Bestiario Orsinesco a Tutto Campo su Grasso Fubini Mieli Meloni e il Corrierone. da non Perdere.

19 Aprile 2024 Pubblicato da 6 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, non conosco personalmente il prof. Alessandro Orsini, e forse è meglio così, perché sono un pessimo carattere, e magari non ci saremmo simpatici. Ma devo ammettere che come polemista mi procura dei rari momenti di divertimento, che solo qualche Travaglio (verso cui non ho simpatia, lo dichiaro subito) e il mai dimenticato Fortebraccio sono in grado di creare. Ve ne offro un paio di esempi, tratti da X (già Twitter), in cui si occupa di Calenda, di Aldo Grasso e di altri commentatori del Corriere. E Orsini mi sembra prezioso, perché ha pagato per le idee e le opinioni manifestate, (rivelatesi giuste, fra l’altro) come mai dovrebbe accadere in un Paese che finge di essere democratico e libero. Buona lettura. I collegamenti ai post sono indicati sotto i brani.

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Calenda da Del Debbio. Dire una cosa positiva su Carlo Calenda mi affligge, ma l’onestà intellettuale mi costringe. Per ridurre al minimo gli effetti positivi di questo finto elogio, farò una serie di premesse negative sul suo conto. In primo luogo, Carlo Calenda è uno che capisce di guerre e di politica internazionale come Aldo Grasso capisce di televisione.

Infatti Calenda vide un film in cui gli ucraini sconfiggevano i russi mentre veniva incoronato Re del centro moderato a Kiev, nota dittatura liberale da lui amata come una creatura propria.

Il problema è che Calenda non ha niente di moderato, a parte l’estrema moderazione nel dire cose intelligenti. Carlo Calenda, infatti, è un fanatico estremista. Calenda parlava da fanatico nelle piazze di Milano quando invocava la sconfitta della Russia sul campo; Calenda parlava da estremista quando esecrava la diplomazia con la Russia e offendeva i pacifisti. Calenda è pure un furbacchione.

Ieri l’ho visto da Paolo Del Debbio a Rete 4. Furbacchion Calenda mica ha detto che l’Ucraina è un Paese finito, distrutto e senza più futuro a causa delle politiche fanatiche ed estremiste dei moderati nel dire cose intelligenti? Guardate che non è un dettaglio da poco il fatto che Calenda capisca di politica internazionale come Aldo Grasso capisce di televisione giacché il futuro dell’Italia dipenderà sempre più dalle guerre. Per non parlare del responsabile alla sicurezza del suo partito, di cui Calenda ieri si è vantato da Del Debbio.

Un generale che, durante una diretta con me a Radio Rai del 14 febbraio 2022, aveva assicurato che la Russia non avrebbe invaso l’Ucraina mentre io dicevo il contrario.

Un generale che, dopo l’invasione, anziché spiegare a Calenda che è un asino, ha assecondato i suoi deliri di sconfiggere l’esercito più forte del mondo usando l’esercito più debole dell’universo.

Capito i generali che Calenda candida al parlamento europeo?

E adesso arriva il momento doloroso: Calenda non ha mai chiesto di licenziare nessun critico delle politiche della Nato in Ucraina; non ha mai chiesto di strappare i loro contratti di lavoro, di licenziare i professori universitari, di espellerli dalla televisione o di chiudere Carta Bianca ai tempi di Rai Tre. Quindi è al livello intellettuale di Aldo Grasso, ma è molto meglio moralmente. Ora che il crollo dell’Ucraina ricopre Calenda di vergogna e lo ridicolizza, il leader di Azione si sarà forse pentito di tutta questa liberalità che, tuttavia, gli va riconosciuta perché, almeno questa, gli fa onore. Se volete un futuro di guerre, guidato da uno che di guerre non capisce niente, votate Calenda.

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Caro Aldo Grasso, premesso che le voglio bene, è arrivato il momento di fare un discorsetto.

Quindi si alzi e mi ascolti molto bene. Nel suo articolo del 2 luglio 2023: “L’incomprensibile asta per Bianca Berlinguer”, lei sparava a zero sul neoacquisto di Mediaset, cui attribuiva “la grave responsabilità di avere ospiti come Alessandro Orsini («bisogna avere il coraggio di ammettere che Putin ha già vinto»)”.

