Messaggio in Bottiglia per una Collega di Tanti Anni Fa…Sì, il Miracolo ci Fu. Benedetta De Vito.

5 Aprile 2024 Pubblicato da 12 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione – e speriamo – a quella di una collega giornalista di tempi lontani questo racconto di un miracolo straordinario di qualche secolo fa, comprovato e documentato…buona lettura e condivisione.

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Nella redazione romana del Gazzettino di Venezia, dove ho lavorato per molti e molti anni, era vaticanista il decano di tutti i giornalisti del Papa, Arcangelo Paglialunga, dalla fede limpida, innamorato a ottanta e più anni della moglie Caterina della quale parlava sempre. Mi sedeva a fianco e a volte mi raccontava di Papi e cardinali come gli uscivano dall’enciclopedia vaticana che aveva nel cuore.

Era stato amico di Benedetto XVI per la comune passione per la musica e di Joseph Ratzinger parlava come di un vero amico e mi commuoveva. Da lui imparai ad amare il dolce Papa Benedetto… Solo lui, in tutta la redazione, era credente. Gli altri o erano freddi, senza Dio, oppure dediti ad altri culti di cui qui non voglio parlare.

Una collega, una bella signora che aveva l’aria di una ragazza in jeans, senza tempo, un giorno, parlando con me che già cominciavo il mio viaggio di conversione, mi disse perentoria e novella Tommaso: “Io crederò quando vedrò che a qualcuno è ricresciuta una gamba”. Così mi bloccava sul nascere la parola e terminava in un sorriso la nostra conversazione mentre lei riprendeva le telefonate con altre adepte del suo culto per fare non so quale raccolta di fondi.

Oh se solo avessi saputo che in Aragona, e più precisamente a Calanda, nel Seicento, era successo per davvero! Sì, era accaduto per davvero: a un contadinello, un campesino, un certo Miguel Juan Pellicer era ricresciuta la gamba, che aveva perduto in un incidente! Io non ne sapevo nulla! E ora che potrei rispondere alla collega, e dirle, allora devi credere perché a un contadinello spagnolo è successo per davvero: gli è stata riattaccata la gamba che gli avevano segato via per una grazia specialissima della Madonna… Invece, niente, non so neppure se abita più a Roma e così lo scrivo qui, su Stilum Curiae, e magari un uccellino le farà avere questo mio piccolo articolo che parla di uno “sconvolgente prodigio mariano”, come recita la copertina del libro di Vittorio Messori intitolato “Il miracolo”. Sì, il miracolo per antonomasia.

Messori per indagare sulla meraviglia compiuta dalla Madonnina del Pilar, oltre ad aver studiato tutte le carte, redatte da scrittori, fior di notai, medici, uomini di legge, testimoni oculari, a Calanda ci è andato, in macchina, guidando guidando e lì è tornato a scartabellare carte, con boli e controbolli nella arcinota pignoleria spagnola, e ha visitato i luoghi del miracolo. E racconta con maestria, con una penna serena, limpida, attenta, tutto ciò che avvenne e non solo.

Racconta anche il toccante incontro del miracolato con l’allora re di Spagna Filippo IV, il quale dopo aver ascoltato “dotti, medici e sapienti” disse ora basta, adoriamo e, messosi in ginocchio davanti al campesino, baciò la cicatrice testimone muta del miracolo. E tutti i compaesani di Calanda, gente semplice, vicini di casa, parenti, amici e nemici, furono concordi nel credere.

Un ex monco ora correva… La casa del Pellicer divenne una chiesa. E io mi chiedo, perché non ne ho saputo nulla fino a oggi?

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12 commenti

  • andreottiano ha detto:

    Avevo letto anch’io il bel libro di Vittorio Messori sul milagro di Calanda e mi fa piacere che ogni tanto se ne riparli, anche se è inutile tentar di convincere gli scettici, specialmente quando si annidano tra gli ecclesiastici.

