Primavera sotto la Croce, anche se nella Chiesa è Inverno Gelido. Benedetta De Vito.

14 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste sensazioni e riflessioni sulla stagione dell’anno, e sulla stagione – quanto invernale e gelida – che stiamo vivendo nella Chiesa. Buona lettura e condivisione.

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Oggi, uscendo all’ora del desinare a buttar plastica e carta, ho aperto il portone alla primavera. Danzando sulle punte delle sue scarpette rosa, nell’alito profumato che mi rapiva, mi ha salutata dicendo: “Oh come, non ti accorgi neppure che sono arrivata? Che presto, in paso doble, renderò di neve bianca il verde dei prati? Che il sole splenderà come sempre in cielo, nonostante le tramotte risibili di quei meschini seguaci dell’arcinemico? Le quali, come sai, nulla possono a petto del Cuore dell’Immacolata?”. Mi sussurrava, la bella primavera. queste parolette dolci all’orecchio mentre il cuore in burro e miele si lasciava trasportare dall’incanto del cielo blu, dal sole, dall’aria fragrante di promesse gentili.

E mentre ero lì avvolta nella nuvolina di candore in soave cambiamento, ho visto passar certe signore che, come me vanno alla Messa quotidiana. Non mi hanno salutata, le cocorite, ma diritte sui passi lunghi, corti i capelli alla maschietta (come s’usa, mi pare, tra le suore laiche, mentre io ho i capelli lunghi, ancora quelli di quando ero ragazza…) verso casa loro e ho pensato, d’un tratto, di come ci ha ridotto, noi cattolici, questo infelicissimo pontificato.

Mancando il Santo pastore, la guida, il punto di riferimento, ecco che le pecorelle si sono divise in gruppi, gruppetti, gruppettini e ogni manipolo guarda l’altro in cagnesco convinto di aver, lui solo, la verità. Sento dire da chi va alla Messa tradizionale che quell’altra, la messa in italiano post conciliare, è invalida. E chi lo dice è una signora col velo sulle spalle, ma tanto convinta di aver lei la Verità che quasi non s’accorge di essere divenuta superba. Chi prende la Santa Particola nel palmo della mano brontola contro i “farisei” (come me) che insistono nel volerla prendere sulla lingua, quando da sempre la Chiesa lo ha permesso. Ci sono quelli, stretti in sodalizi di rinnovamento evangelico, che mai si inginocchiano e non si fanno neppure una domanda su questa cattiva abitudine…

Per non parlar poi di quando si comincia a parlar di modernismo, di Pontefici e di storia della Chiesa. Lì s’arriva quasi all’insulto, come quando, anni fa, ci si divideva sul siero chiamato erroneamente vaccino. Io ero contro, dal primo giorno all’ultimo, ma c’era chi, tra i tradizionalisti, mi ha inviato un libro tutto scritto pro-vax. E non solo lui era schierato, tra i tradizionalisti, a favore dell’antibattesimo, tanto caro al signor B… Ecco, sì, viviamo nella confusione e il signor Ber e il signor Tuccio, intingono nel fiele le polpette che ci ammanniscono già belle che avvelenate.

Ma lungo il cammino, sotto la Croce, è sempre primavera perché, anche nella tempesta, quando la barca di Pietro, sembra affondare, il Signore ci dice: “Perché avete paura?”. La fede ci conduce e i venti invernali, le procelle, i tristi, sinistri presagi, si trasformano nelle brezze rosate della bella primavera.

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1 commento

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Mia cara Benedetta, mi fermo, la leggo, la saluto e la ringrazio. E ringrazio Dio per i suoi umili passi, non solo romani…

    E colgo l’occasione per confidarle una ovvietà che mi ha folgorato lentamente, gradualmente, in questo tempo di prova: l’obbedienza – vera, e qui sta il nocciolo – salverà non solo la Chiesa ma già ora, chi lo vorrà. Cioè chi vorrà farsi vero obbediente.

    L’obbedienza vera si trova – vado alla spiccia ma, almeno lei, capirà – in tutti i documenti della Chiesa, l’obbedienza la si trova anche ubbidendo a Francesco in tutto quel (poco🤣) che dice non contrario agli insegnamenti di Cristo e del magistero perenne della Chiesa!

    Insomma, lo disse la Madonna delle Tre Fontane al convertito Cornacchiola, nell’estasi del 28 aprile 1986, mentre si trovava in piazza san Pietro:

    “coloro che hanno ubbidito alla voce di Dio in Gesù Cristo per mezzo del Papa, che è la voce della Chiesa, voce viva nella Chiesa eternamente viva. Tutti nella gloria, osannando; e coloro che non hanno ubbidito, nel buio triste e malinconico. Vedi figlio mio – mi dice la Vergine – anche se chi dà un ordine ti sembra che sbagli, tu sei tenuto a ubbidire, a meno che quest’ordine tocchi la fede, la morale e la carità. Allora no!”

    …A MENO CHE QUEST’ORDINE TOCCHI LA FEDE, LA MORALE E LA CARITA’. ALLORA NO!

    Non è chiara a sufficienza, la Madonna? Io la trovo chiara e risolutiva. Anche quando dice, sempre al Cornacchiola:

    “Non si può fare, nella Chiesa, la chiesa”…

    Carissima Benedetta, solo chi obbedisce vive in pace. Non quella pace che dà il mondo, ma nella pace dolce di Cristo, l’unica pace che può affrontare qualunque battaglia. E vincerla.

    Con profonda stima e gratitudine.