Aborto in Costituzione. La Francia e il Diritto di Uccidere invece del Diritto alla Vita.

1 Marzo 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione due reazioni alla notizia – tremenda – che viene dalla Francia. Mettere l’aborto nella Costituzione equivale – alla luce della scienza, che ha determinato il nesso di continuità fra concepimento e nascita – garantire l’omicidio personale à la carte come diritto costituzionale. La deriva morale e legale del Paese che ha appena approvato una legge che punisce il dissenso con multe e tre anni di galera pare irreversibile. Qui sotto trovate i commenti di Pro Vita & Famiglia e Generazione Voglio Vivere. Buona lettura e diffusione.

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Aborto. Pro Vita Famiglia: Francia contro donne e Vita, Italia faccia il contrario

 

«In Francia, così come in Italia, è cinico parlare di diritto e abbandonare le donne alla solitudine dell’aborto. Lo chiamano “diritto delle donne” ma invece è il diritto dello Stato di abbandonare le donne indicando i loro figli come problemi da eliminare, invece che impegnarsi a sostenerle per superare insieme le difficoltà di una gravidanza inaspettata o difficile e questo in alcuni casi porta gli uomini a sentirsi deresponsabilizzati grazie all’aborto. Quello che sta accadendo in Francia è un attacco politico e ideologico contro le donne e i loro figli, perché le donne abortiscono quando pensano di non poter fare altrimenti. In Francia, come in Italia, nessuna donna è costretta a partorire, ma sono troppe quelle indotte ad abortire perché non vedono altre possibilità o alternative valide. In Costituzione bisognerebbe introdurre il riconoscimento del diritto alla vita senza discriminazioni, anche del concepito e del valore sociale della maternità e quindi il diritto delle donne di essere affiancate, sostenute e messe nelle condizioni di essere accolte insieme ai figli e, quando anche fosse davvero impossibile per loro crescerli, poter avere la possibilità di custodirli fino alla nascita, senza che questo sia un sacrificio da accollarsi in solitudine. Al buio francese, che predilige scorciatoie sulla pelle delle donne e dei loro figli, ci auguriamo che, al contrario, l’Italiarisponda con una nuova primavera che parta dal riconoscimento ai nascituri di diritti e capacità giuridica e offra alle mamme e ai papà tutti i sostegni necessari per accogliere una nuova vita, anche quando inaspettata». Così Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.

Maria Rachele Ruiu, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus

 

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Generazione Voglio Vivere

Via libera per l’aborto in costituzione

Sempre peggio!

Nella serata di ieri il Senato francese ha approvato con 267 voti favorevoli e 50 contrari il disegno di legge volto ad inserire in Costituzione il diritto di aborto.

Una notizia davvero terribile e disastrosa non solo per la Francia, ma per l’intera Europa.

La proposta era stata approvata a gennaio dall’Assemblea nazionale, adesso spetterà al Parlamento in seduta comune dare il via libero definitivo il prossimo 4 marzo.

“Mi sono impegnato a rendere irreversibile la libertà delle donne di ricorrere all’Interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) iscrivendola nella Costituzione. Dopo l’Assemblea Nazionale, il Senato compie un passo decisivo di cui mi rallegro”, ha dichiarato il presidente Macron.

La libertà di cui ciancia Macron è quella di uccidere i bambini nel grembo materno, in un momento in cui la Francia e l’intera Europa vivono un momento di crisi demografica gravissima che desta profonda preoccupazione.

Evidentemente, però, le preoccupazioni del presidente francese vanno in altra direzione e guardano soprattutto al proprio tornaconto elettorale.

Cosa inventarsi – avrà pensato – per guadagnare consensi e impedire alla destra del Rassemblement National di volare in solitaria come testimoniano i sondaggi?

Quale strada migliore da seguire se non quella dei diritti negati, proclamandosi paladino della libertà di scelta della donna e, per di più, facendola inserire in Costituzione?

Macron potrà in questo modo presentarsi come l’anti-Trump e riscuotere il favore dell’opinione pubblica progressista e politicamente corretta.

In tutto questo, però, a perdere saranno proprio le donne, costantemente utilizzate, strumentalizzate e date in pasto a logiche assolutamente folli e suicide.

È giunto il momento che vi svegliate anche voi, care donne, e gridiate la vostra profonda indignazione contro lo scempio che stanno compiendo alle vostre spalle!

Una donna non potrà mai essere libera quando avalla la condanna a morte della creatura che porta in grembo.

Una società che uccide i suoi figli è destinata a scomparire, e questo lo ripeterò sino a quando avrò fiato in gola.