I problemi per lei sono due.

Il primo è che Mediaset ha superato la Rai negli ascolti: un sorpasso storico, reso possibile anche grazie agli ascolti di Bianca Berlinguer a Rete 4.

Il secondo è che l’Ucraina ha perso la guerra confermando le mie previsioni. Le spiego, in due parole, il successo che è successo: Berlinguer è passata a Mediaset asfaltando il suo sostituito a Rai Tre che ha chiuso in pochi mesi per carenza di ascolti. Non soltanto Mediaset ha preso Bianca Berlinguer, ma l’ha pure usata per dare una mazzata incredibile a Rai Tre.

Non voglio insegnarle come si faccia un’analisi sulla TV però di fatto è quello che sto facendo.

Il che conduce alla seguente domanda: Federico Fubini aveva previsto la bancarotta della Russia, il cui Pil cresce; Paolo Mieli aveva previsto la vittoria dell’Ucraina, che ha perso la guerra; Aldo Grasso aveva previsto il flop di Mediaset, che supera la Rai.

Che problema avete al Corriere della Sera?

Ci vogliamo nascondere per la vergogna oppure no?

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Questo è un messaggio per i ministri del governo Meloni e per tutti i membri dell’opposizione che ambiscono a diventare ministri. Il messaggio è questo: cari ministri e aspiranti tali, dovete essere dei perfetti imbecilli se non capite che diventare ministri implica un potere immenso di decidere il futuro di milioni di persone, incluso il futuro dei nostri bambini. Dovete essere dei perfetti imbecilli se non capite che diventare ministro offre vantaggi personali smisurati con il piccolissimo svantaggio di essere criticati, talvolta in forme estreme che rasentano l’insulto, da persone che non hanno niente, non contano niente, non hanno nessun potere di decidere e che, pertanto, sono sottoposte al vostro volere mentre giacete nei vostri alberghi di extra-lusso con i soldi dei contribuenti. Direttamente o indirettamente, controllate radio, televisioni, quotidiani e università. Avete persino il potere di decidere chi morirà di tumore e chi sopravviverà modulando la spesa per gli ospedali, decidendo il numero dei posti letto e i medici da assumere. Per non parlare del vostro potere di portare l’Italia in una guerra nucleare con la Russia in Ucraina o in una guerra nel Mar Rosso. Ne consegue che l’ipotesi che siate un gruppo di imbecilli perché non capite questo principio elementare delle società libere è fondata ed è lecito sottoporla a verifica empirica calcolando il numero di querele che fate a intellettuali, giornalisti e persone comuni. Siccome fate tante leggi inutili, ecco la mia proposta: una legge che impedisca a chiunque diventi ministro di fare querele contro i privati cittadini, fatti salvi i casi eccezionali che dovrebbero includere soltanto due casi: 1) l’insulto violento tipo “cagn*”, “figlio di p.” e simili; 2) la minaccia diretta alla vostra vita o a quella dei vostri cari.

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Tutte le volte che ho uno scontro da Bianca Berlinguer, Aldo Grasso scrive un articolo su di me per il Corriere della Sera. Infatti erano mesi che Aldo Grasso non scriveva niente su Bianca Berlinguer. E adesso ha scritto perché io – io che ho un cuore buono – avevo iniziato a preoccuparmi per le ginocchia di quest’uomo.

Perché Aldo Grasso passa la sua serata davanti al teleschermo aspettando che io appaia.

E quando appaio, Aldo Grasso scompare ad amici e familiari pregandomi in ginocchio di litigare con qualcuno abbracciato al teleschermo. Ed io per mesi ho evitato gli alterchi a Rete 4 perché godevo troppo a pensare alle ginocchia martoriate di quest’uomo. Chiudevo gli occhi o li volgevo al cielo; contavo fino a dieci e a volte mi astenevo.

Perché il pensiero di quest’uomo genuflesso, piagato e tremebondo, era la mia rivincita più grande sui critici televisivi completamente inutili che vivono di commenti alle polemiche in tv.

Perché Aldo Grasso, qualunque cosa voglia dire questo nome, è questo: il giornalismo che, essendo diventato il nulla, attende disperatamente che accada qualche cosa guardando dal buco della serratura.

Non avendo più niente da dire, questo giornalismo può soltanto inginocchiarsi.

