In una Chiesa Vuota, Preferireste Incontrare Giorgio Mario o Francesco? Mastro Titta.

16 Maggio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il nostro Mastro Titta offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul pontefice regnante. Buona lettura e condivisione.

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MASTRO TITTA: IN UNA CHIESA VUOTA, PREFERIRESTE INCONTRARE GIORGIO MARIO O “FRANCESCO”?

 

Furoreggia l’ennesima social-diozia dedicata questa volta alle donne, che senza tema di fare la figura delle perfette imbecille (il suffisso -e si riferisce al plurale politicamente corretto) devono rispondere al futilerrimo quesito: da sole nel bosco, preferireste incontrare un uomo o un orso? Va da sé che la pletora di incapienti mentali che hanno risposto “l’orso” abbia fatto notizia come l’uomo che morde il cane.

Nulla di strano, certamente le esponenti del gentil sesso che hanno fornito risposte accorte sono state gentilmente accantonate.

Noi catto-sfigati, lungi dal replicare tanto roboante successo, potremmo porci una domanda appena meno idiota: in un chiesa desolata, preferireste incontrare Giorgio Mario Bergoglio o “Francesco”? Il primo potrebbe stuprarvi, il secondo sbranarvi. A voi la scelta.

Il primo è l’essere razionale e crudele del quale il secondo è l’avatar, cioè il maschio Alfa che vi fa a pezzi perché avete invaso il suo territorio: l’esercizio bruto della forza che serve da sfogo al primo, privandolo dei freni inibitori e del fastidioso gravame della razionalità. In quanto Giorgio Mario, Bergoglio è sottilmente crudele ma in qualche misura obbligato ad una forma di continenza, ovvero a trattenere i propri impulsi. Il buonanima è stato costretto a fare buon viso a cattivo gioco.

Questa inibizione decade quando si attiva l’avatar “Francesco”, che è in tutto e per tutto Giorgio Mario, ma privato degli orpelli tattici. È la belva antropomorfa, alla quale ci si affanna a cercare connotati umanoidi: si comporta come un uomo, pensa come un uomo, agisce come un uomo, ma è più di un uomo. È il superuomo nicciano, che si sacralizza nel papa, anzi nel superpapa al di sopra e oltre Chiesa stessa.

Il Caronte che traghetta i fedeli verso la Superchiesa.

Si fa per scherzare e divertirsi, naturalmente, esattamente come Giorgio Mario si diverte a fare il papa, si sganascia a fare l’antipapa, trova irresistibile fare l’acattolico. Tanto era torvo Giorgio Mario, quanto è ilare “Francesco”.

Vero che ogni tanto il torvo Giorgio Mario fa capolino, ma i guitti sono così: esagerano la parte, vanno sopra le righe, sbavano i personaggi.

La perfetta sovrapposizione fra Giorgio Mario e “Francesco” ha cementato un dualismo irreparabile: si contesta Giorgio Mario, si salva “Francesco”. Giorgio Mario nulla potrebbe per nuocere alla Chiesa e ai fedeli, se soltanto uno registrasse la claudicante paccottiglia apparecchiata per ciò che è, vale a dire paccottiglia claudicante. “Francesco” solidifica questo ciarpame e lo scaraventa contro il mistico edificio e le sue membra moribonde.

Il rischio è che defunto Giorgio Mario, “Francesco” sopravviva. Se il cambiamento climatico è controverso, quello ecclesiale non lo è per niente.

 

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21 commenti

  • chiamatemi papa francesco me ne farò una ragione ha detto:

    «Il lavoro del Papa non è facile – ha detto sorridendo – forse questa sembra un’eresia, ma abitualmente è divertente»
    Impostore e assassino ma il suo sadismo svela un diavolo al posto del Vicario di Cristo.

  • Adriana 1 ha detto:

    Ma, se la chiesa è vuota, posso incontrare solo… Dio.

    • lo strozzapreti eretici ha detto:

      Ammesso che ci fosse, non lo riconosceresti e se si facesse riconoscere lo negheresti Adrianella bella.

