Caro Governo, Stai Impazzendo? Gli Elettori non Perdonano gli Stupidi. Laporta.

12 Febbraio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il generale Piero Laporta offre alla vostra attenzione queste riflessioni sullo stato attuale del nostro povero Paese. Buona lettura e condivisione.

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L’elettorato perdona tutto, non l’imbecillità. Il governo e il paese patiscono due ministri chiave, grandi intenditori di vino; di certo capiscono meno d’interesse nazionale e d’opportunità politica. Che cosa andiamo a fare in Mar Rosso, al comando d’una missione i cui scopi sono lontani anni luce dall’interesse nazionale?

Va bene, finanziamo la guerra in Ucraina per rapporti di buon vicinato. Questo non ci deve obbligare però a importare il loro grano contaminato e zeppo d’insetti. Non deve obbligare i nostri agricoltori a non coltivare, i nostri allevatori a non allevare, i nostri produttori a non produrre.

Si va al collasso su questa strada e non vi salva un generale cicisbeo che si fa scrivere libri, colmi di banalità e non di meno reca scompiglio nelle vostre confuse menti. State impazzendo? Agevolando il grano ucraino coi vermi e i residui di Chernobyl, anticipate il dettato europeo, mandando i carabinieri del NAS se i ristoranti hanno le blatte per terra, mentre tutto va bene se gli scarafaggi sono nei piatti. State impazzendo, signore e signori al governo?

Va bene, le clausole segrete del trattato di pace, firmato da Alcide De Gasperi, prevedono di stare sull’attenti davanti agli Stati Uniti fino al 2046; cento anni, così di dice.

Se fosse vero, De Gasperi sarebbe da maledire piuttosto che santificare. E ciò spiega perché Padre Pio dava di matto se gli chiedevano preghiere per la beatificazione dell’Alcide.

Torniamo a noi. È in atto una ridistribuzione delle sfere di influenza e noi siamo in quella statunitense, va bene. Siamo quindi il protettorato dello Stato più bellicoso del mondo, il cui presidente è ufficialmente demente, però ha nelle mani la valigetta nucleare. Tutto bene? Possiamo conoscere quale sia la valutazione strategica per la quale sarebbe vantaggioso seguirli oggi sui campi di battaglia?

Protettorato? Non facciamoci molto conto sulla protezione. Non un solo “protetto” è finito bene. Chi dubiti chieda agli afghani, agli iraqeni, ai curdi e fra breve agli inglesi. Noi stessi di “protezione” ne abbiam vista poca sinora. Hanno lasciato uccidere Aldo Moro dai sovietici coi burattini BR a fare da prosseneti. Hanno lasciato attentare alla vita di san Giovanni Paolo II e non lo ha salvato la CIA ma un vero e proprio miracolo. Hanno distrutto il simulacro di classe dirigente italiana moderata, uscita dalla Guerra Fredda, con le mene del consolato USA di Milano e di quattro azzeccacarbugli al loro servizio.

Ci hanno sottomesso prima agli inglesi poi ai franco tedeschi. Siamo stati il loro laboratorio per i virus. Adesso dovremmo andare nel Mar Rosso. Perché? Dicono: il traffico commerciale è ostacolato; i nostri porti sono inattivi. Osservazioni acute, perbacco. L’intervento militare italiano ci agevolerà oppure acuirà la nostra crisi? E infine, cari strateghi al Lambrusco, se i manufatti dei cinesi costano di più, perché sono aumentati i costi di trasporto, ciò è vantaggioso per le nostre manifatture. Altro che missione militare, mandate gli aiuti agli Houthi.

Le merci prima o poi arriveranno nei porti, meglio ancora se, invece di arrivare, partono esportando e rianimando così la nostra bilancia dei pagamenti.

