SUPER EX: INSTAURARE OMNIA (ANCHE) SINE CHRISTO, IL MOTTO VATICANO

18 Settembre 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Super Ex (Ex di Avvenire, Ex di Movimento per la Vita e di una quantità di altra roba cattolica, ma ancora tenacemente aggrappato alla Roccia della Chiesa, nonostante venti e maree e mode) ha incontrato di nuovo quel santo sacerdote che qualche giorno fa ci aveva fatto avere, tramite lui, una riflessione sulla fratellanza universale sponsorizzata dal Pontefice regnante. Hanno discusso, in particolare sulla figura di San Pio X, il grande Papa anti-modernista, e Super Ex ci ha fatto avere il frutto di quella discussione. Buona lettura.

§§§

Instaurare omnia etiam sine Christo. Potrebbe essere questo il moto dell’ “umanista” Bergoglio, il quale sembra spesso credere nella Madre Terra assai più che nella Terra creata e finita, e nell’uomo assai più che nel Dio fattosi uomo.

Un motto questo, che ribalta quello cattolico di san Pio X (Instaurare omnia in Christo), il quale, come si è visto, paventava proprio il sogno utopico e non cristiano “di rifare la società e di stabilire sulla terra, al di sopra della Chiesa cattolica, ‘il regno della giustizia e dell’amore’, con operai venuti da ogni parte, di tutte le religioni oppure senza religione, con o senza credenze, purché dimentichino quanto li divide, le loro convinzioni religiose e filosofiche, e mettano in comune quanto li unisce, un ‘generoso idealismo’ e forze morali prese ‘dove possono’…”.

Cerchiamo dunque le differenze tra Pio X e Francesco.

Anzitutto papa Sarto fu davvero, e non solo a parole, un pastore con l’odore delle pecore, e lo fu proprio perchè voleva instaurare omnia in Christo: lontanissimo dalla dimensione politica, da ogni umanesimo senza Dio, puntò tutta la sua vita e il suo pontificato sulla necessità di insegnare ai credenti l’amore per l’uomo-Dio che svela ad ogni uomo la sua vera natura, e le verità di fede. Tutto per lui nasce da qui: giustizia sociale, attenzione ai poveri, al creato ecc…. sono conseguenze dell’Amore divino, non conquiste umane autonome!

Il programma della vita e del pontificato di Pio X è presto detto: 1) tenere i preti lontano dalla politica e dalla gestione di affari economici, cioè da ogni mondanità; 2) indurli a centrare la loro vita sui sacramenti, in particolare l’Eucaristia; 3) rendere diffuso l’insegnamento del Catechismo (il famoso “catechismo di san Pio X”). Per questo fu definito “il papa dell’Eucaristia e del catechismo”.

Siamo agli antipodi di Francesco, del suo interesse preminente per la politica e l’economia e del suo assoluto disinteresse per la tanto vituperata “dottrina” e i Sacramenti.

Pio X, scrive il biografo Gianpaolo Romanato in “Pio X” (Lindau, Torino, 2014) riteneva che l’istruzione religiosa fosse “il centro del centro delle preoccupazioni della Chiesa”; diede nuovo slancio all’amore per l’incontro con Cristo incarnato, promuovendo l’accesso frequente e precoce all’Eucaristia; “non fece mai politica estera, non tentò mai di indebolire sul piano internazionale i paesi che si dimostravano avversi alla Chiesa, non cercò mai di sfruttare a proprio vantaggio le rivalità, gli interessi e le alleanze delle varie nazioni” . Insomma ragionò “sempre e soltanto come il capo di una comunità religiosa che non deve difendere interessi materiali ma solo il contenuto della propria fede”.

Pio X, infine, fu il grande nemico del modernismo, dell’idea secondo cui la verità muta, evolve hegelianamente, con il tempo. Sapeva che Cristo è la Verità Eterna, rivelata, immutabile, che “finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà” (Mt 5:18)!