      • Adriana 1 ha detto:

        Dolce ed amorevole anonimo, il sorriso implicito nella sua frase farebbe invidia al ghignante Principe del mondo: quello che – sicuramente- ispirò questi bei pensierini su come trattare i cosiddetti “eretici” al papa Pio V quando inviò queste “amorevoli” istruzioni al re Filippo II:
        ” Riconciliarsi mai: non mai pietà. Sterminate chi si sottomette e sterminate chi resiste. Perseguitate a oltranza, uccidete, ardete, tutto vada a fuoco e sangue. ”
        Pregherò per lei.

        • Balqis ha detto:

          LA GGIUSTIZIA AR POPOLO.
          Disce ch’er monno è bbello perch’è vvario:
          Pe’ sta raggione io vòrze una matina
          Annàmmene a vvedé la quajjottina,
          Ch’è ssuccessa a la crosce der Carvario.

          Trovai ggià ppronto er boja cór vicario,
          E sse stava pe’ ddà la tajjatina:
          Quanno ecco un frate co’ ttanta de schina,
          Che mme viè a rripparà ccome un zipario.

          “Padre,„ dico, “levateve d’avanti…„
          Ma in quer frattempo, tzà, sse sente un botto
          Che ffa ddà uno strilletto a ttutti quanti.

          Me slóngo, e vvedo ggià ffinito er gioco.
          Bbravi! Ma un’antra vorta, io me ne fotto
          D’annàmme a scommidà ppe’ ttanto poco.

          8 dicembre 1834.

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    “Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura”…
    …rubo dalla mia sorellina E.A. l’argomento e mi rammento ciò che era una volta la”Chiesa piena”, viva e splendida di Luce riflessa.
    In questi tempi quel tempio spirituale di anime e spiriti vibranti, ha cambiato aspetto come intaccato da un virus che avvelena un corpo dall’interno. Non è più un luogo di comunione e di amore ma spesso una oscura selva di peccati e di lussuria spirituale: molte anime rifiutano Dio e lo espellono dal Suo trono. M.Titta nella sua domanda, non credo che pensi soltanto all’edificio consacrato di pietra delle nostre Domeniche felici (oggi davvero vuoto) quanto a quello spirituale, il Corpo Mistico di ns.Signore, che non può essere vuoto ma destinato all’abbandono, al tradimento da tante anime.
    Bene: il nostro Titta ci chiede se, nella nostra appartenenza alla Chiesa o meglio nella partecipazione a quel Corpo, incontrassimo un uomo cattivo o un Papa cattivo cosa potremmo subire, quale sarebbe il nostro comportamento.
    La premessa sarebbe in pratica: quali danni all’edificio può fare un malvagio e quali potrebbe fare un Francesco come falso Papa: danni per i quali la nostra vita spirituale (ma pure fisica!) potrebbe a soffrirne.
    M. Giorgio Bergoglio, con le sue trame, ha perso la grazia prima di essere nominato e dunque non possiamo distaccarlo da Francesco, che noi sappiamo falso pontefice. Traditore il primo, traditore il secondo. Come usurpatore costui ha solo l’accesso ad un potere umano e mediatico cosi elevato, che sembra essere, ma non lo è, Papa. Non è altro, tuttavia è un uomo potente, senza munus divino, senza vera rappresentanza divina: un nome falso in una discendenza apostolica interrotta nella sua continuità; non è più nel corpo di Cristo ma come eretico e antipapa è un emerito niente, un nulla, il suo vero nome è nessuno… e a noi Chiesa degli ultimi fedeli, Bergoglio NON PUÒ FARE NULLA che intacchi lo spirito, perchè la Luce non si ritirerà da chi rimarrà con la legittima discendenza petrina, con Benedetto XVI. La selva che è cresciuta intorno non ci può avvolgere e la lupa che è affamata di anime non può divorarci.
    Ci si chiede la fedeltà. Non è tra i coniugi il dovere più importante la Fedeltà? Non resta lo stesso dovere per le nostre anime, spose di Cristo?
    Cosa dice Gesù in Valtorta?
    “se i cristiani fossero quali dovrebbero essere, potenti ed umili che siano, non avverrebbero abusi e intromissioni, e non verrebbe provocato il castigo di Dio che ritira la sua luce a coloro che l’hanno respinta.
       Nei secoli passati, da quegli errori sono venuti gli antipapi e gli scismi, i quali, tanto gli uni che gli altri, hanno diviso le coscienze in due campi opposti provocando rovine incalcolabili d’anime. Nei secoli futuri, quegli stessi errori sapranno provocare l’Errore, ossia l’Abominio nella casa di Dio, segno precursore della fine del mondo.
    […]Vi dico solo che da un clero troppo cultore di razionalismo e troppo al servizio del potere politico non può che fatalmente venire un periodo molto oscuro per la Chiesa.”

