Radio Spada sulla Rinuncia di Benedetto XVI e il Codice Gaenswein.

6 Marzo 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato dagli amici di Radio Spada. Buona lettura e condivisione.

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di Redazione

La situazione è grave, ma non è seria, diceva Flaiano. Ed è difficile dargli torto.

L’ormai ripetitivo e noioso dibattito sulla presunta “non rinuncia” di Benedetto XVI (in realtà chiuso da tempo, per chiunque abbia qualche reale nozione della materia) ha avuto finalmente una puntata degna di attenzione. Un recente articolo pubblicato dall’amico Marco Tosatti sta facendo discutere per una notizia che viaggia tra l’incredibile e l’ovvio: Ratzinger da “Papa emerito” celebrava il Novus Ordo, ovvero il rito realizzato col contributo di sei “osservatori” protestanti (vedere qui: I sei protestanti che hanno lavorato alla costruzione della nuova Messa e la “prova del nove”) e, udite udite, pronunciando “la preghiera eucaristica con l’esplicita menzione della comunione con il Papa regnante, Francesco”. A confermarlo per iscritto è mons. Gänswein a pagina 233 del libro Nient’altro che la Verità, citato dal coautore Saverio Gaeta.

Apriti cielo! La scoperta dell’acqua calda ha mandato in tilt il microcosmo BeneVacantista. E giù di accuse di ogni genere: “Ovviamente Francesco è aggiunta vostra” scrive un tale; un altro, in preda alla disperazione, tenta una strada impervia: “Non è chiaro se veniva citato espressamente ‘Francesco’ o, come si riportato nel testo, il ‘papa regnante’ (che potrebbe non essere Francesco)”.

Siamo espliciti: non vogliamo difendere Tosatti e Gaeta perché nel recente (e meno recente) passato sono stati relatori a eventi di Radio Spada, no, semplicemente abbiamo verificato i fatti. E nel libro di Gaeta – Gänswein c’è scritto proprio così (vedere immagine in evidenza). Pure nella versione di GoogleBooks si può riscontrare.

Ora il punto non è dimostrare che nel 2013 Ratzinger abbia rinunciato: il fatto è evidente e non ha bisogno di ulteriori conferme per essere accertato. Il tema semmai è la ben più preoccupante ricerca di false soluzioni per fuggire dalla realtà: sognare una crisi nata negli ultimi 10 anni e non negli ultimi 60, dimenticare la voragine dottrinale e liturgica del Vaticano II, tentare fughe verso Oriente per non guardare più le rovine di Roma (col bel risultato di passare dagli eretici neomodernisti, agli eretici e scismatici russi o greci), provare la via del compromesso di un conservatorismo né carne né pesce, abbandonarsi ad un apparizionismo onirico e carismatico, quasi dimenticando il fatto che la rivelazione pubblica si è chiusa con la morte dell’ultimo apostolo e che le rivelazioni private – anche approvate dalla Chiesa – non sono verità di Fede.

Si badi: non c’è bisogno di arrivare alle “apparizioni di Flavia Vento” (con a laterediscorsi su rettiliani e pleiadiani), che in ogni caso nel microcosmo BeneVacantista (qui e qui) hanno avuto ampio credito. Per deviare dalla verità basta molto meno. L’arma di distrazione di massa che fa puntare gli occhi solo sugli effetti e non sulle cause è sempre attiva. Che poi sia usata in buona fede o no poco importa.

Di tutti questi temi si sono occupati nel dettaglio due libri delle Edizioni Radio Spada che fanno piazza pulita di brutti sogni e soluzioni controproducenti: Golpe nella Chiesa. Documenti e cronache sulla sovversione: dalle prime macchinazioni al Papato di transizione, dal Gruppo del Reno fino al presente e Parole chiare sulla Chiesa. Perché c’è una crisi, dove nasce e come uscirne.