In conclusione si può ben dire che la linea di san Pio X è stata ripresa anche da Benedetto XVI: anche lui ha messo la Fede al centro delle preoccupazioni della Chiesa; anche lui ha voluto ritornare spesso sull’utilità del catechismo, facendone curare varie edizioni, distribuite per esempio ai giovani della GMG di Madrid, certo che davanti al relativismo, all’individualismo imperanti, il catechesimo si impone, con la sua chiarezza, la sua cristallina semplicità, la sua forza; anche lui ha rilanciato l’Eucaristia, promuovendo il ritorno all’adorazione eucaristica e al gusto della sacra liturgia; anche lui ha messo la politica in secondo piano, evitando sia la scena mediatica continua e fine a se stessa, sia di fare della Chiesa la stampella di una qualche realtà partitica.

Dobbiamo semplicemente ritornare qui, all’essenziale: al cristiano che si lascia trasformare dalla Rivelazione, resa accessibile alla mente anche attraverso il Catechismo, e dall’incontro reale, fisico, con Cristo.

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41 commenti

    • Donna ha detto:

      Semplice, Bergoglio ha tolto la scomunica (credo da papa san Giovanni Paolo II, ) a un sacerdote che non si è minimamente pentito del motivo per cui l’aveva ricevuta, mentre non la toglie ai tanti don Minutella, fedeli al magistero bimillenario della Chiesa (quella vera) e che hanno osato contrastarlo.
      …a proposito di misericordia e giustizia…

  • Antonella ha detto:

    Importante riproporre il Magistero dei Papi, soprattutto con una personalità come quella di Pio X, e se ne sente il bisogno ora come non mai, perché interviene a fare luce proprio sulla specifita’ di una lettura fedele al richiamo della Parola, senza alterazioni di comodo. Incontrare i grandi Papi nelle loro riflessioni dottrinali credo possa servire a fare memoria dei contenuti centrali del cattolicesimo e dell’appello esistenziale che ancora oggi sollecita sul piano morale. Perché è la morale il vero bersaglio, non ci sono dubbi, la cancellazione dei dogmi e la spoliazione della vita sacramentale precede il compito di assecondare ogni richiesta del progressismo più estremo inclusa la negazione di tutto quello che impegna a scegliere la questione di fede per sovvertirne l’etica, privilegiando così automatismi privi di ogni rispetto per la cosiddetta dignità umana di cui si riempie la bocca il neoumanesimo tardo -massonico.
    Ma è pur vero che siamo giunti ad un bivio, difficile non vederlo, tanto meno evitarlo, anche per le ricadute che comunque comporterà sui tanti credenti che cercano risposte, e con esse soprattutto guide capaci di orientare malgrado il buio.
    È di questo che si sente l’assenza!
    Il sinodo della compagnia dell’anello si farà, un compromesso in atto da tempo, pertanto con il matrimonio dei sacerdoti l’adeguamento alla casta protestante, la negazione del celibato, dell’Eucarestia, il sacerdozio alle donne …..
    Cristo modellato sulle ceneri della teologia della liberazione con i suoi falsi miti ….
    Mentre discutiamo la massoneria si è insediata.
    Come intende rispondere al suo anticristianesimo la Chiesa?
    È questa la domanda alla quale solo poche rare voci danno coraggiosamente risposta.
    Mentre Cristo agonizza nel Getsemani, tanti dormono storditi dai fumi.
    Un risveglio metterebbe in piedi la Chiesa e il suo cammino…..

    • LucioR ha detto:

      «Mentre discutiamo la massoneria si è insediata»

      Per capire come è successo, a parte tanti lodevoli autori e studiosi di oggi (tutti ignorati dai mezzi d’informazione che vanno per la maggiore), un’opera fondamentale da leggere è quella scritta un secolo fa da Mons. Henri Delassus: «Il problema dell’ora presente» (Ed. effedieffe).

      Non è assolutamente noiosa nonostante la sua mole (circa 750 pagine); addirittura la si potrebbe leggere come un “thriller” che affascinerebbe perfino un anticattolico. Solo che, purtroppo, ciò che vi si legge non è fantasia ma realtà.

  • martina ha detto:

    Non possiamo prescindere da Nostro Signore Gesù Cristo, che è Via, Verità e Vita. È così difficile da capire????

