinali peruviani per la sua rinuncia, è anche vero che questa faida sembra avere tutti gli aspetti di una resa dei conti fra progressisti (forse sarebbe meglio definirli modernisti). In effetti, mons. del Palacio y Pérez-Medel appartiene al Cammino Neocatecumenale, il quale è un movimento laicale dagli aspetti estremamente problematici (per usare un eufemismo), a partire dalla disubbidienza alle legittime richieste dell’autorità ecclesiale quando si parla di celebrazione dei Sacramenti e della vita comunitaria. Chi scrive è stato testimone oculare di altari improvvisati gettati in un salone parrocchiale, con delle semplici sedie (e non inginocchiatoi) tutti attorno e con una menorah ebraica (che non c’entra niente con la Divina Liturgia cattolica) sopra lo stesso tavolaccio. Allo stesso modo, ho potuto “ammirare” fonti battesimali mobili nello stesso locale per i loro riti della Settimana Santa, temendo che pratichino il “ribattezzo” (espressamente proibito e condannato dalla Chiesa cattolica come eresia, già a partire dal Credo che si recita tutte le domeniche: “confiteor unum Baptisma in remissionem peccatorum”). Ancora, è da notare come tutto questo avvenisse non nella chiesa parrocchiale (tra l’altro luogo consacrato appositamente per le cerimonie liturgiche, a differenza di una sala multifunzionale) ma in locali attigui e ben separati dal resto dei fedeli, dando l’impressione che si tratti di una setta paracattolica a tutti gli effetti, con degli adepti che non prendono parte alla vita della parrocchia ospitante ma che facciano i loro incontri solo fra loro e che cerchino, in qualche modo, di dominare la vita parrocchiale arrivando ad escludere i “semplici” fedeli che non vogliano unirsi al Cammino. Emblematico il caso di Palermo, con mons. Lorefice (ferocemente avverso a qualunque forma di attività non sotto lo stretto controllo diocesano, specie se tradizionale quale non è il caso dei neocatecumenali) che per la Santa Pasqua dell’anno scorso ordinò ai neocatecumenali di celebrare solo con il resto delle loro comunità parrocchiali. Risultato: questi presero in affitto delle sale di alberghi nelle diocesi vicine per celebrare da soli la Santa Pasqua, disubbidiendo così a qualsivoglia disposizione dell’autorità ecclesiastica. Purtroppo, sono stati pubblicati libri (l’ultimo in ordine di tempo, di un personaggio per cui non nutro simpatie, è di don Ariel di Levi – Gualdo, che si è attirato per questo l’odio degli esponenti del Movimento) che dimostrano inequivocabilmente che abusi liturgici, settarismo e furbesca elusione dell’autorità ecclesiastica competente (anche tramite l’uso di preti e vescovi compiacenti, quando non formati o inglobati dallo stesso Movimento) sono caratteristiche intrinseche del Movimento, il quale può continuare a fare ciò che vuole, come nel caso di entità simili (vedi anche Rinnovamento nello Spirito) in virtù del grande numero di adepti (si parla mi sembra di un 1 milione di neocat in tutti il mondo, o similari) e della loro influenza “politica” all’interno della chiesa. Quindi, considerato il fatto che mons. del Palacio y Pérez-Medel è vicino al Movimento Neocatecumenale, probabilmente si è trattato di una resa dei conti fra progressisti, con l’ala più rivoluzionaria ed ispirata all’eretica Teologia della Liberazione che ha tentato la manovra per colpire i Neocatecumenali in espansione in America Latina, come molte altre realtà simili para-cattoliche e cripto- (quando non apertamente) protestanti. Purtroppo, tutto questo come sempre va a scandalo dei fedeli, da una parte impossibilitati ad accedere alla vera e Santa Liturgia e Dottrina cattoliche, sostituite sempre più da surrogati in certi casi realmente abusivi, sia sottoposti allo sconcerto ed al turbamento di vedere certe manovre indegne all’interno dell’episcopato e fra i loro pastori.