Notazione di passaggio. Il partito di centrodestra francese I Repubblicani detengono la maggioranza dei seggi in Senato, ma mercoledì hanno dato facoltà di votare “ciascuno secondo la propria intima convinzione”.

Medita bene, soprattutto avendo in vista le elezioni europee di giugno. Nessuno sconto verrà fatto verso traditori e simili, anche in casa nostra.

Aiutami a diffondere notizie come questa e non aspettare altro tempo per combattere, prima che sia troppo tardi!

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6 commenti

  • Piermichele Guerriero ha detto:

    Dopo il pronunciamento dell’Assemblea Nazionale, anche il Senato ha votato a favore dell’inserimento in Costituzione del “diritto” a uccidere un bambino quando è ancora nel grembo materno.
    In Emilia Romagna, incurante di tutto e di tutti, la giunta regionale tira dritto sull’intento di garantire il suicidio “assistito”: entro il 25 marzo costituirà commissioni di valutazione delle richieste di morte. Non c’è una legge nazionale, quindi non si capisce sulla base di quale presupposto giuridico si vada avanti a livello regionale: è lecito?
    A prescindere dall’interrogativo, quello che viene fatto passare come diritto è nient’altro che un capriccio mascherato da legge. E un obbligo a vedere la realtà con le lenti di quella minoranza che non è disposta a considerare la vita come un dono, bensì come un artefatto umano di cui disporre a piacimento, spesso infangandolo. Qualcuno si è mai chiesto se, da solo, può dare vita a una zanzara? Sarebbe sufficiente questo per capire quanto di inesatto c’è nell’ideologia abortista ed eutanasica.
    Don Lorenzo Milani disse una volta: “In quanto alla loro vita di giovani di domani, non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo di amare la legge è di obbedirle. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando SONO LA FORZA DEL DEBOLE). Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando non sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate”.
    Mi stupisco dell’ipocrisia di questa società che dice di indignarsi dinanzi all’eugenetica messa in atto da certi regimi del passato, che si cruccia dinanzi a certi documentari e poi rimane impassibile di fronte alle leggi che decretano di far fuori il debole.
    Si può decidere quanto si vuole di non trattare certi argomenti: mettere la polvere sotto il tappeto contribuirà soltanto a rafforzare certe pratiche in odio all’uomo e alla sua innegabile dignità, la cui portata diventerà talmente grande che non riusciremo a liberarcene quando, dopo averle sostenute, ci renderemo conto della loro dannosità.

  • Mimma ha detto:

    Ho letto profezie terribili sulla Franvcia.
    Certo Macron , che ha studiato dai Gesuiti, con la sua concubina, non le conosce.
    O se le conosce, non ci crede.
    Chi vivrà vedrà.

  • Carlo ha detto:

    Preghiamo e facciamo sacrifici perché chi impone il male come bene si converta prima di morire.Dopo capirà, ma sarà troppo tardi.San Giuseppe, aiutaci sempre.

  • R.S. ha detto:

    E’ un fatto: c’è una generazione di pseudo-politici allevati in certe filiere e imposti improvvisamente in cariche importanti, facendoli passare per quel che non sono.
    Dimentichiamoci completamente i concetti teorici di democrazia e il significato della costituzione; dimentichiamoci l’informazione e anche il doveroso rispetto delle istituzioni infestate e cooptate al soldo di chi nell’ombra (o meglio: nella tenebra) stabilisce il futuro dei popoli. Non c’è via di uscita, umanamente, perchè l’umanità (certamente l’Occidente ex-cristiano e apostata) è finita in quelle mani avendo rinnegato la propria fede in Cristo. Eppure Dio resta il Signore, Creatore e Redentore, della storia. Che giungerà dove previsto, ma transitando dalla croce. Ci è salito il Capo, ci salirà ciò che resta del Suo Corpo. In un venerdì di Quaresima è doveroso prenderne atto.

  • Margotti ha detto:

    In Francia, degni eredi del giacobinismo infernale e della sua macelleria, hanno sepolto la dignità umana sotto un manto di vergogna, arrivando a “sacralizzare” in Costituzione l’omicidio prenatale. L’ampia maggioranza che ha approvato la legge è sintomo che l’abisso del male in Europa e non solo in Francia è molto profondo.
    Propongo il boicottaggio ad ampio spettro dei prodotti francesi come forma civile di protesta nei confronti del totalitarismo francese.

    • Piermichele Guerriero ha detto:

      Ben detto, lo farò. Per pigrizia mentale non ci si rende conto di quanto potente sia il boicottaggio di prodotti e servizi allineati al sistema.