    Questa vecchia chiesa, cultrice di interessi umani e di peccatori in realtà è andata oltre: non è più chiesa se è legata ad un antipapa, simbolo del tradimento iscariotico. È davvero un luogo desolato e vuoto e lì chi mai chi potremmo incontrare se non la lupa dantesca, che oggi è Bergoglio o Francesco, indifferente. Ma la Chiesa cattolica che resiste non muore: forse si nasconderà materialmente e decimata attenderà da sola il ritorno del Signore.
    —-
    Un piccolo p.s. per l’amica Tamara che ci riferisce che la chiesa bolognese di Zuppi ha modificato l’AveMaria. Il ragionamento di questa amica è impeccabile razionalmente ma sono sicura che se pesasse l’amore che lei porta a Maria non potrebbe sopportare la più piccola deviazione dalla Sua preghiera, che da padre in figlio, anzi da mamma ai figli, si tramanda nelle nostre famiglie e nella ultima piccola Chiesa e che a nessuna creatura santa al mondo potrebbe solo sfiorare l’idea di modificare. Sarebbe bello, ma non è qui il momento di spiegare il significato dei vari passi dell’AveMaria, parlare di come Maria la ama e capire quale offesa stupida e cattiva sia recitarla modificata.
    Cionci è preso da santo zelo, ma non è nè stupido nè impreciso e credo che abbia le sue ragioni se lì dove c’è puzza di bruciato creda ci sia il fuoco di Satana nascosto. Non ha messo in dubbio la Luce del Mondo, ma sa che la Scimmia di Dio, se pretende parole di adorazione per se, diffonde solo luce di Wood.
    Non si tocca Maria e non si cambia una sola sillaba nel modo di salutarLa e renderLe onore: anche questa è la nostra fede.

  • giovanni ha detto:

    Nessuno dei due, e’ molto meglio cosi’.

  • Topo gigio ha detto:

    Ma e’ il pueblo che vuole la soprevvivenza di Francesco. Non hanno fatto in modo i suoi aficionados che LIFE, la sua biografia restasse in vetta alla classifica della saggistica piu’ venduta per almeno un paio di settimane ?

  • R.S. ha detto:

    La chiesa vuota è il triste contesto… non c’è presente il Signore, non ci sono gli angeli, non c’è comunione dei santi… un luogo di solitudine come lo è il bosco per un’anima impaurita e priva di riferimenti che vadano al di là di un brutto incontri.

    È un po’ la chiesa vuota di Giorgio Mario o di Francesco, poco cambia, essendo un brutto incontro in assenza della comunione dei santi, degli angeli custodi e del Signore presente.

    Chi è che azzera tutto questo orizzonte di incontri di grazia per ridurli al dover fare i conti con il potere di un uomo, mentre l’anima può solo subirlo senza potervi incontrare un’occasione per aprire il cielo?

    È la chiesa vuota ridotta a bosco. Luogo del lupo, senza un santo Francesco che l’ammansisca. Luogo di serpi velenose, senza la Vergine Maria a schiacciar loro il capo. Luogo di sentieri incerti e tronchi sparsi, senza ordine ne’ orientamento. Luogo dove fa buio presto e non c’è la luce del tabernacolo a dire vivo il sole della luce vera ed eterna.

    Bella chiesa vuota puoi solo trovare quelli come Francesco o Giorgio Mario. Ma il problema è se per qualcuno di noi ormai la chiesa è rimasta vuota, occupata da agenti buoni per i sondaggi vanitosi e imbecilli del mondo.

    La nostra anima è chiamata a molto di più anche se dovesse essere sbranata dalla bestia, perché nel segno della croce diventa un albero della vita.