    • deuteri.amedeo ha detto:

      Sembra proprio che sì. Gesù disse una cosa è loro fingono di capirne un’altra. Come dire …. Piove a dirotto. Ma io è tutto il giorno che dico otto ma non piove. 🙂

  • deutero.amedeo-Scarpe Grosse ha detto:

    Pota! El set perchè al papa ghe pias mia la rigidità ? Perchè el g’à una pora santisima del dé che el deenterà rigid po a lu.
    Traduzione per i tagliani: sai perchè al Papa non piace la rigidità? Perchè ha una paura enorme del giorno in cui diventerà rigido anche lui.

    • GIORGIO VIGNI ha detto:

      Darei una cifra, per vedere la faccia d’er gelataro de S.Marta, quando il Capo gli domanderà il rendiconto del fatturato.

      G.Vigni

  • Rafael Brotero ha detto:

    Chi può dire se c’è o non c’è continuità tra San Pio X e il Povero Santo Padre sono i neolefebvriani di Econe, eredi presuntivi del primo. E con la loro sottomissione, il loro silenzio, le loro messe Una cum Francisco e soprattutto col rigore contro chi dubita della legittimità di questo antipontificato, la risposta può essere soltanto positiva. Chi tace acconsente.

  • Iginio ha detto:

    Beh, sarei un po’ più cauto su Pio X e il ruolo del clero: di fatto egli clericalizzò parecchio la vita ecclesiale, togliendo p. es. ai laici il diritto di intervenire in riti che si tramandavano da secoli o santuari (si pensi solo a Pompei, dove Bartolo Longo venne emarginato). Il punto è che lo fece pensando al ruolo di guida svolto da un clero esemplare per vita di fede, anche se di fatto si favorì quell’atteggiamento di superiorità infastidita che hanno certi preti quando incontrano un laico più serio e preparato di loro. Oggi comunque quel clero degno e presente nella vita quotidiana ma non mondano (alla don Pirro Scavizzi, per capirci, o per altri versi alla don Orione) non c’è quasi più, come del resto non c’è quasi più nemmeno un laicato cattolico degno di questo nome.

  • deutero.amedeo ha detto:

    A memoria, mi pare che il Catechismo di San Pio X iniziasse così:
    – Chi è Dio ? Dio e l’Essere perfettissimo , creatore e signore del cielo e della terra-
    Secondo Bergoglio invece direbbe (più o meno): – Chi è Dio? Dio e’ il padre buonissimo pieno di umani sentimenti e debolezze che predilige i peggiori peccatori, perché gli danno il piacere di andare con loro.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Super ex cita quelle che un tempo erano delle ovvietà, ma che oggi sembrano concetti stralunati secondo la vulgata imperante (e vergognosamente ignorante).
    Allora andiamo alla fonte del sapere umano, andiamo da quel gigante del pensiero che si chiama Benedetto XVI:
    “La verità va cercata, trovata ed espressa nell’« economia » della carità, ma la carità a sua volta va compresa, avvalorata e praticata nella luce della verità. In questo modo non avremo solo reso un servizio alla CARITA’, ILLUMINATA dalla VERITA’, ma avremo anche contribuito ad accreditare la verità, mostrandone il potere di autenticazione e di persuasione nel concreto del vivere sociale. Cosa, questa, di non poco conto oggi, in un contesto sociale e culturale che RELATIVIZZA LA VERITA’, diventando spesso di essa incurante e ad essa restio”. (Caritas in veritate, paragrafo 2).
    Se avete tempo, leggete questa citazione più volte e vi renderete conto dell’abisso che separa Benedetto (e San Pio X) dall’attuale pontefice.

    • MARIO ha detto:

      Se di abisso tra un Papa e l’altro si vuole parlare, esso dovrebbe riguardare sia la teoria che la pratica.
      Ripeto per l’ennesima volta che San Pietro era un pescatore ignorante.
      Saluti.

      • deutero.amedeo ha detto:

        Pescatore, OK.
        Ignorante, lo dici tu. Forse al suo tempo possedere barche e reti e saper pescare non era segno di ignoranza nè di povertà.