  • Iginio ha detto:

    Però quelli dell’Opus Dei fanno tenerezza, per come sono corsi ad allinearsi al Nuovo Corso, presumibilmente temendo rappresaglie. Il loro prelato è un argentino, come Bergoglio. Si fa fotografare col cosiddetto “clergyman” anziché con la veste talare, sgradita a Bergoglio. Che i cattolici debbano seguire il papa, per limitato che possa essere, si capisce. Però non c’è bisogno di scimmiottarlo o adularlo, come fanno p. es. quei vescovotti che vanno in giro con gli scarponi neri e con questi orrendi crocifissi grigi al posto di quelli dorati.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Dalle notizie in mio possesso a Callao più che uno scontro tra neocatecumenali e modernisti, che non voglio certo negare, è in atto uno scontro tra i cattolici tradizionali e il Cammino neocatecumenale.
    A Callao il Vescovo rimosso, voleva una diocesi tutta del Cammino. O neocatecumenali o niente, al massimo cristiani di serie B.
    Inoltre i neocatecumenali sono una strana setta: per certi versi sono nemici giurati dei modernisti, ma per altri sono più modernisti di tanti modernisti.
    Ad esempio hanno una concezione del peccato e della giustizia praticamente identica a quella di Lutero. E non hanno nessun rispetto dell’Eucarsitia. Alcuni tra i più giovani masticano la gomma durante l’Eucaristia e nessuno li riprende e alcuni, tra cui la defunta fondatrice con Kiko Arguello, Carmen Hernandez, usciva anche più di una volta a fumare durante la celebrazione.
    Inoltre si comunicano con una pagnotta sbriciolosa consacrata e spesso capita che i frammenti del Corpo del Signore cadono a terra e nessuno si preoccupa di raccoglierli.
    Occorre leggere il sito OSSERVATORIO SUL CAMMINO NEOCATECUMENALE SECONDO VERITA’.
    E’ proprio di oggi un articolo in cui si dimostra che, contro tutte le disposizioni ecclesiastiche, molti del Cammino hanno avuto le Ostie consacrate in casa per la veglia pasquale in famiglia! Cosa proibita dalla Chiesa!

    • Luigi ha detto:

      “E’ proprio di oggi un articolo in cui si dimostra che, contro tutte le disposizioni ecclesiastiche, molti del Cammino hanno avuto le Ostie consacrate in casa per la veglia pasquale in famiglia! Cosa proibita dalla Chiesa!”
      Sì l’ho letto.
      Questo abuso eucaristico è molto grave ed è Kiko stesso che lo ha voluto.
      Su questo abuso la Chiesa dovrebbe intervenire. Ma dubito lo faccia.

    • Alessandro ha detto:

      E´vero ma é gelosia e poi l´Opus Dei non conta niente, non contava con Cipriani…. figuratevi oggi, sono pavidi e pronti ad allinearsi. E´il nunzio che coordina e propone la ” limpieza”….

  • Nicola Buono ha detto:

    Austerità, austerità, austerità……..però chissà perché anche in Vaticano nonostante la brutta crisi economica poi le risorse economiche non manchino mai in favore delle risorse boldriniane…..un po’ come fa lo stato italiano che poi però non fa mancare mai nulla agli extracomunitari nonostante la crisi.

    https://www.aldomariavalli.it/2020/04/15/e-il-coronavirus-colpisce-anche-le-casse-vaticane-parola-dordine-austerita/

  • Nicola Buono ha detto:

    A proposito di MISERIKORDIA, leggetevi questo vecchio articolo di Life Site ( tradotto in italiano) del 2016 . Oggi deve essere pure peggio…

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2016/12/in-vaticano-regna-un-vero-e-proprio.html

    • Lucy ha detto:

      Nicola , è il quadro della realtà anche oggi.Infatti andando ak sodo al di là della questione di Callao una cosa comunque è certa ; il sostituto di mons.Luis del Palacio è un bergogliano e questo rientra nella routine di questo pontificato La rivoluzione di Bergoglio sta infatti nelle nomine , episcopali , universitarie etc e non sbaglia un colpo..Con gli altri Papi c’era più libertà di ” parresia ” e ” ascolto “; c’è stato sicuramente qualche errore ma con delle attenuanti .A questo proposito circa i ” misfatti ” di nomine di cardinali oppositori accaniti al Magistero di certi Papi nominati poi cardinali da quei Papi , vorrei tornare a citare il “caso” del card.Karl Lehmann perchè è un caso di scuola anche oer come finì .Lehmann è stato l’anima del cattolicesimo progressista europeo per trent’anni e più di una volta si scontrò con Giovanni Paolo II che non aveva nessuna intenzione di nominarlo cardinale nel 2001.Al termine dell’Angelus del 21/1/2001 il suo nome non figurava tra i nuovi cardinali. Apriti cielo !Dalla Germania fecero notare che era un’umiliazione troppo grande e che l’ennesima esclusione del candidato della potentissima e ricchissima Conferenza Episcopale Tedesca avrebbe avuto delle conseguenze Si trattava di prevenire problemi e fratture .Papa Wojtyla allora lo inserì dopo una settimana , per ultimo.Poi Lehmann si pentì dei suoi trascorsi modernisti e affidò il mea-culpa al suo testamento .E questa è la fine buona della sua vicenda da cardinale.