L’Italia non ha interessi nazionali da difendere oltre Gibilterra e Suez. Che cos’è l’interesse nazionale, cari strateghi al Lambrusco? È la somma di tre sicurezze: sicurezza del territorio, sicurezza economica, sicurezza sociale. Sono tre sicurezze già sul punto di mancare del tutto; col vostro pensiero strategico andremmo al collasso. Le tre sicurezze – ripetiamolo: del territorio, economica e sociale – convergono sul Mediterraneo. Il governo se ne occupi perché è già molto in ritardo. Dopo il blocco navale annunciato e mai avviato, siamo oramai il paese del balocco. In primavera le onde e le temperature favoriranno gli attraversamenti. Ci stanno invadendo, signore e signori al governo, con la benedizione d’un Vaticano per ora più imbecille di noi. Stiamo attenti a non rubargli il primato. Né la NATO né l’Unione Europea né il Vaticano hanno aiutato gli italiani; non hanno mosso un dito, solo chiacchiere e benedizioni per la nostra compromessa sicurezza. Anzi, i cosiddetti alleati hanno finanziato le ONG dei traffici umani, dei nuovi schiavi, mentre le nostre città sono in mano alla schiuma dei paesi mediterranei, ben felici di liberarsene.

Qual è la strategia, oltre all’idiozia, per mandare navi contro gli Houthi in una missione che va bene solo per gli inglesi, per portarli definitivamente in malora? Se il mondo impazzisce, noi non dobbiamo impazzire a nostra volta, santificando questo o quell’altro dei presunti amici: l’Italia non ha amici, solo avidi compagni di strada, ansiosi di depredarci di tutto. Siamone consapevoli e conseguenti.

L’unica strategia possibile è quindi attizzare la guerra fra i grandi affinché s’azzannino e si facciano il più male possibile. È l’unica opportunità per risalire dal baratro nel quale ci siam lasciati sprofondare, mentre i nostri politici si vendono ai nostri alleati e amici.

Dobbiamo rinnovare i nefasti di Carlo Azeglio Ciampi & C. oppure cercare pazientemente e senza cedimenti di recuperare terreno? Allora, i vocati alla bottiglia tornino alla loro attività preferita ma stiano lontani dal governo.

Quanto è accaduto con gli agricoltori – correttissimi e moderati, finora – dovrebbe rendere chiaro che l’Italia non si fa depredare con la facilità, l’inerzia e l’idiozia dei greci.

D’altronde l’opposizione è costituita da imbecilli quando non da criminali. Se un vecchio comunista, ben noto com’è Massimo D’Alema, invita i giovani del PD a ribellarsi alla dirigenza, occorre aggiungere altro? Nei decenni d’occupazione del potere il PD e i suoi padri hanno trasferito verso i loro padroni – Unione sovietica, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti – un Everest di denaro dei cittadini, spremuti con le tasse, per arricchire ancora oggi gli epigoni avidi e affamati. A quelli oggi si sono aggiunte le iene di Davos.

La buona politica è soprattutto tenere conto dei bisogni reali. Non puoi accorgerti delle difficoltà degli agricoltori solo dopo che essi, invece di coltivare la terra, li hai costretti a sfilare come salariati qualsiasi. Imbecilli, quelli sono imprenditori. Ve ne rendete conto, imbecilli? Altro che la marcia dei 40mila manipolati dalla FIAT. Imbecilli.

In queste condizioni siamo stati ridotti dalle politiche del Vaticano, dell’Unione Europea e dalla NATO, dalle politiche sconsiderate dei governi passati e al potere. Politiche dispendiose e insostenibili. Altro che presunta crisi climatica; è ben visibile la crisi di credibilità delle istituzioni politiche, dalle infime alle massime. Imbecilli quando non criminali.

Nonostante tutto è ben chiaro che il Vaticano, l’Europa e la NATO hanno bisogno dell’Italia più di quanto noi di loro. Il governo raddrizzi la schiena perché il tempo stringe e, su questa china, l’unica alternativa diventa violenta. In tale deprecabile caso, la responsabilità è tutta di chi governa oggi e di quanti governarono fino a ieri, nomi e cognomi ben noti.

Nessuno s’azzardi ad attribuire responsabilità al popolo che non vuole le blatte nel piatto, non vuole la guerra in casa, non vuole farsi spremere dalla banda dell’eminenza Zuppi, non vuole l’inerzia governativa davanti ai problemi creati ad arte da Vaticano, NATO e Unione Europea, non vuole l’imbecillità al governo e all’opposizione. Cristo Vince e occorre svegliarsi.