A chi li ha letti è chiaro che il problema non è solo la riforma di Paolo VI, o Giovanni Paolo II ad Assisi ‘86, o Benedetto XVI che la spara grossa dicendo: “il pensiero di Lutero, l’intera sua spiritualità era del tutto cristocentrica”, o Francesco con Pachamama, o l’eventuale Giovanni XXIV che si inventerà altre stramberie. No: il problema è la dinamica complessiva della rivoluzione, non il singolo sintomo ma l’intera malattia.

Prima lo si capisce, meglio è. Con buona pace di codici segreti, rettiliani e pleiadiani.

Sipario.

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37 commenti

  • Amparo ha detto:

    “Declaratio” esclusa.

  • V.S.E. ha detto:

    Articolo che, come tanti, si appiglia a qualche aspetto favorevole alle proprie tesi e trascura gli elementi che sono contrari. Bisognerebbe avere l’onestà intellettuale di dire: non ci abbiamo ancora capito niente. Forse senza arroccamenti pregiudiziali da entrambe le parti si potrebbe arrivare a qualcosa di più concreto: ma pare che questo in fondo non interessi, sembra anzi che la questione sia diventata funzionale a un reciproco sputarsi in faccia.

  • Silvio ha detto:

    Una cosa è dire che è stato eletto ed è papa (nonostante il testamento sul letto di morte del cardinale Danneels su una certa “mafia di San Gallo” di cui faceva parte) altro è accettare quello che esce dalla bocca di Bergoglio e di chi più o meno l’ha preceduto. L’àncora del vangelo e del millenario magistero della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana sono più importanti di ogni papa. Quando Gesù parla di lupi travestiti da pecora che si infiltrano nell’ovile scherzava? Buoni o cattivi pastori si giudicano dai frutti e quelli di Bergoglio e di altri non sono buoni. Chi li accetta si avvelena. A poco serve la discussione su papa o non papa, rinuncia o non rinuncia. Noi rinunciamo a satana e a tutti i suoi seguaci. Se anche venisse un angelo dal cielo (altro che Bergoglio) a proclamare un altro vangelo sia anatema, ci insegna san Paolo, e questo è più importante rispetto alle altre questioni. Mezzo mondo ecclesiastico si è rivoltato contro fiducia supplicans e non è già questo un “anatema”?

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    L’originale sempre attuale attribuito a Flaiano è in realtà di Mino Maccari.
    “Ci sono due tipi di anticattolici: gli anticattolici modernisti e gli ultracattolici snobisti”.
    Puntualizzazioni a questo punto inutili.

    Uno: testimonianze di chierici e/o equipollenti. Senza offesa.
    Nella storia della Chiesa ci sono più segretari infingardi, diari e memoriali che sampietrini in Piazza San Pietro.
    La proporzione con i fedelissimi fino all’afasia, però, a spanne, è di almeno uno a dieci: per ogni inopportunità venuta fuori ce ne sono almeno dieci occultate/aggiustate in camera caritatis. Rispetto all’ultimo curiale Machiavelli era un dilettante.
    L’argomentazione è assolutamente ad categoriam; chi è intellettualmente onesto prenda, incarti e porti a bottega.

    Due: indizi e prove. Verba, scripta, facta.
    “Francesco è il solo Papa”; cinque parole cinque per tagliare la testa a tutti i Cionci, mai pronunciate mai in 10 anni.
    Una Declaratio con errori sfuggiti all’istitutore della Pontificia Academia Latinitatis e a tutti i revisori, in cui si tirano in ballo distinzioni e termini peggio che superflui, per quello che doveva essere il più papale-papale dei pronunciamenti.
    Un “ex”-Papa che si veste da Papa, si firma da Papa, benedice da Papa e interviene su cos’è cattolico (celibato) e cosa no.

    Tre: possibilità. Che portano a una sola conclusione.
    – Ratzinger era un modernista che voleva snaturare la Chiesa, sdoppiando ciò che è evangelicamente inscindibile.
    – Benedetto aveva un disturbo mentale con un nome ben preciso; chapeau a chi lo pensa e lo dice senza infingimenti.
    – Il Papa, o Chi per lui, ha deciso che siamo al redde rationem in cui le pecore devono scegliere tra lupi e Pastore.

