LA CEI: CHIESE CHIUSE? LO ABBIAMO DECISO NOI VESCOVI. DA OGGI CHIESE CHIUSE A ROMA.

12 Marzo 2020 Pubblicato da

 

Ultima ora: il cardinale Vicario di Roma, De Donatis ha deciso che tutte le chiese di Roma siano chiuse ai fedeli.

Marco Tosatti

La presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in merito alla discussa decisione di sospendere le messe in presenza di popolo dice: è stata una nostra decisione, nessuno ce lo ha imposto. Estrapoliamo queste tre righe dal testo del comunicato che trovate riportato per intero più sotto: “Di questa responsabilità può essere espressione anche la decisione di chiudere le chiese. Questo non perché lo Stato ce lo imponga, ma per un senso di appartenenza alla famiglia umana, esposta a un virus di cui ancora non conosciamo la natura né la propagazione”.

È interessante notare – perché anche questo aveva fatto oggetto di molta discussione sul web, e anche qui, a casa di Stilum Curiae, l’espressione “chiudere le chiese”; alcuni infatti, che cercavano di difendere la posizione presa dai vescovi, contestavano l’espressione “chiudere le chiese”, affermando che in realtà non era così. Il comunicato della Presidenza della Cei taglia la testa al toro: le chiese sono state chiuse, e per una decisione autonoma dei Pastori. Ma ecco il testo del comunicato:

Presidenza CEI

Una Chiesa di terra e di cielo

Viviamo una situazione gravissima sul piano sanitario – con ospedali sovraffollati, personale sanitario esposto in prima linea – come su quello economico, con conseguenze enormi per le famiglie dell’intero Paese, a maggior ragione per quelle già in difficoltà o al limite della sussistenza.

Le comunicazioni del Governo rappresentano uno sforzo di incoraggiamento, all’interno di un quadro di onesto realismo, con cui si chiede a ogni cittadino un supplemento di responsabilità. A questo riguardo, facciamo nostre le parole di questa mattina del Santo Padre Francesco: “Soprattutto io vorrei chiedervi di pregare per le autorità: loro devono decidere e tante volte decidere su misure che non piacciono al popolo. Ma è per il nostro bene. E tante volte, l’autorità si sente sola, non capita. Preghiamo per i nostri governanti che devono prendere la decisione su queste misure: che si sentano accompagnati dalla preghiera del popolo”.

La Chiesa c’è, è presente. A partire dai suoi Pastori – Vescovi e sacerdoti – condivide le preoccupazioni e le sofferenze di tutta la popolazione. È vicina nella preghiera: l’appuntamento con il Rosario in famiglia promosso per il giorno di San Giuseppe è solo un esempio di una preghiera che si eleva continua. Televisioni, radio, piattaforme digitali sono ambienti che – se non potranno mai sostituire la ricchezza dell’incontro personale – rivelano potenzialità straordinarie nel sostenere la fede del Popolo di Dio.

È una Chiesa, la nostra, presente, anche in questo frangente, nella carità: siamo edificati da tanti volontari delle Caritas, delle parrocchie, dei gruppi, delle associazioni giovanili, delle Misericordie, delle Confraternite… che si adoperano per sollevare e aiutare i più fragili.

“I cristiani non si differenziano dagli altri uomini – osserva la lettera A Diogneto -: vivono nella carne, ma non secondo la carne. Vivono sulla terra, ma hanno la loro cittadinanza in cielo”.

È con questo sguardo di fiducia, speranza e carità che intendiamo affrontare questa stagione. Ne è parte anche la condivisione delle limitazioni a cui ogni cittadino è sottoposto. A ciascuno, in particolare, viene chiesto di avere la massima attenzione, perché un’eventuale sua imprudenza nell’osservare le misure sanitarie potrebbe danneggiare altre persone.

Di questa responsabilità può essere espressione anche la decisione di chiudere le chiese. Questo non perché lo Stato ce lo imponga, ma per un senso di appartenenza alla famiglia umana, esposta a un virus di cui ancora non conosciamo la natura né la propagazione.