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35 commenti

  • Paoletta ha detto:

    In linea di principio lei ha ragione, Generale, ma se il popolo e’ corso a punturarsi senza fiatare vuol dire che e’ un po’ imbecille a sua volta.

  • Giovanni ha detto:

    Analisi perfetta, ma sa’ molto meglio di me’ che costoro sono servi per natura privi di nerbo. Quelli in kippah che li manovrano, hanno il monopolio del bene più prezioso a cui anelano: il danaro. Pertanto accecati dalle banconote ,che non potranno spendere, ci porteranno nell’abisso. Quando realizzeranno l’errore, come i topi quando la nave affonda, tenteranno di scappare. Auguriamogli di non riuscirci e di stare in mezzo a noi a ” sguazzarci ” dentro.

    • Paoletta ha detto:

      purtroppo gli italiani se li meritano; l’italiano medio e’ il politico che non ce l’ha fatta.

  • IL BRIANZOLO ha detto:

    Grazie gen. Laporta.
    Una domanda: siamo sicuri che Aldo Moro sia stato ucciso dai sovietici e non – piuttosto – dai nostri cari amici e liberatori USA?
    Un saluto.

    • Januensis ha detto:

      Le brigate rosse erano un prodotto autoctono ma che prima di assassinare Moro avevano gia’ dato prova della loro efferatezza uccidendo ònesti servitori dello stato come il procuratore Coco qui a Genova. Il sostegno della sinistra era indubbio. Ma forse c’erano anche sacerdoti di sinistra come don Gallo che davano loro appoggio.
      P. S. HO letto solo l’introduzione della monumentale storia delle brigate rosse scritta da Sergio Luzzatto per Einaudi.

      • piero laporta ha detto:

        Per favore leggete il mio libro;, quello di Luzzatto vendetelo come usato e il rinviato in beneficenza🤣

    • Milli ha detto:

      Pure io sapevo delle minacce neanche tanto velate di Kissinger ad Aldo Moro.

  • FRANJO ha detto:

    Generale, lei cita spesso il grande San Pio da Pietrelcina. Tra le sue profezie sembra ce ne sia una che riguarda la monarchia. A Maria José avrebbe anticipato la fine del regno dei Savoia, ma anche il successivo ritorno sul trono di un discendente da un diverso ramo (evidentemente dai Duchi d’Aosta). Ora, il buon Maurizio Blondet ci ricorda che Aimone di Savoia, già ufficiale di marina ed ora dirigente d’azienda, ha scelto di ritornare a vivere in Italia…. Dopo aver provato tutti, ma proprio tutti gli sgomitanti politici che popolano lo spettro parlamentare, non ci resta che una bella restaurazione monarchica! Naturalmente, dopo la bufera che presto sbaracchera’ la compagnia di giro in carica da Washington a Bruxelles. Che Dio abbia pietà dell’Italia!

  • Federico ha detto:

    Rettifico: ovviamente non “industria industriale” ma “politica industriale” (i suggerimenti intelligenti del programma di scrittura non sempre sono così intelligenti!).

  • Federico ha detto:

    So che siamo una colonia, ma se vogliamo sopravvivere dobbiamo cessare di fare politica di “alleanze”, che altro non sono che strumenti occulti per mandarci al massacro per gli interessi di altri. l’Italia deve iniziare a fare politica interna e basta; per quanto riguarda la politica internazionale essa deve essere rigorosamente limitata a proporre possibili soluzioni ai conflitti, non farci trascinare dentro. Se vogliamo sopravvivere non c’è da fare altro che questo. E basta anche con la sciagurata politica di ingressi indiscriminati di stranieri nel nostro territorio. Primario è anzi rafforzare le difese anche con l’addestramento alla difesa nazionale senza partecipare ad alcun conflitto ma solo per protezione del nostro paese. Basta anche con la dipendenza economica ed energetica da altri paesi. Sì ad un piano di emergenza per l’agricoltura e l’autonomia alimentare (anche attraverso l’immediata abolizione delle tasse per i primi anni di attività), incentivi totali per la ripresa dell’industria industriale strategica (trasporti, sanità, edilizia e militare); incentivi totali per l’indipendenza energetica e la ricerca. Basta con gli accordi con paesi stranieri che servono soltanto alle tasche di professionisti delle mazzette (vedasi lo scandalo di mascherine e pseudo-vaccini). Serve tutto questo e serve subito. La Meloni qualche passo ha provato a farlo ma siamo anni luce distanti da ciò che serve; oltretutto è circondata da personaggi che non hanno a cuore alcun bene nazionale. l’Italia ha delle radici cristiane: riscopriamole e preghiamo. E dopo impegniamoci. Questo è necessario: ora.