    Perché assimilare Giovanni Paolo II e Benedetto XVI a Bergoglio basta e avanza per fare due confessioni e due religioni.
    Lutero. È una tautologia storica e teologica dire che il suo pensiero era del tutto cristocentrico: nessuno, nemmeno chi lo chiamava porcus Saxoniae, gli ha mai contestato errori sulla natura o la persona di Cristo. Il suo casomai è l’archetipo delle eresie pneumatologiche: per Lutero, come per tutti gli eretici ex-cattolici, lo Spirito Santo in un dato momento ha spento la luce per risvegliarsi di soprassalto dopo 1500 anni o giù di lì e precipitarsi a illuminare il più degno/i più degni.
    https://www.informazionecattolica.it/2021/06/15/ecco-quali-sono-i-41-errori-delleretico-martin-lutero-condannati-dalla-chiesa/
    Infine: Bergoglio è lo specchietto per le allodole ingenue, la capra di Giuda per i devoti, il poliziotto buono che parla di «terza guerra mondiale a pezzi» mentre benedice chi sta preparando quella tutta d’un pezzo, intronizzato da un’alleanza tra il peggio della Chiesa e dei poteri anticristiani, nel passaggio forse più decisivo della storia dell’umanità. Ed è l’anello più debole della catena con cui ci stanno portando alla schiavitù o al macello.

    • E.A. ha detto:

      Grazie Fantasma per questo (questi) commento(i), che si lascia “amaramente “ assaporare in tutta la sua drammatica essenza, nuda e cruda, riuscendo a coglierne, magistralmente, i risvolti e le varie sfumature, che sempre ne caratterizzano il complesso rivestimento… mi “consola” anche leggervi alcuni punti che avevo inserito nel mio commento non comparso, e che ora nel suo si amalgamano perfettamente in una chiara e completa lettura!

      • Fantasma di Flambeau ha detto:

        Grazie molte davvero a lei. Sui fenomeni paramediatici, che sono capitati anche a me: il sito di Tosatti è, non da oggi, sulla blacklist degli spiriti internettiani. Una benedizione e una consulenza in più male non farebbero. Noi però diamogli una mano con la preghiera e, chi può, mettendola nel portafogli.

  • Marco Matteucci ha detto:

    Grazie tante direttore… Basta così!
    VIVA CRISTO RE!
    (sempre che mi sia consentito)
    https://reginadelcielo.com/2024/03/04/la-rivelazione-del-primo-dei-cinque-segreti/

  • Marta Brindolo-Necchi ha detto:

    Vedo che i capofila degli antitradizionali sedevacantisti si stringono a coorte. Come osservato da mio fratello Artemio nell’articolo “Cani tra canne, canoni e cannoni” — apparso nel bimestrale accademico “Mala Tempora”, XLIV (2022), pp. 213-329 — , le fantasiose decodifiche al nero di seppia continuano ad aggregare stuoli di ingenui, che si improvvisano teologi, canonisti, ecclesiologi, omileti, monitori, pasionarie e veggenti. L’espediente di bollare come filobergoglisti antipapalini tutti coloro che pur non allineandosi supinamente al pessimo pontificato bergogliano non si allineano nemmeno al diktat enigmistico di qualche bello spirito in transito è puerile, oltre che poco onorevole.

  • giovanni ha detto:

    Concordo R.S. la crisi e’ stata sostanziata dal VAT 2 ma si e’ avviata lentamente dalla fine dell’Ottocento. Alcuni Papi preconciliari hanno prodotto Encicliche nelle quali indicavano chiaramente il male che si espandeva. Permettetemi di dire , sostanziando al massimo, che secondo me’ trattasi di mancanza di fede. Cosi’, molto semplicemente.

  • E.A. ha detto:

    Spero che almeno questo mio secondo commento all’articolo compaia, limitandomi a dire che intitolare un libro “Nient’altro che la Verità “( V maiuscola!) lo trovo già di per se Oltraggioso verso il Signore, e al quanto Sacrilego! Considerarlo poi Vangelo…La Verità È Sempre e Solo Parola del Signore!