      • Lucy ha detto:

        Preghiamo perchè vescovi e cardinali bergogliani arrivino , anche in extremis allo stesso pentimento.Lasciamo agire Dio.

        • Nicola Buono ha detto:

          D’accordissimo con te, Lucy ( scusa se ti do del tu). Ed infatti Maria Santissima in tutte le Sue Apparizioni chiede disperatamente le nostre preghiere ( di cui Lei ha bisogno) per convertire i peccatori più a rischio dannazione eterna, e molto chiede di pregare per i Sacerdoti suoi figli prediletti. OGGI MOLTE PERSONE VANNO ALL’INFERNO PERCHÉ NON C’È CHI PREGA E SI SACRIFICA PER LORO così disse la Santa Vergine ai 3 Pastorelli a Fatima. Perciò in una certa misura sarà anche colpa nostra per la dannazione eterna dei nostri fratelli per non avere pregato ed offerto sacrifici per loro.

          • Lucy ha detto:

            Macchè scuse ! Darsi del tu tra mezzo-corregionali è più che normale …..saluta tua madre .

  • Gioia ha detto:

    Già da tempo nella diocesi del Callao era stato inviato un nunzio apostolico. Il Vescovo del Palacio era entrato in rotta di collisione con il popolo calaco, e questo é testimoniato da articoli di cronaca nera e servizi giornalistici che possono esser agevolmente consultati da chi si voglia fare un’idea il più possibile equilibrata della situazione. Sotto il suo governo ordini religiosi sono stati chiusi, i loro immobili assorbiti, devozioni popolari sono state svalutate, riti afro-peruviani interrotti.
    Inoltre, particolare non da poco, il suo unico metro di riferimento era il movimento neocatecumenale. Un vescovo deve essere super partes. Una pagina fb da consultare è “Callao necesita pastor”.

    • Luigi ha detto:

      Grazie @Gioia.
      Un’altra cosa: non è che se uno viene “perseguitato” da questo pontificato allora diviene automaticamente un santo martire già elevato alla gloria degli altari. Non facciamo quest’errore.

    • Iginio ha detto:

      Un visitatore apostolico, presumo, Non un nunzio.

    • Alessandro ha detto:

      Gioia, la stampa locale é sotto il dominio totale del governo ( di sinistra estrema ) che sovvenziona la qui chiamata ” prostiprensa” circa un milione di dollari l´anno…. da sempre hanno demolito Cipriani ( che spesso se lomeritava per incapace) e sono al servizio dell´alleanza governo_ chiesa mireriKordiosa……

  • Sergio ha detto:

    I figli delle tenebre sono più astuti dei figli della luce. In effetti, per confondere meglio, Bergoglio fa affermazioni nebulose e poi, in silenzio, recide i rami migliori della Vigna del Signore. Afferma che la Chiesa non deve essere una ONG, ma poi la trasforma realmente in una ONG. Chiama rigidi (con una accezione negativa) quelli che si attengono alla Tradizione del depositum fidei e, in silenzio, li rimuove. È accaduto così anche per i Francescani dell’Immacolata. Questo Ordine è stato fondato da Padre Stefano Manelli, figlio spirituale di Padre Pio che, su di lui fece una profezia “fonderà un ordine di santi”. E così è stato. Ma la santità non interessa a questo Papa, che in pubblico ebbe l’ardire di affermare che il commissariamento dei Francescani dell’Immacolata deve essere vissuto come una persecuzione e deriva proprio dal nome “Immacolata”. Nome che il nemico odia. Salvo poi incredibilmente continuare, nella stessa udienza, dicendo che è stato direttamente lui a volere il commissariamento con conseguente distruzione dei Francescani dell’Immacolata. Anche in quella situazione si scatenò una serie immonda di menzogne contro il fondatore, puntualmente smentite dai fatti e dalle inchieste giudiziarie, ma il commissariamento è rimasto. La solita storia, il solito modus operandi da Gestapo di questa Chiesa che, con la scusa della misericordia e del buonismo mielioso, si è prostituita al mondo ed al suo lurido principe. Che il Signore ci conservi ancora a lungo Papa Benedetto.

  • Angelo Simoni ha detto:

    Auguri al Papa emerito Benedetto XVI per il suo compleanno.
    Desidero esprimere a questo grande Papa tutta la mia ammirazione e il mio affetto.
    Le polemiche sulle sue dimissioni non offuscano minimamente la sua limpida testimonianza cristiana e il suo meritorio e impeccabile operato all’interno delle istituzioni ecclesiastiche, fino al vertice.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    LUTERO 1500
    SOLA GRATIA, SOLA FIDE, SOLA SCRIPTURA, SOLUS CHRISTUS.
    Lutero 2000
    Solus Franciscus, solus Franciscus, solus Franciscus, solus Franciscus.