  • Anita ha detto:

    Ringrazio vivamente il Generale La Porta per la lucidissima analisi. Se i ministri che cita avessero la decenza di ascoltarlo e non di bastare a se stessi …. Dubito accadrà, preghiamoci su.
    Grazie e Lei, Tosatti, per aver realizzato una squadra di redattori veramente forte.
    Saluti cari.
    Anita Leone Rivarolo Canavese (To)

  • Franco ha detto:

    Sempre più stupidi, al punto da non capire che stanno tradendo i loro elettori (o forse lo sanno benissimo). Si sveglieranno dal torpore? Grazie Generale per le sue sferzate.

  • Davide Scarano ha detto:

    Caro Laporta, Lei dice un sacco di cose condivisibili solo che in pochi le capiscono, non perchè non siano chiare, ma perchè in molti giorno dopo giorno hanno disimparato ad utilizzare coscienza e ragione quindi non posseggono più i mezzi per comprendere ed interpretare il mondo.
    Tutto andrà come deve andare -in peggio- per la purificazione del mondo e la salvezza delle anime. A tal proposito ricordo che nella parabola del figliol prodigo il pentimento si manifesta solo dopo l’afflizione. Inizialmente il figlio, umano come tanti, vorrei dire come tutti, desidera godersi le ricchezze paterne per il proprio piacere. Di seguito il passagio chiave del pentimento, tratto da wikipedia: “16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. 17 Allora ritornò in sé e disse: «Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! 18 Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati»
    Per allargare ed e approfondire lo sguardo sulla condizione umana letta alla luce dell’evento cristiano consiglio di leggere, per chi avesse la fortuna di trovarlo, “Contro Mastro Ciliegia, commento teologico alle avventure di Pinocchio”, un piccolo tesoro di verità cristiane redatto del compianto cardinale Giacomo Biffi. Egli scopre, anzi rivela a ciascuno di noi, che l’espediente narrativo di un burattino che inspiegabilmente assume comportamenti umani, è “sorprendentemente simile” a quello di una creatura umana che al termine del proprio viaggio terreno diventerà “altro”, così come insegnato dai Vangeli e dalla Chiesa.
    Sulla base di tale intuizione illustra, pagina dopo pagina in modo logicamente ed evangelicamente impeccabile, da un lato il destino sovrannaturale di ogni uomo e dall’altro come ogni scelta allontani ovvero avvicini ciascuno di noi, alla meta per cui siamo stati creati.
    Infine, a chiarimento e sintesi del mio intervento, in questa sede vorrei ricordare le profezie di Anna Caterina Emmerich sul futuro della Chiesa (facilmente reperibili su Internet).
    Pur essendo molto chiaro il testo mi permetto di aggiungere un breve commento sui passi che reputo più importanti in tale contesto:
    1) La premessa (l’inizio storico e metafisico del grande o scontro tra bene e male, cioè: siamo stati avvisati”.
    «Mi è stato anche detto che Lucifero verrà liberato per un certo
    periodo cinquanta o sessanta anni prima dell’anno di Cristo 2000. Mi vennero indicate le date di molti altri eventi che non riesco a ricordare; ma un certo numero di demoni dovranno essere liberati molto prima di Lucifero, in modo che tentino gli uomini e servano come strumenti della giustizia divina».
    2) La veridicità delle profezia, ovvero il connubio tra Fede e ragione su cui si basa l’agire cristiano.
    «La Messa era breve. Il Vangelo di San Giovanni non veniva letto alla fine» (12 luglio 1820).
    (Fino alla riforma liturgica del 1967, la Santa Messa si concludeva con la lettura del Prologo del Vangelo di Giovanni. Le profezie della santa si riferiscono quindi al periodo successivo al 1967).
    3) Il futuro, meglio, l’attuale scenario.
    «Vidi un’apparizione della Madre di Dio, che disse che la
    tribolazione sarebbe stata molto grande. Aggiunse che queste
    persone devono pregare ferventemente… Devono pregare soprattutto perché la chiesa delle tenebre abbandoni Roma» (25 agosto 1820).
    4) Il destino materiale di distruzione, frutto dell’indifferenza di molti e della crisi della Chiesa, chiaramente illustrata dalla Emmerich in molti passaggi di dette profezie.
    «Vidi la Chiesa di San Pietro: era stata distrutta ad eccezione del Santuario e dell’Altare principale» (10 settembre 1820).