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Noi sappiamo bene cara amica il valore di quello scrittore “su commissione” quasi un serial killer della carta stampata (se non di altro), che ha dato alla menzogna un nome falso: il nome di “niente altro che la verità”.
      Sappiamo pure che il parlare e lo scrivere in tutti i media operanti del mainstream è gestito o controllato ormai dal Nemico. Non è più questione di parole dalla ratio indiscutibile o di evidenze fattuali: chi opera senza ostacoli nella comunicazione sociale non ha bisogno di intelletto e indagine seria, nè deve descrivere la realtà, ma può raccontare anche favolette senza senso, solo se ha sponsor influenti e naturalmente interessati che la chiacchiera insignificante si imponga: tutto si può comunicare in audio, video o per iscritto, ma non la verità, che è desueto far conoscere.
      Questa realtà si concreta anche in questi spazi ultimamente, se si esprime (tutt’altro che privo di intelletto o della verità, per quel che possono valere, cioè zero) un commento, il cui principale difetto per la pubblicazione sia appunto quella mancanza di appoggi di “influenti amici” ai quali ormai non si riesce o non si può dire di no… Sinceramente, tutto questo fa molto, molto dispiacere, e costringe a rivedere le nostre sensazioni umane, la simpatia anzi l’empatia per chi ha istituito questo blog e disperare per la perdita dei fini per il quale fu fondato.
      Senza alcuna voglia di dar giudizi, la dimostrazione è che passino sempre più commenti ridicoli, sciocchi e con volgari allusioni (e a volte persino articoli inconsistenti e erronei di dilettanti o profani che non rispondono neanche alle osservazioni secondo una corretta deontologia), messi al posto di questioni serie e delicate, privi del rispetto delle varie opinioni di chi partecipa, anche se ben supportate e razionali. Stiamo parlando anche degli ultimi arrivi, “sbridoli” di serietà, falsi “brindoli” di onestà intellettuale, in uno spazio che -dicitur- fosse serio e poggiasse le sue basi sulla religione, la carità e il rispetto umano. Spiace notare (e subire spessissimo su di noi) che ultimamente la censura sui commenti operi quasi in modo unilaterale, ma non su chi propone ridicolaggini, sfottò e volgarità, impoverendo la missione di Stilum Curiae che una volta aveva una qualità argomentativa più alta.

      • Là s'ignora ha detto:

        La missione di Stilum Curiae non sarai certo tu a stabilirla, Signoradituttiipopoli, bensì il padrone di Stilum Curiae. Di siti sedevacantisti, autoscismatisti, munus-ministeriumisti, tradizionalprotestantici, paragallicvanlefebvriani, e chi più ne ha più ne metta, ce ne sono a bizzeffe: chi vuole masticare e rimasticare le già trite formule tanto care ai Piagnoni d’oggidì, può accomodarsi confortevolissimamente là.

  • Andrea Cionci ha detto:

    Vedo che il quadrato dei tradizional bergogliani intorno ad antipapa Francesco serra le file. Ho già risposto a queste obiezioni. https://www.youtube.com/watch?v=-8e382tJyz8 Lo stesso Marco Tosatti disse che “Nient’altro che la verità” era un libro che sembrava scritto per compiacere qualcuno secondo paradigmi che non conosciamo.

    • luisa ha detto:

      Gentile Cionci, se Gaesnwein può essere sospettato di aver scritto bugie, anche Lei può essere sospettato di fare altrettanto. Il suo tentativo di dare ad altri del bugiardo è semplicemente patetico.
      In ogni caso, se lei non è l’impostore che io credo, perché non prende posizione su quanto detto da Don Z e cioè che nei libri di Seewald è proprio Ratzinger a parlare di Papa Francesco come di suo successore? Ratzinger era tutt’altro che morto quando sono stati pubblicati. CI DICA, CIONCI!! O TACCIA PER SEMPRE!!!