    La circostanza è propizia per ricordare una serie di eventi miracolosi che conta tre (!!) episodi tra il 1992 e il 1996 avvenuti nella stessa chiesa (!!), a Buenos Aires.
    Il primo fenomeno fu nel maggio 1992, proprio quando J.M. Bergoglio fu nominato vescovo ausiliario di Baires.
    Divenuto arcivescovo della capitale argentina nel 1998 fu ancora lui ad autorizzare il Prof. Castanon (offertosi a titolo gratuito) a studiare i reperti delle ostie trasformatesi in carne e sangue nelle tre differenti occasioni.
    Castanon agì tra l’ottobre del 1999 e il 2004 coinvolgendo laboratori situati in varie parti del mondo e avvalendosi di esperti di notorietà mondiale, quali il Prof. Lawrence (San Francisco), il Prof. Walker (Sidney), il Prof. Linoli (Arezzo/Siena) e il Prof. Zugibe (New York). Quest’ultimo stese la sua relazione terminandola nel marzo 20005.
    Il 17 marzo 2006 tutta la documentazione, comprovante l’assoluta eccezionalità dei riscontri scientifici, fu consegnata all’arcivescovo di Buenos Aires.

    Forti del supporto di tecnologie moderne e della competenza di esperti qualificatissimi, è certo che si tratta di tessuto miocardico del ventricolo sinistro, di DNA umano, contenente sangue del gruppo AB e globuli bianchi vivi (!!!) il che è assolutamente impossibile dopo più di 10 anni dalla loro comparsa e stazionamento al di fuori di un organismo vivente. Il portatore, tra l’altro, risulta essere molto sofferente!

    Evidentemente invece di promuovere processioni e scomodare la stampa per darne annuncio si è ritenuto preferibile il basso profilo, a livello parrocchiale. Invece di miracolo si è preferito parlare di” segno eucaristico”.

    Niente di sorprendente, visto che proprio di certe cose non vale la pena di parlarne o almeno di stare in adorazione, Interessano di più i problemi climatici e altri atti d’amore mentre incombe la banalità del male.

  • Principe Myskin ha detto:

    Veramente sconcertante che lei, BDV, giornalista e cattolica, abbia conosciuto solo ora, non tanto del miracolo di Calanda, ma almeno del libro di Messori che è uscito da almeno 10 anni.
    Non so, non voglio fare troppo il sarcastico…ma lei mi pare troppo presa dalla sua casa in Sardegna, dalle passeggiate con le sue amiche, dai ricordi di un’infanzia felice e benestante. Seriamente: ma cosa faceva al Gazzettino? Di cosa si occupava? Possibile che non abbia saputo dell’esistenza del libro di Messori, il pi grande apologeta cattolico italiano?

    • Marina ha detto:

      Della misura con cui giudicherete sarà altresì giudicato a voi. Prego che nel suo occhio non ci sia neanche un fuscello….

    • Non Metuens Verbum ha detto:

      da 30 anni. La copertina dice 1998.
      Quelli poi che qui sotto parlano di alieni, fossero mai alienati ?

  • Enrico Nippo ha detto:

    Messori e Freixedo: a chi credere?

    Messori racconta e Freixedo racconta.

    Messori porta la sua documentazione e Freixedo porta la sua documentazione.

    Perché bisogna per forza credere ai racconti di uno dei due?

    Che c’entra la Fede con i miracoli?

    E’ una fede pura, cioè incondizionata, quella che cerca conferme nei miracoli?

  • El Pope ha detto:

    Buongiorno,
    sì, mi ricordo di quella frase detta da quella signora che Messori aveva riportato, credo, nel suo libro. Personalmente non credo ai miracoli e ritengo, quindi, che quello che è successo (e sono convinto che sia realmente successo) sia stato effettuato da entità interdimensionali (che potrebbero benissimo anche venir definite “alieni”) per scopi a noi non conosciuti. Salvador Freixedo (e diversi altri) hanno scritto molto su questi argomenti ed hanno scritto, secondo me, in maniera convincente dopo una vita di studi e di ricerche e invito i lettori ad acquistare uno dei suoi libri per conoscere meglio il suo pensiero vincente e convincente (e proprio perchè tale emarginato da tutti). Buona giornata.

