La Scoperta di un Libro del 2000 che Profetizzava Due Papi: uno Vero, l’Altro Illegittimo. Sergio Russo. (III Parte).

26 Novembre 2024 Pubblicato da 12 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Sergio Russo, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione la terza e conclusiva puntata della sua serie…La prima parte è a questo collegamento, la secondo a questo. Buona lettura e condivisione.

§§§

 

RISCOPERTO UN LIBRO, SCRITTO NELL’ANNO DUEMILA,

CHE GIÀ PARLAVA DELLA COESISTENZA DI DUE “PAPI”:

L’UNO VERO E L’ALTRO ILLEGITTIMO… (3ª p.)

Il falso profeta perseguita fulmineamente due “Apostoli degli ultimi tempi”,

poiché sa che gli rimane, oramai a lui stesso… poco tempo!

   Giorni fa è stato dato molto rilievo, e giustamente, sui giornali online cattolici – dalla Bussola Quotidiana al Timone – alla notizia per cui, il dittatore nicaraguense Daniel Ortega, ha proibito ai sacerdoti del suo paese l’accesso agli ospedali per amministrare i sacramenti ai malati e ai moribondi.

Un doveroso sdegno, certamente… peccato però che tutti costoro, che definiscono in quegli stessi articoli, Bergoglio “santo padre” e “sua santità”, si siano incredibilmente come “dimenticati” di quando Francesco, durante la pseudopandemia, consigliava a tutti i fedeli, e quindi anche a tutti i sacerdoti del mondo, di “compiere le prescrizioni delle autorità [di non avvicinarsi cioè, agli infermi e ai morenti], ché questo sarà un aiuto per finire con questa pandemia” (udienza generale del 14 X 2020).

 

Per nostra fortuna però, vi sono alcuni fedeli e sacerdoti, aventi invece la memoria “lunga” anziché corta, abbiano invece cominciato così a riflettere, e non solo sulla vicenda del coronavirus e della pandemia (poiché infatti, oggigiorno, stanno venendo sempre più alla luce documenti e testimonianze, di come il primo sia stato un virus, la cui origine è da laboratorio, ed anzi militare, mentre la seconda sia stata in realtà una misura messa in atto dai poteri forti, quale forma di coercizione e di assoggettamento delle popolazioni), bensì essi hanno pure iniziato ad esaminare se quella di papa Benedetto XVI sia stata una vera rinuncia e, di conseguenza, se l’elezione di Bergoglio non sia stata quindi irregolare, nonché canonicamente invalida

E tale doverosa ricerca l’hanno cominciata a condurre, non in base ad emozioni repentine o ad intuizioni soggettive, ma sulla “potenza”, razionale ed oggettiva, che possiedono i Canoni del Diritto Canonico…

Ed ecco che qui mi vengono alla mente – essendo le profezie il mio specifico campo di studio – quelle parole per cui, la Beata Anna Caterina Emmerich, descrive in una visione, ciò che ella vede: “la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del Santuario e dell’Altare principale. San Michele venne giù nella chiesa, vestito della sua armatura, e fece una pausa, minacciando con la spada un certo numero di indegni pastori che volevano entrare. Quella parte della Chiesa che era stata distrutta venne prontamente recintata… così che l’ufficio divino potesse essere celebrato come si deve. Allora, da ogni parte del mondo vennero sacerdoti e laici che ricostruirono i muri di pietra, poiché i distruttori non erano stati capaci di spostare le pesanti pietre di fondazione.” (10 settembre 1820).

Ecco, io personalmente individuo, in quelle “pesanti pietre di fondazione” i sacri canoni del Diritto Canonico appunto, poiché, se ci si pensa bene Bergoglio, attraverso il suo agire “pastorale”, è riuscito sì, ad introdurre nella santa Chiesa di Dio, dalle benedizioni gay alle processioni della pachamama, da “le religioni sono tutte uguali” alle assoluzioni sacramentali senza pentimento e… chi più ne ha più ne metta!

E tuttavia, pur avendo sporcato e rovinato “mura ed altari” della Chiesa Cattolica, non è riuscito comunque a “spostare quelle pesanti pietre di costruzione”, vale a dire: non gli è riuscito di modificare i Sacri Canoni!