I sacerdoti celebrano quotidianamente per il Popolo, vivono l’adorazione eucaristica con un maggior supplemento di tempo e di preghiera. Nel rispetto delle norme sanitarie, si fanno prossimi ai fratelli e alle sorelle, specialmente i più bisognosi.

Da monasteri e comunità religiose sappiamo di poter contare su un’orazione continua per il Paese.

Con questo spirito, viviamo i giorni che abbiamo davanti: quelli fino al 25 marzo (termine dell’attuale decreto), quelli successivi, nei quali resta in vigore il decreto precedente (fino al 3 aprile), quelli che traguardano.

Giorni, tutti, intrisi di fiducia nel Mistero pasquale.

La Presidenza della CEI

Roma, 12 marzo 2020

§§§

Ultima ora: il cardinale Vicario di Roma, De Donatis ha deciso che tutte le chiese di Roma siano chiuse ai fedeli. 

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47 commenti

  • Giorgio Carcangiu ha detto:

    Forse il mio intervento è tardivo, ossia viene posizionato troppo infondo, l’ultimo, ma forse la mia riflessione potrebbe essere utile a qualcuno.
    Trovo ridicolo, autoaccosatorio per i vescovi, il richiamo alla lettera a Diogneto, perchè:
    1 – Non si tratta di un testo della Sacra scrittura, la quale, se citata, avrebbe avuto una “Altra Autorità”;
    2 – Ai vescovi sembra sia sfuggito il contenuto di questa lettera. In essa infatti non si fa altro che far notare la differenza tra l’uomo comune e l’uomo cristiano, gli atteggiamenti concreti dell’uno e dell’altro: sono differenze enormi, sostanziali! Per i cosidetti “nostri pastori” invece siamo tutti uguali! Forse non conoscono neppure la Sacra Scrittura, che non afferma di certo questo? O forse non hanno neppure letto la Lettera a Diogneto?

  • Milli ha detto:

    Scusate, ma le chiese sono chiuse, nel senso che sono sprangate, che non si può più andare ad accendere nemmeno una candela?

  • Massimo ha detto:

    Giorni, tutti, intrisi di fiducia nel Mistero pasquale.

    La Presidenza della CEI

    Roma, 12 marzo 2020

    ————–

    Caro dott.Tosatti, se non ci fosse da sentirsi tristi ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate per tali ossimori, tali paradossi del comunicato…

    Dopo aver sputato sulla Fede, dopo aver commessompeccato di incredulità permettendo o autorizzando la chiusura delle piscine di Lourdes dimostrando così di non fidarsi delle promesse della Santa Vergine a Bernadette, dopo aver chiuso le Chiese ed in molti casi persino aver impedito la confessione e l’eucarestia per i bisognosi a livello spirituale…

    … ecco che l’ultimo commento…

    Giorni, tutti, intrisi di fiducia nel Mistero pasquale.

    … è una clamorosa bugia…

    Giorni TUTTI (ma proprio tutti eh, non c’è giorno che non pensino prima a Cristo ed ai fedeli che a beni terreni)… INTRISI (ma davvero, intrisi, impregnati di fiducia… più fiducia di così nel mistero Pasquale, a momenti morirebbero in croce anche loro con Gesù)…

    Non ho parole per questa ipocrisia, nemmeno troppo sottile per chi ha occhi per vedere …

  • Nicola Buono ha detto:

    Errata Corrige. Nel mio post precedente chiedevo informazioni sulla chiusura delle chiese a Roma dal giorno 8 di marzo. In realtà VOLEVO CHIEDERE SE LE MESSE A ROMA ERANO SOSPESE DAL GIORNO 8 DI MARZO. LA MIA VERA DOMANDA È QUESTA. GRAZIE A TUTTI.