    • Davide Scarano ha detto:

      Sempre belle ed ispirate le sue riflessioni, caro R.S. Vorrei aggiungere una piccola chiosa circa la frase che termina il suo intervento: nelle mie frequenti visite al cimitero della mia città vi è un’area in cui resistono le tombe del diciannovesimo secolo nel mezzo all’erba e circondate dai cipressi. Ebbene, in alcune di esse ho appunto osservato dei tralci che avvolgono la croce. Quanto è bello immergersi, seppure per pochi momenti, in quel mondo e quanto invece è standardizzata e banalizzata la sepoltura degli umani nei tempi moderni.

  • E.A. ha detto:

    Bella e dolorosa domanda, caro Mastro Titta! Che a primo acchito mi fa rispondere ne’ l’uno né l’altro, basta non inoltrarsi nel bosco…! Perché in fondo è di bosco, di selva oscura che si tratta, quando si parla della “nuova “, “stravagante “, desolante e desolata chiesa bergogliana! Il problema si complica quando ci si rende conto che il bosco si è infittito, i sentieri sono stati ostruiti, la selva non è più confinata e limitata, gli occhi dei bambini, attraverso cui guardare e riuscire a vedere, sono stati bendati, a tanti è stato impedito di nascere… allora imbattersi nel lupo non solo è probabile, ma diventa, direi, inevitabile! Occorre solo prepararsi e decidere come e con quale “armatura” affrontarlo!

  • Fabio ha detto:

    Ottimo articolo, ma aggiungerei che l’orso è meglio di Francesco, perche si limita a sbranare il corpo mentre Francesco sbrana l’anima e con essa pure il corpo.
    Ma quando il Dr. Tosatti vorrà affrontare l’argomento fonda.entale, che J.M. Bergoglio NON È MAI STATO PAPA?
    E ciò non perché lo dice Cionci, ma perché lo proclamano il Codice di Diritto Canonico e la Universi Dominici Gregis?

    • FRANZ ha detto:

      Condivido appieno.
      Per favore, per carità cristiana, affrontate la questio: le anime di tutto il mondo lo esigono.
      Francesco

      • Tamina ha detto:

        Vi chiedo anch’io di farlo. Per il bene della verità, della carità e della Chiesa romana cattolica .

    • Dino Brighenti ha detto:

      Non può “ tiene famiglia “

      • Tamara ha detto:

        In risposta a Fabio e a Dino Brighenti.
        Cionci hà una capacita’ logica e una carica vitale eccezionali. Ma , attenzione, forse puo’ portare fuori strada coloro che lo seguono.
        Oggi ha offerto ai suoi lettori la nuova versione dell’Ave Maria, sponsorizzata da Zuppi in un rosario recitato alla Madonna di San Luca.
        Non voglio discutere qui sull’opportunita’ o meno di cambiare l’Ave Maria. Ma qualcuno dovrebbe ricordare al bravissimo Cionci che l’afférmazione DIO E’LUCE e’ un affermazione biblica contenuta nel Nuovo Testamento. Forse nelle lettere di Giovanni.
        Cionci o chiunque altro non puo’ dedurre che dall’affermazione Dio e’ luce segua che Cristo e’ lucifero perche’ lucifero significa etimologicamente portatore di luce e quindi che chi fa questa affermazione voglia portare i fedeli ad adorare satana, pervertendo tutta la religione cristiana.

        • FRANZ ha detto:

          Essendo la prima parte dell’ave Maria Santo Vangelo, nessuno può toccarlo.
          Il suo sofismo è pericoloso.

        • Balqis ha detto:

          Gentile Tamara, “portare fuori strada coloro che lo seguono” è esattamente l’obiettivo di Cionci. Non fa che gridare all’occupazione della Chiesa da parte della massoneria e propone ai semplici che lo seguono video di tale Giacomo Maria Prati, che sproloquia sul codice canonico, ma si guarda bene dal mettere al corrente chi lo ascolta come Renzo davanti all’Azzeccagarbugli di essere autore di articoli su una nota rivista massonica (“L’Acacia”
          Rivista Semestrale della Serenissima Gran Loggia del Rito Simbolico Italiano)
          https://www.ritosimbolico.it/rsi/wp-content/uploads/2017/04/acacia-2010-2.pdf

          • Adriana 1 ha detto:

            “L’acacia”, il cui rametto radicato in superficie segnalò-a
            quanto si dice- la sepoltura di Hiram Abif ( il figlio della vedova ), per i Massoni, ispirato architetto.