E, sempre a proposito di Diritto Canonico, il canone 752, parlando del rapporto che i fedeli devono tenere col papa, recita testualmente:

“[…] un religioso ossequio dell’intelletto e della volontà deve essere prestato alla dottrina che il Sommo Pontefice enuncia circa la fede e i costumi, esercitando il magistero autentico, anche se non intende proclamarla con atto definitivo; i fedeli perciò procurino di evitare quello che con essa non concorda.”

 

Ebbene, noi oggi notiamo viceversa che, disattendendo in pieno a tale canone, giornalisti, vaticanisti, storici, esperti di cose ecclesiali, opinionisti del mondo cattolico (e qui non voglio fare nomi, tanto sono sicuro che tutti i Lettori hanno capito benissimo coloro a cui mi sto riferendo), un giorno sì e uno no, non fanno che criticare – ed alcune volte assai acerbamente – l’operato e i discorsi del loro “Francesco I”: del santo padre, a cui solo va dato “un religioso ossequio dell’intelletto e della volontà”, di sua santità, al quale unicamente va riconosciuto il suo proprio “magistero autentico, anche se non intende proclamarlo con atto definitivo.”

E invece no! Assieme alla pertinace ostinazione di ritenerlo papa, al medesimo tempo tutti costoro riconoscono Francesco quale “recettore di tutte le eresie”, e proprio non si accorgono che così facendo, stanno mettendo in ridicolo persino l’affermazione di Nostro Signore che ha detto: «E su questa pietra edificherò la mia Chiesa», quando loro stessi, viceversa, considerano papa Francesco alla stregua di “sabbie mobili”, da cui è meglio star lontani, per non sprofondare nella Dottrina e nella Morale, ancor più di quanto già lo induca a fare il mondo, con la sua “filosofia”…

 

Dunque, di cosa hanno veramente paura, ed anzi terrore, quei fedeli “di alto rango”, per agire e pensarla in questo modo?

Ergo: davvero essi sono spaventati e scandalizzati dal timore che qualcuno possa compiere… uno scisma!

Ma voi tutti – e ciascuno qui mi risponda sinceramente – andreste da un medico che, di fronte ad una vostra grave infezione, purulenta e cancerosa, invece di fare il possibile perché voi possiate espellere tutto il marcio che avete in corpo, al fine di salvarvi la vita, al contrario lo nascondesse, come si suol dire “sotto il tappeto”, portandovi così a morte certa e dolorosissima?

Credo proprio di no, che non ci andreste da un simile dottore…

Eppure – incredibile, ma vero! – vi è stato qualcuno che ha addirittura paragonato il “crimine di scisma”, essere di molto inferiore al “peccato di stuprare un minore, ai peccati della carne” e – udite, udite! – persino inferiore ai “peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio!”

Forse non ci crederete, ma abbiamo dovuto ascoltare anche questo…

 

Una fra tutte: giorni fa Bergoglio è andato ad onorare di persona la radicale Emma Bonino, definendola quale “esempio di libertà e di resistenza”, ché in altra occasione l’aveva già definita “grande donna dell’Italia di oggi”, quando invece tutti i cattolici, degni di tale nome ovviamente, sanno benissimo essere stata lei l’ispiratrice, nonché la  promotrice dell’aborto, corresponsabile dell’uccisione di oltre sei milioni di vittime innocenti…

Ma, a tal riguardo, che opinione si è fatta il credente comune?

«Probabilmente il papa non conosce molto bene la storia d’Italia…», o «Forse lui lo ha fatto per portare la parola di Dio…», e «Comunque sia, non siamo tenuti ad imitarlo: è una sua opinione personale… non ha mica parlato ex cathedra!»

 

Comprendo, ma con una certa amarezza, come diversi fedeli proprio non riescano a vedere quale “personaggio” sia in realtà Bergoglio, quasi fossero soggiogati da qualcosa di “sacro”, che non osano toccare, né tantomeno mettere in discussione…

Ed è pur vero che il Terzo Segreto di Fatima (quello reso pubblico il 26 giugno 2000) per cui i tre pastorelli vedono “come in uno specchio” – visione che si mostra quindi speculare: ciò che è a sinistra, si presenta a destra, e viceversa – e che produce in essi come un certo presentimento… Ed ecco che compare UN vescovo vestito di bianco, che si contrappone, visivamente, a IL Santo Padre

Ma il vescovo vestito di bianco ha dalla sua parte Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose che lo seguono, e che egli conduce a salire una montagna ripida, in cima alla quale vi è una grande croce, solamente che questa è fatta di “tronchi grezzi, come se fossero di sughero con la corteccia”.