    • Angelica ha detto:

      Mi sa che é un problema di restrizione mentale, ma non quella larga, l’altra.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Ma allora Cionci e Minutella …

    • don alessio ha detto:

      E Gianni e Pinotto?

    • Benedetta Mona ha detto:

      Secondo il Brindolo sarebbe oltremodo evidente che sia l’uno che l’altro si esprimono in comunicazione impedita. Sempre secondo il Brindolo, il primo avrebbe a lungo tentato di trattenere un munus, che però alla fine gli è scappato, benché, fortunatamente, senza troppo rumore, mentre il secondo sarebbe molto impegnato nell’interpretazione del codice di Cadice (per il quale si rimanda a B. Benvenuta, “Che dice il codice di Cadice? Crittografia enigmistica d’Iberia tra la stele di Minu e il regesto di Tella”, La Mazza, Perugia 2008).

  • domenico leoni ha detto:

    Guardi, nessun tilt. Faccio sommessamente notare che la dichiarazione di Saverio Gaeta sarebbe opportuno venisse confermata anche da altre testimonianze. E aggiungo che comunque, non essendo stata espressa la volontà “rite manifestetur” il problema delle dimissioni rimane. Anche alla luce di quanto dichiarato da BXVI nell’ultima udienza del 27 febbraio, quando parla di “decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero”. Ripeto: “decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero”. Non al ministero.

    • Amparo ha detto:

      Non è stata communicata la decisione di rinunciare “rite manifestetur”. Dal 11 febbraio all 28 non è stato pubblicato in ” Acta Apostolicae Sedis”, nessun Documento ufficiale. Rinuncia nulla.

  • Artemio Brindolo ha detto:

    Tutti giusti rilievi, quelli dell’articolista di Radio Spada. Lo invito tuttavia ad approfondire il tema della polifania gänsweiniana: i codici di Gänswein sono almeno tre, se non sette, come attesta il minuzioso studio condotto dalla professoressa Bernarda Benvenuta sull’antigrafo gänsweiniano LXVIII, ora conservato nel ms. Vaticano 23409y. La Benvenuta mostra con chiarezza come gli apografi cioncisti siano in realtà altrettanti apocrifi, da ricondursi a un esemplare contaminato del medesimo antigrafo. L’originale risulta invece perduto.

    • gladio ha detto:

      …gli apografi cioncisti ….ma cose dell’ altro mondo !
      Senta Brindolo , con tutto il rispetto , lasci perdere la carriera da scrittore , non è il suo lavoro , mi creda…
      Guardi , Artemio, dalle mie parti gli allevatori faticano a trovare personale per portare le mucche in alpeggio…é un lavoro sano, dignitoso e anche ben remunerato, ci faccia un pensierino e già che c’ è faccia girare la voce anche nell’ ambiente di Radio Spada.

      • Federico ha detto:

        Ecco quello che può definirsi un commento senza troppe perifrasi 😁

    • gladio ha detto:

      Brindolo, confessi, lei è un burlone, che si sta divertendo a prenderci in giro . Ammetto di esserci cascato anch’ io ma ora con la ” Bernarda Benvenuta ” si è smascherato. Complimenti comunque per la fantasia ; lei quindi è piemontese o almeno del norditalia dove la bernarda è sempre la benvenuta….
      Complimenti per l’ arguzia anche se ,diciamo , un po’ goliardica ecco…

    • Gladio ha detto:

      E dai, Artemio! Il bel gioco dura poco ! Lo scherzo è stato originale come pure il personaggio di Bernarda Benvenuta . Ci siamo fatti tutti quanti qualche bella risata ma adesso basta!

  • Adriana 1 ha detto:

    Eh, si, Radio Spada non ha torto, ma…come la mettiamo con tutti gli illustri scienziati Gesuiti che si occupano delle loro Speculae e che -ben più di Flavia Vento- sono pronti a giurare sulla presenza di Alieni che- prima o poi- entreranno in contatto diretto con noi e che essi, Gesuiti, sono pronti a battezzare?… Salvo che non siano gli Alieni a battezzare noi, secondo la loro liturgia… 🤔

    • Artemio Brindolo ha detto:

      Più verosimile la seconda ipotesi. Secondo la prof. Bernarda Benvenuta gli Alieni sarebbero già all’opera, e starebbero procedendo a ‘battezzare’ il grosso del gregge umano con il rito zootecnico dell’inoculazione.