    • Principe Myskin ha detto:

      Questo qui non crede nei miracoli e crede nelle “entità interdimensionali”! Sono basito.

      • Balqis ha detto:

        Non mi stupisco più di niente dopo aver scoperto che c’è gente del tutto convinta che Joseph Ratzinger quando diceva “bianco” volesse dire “nero” perché utilizzava un codice noto soltanto ad un oscuro giornalista che fino a quel momento si era occupato di lirica e di armi.

        • R.S. ha detto:

          Un’errata interpretazione della realtà non è mai da escludere, essendo il mondo soggetto al potere di un Ingannatore che rende ambigua ogni apparenza.
          C’è da rimanere esterrefatti del credito che ancora riscuotono alcune falsità, non solo quelle attribuite al Cionci, che tanto inquieta certi schemi mentali.

          La Provvidenza è Verità e a suo tempo invierà qualcuno in grado di far veramente luce. Attualmente dentro la Chiesa gerarchica alla forma non corrisponde la sostanza della custodia del Depositum Fidei. Questo non autorizza alla fuga. Anche con Gesù restarono davvero in pochi sotto la croce (la Madonna, l’apostolo più giovane, la Maddalena e Maria di Cleofa) eppure quello fu luogo di conversione (il buon ladrone, il centurione, e poi miliardi di altri). La Chiesa è di Dio: in lei, la Sposa, è sempre possibile che si generi vita. La salvezza passa sempre da lì e non deve sorprendere che la modalità con la quale accade a volte umanamente rasenti “l’impotenza” tanto è indebolito il vigore. L’attuale contingenza ecclesiale, consegnata dalla decisione di Benedetto XVI è un lavacro di purificazione per le ingenue e orgogliose pretese di un certo modo di interpretare il cristianesimo, mondano e secolarizzato.

          Proprio perchè si diventa praticamente inutili e agli occhi del mondo non si meriterebbe nulla, la fede fa vedere prospettive impedite ad occhi terra-terra.

          Non ci indurre in tentazione… Altro che il retropensiero d’essere abbandonati da Dio, quando invece siamo noi a farlo con Lui! La prova è grossa, inutile negarlo. C’è chi si affida al Signore e chi confida nelle strutture.
          Questione di interpretazione della Parola di Dio.

          • Balqis ha detto:

            “Confidare”: questa mi sembra sia la parola-chiave per affrontare una fase così complessa (per questioni interne ma anche esterne) che, per essere valutata appieno forse richiederebbe un’adeguata distanza temporale. Nessuno sa cosa ci riserverà il futuro, se non che, in un modo o nell’altro, qualsiasi futuro inevitabilmente sarà figlio di un passato che non è altro che il presente confuso e contraddittorio nel quale siamo (troppo?) immersi. “Confidare”, quindi. E sperare.

      • El Pope ha detto:

        Mi scuso, ma dovrei specificare meglio: non credo alla maggioranza dei miracoli e delle apparizioni di ogni tipo, però non escludo affatto che il Signore Dio riesca a trarre il bene anche da ciò che è falso. La mia, comunque, non è una fede negli “alieni”. Le entità interdimensionali possono essere definite, al positivo ed al negativo, rispettivamente in angeli e demoni. Credo che si tratti più di un differente linguaggio che di una differente interpretazione. Poi, Guadalupe, Lourdes, Fatima e Medjugorje, mi sembrano ben poco credibili. Spettacolari sì, ma ben poco credibili. Ma se si ha bisogno di questo, allora che ben vengano (pur essendo appunto non vere)!!

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