Non è questa dunque, una croce capace di sostenerti ma, al contrario, si potrebbe quasi dire che tale croce sia fatta come… di cartapesta!

Il Santo Padre invece, è seguito da altri Vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, – però adesso compaiono pure – varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni.

Ma da cosa si riconosce quindi il vero Santo Padre, da quel vescovo vestito di bianco, considerato che paiono essere molto simili, e persino identici?

Dal fatto che il Santo Padre è “prostrato in ginocchio”… (ognuno vada a vedere i filmati della televisione vaticana, quando Bergoglio è davanti al Santissimo Sacramento dell’Eucaristia: sempre in piedi, non si inginocchia mai, né in quelle occasioni, né durante la santa Messa… quando invece, in quegli stessi filmati – poiché i “buoni cattolici” hanno fornito a Bergoglio la scusante della sciatica – possiamo notare che quel “vescovo vestito di bianco” non solo si inginocchia, ma addirittura si prostra, come nella lavanda dei piedi, verso gli “apostoli mussulmani”, oppure baciando letteralmente le scarpe ai delegati del Sud Sudan, come pure in tante altre occasioni). Tanto che papa Benedetto aveva scritto, in un suo saggio sulla Liturgia, che egli stesso coglieva nella “incapacità ad inginocchiarsi, dinanzi a Dio, addirittura come l’essenza stessa del diabolico…!

Parole da brividi, certamente…

 

Chi è dunque Bergoglio? Visto che il mite Benedetto era proprio lui figura del Buon Pastore?

Lui invece è il Mercenario, a cui non importa delle pecore, venuto “dalla fine del mondo”, per questi ultimi tempi, da Dio permessi, affinché “siano svelati i pensieri di molti cuori” e, come mi ha sempre detto un santo Sacerdote: “la vera divisione del mondo è tra chi ama la Verità, pur non conoscendola ancora, ma quando gli si manifesta la riconosce e l’abbraccia, e chi magari la conosce “teoricamente”, ma preferisce sé stesso.”

Ora, secondo due eventi profetici, le Apparizioni Mariane di Garabandal e il santo Vescovo Malachia, sappiamo che Benedetto è stato l’ultimo papa, prima della fine [dei tempi], ed allora ciò significa che il velo del tempio è prossimo a squarciarsi, poiché siamo ora entrati nel pieno di quella “prova finale”, capace di scuotere la fede di molti credenti: si svela infatti il “mistero d’iniquità”, sotto la forma di una impostura religiosa, che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, e tuttavia al prezzo dell’apostasia dalla Verità. E la Chiesa stessa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest’ultima Pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e Risurrezione. (CCC 675-77).

Ma ecco già che due valorosi ed eroici Sacerdoti, padre Giorgio Maria Faré e don Fernando Maria Cornet, lo hanno cominciato a seguire davvero il loro Signore, in cammino verso l’ultima Pasqua, accusati anch’essi, a somiglianza del Maestro, di dividere ed attentare all’unità (della sinagoga, allora), della chiesa, oggi: non abbiano tuttavia timore, anche se si trovano nel bel mezzo delle emarginazioni e della persecuzione… sappiano invece, che essi sono dalla Verità!

 

È certamente pur vero che il maligno divide, essendo appunto “colui che divide”, ma è altrettanto vero che è il Signore che separa, così Egli infatti separa le pecore dai capri, il buon grano dalla zizzania, la verità dalle menzogne e, in una parola, il Bene dal male…

 

Poi udii un’altra voce dal cielo:
«Uscite, popolo mio, da Babilonia
per non associarvi ai suoi peccati
e non ricevere parte dei suoi flagelli.
Perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo
e Dio si è ricordato delle sue iniquità…»

 

E come sempre concludo: così è… se vi pare! 

  

Sergio Russo (3. – fine)

 

P.S. Ed ecco quindi, come promesso, ché a questo collegamento troverete il libro di cui ho parlato nel titolo.