    • Lucy ha detto:

      Deutero questa me la scrivo per condividerla con gli amici. Semplicemente vera nella sua ironia.

  • Mah... ha detto:

    Quando il prelato venne nominato vescovo nel 2011 i primi ad arrabbiarsi furono quelli del blog messainlatino. Strano che Tosatti, che cerca di esserne un clone, si arrabbi per la ragione opposta. Mah…

    • Marco Tosatti ha detto:

      Questa è carina e mi ha rallegrato il pomeriggio. Cercherei di essere un clone di che? :-))) Mah, se Lei, come so, mi segue, sa che ho una certa idiosincrasia per le ipocrisie, le ingiustizie e compagnia cantante, verso chiunque si esercitino…specialmente se chi le pratica poi se la dà da misericordioso umile, dialogante, comprensivo ecc. e soprattutto verso i suoi lacchè. Niente di personale, ovviamente. Buona serata.

  • Sconsolata ha detto:

    Si è fatto sistema un modus operandi che non ha mai scandalizzato i più, anzi è stato elevato ed esaltato – col favore dei media compiacenti – a modello di virtù.
    Di ieri un’altra notizia. Il card. Parolin ha proceduto a due importanti nomine ai vertici dell’Autorità d’ Informazione Finanziaria. Ad oggi l’unico articolo in Rete è quello al link seguente, che la dice lunga su come si sistemano “le cose”.
    Giuseppe Schlitzer è il nuovo direttore dell’AIF, suo vice Federico Antellini Russo. Schlitzer prende il posto di Tommaso Di Ruzza, genero dell’ex Governatore della Banca d’Italia, da novembre sospeso con altri quattro officiali della Segreteria di Stato – le cui foto furono sbattute sui giornali, stile “Wanted” – per la “opaca” (così la definì il card. Parolin) vicenda della compravendita di un immobile di prestigio a Londra.
    Ora – si legge – Di Ruzza, che rivendica i risultati raggiunti dall’Autorità sotto la sua gestione e ringrazia «il Santo Padre per la possibilità che mi ha concesso di servire la Santa Sede», ne esce onorevolmente, perché -semplicemente- non gli è stato rinnovato il mandato scaduto a gennaio. Che felice concomitanza! Tornata utile per giustificare un trattamento di riguardo in qualche altro caso analogo; a differenza di altri dipendenti, collaboratori curiali e membri del clero di ogni grado, col “peccato” del “pessimo carattere” destinatari di ben altro procedimento, estraneo ad ogni paradigma.
    C’è chi è figlio e chi figliastro. E: purtroppo Bergoglio non è in grado di dispensare il suo carattere come fa con le parole e i gesti di tenerezza…
    https://www.acistampa.com/story/finanze-vaticane-giuseppe-schlitzer-direttore-dellautorita-di-informazione-finanziaria-13913

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Oggi – 16 aprile – Il Papa ( ripeto, Il PAPA ) Benedetto XVI compie 93 anni. Augurissimi, Santità. Quanta nostalgia della Sua umanità, signorilità, splendore intellettuale!. Dio la premierà.

  • roth ha detto:

    scusi Tosatti, avevo letto che – IL VIRUS DELLA MISERICORDIA QUESTA VOLTA COLPISCE CALLAO …- poi ho guardato bene e mi son detto :meno male ,ho capito male. Poi ripensandoci ancora , mi son chiesto, se sia meglio esser colpiti dal virus o dal papa . Poi , chissà perchè stamattina penso così tanto, mi son ricordato che per il papa il virus è BENEFICO per madre terra. Così ora non mi devo più porre il problema . E’lei Tosatti che ha sbagliato a scrivere . Avrebbe dovuto scrivere : il Virus della misericordia di Bergoglo , questa volta colpisce Callao …O no ?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Mah! Io diffido sempre un po’ dei fuoriusciti, e comunque il vescovo aveva espresso sdegno per le eventuali minacce e solidarietà ai preti. Sa, quando si vuole fare fuori qualcuno non si fa fatica a trovare gente che lo critichi, no?

      • carlone ha detto:

        Ha ragione a diffidare , e la ringrazio per aver comunque pubblicato il mio intervento.
        Ci sarebbe molto di più , purtroppo, da dire su Callao ed l ex Mons.