  • luciano prando ha detto:

    caro gen. laporta passare da piccolo partito di opposizione che fino a 25 anni fa viveva sul mercato di nicchia delle nostalgie di labari e gagliardetti a partito maggioritario al governo del paese è stato un passo da stroncare il nervo sciatico più robusto….in un piccolo partito di opposizione basta comporre una mozione che metta d’accordo un poco tutti ed è fatta, resteranno solo parole senza fatti, ma al governo diventano fatti……una piccola donna dalle origini incerte si trova a dover partecipare ai rituali complessi dello scafato, allo stato dai tratti tra il confuso ed il demenziale, mondo internazionale di cui non ha mai avuto esperienza, si trova a dover rassicurare che il paese da lei rappresentato sia saldamente occidentale…..fin qui le giustificazioni, ma i poveri italiani le hanno tentate tutte e da tutti sono stati traditi, la metà ha perso ogni fiducia nelle istituzioni e tira a campà cercando di evitare le pietre che le istituzioni gli tirano addoso, una metà, di cui non pochi per clientelismo, stanno ancora al gioco, ma facile perderli, voteranno e sceglieranno i governi solo i clientes, brutta gente….fortunatamente questa guerra agli houti non è capita e sfugge all’attenzione, ma sicuramente se non si chude il rubinetto dell’immigrazione clandestina da subito in un modo o nell’altro saranno guai seri per la credibilità del governo, se fisco ed assistenza sociale non saranno rivoluzionati, se non si riuscirà a trasformare l’economia dal piccolo è bello alla conglomerata come nella corea del sud, ciò vale anche per l’agricoltura, che deve smettere di basarsi su braccia straniere a buon prezzo ma modernizzarsi, che nostalgia i consorzi agrari, a pagare di più chi merita temo proprio che a votare ci andranno solo i clientes non i cittadini

    • piero laporta ha detto:

      Grazie. Votare forse è inutile. NON VOTARE è certamente peggio.

    • piero laporta ha detto:

      Caro Luciano, Giorgia Meloni, ce lo siamo detti tante volte, dovrebbe trovare il coraggio di fondare un nuovo partito, liberandosi della zavorra impresentabile che l’affligge. Questo sarebbe possibile in un paese normale, con una classe dirigente alta e ben disponibile a finanziare una tale mutazione. Io credo che il BRlinguerismo affligga pure la Confindustria e la finanzia italiane: è una vocazione a essere schiavi – cantando Bella Ciao – consolidatasi in oltre 70 anni. Troppi. Aspettiamo il disastro e restiamo a guardare. Alla nostra età non possiamo altro.