        • Milli ha detto:

          Mario mi meraviglio di lei. Pietro era un uomo semplice e con tanti difetti, ma vuole mettere la sua volontà nel seguire e amare Cristo fedelmente? E la sua umiltà nel riconoscere quando sbagliava?

      • I love anguera ha detto:

        Per MARIO.
        Cominciavo a preoccuparmi…

      • Paolo Giuseppe ha detto:

        @ Mario
        Non c’entra nulla se San Pietro era o non era ignorante.
        Il brano che ho citato riguarda il confronto/rapporto tra due concetti: quello della Carità e quello della Verità. E Benedetto sostiene che si sostengono e si completano a vicenda.
        L’attuale papa al contrario, ritiene che la verità debba sempre e comunque essere sottomessa alle esigenze della Carità.
        Dunque l’attuale papa non è il mio papa.

        • deutero.amedeo ha detto:

          Ormai per alcuni è un metodo. Tu parli di piselli e loro ti rispondono parlando di cocomeri o di cetrioli, con la scusa che tutti sono vegetali di colore verde. Ma lo scopo non è la verità, anzi, è confondere le idee e deviare le discussioni.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Tutto ciò che è riferito ad “un tempo” è sgradito a Bergoglio e qualcuno mi smentisca se l’elenco che segue è sbagliato:
      Antico Tastamento (tutto, Salmi compresi)
      Apocalisse
      Patristica
      Scolastica
      Magistero papale, atti dei Concili Ecumenici ante Vaticano II ad eccezione di Vaticano I dove viene sancita l’infallibilità del papa (con estensione anche alle esternazioni in aereo e alle visite ai wc chimici di Milano).
      Devozioni popolari varie e riconoscimento delle Apparizioni Mariane

      • anonimo verace ha detto:

        Non so se darti ragione oppure no, carissimo Deutero. So però di sicuro che non si può cancellare l’Antico Testamento, con la storia del popolo prescelto da Dio e le istruzioni a lui affidate. Ma so altrettanto di sicuro che, ancora nei lontani anni della mia giovinezza era costume dei confessori sconsigliare ai loro penitenti la lettura dell’Antico Testamento. Quale sarà stata l’usanza in uso in Argentina ?

        • anonimo verace ha detto:

          Aggiungo che , se si cancellano le profezie, come si può accettare cristo come Messia ‘ Cristo diventa una figura non attesa ,apparsa all’improvviso, che qualsiasi altra figura potrebbe sostituire.
          Ricordiamoci quando Cristo si unisce ai discepoli di Emmaus in cammino e spiega loro tutte le profezie che lo riguardavano.

          • deutero.amedeo ha detto:

            Gesù è il primo e più grande esegeta dell’Antico Testamento. E’ questo che da’ senso ai Vangeli, soprattutto a quello di Matteo. Ma la gente non lo capisce (nemmeno quella con lo zucchetto rosso). Ahinoi!

        • anonimo verace ha detto:

          Aggiungo che , se si cancellano le profezie, come si può accettare Cristo come Messia ? Cristo diventa una figura non attesa ,apparsa all’improvviso, che qualsiasi altra figura potrebbe sostituire.
          Ricordiamoci quando Cristo si unisce ai discepoli di Emmaus in cammino e spiega loro tutte le profezie che lo riguardavano.

    • Lucy ha detto:

      @ Paolo Giuseppe.
      Appena letto il tuo commento sono andata a prendere la ” Caritas in Veritate ” non perchè dubitassi della citazione ma per gustare di nuovo quella bellissima introduzione fonte di sostegno e speranza in questi dolorosi tempi E allora dato che ho il testo sottomano riporto un pezzo del par.9 attualissimo.
      “Senza verità si cade in una visione empiristica e scettica della vita, incapace di elevarsi sulla prassi , perchè non interessata a cogliere i valori – talora nemmeno i significati – con cui giudicarla e orientarla .La fedeltà all’uomo esige LA FEDELTÀ ALLA VERITÀ che sola è GARANZIA DI LIBERTÀ (cfr.Gv 8,32 ) e DELLA POSSIBILITÀ DI UNO SVILUPPO UMANO INTEGRALE “.

