18 Aprile 1948, Una Data Dimenticata. Insorgenza Civile anti-Rivoluzionaria. Convegno a Firenze, Sabato 20 Aprile.

17 Aprile 2024 Pubblicato da 7 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, l’avvocato Giovanni Formicola, ci ha scritto questo messaggio, che portiamo alla vostra attenzione. Buona lettura e condivisione.

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Carissimi,

il caro amico Luca ha avuto la mirabile idea di provare a proporre una data nazionale alternativa al 25 aprile, da celebrare con un incontro annuale il sabato ad essa più vicino. La scelta è ovviamente caduta sul 18 aprile, quando con un’insorgenza civile incruenta, nel 1948, il popolo italiano sconfisse nelle urne il socialcomunismo, che sull’onda della vittoria sovietica contro il nazionalsocialismo sembrava inarrestabile. Sappiamo bene che a proposito di un simile tentativo è insufficiente per difetto anche la solita metafora di Davide contro Golia: saremmo al massimo una mosca nella barba del gigante filisteo. Tuttavia, vale sempre la pena iniziare, sia perché la verità merita sempre d’essere raccontata – ed il “18 aprile festa nazionale” sarebbe un modo per restaurare una porzione della verità tradita e ormai dimenticata, perciò nascosta, della storia italiana -, sia perché le avventure difficili ci piacciono.
Ed allora, con Luca abbiamo pensato di organizzare un primo incontro sperimentale sul tema a Firenze (più o meno a metà strada per alcuni di noi e perché in Toscana ed Emilia risiedono molti amici). Si svolgerà sabato 20 aprile nella sala della cripta della Chiesa di san Michele e san Gaetano in piazza degli Antinori, dalle 16:30, con un intervento storico sul 18 aprile 1948 come insorgenza anti-rivoluzionaria, a cura dell’amico avvocato Andrea Gasperini, e uno sull’Italia tra Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, a cura mia. Alla fine, per i presenti sarà celebrata una Messa propiziatrice in rito romano.
La partecipazione va prenotata, fino all’esaurimento dei posti disponibili, perciò vi chiedo di comunicare la vostra eventuale presenza.

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7 commenti

  • gladio ha detto:

    Non dimentichiamo che all’ epoca Papa Pio XII non aveva esitato a fulminare con la scomunica i comunisti ed i loro complici. Sapeva benissimo che in caso di vittoria del PCI in Italia ci sarebbe stato un massacro, massacro le cui prove generali erano state effettuate dai comunisti nel famigerato ” Triangolo rosso” o “ Triangolo della morte “ in Emilia -Romagna ; una triste pagina della nostra storia messa vergognosamente nel dimenticatoio. Quale differenza fra il Papa di allora ad il Papa ( falso e bugiardo ) di oggi…

  • Iolanda Poisetti ha detto:

    Ricordo tutto, facevo là quarta elementare e avevo dato la mia disponibilità come galoppina cioè raccordo tra la sed3 della DC e alcune sezioni dove si v9tava, À orari precisi dovevo raccogliere i biglietti con l’ andamento della partecipazione al voto e portarli in sede, che era in centro vicino a casa mia. Sono Noi ragazzi facevamo da telefonino!!

  • Cristina ha detto:

    Bellissima iniziativa.”Il principio è il fondamento”(Cicerone). È vero,il 18 Aprile dovrebbe essere la nostra festa nazionale,ma come succede sempre in questa nostra falsa democrazia social-massonica il popolo viene sempre tradito.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    V’è pure altro 18 aprile… 1746… prodromico a uno di più grandi metodici macelli umani conosciuti… per certi versi parecchio simile macelleria in atto a Gaza!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Nicolini Romano ha detto:

    Il 18 aprile 1948 io avevo 8 anni e capivo poco ma percepivo che se avesse vinto Togliatti con il PCI avrei dovuto andare sotto l’URSS. I miei compaesani, tutti comunisti, esaltavano l’URSS come un paradiso in terra ma gli italiani hanno percepito che era meglio stare con l’America.- Anche per i partigiani la povera gente ( come i miei genitori) percepivano che essi volevano mandare via i tedeschi ma per andare sotto l’URSS. Fatelo sapere al professore Alessandro Barbero che ha fatto una celebrazione entusiastica della Resistenza. La gente del popolo ringraziava i partigiani per aver mandato via i tedeschi ma capiva che essi volevano portare l’Italia sotto la URSS.

    • ex : ha detto:

      «La gente del popolo ringraziava i partigiani per aver mandato via i tedeschi»

      I partigiani hanno mandato via i Tedeschi? Francamente questa mi giunge nuova.

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