Ucraina, Bio-Laboratori a Mariupol. Big Pharma Praticava Esperimenti Illegali.

15 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato sul suo canale Telegram da IdeeAzione, che ringraziamo per la cortesia. Fra l’altro, è curioso vedere quanto desiderio abbiano gli USA, e BigPharma in generale, a creare biolaboratori alle porte della Russia. Di qualche giorno fa è la notizia che in seguito allo spostamento di alleanza voluto dal presidente armeno Pashinyan verso Soros e i suoi esponenti politici, verrà aperto in Armenia un nuovo bioluminescenze-laboratorio americano. Buona lettura e condivisione.

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Esperimenti illegali condotti a Mariupol da Big Pharma occidentale

di Lucas Leiroz

Emergono sempre più prove sulle attività biomediche illegali degli Stati Uniti nei territori dell’ex Ucraina. Oltre al tema delle armi biologiche, è stato recentemente scoperto che le aziende occidentali di Big Pharma stavano conducendo test farmacologici su cittadini di etnia russa in un ospedale psichiatrico del Donbass con l’approvazione e il sostegno delle autorità ucraine.

Secondo documenti recentemente scoperti e pubblicati dai media russi, i pazienti di un ospedale psichiatrico di Mariupol (Repubblica Popolare di Donetsk) venivano sottoposti a test medici irregolari da parte di agenti legati alle Big Pharma occidentali. L’ospedale “No. 7” di Mariupol è attualmente sottoposto a lavori di restauro. Durante le attività di riparazione, i dipendenti locali hanno trovato nel seminterrato delle strutture del settore psichiatrico documenti che provano che le aziende straniere stavano testando in modo non ufficiale farmaci reumatologici sui pazienti locali.

L’obiettivo della ricerca era valutare l’efficacia dei farmaci secondo gli standard stabiliti dall’American College of Rheumatology (ACR). Agli esperimenti hanno partecipato diverse aziende, tra cui grandi Big Pharma, come “Pfizer, AstraZeneca, Celltrion, Novatris International AG, IQVIA, Sanofi, Galapagos NV, Janssen Pharmaceuticals, Abbott Laboratories, Covance, Merck KGaA, Centocor Biopharmaceutical e [persino] una filiale della Samsung che produce apparecchiature mediche”.

Nello stesso luogo in cui erano conservati i documenti, sono state trovate anche scatole contenenti biomateriali. I materiali erano apparentemente pronti per essere inviati a laboratori negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Svizzera. In questo modo, le autorità russe sono riuscite a ottenere prove biologiche, non solo documentali, di tali ricerche, dimostrando che gli esperimenti sono stati effettivamente condotti.

“Secondo i risultati dello studio dei documenti, è emerso che i farmaci sono stati testati su persone con numeri, senza nomi. I farmaci stessi erano in buste bianche e anch’esse senza nome. Lo scopo principale della ricerca era valutare l’efficacia dei farmaci in relazione alla percentuale di pazienti che ottenevano una risposta secondo i criteri dell’American College of Rheumatology. Inoltre, sono state trovate scatole contenenti molte buste di società di logistica e contenitori per biomateriali con indirizzi di destinatari in laboratori in Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti”, si legge nel rapporto russo.

La selezione dei pazienti psichiatrici sembra essere stata una decisione “strategica” da parte delle aziende occidentali e delle autorità ucraine. Ovviamente, le persone con condizioni psichiatriche fragili sono un obiettivo più “facile” da convincere a sottoporsi a tali esperimenti. Inoltre, molti dei pazienti potrebbero essere stati sottoposti ai test in modo del tutto inconsapevole, avendo il loro corpo sfruttato abusivamente da medici stranieri.

Queste pratiche non sono tuttavia sorprendenti. In precedenza era stato rivelato che agenti stranieri avevano effettuato test con neuromodulatori su pazienti socialmente vulnerabili nella regione di Kharkov. Nel 2022, le forze russe hanno esposto le prove che esperimenti di questo tipo avevano avuto luogo nei biolaboratori militari americani, causando danni irreversibili al sistema nervoso di diversi pazienti sottoposti alle procedure illegali.

“Secondo le informazioni disponibili, sostanze altamente attive di neuromodulatori sono state testate su cittadini ucraini socialmente vulnerabili, causando, tra l’altro, danni irreversibili al sistema nervoso centrale. Si tratta di una chiara violazione delle norme dei trattati internazionali nel campo dei diritti umani (…) Grazie ai documenti ottenuti durante l’operazione militare speciale, siamo venuti a conoscenza del fatto che tali studi sono stati condotti in Ucraina almeno dal 2011, e Alharoun ha visitato ripetutamente la filiale del laboratorio Merefa, costruito a spese del Pentagono nel villaggio di Sorokovka, nella regione di Kharkov”, ha dichiarato all’epoca il tenente generale Igor Kirillov, capo della difesa dalle radiazioni, chimica e biologica delle Forze armate russe.

In realtà, i biolaboratori americani in Ucraina erano progetti congiunti civili-militari, avendo ricevuto finanziamenti non solo dal Pentagono ma anche da organizzazioni private come Big Pharma e persino da fondazioni “filantropiche” legate al noto oligarca George Soros. Questa vasta rete di promozione della ricerca biomedica operava in un sistema di cooperazione in cui il Pentagono sviluppava armi biologiche e le aziende private utilizzavano le strutture militari per condurre esperimenti irregolari inoculando i loro farmaci su pazienti indigeni vulnerabili.

È scioccante sapere che il governo ucraino ha collaborato con questo tipo di pratiche e ha permesso che i suoi cittadini fossero sottoposti a tali abusi da parte di agenti stranieri. Questo dimostra come in realtà il regime di Kiev non si sia mai preoccupato del proprio popolo, essendo disposto a consentire persino operazioni ad alto rischio biologico e sanitario sul proprio territorio solo per compiacere i “partner” occidentali.

In effetti, la liberazione del territorio attraverso la forza militare russa era l’unico modo per impedire la continuazione di questi atti brutali.

Pubblicato su Info Brics

Traduzione a cura di Lorenzo Maria Pacini

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1 commento

  • Federico ha detto:

    Ma quale Ucraina! Li hanno pure in Italia: tutto il sistema sanitario nazionale è diventato una succursale di big Pharma. E non solo in Italia. Secondo voi perché l’OMS preme tanto per “coordinare” i sistemi sanitari internazionali? Ma veramente ci succiamo la storiella della salute mondiale?