È infatti questo il primo volume di una nuova collana che ha per argomento principale il Terzo Segreto di Fatima, ma non solo, essa tratterà anche altri aspetti, comunque sempre legati alla tematica degli “ultimi tempi”, vale a dire a quella branca della Teologia Cattolica, che va sotto il nome di Escatologia.

Nello specifico: in questo primo volume, all’inizio saranno riportati i tre articoli pubblicati su Stilum Curiae, e che hanno dato origine appunto alla presente collana.

Subito dopo il testo del Terzo Segreto di Fatima, reso pubblico il 26 giugno dell’anno Duemila.

Segue poi un bellissimo articolo, inedito, a firma di un Sacerdote che crede, spera e ama la Santa Chiesa, dal titolo “Quando il Figlio dell’uomo ritornerà, troverà ancora la Fede sulla terra?”

Ed ancora un articolo di Antonio Yagüe: “Colui che lo trattiene”, davvero particolare e intrigante; assieme ad un altro articolo di L.E. López Padilla: “Quello che ci attende”.

Sarà quindi la volta del testo completo de Il Sole eclissato (traduzione dallo spagnolo di El Sol eclipsado), del medesimo Autore.

Infine, a chiusura di questo primo volume, è riportata una Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria (con approvazione ecclesiastica).

Gli appassionati delle “ultime cose” quindi, troveranno qui dell’ottimo materiale, in grado di saziare la loro sete di conoscenza, riguardo alle “cose che devono presto accadere.” (Ap 1,1).

 

Nota a margine: Per quanto riguarda don A.M. Minutella, certamente a lui vanno “gli onori delle armi”, essendo stato fra i primi a denunciare la situazione di estrema ambiguità, all’indomani dell’elezione di Bergoglio, venutasi a creare dentro la Chiesa Cattolica… nonostante ciò, a mio parere, in seguito egli ha commesso questi tre gravi errori: 1) ha esortato i fedeli a tenersi lontani dall’Eucaristia, proprio nei momenti in cui invece ce n’era maggior bisogno, come la Madonna si è sempre raccomandata di ricorrervi, in tante sue Apparizioni; 2) ha voluto come prendersi il “monopolio” del concetto escatologico di “piccolo resto”; 3) ed infine, pare che lui stesso si creda la figura del Grande Prelato, un’autorefenzialità che potrebbe risultare davvero inappropriata…

Per quanto concerne monsignor C.M. Viganò, sicuramente egli è stato come un faro nella nebbia, avendo denunciato con infaticabile costanza la penetrazione della massoneria ecclesiastica all’interno della Chiesa, però in seguito, oltre a denunciare, giustamente, l’operato di Bergoglio, ha anche poi finito per disprezzare pure l’agire di Benedetto XVI, come di tutti i papi post conciliari, e persino lo stesso Concilio, facendosi addirittura (pare, ma non è cosa certa), riconsacrare vescovo dai lefevriani…

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN: IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT: UNCRITM1E35

ATTENZIONE:

L’IBAN INDICATO NELLA FOTO A DESTRA E’ OBSOLETO.

QUELLO GIUSTO E’:

IBAN: IT79N0200805319000400690898

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: ,

Categoria:

12 commenti

  • nicola ha detto:

    SE El papa argentinos campa un altro po, e fanno un secondo papa, c’è tempo per tentare anche il terzo papa…

  • R.S. ha detto:

    Torno sulla figura dell’uomo Jorge Mario Bergoglio, la cui statura è frutto di un volere mediatico che stride con le capacità umane e non pare disporre della Grazia (intesa innanzitutto come bellezza e soavità) che viene da Dio.

    Un uomo un po’ narcisista, capace dell’esercizio del potere talora spietato. Un uomo ideologico, incapace di esercitare la misericordia con cui vorrebbe guarnire ogni sua frase.

    Un personaggio così è oggettivamente indigesto per la cattolicità e forse per questo in epoche pre-2013 c’era chi sosteneva che cinque anni con Bergoglio papa sarebbero bastati a cambiare tutto nella Chiesa.