      • Paolo Giuseppe ha detto:

        @ Lucy
        Forse il livello della “Caritas in veritate” è incomprensibile per chi da oltre sei anni è abituato a sentire frasi fatte tipo:
        – ponti non muri
        – vergogna (a Lampedusa)
        – il tempo è superiore allo spazio
        – chi non accoglie non è cristiano
        – ecc., ecc., ecc.

        • Lucy ha detto:

          Come hai ragione ! Vorrei sottolineare la bellezza di quell’aggettivo INTEGRALE relativo a ” sviluppo umano “, integrale non ” sostenibile ” alla Jeffrey Sachs Sornodo e tutti i guru del nuovo dogma ambientalistico.

  • I love anguera ha detto:

    “Una piaga sarà aperta nel cuore della Chiesa” (14/09/2019).
    https://www.apelosurgentes.com.br/it-it/mensagens/
    Prepariamoci ai danni del Sinodo per l’Amazzonia.

  • Intelligenti pauca ha detto:

    UNA FOTO EMBLEMATICA
    Se questo è il suo sguardo davanti a Gesù Sacramentato, come sarà tutto il resto?
    https://cronicasdepapafrancisco.files.wordpress.com/2019/09/08-bergoglio-ombra-2.jpg
    Con buona pace di tutti i lecca-calzini del più grande bluff della Storia della Chiesa.

  • Nicola B ha detto:

    https://www.instagram.com/p/B2EID9Qiyp7/

    DI MAIO E GENTILONI……IERI ED OGGI….

  • IMMATURO IRRESPONSIBLE ha detto:

    Ottimo intervento, del quale mi permetto un’ integrazione.
    Non come alternativa, ma come complemento a questo preziosissimo insegnamento di S.Pio X , il laico cristiano ha uno strumento che lo guida nell’ azione politica; il Diritto Naturale, e nei rapporti tra Stati, lo Jus Gentium (Diritto delle Genti). Gran parte dei cosiddetti “diritti” con cui la Sinistra (spesso con la tolleranza della Destra) ha sostituito i progetti socialisti, sono da combattere, certo perche’ anti-cristiani (il fedele sa che cio’ significa un male in se’), e tuttavia nell’ agone politico, si devono combattere pubblicamente perche’ lesivi del Diritto Naturale. Ogni Diritto e’ (per noi e’ un dogma) di origine divina, ma in una societa’ secolarizzata, si deve dimostrare il male (p.es.) di una legge, e quindi la sua invalidita’, prima di tutto con argomenti razionali, dedotti, appunto dalla universale Lex Naturalis. Faccio un esempio, l’ “utero in affitto”, se va combattuto perche’ lesivo del diritto del bambino. Se poi, (ecco il ruolo, da ri-costituire, oggi, ) la Chiesa, come maestra, s’impegnera’ a portare le coscienze di tutti (credenti e no) a rivolgersi all’ Origine vera di ogni diritto, di ogni liberta’, allora, direi, sarebbe nel senso inteso da Papa Sarto.

    .

  • Nicola B. ha detto:

    Oriana Fallaci era stata profetica. INSTAURARE TERZUS IN OMNES…..

    https://mobile.twitter.com/mgmaglie/status/1173556938359083008/photo/1

    ..

  • Gara di epitaffi ha detto:

    (6)
    JORGE MARIO BERGOGLIO
    Qui giace il sedicente teologo
    che in nome del “Popolo”
    si dimenticò di “Dio”.