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Se il suo giudizio si riferisce al Movimento sociale, intanto esso è finito ben trent’anni fa, con la creazione di Alleanza nazionale. Questo partito, con I suoi molti limiti, realizzava in un certo senso la Costituente di destra già tentata da Almirante nei primi anni 70 insieme ai monarchici e a personalità addirittura antifasciste.
      Nel mio piccolo, sono stato elettore del Movimento sociale prima e di Alleanza nazionale poi non perché fascista, ma perché quel partito ha incarnato per una parte di cattolici una sorta di diga al disordine totale verso cui la nostra società è scivolata a partire dagli anni 60.
      Quel partito ha messo insieme anche due milioni e mezzo di voti, negli anni migliori, superando anche il 9% al Senato nel 1972. Alleanza nazionale aveva le percentuali di Craxi negli anni d’oro, un 13, 14%. Perciò, mi sembra ingeneroso definire il MSI prima e AN dopo un piccolo partito. Erano invece partiti ben organizzati e radicati sul territorio. Magari ci fossero ancora le persone di allora, a cominciare da Giorgio Almirante. Invece, abbiamo gente ignorante e mediocre, che non conosce nemmeno la macchina dello Stato, anche perché non esistono più le scuole di partito, realtà che si sono estinte da quando la politica è divenuto chiacchiera da talk-show.

  • laura cadenasso ha detto:

    Le “confesso” di non riuscire a pregare per bergoglio come per il cosiddetto Vaticano…per il resto condivido la Sua analisi/La ringrazio !

  • Pietro Sia ha detto:

    È chiaroa e cristallina la tua giusta invettiva.Ma quanti di quei venduti servitori hanno l’ onestà intellettuale di capire quello che dici ch non sia oscurata dagli interessi strettamente personali e dalle a danno del paese e del popolo?Finquando il gregge pseudo europeo seguirà quelle sottospecie di ignoranti venduti ci sarà poca probabilità che le cose cambino.Un bambino sarebbe in grado di accorgerai che ci stanno portando al disastro completo.L’ignoranza,il menefreghismo viggono sovrani su una classe senza idee e all’ oscuro dei cambiamenti in atto

  • Pietro Sia ha detto:

    È chiaroa e cristallina la tua giusta invettiva.Ma quanti di quei venduti servitori hanno l’ onestà intellettuale di capire quello che dici ch non sia oscurata dagli interessi strettamente personali e dalle a danno del paese e del popolo?Finquando il gregge pseudo europeo seguirà quelle sottospecie di ignoranti venduti ci sarà poca probabilità che le cose cambino.Un bambino sarebbe in grado di accorgerai che ci stanno portando al disastro completo.L’ignoranza,il menefreghismo viggono sovrani su una classe senza idee e all’ oscuro dei cambiamenti in atto

    • piero laporta ha detto:

      Grazie. E’ in gioco una ridivisione del mondo, una ridistribuzione delle sfere di influenza, nel cui compiersi c’è una profonda frattura nel mondo occidentale, cominciando dagli USA, fra la piattaforma di Trump e quella Biden-Davos. Basterebbe lasciarli fare per liberarsene. la strategia non è poi così difficile.

  • Mimma ha detto:

    Caro Generale,
    fiato sprecato.
    Non sentono non vedono non capiscono.
    O meglio, non vogliono sentire ecc..
    Siamo nelle mani di Dio.
    E poiché gli Italiani, oltremodo beneficati nei secoli, siamo ridiventati pagani, il Signore volge il Suo sguardo da un’altra parte…
    Non ci resta che pregare per salvarci l’anima.
    La patria è perduta.

  • Alfonso MF ha detto:

    Il riferimento alla “BANDA DELLA EMINENZA ZUPPI ” è memorabile, deve esser inserita nelle frasi da non dimenticare . Bravo Generale !!

    • piero laporta ha detto:

      Grazie. Non tema, sarà cura dell’Eminenza Zuppi destare la nostra attenzione.

      • Adriana 1 ha detto:

        Caro Generale,
        concordo: però gli “s-governanti” potrebbero accorgersi che la loro mala condotta ricadrebbe come un maglio su loro stessi solo qualora il popolo si rivoltasse consapevolmente, energicamente e decisamente contro i medesimi. Lei pensa che un popolo aduso alla liturgia di S.Remo, a quella del campionato di calcio, a quella del buonismo condito in tutte le salse, al ” Franza o Spagna purchè se magna”, sia in grado
        di prendere una simile iniziativa?