    Quindi, fermo restando il punto cruciale, cioè di dimostrare l’illegittimità del Conclave 2013 (punto cruciale anche se Bergoglio fosse più santo di Padre Pio), non meno importante è comprendere chi c’è dietro la persona di Bergoglio e la scelta di portarlo lì, ripescandolo dall’anonimato di Cordoba (esiliatovi dai suoi stessi superiori gesuiti), facendolo vescovo di Buenos Aires e poi un cardinale, già papabile nel 2005 ed eletto nel 2013.

    Chi c’è dietro Bergoglio? Chi l’ha manipolato per tutti questi anni, conoscendone benissimo pregi e difetti?

    La domanda è importante, perchè questo potere è insidioso anche nel momento in cui Bergoglio dovesse essergli venuto in antipatia, un disturbo o un problema.

    Oggi la Chiesa di Cristo deve riconoscere non solo la questione dell’illegittimità del pontificato di Bergoglio, ma soprattutto il rischio di trovarselo sostituito da altri peggiori di lui.

    In questo è decisivo l’affidamento alla Provvidenza, confidando nell’azione della Grazia. Il diritto canonico può delegittimare un falso papa, ma solo la Grazia ci darà un Papa santo, come si conviene alla Chiesa.

  • marzio ha detto:

    Troppi distinguo nelle note finali: e don Minutella non va bene per l’opposizione alla Messa Una Cum, e Viganò non doveva criticare i papi post conciliari, e chissà cos’altro. Sono invece fari che hanno scoperto l’imbroglio per primi e che, a differenza di tutti NOI, hanno avuto il coraggio di dirlo apertamente anche se, come chierici ne hanno avuto grossi problemi. Senza di loro non staremmo discutendo delle eresie di Bergoglio, ma avremmo ingoiato l’esca con tutto l’amo, a partire dalla pachamama che ora considereremmo l’alternativa a Maria. Vanno bene le discussioni dottrinali, canoniche, teoriche e chi più ha più ne metta; ma alla domanda se bisogna seguire Bergoglio cosa si risponde?

    • Cosimo V. ha detto:

      Giusto,cosa rispondere?
      Chi dice che non si deve seguire chi celebra in comunione con il pampero,chi bisogna attenersi con fede ai sacramenti e nomine del suddetto,chi dice che dopo il concilio sono tutti sedevacantisti,piccolo resto di qua codici vari di là, come semplice fedele di Santa romana chiesa come mi devo comportare?
      Preferirei frequentare la messa tridentina ma geograficamente impossibilitato,ma non riesco a fare a meno del Corpo di nostro Signore e mi faccio passare queste celebrazioni del nuovo rito facendo buon viso a cattiva sorte.
      Sono davvero disorientato sballottato fra un papa illegittimo,fra chi lo sostiene,modernisti, tradizionalisti (ni),antipapisti sedevacantisti,veggenti pseudo veggenti,giornalisti ecc. ecc.
      Ma alla fine cosa è giusto fare?

  • nuccioviglietti ha detto:

    Hic sunt leones!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Marcello ha detto:

    Non si capisce una frase.
    Il presunto crimine di scisma essere di molto inferiore……forse intendeva dire superiore.
    Di fatto a mio avviso, è inferiore. Tanto più che nel caso di don Cornet di p.Fare’ non si tratta di scisma, ma di appartenenza alla vera Chiesa di Cristo.
    Per il resto bellissimo articolo

  • GINO ha detto:

    perché non riscoprite i messaggi dati dalla Madonna a Pino Auricchia di Avola?

  • federico ha detto:

    Complimenti a Sergio Russo per il gradevole e coraggioso articolo e naturalmente al dr Tosatti che ne ha ospitato gli interventi.

  • padre Nazzareno ha detto:

    Mi spiace ripetere che l’autore di questa serie di articoli, in campo teologico è assai incompetente.
    Faccio solo un esempio: circa il titolo da tributare a qualsiasi papa in carica, nonostante le sue colpe pubbliche o i suoi errati insegnamenti, occorre comunque chiamarlo santo Padre o sua santità. Ciò non dipende dalla sua persona ma dal suo incarico, dalla dignità del suo incarico.
    Al riguardo si legga cosa dice Dio Padre a Santa Caterina da Siena nel Diaologo della Divina Provvidenza: lo consiglio soprattutto a lei, signor Russo, poiché molto probabilmente cade sotto le minacce di Dio fatte a chi non tratta con riverenza i ministri di Dio, anche se costoro fossero i peggiori peccatori della terra.
    Oltre a ciò: lei va troppo dietro alle rivelazioni private, anche quelle non approvate, la cui interpretazione, prima che quanto profetizzato accada, è sempre difficile. Lei invece le dogmatizza, e di fatto si erge a interprete infallibile. Nel suo modo di procedere c’è poco della prudenza cattolica.