    • Gian Piero ha detto:

      Intanto mentre i bergogliosi speravano in uno scisma dei rigidi tradizionalisti, il rischio concreto di scisma viene da “sinistra, dal Sinodo della Chiesa Tedesca. Il card. MARX ha risposto a muso duro(con quella faccia un po’cosi’) alla lettera del card. Ouellet che le decisioni prese da tale consesso ,loro le ritengono valide per la Chiesa universale e che loro non rispondono al.diritto canonico romano. Detto in soldoni:facciamo come ci pare.
      E’il caso di dire chi di sinodalita’ferisce di sinodalita’perisce.
      Dopo aver spinto per il decentramento,la collegialita’, il riconoscimento della potesta’delle chiese locali di.prendere decisioni non solo.pastorali ma anche dottrinali, adesso che fara’Roma?
      Si pieghera’ alle eventuali decisioni su celibato dei preti, sacerdozio femminile, nozze omosessuali, prese da un sinodo tedesco?E le riterra’valide per l’intera Chiesa?
      E se cosi non sara’ si piegheranno i vescovi tedeschi all’autorita’di Roma o andranno avanti per la loro strada? In tal caso non.sarebbe uno scisma?
      Anche per questo disastroso e contradditorio pontificato i nodi prima o poi verranno al pettine.
      Che farai fra Bergoglione
      Sei venuto al.paragone
      Or si vede il risultato
      Di quel che a Santa Marta hai meditato.

      • Milli ha detto:

        Se Bergoglio volesse davvero fermare questo movimento scismatico chiamerebbe Marx à vis à vis e gliene direbbe quattro, potrebbe togliere (o almeno minacciare di farlo) la berretta cardinalizia/ vescovile a tutti questi eretici e mandarli a lavorare. Potrebbe rilasciare una dichiarazione esplicita su ciò che sta accadendo e sulle conseguenze future.
        Invece lo scontro a quanto pare rimane limitato tra la Congregazione dei Vescovi (Ouellet) e i vescovi tedeschi.
        Si arriverà a un punto in cui tutto sarà successo e non rimarrà altro da fare che accettarlo, creando un precedente per tutte le altre nazioni, fino ad arrivare alla normalizzazione di ciò che normale e accettabile non è affatto.

    • Nonno Asdrubale ha detto:

      Bergoglio ricorre alla nozione di “Popolo di Dio” quando più gli fa comodo, specie in materia di morale sessuale, al fine di giustificare ciò che di fatto il “popolo” pensa e compie, anche quando ciò è chiaramente in contrasto con le norme morali della Rivelazione e della Tradizione.
      Bergoglio però dimentica che anche “il piccolo resto” fa parte del “Popolo di Dio”: e sarà proprio “il piccolo resto” a svergognarlo e condannarlo al più grande fallimento che la Storia della Chiesa abbia mai registrato. Perché il “sensus fidei” dei veri fedeli e dei veri Pastori non lo può estirpare nessuno, tanto meno un gesuita incolto e presuntuoso come lui.

      • Boanerghes ha detto:

        D’accordo. Va bene tutto.
        Ma ogni articolo porta poi alle stesse conclusioni, trite e ritrite.
        Però se si lascia che tutto vada a rotoli, senza di fatto fare nulla, protestando qua e là….non si arriva a niente.
        Per me è necessaria una disobbedienza a tutto ciò che non è peccato. In concreto. Con tutte le iniziative del caso.
        Pacifiche, miti, per smuovere l’opinione di coloro che sono i pastori del gregge. Altrimenti il gregge se ne va per la strada insegnata dal Signore

        • Nonno Asdrubale ha detto:

          Il problema è che non esiste una soluzione risolutiva per il problema-Bergoglio. Bisogna attendere gli sviluppi del fenomeno, e muovere i passi uno alla volta, possibilmente su indicazione di qualche Cardinale competente e coraggioso. Per il resto esiste solamente la possibilità di una resistenza passiva (cioè, dentro la Chiesa) e in ordine sparso. Almeno per ora. Ma temo che gli sviluppi di questa grande commedia arriveranno ad essere tragici. Con la pazienza del Buon Dio non si può scherzare all’infinito, checché ne dica il Vescovo emerito di Buenos Aires.

        • Milli ha detto:

          Una cosa semplice che si può fare è quella di abbandonare le chiese dove si assiste a messe filo- eretiche. Cambiate chiesa, trovate quella dove celebra un santo sacerdote. In primis per voi stessi, perché non ha senso uscire da messa più arrabbiati di prima, secondo per testimoniare la vicinanza alla vera dottrina.
          Tante volte ho letto commenti di persone disgustate, è ora di cambiare parrocchia, no?