Ho litigato con Stefano Cappellini per aiutare Aldo Grasso a rialzarsi affinché potesse cadere ancora più in basso con un nuovo articolo sul nulla.

Aldo Grasso, il critico dei litigi in TV, è finalmente in piedi. In piedi, certo, perché la prostrazione va bene, ma fino a un certo punto.

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6 commenti

  • Prov ha detto:

    Il prof. Orsini potrebbe fare l’autore di testi comici magari surreali, e anche lì eccellerebbe.

    Ci sono persone che sanno inanellare i concetti in un discorso costruendolo in un crescendo di panegirici gustosi e godibili, pure assolutamente logici.

    Mi vengono in mente certi autori del varietà degli anni ’50 e ’60 e anche un Petrolini. E pure, perché voglio essere politicamente corretto, anche un Travaglio, quando è ispirato.

    In ogni caso, ahonoi, le cose che dice il professore, sono sempre condivisibili. Ovvero l’arte di esprimere il buon senso e l’ovvio, e, di più, la verità, in modo elegante ed ironico.

    Perché l’eleganza e l’ironia sono un dono soprannaturale che non s’impara: o si ha o non si ha. E quando di ha è un dovere esercitarlo.

  • Prov ha detto:

    Il prof. Orsini potrebbe fare l’autore di testi comici magari surreali, e anche lì eccellerebbe.

    Donkcrsreblrnperfone che sanno inanellare j concetti in un discorso costruendolo in un crescendo di panegirici gustosi e godibili, pure assolutamente logici.

    Mi vengono in mente certi autori del varietà degli anni ’50 e ’60 e anche un Pettolini. E pure, perché voglio essere politicamente corretto, anche un Travsglio, quando è ispirato.

    In ogni caso, ahonoi, le cose che dice il professore, sono sempre condivisibili. Ovvero l’arte di esprimere il buon senso e l’ovvio, e, di più, la verità, in modo elegante ed ironico.

    Perché l’eleganza e l’ironia sono un dono soprannaturale che non s’impara: o si ha o non si ha. E quando di ha è un dovere esercitarlo.

  • giovanni ha detto:

    Analista geopolitico sagace e corrosivo corsivista, rispetto al lupanare mediatico nostrano fa’, meritatamente, un figurone. Denota anche fermezza nel non facile compito di tenere testa alla massa di frequentatori del lupanare medesimo, che le provano tutte pur di metterlo in difficolta’.

  • Federico ha detto:

    Approvo l ‘idea del dr Tosatti di pubblicare queste esilaranti riflessioni, nella speranza che un giorno scolgano altre simpatiche figure, tipo: Scanzi,Giannini, Lerner, che mai pagano dazio per i loro comici strafalcioni, veicolati dopo aver consultato la personale sfera di cristallo.

  • Mimma ha detto:

    Seguo il Professore da tempo, perché è intelligente, coraggioso e libero.
    Qualche volta ho anche commentato, dato che mi trovo d’accordo con le sue analisi e previsioni che finora si sono avverate come quelle di un profeta biblico.
    Proprio perché sono intelligenti e razionali, ragionate e incredibilmente e lodevolmente pacate.
    Un record in tempo di isterismi incontrollabili…
    È un peccato perseguire un uomo così…
    Dato che mi firmo con nome e cognome, sa che succede, caro Tosatti?
    Che qualcuno , qualche troll, conoscendomi, si diverte a coprire anche me di improperi, naturalmente coperto da nickname.
    Lo ritengo un onore, intanto perché non capiscono neanche quello che sentono, e poi perché giungono da vili.
    Non siamo messi bene più gli Italiani per quel che riguarda la comprensione di testi orali e scritti, della realtà, della Storia che rotola sotto i nostri occhi e dei protagonisti di essa.
    Noi che abbiamo prodotto una delle Letterature più alte e complesse del mondo, e abbiamo storici di primo piano…
    Ma che fanno a scuola e nelle Università?
    C’è di che sconfortarsi.

    • Sfórmano ha detto:

      Che fanno? Propagano il Pensiero Unico lgbt-cancel-woke-inclusivie-green-AI. Finiscono di sformare generazioni di zombetti indottrinati. Ecco che fanno. E avviene in tutto il mondo occidentale.

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