  • Gabriela Danieli ha detto:

    Chi è dunque Bergoglio?
    Visto che il mite Benedetto, figura del Buon Pastore mai ha abdicato se pur in sede impedita?

    Bergoglio è il Mercenario, a cui non importa delle pecore, venuto “dalla fine del mondo”, per questi ultimi tempi, affinché “siano svelati i pensieri di molti cuori” e affinché ci sia la SEPARAZIONE tra le pecore a Lui fedeli e al Suo ultimo Vicario BXVI…
    dai capiri chi si ostinano a rimanere nella setta anticristica dell’impostore mercenario ladro e assassino.

    Ma, come suggerisce papa Leone XIII in Satis Cognitum, la Salute dell Chiesa oggi, dipende dalla DIGNITÀ che i cardinali in primis, hanno il dovere di ri-dare al defunto Sommo Sacerdote Benedetto XVI, dichiarando ufficialmente:
    “VERE PAPA MORTUUS EST”

  • R.S. ha detto:

    Al dunque, rispetto alla legittimità del pontificato bergogliano, attendiamo un doveroso pronunciamento di coloro che ne hanno titolo e facoltà: i cardinali.

    Però ci sono diverse categorie:

    + nominati prima del 2005
    + nominati prima del 2013, ma dopo il 2005
    + nominati dopo il 2013

    I primi parteciparono al Conclave valido che nel 2005 elesse Benedetto XVI.
    Alcuni di loro appartengono alla “mafia di San Gallo”, ma altri al potere occulto vaticano che si è servito dei modernisti pur trescando anche peggio di quelli (sapendo come usarli).
    Vennero denunciati come “lupi” da Benedetto XVI ed erano ritenuti pericolosi anche dal card. Martini che dirottò i suoi voti sul card. Ratzinger per non far prevalere già nel 2005 la fazione dei “curiali”.

    I secondi concorrono al numero di coloro che (dalla declaratio di Benedetto XVI), unitamente ai precedenti, convocheranno il prossimo Conclave (coloro a cui compete), per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice, posto che il Conclave del 2013 fu invalido (il Pontefice è morto il 31/12/2022).

    I terzi è come se non ci fossero, anche se qualcuno tra loro ha già lanciato la propria campagna elettorale.

    Quindi non attendiamoci che “i cardinali” siano un gruppo coeso e desideroso di fare chiarezza.
    Anzi: il silenzio sin qui mantenuto sulla faccenda anche dai buoni è certamente dovuto al dover fare i conti con gli altri.

    Negli anni sono venuti meno dei potentissimi personaggi (es. il card. McCarrick laicizzato nel 2019, il card. Sodano defunto nel 2022), ma permangono figure “dense” e di lungo corso (come i card. Bertone, Re, Maradiaga) o più recenti (su tutti il card. Parolin).

    Quindi attendiamoci “cardinali contro cardinali” prima che si faccia pulizia, avendo la fede necessaria per sapere che la Chiesa è di Cristo e che le porte degli inferi non prevarranno.

    Non sopravvaluterei il card. Bergoglio, classico soggetto utilizzabile da chi è molto più astuto di lui (che si vanta furbo) e in grado di manipolarlo più di quanto in vita sua egli sia stato capace di manipolare altri. Certamente in Vaticano c’è qualcosa di sulfureo, ma Bergoglio non è il vertice, caso mai quello che fa la figuraccia, ovvero il protagonista del film la cui regia e sceneggiatura è in mano d’altri, mentre il produttore e finanziatore sta altrove, ma sempre in questo mondo, di cui è Principe.

    Chi volesse comprendere con un esempio concreto, può rifarsi alle dichiarazioni del card. Zen sulla situazione dei cattolici cinesi. Paradigmatico, soprattutto leggendo che cosa ha detto il card. Zen del comportamento vaticano.

Lascia un commento