  • Nicola Buono ha detto:

    Chiedo scusa a tutti. Ma le chiese di Roma non erano già chiuse da Domenica scorsa 8 marzo ? Io avevo capito così in quanto avevo capito che dall’8 marzo le Chiese erano chiuse in tutta Italia. P.S. io vivo comunque a Milano.

  • Nicola Buono ha detto:

    Con il provvedimento preso si è dimostrata una CHIESA MOLTO UMANA E NON DIVINA. Ma d’altra parte questo fatto rafforza sempre di piu la realizzazione della visione della Beata Katerina Emmerick delle due Chiese.

  • Gabriele ha detto:

    A questi vescovi atei e rinnegati non par vera una simile pacchia. Hanno la scusa per chiudere tutto senza dover dire che lo fanno perché non ci credono più 😂 Prima hanno solo vietato le messe, poi avranno visto che qualcuno andava in chiesa a pregare e han detto: non sia mai 😃 Quelli sperano che l’emergenza duri il più possibile per non doverle riaprire e non dover tornare a lavorare, quei mangiapane a tradimento sbafatori a ufo, tanto lo stipendio lo prendono lo stesso anche se non fanno niente. 😂😂😂 Vorrei proprio sapere quanti preti e vescovi dicono messa a casa loro, quei rinnegati miscredenti atei pelandroni, non hanno neanche voglia di girare la chiave nel portone due volte al dì per aprire e chiudere la chiesa. Se 2000 anni fa ci fosse stata questa gente, il cristianesimo non sarebbe mai nato, sarebbe morto sul nascere: branco di codardi vigliacchi rinnegati. Oh, perfino Melloni e Bianchi avevano detto che non erano da abolire le messe, e detto da loro 😂😂😂

    • MARIO ha detto:

      E lei, quando va a Messa, offre sempre a Dio questi bei pensierini?
      Meglio stare a casa…

  • Physicus ha detto:

    Servi del diavolo

  • Luca Monforte ha detto:

    Dovrebbe trattarsi di un segno dal cielo rivolto ai fedeli cattolici rimasti senza l’Eucarestia a motivo della chiusura di tutte le Chiese, anche nella Città Eterna Sede di Pietro.

  • Dubia ha detto:

    Le pachamame presenti a Roma possono ancora essere toccate o occorre mettersi guanti e mascherine ?
    Il comunicato dei “Vescovi” non lo chiarisce.

  • Vexata Quaestio ha detto:

    Bene e allora io decido lo stop perpetuo alle offerte
    all’otto per mille. Non hanno piu’ spese vive, quindi niente
    sostegno al nulla.

  • Gabr ha detto:

    Vergogna!
    Deponete le vesti sacre, e ritiratevi a vita privata ….farete più figura, di fronte agli uomini e di fronte a Dio.

    Questo coronavirus ha rivelato il cuore di molti, dei singoli come delle comunità, dei politici come del clero come delle nazioni, molte maschere sono cadute, inevitabilmente, e molte altre cadranno….

    E beato è chi saprà trarne le dovute conclusioni e conseguenze

  • Adriana ha detto:

    Ooooh , vediamo…l’arcivescovo Delpini si è arrampicato
    sul tetto del Duomo , rivolgendosi alla Madunina per pregarla di rafforzare i cuori .Diciamo : dal luogo più distante possibile dai fedeli . Chiuso e al sicuro ,Bergoglio prega la Madonna per il Coronavirus . ( Si vede che la Pachamama funzionava proprio pochino perfino per questi ” eroi” della Fede ) .
    Le chiese chiuse a Roma…ma lo avevano detto che la neo-Chiesa era ” in uscita “. Ora che è uscita tutta , a che pro tenere aperte quegli strani , arcaici ,superati edifici ?

    • MARIO ha detto:

      Forse perché Qualcuno ci aveva comandato:
      “Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.” (Mt 5, 23-24).
      Ma non avendo noi ubbidito al Suo comando, ci ha pensato Lui a impedirci di tornare, sprangando le porte.