      • Adriana 1 ha detto:

        Così all’amico plurinoculato che manifesti strani comportamenti non si potrà più dire: “Sei fuori come un balcone!”, ma si dovrà dire: ” Sei fuori come un UFO “. 🤔

  • Verba Volant ha detto:

    Ho riconosciuto la frase riportata nel testo da me scritta (“non è chiaro se veniva espressamente citato Francesco …”) ma non mi riconosco nel commento dell’autore dell’articolo (“un’altro in preda alla disperazione, tenta una strada impervia…”). Posso assicurare di essere assolutamente sereno e se Benedetto abbia rinunciato perchè costretto o meno, non cambia la mia opinione (ne credo quella generale) su Francesco e Chiesa. Dio da sempre abbastanza elementi per credere e/o per dubitare, chiedendoci di cercare la verità (e non credo che le mie parole possano convincere qualcuno).
    Ma visto che c’è chi continua ad appassionarsi alla questione, posso aggiungere (sempre in preda alla disperazione!) un altro spunto:
    infatti, dire di celebrare “… in unione al papa, Francesco, …” può anche significare -specie se vi è una pausa sulla virgola – che nelle intenzioni ci si riferisca a due persone distinte (e in questa formula si sente spesso elencare anche i nomi di altri santi). Quindi – se si vuole la verità – bisognerebbe conoscere le reali intenzioni di chi ha pronunciato quelle parole; che potrebbe averle dette anche con una … ‘riserva mentale’ (cioè, quando si è costretti a a dire una ‘bugia’ o a fare un’affermazione contraria a ciò di cui si è convinti nel proprio intimo).

  • fra Giovanni Maria ha detto:

    Quando Benedetto XVI ha parlato del Cristocentrismo di Lutero, lui l’ha fatto perché come Vicario di Cristo non poteva distruggere il ponte di salvezza per tanti cristiani della confessione luterana.
    La domanda è perché la Radio Spada confessa ciecamente il pontificato di un, oppure dell’anticristo in persona, poteva anche far meno per rispetto a quella Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana che pretende di difendere con tanto rigorismo.

    • ??? ha detto:

      A dire il vero non ho capito perché sarebbe sbagliato riconoscere a Lutero un certo cristocentrismo. Errori ne ha fatti tanti, ma su questo non mi pare.

  • don z ha detto:

    Quanti ignoranti però….basta leggere i due libri di Seewald “una vita” e “ultime conversazioni” per trovare riprodotte le parole del Papa emerito che chiama successore e “papa” Francesco. Portare avanti questa diatriba da cerebrolesi serve solo a guadagnare/far guadagnare soldi e/o un po’ di pubblicità. Non avete argomenti più seri con cui guadagnarvi da mangiare?????

    • Gavino Cionciu ha detto:

      A disposizione decine di saggi e articoli hanno. Ma consultare non li vogliono. Aiò! Il Brindolo o la Benvenuta leggessero, tanto per cominciare. E la mia conterranea De Vito. E poi anche il Seewald e il Gundolf. Ma loro al Cionci fermati si sono! Più in là saputo andare non hanno.

  • antea ha detto:

    Ottima messa a fuoco, inconfutabile.
    Grazie a RadioSpada e alla resistenza nella Fede di sempre dei suoi studiosi che monitorano la travagliata situazione ecclesiale da mezzo secolo, non da 10 anni.

  • antea ha detto:

    Ottima messa a fuoco, inconfutabile.
    Grazie a RadioSpada e alla resistenza nella Fede di sempre dei suoi fedeli studiosi che monitorano la travagliata situazione ecclesiale da mezzo secolo, non da 10 anni.