      • Luigi ha detto:

        Beh, dài, anche Sant’Agostino era un fuoriuscito manicheo eppure grazie a lui conosciamo tante cose sui manichei.
        Il sito neocatecumenali.blogspot.com spesso è l’unico sito a far chiarezza su quel movimento che indiscutibilmente ha luci, ma anche parecchie ombre.
        Don Ariel Levi di Gualdo ha contribuito ultimamente anche lui con un libro a far luce su questa realtà:
        https://www.marcotosatti.com/2019/10/12/un-libro-di-ariel-di-gualdo-denuncia-la-setta-neocatecumenale/

        • carlone ha detto:

          Beh…premesso che la Santa Sede non è obbligata a divulgare i motivi ” disciplinari ” e che questo possa causare ancora maggior confusione , e quindi incomprensioni e quindi anche accuse neanche molto velate verso il Pontefice , bisogna tenere conto che anche la parte avversa si muove su supposizioni, fino ad evidenza delle prove.
          Quindi ritengo che il sig. Tosatti possa ragionevoente diffidare , di ciò che non corrisponde alle sue informazioni.
          Tra l’ altro nel suo articolo ha citato di un altro caso precedente ,simile nella forma , quello del mons. Livieres Plano.
          Alle supposizioni del sig. Tosatti , si può rispondere con altre ,senza per questo creare conflitti. , soprattutto essendo io ospite e lui padrone di casa.

          https://www.washingtonpost.com/world/rogelio-livieres-plano-ousted-bishop-in-paraguay-dies-at-69/2015/08/15/f5a7f274-42bd-11e5-846d-02792f854297_story.html

          • Marco Tosatti ha detto:

            Certo. Se tutte le accuse a Plano erano di aver fatto spese eccessive, perché non l’hanno fatto Assessore all’Apsa come Zanchetta, che inoltre è sotto processo – laico – per un’eccessivo amore per i seminaristi? Carlone, o chiunque si nasconda dietro il nick, capisco i suoi tentativi, ma è il sistema, ripetuto più e più volte che non è difendibile. Specialmente se uno afferma di parlare sempre con tutti…suvvia.

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Settimo giorno (Giovedì in Albis)

    Meditare sul S. Cuore di Gesù e sull’immagine di Gesù Misericordioso, sui due fasci di luce bianca e rossa, simbolo di purificazione, di perdono e di sollievo spirituale.

    Inoltre riflettere attentamente sulla tipica caratteristica messianica di Cristo: la Divina Misericordia (cfr. Lc 4,16-21; 7,18-23; Is 42,1-7; 61,1-6.10), soffermandoci sulle opere di misericordia spirituale e corporale ed in particolare sullo spirito di disponibilità verso il prossimo comunque bisognoso.

    Parole di nostro Signore: “Oggi portami le anime che onorano e glorificano particolarmente la mia Misericordia. Sono anime che più di ogni altra hanno partecipato alla mia Passione e penetrano più profondamente nel mio Spirito, trasformandosi in copie viventi del mio Cuore Misericordioso.

    Esse splenderanno nella vita futura di un particolare fulgore, e nessuna di loro cadrà nel fuoco dell’inferno; ciascuna avrà la mia assistenza all’ora della morte”.

    Preghiamo per quelli che venerano la Divina Misericordia e diffondono la sua devozione.

    Misericordiosissimo Gesù, il tuo Cuore è Amore; accogli in esso le anime che onorano e diffondono in modo speciale la grandezza della tua Misericordia. Dotate della potenza stessa di Dio, sempre fiduciose nella tua imperscrutabile Misericordia e abbandonate alla santa volontà di Dio, esse portano sulle loro spalle l’intera umanità, ottenendo continuamente per essa dal Padre Celeste perdono e grazie. Che esse perseverino fino alla fine nel loro zelo iniziale; nell’ora della morte non venire loro incontro da Giudice, ma da Redentore Misericordioso.

    Pater… Ave… Gloria…

    Eterno Padre, volgi uno sguardo di benevolenza sulle anime che adorano e glorificano specialmente il tuo principale attributo: l’infinita Misericordia. Rinchiuse nel Cuore Misericordioso di tuo Figlio, queste anime sono come un Vangelo vivo: le loro mani sono piene di atti di misericordia e la loro anima esultante canta l’inno della tua gloria. Noi ti preghiamo, Dio benigno, di manifestare loro la tua Misericordia secondo la speranza e la fiducia che hanno riposto in te, affinché così si adempia la promessa di Gesù, cioè che proteggerà durante la vita e nell’ora della morte chiunque adorerà e propagherà il mistero della tua Misericordia”. Amen.

    Segue coroncina alla Divina Misericordia