      • Adriana ha detto:

        MARIO ,
        ” forse ” e ” forse ” perchè non esiste peccato più ” sicuro ”
        nell’uomo della VANITA’ .( Ricordi ” L’Avvocato del diavolo”?) A cominciare dall’immensa VANITA’ di colui che-per la prima volta nella storia – ha voluto chiamarsi Francesco , ( e che del Santo ha messo in scena solamente una parodia grottesca ) .

  • Mikhael ha detto:

    Grazie dott. Tosatti per quest’ultim’ora (intesa in senso apocalittico) .
    Credo che come civiltà che ha depauperato il suo enorme patrimonio spirituale ci meritiamo tutte le piaghe di Egitto con gli interessi.
    Morti che seppelliscono i loro morti, adoratori del diavolo che del padre loro fanno le opere con la pachamama.

  • Sconsolata ha detto:

    https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/foto/coronavirus-citt-del-vaticano-deserta_16064053-2020.shtml
    La galleria fotografica: spettro di un vuoto abissale che non ci si poteva permettere restasse “isolato” e disturbato da altro che non fosse un silenzio tombale.
    Di giorno in giorno cresce in misura esponenziale il “tesoretto” per storici e chissà… qualche scrittore e/o regista che descriveranno per i posteri “La grande, vera, bruttezza”.

  • Gaetano2 ha detto:

    “Chiudere le Chiese”, i falsi pastori non aspettavamo altro!

  • Raffaella ha detto:

    Grazie della spiegazione peraltro tardiva, Sig. Vescovi; ma quello che mi /ci ha addolorato è la sollecitudine con cui vi siete affrettati a chiudere le chiese quando ancora non si parlava di pandemia,quando bar,ristoranti e negozi erano affollati.
    Vi siete rinchiusi lasciando solo il gregge,siete scappati!!
    Anche le vostre preghiere sono tardive!!

  • riccardo ha detto:

    A me lascia perplesso soprattutto il riferimento alla “famiglia umana” piuttosto che ai “figli di Dio”

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    va visto se consideriamo Cristo, e quindi l’Eucaristia, un “optional”, da limitare, contenere e gestire secondo le circostanze, oppure no. 
    Se consideriamo Cristo un optional, un accessorio, allora, da questo approccio di sospendere VOLONTARIAMENTE, ancorché indebitamente – come ha ben spiegato Adernò – le Messe, che, se non vado errato, non c’era mai stato in 2000 anni di storia, nemmeno in circostanze molto più difficili di quella presente, ne consegue che da ora in poi, in teoria, come ha detto Adernò oggi, e ricordavo anch’io ieri, si potrebbero sospendere le Messe per qualunque motivo, sotto qualunque regime. Anzi, di più: visto che a questo punto le Messe sono diventate un accessorio, ne consegue anche che, finita l’emergenza virus, non varrebbe nemmeno la pena di riprenderle… non stiamo a prenderci in giro. E allora tanto varrebbe chiudere le chiese una volta per tutte, e, approfittando della circostanza, farla finita una volta per tutte con queste ridicole “superstizioni medievali”, visto che infine questa fede non c’entra con la vita, e poi dopotutto ci sono molte cose importanti da fare: abbiamo da lavorare, insomma l’economia, la politica, poi per riprenderci dalle fatiche ci vuole la palestra, poi l’aperitivo, insomma non è che possiamo stare dietro all’armamentario barocco della chiesa cattolica, eccetera. Basta. Fine.
    Allora, la conclusione è che, come è sempre stato, su Cristo, non ci sono mezze misure: o sì (sia pure con tutte le ragionevoli cautele, ma in libertà di fede e culto), o no. Sono scelte.

    • Marco Tosatti ha detto:

      C’è un aggiornamento del Post, che riguarda Roma…

      • Pier Luigi Tossani ha detto:

        visto, grazie Marco. 

