Armeni Scacciati dall’Artsakh. Nel Lutto e nel Dolore, una Pasqua di Resurrezione. La Storia di Gaiané.

2 Aprile 2024 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione la lettera ricevuta da un’amica armena, Teresa M., che ci racconta ancora una volta la tragedia che gli armeni scacciati con la forza dall’Artsakh/Nagorno Karabagh stanno vivendo quotidianamente. Nopn dimentichiamoli. Buona lettura e condivisione.

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Carissimi, Buona Pasqua!

In Armenia oggi si saluta così!

– Cristo è Risorto.

– Sia benedetta la Risurrezione di Gesù .

Quest’anno per Pasqua ho capito una cosa, forse la sapevo anche prima, ma non mi era così chiara nella mente.

In questi ultimi mesi ho incontrato tantissime persone che vivono una situazione dolorosissima, di grande sofferenza. Hanno perso la Patria, le loro case, le case del Signore ( le chiese , monasteri) , i loro cari, i figli, i mariti, i fratelli , tutti i beni materiali ….. Hanno perso tutto. Molti di loro li ho sentiti spessissimo.

Nell’accompagnare le persone in questo dolore, cercando di aiutare il più possibile con tutte le cose necessarie per vivere, vedo che il loro grado di sopportazione di tutte le sofferenze subite dipende da quanto sono sicuri nella Risurrezione di Gesù.

Chi è sicuro che Gesù è risorto, che il Bene ha vinto il Male, che la Giustizia Divina prevale su tutto, riesce a superare le difficoltà senza cadere nella disperazione.

Gaiané, una bellissima donna dell’Artsakh con tre figli, marito e i nonni. Una famiglia felice. Quando è cominciato lo scorso settembre l’attacco turco, tutti dovevano correre per nascondersi sotto casa. Di solito quando bombardano, pensi solo a salvarti la vita. Invece Arman, il figlio grande di Gaiane di 12 anni, prima di lasciare la casa, velocemente ha raccolto in una busta tutte le croci che c’erano in casa, anche la croce di cartone che aveva preparato lui, e poi la piccola immagine di Maria Santissima. Diceva che se i turchi vengono, come prima cosa li distruggeranno.

Arman poi è uscito dal nascondiglio per accompagnare il nonno che doveva uscire fuori, per non lasciarlo solo… Il nonno e Arman sono morti in un’esplosione. La famiglia si è rifugiata in Armenia e ha portato le croci e l’immagine della Madonna che aveva salvato Arman.

La prima volta, quando ho parlato con Gaiané , era molto arrabbiata, diceva che non voleva nessun aiuto …. Voleva suo figlio.

Non mi sono arresa alle risposte secche e fredde di Gaiané. Ho chiesto al sacerdote del villaggio, Padre Mikael (che insegna anche nelle nostre scuole domenicali), di andar a trovare la famiglia di Gaiané, di capire i loro bisogni … E così li abbiamo aiutati a distanza.

Poco a poco Gaiané ha capito che volevamo il loro Bene e ha cominciato a fidarsi .

Gaiané, Arman è con Gesù. La vita dopo la vita continua. La nostra anima la può curare soltanto il Signore. Quindi, solo andando da Lui, puoi ritrovare la pace e puoi avvicinarti al tuo bambino …

Mi ha ascoltato in silenzio.

La domenica dopo mi ha chiamato per dirmi che era andata a messa da Padre Mikael… E poi cosi tutte le domeniche mi mandava messaggi: ‘Sono stata a messa …’.

Poi il piccolo figlio Arame di 8 anni ha voluto fare il chierichetto per servire in chiesa. E insieme con la sorella hanno cominciato ad andare alle nostre scuole domenicali.

Un giorno Gaiané mi ha detto:

Sai, Arman ci chiedeva in continuazione di voler il Battesimo. Ma noi gli dicevamo sempre di aspettare, finché gli affari non vanno bene che così possiamo fare una grande festa, finisce l’assedio dei turchi…Mi pento tantissimo che non abbiamo realizzato il suo desiderio, che continuava a dircelo. Adesso, i due altri vogliono battezzarsi, ma non abbiamo né casa, né niente …

Abbiamo preso le croci belle e abbiamo fatto una piccola festa il giorno del battesimo di Arame e Maria. Arame corre in chiesa. Le messe armene sono lunghe 2.30 -3 ore. Lui sta lì attento tutto il tempo ad aiutare Padre Mikael.

Gaiané e la sua famiglia hanno ritrovato la la Pace, la Pace quella vera, quella che viene dalla certezza della Risurrezione. Vanno a messa tutte le domeniche, e anche sabato vanno in chiesa, è diventata la cosa più importante della loro vita.

Li ho incontrati tre settimane fa in Armenia. Sorridevano, davano abbracci …

Racconto a tutti, che sono ritornata a vivere , grazie alla scoperta di Gesù, le Sante Messe e la chiesa.

Oggi Gaiané mi ha chiamato per gli auguri di Pasqua :

So che la vita dopo la vita continua , anzi quella vera vita comincia dopo questa ….. – mi ha detto Gaiané …

Ha un sogno Gaiané – poter costruire la tomba di suo figlio Arman. L’hanno seppellito nel villaggio dove si sono rifugiati e vorrebbe metterla in ordine…

È un grande dono quello che ha ricevuto Gaiané e la sua famiglia. E sono molto, molto felice per loro. Con questa certezza possono portare avanti dignitosamente la loro croce. Auguro a tutti questa certezza.

Sono convinta, che il come viviamo, la nostra vita non dipende dalle difficoltà che abbiamo, o che incontriamo. Incontro tante persone che vanno in tilt, hanno la depressione e sono disperate per piccolissime cose, tipo ‘un commento cattivo di un collega di lavoro’.

Il nostro star bene dipende dalla nostra certezza che il Bene ha vinto il Male, che la Giustizia c’è , l’Amore c’è , la Verità c’è …. Che con il nostro Signore Gesù tutti sono vivi ….

Non sono le difficoltà che determinano la nostra vita, ma la nostra fede in Gesù, che è determinante in tutto.

Ogni volta che aiutiamo qualcuno con dei beni materiali, penso sempre che l’aiuto più grande sarebbe la vera scoperta di Gesù …

– Cristo è Risorto.

– Sia benedetta la Risurrezione di Gesù .

Buona Pasqua!

Grazie per l’Amicizia

Un abbraccio

Teresa

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2 commenti

  • Cavaliere di San Michele ha detto:

    Mi commuove profondamente la fede di questo bambino, Arman, ed è una storia paradossale. Per il mondo è morto per difendere dei pezzi di legno ed una vita inutile,quella di un vecchio nonno. Per la Chiesa, è morto per difendere le croci e la vita fragile di una persona cara. Come somiglia a san Pancrazio, morto per difendere l’ Eucarestia, e a tanti altri martiri!
    Ed è morto non ancora battezzato, eppure, come santa Emerenziana, dovrebbe essere proclamato e venerato come martire!

    Ma è possibile portare questa storia all’ attenzione di chi di dovere e dare inizio ad una causa di beatificazione?

  • Mara ha detto:

    Poveri perseguitati. Una preghiera e un segno di supporto per loro. Ci sono associazioni che sostengono i cristiani perseguitati.

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