        Vedo che ci sono lunghe code, per via degli accessi contingentati, per accedere ai supermercati per procurarsi, giustamente, da mangiare. Io non credo che code altrettanto lunghe ci sarebbero davanti alle Chiese per partecipare alle Messe – che, come qualcuno ha detto, casomai avrebbero dovuto essere eventualmente moltiplicate, come peraltro si faceva ai tempi del colera, per ridurre il rischio di contagio, come si sta appunto facendo nei supermercati, invece di essere annullate. 

        Ma è semplicemente che i tempi sono cambiati. Non siamo più, solo per fare un esempio tra mille, ai tempi del “sine dominico non possumus”, quando, a Cartagine, nel 304, morirono in 49. vedi dal sito web Santi e Beati, qui  http://www.santiebeati.it/dettaglio/92140. Cito:

        “A Cartagine, commemorazione dei santi martiri di Abitene, in Tunisia: durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, essendosi come di consueto radunati contro il divieto imperiale di celebrare l’Eucaristia domenicale, furono arrestati dai magistrati della colonia e dal presidio militare; condotti a Cartagine e interrogati dal proconsole Anulino, anche tra le torture tutti si professarono cristiani, dichiarando di non poter tralasciare la celebrazione del sacrificio del Signore; per questo versarono in diversi luoghi e tempi il loro beatissimo sangue”.

        Semplicemente, i tempi sono cambiati, e oggi il dato di fatto è che abbiamo altre priorità, rispetto alla fede. Quindi ribadisco quello che ho detto sopra: la fede non è più rilevante, e non merita, non dico l’effusione del nostro sangue, non dico sacrifici non cruenti, non dico andare in chiesa per tempo se si vuol essere sicuri di trovar posto a motivo del contingentamento, ma non merita nemmeno la nostra attenzione. In più, l’argomento è pure divisivo, ci tocca pure discutere e litigare, mentre, come ho postato sopra, abbiamo da pensare a molte cose più concrete e impellenti. Ma allora, ripeto, tutto ciò premesso, visto che fede, chiese, Messe, ecc., ormai è chiaro che sono un ingombrante optional, un vecchio e superato arnese, il cardinale Vicario di Roma, De Donatis, se vuol esser logico, le chiese le chiuda definitivamente. Non stia nemmeno a riaprirle, anche quando l’emergenza virus sarà finita. Finalmente liberi da tutto quel vecchio armamentario!.. Tutt’al più, quelle più interessanti architettonicamente le potrà lasciare aperte come musei, rigorosamente senza culto, per far vedere ai cittadini, specie alle nuove generazioni, come si viveva una volta. Le altre, quelle brutte, potranno essere eventualmente vendute, riciclate come magazzini o garage, come già si faceva ai tempi della Rivoluzione francese o di quella d’Ottobre. Oppure abbattute, per creare interessanti spazi immobiliari.

        Certo, De Donatis dovrebbe trovarsi un altro lavoro. Mannaggia, gli ho dato l’imbeccata!… Vuoi vedere che si fa nominare presidente della holding immobiliare “Nuova Chiesa”?!?….

  • silvano ha detto:

    Caro Tosatti,
    grazie per questa pubblicazione.
    E’ la conferma di quanto ho cercato di dire oggi all’avvocato Adernò in questo commento:

    https://www.marcotosatti.com/2020/03/12/coronavirus-e-messa-fabio-aderno-risponde-alle-obiezioni/#comment-109217

    I Vescovi, a prescindere da ogni valutazione sul merito delle decisioni (su cui siamo liberi di esprimere un’opinione), hanno rivendicato queste decisioni come proprie e sotto questo profilo, da un lato tutto il battibeccare legalese su presunte sottomissioni della spada spirituale a quella temporale lasciano il tempo che trovano. Dall’altro dà un piccolo merito ai nostri Vescovi che, almeno sul piano formale, hanno rivendicato l’autonomia della Chiesa evitando che l’adeguamento alle richieste del Governo potesse costituire un precedente da utilizzare in futuro per restrizioni meno giustificabili.
    Sono lieto di questo comunicato che, per un verso rappresenta un’assunzione di responsabilità dei pastori nei confronti del gregge e per altro verso rappresenta una rivendicazione di autonomia rivolta al potere politico.

  • MICHELE D'AMICO ha detto:

    Allibisco (direbbe Totò)! Ma come?!? I Vescovi prima si premurano di farci sapere che è “l’interpretazione autentica data dal Governo” ad includere “rigorosamente” nelle cerimonie religiose vietate le Ss. Messe, e poi rivendicano orgogliosamente la paternità della scelta (“non perché lo Stato ce lo imponga…”). Mettersi d’accordo con se stessi no?
    Ma a parte questo, io come fedele cattolico mi sento profondamente offeso da questo comunicato. I nostri Pastori chiedono a ciascuno di noi la massima attenzione e responsabilità personale, perché – dicono – un’eventuale imprudenza nell’osservare le misure sanitarie potrebbe danneggiare altre persone. Ma allo stesso tempo, evidentemente, ritengono ciascuno di noi totalmente incapace di agire in modo attento e responsabile, sicché dichiarano candidamente di averci pensato loro a “chiudere le chiese” (silenzio assoluto, ovviamente, sulle possibili alternative, che avrebbero comportato un maggiore sforzo organizzativo).
    E questo sarebbe il rispetto che hanno i nostri Vescovi per il “Popolo santo di Dio”, di cui si riempiono la bocca un giorno sì e l’altro pure? Altro che rispetto! Questo è disprezzo paternalistico di stampo prettamente sovietico: siete così irresponsabili che dobbiamo intervenire noi dall’alto, persino andando oltre le prescrizioni governative. Forse la prima versione, quella dell’acquiescenza supina ed ossequiosa ai voleri del Principe, aveva almeno il pregio di una certa umiltà. Qui domina la protervia, la pretesa di allungare la propria ombra sulle anime altrui, con la giustificazione pietosa dell’appartenenza alla “famiglia umana” (il che, fra l’altro, la dice lunga su quale sia la loro Famiglia di riferimento).
    Preghiamo, perché quando gli uomini piccoli fanno le ombre lunghe, vuol dire che siamo al tramonto.

  • Defensor Ianuae ha detto:

    Ci è stato insegnato ch Dio è il padrone della storia: nulla avviene senza che lui lo permetta. Talvolta permette epidemie, terremoti (ricordiamoci di Matteo 24), che, a mio modestissimo parere, vanno anche letti teologicamente come un segnale che Dio dà all’uomo.
    Ammesso che quello che ho detto sia se non vero, almeno verosimile, mi stupiscono le modalità. Il segnale che Dio che manda colpisce la nostra scienza: basta uno sconosciuto e piccolissimo virus, per mandare in crisi letteralmente tutto il mondo, nonostante gli encomiabili sforzi dei medici e degli operatori della sanità! Ecco quando l’uomo vuol sostituirsi a Dio credendosi dio, il vero Dio ci ricorda che basta niente per dimostrare la velleità di questa presunzione facendoci capire che solo la preghiera ci potrà dare la definitiva soluzione a questa pandemia.

  • Sconsolata ha detto:

    Non mi era mai capitata l’occasione, prima d’ora, di imbattermi nel verbo “traguardare”.
    Questo il significato dal “Treccani” internettiano: traguardare v. tr. [der. di guardare, col pref. tra-]. – 1. (ott.) [guardare un oggetto tra due punti di mira di uno strumento]. 2. (estens.) [guardare con gli occhi socchiusi o con la coda dell’occhio, furtivamente, senza farsi scorgere] ≈ guardare (di) sottecchi, sbirciare, (lett.)
    In un verbo la conferma ai loro “occhi socchiusi” e insieme al mio commento (alle 5:17 pm) al post sulla risposta dell’avv. Adernò alle obiezioni.
    Con un comunicato e il sugello finale in quel verbo hanno confessato. Superfluo aggiungere altro.
    Magari si aspettano il plauso per il loro alto senso di responsabilità…civile.

  • serena ha detto:

    Che dire? Alla fine nulla di nuovo, solo la logica conclusione del percorso apostatico della neochiesa. Sostituire Gesù Cristo Reale, Corpo, Sangue, Anima e Divinità, con un Cristo virtuale non è altro che l’adeguarsi a ciò che vogliono i (o il) padroni (e) del mondo. Poi, giocoforza, con l’economia a rotoli, essi ci imporranno il marchio della bestia per poter anche solo acquistare cibo e medicinali, e la CEI diventerà uno dei tanti organi della gloriosa chiesa mondiale. Fine della storia. Anzi, fine della loro storia, perché la Storia del “Piccolo Resto” avrà il suo glorioso epilogo con il ritorno dell’Unico Vero Signore: N.S.G.C.
    Siano lodati Gesù Cristo e la Beata Vergine Maria, Sua e nostra Santissima Madre.

  • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

    ….. questa Chiesa, oggi, non conforta più le anime, non conduce a Gesù, quale unico, infinito traguardo, non parla più al cuore dell’uomo, come faceva il suo Fondatore. Parla alle masse, adula i grandi sistemi, propone soluzioni profane, si sottomette strumentalmente al potere politico, indica la natura e disdegna il naturale, adora idoli e rimuove i segni sacri.
    Questo virus, cattivo e premeditato, forse ci sta riportando alla sorgente, deride i nostri potenti modelli di sviluppo, sta riavvolgendo la pellicola, inopportunamente digitalizzata, del progresso dei corpi a scapito della nostra denigrata humanitas.
    Il virus modernista, come aveva santamente predetto San Pio X, con la sua conclamata irruzione nei Giardini Vaticani, sta riavvolgendo decenni di derive verso i ripugnanti lidi della carne, per farci ritrovare, a poco a poco, la brezza leggera, avvolgente di Dio. Allora non avremo più paura di morire.
    Se è vero che “non si può disturbare una farfalla senza far vibrare una stella” questi due virus letali hanno qualcosa in comune….

  • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

    Questo comunicato a cose fatte suona come una giustificazione a posteriori. Perché non lo hanno detto subito? Tutti si sono mossi male: governo (interessanti le parole dell’ex ministro nonché medico Sirchia) e vescovi.

    • silvano ha detto:

      messa qui per errore

    • Marco Tosatti ha detto:

      C’è un aggiornamento del Post, che riguarda Roma…

      • Diana ha detto:

        Ecco, stavo lì a pensare se andare o meno a pregare davanti al l’icona della Salus populi romani sabato, visto che le passeggiate sono permesse ma sconsigliate, ora grazie ai vescovi non devo più pensare a immaginarie conversazioni con le forze dell’ordine… Questi ci tolgono anche la possibilità di un martirio perbenino da borghesi.
        Il Padre ci offre la possibilità di riparare seriamente alle tante immonde offese e bestemmie sollevate da questa città, dal peccato di idolatria del 4 ottobre, giorno del santo patrono d’Italia, all’orrendo manifesto del Maxi, ma soprattutto alla tiepidezza nostra dinanzi a tanto scempio.

  • Carlo Delfino AGOSTO ha detto:

    A.M.
    E se invece di “chiudere le Chiese” si fosse imposto ai Parroci di posizionare non più di due fedeli per ogni banco ?
    Considerato, poi ,che i numero dei fedeli – sopratutto in questi giorni,- non è elevatissimo, si sarebbe in un colpo solo, risolto gran parte del problema .
    E degli altri Sacramenti ( battesimi, confessioni ecc. ) che dire ?
    Probabilmente la CEI avrebbe dovuto essere assai più riflessiva , valutando molto meglio situazioni delicatissime, senza essere così ( facilmente! )”tranchant” . CDA